Eiaculazione retrograda: cure e complicanze fisiche e psicologiche

MEDICINA ONLINE SPERMA LIQUIDO SEMINALE PENIS VARICOCELE HYDROCELE IDROCELE AMORE DONNA PENE EREZIONE IMPOTENZA DISFUNZIONE ERETTILE VAGINA SESSULITA SESSO COPPIA LOVE COUPLE FRINEDS LOVL’eiaculazione retrograda (di cui abbiamo parlato in questo articolo: Eiaculazione retrograda: quando lo sperma non esce o è troppo poco) può risultare in un’evidente causa di sterilità; a tal proposito, è doveroso rivolgersi al medico quando si sospetta la patologia.
Il trattamento d’elezione è la terapia  farmacologica: l’imipramina (farmaco antidepressivo) e la pseudo-efedrina si sono rivelate notevolmente vantaggiose per risolvere l’eiaculazione retrograda: si stima che, in seguito a tale terapia farmacologica, la prognosi sia eccellente nel 40% dei casi.
Le sostanze farmacologiche utilizzate non si rivelano sempre utili, in tal caso si può ricorrere all’elettroeiaculazione, in cui l’emissione dello sperma è favorita dall’introduzione di una sonda nel retto, capace di stimolare le vescicole seminali. Riguardo ai problemi di fertilità, sarebbe sufficiente una inseminazione artificiale con sperma isolato per centrifugazione dall’urina.

Complicanze fisiche e psicologiche
Pur non essendo una patologia pericolosa per la salute, l’eiaculazione retrograda può compromettere le possibilità di mettere incinta la propria partner, inoltre i soggetti con eiaculazione retrograda in genere, soffrono molto per la mancata visione del getto di sperma durante l’orgasmo. Alcuni pazienti con eiaculazione retrograda lamentano anche anorgasmia psicologica, causata dalla mancata visione immediata dello sperma.

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Differenza tra eiaculazione retrograda e aneiaculazione

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma TESTICOLI SCROTO DIMENSIONI ANATOMIA FUN Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata Macchie Capillari Ano PenePrima di iniziare la lettura, ti consiglio di leggere questo articolo: Eiaculazione retrograda: quando lo sperma non esce o è troppo poco

Eiaculazione retrograda e aneiaculazione sono due patologie che possono essere facilmente confuse in virtù del fatto che entrambe “culminano” nello stesso sintomo: la mancanza di emissione di sperma al momento dell’orgasmo maschile; tuttavia sono due patologie diverse per un importante particolare:

Mentre l’aneiaculazione è un disturbo caratterizzato dall’assenza completa di eiaculazione al momento dell’orgasmo, quindi NON C’E’ AFFATTO emissione di liquido seminale; invece nella eiaculazione retrograda l’emissione dello sperma è presente, ma anziché verificarsi verso l’esterno, si verifica verso l’interno.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
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Yoni: il massaggio vaginale per raggiungere il benessere psicofisico

MEDICINA ONLINE TANTRA TANTRIC MASSAGE MASSAGGIO TANTRICO YONI KUNDALINI LINGAM CHEATING AUMENTARE  SPERMA EIACULAZIONE FORZA PENE EREZIONE IMPOTENZA DISFUNZIONE ERETTILE VAGINA SESSULITA SESSO COPPIA AMORE  PAURA FOB.jpgIl massaggio Yoni è una antichissima tecnica tantrica che, attraverso la stimolazione delle parti intime femminili, intende portare ad un maggiore sviluppo dei sensi e della propria femminilità. La parola “Yoni” deriva dal sanscrito, significa “luogo sacro” ed è sempre stato utilizzato per fare riferimento alle parti intime femminili. Lo Yoni massage è un’esperienza che risveglia mente, corpo e spirito, un vero e proprio massaggio vaginale terapeutico, il cui obiettivo non è il raggiungimento del semplice ma un’esperienza spirituale che consente di risvegliare il piacere e di raggiungere il benessere sia fisico che psichico, liberandosi da ogni forma di tensione.

