I 6 motivi per preferire un pene più piccolo ad uno grande

 

MEDICINA ONLINE SESSO ANALE ANO RETTO LUBRIFICANTE FECI PAURA CLISTERE COUPLE AMORE DONNA PENE EREZIONE IMPOTENZA DISFUNZIONE ERETTILE VAGINA SESSULITA SESSO COPPIA JEALOUS LOVE COUPLE FConfessa: quando è arrivato il momento clou (no, non il primo appuntamento, e neppure quello del bacio), insomma quando finalmente lui si è disvelato in tutto il suo splendore, non hai potuto nascondere un po’ di delusione: il suo pene è piccolo. Non è minuscolo, ma non ha neppure quella Tour Eiffel che nelle tue fantasie avresti trovato tra le sue gambe. Niente panico, il ragazzo non è da buttare via. Intanto devi ricordarti che la questione delle dimensioni di lui non è fondamentale per il raggiungimento dell’orgasmo: la vagina è un organo elastico, e il piacere può venire anche in presenza di un membro piccolo, a meno che non si parli di micropene. Senza contare che nella maggioranza dei casi l’orgasmo viene raggiunto dalla donna attraverso la stimolazione clitoridea. E qui la dimensione del pene è totalmente ininfluente. Però a te sembra che con i ragazzi iperdotati le cose vadano decisamente meglio? Prendi in considerazione che si tratti soltanto di un condizionamento psicologico: il piacere nasce dalla testa (altrimenti come giustifichresti il fatto che alcune volte senti un sacco, e altre volte niente?), e il sapere di avere a che fare con un pene grosso ti eccita già in partenza e questo aumenterebbe anche la tua sensibilità a livello vaginale. E poi, comunque, guarda che anche un pene piccolo ha i suoi vantaggi:

1) Mantiene più facilmente l’erezione

Il primo motivo per essere felice di un pene più piccolo è che mantiene più facilmente l’erezione di uno più grande. Alla base del meccanismo dell’erezione ci sono i corpi cavernosi, due specie di spugne situati ai lati del pene che, in presenza di stimoli erotici, si riempiono di sangue e si inturgidiscono. Più sono grandi, maggiore è la quantità di sangue che deve affluire, e quindi l’erezione è più difficile e instabile.

2) Sesso orale facilitato

Riguardo la fellatio (sesso orale praticato ad un uomo) ci sono due scuole di pensiero: o la ami o la odi. Alcune la trovano molto eccitante, altre la praticano solo per “dovere”. In ogni caso, se hai deciso di farla, con un pene piccolo sarà tutto più facile, perché lo sforzo dei muscoli masticatori è inferiore. E se vorrai sbizzarrirti in tecniche particolari, potrai farlo. Lui te ne sarà grato e vorrà ricambiare subito, specie perché…

3) Lui è bravo a fare altro

Non credere che il proprietario del piccolo missile non si renda conto delle sue dimensioni: è da quando è giovane che lo ha capito. Proprio grazie a questa consapevolezza, molti sviluppano altre abilità amatorie, come una grande abilità nel regalare sesso orale alla partner e sono generosi in questo. Per una donna raggiungere l’orgasmo con la sola penetrazione è difficile, mentre con il rapporto orale è molto più facile. Tu sarai appagata, e lui si sentirà molto uomo.

 4) Eviti dolore all’utero

La vagina è lunga circa 8-10 centimetri, al termine dei quali è situato il collo dell’utero. Se il pene è molto lungo e grosso- anche se la vagina si può estendere di molto – è facile che in certe posizioni, soprattutto quelle in cui scivola in profondità all’interno della vagina, arrivi a toccare il collo dell’utero, una zona molto delicata. Per alcune donne ricevere dei colpi nella zona del collo dell’utero è piacevole, mentre per altre è doloroso. In ogni caso, con un pene piccolo si evita questo problema.

5) Rapporti anali facilitati

Molti uomini sono appassionati di sesso anale, e la cosa magari non dispiace neppure a te. Il problema è che se lui è particolarmente dotato, possono essere dolori, soprattutto se soffri di emorroidi, un disturbo molto diffuso. Con un pene di dimensioni ridotte – specie in circonferenza – i tessuti subiscono invece meno traumi: un rapporto di questo genere così è meno faticoso. L’importante è usare sempre un lubrificante neutro, senza profumo né colore.

