Noto anche come disritmìa circadiana, il “jet lag” è una condizione in cui il viaggio rapido attraverso vari fusi orari – tipico di lunghi viaggi in aereo – procura disturbi del sonno, affaticamento, sonnolenza diurna e/o calo di efficienza mentale. Il jet lag non si verifica viaggiando da nord a sud e viceversa all’interno dello stesso fuso orario, bensì Continua a leggere
Archivi tag: aereo
Mal d’auto, di mare, d’aereo: cinetosi, rimedi e farmaci per bambini ed adulti
Con “cinetosi” o “chinetosi” si indica un gruppo di disturbi neurologici accomunati dal fatto di essere causati da movimento, più in particolare in seguito a spostamenti ritmici o irregolari del corpo durante un moto, ad esempio durante viaggi con mezzi di trasporto come nave, automobile, aereo, giostra ma anche – nei casi più gravi – su una semplice Continua a leggere
Gravidanza: come indossare la cintura di sicurezza in auto?
La cintura di sicurezza, sia in auto che in aereo, è obbligatoria anche durante la gravidanza e, se correttamente indossata, non comporta nessun rischio per il feto.
Studi effettuati in Gran Bretagna hanno rilevato che anche in gravidanza, se non si utilizzano le cinture di sicurezza, aumenta il rischio di essere proiettati fuori dal veicolo e la mortalità materna in caso di gravi incidenti stradali passa dal 4% a 33%! Ciò significa che comunque una cintura di sicurezza – ripeto: correttamente indossata – è in grado di ridurre sia la mortalità materna che fetale. In caso di incidente stradale, i possibili danni fetali sono da imputare alla brusca decelerazione, seguita dalla flessione forzata del corpo materno sopra la cinghia addominale con compressione uterina. In particolare, in uno studio condotto dal Centro Harborview Injury Prevention and Research di Seattle su 2592 donne di età gestazionale superiore alle 20 settimane, delle quali 1243 aveva subito un incidente con cintura di sicurezza e 1349 senza, è stato rilevato come risultasse più frequente la nascita di neonati con peso più basso e spesso prematuri. Infatti, le donne riguardate da incidenti che non indossavano la cintura di sicurezza presentavano una maggiore probabilità di partorire nelle 48 ore successive all’incidente, rispetto alle donne che invece indossavano la cintura.
Come indossare la cintura di sicurezza in gravidanza:
La parte orizzontale va sempre messa al di sotto del pancione, mentre quella verticale al di sopra. In questo modo, in caso di incidente, è in grado di proteggere mamma e bambino da eventuali traumi evitando che il piccolo possa essere schiacciato dallo strattona mento. E’ consigliabile l’utilizzo di cinture di sicurezza a tre punti con il nastro orizzontale posto il più in basso possibile, sotto l’addome gravido, ed il nastro diagonale posto al di sopra dell’addome, facendolo passare tra i seni. La cintura può essere regolata in modo da risultare confortevole e che il meccanismo di blocco non scatti senza motivo. Altrimenti è possibile affidarsi a dei cuscini di blocco che portano la cintura sotto l’addome. In tal modo non è compromessa la libertà di movimento durante la guida ed al tempo stesso non si incorre né in fastidiose sanzioni, né, cosa ben più importante, si rischia di subire pesanti conseguenze da un eventuale incidente. Così viaggerete in serenità e proteggerete nel modo migliore il vostro bebè!
La normativa vigente in merito, risalente al 4 agosto 1989, legge n. 284, è abbastanza perentoria: l’esenzione per le donne in stato di gravidanza è ammissibile sono sulla base di certificazione rilasciata dal ginecologo curante che comprovi condizioni di rischio particolari conseguenti all’uso delle cinture di sicurezza. Non sono dunque ammesse decisioni discrezionali, né una certa elasticità nell’utilizzo della cintura di sicurezza che, anzi, è ritenuta ancor più necessaria vista la particolare situazione della donna in stato interessante. A supporto di questa interpretazione vi è l’assoluta limitatezza delle cosiddette condizioni di rischio, la cui individuazione è riconducibile alla responsabilità esclusiva del medico ed al suo insindacabile giudizio, di cui risponde personalmente per eventuali prescrizioni avventate.
Leggi anche:
- Fibrinogeno alto o basso in gravidanza: quando preoccuparsi?
- Differenza tra parto cesareo e naturale: vantaggi e svantaggi
- Differenze tra bambini nati con cesareo e quelli con parto naturale
- Le paure del parto cesareo e di quello naturale
- L’allattamento al seno è possibile dopo un parto cesareo?
- Differenze tra latte materno e latte artificiale
- Allattamento materno, artificiale e misto: quale latte per il bambino?
- Differenze tra neonati allattati con latte materno ed artificiale
- Parto cesareo programmato: i rischi ed i vantaggi
- Parto cesareo programmato: cosa mi succederà dopo?
- Lochiazioni: cosa sono e differenza con le mestruazioni
- Periodo post-partum: capoparto, mestruazioni, allattamento e fertilità
- Differenze tra lochiazioni e capoparto
- Ecografie 3D e 4D: a cosa servono e quali sono le differenze con l’ecografia standard?
- Prendere il sole in gravidanza fa male al bambino?
- Estate e gravidanza: quale cibi devi preferire se sei in dolce attesa
- Quali creme solari sono più indicate in gravidanza?
- Gravidanza in estate: come ci si difende dal caldo e dall’afa?
- E’ possibile farsi il bagno al mare o in piscina in gravidanza?
- Cloasma gravidico: cos’è e come si previene in estate?
- Troppo sole in gravidanza “surriscalda” il liquido amniotico?
- Gravidanza: è possibile viaggiare e prendere l’aereo o fa male al bimbo?
- Gravidanza e bambino podalico: manipolazione ed esercizi
- Parto cesareo: dopo quanto si possono avere rapporti sessuali?
- Dopo il parto: come recuperare l’intimità di coppia?
- Perché riprendere l’attività sessuale dopo il parto è così difficile?
- Parto naturale: dopo quanto si possono avere rapporti sessuali?