Come si fa un massaggio vaginale

Per fare un massaggio vaginale bisogna innanzitutto capire che si tratta di una stimolazione che ha lo scopo di donare piacere senza chiedere nulla in cambio. Il segreto per praticarne uno in modo perfetto è creare un vero e proprio spazio sacro, cacciando ogni forma di preoccupazione, così da liberare la mente e da godere a pieno della propria sessualità. Una volta fatto, bisogna far stendere la donna accanto a sé, farla rilassare, magari accendendo delle candele, accarezzandole i capelli, spalmandole dell’olio sul corpo, per poi arrivare solo alla fine alla stimolazione della vagina. Bisogna partire dalle labbra esterne e poi passare alle pareti interne molto lentamente, aiutandosi anche con un lubrificante. Nel caso in cui si incontrassero ancora delle zone “tese”, bisogna continuare con il massaggio, accarezzando l’area dolcemente. Una delle posizioni più comode per sperimentare un massaggio Yoni è stendersi sulla schiena con le gambe aperte, le ginocchia e dei cuscini che sostengono la parte superiore del corpo, cosa che dà alla donna la possibilità di guardare ciò che fa il partner. La persona che pratica il massaggio deve invece sedersi a gambe incrociate tra le gambe della donna. E’ importante inoltre respirare profondamente e restare con i corpi sincronizzati e in contatto, così che l’esperienza diventi ancora più intensa.

Cosa occorre per il massaggio Yoni?

L’unica cosa necessaria per praticare il massaggio Yoni in modo perfetto è liberare la mente, servendosi di un ambiente rilassante. Candele profumate, cuscini, oli essenziali, lubrificanti sono gli unici prodotti necessari per rendere l’esperienza eccitante e terapeutica. Naturalmente, dovranno essere utilizzati solo all’occorrenza, non è detto infatti che tutti ne abbiano bisogno per rilassarsi. E’ inoltre fondamentale ridurre al minimo ogni forma di conversazione e guardarsi negli occhi, così da creare maggiore intimità ed entrare in contatto con il partner ad un livello più profondo, senza servirsi delle parole.

I benefici dello Yoni massage

L’obiettivo del massaggio vaginale non è l’orgasmo, che diventa solo una conseguenza del trattamento, ma piuttosto dare alla donna la possibilità di esplorare nuove dimensioni della sessualità, permettendole di propagare la sua energia sessuale in tutto il corpo e di liberarsi dai blocchi fisici e mentali che le impediscono di trovare la serenità. Durante un massaggio Yoni, le tossine vengono espulse, così come pure le emozioni negative, come la frustrazione, la vergogna o le delusioni. In questo modo, è come se il corpo e la mente si ripulissero, permettendo di raggiungere uno stato di beatitudine, di guarigione. Come se non bastasse, gli organi sessuali cominciano a funzionare meglio, il corpo diventa più ricettivo alle stimolazioni erogene e il rapporto di coppia più soddisfacente. Non è un caso che venga consigliato a coloro che vogliono ritrovare la libido nella relazione. Secondo il Tantra, il corpo e il cuore sono collegati e solo quando riescono ad entrare in contatto ci si apre alla vita, godendo a pieno del piacere e vedendo le cose con maggiore chiarezza. Oltre ad avere effetti positivi sulla vita di coppia e sul benessere mentale, il massaggio Yoni ha anche dei benefici sul corpo. Se praticato regolarmente, riduce le tensioni emozionali, i dolori mestruali o quelli provati durante un rapporto sessuale, aumenta la sensibilità delle parti intime e la naturale lubrificazione, apre a nuovi livelli di estasi del piacere, favorendo orgasmi più intensi ed eliminando i blocchi psichici che impediscono di vivere con serenità l’attività intima. Insomma, il massaggio vaginale sembra essere un vero e proprio toccasana per la salute di corpo e mente.

Massaggio vaginale: anche Gwyneth Paltrow lo consiglia

Anche Gwyneth Paltrow sul suo blog “Goop” ha sottolineato l’efficacia di una pratica simile. Dopo il bagno di vapore vaginale per purificare le parti intime, ha spigato dove è possibile provare lo Yoni massage. L’unico inconveniente? Ogni seduta costerebbe ben 300 dollari e ci si ritrova alle prese con uno sconosciuto che massaggia la propria vagina. A questo punto, ci si potrebbe chiedere per quale motivo non si punta sulla masturbazione, che è ugualmente piacevole ma gratuita, oppure sui sex toys pensati appositamente per la stimolazione intima, la verità è che il massaggio Yoni sarebbe capace di “ripulire” la vagina dalle emozioni negative che ci rimangono bloccate, portando ad un incredibile benessere mentale e ad un orgasmo più intenso del normale.

Vibratori e sex toys

Esistono una serie di vibratori, sex toys ed indumenti, che possono essere usati per ottenere più piacere e rendere più appagante il rapporto per entrambi i partner, noi vi consigliamo questi:

Quale olio usare per i massaggi?