6) Meno possibilità di cistite

La vescica poggia direttamente sopra la parete anteriore della vagina. Se questa viene dilatata e “strattonata” a lungo, tutta la zona si surriscalda e si infiamma. È la classica cistite postcoitale. Immagina una parete che viene colpita da un martello: a lungo andare si potrà rovinare non solo quella che riceve i colpi, ma anche quella adiacente. Ovviamente maggiori sono le dimensioni del pene, maggiore sarà il rischio di soffrire di questo disturbo: un pene piccolo ha meno possibilità di determinare cistite.

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Quanto pesa e quanto sangue contiene un cuore?

Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Estetico Medicina Estetica Roma RICONOSCERE INFARTO DEL MIOCARDIO Vita Cuore HD Radiofrequenza Rughe Cavitazione Cellulite Pulsata Peeling Pressoterapia Linfodrenante Mappatura Nei Dietologo DermatologiaQuanto è lungo un cuore?
Le dimensioni del cuore variano ovviamente da persona a persona ed in base al riempimento; in media, per quanto riguarda un uomo adulto, si parla di 13 centimetri in senso longitudinale, quindi dall’apice alla base, e 11 centimetri in senso trasversale, mentre lo spessore nella direzione che va dalla spina dorsale allo sterno è di massimo 8 centimetri. Nelle donne è lievemente più piccolo, circa 12 e 10 centimetri.

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Quanto pesa un cuore?
Il peso varia in base al soggetto, mediamente un cuore svuotato del sangue pesa circa 300 grammi. In un maschio adulto il peso del cuore può variare fra 280 e 340 e fra 230 e 280 grammi in una femmina adulta.

Quanto sangue può contenere un cuore?
Le cavità rilasciate possono contenere quasi 500 millilitri di sangue, cioè ben mezzo litro di sangue.

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Valgismo di arti inferiori e ginocchio: cause, sintomi e rimedi

MEDICINA ONLINE VARO VALGO GINOCCHIO NORMALE DIFFERENZA GAMBE STORTE VALGISMO FOTO IMMAGINI.jpgIl termine valgismo sta ad indicare una posizione anomala degli arti inferiori che tendono a deviare verso l’esterno portando le ginocchia ad avvicinarsi, assumendo una caratteristica posizione a X. Quindi si è in presenza di valgismo quando due segmenti ossei congiunti formano tra loro un angolo aperto verso l’esterno, rispetto all’asse del corpo. Le cause di valgismo sono diverse: in alcuni casi sono congenite, in altri possono svilupparsi a seguito di un evento traumatico o di una lesione dell’osso che producono la deformità. Inoltre esistono diversi fattori che possono accentuare la patologia.
Nei casi più semplici la patologia risulta essere asintomatica, in altri casi invece risulta essere più accentuata provocando difficoltà a camminare, deformazione evidente, zoppia, ect. Le ginocchia valghe non risultano essere soltanto un problema estetico ma un difetto strutturale che deve essere corretto in modo da consentire al bambino o alla persona colpita, di poter camminare in maniera corretta. Il valgismo risulta essere una delle patologie ortopediche più diffuse fra i bambini a partire dai 2 anni e, generalmente, la problematica tende a risolversi spontaneamente entro i 10 anni.
In alcuni casi il valgismo può essere associato ad altre patologie oppure può contribuire allo sviluppo di altre problematiche come:

  • piede piatto (il piede tende ad assumere una posizione errata);
  • difetti alle caviglie;
  • meniscopatia;
  • disturbi alla rotula;
  • disturbi posturali.

Cause
Il valgismo, come precedentemente anticipato, può essere provocato da diverse cause, come:

  • problematica congenita;
  • mancata calcificazione ossea nei bambini;
  • presenza di una costituzione gracile e poca muscolatura (soprattutto negli adolescenti);
  • evento traumatico;
  • lesione ossea;
  • obesità o peso eccessivo.