- Come fare gli esercizi di Kegel: la ginnastica pelvica per migliorare il piacere sessuale femminile e aiutare il parto
- A che serve la vitamina B12? L’importanza in gravidanza e allattamento
- Diabete gestazionale: cos’è e quali sono i rischi per il feto e la madre
- Ragazza è sterile per un tumore: sua madre partorisce un figlio per lei
- Depressione post parto: come riconoscere i primi sintomi e superarla
- Aumentare il ferro in modo naturale, specie in gravidanza
- Perdite bianche, gialle marroni in gravidanza: quando preoccuparsi e cosa fare?
- Acido folico (vitamina B9): a cosa serve, in quali alimenti trovarlo e perché è importante prima e durante la gravidanza
- Pubalgia in gravidanza: cause e rimedi del dolore all’osso pubico
- Pubalgia acuta e cronica: sintomi, esercizi e rimedi
- Differenza tra pube ed osso iliaco: anatomia e funzioni
- Differenza tra pube e inguine
- Masturbarsi in gravidanza fa male al bambino?
- Fare sesso in gravidanza fa male bambino?
- Rapporti sessuali in gravidanza: la guida trimestre dopo trimestre
- Gravidanza: cosa percepisce il bambino durante un rapporto sessuale?
- Gravidanza: è vero che il desiderio sessuale aumenta?
- Quali sono le posizioni sessuali consigliate in gravidanza?
- Differenza dei capezzoli e del seno in gravidanza
- Differenza dolore al seno da gravidanza e da ciclo mestruale
- Prevenire le ragadi al capezzolo: cosa fare prima del parto, cosa fare quando si sta allattando
- Prendere il sole: ci si abbronza o no sotto le nuvole?
- Le creme solari sono abbronzanti? Fanno abbronzare di meno?
- Perché viene la diarrea in gravidanza? Fa male al bambino? Cure e rimedi
- Ho pelle e capelli scuri: ho bisogno della protezione solare?
- Sacco amniotico e liquido amniotico: cosa sono ed a che servono durante la gravidanza?
- I dieci motivi per cui le zanzare pungono proprio te
- Sì al bagno dopo mangiato, ecco le vere 8 cause più frequenti di morte in acqua
- Primo sole: è meglio abbronzarsi in fretta o fa male?
- Nei sospetti: riconoscere quelli normali ed i tumori
- Nei normali e displastici: quali sono le caratteristiche?
- Se ho fatto le lampade, posso prendere il sole senza rischi?
- E’ normale arrossarsi e spellarsi dopo aver preso il primo sole?
- L’abbronzatura del viso va via prima?
- Posso usare la crema solare rimasta dall’estate scorsa?
- Cos’è la radiazione solare? Cosa sono i raggi ultravioletti? Che danni possono provocare alla nostra pelle?
- Prendere il sole: perché in montagna ci si abbronza di più?
- Prendere il sole: immersi in acqua ci si abbronza?
- La giornata ideale per avere un’abbronzatura perfetta
- Come “funziona” l’abbronzatura e quali danni provoca il sole?
- Mangiare cioccolato fa bene all’abbronzatura
- Oftalmodinia solare: il dolore agli occhi che dipende dalla luce
- Come nasce un cancro? Cosa sono i cancerogeni e come avviene la cancerogenesi?
- Vi svelo le dieci regole d’oro per una abbronzatura sana e senza rischi
- Prendere il sole fa bene alla salute del cuore: la vitamina D riduce il rischio di coronaropatia
- I consigli per proteggere la nostra pelle dalle scottature (anche a tavola)
- Prendere il sole in gravidanza: le regole da seguire per la sicurezza nostra e del nostro bambino
- I lati positivi del caldo: il sole estivo aumenta il testosterone
- L’esposizione al sole in gravidanza fa bene al bambino e previene la sclerosi multipla
- Il capello: come è fatto, perché sta in testa, quanto velocemente cresce e come vive
- Cos’è la pelle, quanto è spessa ed a cosa serve?
- Vuoi abbronzarti in totale sicurezza? Scopri a quale fototipo appartieni
- Perché viene la pelle d’oca?
- Differenza tra pelo e capello
- A che servono i capelli ed i peli?
- A cosa è dovuto il colore dei capelli?
- Perché i capelli si allungano ed i peli no?
- Quando la donna ha troppi peli dove non dovrebbero essere: irsutismo, cause, trattamenti e differenze con ipertricosi
- Come appare la tua pelle sotto ai raggi ultravioletti? Ecco la tua vera faccia
- Le cose che non devi MAI dire ad una donna incinta, soprattutto se sei una donna
Lo staff di Medicina OnLine
Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!
Gravidanza: è possibile viaggiare e prendere l’aereo o fa male al bimbo?
La gravidanza non è una malattia. Se la futura mamma se la sente, quindi, nulla che vieta che possa viaggiare e muoversi durante i nove mesi limitandosi a prendere solo qualche precauzione:
- evitare i paesi in cui siano richieste particolari vaccinazioni;
- evitare di stancarsi eccessivamente durante i viaggi sottoponendo il fisico a uno stress eccessivo:
- in caso di viaggi in paesi esotici o, comunque, con condizioni igieniche diverse dalle nostre, porre molta attenzione ai cibi e bere solo acqua imbottigliata o bibite industriali;
- fare attenzione agli sbalzi di temperatura, utilizzare sempre un cappellino per evitare colpi di calore ed evitare le attività estreme e le località eccessivamente isolate (campeggiare nella giungla con il pancione non è necessario!);
- durante i lunghi spostamenti in macchina, effettuare diverse pause durante il tragitto per sgranchire le gambe e rimettere in moto la circolazione.
Posso viaggiare in aeroplano o fa male al bambino?
Al contrario di quello che dicono molte leggende metropolitane, l’aereo è uno dei mezzi di trasporto più indicati durante i nove mesi. Nessuna controindicazione, quindi, a volare a meno che ci siano chiare indicazioni mediche (per esempio, per chi soffre di trombosi, problemi di circolazione e problemi cardiaci). In linea di massima, le compagnie aeree accolgono donne in gravidanza fino alla 36° settimana di gestazione. Ma è bene sempre informarsi, prima di partire, per conoscere in merito le indicazione del vettore con cui si dovrebbe volare. A ogni modo, per evitare problemi, si consiglia, soprattutto dal sesto mese in poi, di portare sempre con sé il certificato medico firmato dal proprio ginecologo che attesti il buono stato di salute e il nulla osta a volare.
