Differenza tra ipertrofia ed iperplasia con esempi

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma DIFFERENZA IPERPLASIA IPERTROFIA ESEMPI Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.jpgCon il termine “ipertrofia” (hypertrophy in inglese) si intende l’aumento del VOLUME delle cellule che compongono un tessuto o un organo, che può portare all’aumento del volume totale del tessuto o dell’organo interessato da ipertrofia. Questo processo non altera il numero di cellule all’interno del tessuto o dell’organo considerato ma aumenta le dimensioni cellulari.

Con il termine “iperplasia” (hyperplasia in inglese) si intende l’aumento del NUMERO delle cellule che compongono un tessuto o un organo, che può portare all’aumento del volume totale del tessuto o dell’organo interessato da iperplasia. Questo processo non altera le dimensioni delle cellule all’interno del tessuto o dell’organo considerato ma aumenta il numero di cellule.

Sia iperplasia che ipertrofia possono quindi portare all’aumento del volume di un organo o di un tessuto, ma mentre tale aumento è determinato da un maggior numero di cellule di dimensioni normali nell’iperplasia, invece nell’ipertrofia l’aumento generale è determinato da un numero stabile di cellule che però aumentano in dimensione.

Sia iperplasia che ipertrofia possono essere fisiologiche o patologiche, cioè avvenire in modo “sano”, quando è il corpo in salute, oppure in caso di patologia.

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Generalmente l’ipertrofia è il risultato di una sintesi di maggiori quantità di proteine strutturali della cellula. La maggior parte delle cellule può diventare ipertrofica, esempi comuni di ipertrofia sono a carico delle fibrocellule muscolari (ipertrofia muscolare) dell’utero o dei cardiomiociti.

Esempi di iperplasia sono invece:

  • l’iperplasia muscolare che avviene attraverso l’attivazione delle cellule satelliti; processo che comunque ricopre un ruolo marginale nella crescita muscolare, che viene regolata soprattutto dall’ipertrofia.
  • l’iperplasia endometriale: una crescita anomala di endometrio uterino proliferativo, che può mostrare gradi variabili di atipia. È una patologia caratterizzata dall’esagerazione della fase proliferativa, causata da una eccessiva o prolungata stimolazione estrogenica (iperestrogenismo) ed è più frequente in postmenopausa e nelle donne che hanno assunto estrogeni a scopo di terapia sostitutiva non controbilanciati da progestinici. Può portare all’insorgenza di un adenocarcinoma endometriale.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
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Differenza tra ipertrofia muscolare sarcolplasmatica e miofibrillare

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma DIFFERENZA IPERTROFIA MUSCOLARE MIOFIBRI Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.jpgCon “ipertrofia muscolare” (muscle hypertrophy in inglese) ci si riferisce all’aumento di volume di un muscolo determinato dall’aumento di volume degli elementi che lo compongono (fibre, miofibrille, tessuto connettivo, sarcomeri, proteine contrattili ecc.). Per approfondire leggi: Ipertrofia muscolare: cosa significa e come si raggiunge

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Esistono due tipi di ipertrofia muscolare: sarcolplasmatica e miofibrillare.

  • L’ipertrofia muscolare miofibrillare consiste nellaumento delle miofibrille. La miofibrilla è il modulo costitutivo filamentoso della muscolatura striata, della quale quest’ultima è ordinatamente percorsa e consiste in una catena molecolare costituita da meccanoproteine (l’actina e la miosina), rispettivamente di colore chiaro e scuro che permettono la contrazione muscolare. Questo tipo di ipertrofia si ottiene privilegiando quantità di peso più elevate associato ad un numero di ripetizioni più basso.
  • L’ipertrofia muscolare sarcoplasmatica consiste nell’espansione di ciò che non è miofibrilla ma piuttosto del fluido all’interno del quale le miofibrille sono immerse: questo tipo di ipertrofia si ottiene usando una quantità di peso minore associato ad un numero di ripetizioni elevato.

