Pesce a tavola: i trucchi per riconoscere quello fresco

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma TAVOLA TRUCCHI SCEGLIERE PESCE FRESCO Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.jpgPer avere un pesce di qualità a tavola, è importante saperlo scegliere quando si acquista. Ma come capire se il pesce è di qualità e, soprattutto, se è fresco o no? L’occhio, le branchie, la pelle, le squame, il peritoneo, la colonna vertebrale e la carne possono lanciare dei segnali che, colti durante l’acquisto e la scelta del pesce, possono aiutarti a distinguere quello fresco da quello andato a male. Ma come interpretarli?

Se il pesce è fresco…

  • L’occhio è bombato (convesso), la cornea trasparente e la pupilla nera e brillante;
  • Le branchie sono di colore rosso vivace e senza muco. L’odore delle branchie (e della cavità addominale) è di alghe marine;
  • La pelle è di colore vivo, senza decolorazioni. Il muco cutaneo, presente naturalmente sulla superficie del pesce, è acquoso e trasparente;
  • Le squame aderiscono alla pelle. La carne è compatta ed elastica;
  • Il peritoneo, la membrana che riveste la cavità addominale, nel pesce fresco, aderisce alla carne;
  • La colonna vertebrale si spezza invece di staccarsi; internamente, lungo la colonna, non è presente alcuna colorazione.

Se il pesce non è fresco…

  • l’occhio è incavato al centro, la cornea lattiginosa e la pupilla è grigia;
  • Il colore delle branchie tende al giallastro ed è presente muco lattiginoso. L’odore delle branchie (e della cavità addominale) è acre;
  • La pelle si presenta spenta o in uno stato più avanzato di deperimento; il muco è grigio-giallognolo e opaco;
  • Le squame si staccano con facilità dalla pelle;
  • La carne è molla e flaccida;
  • Il peritoneo non aderisce alla cavità addominale e la colonna vertebrale si stacca. Inoltre, la zona lungo la colonna vertebrale, diventa di colore sempre più rosso con l'”invecchiamento”.

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Gatti: cosa non devono mangiare e cibi tossici per loro

medicina-online-dott-emilio-alessio-loiacono-medico-chirurgo-roma-vino-per-gatti-brindare-micio-riabilitazione-nutrizionista-medicina-estetica-cavitazione-radiofrequenza-ecografia-pulsata-macchie-capOgni animale ha le proprie esigenze alimentari, diverse in base a fattori personali quali: le dimensioni, l’attività fisica, l’età, la salute o individuali restrizioni dietetiche. Tenete a mente, tuttavia, che si dovrebbe sempre consultare il proprio veterinario prima di cambiare l’alimentazione del proprio gatto, e comunque, introdurre gradualmente i nuovi cibi.

Le esigenze alimentari di un gatto
I gatti hanno bisogno di acido arachidonico (un aminoacido), taurina, vitamine A, B12 e D, e di alcuni acidi grassi. Mentre alcuni animali sono in grado di sintetizzare alcune di queste sostanze, i gatti no.
I carboidrati sono contenuti in cereali e legumi, verdura e frutta. Anche se gran parte di questi carboidrati sono fibre alimentari e possono non essere digerite dai gatti, sono essenziali per una sana funzione intestinale. C’è disaccordo tra i veterinari circa la quantità di cereali necessaria per i gatti.
I gatti necessitano di più proteine rispetto ad altri animali. Una dieta equilibrata per un gatto deve essere composta da circa il 30% di proteine. Le proteine, se di carattere animale o vegetale, hanno una diversa digeribilità: carne (compreso il pollame), e uova sono altamente digeribili per un gatto e quindi sono le più indicate.
Anche i grassi, di carattere vegetale o animale, sono importanti. I grassi sono necessari per l’assorbimento delle vitamine e la formazione di alcuni ormoni. I gatti dovrebbero consumare circa il 20% di grassi nella loro dieta. I gatti inoltre, per mantenersi in buona salute necessitano di un acido arachidonico specifico che si trova solo nei grassi animali, in particolare nel pollame.
I gatti hanno anche bisogno di minerali essenziali, come potassio, magnesio, zinco, ferro e sodio. La maggior parte dei gatti sani è in grado di trattenere nel proprio organismo la corretta quantità di minerali, quindi verificate sempre col vostro veterinario prima di darne supplementi. Alcuni alimenti per gatti che si trovano in commercio contengono ingredienti a base di carne con tanto di osso: i minerali contenuti in queste porzioni di ossa, anche se triturate, sono decisamente maggiori rispetto al fabbisogno giornaliero di un gatto, e vengono poi espulse con le urine.
Inutile parlare dell’importanza dell’acqua! L’acqua è essenziale per la salute di un gatto, senza  un gatto potrebbe morire in pochi giorni. Assicurarsi che l’acqua sia sempre pulita e fresco, sciacquando e pulendo la ciotola dell’acqua ogni giorno. Potete utilizzare le fontane d’acqua per gatti, che garantiscono freschezza e ossigenazione.
I gatti di solito mangiano quando vogliono, quindi è bene sostituire il cibo spesso, anche quando la ciotola non è vuota, per essere sicuri che sia sempre fresco e a temperatura ambiente. Normalmente un gatto adulto si nutre due volte al giorno e un gattino tre volte; la cosa importante è tenere sotto controllo la quantità giornaliera.