Leggi anche:
- Differenza tra parto cesareo e naturale: vantaggi e svantaggi
- Differenze tra bambini nati con cesareo e quelli con parto naturale
- Le paure del parto cesareo e di quello naturale
- L’allattamento al seno è possibile dopo un parto cesareo?
- Differenze tra latte materno e latte artificiale
- Allattamento materno, artificiale e misto: quale latte per il bambino?
- Differenze tra neonati allattati con latte materno ed artificiale
- Parto cesareo programmato: i rischi ed i vantaggi
- Parto cesareo programmato: cosa mi succederà dopo?
- Lochiazioni: cosa sono e differenza con le mestruazioni
- Periodo post-partum: capoparto, mestruazioni, allattamento e fertilità
- Differenze tra lochiazioni e capoparto
- Prendere il sole in gravidanza fa male al bambino?
- Estate e gravidanza: quale cibi devi preferire se sei in dolce attesa
- Quali creme solari sono più indicate in gravidanza?
- Gravidanza in estate: come ci si difende dal caldo e dall’afa?
- E’ possibile farsi il bagno al mare o in piscina in gravidanza?
- Cloasma gravidico: cos’è e come si previene in estate?
- Troppo sole in gravidanza “surriscalda” il liquido amniotico?
- Gravidanza: come indossare la cintura di sicurezza in auto?
- Gravidanza: è possibile viaggiare e prendere l’aereo o fa male al bimbo?
- Gravidanza e bambino podalico: manipolazione ed esercizi
- Parto cesareo: dopo quanto si possono avere rapporti sessuali?
- Dopo il parto: come recuperare l’intimità di coppia?
- Perché riprendere l’attività sessuale dopo il parto è così difficile?
- Parto naturale: dopo quanto si possono avere rapporti sessuali?
- Come fare gli esercizi di Kegel: la ginnastica pelvica per migliorare il piacere sessuale femminile e aiutare il parto
- A che serve la vitamina B12? L’importanza in gravidanza e allattamento
- Diabete gestazionale: cos’è e quali sono i rischi per il feto e la madre
- Ragazza è sterile per un tumore: sua madre partorisce un figlio per lei
- Depressione post parto: come riconoscere i primi sintomi e superarla
- Aumentare il ferro in modo naturale, specie in gravidanza
- Perdite bianche, gialle marroni in gravidanza: quando preoccuparsi e cosa fare?
- Acido folico (vitamina B9): a cosa serve, in quali alimenti trovarlo e perché è importante prima e durante la gravidanza
- Pubalgia in gravidanza: cause e rimedi del dolore all’osso pubico
- Pubalgia acuta e cronica: sintomi, esercizi e rimedi
- Differenza tra pube ed osso iliaco: anatomia e funzioni
- Differenza tra pube e inguine
- Masturbarsi in gravidanza fa male al bambino?
- Fare sesso in gravidanza fa male bambino?
- Rapporti sessuali in gravidanza: la guida trimestre dopo trimestre
- Gravidanza: cosa percepisce il bambino durante un rapporto sessuale?
- Gravidanza: è vero che il desiderio sessuale aumenta?
- Quali sono le posizioni sessuali consigliate in gravidanza?
- Differenza dei capezzoli e del seno in gravidanza
- Differenza dolore al seno da gravidanza e da ciclo mestruale
- Prevenire le ragadi al capezzolo: cosa fare prima del parto, cosa fare quando si sta allattando
- Prendere il sole: ci si abbronza o no sotto le nuvole?
- Le creme solari sono abbronzanti? Fanno abbronzare di meno?
- Perché viene la diarrea in gravidanza? Fa male al bambino? Cure e rimedi
- Ho pelle e capelli scuri: ho bisogno della protezione solare?
- Sacco amniotico e liquido amniotico: cosa sono ed a che servono durante la gravidanza?
- I dieci motivi per cui le zanzare pungono proprio te
- Sì al bagno dopo mangiato, ecco le vere 8 cause più frequenti di morte in acqua
- Primo sole: è meglio abbronzarsi in fretta o fa male?
- Nei sospetti: riconoscere quelli normali ed i tumori
- Nei normali e displastici: quali sono le caratteristiche?
- Se ho fatto le lampade, posso prendere il sole senza rischi?
- E’ normale arrossarsi e spellarsi dopo aver preso il primo sole?
- L’abbronzatura del viso va via prima?
- Posso usare la crema solare rimasta dall’estate scorsa?
- Cos’è la radiazione solare? Cosa sono i raggi ultravioletti? Che danni possono provocare alla nostra pelle?
- Prendere il sole: perché in montagna ci si abbronza di più?
- Prendere il sole: immersi in acqua ci si abbronza?
- La giornata ideale per avere un’abbronzatura perfetta
- Come “funziona” l’abbronzatura e quali danni provoca il sole?
- Mangiare cioccolato fa bene all’abbronzatura
- Oftalmodinia solare: il dolore agli occhi che dipende dalla luce
- Come nasce un cancro? Cosa sono i cancerogeni e come avviene la cancerogenesi?
- Vi svelo le dieci regole d’oro per una abbronzatura sana e senza rischi
- Prendere il sole fa bene alla salute del cuore: la vitamina D riduce il rischio di coronaropatia
- I consigli per proteggere la nostra pelle dalle scottature (anche a tavola)
- Prendere il sole in gravidanza: le regole da seguire per la sicurezza nostra e del nostro bambino
- I lati positivi del caldo: il sole estivo aumenta il testosterone
- L’esposizione al sole in gravidanza fa bene al bambino e previene la sclerosi multipla
- Il capello: come è fatto, perché sta in testa, quanto velocemente cresce e come vive
- Cos’è la pelle, quanto è spessa ed a cosa serve?
