Sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS) e complicanze neurologiche

MEDICINA ONLINE ANALISI DEL SANGUE VENOSO PERIFERICO LABORATORIO PRELIEVO AGO BRACCIO VENA SANGUE HIV INFEZIONEUna volta che hanno invaso l’organismo, alcuni virus sono capaci di raggiungere il sistema nervoso, dove si moltiplicano in regioni specifiche del cervello o del midollo spinale o nei plessi corioidei e nelle meningi. Sono note sei sindromi neurologiche correlate a infezione virale del sistema nervoso centrale (SNC); esse sono così peculiari che, se riconosciute, non soltanto etichettano l’infezione come virale, ma indicano anche l’identità del virus. Tali sindromi sono elencate qui di seguito:

  • meningite asettica (non purulenta);
  • encefalite acuta o meningoencefalite;
  • ganglionite da herpes zoster e da herpes simplex;
  • infezioni croniche da “virus lenti” e da agenti non convenzionali (prioni);
  • encefalite da sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS);
  • poliomielite anteriore acuta.

In questo articolo ci occuperemo in particolare della sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS) e delle complicanze neurologiche da AIDS.

SINDROME DA IMMUNODEFICIENZA ACQUISITA (AIDS)

L’AIDS è caratterizzata da una depressione acquisita e grave dell’immunità cellule-mediata. con inversione del rapporto fra cellule T-helper e T-suppressor (CD4/CD8) e risposta linfoproliferativa ridotta in vitro a vari antigeni e mitogeni. L’agente eziologico, originariamente denominato virus linfotropo delle cellule T umane (HTLV-3), è ora
indicato come virus dell’immunodeficienza umana (human immunodeficiency virus, HIV o HIV-1). Le malattie che induce, dovute all’effetto del virus stesso e a un’ampia gamma di infezioni opportunistiche e neoplasie, sono raggruppate appunto sotto il nome di AIDS (acronimo di “acquired immunodeficiency syndrome”, in italiano “sindrome da imrnunodeficienza acquisita”).

Epidemiologia e fattori di rischio

L’AIDS è soprattutto una malattia che colpisce maschi omosessuali e bisessuali (60%) e tossicodipendenti maschi e femmine (20%). Un gruppo più piccolo di soggetti a rischio è rappresentato dagli emofilici (e altri pazienti sottoposti a trasfusioni e di sangue o di derivati del sangue) e da bambini nati da madri con AIDS. Vi è un piccolo gruppo di maschi eterosessuali che sembrano essere stati infettati da prostitute e la trasmissione eterosessuale sta aumentando in alcune zone dell’Africa e in Estremo Oriente. Quattro quinti dei casi segnalati negli Stati Uniti sono concentrati negli stati di New York, California, New Yersey e Florida.

Caratteristiche cliniche e complicanze

Le manifestazioni variano da uno stato di sieropositività asintomatico a una linfoadenopatia diffusa, con diarrea e perdita di peso (AIDS-related complex, ARC), sino all’AIDS conclamata, che può comprendere molte complicanze, in particolare infezioni opportunistiche che “sfruttano” la situazione di immunodeficienza per colpire il soggetto con particolare violenza. Tutte le complicanze elencate nella tabella riportata di seguito:

Cervello, prevalentemente non focali

  • Complesso AIDS-demenza (encefalite subacuta cronica da HIV)
  • Encefalite acuta correlata all’HIV
  • Encefalite da citomegalovirus
  • Encefalite da virus herpes simplex

Cervello, prevalentemente focali

  • Toxoplasmosi cerebrale
  • Leucoencefalopatia multifocale progressiva
  • Encefalite da virus varicella-zoster
  • Ascesso tubercolare del cervello/tubercoloma
  • Neurosifilide (meningovascolare)
  • Affezioni vascolari: principalmente endocardite non batterica ed emorragie cerebrali associate a trombocitopenia; vasculite cerebrale
  • Linfoma primario del SNC

Midollo spinale

  • Mielopatia vacuolare
  • Mielite da herpes simplex o zoster

Meningi

  • Meningite asettica (da HIV)
  • Meningite criptococcica o da altri miceti
  • Meningite tubercolare
  • Meningite luetica
  • Meningite linfomatosa

Nervi periferici e radici nervose

  • Herpes zoster
  • Poliradicolopatia della cauda equina da citomegalovirus
  • Polineurite infiammatoria acuta e cronica da HIV
  • Mononeurite multipla
  • Polineuropatia demielinizzante sensitivo-motoria (sindrome di Guillain-Barré)
  • Polineurite sensitiva distale dolorosa
  • Neuropatia disautonomica

Muscolo

  • Polimiosite e altre miopatie
  • Miopatie indotte da AZT (zidovudina) e da altre terapie

Coinvolgimento del sistema nervoso

In circa un terzo dei pazienti il sistema nervoso centrale e/o quello periferico sono coinvolti a livelli clinicamente evidenti prima della morte, anche se all’esame autoptico si riscontrano lesioni del SNC in quasi tutti i pazienti. Le manifestazioni neurologiche sono troppe numerose e varie per essere trattate in dettaglio in questa sede, ma sono state brevemente elencate nella tabella del paragrafo precedente.

Esami di laboratorio

Molti test di screening sono attualmente disponibili, tutti basati su metodiche immunoenzimatiche (ELISA). Benché altamente sensibili, vi è un’alta incidenza di falsi positivi. Il Western Blot, che identifica gli anticorpi diretti contro proteine virali, è più specifico e viene utilizzato per confermare i risultati di un test di screening.
Nei pazienti si osserva un’inversione del normale rapporto CD4/CD8 e questo dato può essere utilizzato, con una certa approssimazione, per una diagnosi presuntiva di AIDS.

Terapia

La terapia dell’AIDS sta migliorando rapidamente. L’introduzione di due farmaci che inibiscono la trascrittasi (AZT o zidovudina e 3-TC o lamivudina), in aggiunta ai nuovi inibitori delle proteasi (come l’indinavir), ha portato a una notevole riduzione della quantità di virus attivo ed a un prolungamento della sopravvivenza in molti pazienti, ma l’effetto sulle complicanze neurologiche – con l’eccezione della leucoencefalopatia
multifocale progressiva, che migliora – è incerto.

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