Per tutti i tipi di massaggi sensuali, l’uso di un olio specifico può migliorare decisamente l’esperienza di entrambi i partner, rendendo più semplice l’esecuzione da parte di chi lo effettua e creando un’atmosfera più stimolante grazie alla fragranza che sprigiona nell’ambiente. A tale scopo l’olio per massaggi assolutamente consigliato ed usato dal nostro Staff è questo: http://amzn.to/2yeMNIE, ottimo grazie alla miscela di olio essenziale di rosmarino, limone, ginepro e bergamotto su base di semi d’uva. Provatelo per una esperienza di massaggio sensuale, coinvolgente ed appagante.

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Smegma: i rischi dell’accumulo di sporco sul pene

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO OSPEDALE ANAMNESI ESAME OBIETTIVO SEMEIOTICA FONENDOSCOPIO ESAMEPrima di iniziare la lettura, per meglio comprendere l’argomento, ti consiglio di leggere questo articolo: Smegma: quando lo sporco si accumula sul pene, cause e cure

La presenza di ristagno di smegma nel solco balano-prepuziale, essendo esso un materiale umido e ricco di protene, rappresenta un ideale terreno di replicazione e crescita per molti microrganismi (batteri e funghi). In conseguenza di questa replicazione aumenta la frequenza di processi infettivi e infiammatori a carico di glande e prepuzio: le balaniti e balanopostiti.

Smegma maschile e rischi di coinvolgimento della partner

Lo smegma de i processi infiammatori a carico di glande e prepuzio potrebbero coinvolgere un’eventuale partner sessuale femminile inducendone vaginiti, cerviciti, infezioni della bocca o dell’ano in caso di rapporti orali o anali, e perfino determinare un aumento del rischio di carcinoma della cervice. I processi flogistici ripetuti a carico del pene possono determinare cronicamente un restringimento cicatriziale del prepuzio, processo è noto con il nome di fimosi.

Smegma e cancro del pene

Nei paesi anglosassoni, ed in particolare negli USA molti medici sono stati in passato accesi sostenitori della circoncisione. Alcuni studi scientifici mettevano in evidenza come la pratica della circoncisione facilitasse una buona igiene intima ed evitasse il permanere dello smegma a contatto della mucosa del glande. Si riteneva infatti che lo smegma potesse avere una azione di cancerogenesi sulle cellule epiteliali del glande. Recenti studi hanno però messo in evidenza come il cancro del pene abbia un’incidenza bassissima prima dei 65 anni, indipendentemente dal fatto che il paziente sia circonciso o meno. Lo sviluppo del cancro del pene sarebbe perciò correlato non tanto all’azione dello smegma, quanto all’infezione da HPV e al tabagismo. Tuttavia ancora oggi la American Cancer Society ritiene che gli uomini con abbondante smegma abbiano un rischio aumentato di cancro del pene. Gli uomini circoncisi avrebbero meno probabilità di rimanere infettati con il virus del papilloma umano (HPV), anche dopo aver considerato le differenze di comportamento sessuale. Sempre secondo questa fonte la maggior parte degli esperti oggi ritiene che lo smegma di per sé non provochi il cancro del pene, ma possa irritare e infiammare il pene, aumentando in modo indiretto il rischio di cancro.

Prodotti per contrastare la formazione dello smegma

Il miglior prodotto per la pulizia dei genitali maschili e la prevenzione di smegma, infezioni e cattivi odori, selezionato, usato e raccomandato dal nostro Staff di esperti, lo potete trovare qui: http://amzn.to/2juf3pJ, molto efficace grazie agli estratti a base di Eugenia caryophyllus ed Helicrysum italicum, che possiedono una forte azione detergente, antibatterica, antimicotica ed antinfiammatoria.

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Smegma: quando lo sporco si accumula sul pene, cause e cure

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO PENE SESSO UOMO SCROTO TESTICOLI DISFUNSIONE ERETTILE IMPOTENZALo smegma (dal greco σμῆγμα che significa “sapone”) è un prodotto di secrezione dei genitali maschili e femminili, cui si associano cellule epiteliali esfoliate provenienti dalle mucose, sebo, sporcizia, residui di sperma dopo una eventuale eiaculazione e materiali umidi, in genere di provenienza urinaria.

Dove si trova lo smegma?

Nei maschi lo smegma si viene a raccogliere principalmente sotto il prepuzio, nel solco balano-prepuziale.

Da cosa viene prodotto principalmente lo smegma?