- Vuoi abbronzarti in totale sicurezza? Scopri a quale fototipo appartieni
- Perché viene la pelle d’oca?
- Differenza tra pelo e capello
- A che servono i capelli ed i peli?
- A cosa è dovuto il colore dei capelli?
- Perché i capelli si allungano ed i peli no?
- Quando la donna ha troppi peli dove non dovrebbero essere: irsutismo, cause, trattamenti e differenze con ipertricosi
- Come appare la tua pelle sotto ai raggi ultravioletti? Ecco la tua vera faccia
- Le cose che non devi MAI dire ad una donna incinta, soprattutto se sei una donna
Lo staff di Medicina OnLine
Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!
Payne Stewart e la tragica storia dell’aereo che volava senza controllo
Per cinque lunghissime ore ha solcato i cieli degli Stati Uniti, seguito attimo dopo attimo dalle più importanti reti televisive americane. Un piccolo LearJet con cinque passeggeri a bordo si è trasformato in un’incredibile “bara volante” ed è precipitato in una zona paludosa del South Dakota dopo aver volato in pilota automatico dalla Florida sopra gli stati del Midwest degli Usa. E’ il 25 ottobre 1999.
Tra le vittime anche uno dei più famosi campioni del golf professionistico americano, Payne Stewart, vincitore dell’ultimo US Open. Stewart aveva 42 anni. Era partito da Orlando per il Texas dove avrebbe giocato tra qualche giorno un importante torneo a Houston. Il tragico “vascello fantasma” dell’aria era di sua proprietà. Assieme a lui sono morti due manager della sua agenzia sportiva.
L’aereo ha perso i contatti con i controllori di volo 20 minuti dopo la partenza, all’altezza di Gainsville. La Faa (l’ente per l’aviazione civile Usa) ha lanciato subito l’allarme e chiamato in aiuto l’Air Force Nazionale, che ha fatto alzare in volo cacciabombardieri F-16. I piloti si sono avvicinati al jet fantasma all’altezza di Lincoln, in Nebraska, ma hanno subito riferito alla torre di controllo che gli occupanti non davano segni di vita.
I finestrini del jet erano ghiacciati, un indizio che ha confermato una delle prime ricostruzioni sulle dinamiche dell’incidente: quella della violenta depressurizzazione, una volta raggiunta la quota di crociera, che avrebbe fatto perdere i sensi agli occupanti. “Un classico caso di carenza di ossigeno – spiegano gli esperti di aviazione – che inizialmente dà un senso di euforia, poi fa perdere completamente i sensi”.
Anche il presidente Clinton, informato dell’incidente durante una riunione con i consiglieri economici, ha seguito la drammatica vicenda che ha commosso gli Stati Uniti. Lo sceriffo di Mina, una cittadina così piccola che a malapena compare sulle carte geografiche, ha inviato tutti i suoi agenti sul posto, ma per i cinque occupanti non c’era più niente da fare.
Payne Stewart era ritenuto uno dei giocatori di golf più forti al mondo. Come detto, era reduce dalla vittoria agli US Open, grazie ad un clamoroso colpo dalla lunghissima distanza all’ultima buca. Era anche un campione di eleganza: in gara indossava sempre pantaloni di foggia antica, spesso alla zuava, accompagnati da cappelli altrettanto insoliti. Recentemente aveva creato la sua linea di indumenti per il golf spesso ispirata ai colori delle squadre del football americano. Stewart, che giocava nel circuito professionistico da 17 anni, abitava ad Orlando con la moglie Tracey e due figli.
Leggi anche:
- George Blind, l’uomo che rise in faccia al plotone di esecuzione tedesco
- L’esperimento di Standford: la pazzia che colpisce chi indossa una divisa
- Samantha Cristoforetti e il vero simbolo del degrado italiano
- Donne italiane di cui andare orgogliosi
- Il mio professore era Albert Einstein
- Il medico del futuro
- L’iraniana Mirzakhani è la prima donna al mondo a ricevere il “Nobel” per la matematica
- Alex Zanardi e lo scandalo italiano
- Smetti di essere schiavo e trova la tua verità: è l’unico modo per liberarti dall’ignoranza
- Ciao Margherita!
- “Non sono d’accordo con quello che dici, ma darei la vita perché tu possa dirlo” NON è una frase di Voltaire
- Leonardo Da Vinci era appassionato di cucina!
- Lorenzo il Magnifico: l’amore per la natura, gli animali e la prima giraffa in Italia
- Leonardo da Vinci vegetariano e l’aneddoto sugli uccelli
- Lina Medina è la mamma più giovane al mondo: ha partorito il suo primo figlio a 5 anni
- Il sorriso di suor Cecilia, un attimo prima di morire
- Nella mia vita ho sbagliato più di novemila tiri
- Criptofasia ed una morte misteriosa: la strana storia delle gemelle Gibbons
- Il cardiochirurgo stremato dopo un trapianto cardiaco durato 23 ore
- Malata di cancro corre la maratona di New York e batte il tumore
- Bambini scoprono per prima volta la loro ombra
- Arinia: la mancanza congenita del naso
- Il cardiochirurgo stremato dopo un trapianto cardiaco durato 23 ore
- Emette gas intestinali durante l’intervento chirurgico: i risultati sono disastrosi
- Trapianto di faccia: i casi più famosi al mondo
- Ipertimesia: la donna che ricorda tutto da quando è nata
- Ollie, il “bambino Pinocchio” nato con il cervello nel naso
- Il mio mito è invece Michel Petrucciani
- Il mio mito è invece Django Reinhardt
- Il mio mito è invece Albert Bruce Sabin
- Il mio mito è invece Giuseppe Moscati
- Il mio mito è invece Ignác Fülöp Semmelweis
- Il mio mito è invece Frederick Treves
- Ero triste perché non avevo scarpe…
Lo staff di Medicina OnLine
Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!
I dubbi su pacemaker e ICD: carica, impulsi, cellulare, banca ed aereo
Cosa bisogna fare se si avverte una scarica del defibrillatore?