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Ipertrofia muscolare: cosa significa e come si raggiunge

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma IPERTROFIA MUSCOLARE COSA SIGNIFICA RAGG Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.jpgIn campo medico, con il termine “ipertrofia” si intende l’aumento del volume delle cellule che compongono un tessuto o un organo. Questa modificazione non altera il numero di cellule all’interno del tessuto o dell’organo considerato, ma ne aumenta le dimensioni.
Quando si parla di ipertrofia muscolare quindi, si intende una serie di modificazioni del muscolo che porta ad un aumento delle dimensioni delle fibre muscolari e quindi della massa muscolare, osservato quando un muscolo raggiunge un diametro maggiore o un aumento della sua sezione trasversa. Esistono due tipi di ipertrofia muscolare: sarcolplasmatica e miofibrillare. Per approfondire leggi: Differenza tra ipertrofia muscolare sarcolplasmatica e miofibrillare

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Come si ottiene l’ipertrofia di un muscolo?

I’ipertrofia muscolare è un processo che avviene in modo lento e graduale: un adeguato esercizio fisico che preveda lavoro muscolare con sovraccarichi progressivi costringe il corpo all’adattamento biologico che porta ad un aumento della massa muscolare.
L’ipertrofia muscolare è il risultato di una cascata di eventi, che è stata definita come upstream signalling (segnalazione a monte), la quale provoca effetti a valle (downstream). Questa cascata di eventi comprende in sequenza:

  • sollecitazioni meccaniche e metaboliche che portano a danni strutturali (micro-traumi) alla miofibrilla (il modulo costitutivo filamentoso della muscolatura striata, della quale quest’ultima è ordinatamente percorsa, che consiste in una catena molecolare costituita da meccanoproteine – l’actina e la miosina – rispettivamente di colore chiaro e scuro che permettono la contrazione muscolare);
  • segnalazioni dallo stress meccanico sulle fibre muscolari;
  • risposta ormonale (testosterone, GH, MGF, IGF-1, cortisolo), e risposta infiammatoria;
  • sintesi proteica che porta all’ipertrofia muscolare.

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Quali sono le forme di pene più comuni ed in cosa sono facilitate nel rapporto?

MEDICINA ONLINE FORME DEL PENE PIU DIFFUSE FACILITATE RAPPORTO SESSUALE POSIZIONI SESSO UOMO DONNA DIMANSIONI LUNGHEZZA CIRCONFERENZA COME SI MISURA GLANDE PENETRAZIONE VAGINA.jpgIl piacere sessuale non solo giunge con l’esplorazione ma anche la stimolazione adeguata di ciascuna zona erogena del Continua a leggere

Forma del pene: la scienza svela come lo vogliono le donne

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO AMORE COPPIA SESSO FIDANZATI MARE SPIAGGIAI ricercatori dell’Università della California a Los Angeles e della Università del New Mexico hanno condotto una ricerca sul pene, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Plos One. La ricerca ha indagato i gusti di 75 donne a cui sono stati mostrati membri diversi per forma e dimensione stampati in 3D, tutti colorati di blu. Le donne hanno scelto il tipo di pene ideale per un rapporto occasionale di una notte e per un rapporto di lunga durata. Per l’avventura di una notte, la maggior parte delle donne ha scelto un pene lungo 16,3 centimetri e con circonferenza di 12,7 centimetri, di poco superiore alla media italiana. Il pene “migliore” per un rapporto duraturo misura lievemente di meno: 16 cm di lunghezza e 12,2 di circonferenza. In pratica le donne preferiscono un pene dalle misure superiori alla media, soprattutto per il sesso occasionale.