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Sintomi
Nei casi più semplici, la patologia risulta essere asintomatica e soltanto il pediatra riesce ad accorgersi della presenza del valgismo.
Nei casi più complessi invece si manifestano:

  • deformità strutturale;
  • difficoltà a camminare;
  • lieve zoppia;
  • piede piatto;
  • disturbi posturali;
  • problematiche alla rotula e alle caviglie.

Rimedi
Il valgismo colpisce in primis i bambini dai 2 anni di età e, generalmente, la problematica tende a risolversi spontaneamente entro i 10 anni. Nei casi più semplici non vengono indicate cure specifiche e i pediatri consigliano di far indossare ai bambini delle scarpe larghe e di farli camminare il più possibile a piedi scalzi. Nei casi di media entità è consigliato:

  • indossare plantari per la correzione della postura;
  • praticare attività sportive che aiutano a sollecitare la parte posteriore del piede (basket, danza e pattinaggio).

Infine nei casi gravi in cui si presentano evidenti problematiche nei movimenti, è possibile intervenire chirurgicamente ma non prima del compimento del decimo anno di età. Anche in casi di valgismo lieve è importante non prendere sotto gamba questo disturbo ed effettuare controlli periodici, generalmente ogni sei mesi. Parte della sintomatologia dolorosa riferita alle ginocchia può essere prevenuta o alleviata con un trattamento mirato ed è consigliato utilizzare delle scarpe e delle solette adatte a dare dei benefici all’articolazione del ginocchio.

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Pillole e farmaci per l’allungamento del pene: funzionano davvero?

MEDICINA ONLINE FARMACO MEDICINALE PRINCIPIO ATTIVO FARMACIA PILLOLA PASTIGLIA DINITROFENOLO DNP DIMAGRIRE DIETA FARMACI ANORESSIZANTI MORTE EFFETTI COLLATERALI FOGLIO FOGLIETTO ILLUSTRAAllo stato attuale della ricerca scientifica non esistono al mondo sostanze, che siano farmaci, integratori, fitoterapici o qualsiasi altra molecola conosciuta, in grado di aumentare la lunghezza massima del pene.

Esistono certamente farmaci ed integratori per migliorare l’erezione, la libido e la quantità di sperma emessa con l’eiaculazione, ma – ripeto – non per aumentare la lunghezza peniena.

Quindi il mio consiglio è di stare alla larga da fantomatiche – e costose – pillole per aumentare la lunghezza del pene.

Il pene può essere allungato in qualche modo?
A tale proposito leggi questo articolo: Il pene può essere allungato o no?

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Come misurare correttamente la lunghezza del pene

Esiste una maniera standard di misurare il pene che rispetta norme e condizioni determinate che rivelano i risultati più accurati, in modo da evitare misurazioni che possono portare a grossi disagi. Immaginate ad esempio un uomo che rilevi – con una tecnica sbagliata – una misurazione minore rispetto alla realtà: quest’uomo potrebbe per lungo tempo pensare di avere un pene di dimensioni ben al di sotto della media, con tutti i disagi che ciò può arrecare nella sfera sessuale, quando invece potrebbe avere una misura assolutamente normale. Quali sono le lunghezze medie del pene nelle varie nazioni? Leggi: Mappa mondiale della lunghezza del pene: gli italiani quale posizione occupano?

Lunghezza del pene flaccido

Misurarsi il pene quando è flaccido non è corretto. Quando non è in erezione, infatti, tende a cambiare misura molto spesso andando così a compromettere ogni volta la misurazione.