In caso di scarica dell’ICD bisogna fare controllare il paziente. Se la scarica è una sola ed il paziente sta bene, il controllo può essere eseguito in ambulatorio (negli orari in cui l’ambulatorio è aperto). Se le scariche fossero due o più di due, anche a distanza di alcune ore, è raccomandato recarsi al più presto al più vicino pronto soccorso.
Quanto dura la carica di un pacemaker o un defibrillatore?
Essendo alimentati da un batteria, i dispositivi hanno una certa durata e poi la batteria si scarica. Il tempo è variabile a seconda del funzionamento: i dispositivi funzionano a demand, cioè monitorizzano costantemente l’attività cardiaca ed intervengono solo se necessario. Più intervengono e più presto si esaurisce la carica.
Indicativamente possiamo dire che i pacemaker durano dai 7 ai 10 anni (o più); i defibrillatori dai 5 ai 7 anni (o più).
È importante tenere presente che fino alla fine della carica il funzionamento rimane perfetto , cioè non va perdendo capacità man mano che si scarica.
Quando è scarica, la batteria si può ricaricare o bisogna sostituirla?
Né l’uno né l’altro. Al momento viene cambiato tutto il dispositivo perché la batteria è integrata al suo interno. I fili (elettrocateteri) però rimangono per cui non è necessario un nuovo impianto e di norma neppure rimanere in ospedale ma è sufficiente un ricovero in Day Hospital.
Gli impulsi del pacemaker vengono avvertiti dal paziente?
No. Il pacemaker eroga una corrente molto debole che non viene sentita dal paziente. Al massimo, in certe situazioni particolari, può essere avvertito una leggera contrazione muscolare nella sede di impianto o sulla fascia addominale, ma è un piccolo disturbo che si può di solito correggere riprogrammando il dispositivo.
Posso usare il telefono cellulare?
Sì, il telefono cellulare può essere usato, ma con piccole precauzioni: non tenerlo in un taschino della camicia vicino al pacemaker e usarlo preferibilmente dall’orecchio opposto alla sede di impianto.
Sono una casalinga, posso continuare ad usare gli elettrodomestici?
Tutti gli elettrodomestici possono essere adoperati in tutta tranquillità a patto che l’impianto elettrico sia a norma e dunque dotato di “messa a terra”.
In vecchi impianti elettrici senza la regolare messa a terra, si verifica una dispersione di corrente attraverso gli elettrodomestici (compreso lo scaldabagno); la dispersione normalmente non viene avvertita dalla persona ma determina delle interferenze (chiamate EMI) che possono provocare malfunzionamenti del pacemaker e addirittura scariche inappropriate del defibrillatore.
Come mi comporto per entrare in banca o passare il controllo in aeroporto?
Per entrare in Banca o passare nel metal detector dell’aeroporto è preferibile mostrare il tesserino di portatore di PM o ICD e passare per vie alternative solo solo per evitare spiacevoli imbarazzi al suono dell’allarme.
Le barriere antifurto dei negozi e dei supermercati possono danneggiare il dispositivo?
No. I dispositivi antitaccheggio non influiscono sul funzionamento dei pacemaker e dei defibrillatori. Si può dunque tranquillamente entrare nei negozi muniti di dispositivi antifurto. Per prudenza è preferibile evitare di sostare a lungo nel loro raggio di azione. In ogni caso, possibili interferenze sarebbero solo momentanee e il dispositivo non viene danneggiato.
Posso prendere il sole tranquillamente o corro qualche rischio?
Il sole non procura alcun rischio, quindi ci si può abbronzare in tutta tranquillità, tenendo conto che il dispositivo, essendo di materiale metallico, specie se si è particolarmente magri, può scaldarsi un po’, ma questo non procura alcun problema. Ricordate però che se la ferita è fresca il sole potrebbe causare una cattiva cicatrizzazione.
Leggi anche:
- Differenza tra attacco di cuore (infarto del miocardio) ed arresto cardiaco
- Differenza tra infarto cardiaco, infarto miocardico e attacco di cuore
- Differenza tra infarto ed ischemia
- Differenza tra infarto ed angina
- Differenza tra angina stabile ed instabile
- Differenza tra coronarografia ed angiografia
- Differenza tra coronarografia ed angioplastica
- Differenza tra coronarografia e scintigrafia
- Differenza tra cateterismo cardiaco e coronarografia
- Differenza tra cuore destro e sinistro
- Differenza tra cuore e miocardio
- Differenza tra miocardio, endocardio, pericardio ed epicardio
- Differenza tra bypass ed angioplastica con stent: vantaggi e svantaggi
- Differenza tra miocardio comune (di lavoro) e specifico (di conduzione)
- Viaggio dell’impulso cardiaco all’interno del cuore
- Differenza tra pacemaker e bypass
- Differenza tra pacemaker e defibrillatore ICD
Posso continuare a lavorare dopo l’impianto?
Certamente. Ma è chiaro che molto dipende dal tipo di lavoro. Consiglierei di parlarne col cardiologo di fiducia che può valutare il tipo di eventuali limitazioni a cui è necessario attenersi. Per esempio motoseghe, saldatrici ad arco, martelli pneumatici ed altri attrezzi del genere sarebbero sconsigliati perché potrebbero generare delle interferenze elettromagnetiche (EMI) con malfunzionamento dei pacemaker e shock inappropriati nei defibrillatori.
In ogni modo nessuno di questi attrezzi danneggia i dispositivi in maniera permanente ed i malfunzionamenti cesserebbero immediatamente alla sospensione dell’utilizzo dell’attrezzo.
Posso fare attività sportiva?
Se si è portatori di pacemaker, di norma si possono eseguire quasi tutte le attività sportive. Naturalmente bisogna evitare i traumi nella zona di impianto e quegli sport che richiedono un eccessiva estensione delle braccia con sforzi notevoli (come il sollevamento pesi, ad esempio).
È chiaro che questa è una indicazione di massima e va valutata attentamente la patologia che ha determinato la necessità dell’impianto. La stessa cosa vale per i portatori di defibrillatore per cui in entrambi i casi è preferibile rivolgersi al cardiologo curante per maggiori indicazioni.
Quando posso ricominciare a guidare l’automobile?