Lo smegma maschile è prodotto dalle ghiandole del solco balano-prepuziale (ghiandole riscontrabili alla base del glande del pene). Originariamente si riteneva che lo smegma fosse prodotto dalle ghiandole sebacee situate vicino al frenulo, chiamate ghiandole di Tyson, tuttavia studi successivi non sono riusciti a dare una conferma a questa tesi. Secondo Wright lo smegma viene prodotto dalle cellule della mucosa del prepuzio, tali cellule si accrescono e tendono a migrare verso la superficie della mucosa, si distaccano e subiscono una degenerazione grassa, dando così luogo allo smegma. A parere di Parkash poiché si è visto che lo smegma contiene il 26,6% di grassi e il 13,3% di proteine, questo fatto indica con ragionevole certezza che si tratta di composti derivanti da detriti necrotici epiteliali di sfaldamento.

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A cosa serve lo smegma?

Le sue funzioni non sono ancora state del tutto chiarite, si pensa che lo smegma abbia funzione principalmente lubrificante.

Cosa contiene lo smegma?

Lo smegma è ricco di squalene e secrezioni prostatiche e seminali, nonché di cellule epiteliali e di mucina probabilmente originata dalle ghiandole uretrali di Littre, oltre che a sporco ed eventualmente spermatozoi e residui di plasma seminale. Alcuni autori affermano che lo smegma contiene enzimi con attività antibatterica, come il lisozima e ormoni come l’androsterone, sebbene altri autori non concordino con queste indicazioni.

Vedi anche: foto di pene con smegma

Lo smegma nelle fasi di crescita

L’incidenza di smegma aumenta dell’1% tra i 6-7 anni e dell’8% tra i 16-17 anni (con un’incidenza complessiva del 5%). La quantità di smegma prodotta durante l’infanzia è molto limitata, anche se nel prepuzio è già possibile riscontrare la presenza di alcune ghiandole sebacee. La produzione di smegma successivamente aumenta dall’adolescenza fino alla maturità sessuale, quando la funzione lubrificatoria dello smegma assume il suo pieno valore. A partire dalla mezza età la produzione di smegma si riduce fino a scomparire completamente nella vecchiaia.

Rischi legati alla presenza di smegma

I rischi legati ad un accumulo cronico di smegma sul pene sono molti, come le infezioni, l’eventuale rischio di coinvolgere la partner, fino ad un aumentato rischio di cancro del pene. Per approfondire leggi: Smegma: i rischi dell’accumulo di sporco sul pene

Curiosità sullo smegma

Lo smegma non viene prodotto soltanto dagli uomini, bensi anche dalle donne: mentre nei maschi lo smegma è raccoglie sotto il prepuzio, nelle femmine lo smegma si accumula intorno al clitoride e nelle pieghe delle piccole labbra.
Lo smegma nelle donne viene prodotto dalle ghiandole apocrine del clitoride e da particolari ghiandole sebacee rintracciabili a livello delle piccole labbra. Nella piena maturità sessuale queste ghiandole secernono appunto una sostanza bianca, simile allo smegma prepuziale. Come già accennato al materiale di provenienza ghiandolare si aggiungono cellule epiteliali di sfaldamento delle mucose, oltre a sporcizia e materiali umidi, in genere componenti dell’urina.

Cure che impediscano la formazione dello smegma

Non esistono cure che impediscano la formazione dello smegma, tuttavia – senza arrivare alla circoncisione – è sufficiente una buona igiene quotidiana (specie dopo una eiaculazione) del pene per neutralizzare i possibili rischi legati ad una sua lunga permanenza sotto il prepuzio, nel solco balano-prepuziale.

Il miglior prodotto per la pulizia dei genitali maschili e la prevenzione di smegma, infezioni e cattivi odori, selezionato, usato e raccomandato dal nostro Staff di esperti, lo potete trovare qui: http://amzn.to/2juf3pJ, molto efficace grazie agli estratti a base di Eugenia caryophyllus ed Helicrysum italicum, che possiedono una forte azione detergente, antibatterica, antimicotica ed antinfiammatoria.

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Come indossare un profilattico in modo semplice e sicuro

MEDICINA ONLINE SPERMA LIQUIDO SEMINALE PENIS VARICOCELE PRESERVATIVO PROFILATTICO IDROCELE AMORE DONNA PENE EREZIONE IMPOTENZA DISFUNZIONE ERETTILE VAGINA SESSULITA SESSO COPPIA LOVE CIl profilattico, o preservativo o condom, è uno dei metodi contraccettivi più sicuri ed efficaci in assoluto, tuttavia tale efficacia è molto legata al suo corretto uso: un uso sbagliato del profilattico può farvi pensare di essere protetti quando in realtà non lo siete e ciò può portare a situazioni di gravidanza non desiderata. Vediamo oggi come indossare un preservativo in pochi semplici passaggi.