Lunghezza del pene in erezione

Per misurare il pene in erezione si usa un righello rigido, di una misura leggermente superiore alla lunghezza massima del pene, in quanto se il righello fosse più corto, le misurazioni non sarebbero esatte. Il righello va piazzato al lato del pene nel punto di congiunzione della base del pene con l’osso pubico. Il righello deve essere piazzato al centro laterale esatto dell’asta, cioè né sulla parte superiore, né in quella inferiore, vedi immagine:
MEDICINA ONLINE COME SI MISURA IL PENE LUNGHEZZA CIRCONFERENZA EREZIONE FLACCIDO CM CORRETTAMENTE.jpgNel caso in cui il vostro pene fosse affetto da curvatura, dovrete ovviamente raddrizzarlo per effettuare la misurazione, in quanto in un pene curvo, a causa della curvatura, la lunghezza e l’altezza del pene non corrispondono. Se non raddrizzate il pene, questo risulterà in una misura più corta rispetto a quella che realmente è, difatti la lunghezza effettiva data dall’arco non corrisponderà a quella proiettata (quella reale che conta). In alternativa potete usare un metro da sarta, che non è rigido.
Per misurare correttamente la lunghezza del pene in erezione, è consigliabile stare in piedi mantenendo il pene perpendicolare al corpo, premere con il righello sull’osso pubico in modo che questo non risulti sollevato dando misure incorrette, mantenere il righello a destra o a sinistra del pene ad altezza media rispetto alla grossezza del pene, inoltre bisogna misurare fino alla punta del glande e magari piazzare un altro righello in modo che faccia da angolo orizzontale sulla punta del pene (come quando si uniscono due squadre per tracciare un angolo); questo vi aiuterà a mantenere una perpendicolarità più esatta e quindi a ottenere risultati più esatti.
Fate in modo di annotare il risultato. Cercate di eseguire più di una misurazione, in modo tale da evitare gli errori e aumentare il margine di esattezza. Se state seguendo un programma di ingrandimento del pene, ripetete la misurazione ogni 15-20 giorni.

Misurazione falsata

Attenzione a non premere troppo il righello sul pube, altrimenti la misurazione sarà falsata! A tal proposito leggi anche: Misurare la lunghezza del pene: l’errore di premere sul pube

Circonferenza del pene in erezione

Come si fa a misurare la circonferenza del pene e dove prendere la misura? A tal proposito leggi: Come misurare correttamente la circonferenza del pene

Aumentare la lunghezza del pene con ausili meccanici

Esistono due tipi di strumenti per l’allungamento del pene: le pompe a vuoto e gli estensori. Le pompe a vuoto per l’allungamento penieno sono costituite da un cilindro in cui infilare il pene e di un meccanismo di pompaggio che fa espandere il pene oltre le sue normali capacità. Le pompe a vuoto, pur non fornendo guadagni macroscopici delle dimensioni, in alcuni soggetti potrebbero aumentare, anche se di poco, circonferenza e lunghezza del pene. Esempi di pompe a vuoto tecnicamente ben costruite, sono:

Le pompe Bathmate non sono tuttavia sempre disponibili su Amazon. Un prodotto più economico, ma comunque caratterizzato da buona costruzione, è questo: https://amzn.to/3qn4ILB
Un altra pompa peniena, ancora più economica ma comunque ben funzionante, è questa: https://amzn.to/3K7H6Ti

Un estensore penieno è una struttura composta da due anelli (uno da fissare alla base del pene, l’altro appena sotto il glande) uniti da aste metalliche ai lati, che vengono regolate in modo da tenere in trazione il pene, “stirandolo”, per ottenere un suo allungamento non chirurgico. Esempi di estensori tecnicamente ben costruiti, sono:

Integratori alimentari efficaci nel migliorare quantità di sperma, potenza dell’erezione e libido sia maschile che femminile

Qui di seguito trovate una lista di integratori alimentari acquistabili senza ricetta, potenzialmente in grado di migliorare la prestazione sessuale sia maschile che femminile a qualsiasi età e trarre maggiore soddisfazione dal rapporto, aumentando la quantità di sperma disponibile, potenziando l’erezione e procurando un aumento di libido sia nell’uomo che nella donna. Ogni prodotto viene periodicamente aggiornato ed è caratterizzato dal miglior rapporto qualità prezzo e dalla maggior efficacia possibile, oltre ad essere stato selezionato e testato ripetutamente dal nostro Staff di esperti:

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
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Qual è lo sport che allunga di più la vita?

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma qual e sport allunga piu la vita      Legge 104 Avvocato Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata Pene.jpgLo sport fa bene alla salute ed allunga la nostra vita, ma vi siete mai chiesti quali sono gli sport che l’allungano di più? La risposta a questa domanda è… il tennis. Racchetta e pallina staccano infatti, nella classifica degli sport più salutari, anche i quotati nuoto e ginnastica. Il rischio di morte, per i tennisti, diminuisce del 47 per cento rispetto a chi non fa attività fisica e scende ancora di più (56%) se relazionato ai decessi provocati da malattie cardiovascolari e ictus. E’ almeno quanto sostiene una ricerca dell’Università di Oxford, della Sydney Medical School, pubblicata sul British Journal of Sports Medicine.