Subito dopo l’impianto è bene tralasciare la guida per evitare di sforzare il braccio con movimenti che potrebbero procurare uno spostamento degli elettrocateteri. Superato il primo controllo (circa sei – otto settimane dopo l’impianto) si avranno maggiori indicazioni anche in relazione alla patologia che ha determinato la necessità dell’impianto.
Per i portatori di defibrillatore il discorso è un po’ diverso perché va tenuto conto della patologia cardiaca, perché una eventuale aritmia, anche se trattata con lo shock potrebbe causare uno svenimento o una perdita di controllo dell’automobile. Dunque meglio parlarne col cardiologo di fiducia.
Posso usare radiocomandi, telecomandi e consolle per video giochi?
Secondo le indicazioni dei produttori di pacemaker, l’uso di telecomandi provvisti di antenna, come quelli per modellismo, è consentito a patto di mantenerlo ad una distanza di sicurezza di almeno 30 centimetri dal dispositivo. Telecomandi e consolle per video giochi possono essere usati tranquillamente.
In quale sedi si può eseguire l’impianto?
Di norma, pacemaker e defibrillatori vengono impiantati al di sotto della clavicola sinistra. Potrebbe essere scelta la parte destra senza alcun problema (anzi alcuni Centri Cardiologici, soprattutto all’Estero, per un certo periodo, lo impiantavano a destra). Per motivi di estetica o di eccessiva magrezza può essere scelta come zona di impianto la sede sottomammaria: l’intervento è un po’ più complicato, tuttavia si fa. Nei bambini piccoli il pacemaker viene impiantato entro l’addome con gli elettrocateteri posizionati nella parte esterna del cuore. Altre sedi, come sotto l’ascella sono di norma sconsigliate per l’ingombro che arreca il dispositivo.
Pacemaker e Risonanza Magnetica (RMN)
La Risonanza Magnetica con i pacemaker e i defibrillatori tradizionali non può essere eseguita. Esistono, da qualche tempo, dispositivi compatibili con la risonanza magnetica, ed in questo caso l’esame può essere eseguito.
Per i vecchi impianti, va tenuto presente che tutto il sistema, elettrocateteri compresi, deve essere adatto alla esposizione ai campi magnetici per cui non basta sostituire il device per potere eseguire una RMN.
Al momento di eseguire la risonanza magnetica, il dispositivo va riprogrammato in una modalità di sicurezza, per cui è consigliabile rivolgersi ai grandi Centri, dove sarà possibile avere l’assistenza del cardiologo per riprogrammare il dispositivo.
Tac e Radiografie possono essere eseguiti tranquillamente.
Leggi anche:
- Differenze tra muscolo striato, scheletrico, liscio, cardiaco, superficiale e profondo
- Differenza tra infarto ed ictus
- Ritmo sinusale ECG: normofrequente, tachicardico, valori, ai limiti della norma
- Pugno precordiale sul petto: significato, quando farlo, linee guida
- Defibrillatore: cos’è, come funziona, prezzo, voltaggio, manuale ed esterno
- Bradicardia: sintomi, conseguenze, rimedi, notturna e grave
- Fibrillazione atriale: terapia, rischi, cosa fare, ECG, quando preoccuparsi
- Differenza tra fibrillazione ventricolare ed arresto cardiaco
- Arresto cardiaco: conseguenze, cause, coma, terapia, cosa fare
- Fibrillazione ventricolare: cos’è, terapia, cause scatenanti, frequenza
- Tachicardia improvvisa: cosa fare, ansia, rimedi, valori, dopo i pasti
- Extrasistole: a riposo, ansia, sono pericolose, cure e gravidanza
- Fibrillazione atriale: farmaci e terapia dell’aritmia cardiaca
- Sindrome di Wolff-Parkinson-White: cos’è, cosa fare, come si cura
- Farmaci antiaritmici: meccanismo d’azione ed effetti collaterali
- Primo soccorso e BLS (Basic Life Support): cos’è e come si fa
- Massaggio cardiaco: quando farlo e come farlo [LINEE GUIDA]
- Com’è fatto il cuore, a che serve e come funziona?
- Differenza tra pressione arteriosa e venosa
- Differenza tra atri e ventricoli
- Valvole cardiache: cosa sono, quali sono ed a che servono
- Differenza tra pressione massima (sistolica), minima (diastolica) e differenziale
- Pressione arteriosa: valori normali e patologici
- Pressione alta (ipertensione arteriosa): sintomi, cause, valori e cure
- Perché la pressione arteriosa alta (ipertensione) è pericolosa?
- Ipertensione: cibi consigliati e da evitare per abbassare la pressione sanguigna
- Qual è la differenza tra arteria e vena?
- Fattori di rischio cardiovascolare modificabili e non modificabili
- Come si muove il sangue all’interno del cuore?
- La Sindrome del cuore infranto: il falso infarto di chi ha il “cuore spezzato”
- Sistole e diastole nel ciclo cardiaco: fasi durata e spiegazione
- Che differenza c’è tra sistole e diastole?
- Ipertensione: quali farmaci usare per abbassare la pressione arteriosa?
- Sarò iperteso per tutta la vita? Dovrò continuare ad assumere il farmaco per sempre?
- Quanto pesa e quanto sangue contiene un cuore?
- Non riesco a controllare la pressione arteriosa alta
- Cosa fare in caso di picco di pressione arteriosa elevato?
- Cardioaspirin 100mg: effetti indesiderati, a cosa serve, dosaggi (foglio illustrativo)
- Pressione arteriosa: i momenti della giornata in cui è più alta
- A che ora del giorno misurare la pressione arteriosa?
- Come si misura la pressione arteriosa? Guida facile
- Insufficienza della valvola mitralica lieve, moderata, severa: sintomi, diagnosi e terapia
- Elettrocardiogramma (ECG) a riposo e sotto sforzo: cos’è ed a che serve?