Oggigiorno ci sono un’infinita varietà di alimenti per gatti in commercio, ma quanto sono sani?
Spesso la carne usata per i prodotti alimentari per animali non è altro che lo scarto dei macelli, e può includere parti ammuffite, carni lavorate o tessuti malati. E’ meglio preferire gli alimenti biologici, in quanto inalterati dai conservanti, pesticidi, ormoni, ecc.
Gli alimenti biologici possono essere più costosi, ma se ne guadagna in qualità (non dimentichiamo che molte delle sostanze chimiche utilizzate per coltivare i prodotti alimentari sono cancerogene).
Con l’acquisto di alimenti biologici, è inoltre possibile sostenere metodi sostenibili di coltivazione, che provocano senz’altro meno inquinamento ambientale.

A volte, al momento dell’acquisto di prodotti alimentari per animali preconfezionati, ci può essere un po’ di confusione nel determinare cosa è esattamente naturale. A causa di un’etichettatura erronea, nell’estate del 2001, il Pet Food Committee di the American Association Feed autorizzò delle linee guida da seguire per l’uso del termine “naturale” nei prodotti alimentari per animali da compagnia: l’uso del termine “naturale” che compare nell’etichettatura commerciale è valida solo quando tutti gli ingredienti e componenti degli ingredienti soddisfano la definizione; il termine “naturale” in etichetta è fuorviante se nel prodotto sono presenti ingredienti sintetizzati chimicamente. Evitare i lunghi elenchi di sostanze chimiche, conservanti, coloranti e aromi artificiali: questi prodotti sono insalubri, tanto più che nel tempo si accumulano nell’organismo dell’animale.

Se avete intenzione di alimentare il vostro gatto con alimenti freschi invece che prodotti preconfezionati, consultatevi prima con il vostro veterinario per avere ben chiaro ciò di cui il vostro gatto ha bisogno. Provate ad usare per lo più carni magre, come fegato, pollo, cuore, o hamburger magri, e, occasionalmente, lo sgombro. Assicuratevi di scambiarli spesso tra di loro in modo da offrire al vostro gatto una dieta variegata, e non correre il rischio di un sovraccarico di una vitamina e un deficit di un’altra. I prodotti lattiero-caseari, come ricotta, yogurt, o latte di capra, possono essere una fonte di proteine, ma non tutti i gatti li digeriscono bene (la maggior parte ha problemi a digerire il lattosio del latte vaccino pastorizzato).

I gatti hanno bisogno di cereali per la digestione, ma dal momento che il loro processo digestivo è più corto di quello di un essere umano, ricordatevi di cuocerli prima di darglieli. Farina d’avena, farina di mais e miglio sono ottimi come gusto e come valore nutrizionale. Altri alimenti vegetali, come mais, piselli, fagioli e broccoli, sono nutrienti purché siano precotti. La vitamina A, essenziale per i gatti, si trova nell’olio di fegato di merluzzo. La Taurina, così come le vitamine A ed E, possono essere acquistate in forma di capsule o in forma liquida, ma per queste sentite il parere del vostro veterinario: una sovrabbondanza di vitamine può essere un male anziché un aiuto.

Alimenti e bevande da evitare

Ci sono molti ingredienti potenzialmente tossici:

Bevande alcoliche
Possono portare ad arresto cardiaco, coma, morte.

Semi di mela
Possono causare irritazione gastrointestinale, scarsa coordinazione, difficoltà di respirazione e persino shock, coma e morte.