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1) Apri l’involucro del preservativo con attenzione usando i bordi per l’apertura facilitata. Spingi il condom lontano dal bordo che intendi strappare e sfrutta il sistema di apertura facilitata. In genere questo si presenta come un bordo a “zig-zag” studiato per lacerarsi velocemente e senza difficoltà. Non farti trascinare dalla passione del momento: non strappare rapidamente e con violenza l’involucro di alluminio, non usare le forbici, i denti, un coltello o altri strumenti affilati, altrimenti potresti rompere il preservativo, ed un profilattico lacerato non ti proteggerà dalle malattie e non eviterà gravidanze indesiderate. Evitate di rompere il preservativo, specie se è l’unico che avete.

2) Cerca di capire in quale direzione è stato arrotolato il condom. A volte non è un’operazione semplice, soprattutto se ti trovi al buio, quindi accendi la luce. Se il profilattico è stato avvolto con il lato “dritto” all’esterno, allora dovrebbe esserci una piccola linguetta o un orlo sul bordo. Se è stato arrotolato al “rovescio” allora il bordo sarà liscio. Puoi usare le dita per capire meglio:

  • Metti il preservativo sul pollice senza srotolarlo. Appoggialo in equilibrio come se fosse un cappellino per il dito.
  • Fai scorrere l’indice sul lato del condom, dalla punta all’anello.
  • Se il dito resta incastrato sul bordo inferiore, allora il preservativo è “al dritto”, in caso contrario è stato arrotolato “al rovescio”.
  • In questo secondo caso, afferra il profilattico per il bordo e rivolgi la punta dello stesso verso la bocca; soffia sulla punta per rovesciarla.
  • Accertati che il serbatoio che si trova sulla punta sia nella giusta direzione. Questo dovrebbe già puntare all’esterno dell’estremità del condom, ma a volte si inverte durante la fase di confezionamento. Verifica che sia orientato nel giusto verso, in modo che il resto del preservativo si srotoli in direzione opposta da esso.
  • Evita, se possibile, di usare lubrificante ulteriore.
  • Ricorda: non srotolare il preservativo se non quando lo stai indossando sul pene eretto, altrimenti ne riduci l’efficacia e sarà molto più difficile da indossare.

3) Accertati che il pene sia completamente eretto. Il preservativo deve avvolgerlo sempre in maniera molto aderente senza stringere e allo stesso tempo senza lasciare zone allentate. Se cerchi di srotolare un profilattico sul pene non del tutto in erezione, la protezione non “calzerà” correttamente e ci saranno maggiori probabilità che si sfili o si rompa durante il rapporto sessuale. Il preservativo dovrebbe passare dall’involucro singolo ai genitali relativamente in fretta. Non aprirlo finché non sei pronto a usarlo e non riciclare mai un profilattico usato.

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4) Srotola il preservativo. Dovrebbe dispiegarsi sull’asta del pene per tutta la sua lunghezza senza difficoltà. Se ti accorgi che stai cercando di indossarlo per il verso sbagliato, gettalo e ricomincia da capo. Il pene in erezione produce un liquido prima dell’eiaculazione (chiamato liquido di Cowper) che potrebbe contenere degli spermatozoi. Se il preservativo è entrato in contatto con questa secrezione, capovolgerlo e riapplicarlo potrebbe esporre il partner a malattie veneree e in rari casi portare a una gravidanza. Per indossare un profilattico segui queste istruzioni:

  • Pizzica il serbatoio tra due dita con una mano per chiuderlo e metti il preservativo sulla punta del pene in erezione con l’altra mano.
  • In seguito, srotola delicatamente il condom su tutta la lunghezza dell’asta del pene, lisciando eventuali bolle d’aria non appena si creano.
  • Rispetta le stesse indicazioni anche per applicare un profilattico a un giocattolo sessuale.

5) Durante l’utilizzo, controlla periodicamente che il preservativo non si sia rotto. Anche se non è certo né romantico che eccitante, è importante controllare l’integrità del profilattico. In alcuni casi il profilattico può rompersi e i partner, presi dalla foga del rapporto, possono non accorgersi di eventuali rotture. Se dovesse lacerarsi o sfilarsi durante il rapporto sessuale, sostituiscilo immediatamente e valuta di utilizzare un sistema contraccettivo di emergenza, come la pillola del giorno dopo. Questo farmaco impedisce la gravidanza prima che avvenga ritardando l’ovulazione o bloccando la fecondazione; per tale motivo non deve essere considerata una “pillola abortiva”.