- Differenze tra carotide e giugulare
- Giugulare interna ed esterna: dove si trova ed a che serve
- Emorragia cerebrale: cause, sintomi premonitori, diagnosi e cura
- Emorragia subaracnoidea: cause, sintomi, diagnosi e cura
- Malformazioni artero-venose cerebrali: sintomi e cura
- Aneurisma cerebrale rotto e non rotto: cause, sintomi, diagnosi e cura
- Differenza tra emorragia cerebrale e subaracnoidea
- Differenza tra emorragia cerebrale ed aneurisma
- Differenza tra emorragia cerebrale ed ictus
- Differenza tra ictus cerebrale ed attacco ischemico transitorio (TIA)
- Anasarca, edema generalizzato, idropisìa: cause, sintomi e cure
- Differenza tra edema infiammatorio, non infiammatorio, essudato, trasudato, idropisìa e idrope
- Cos’è l’Idropisìa?
- Idrope: cause, tipi e terapia
- Cos’è l’edema, come e perché si forma?
- Differenza tra edema localizzato, generalizzato e sistemico
- Differenza tra insufficienza e stenosi valvolare
- Differenza tra insufficienza cardiaca e scompenso
- Differenza tra uretra e uretere
- Differenza tra insufficienza renale acuta, cronica e dialisi
- Differenza tra aorta ed arteria
- Differenza tra coronarie e arterie: miocardio e circolazione coronarica
- Vena porta e sistema portale: anatomia e funzioni della circolazione epatica
- Differenza tra cirrosi e fibrosi
Lo staff di Medicina OnLine
Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!
Mark Sloan e il recupero fittizio: il mistero del cervello pochi attimi prima di morire
Nella seconda emozionante puntata della nona stagione di Grey’s Anatomy “Ricordando il passato“, il chirurgo Mark Sloan, dopo i profondi traumi riportati in un incidente aereo, alcuni minuti prima di entrare nel coma che lo condurrà alla morte trenta giorni dopo, torna straordinariamente lucido per un breve periodo che viene chiamato “recupero fittizio”.
Esiste davvero?
Un mio paziente, appassionato come me di questa serie tv – mi ha chiesto se l’episodio fosse scientificamente corretto oppure fosse solo una invenzione di Shonda Rhimes, la sceneggiatrice di Grey’s Anatomy. Pur con la dovuta drammatizzazione ed il pathos che da sempre caratterizza questa serie televisiva, bisogna dire che questo tipo di recupero è in effetti presente in molti malati terminali, nei minuti che precedono la morte. Persone colpite da schizofrenia, morbo di Alzheimer ed altre condizioni patologiche che causano grave menomazione del funzionamento mentale, sono – a volte – inspiegabilmente in grado di recuperare ricordi e lucidità poco prima della morte. In quei momenti, le loro menti sembrano tornare straordinariamente in una forma completa e coerente, anche se i loro cervelli risultano ugualmente deteriorati e danneggiati. Questi pazienti che magari da anni non sono in grado di ricordare nemmeno i loro nomi, possono improvvisamente riconoscere i loro familiari ed avere normali conversazioni con loro su passato, presente e futuro. Nessuno sa con esattezza come questo fenomeno – chiamato “lucidità terminale” – possa accadere. A tal proposito, il Dr.Scott Haig scrisse in un articolo per il ‘Time Magazine’, di un giovane paziente di nome David, al quale un tumore aveva distrutto il cervello, pur non impedendogli di trovare momenti di lucidità prima della morte.
Se siete appassionati di Grey’s Anatomy come il sottoscritto, non potete perdervi questi due articoli:
- La causa della morte di Mark Sloan
- Arizona ed il dolore alla gamba amputata: la sindrome dell’arto fantasma
- Grey’s Anatomy: tutte le curiosità sulla serie e sugli attori
- Golden hour (Ora d’oro). Un’ora, una sola ora, può cambiare tutto, per sempre
- Con la “presa a canguro” Alex Karev salva un neonato
- Codice nero al Pronto Soccorso: cosa significa in Italia e all’estero?
Sullo stesso argomento, troverai interessanti anche:
- Rantolo della morte: il respiro rumoroso che segnala morte imminente
- Cosa sente chi è in coma?
- Sto per morire: le 7 fasi di elaborazione del dolore e della morte
- Cosa si prova a morire annegati, dissanguati, decapitati… Morti diverse, sensazioni diverse
- Com’è fatto il cervello, a che serve e come funziona la memoria?
- Anestesia cosciente o risveglio intraoperatorio: risvegliarsi durante una operazione chirurgica ma non poter parlare né muoversi
La storia di David
David aveva smesso di parlare e muoversi nelle settimane precedenti la sua morte, e dalla RM era risultato che non era rimasto quasi più nulla del suo cervello. Malgrado ciò, la notte stessa in cui David morì, trascorse circa cinque minuti di piena consapevolezza per dire addio alla sua famiglia. “Non era il cervello di David che si era svegliato per dire addio”, ha detto il dottor Haig. “Il suo cervello era già andato distrutto. Le metastasi tumorali non si limitano ad occupare spazio e premere sui tessuti sani lasciando intatto il cervello, in realtà, esse lo sostituiscono… In pratica, il cervello non esiste più. Ciò che svegliò il mio paziente fu semplicemente la sua mente che aveva trovato la strada attraverso un cervello non più funzionante: l’atto finale di un padre per confortare la sua famiglia“.
Mente e cervello
Per il Dr. Haig, è chiaro che la mente esiste separatamente dal cervello, ma altri studiosi guardano a possibili ragioni fisiologiche per spiegare la lucidità terminale. I diversi stati fisiologici di persone che soffrono di lucidità terminale, suggeriscono che non vi sia un unico meccanismo responsabile di tale fenomeno, secondo quanto affermato dai ricercatori della University of Virginia e dell’Università d’Islanda, che hanno pubblicato il documento “Terminal Lucidity: A Review and a Case Collection,” (Archives of Gerontology and Geriatrics) nel 2012. “Allo stato attuale, riteniamo che non sia possibile individuare meccanismi definitivi per spiegare la lucidità terminale”, hanno scritto i ricercatori Michael Nahm, Bruce Greyson ed Emily Williams Kelly, tutti della University of Virginia, e il Dr. Elendur Haraldsson dell’Università d’Islanda. “Infatti, la lucidità terminale in differenti disturbi mentali potrebbe derivare da processi diversi, a seconda della eziologia delle diverse malattie. Ad esempio, la cachessia (debolezza e deperimento del corpo) in pazienti affetti da malattie croniche, potrebbe plausibilmente provocare contrazione del tessuto cerebrale, alleviando la pressione esercitata da lesioni intracraniche che occupano spazio, permettendo così il ritorno fugace di qualche funzione cerebrale”.