Alimenti per bambini che contengono polvere di cipolla
Le cipolle sono tossiche per cani e gatti – leggere attentamente l’etichetta.

Le ossa di pollame o di pesce e altre ossa che possano produrre schegge
Possono causare ostruzione o lacerazione dello stomaco o dell’intestino.

Tonno in scatola, per il consumo umano
Se alimentato in grande quantità, può causare malnutrizione perché privo di adeguati livelli di vitamine e minerali, inoltre può causare avvelenamento da mercurio.

Cioccolato, caffè, tè, o qualsiasi cosa con la caffeina
La caffeina (teobromina e teofillina o) può alterare il cuore e sistema nervoso.

Cibo per cani
Se alimentato ripetutamente può causare la malnutrizione e malattie al cuore.

Uva e uvetta
Contengono una tossina che può danneggiare i reni.

Vitamine umane / integratori minerali contenenti ferro
Possono danneggiare il rivestimento del sistema digestivo e possono essere tossici per gli altri organi, compreso il fegato e reni.

Fegato in grandi quantità
Può causare tossicità della vitamina A, che colpisce i muscoli e le ossa.

Noccioline
Contengono una tossina che distrugge il sistema digestivo e nervoso.

Cipolle in qualsiasi quantità, aglio in grandi quantità
Possono danneggiare i globuli rossi e causano anemia emolitica.

Uova crude, se nutriti regolarmente
Diminuisce l’assorbimento di biotina (una vitamina B), che può portare a problemi di pelle.

Pesce crudo, se nutriti regolarmente
Può causare un deficit di vitamina B, con conseguente perdita di appetito, convulsioni, e nei casi gravi, la morte.

Lievito pasta
Può espandersi nello stomaco e provocarne la rottura.

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Conigli: cosa non devono mangiare e cibi tossici per loro

CONIGLI COSA DEVONO NON POSSONO MANGIARE CIBI CIBO TOSSICO ALIMENTAZIONE CIOCCOLATO DOLCI BERE.jpgEsistono moltissimi cibi non adatti ai conigli ma che troviamo regolarmente perfino nei negozi specializzati. Partiamo dalle granaglie: alimento che avvelena lentamente il coniglio, a partire dall’intestino, che non sa e non può assorbire e ritrasformare quei carboidrati in elementi utili, oltre al fatto che il coniglio deve masticare FIBRA assolutamente non presente nelle granaglie, in conseguenza c’è un danno anche ai denti e nel breve periodo. NO al pane: vedi sopra, è un carboidrato e NON serve a limare i denti anzi, li danneggia. Così le patate: sono carboidrati, non sono verdura. Le erbe aromatiche in genere si possono dare, ma in minima quantità poiché tantissime sono ricche di calcio. Non interrogatevi dunque troppo a riguardo e nel dubbio, evitate. Ogni tanto ci domandiamo: “ma questo potrà mangiarlo”? Ecco, se avete dei dubbi evitate, e attenetevi alle liste specifiche delle associazioni accreditate in adozione di conigli. Non improvvisate chissà che alimenti che possono fare danni al coniglio.

L’alimento migliore: erba, non trattata e sicura. Ovviamente questo sarebbe l’alimento top per il coniglio ma è chiaro che non tutti hanno un giardino privato o erba pulita a disposizione (no, quella nei parchi non è adatta: chi ci è passato? L’hanno trattata? I cani ci hanno urinato?). In sostituzione fieno, fieno e ancora fieno, oltre ad una dieta di verdure ben bilanciata. TUTTI I GIORNI: sedano in abbondanza, finocchio in abbondanza (sono verdure fibrose che fanno benissimo al coniglio), radicchio rosso, e a rotazione pan di zucchero, catalogna, belga, insalata romana, scarola, riccia, qualche tocchetto di carota (con parsimonia!), radicchio variegato, canasta etc etc. Per carità non buttate soldi in stecche di granaglie e miele, drops, caramelline colorate, dolcetti, o peggio cioccolato che è tossico per i conigli.

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Cosa succede al tuo corpo quando smetti di mangiare pasta e pane?