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Fare sesso ti tiene in forma ed è più piacevole della corsa

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO AMORE COPPIA SESSO SESSUALITA ABBRACCIO MATRIMONIO MASTURBAZIONE ORGASMO (10)Il sesso brucia più calorie della camminata, secondo una ricerca canadese. La ricerca si è svolta presso la University of Quebec di Montreal ed ha coinvolto 21 coppie eterosessuali di età fra i 18 e i 35 anni, alle quali è stato chiesto di indossare un bracciale che potesse registrare il consumo di energia fisica durante quattro diversi amplessi e durante una sessione di camminata e una di corsa. Risultato: il sesso è più efficace con i maschi. Gli uomini bruciano infatti 4,2 calorie al minuto, mentre le donne si fermano a 3,1. Moltiplicando questi numeri per la durata media del rapporto (24,7 minuti) si ottengono rispettivamente 104 e 69 calorie totali. Secondo i ricercatori: “I dati raccolti suggeriscono che in certi casi l’attività sessuale possa essere considerata al pari di un esercizio di fitness. Oltretutto, gli uomini e le donne che hanno partecipato all’esperimento affermano (banalmente!) che il sesso è stato molto più piacevole dei trenta minuti di esercizio sul tapis roulant. Pertanto questo studio potrebbe avere delle implicazioni sul lavoro dei professionisti della salute e sulla loro programmazione delle attività che puntano a uno stile di vita sano”.

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Com’è fatto uno spermatozoo e quanto è piccolo rispetto al gamete femminile?

Dott. Loiacono Emilio Alessio Medico Chirurgo Medicina Chirurgia Estetica Rughe Cavitazione Dieta Peso Dimagrire Grasso Dietologo Nutrizionista Cellulite Dimagrire Sessuologo  Roma Trucco COME FATTO SPERMATOZOOLo spermatozoo è una cellula particolarmente  specializzata che ha perso quasi tutto il  citoplasma per essere più veloce e assolvere il compito di portare lontano il suo prezioso carico genetico, come un missile che deve mandare in orbita un satellite. E’ anche chiamato gamete maschile per differenziarlo dal gamete femminile, che è l’ovocita.

Leggi anche: A che velocità viaggiano sperma e spermatozoi? Quanto è lungo il loro viaggio?

Misure dello spermatozoo
E’  lungo circa 60 µm e spesso circa 5  µm ed è piccolissimo rispetto all’ovocita, che misura in media 100 µm di diametro ed è invece la più grande cellula umana.

Leggi anche: Per quanto vivono gli spermatozoi dopo un’eiaculazione in vagina e nell’ambiente?

Struttura dello spermatozoo
Lo spermatozoo maturo è composto da tre zone: testa, collo e coda, come potete vedere nella foto in alto:

  • La testa ha forma normalmente ovale e comprende nella parte anteriore l’Acrosoma, una vescicola che contiene sostanze capaci  di legarsi alla membrana dell’ovocita e aprire un foro per penetrare al suo interno. Il resto della testa è tutta occupata dal nucleo , portatore dei caratteri ereditari paterni.
  • Il collo (segmento intermedio) contiene un piccolo organello, il centriolo, coinvolto nel processo della divisione iniziale dell’ovocita fecondato, inoltre in questo tratto si origina l’assonema che prosegue sino alla fine della coda. Questa struttura formata  da 9 coppie laterali e 2 centrali di microtubuli paralleli tra loro, è la vera responsabile del movimento dello spermatozoo ed è avvolto da organelli chiamati mitocondri, disposti compatti a spirale , capaci di produrre l’energia necessaria al movimento.
  • La coda (flagello) è l’organo di movimento ed è la parte più lunga dello spermatozoo. Si suddivide ulteriormente in tre zone : intermedia, principale e terminale. L’intermedia finisce con un restringimento – annulus – da cui inizia la parte principale con un diametro più sottile e prosegue con la parte terminale , costituita esclusivamente dall’assonema ricoperto solo dalla membrana plasmatica, che avvolge tutto lo spermatozoo.

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