Leggi anche:
- Cosa si prova a vivere il proprio funerale?
- Come affrontare il lutto di una persona cara
- Come suicidarsi senza dolore da soli in casa e all’aperto
- Voglio morire: ecco i consigli per convincerti a non suicidarti
- Differenza tra arma da fuoco ed arma da sparo con esempi
- Differenza tra arma automatica e semiautomatica con esempi
- Elenco di varie tipologie di armi suddivise per tipo
- Rigor mortis (rigidità cadaverica): perché avviene e dopo quanto tempo dalla morte?
- Differenza tra arma bianca, da fuoco e da taglio
- Differenza tra morte assistita (suicidio assistito), eutanasia e testamento biologico
- Differenza tra morte clinica, biologica, legale, apparente, improvvisa ed istantanea
- Differenza tra morte corporale e secunda
- Differenza tra morte cerebrale, stato vegetativo e coma
- Annegato nel cioccolato, risucchiato fuori da un aereo, soffocato da un seno siliconato… Le morti più incredibili della storia
- Il Real Madrid oltre la morte: la bara a forma di Santiago Bernabeu
- Cosa si prova morendo: il racconto di una infermiera
- Le 10 cose che ti succederanno un attimo dopo la tua morte
- Cosa si prova prima di morire? Una ricerca americana prova a spiegarlo
- Un’onda blu: fotografata l’anima che lascia il corpo dopo la morte?
- ”Si invitano i residenti a non morire, i posti al cimitero sono esauriti”. Lo strano messaggio a Lumellogno (NO)
- Rendere reversibile la morte cerebrale? In USA ci stanno lavorando
- Il forno crematorio va a fuoco: ”il corpo era troppo grasso”
- Baleia azul (blue whale): il gioco online che sta portando al suicidio tanti adolescenti
- Una persona su dieci muore a causa del fumo
- Condannati a morte: gli ultimi pasti più strani
- Rinascere in un’app: chiacchiera con chi non c’è più grazie a “With me”
- Rumori dalla bara durante un funerale: il “morto” era ancora vivo
- Lo sposa per l’eredità, ma alla sua morte scopre l’amara verità
- Ibernazione post-mortem: 14enne inglese ibernata negli USA
- Donna si spegne in volo: passeggeri dell’aereo in viaggio con la defunta
- E’ possibile vivere oltre i 125 anni?
Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram, su YouTube, su LinkedIn e su Pinterest, grazie!
Perché le bibite in aereo hanno un sapore strano? I motivi per non berle
Siamo italiani ed in pochi riusciamo a rinunciare al caffè o al the, anche se siamo su un aeroplano. Ma vi siete mai chiesti perché queste bevande, in volo, abbiano a volte un sapore decisamente strano? Il problema è l’acqua. Sembra, infatti, che i serbatoi riempiti con acqua potabile siano puliti con prodotti chimici che evitano ai batteri di svilupparsi ma che sono i principali responsabili del cattivo sapore delle bevande. In pratica, insieme al caffè e ad altre bevande, mandiamo giù altre sostanze non ben identificate, capaci di modificare – pur se in modo quasi impercettibile – il sapore. Inoltre l’acqua, a 35 mila piedi di altezza, bolle ad una temperatura molto più bassa e ciò altera il processo di estrazione. Cosi facendo alcuni dei componenti del caffè, quelli solidi, si dissolvono. Infine in volo le nostre papille gustative percepiscono il sapore di bevande e cibi in modo diverso rispetto a quando il corpo si trova all’altezza del livello del mare: questo avviene a causa della pressione in cabina, dell’aria secca e dell’altitudine che alterano di circa il 30% la percezione dell’acido, dell’amaro e del piccante. Non è questione della qualità del caffè, quindi, ma delle trasformazioni del nostro corpo in volo.
Leggi anche:
- Mal d’auto, di mare, d’aereo: cinetosi, rimedi e farmaci per bambini ed adulti
- Jet lag: cos’è, quanto dura, sintomi, rimedi e melatonina
- Come sopravvivere a un incidente aereo: i 20 consigli che ti salveranno la vita
- Cosa succede quando un aereo precipita? Cosa provano passeggeri e piloti?
- Le cinque ragioni più probabili per cui il tuo aereo può precipitare
- Cosa succede quando l’aereo su cui stai viaggiando viene colpito da un fulmine?
- Ecco le cose che dovresti decisamente evitare di fare per viaggiare sicuro in aereo
- Ecco cosa può succedere se non spegni lo smartphone in aereo
- Cos’è la modalità aereo, come funziona e quando usarla
- Differenza tra caffè al vetro ed in tazza: qual è il più buono?
- Differenza tra caffè lungo, corto e ristretto: qual è il più forte?
- Differenza tra caffè, ginseng e caffè d’orzo
- Differenza tra caffeina e teina
- Differenza tra caffeina e guaranà
- Differenza tra caffeina e taurina
- Differenza tra caffeina e caffeina anidra
- Caffè al ginseng: proprietà, controindicazioni, fa male?
- Il caffè fa ingrassare o dimagrire? Quante calorie ha?
- Quanti caffè posso assumere ogni giorno? E se sono iperteso o prendo farmaci? E durante la gravidanza e l’allattamento?
- Quanti caffè devi bere in un giorno per morire?
- Dieci buoni motivi per bere il caffè
- Sindrome di astinenza da caffeina
- Il caffè aumenta la tua memoria
- Qual è l’orario migliore per bere il caffè?
- Bere più di quattro tazze di caffè al giorno aumenta il rischio di decesso precoce
- Caffeina: effetti benefici ed effetti collaterali
Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram, su YouTube, su LinkedIn, su Tumblr e su Pinterest, grazie!