Lo studio

I ricercatori hanno incrociato i dati provenienti da undici studi effettuati tra il 1994 e il 2008 in Inghilterra e Scozia. Sotto osservazione sono finiti 80.306 adulti con un’età media di 52 anni. Ogni quattro settimane, per nove anni, è stato chiesto a ognuno di indicare il tipo di attività fisica svolta: sono stati considerati anche lavori pesanti, giardinaggio, fai-da-te e passeggiate. Soltanto il 44 per cento del campione, però, ha dichiarato di aver fatto sport con regolarità. Durante il periodo di monitoraggio sono morte 8.790 persone per varie cause e 1.909 per problemi cardiaci o ictus.

Gli altri sport

Se per chi gioca a tennis, sostiene la ricerca, la prospettiva di vita migliora, con una riduzione del rischio di morte del 47 per cento rispetto a chi non pratica sport, anche chi si applica in altre discipline guadagna in salute. Per chi nuota il rischio si riduce del 28 per cento, va al 27 per gli amanti della ginnastica aerobica, scende al 15 per cento per i ciclisti. Se ci si concentra sugli ictus e sulle malattie cardiovascolari che possono risultare fatali, la diminuzione del rischio di morte per i tennisti, rispetto ai sedentari, si attesta al 56 per cento, per i nuotatori al 41 e per i ginnasti al 36 per cento. Calciatori, podisti, rugbisti e ciclisti non hanno fatto registrare cali di rischio significativi.

I limiti dello studio

Un risultato però quello di questa ricerca internazionale che va preso con cautela. Gli sport con la racchetta richiedono più di altri preparazione, allenamento costante e una vita regolare. Si può ricondurre a questi fattori un risultato che va preso con le molle, perché generato da un’analisi statistica che presenta molti limiti. Gli stessi autori dello studio, ricordano che servono altri test per confermare il dato. “Non si tratta di una sentenza – avvertono -, dato che alcuni fattori possono aver alterato il risultato”. Tra questi, l’impossibilità di registrare nel dettaglio le variazioni di attività, il tempo limitato di osservazione e la ‘stagionalità’ di alcune attività come la corsa, praticate dai più soltanto con il bel tempo. Non soltanto, però. Nella categoria degli ‘sport con la racchetta’, messa al primo posto come la più salutare, sono contenuti il badminton e lo squash. Si tratta di tre discipline che richiedono un tipo di sforzo motorio diverso, è un difetto metodologico da tenere in considerazione. Dallo studio non si ricava una plausibilità biologica ma si possono fare riflessioni sociali e psicologiche che portano a individuare i tennisti come più concentrati sulla propria attività rispetto a calciatori o rugbisti.

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L’uomo con il pene più grande del mondo: “Faccio sesso orale da solo e da morto donerò il mio pene a…”

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma UOMO IL PENE PIU GRANDE MONDO FALCON Riabilitazione Nutrizionista Medicina Estetica Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata Macchie Capillari Pressoterapia LinfodrenaggioIl quarantacinquenne newyorchese Jonah Falcon è, almeno nel mondo industrializzato, l’uomo con il pene più lungo al mondo: le sue misure sono 22 cm a riposo e 34 in erezione. Ha scoperto di avere misure record a 10 anni, quando per la prima volta se lo misurò: “Stavo leggendo un libro per ragazzi che parlava della lunghezza del pene e allora decisi di confrontarmi, ma all’epoca non mi interessai molto alla questione”. “Mi accorgevo del loro stupore”, dice a proposito dei suoi amici, “dalle loro facce quando guardavano tra le mie gambe nella doccia, ma all’epoca nessuno me ne parlò apertamente”.