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma COSA SUCCEDE AL CORPO SMETTI MANGIARE PASTA E PANE Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie.jpgQualche tempo fa il sito “Eat this, not that!” ha stilato una interessante lista di cambiamenti che subisce il nostro corpo quando si decide di limitare l’assunzione di carboidrati. Pur essendo necessari per la nostra dieta, il loro consumo smodato non è certamente salutare. Riso bianco, pasta bianca, pane bianco, dessert e dolci, zucchero, sciroppi artificiali, bibite gassate e caramelle: ecco sei cose che accadono quando decidiamo di metterli da parte, tenendo presente che sono generalizzazioni, che non sono valide sempre e comunque e che eliminare completamente i carboidrati dalla dieta è un grosso errore.

1. Inizierai a bruciare grassi

Riducendo (non eliminando completamente!) il consumo di carboidrati, si ridurranno anche le calorie assunte giornalmente e la massa grassa tenderà a diminuire, specie se il metabolismo basale è elevato. Infatti, quando il corpo è costretto a non attingere dai carboidrati, per ottenere energia utilizza le riserve di grasso immagazzinate nel nostro corpo. Il consiglio del sito – che io condivido – è quello di fare un po’ di esercizio fisico al mattino, prima della colazione. In questo modo il corpo brucerà i grassi depositati invece di quelli contenuti nel cibo.

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2. Ti sentirai meno affamato

Non sono le calorie che saziano la tua fame, ma sono le sostanze nutrienti, come le proteine, le fibre o i grassi sani. Queste componenti sono assenti nei carboidrati raffinati, che finiscono, dunque, per riempire il nostro corpo solo di calorie “inutili”. Per questo, dopo averne fatto una scorpacciata possiamo sentirci ancora affamati: il corpo, assumendo carboidrati, sarà sempre in cerca di altro cibo. Diminuendo il consumo, invece, diminuirà anche il senso di fame. Il consiglio di “Eat this, not that!” è quello di iniziare la giornata mangiando qualcosa di molto proteico e salutare come le uova o lo yogurt greco.

3. Avrai la pancia più piatta

È uno dei cambiamenti più lampanti: quando i carboidrati vengono rimpiazzati da cibi ricchi di fibre, il ventre può sembrare più piatto. Questo perché le fibre, di cui ogni dieta dovrebbe essere ricca, aiutano a sgonfiare la pancia. Molti zuccheri invece fermentano nell’intestino facendoci sentire più gonfi e facendo apparire la pancia più grande di quello che in realtà è. Il consiglio di “Eat this, not that!” è quello di iniziare a sostituire alcuni alimenti con altri più salutari. E di mangiare noci, fonti di fibre e alleate nella digestione.

4. Diminuirà il rischio di soffrire di diabete

Gli zuccheri semplici possono essere dannosi, alla lunga, per la salute. Più ne digeriamo, più insulina produce il pancreas: questo può portare ad aumentare il rischio di sviluppare diabete di tipo 2. Il consiglio del sito è quello di preferire carboidrati complessi, ricchi di fibre, più difficili da digerire per il corpo: in questo modo si impedirà il rilascio facile di insulina.

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5. I tuoi muscoli saranno più forti

Secondo i redattori di “Eat this, not that!”, assumere solo carboidrati semplici non farebbe bene alla crescita dei muscoli: “È preferibile mangiare qualsiasi altro tipo di alimento, dalla carne allo yogurt al gelato – scrivono -. In parte, questo si deve al fatto che ai carboidrati mancano le proteine, che sono veri e propri mattoncini nella costruzione dei muscoli e contribuiscono alla salute della pelle, dei capelli e delle unghie”. Aumentare il consumo di proteine e di altre sostanze nutritive, può apportare benefici al nostro corpo, senza il bisogno di assumere ulteriori calorie. Il consiglio del sito è quello di preferire snack proteici rispetto a quelli delle macchinette automatiche.

6. Ti sentirai più energico

È bene ricordare che all’interno di una dieta equilibrata non devono mancare i carboidrati: il corpo ne ha bisogno per funzionare correttamente, sono indispensabili per la salute del cervello e per il funzionamento degli organi. Alcuni, però, hanno un effetto “carburante” molto più di altri: frutta, verdura, pane, quinoa e riso sono solo alcuni di questi. Assicurano a chi ne mangia energia per lungo tempo ed evitano i tipici “sbalzi” causati da altri carboidrati semplici.