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6) Estrai il pene e rimuovi il preservativo subito dopo l’eiaculazione. Afferra il condom per la base con una mano ed estrailo per evitare che si sfili ed esca il suo contenuto. Non lasciare che il pene avvolto dal profilattico torni flaccido prima di estrarlo, altrimenti il condom potrebbe cadere o restare nel partner.

Importante:

  • Sostituisci il condom quando passi da un tipo di penetrazione a un altro. Se vuoi passare da un rapporto anale a uno vaginale, per esempio, devi cambiare preservativo per ridurre il rischio di infezioni. Il batterio Escherichia coli che si trova nel retto causa infezioni urinarie[16] o una grave infezione vaginale. Se il pene passa dall’ano alla bocca, potrebbero svilupparsi serie infezioni gastriche.
  • Butta il profilattico in modo opportuno. Lega l’apertura con un nodo per evitare che il contenuto fuoriesca, avvolgilo in un fazzoletto di carta o nella carta igienica e gettalo nella spazzatura. Non scaricarlo nel WC. La maggior parte delle fosse settiche non è in grado di smaltire un preservativo e alla fine potrebbe ostruirsi.
  • Prima di usare un profilattico, controlla la sua data di scadenza sulla confezione. Se il profilattico è scaduto, non usarlo.
  • Conserva in modo opportuno i profilattici: se non li riponi correttamente, il materiale di cui sono composti diventa fragile e potrebbe rompersi. I condom che sono stati esposti al calore o alla luce hanno maggiori probabilità di lacerarsi. Non tenerli nella tasca posteriore dei pantaloni, nel portafoglio o nel vano portaoggetti dell’auto. Se pensi di avere dei rapporti sessuali durante la serata, mettine un paio nel portafoglio o in auto prima di uscire, ma non lasciarli lì per giorni o settimane. Riponili in un luogo fresco, asciutto e al riparo dalla luce solare diretta. Lasciali nel loro involucro finché non dovrai usarli.

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Differenza tra vagina e vulva

MEDICINA ONLINE VAGINA VULVA APPARATO GENITALE FEMMINILE SCHEMA ANATOMIA UTERO TUBE FALLOPPIO OVAIOSebbene nel linguaggio comune i due termini vengano spesso utilizzati come sinonimi, la vagina non deve essere confusa con la vulva: i due termini non sono sinonimi.

La vulva rappresenta infatti l’insieme dei genitali esterni femminili, mentre invece la vagina rappresenta una parte dei genitali interni femminili (insieme ad utero, tube di Falloppio ed ovaio).

La vulva è sporgente nella parte anteriore perineale, al davanti della sinfisi pubica ma risulta in parte nascosta dall’accostamento delle cosce: quando richiesto, l’esame generale dei genitali esterni femminili deve infatti necessariamente essere eseguito a cosce divaricate. La vagina è invece un canale fibromuscolare molto elastico che collega l’utero con la vulva.

I componenti principali della vulva sono:

  • il Monte di Venere;
  • le labbra, consistenti in piccole labbra o ninfe e grandi labbra o valve;
  • la porzione esterna della clitoride e il prepuzio clitorideo;
  • il vestibolo vulvare;
  • l’apertura del meato urinario;
  • l’imene.

La vulva ospita inoltre  l’orifizio vaginale, cioè l’apertura inferiore tramite la quale la vagina comunica all’esterno. Tale orifizio si colloca nel vestibolo del perineo, in posizione immediatamente posteriore al meato uretrale (apertura esterna dell’uretra).

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Da dove esce l’urina nelle donne? Dalla vagina?

MEDICINA ONLINE VULVA LABBRA GRANDI PICCOLE LABIA MINORA MAJOR VAGINA SEX SESSO DONNA APPARATO SESSUALE FEMMINILE CLITORIDE MEATRO URETRALE OPENING IMENE VERGINITA WALLPAPER PICS PICTURENo, l’urina non fuoriesce dalla vagina, bensì dal meato uretrale (o orifizio, o apertura, in inglese urethral opening), un piccolo forellino relativamente ben nascosto che nella vulva è posizionato al di sopra dell’apertura della vagina ed al di sotto del clitoride (vedi foto in alto).

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