Vita sessuale poco attiva

Jonah ha una vita sessuale non molto attiva, contrariamente a quanto ci si possa immaginare: “Faccio sesso solo saltuariamente, al momento ho altre preoccupazioni. L’ho fatto così tante volte in vita mia che ora non ne sento più il bisogno come altri uomini. Il sesso non è una priorità per me. Se ne ho voglia lo faccio, punto”. La reazione delle sue partner? “Appena mi spoglio e vedono il mio pene, rimangono confuse, strabiliate ed a volte inspiegabilmente arrabbiate. Tante di loro lo afferrano con entrambe le mani e si mettono a guardarlo e ad esplorarlo, e io adoro quando lo fanno”. Falcon riferisce di essere in grado di fare sesso orale da solo: “Lo facevo soprattutto da bambino, da quando avevo 10 anni fino a circa 18. Poi mi iniziò a fare male la schiena ed un po’ ho smesso”.

Leggi anche: Micropene: quanto misura, complicazioni, c’è una cura?

Donerà il suo pene alla scienza

Falcon ha promesso che dopo la morte donerà il suo pene al Museo Fallologico Islandese, conosciuto per essere l’unico museo al mondo che raccoglie una collezione di campioni fallologici appartenenti a tutte le varie specie di mammiferi presenti in un singolo paese. Dice Jonah sorridendo: “Donerò il mio pene al museo perché mi ha convinto a farlo il mio amico giornalista Buck Wolf. È stata una sua idea e io ho deciso di assecondarlo”. Jonah si diverte ad uscire di casa con pantaloni molto attillati per mettere in mostra le sue misure: “Lo faccio per scioccare le persone. L’ultima volta è stato due settimane fa: sono uscito con un paio di leggins strettissimi con stampata sopra la bandiera inglese all’altezza del pene e non vi dico le facce delle persone che mi incontravano per strada: abbassavano gli occhi e rimanevano a bocca aperta”.

Leggi anche: Mappa mondiale della lunghezza del pene: gli italiani quale posizione occupano?

Il mio pene scambiato per una bomba all’aeroporto

Jonah racconta di essere stato fermato dalla sicurezza dell’aeroporto di San Francisco nel 2012, a causa del suo pene. Gli addetti alla sicurezza hanno notato un rigonfiamento molto evidente nei suoi pantaloni e hanno subito pensato si trattasse di una potenziale minaccia terroristica: pensavano che quel rigonfiamento sul vestito fosse una bomba. Jonah ha risposto: “Non è una bomba, è il mio c***o!”. Ma la sicurezza dell’aeroporto di non gli ha voluto subito credere e così ha dovuto farglielo toccare per fugare ogni dubbio: “Mi hanno cosparso di polvere sui pantaloni, probabilmente si trattava di un test per esplosivi. L’ho trovato divertente. Non convinto, il personale dell’aeroporto mi ha sottoposto a stretta perquisizione. L’agente mi ha dato una piccola pacca laggiù ma per renderlo sicuro che non si trattava di nulla di pericoloso, gli ho fatto fare un giro con le mani tutto intorno al mio pene».

Leggi anche: Come misurare correttamente la lunghezza del pene

Mai desiderato un pene più piccolo?

Il newyorkese ha acquisito una certa fama negli Usa proprio grazie a un documentario sulle particolari dimensioni del suo pene, girato nel 1999 e successivo a un articolo che il giornale Rolling Stones gli aveva dedicato. Da quel momento, però, la sua vita è stata parecchio difficile. A livello lavorativo, anzitutto: nessuno lo voleva più assumere e ha trovato solo un impiego temporaneo come recensore di videogiochi per computer.
Nonostante i disagi legati ad una presenza così “generosa”, comunque, non ha mai desiderato avere un pene più piccolo: “No, sono contento così”.

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Le dimensioni del pene contano o no? Le confessioni senza censura delle mie pazienti

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma DIMENSIONI PENE CONTANO CONFESSIONI Riabilitazione Medicina Estetica Nutrizionista Sesso Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata Macchie Capillari Pressoterapia Linfodrenaggio AntifumoAscoltando amici e pazienti maschi, appare chiaro come la maggior parte degli uomini – anche quelli più sicuri di sé – siano in segreto fondamentalmente insicuri riguardo alle dimensioni del loro pene in erezione.
Ricordo che in Italia la lunghezza media del pene in erezione misurata a partire dal pube è di circa 15 cm e circa 13 cm di circonferenza, il che è sicuramente un dato elevato se messo in comparazione con la mappa mondiale della lunghezza del pene che potete vedere cliccando qui.