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Cani: cosa non devono mangiare e cibi tossici per loro

Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Specialista in Medicina Estetica Roma MEGLIO CANE UOMO PREFERISCONO DONNE Radiofrequenza Rughe Cavitazione Cellulite Luce Pulsata Peeling Pressoterapia Linfodrenante Mappatura Nei Dietologo DermatologiaMolto spesso le persone si informano sull’alimentazione del proprio cane e cercano di capire mediante una ricerca sul web quali sono i cibi consigliati e quali sono quelli da evitare. Le informazioni che solitamente si trovano sono frammentarie e poco chiare, per questo motivo ho deciso di scrivere un articolo a riguardo.

Alimenti da Evitare

Cioccolato: l’alimento per eccellenza “tossico” per i cani è il cioccolato a causa della presenza di teobromina nell’alimento. Solitamente il tipo di cioccolato più pericoloso è quello fondente ed anche l’assunzione di piccole quantità può portare a vomito e diarrea. Nei casi gravi si può avere anche alterazioni cardiache, convulsioni e morte.

Aglio e cipolla: questi due alimenti portano a rottura i globuli rossi con conseguente anemia per emolisi. L’assunzione accidentale di queste sostanze è solitamente innocua ma una continua somministrazione di tali materiali può portare ad intossicazione, con tutti i sintomi classici dell’anemia.

Caffeina (caffè e tè): una somministrazione di tale sostanza in maniera eccessiva può portare a morte il nostro animale. I sintomi classici sono irrequietezza, tremori muscolari, frequenza respiratoria aumentato e convulsioni.

Ossa: dal mio punto di vista è meglio evitare qualsiasi tipo di osso, è vero che quelle di pollo, di maiale e di agnello sono le più pericolose perchè tendono a scheggiarsi facilmente. Si possono invece dare da mangiare parti di cartilagine che sono più morbide e digeribili.

Dolci: questi portano spesso a diarrea e vomito a causa delle sostanze con cui sono creati. Inoltre una quantità eccessiva di zuccheri può portare ad obesità e conseguente diabete. In particolar modo bisogna fare attenzione allo xilitolo che può portare ad un aumento della quantità di insulina in circolo.

Alcolici: evitare la somministrazione di birra, liquori o altri cibi che contengono tali sostanze. Queste possono portare a vomito, diarrea, problemi di coordinazione, difficoltà respiratoria, coma e morte.

Frutta: evitare tutti quegli alimenti che contengono semi o noccioli che possono causare un ostruzione intestinale e conseguente morte dell’animale se non viene diagnosticata in tempo. In particolari alimenti come l’avocado è presente la persina, una sostanza tossica per i cani.

Uva e uvetta: non è ancora bene chiaro il meccanismo ma l’assunzione di queste due sostanze nel cane può portare ad insufficienza renale.

Latte: con l’avanzare dell’età il cane tende a perdere quegli enzimi che da piccolo gli consentivano di digerire il latte, per questo motivo è meglio evitare la somministrazione di tale sostanze agli adulti, perchè potrebbero portare a diarrea o altri disturbi digestivi.

Uova, carne e pesce crudi: possono portare a intossicazioni alimentari causata da salmonella o escherichia coli. Inoltre un enzima presente nelle uova va ad interferire con l’assunzione di vitamina B. Questo enzima viene disattivato con la cottura.

Patate: evitare di far mangiare al cane patate crude o qualsiasi parte della pianta.

Alimenti sicuri

Gli alimenti che possono essere dati all’animale senza problemi sono:

Carni magre: è molto importante cuocere bene l’alimento per evitare intossicazioni. Molto indicato il pollo controllando in modo accurato di aver eliminato tutte le ossa.

Frutta: alcuni alimenti possono essere dati al nostro animale, mele, arance, banane ed anguria. Importante rimuovere tutti i semi.

Verdure: alcune verdure possono essere somministrate al nostro cane come ad esempio le carote, i fagiolini, i cetrioli e le zucchine.

Riso e pasta: possono essere dati al cane, importante che siano in bianco senza l’aggiunta di condimento.