La diplomazia delle donne

Nonostante il fatto che gli uomini abbiano nella maggioranza dei casi misure assolutamente normali e più che sufficienti per soddisfare una donna (la vagina è sensibile soprattutto nei primi 7 cm!), ogni uomo pagherebbe una fortuna per sapere quello che veramente pensano le donne riguardo alle dimensioni del proprio pene. Dico “quello che veramente pensano”, perché di solito le donne sono molto diplomatiche quando gli viene chiesto se per loro le dimensioni del pene contano o no a letto, rispondono infatti: “le dimensioni non contano”, “basta saperlo usare” e frasi di questo tipo, che mi appaiono piuttosto false e “di circostanza” (qualcuno direbbe “bluepill”). Negli ultimi tempi ho perciò raccolto una serie di testimonianze reali tra le mie pazienti donne, a cui ho chiesto di essere assolutamente sincere. Le riporto oggi, a distanza di circa due anni da quando ho iniziato a raccoglierle, dividendole in due categorie caratterizzate da un campione di donne tra 19 e 39 anni ed un altro campione tra 40 e 65 anni. Scopriamo quindi cosa pensano realmente le donne, più giovani e meno giovani, riguardo alle dimensioni del pene (e non solo), assolutamente senza censure eccetto per poche piccole variazioni che ho introdotto per rendere più chiaro il pensiero, variazioni che però non modificano il senso della risposta.

CAMPIONE DI DONNE TRA 19 E 39 ANNI

1) Ilaria (23 anni, studentessa, impegnata). Il pene deve essere grande, un pene piccolo mi fa iniziare male un rapporto sessuale. Ovvio che se poi l’uomo lo sa usare bene un po’ il problema passa in secondo piano ed il rapporto può essere bello uguale, ma se ci spogliamo e durante i preliminari lo vedo piccolo, questo mi condiziona un po’ in modo negativo per il seguito, e non solo per il rapporto sessuale, ma proprio per l’intera storia con lui. Vedere che lui possiede un pene grande invece mi dispone bene anche se non è sicurezza di sesso piacevole. Una cosa importante è che sia pulito e non apprezzo chi si depila del tutto.

2) Marta (31 anni, impiegata, coniugata). Il pene deve essere sicuramente grande ma non deve essere troppo lungo altrimenti, se spinge troppo in profondità, mi fa addirittura male. Un pene piccolo non è la fine del mondo, ma se posso scegliere preferisco un pene più grande perché mi ispira più virilità. La grandezza dei testicoli è indifferente, basta che non siano minuscoli. Non mi piace quando lo sperma è amaro. Il pene più piccolo è quello di un mio ex che lo aveva tipo sui 12 cm, però almeno lo sapeva usare bene! Preferisco un pene circonciso.

3) Martina (37 anni, libero professionista, divorziata). Un pene sopra la media, dai 17 cm in su, mi ispira sesso migliore. Però la lunghezza non è l’unica cosa importante: la pelle del pene deve essere curata e non mi piacciono i peli troppo lunghi. Poi se è troppo lungo, l’uomo pensa che basti questo per farmi godere e non si impegna. Importante: l’erezione deve essere forte, devo sentirlo “duro”, può essere grande ma se non rimane in erezione a lungo, ci faccio poco.

4) Veronica (26 anni, studentessa, single). Mi piace un pene più grande, la lunghezza è meno importante anche se deve essere almeno nella media, quello che più mi importa è la circonferenza perché un pene grosso di circonferenza mi riempie di più quando mi penetra. Certo, se è largo ma corto non è che mi vada molto bene. I testicoli devono essere “pieni”. Anche un glande grosso mi ispira “pienezza” anche se deve essere grande ma proporzionato: non mi piace quando l’asta è secca ma il glande è grosso, meglio proporzionati. Deve essere anche duro per il tempo sufficiente.

5) Ilaria (19 anni, studentessa, single). Mi piace un pene più grande della media ma non enorme, se è troppo grosso rischia di darmi dolore quando mi penetra. Deve essere curato: anche se è un bellissimo pene, mi da fastidio se ha odore di sudato o se lo apro ed è sporco. Non deve venire subito altrimenti non ho neanche il tempo per eccitarmi. Mi piace depilato ma non troppo, qualche pelo deve averlo! Il pene deve essere “bello”, ma anche se il pene è bello, mi eccita poco se il suo proprietario non è esteticamente carino.

6) Giulia (39 anni, impiegata, impegnata). Il pene più grosso è meglio anche se quando è troppo lungo può farmi male se arriva troppo in profondità. Mi piace depilato su asta e testicoli ma peloso sul pube. Mi piace con una grande circonferenza perché mi “riempie” anche se un pene “grosso” può essere difficile da gestire nel sesso orale e anale. Il pene deve essere pulito. Preferisco un pene non circonciso.

7) Tania (33 anni, disoccupata, coniugata). La lunghezza è importante, ma meglio la circonferenza. Tra un pene lungo e “magrolino” ed uno corto e grosso preferisco il secondo, certo che è meglio uno abbastanza lungo e molto grosso. Un pene con grande circonferenza lo “sento” di più. I testicoli non li noto troppo a meno che non siano piccoli il che non è un belvedere, ma meglio quelli piccoli e non il pene che il contrario. Preferisco i peli all’uomo depilato, mi dà più l’idea di uomo, anche se è meglio evitare l’effetto moquette.

8) Marta (27 anni, impiegata, impegnata). Il pene più grande con cui ho fatto sesso misurava, a quello che lui diceva, 20 cm: non so se avesse detto un dato reale, ma in effetti era molto grande tanto che quando spingeva a volte mi faceva dolore ed ero costretta a dirgli di non metterlo fino alla base. Quello più piccolo non saprei di quanti cm era, però non era così bello a vederlo. Forse è migliore un pene nella media o poco di più, sicuramente pulito e che non puzzi. Poi bisogna saperlo usare, non è importante che l’erezione duri troppo: mi piacciono rapporti brevi ma intensi. Preferisco un po’ depilato ma non troppo.

CAMPIONE DI DONNE TRA 40 E 65 ANNI

Per leggere le interviste alle mie pazienti del secondo gruppo (tra i 40 ed i 65 anni) riguardo alle dimensioni del pene, leggi la seconda parte dell’articolo: Le dimensioni del pene contano o no? Le confessioni senza censura delle mie pazienti (seconda parte)

CONSIDERAZIONI FINALI E I CONSIGLI DELLE DONNE

Per leggere le considerazioni finali ed i consigli delle mie pazienti riguardo alla lunghezza del pene, leggi questo articolo: Le dimensioni del pene contano o no? I consigli delle mie pazienti

Aumentare la lunghezza del pene con ausili meccanici

Esistono due tipi di strumenti per l’allungamento del pene: le pompe a vuoto e gli estensori. Le pompe a vuoto per l’allungamento penieno sono costituite da un cilindro in cui infilare il pene e di un meccanismo di pompaggio che fa espandere il pene oltre le sue normali capacità. Le pompe a vuoto, pur non fornendo guadagni macroscopici delle dimensioni, in alcuni soggetti potrebbero aumentare, anche se di poco, circonferenza e lunghezza del pene. Esempi di pompe a vuoto tecnicamente ben costruite, sono:

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Un estensore penieno è una struttura composta da due anelli (uno da fissare alla base del pene, l’altro appena sotto il glande) uniti da aste metalliche ai lati, che vengono regolate in modo da tenere in trazione il pene, “stirandolo”, per ottenere un suo allungamento non chirurgico. Esempi di estensori tecnicamente ben costruiti, sono:

Integratori alimentari efficaci nel migliorare quantità di sperma, potenza dell’erezione e libido sia maschile che femminile

Qui di seguito trovate una lista di integratori alimentari acquistabili senza ricetta, potenzialmente in grado di migliorare la prestazione sessuale sia maschile che femminile a qualsiasi età e trarre maggiore soddisfazione dal rapporto, aumentando la quantità di sperma disponibile, potenziando l’erezione e procurando un aumento di libido sia nell’uomo che nella donna. Ogni prodotto viene periodicamente aggiornato ed è caratterizzato dal miglior rapporto qualità prezzo e dalla maggior efficacia possibile, oltre ad essere stato selezionato e testato ripetutamente dal nostro Staff di esperti:

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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