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Cibi drenanti contro ritenzione idrica e gonfiore intestinale

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma CIBI DRENANTI RITENZIONE IDRICA GONFIORE Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.jpg
La ritenzione idrica è causata dal fatto che il nostro corpo trattiene acqua in eccedenza per una serie di motivi, come il mangiare troppo sodio, ma anche lo stare in piedi a lungo, in luoghi caldi, così come l’uso di alcuni farmaci, o come la sindrome premestruale nelle donne ancora fertili o la menopausa in donne più avanti con gli anni. Può anche essere il risultato di una grave condizione medica, coinvolgendo organi importanti come reni, cuore, e fegato, così come il sistema linfatico. Le donne presentano un rischio alto di ritenzione idrica anche, a causa della fluttuazione dei livelli ormonali. Ecco una lista di alcuni alimenti che possono essere utili per diminuire la ritenzione idrica:

Cipolle

Ricche di vitamine e di potassio, le cipolle svolgono un’azione diuretica sull’organismo. Inoltre sono utilissime per l’apparato urinario, poiché combattano moltissime infezioni.
Consiglio:  un grande vantaggio di questo alimento è quello di poter essere consumato, a piccole dosi, molto frequentemente. Cerca quindi di aggiungere le cipolle anche ad ogni pasto, crude in insalata o cotte per insaporire tutti i tuoi piatti.

Cetrioli

Composto dal 96% acqua, è un ortaggio indicatissimo per la ritenzione idrica perché possiede proprietà depurative e rinfrescanti, grazie all’alto contenuto di sali minerali come potassio, fosforo, sodio e magnesio.
Consiglio: se non ti fa impazzire il sapore di questo ortaggio, puoi ovviare bevendo dell’acqua aromatizzata con una fettina di cetriolo. Sarà una bibita rinfrescante, energetica e super depurativa!

Ananas

Dissetante e drenante, perfetto per la stagione estiva. Contiene la bromelina, un enzima che digerisce le proteine e che lo rende un valido aiuto nel favorire la digestione e in caso di infiammazioniritenzione idrica e cellulite.
Consiglio: l’ananas perde la bromelina con il calore, quindi tutte le volte che l’ananas è cotto, come in torte o marmellate questo enzima si perde.

Anguria

Contiene il 95% d’acqua, ha pochissime calorie, fornisce molto potassio e ha spiccate proprietà idrofobe, cioè nemiche della ritenzione idrica. Inoltre contiene anche magnesio, e fosforo che ti aiutano a combattere l’afa e la spossatezza derivanti dal caldo.
Consiglio: meglio mangiare l’anguria a metà mattina o pomeriggio e non a fine pasto, perché diluisce i succhi gastrici e quindi rende più lenta e laboriosa la digestione.

Asparagi

Depurativi e diuretici aiutano ad eliminare il ristagno di liquidi nei tessuti. Grazie al glutatione, aiuta l’organismo a depurarsi, migliorando la sua capacità di contrastare i radicali liberi.
Consiglio: per l’elevato apporto di acidi urici, chi soffre di cistite o ha problemi renali dovrebbe mangiare asparagi con moderazione.

Lattuga

Disseta, rinfresca, rimineralizza (contiene ferro, potassio e fosforo) ed è ricca di vitamine. Ha proprietà depurative ed antispastiche, analgesiche e sedative. Grazie al discreto contenuto di fibre, la lattuga è un naturale regolatore dell’organismo.
Consiglio: per le sue proprietà sedative e antispasmodiche, può essere usata in forma di decotto o centrifugato per alleviare gli stati di ansia ed irrequietezza, soprattutto nei bambini, o per trattare i disturbi del sonno e per calmare la tosse nervosa.

Mele

Le mele contengono una fibra molto utile alla salute e sono ricche di fitoestrogeni, degli isoflavoni che svolgono un’azione simile agli estrogeni femminili. Inoltre, grazie al potassio tiene sotto controllo la pressione e regola la diuresi, bilanciando il sodio e combattendo la ritenzione idrica.
Consiglio:  anche l’aceto di mele è perfetto per contrastare la ritenzione idrica e per eliminare l’acqua in eccesso. Sceglilo come condimento delle tue insalate per un aumentato effetto drenante!

Mirtilli

Favoriscono la riduzione dei liquidi in eccesso e contengono una quantità di antociani (classe di pigmenti idrosolubili appartenenti alla famiglia dei flavonoidi) che hanno un forte potere antiossidante e prevengono le cellule dall’attacco dei radicali liberi.
Consiglio: i mirtilli a colazione aiutano anche l’intestino. Prepara una composta casalinga ponendo in una pentola due manciate di bacche fresche, un cucchiaio di zucchero di canna e un poco di acqua: porta a bollore e fai raffreddare. Usa la composta sul pane per colazione: depura e sgonfia l’intestino.

Pomodori

Per il suo alto contenuto di potassio, il pomodoro è tra gli alimenti più indicati per contrastare la ritenzione idrica o altri disturbi come la pressione arteriosa alta. E poi contrasta gonfiori, edemi, ristagni, elimina le tossine ed è ricco di vitamina C, che aiuta anche il metabolismo.
Consiglio: per il tuo aperitivo scegli un bel succo di pomodoro con del prezzemolo. Combatterai la ritenzione idrica e allo stesso tempo fornirai al tuo corpo tante altre sostanze che ti faranno vivere un’estate al top della forma!

Ribes

Ricchi di vitamina C (in particolare modo quelli neri), vantano una discreta quantità di ferro e potassio e svolgono una buona azione diuretica e antinfiammatoria (soprattutto delle vie urinarie). Inoltre, possono avere degli effetti benefici per quanto riguarda la circolazione e la fragilità dei capillari.
Consiglio: il ribes nero può causare un aumento della pressione ed è perciò controindicato per chi soffre di ipertensione arteriosa.

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Cani uccisi, macellati e mangiati sul posto: la decisione della Corea del Sud

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma CANI UCCISI MACELLATI MANGIATI SUL POST  Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.jpgIn Asia ogni anno vengono uccisi e mangiati oltre 30 milioni di cani. Sono i dati citati nel documentario Eating Happiness presentato lo scorso anno agli Oscar e confermati dall’associazione Human Society. Il documentario aveva un obbiettivo: sensibilizzare l’opinione pubblica su quello che stava accadendo in paesi come Cina, Vietnam, Thailandia o le due Coree. Ora per la Corea del Sud il messaggio sembra essere passato. Almeno in parte: il sindaco di Seongnam, città che ospita il grande mercato di Moran, il quale da solo commercia un terzo dei cani in tutto il Paese grazie a 22 rivenditori, ha annunciato lo stop alle macellazioni.

Cani scelti dai clienti e macellati sul posto
In Sud Corea ogni anno vengono consumati, stimano le associazioni ambientaliste, 2 milioni di cani. Le modalità con cui vengono allevati, custoditi e ammassati in gabbie e poi uccisi sono brutali e “inumane” tuonano da anni i membri della “Korea animals” in difesa degli amici a quattro zampe. Nella città di Moran i cani vengono scelti direttamente dai consumatori che li osservano mentre sono in gabbia: se lo desiderano, i clienti possono chiedere che vengano uccisi e macellati sul posto. Una pratica che va avanti da decenni e che, nonostante leggi del 1991, non trova fine.
Solo a Moran, mercato dove dal 1960 si vende di tutto, dagli animali vivi o morti all’antiquariato, ogni anno vengono commerciati 80mila cani. “Vogliamo fermare questo commercio – ha detto il sindaco Kang Won-gu-e  questo potrebbe essere l’inizio di un lungo cammino per risolvere il problema . Speriamo di sradicare l’immagine negativa di questo mercato”.  E’ una missione, tanto che il sindaco cita il Mahatma Gandhi: “La grandezza di una nazione può essere giudicata dal modo in cui vengono trattati i suoi animali”.

Le cose stanno cambiando
Questa pratica però in Corea del Sud sta lentamente cambiando. Complice la globalizzazione e l’occidentalizzazione, anche attraverso internet, le nuove generazioni vivono i cani come animali da compagnia e non più come cibo. Una visione, tra l’altro, che si discosta profondamente da quella dei “nemici” della Corea del Nord: Kim Jong-Un avrebbe infatti più volte incitato i suoi cittadini a mangiare carne di cane. Le fonti sulle parole del leader di Pyongyang sono sempre difficili da verificare, ma più media (anche della Corea del Sud) riportano l’appello di Kim a “mangiare i cani e ucciderli a bastonate per ottenere una carne più buona. Sono ricchi di vitamine”. Mentre dalla Corea del Nord, i primi di dicembre, agenzie vicine al regime riportavano la notizia dell’incremento di cibi a base di cane “anche da esportare all’estero”.
Il nuovo accordo fra i rivenditori del mercato di Moran e il governo cittadino di Seongnam potrebbe rappresentare però ora un nuovo punto di svolta, almeno in Sud Corea, per  questa terribile pratica. Nei prossimi giorni tutte le strutture di macellazione e le gabbie saranno rimosse e il Comune si impegna a sostenere finanziariamente i negozi che vorranno ristrutturare o cambiare i loro esercizi di vendita.

Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo

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