Espresso, ristretto, lungo, moka, ginseng, decaffeinato, macchiato, corretto, d’orzo… Tante varietà, aromi diversi, una sola bevanda: il caffè. Quali sono le differenze tra le tipologie, quali gli apporti nutrizionali e a chi non è indicato?
Ipertensione arteriosa e colon irritabile
Per cominciare è importante ricordare che l’assunzione del caffè non è indicata a persone ipertese o che soffrono di sindrome del colon irritabile: nel primo caso può favorire l’insorgere di tachicardia sinusale, cardiopalmo, oppure insonnia; nel secondo caso potrebbe irritare l’intestino. Nella maggioranza dei casi, tuttavia, il caffè non deve essere necessariamente escluso del tutto: basta assumerne quantità ridotte (uno o due al giorno) o usare dei sostituti come il caffè d’orzo.
Caffè la sera, a stomaco vuoto e mescolato al latte
Il caffè ha un effetto nervino e facilita l’attenzione, ma per questo motivo non deve essere assunto la sera prima di andare a dormire perché potrebbe determinare insonnia, inoltre potrebbe acuire lo stress in persone con carattere particolarmente nervoso o irascibile. Il caffè provoca anche un’ipersecrezione gastrica (che potrebbe aiutare la digestione) e favorisce il riflesso gastrocolico che innesca i movimenti di massa intestinali, stimolando la defecazione. In virtù della sua capacità di aumentare i succhi gastrici, il caffè non andrebbe assunto a stomaco vuoto la mattina. Il caffè mescolato al latte caldo è inoltre poco assimilabile: l’acido tannico del caffè si combina con la caseina del latte, dando luogo al tannato di caseina, composto difficile da digerire. Il caffè ha proprietà antiossidanti, preventive del diabete e dimagranti, presenti soprattutto nel caffè verde che, diversamente dal caffè tradizionale, non viene tostato e non perde tale valore nutrizionale.
Caffè d’orzo
Il caffè d’orzo è una bevanda completamente diversa dal tipico caffè espresso, perché non utilizza chicchi di caffè nella sua preparazione, ma orzo essiccato o tostato ed è pertanto privo di caffeina, cosa che lo rende adatto a chi assume molti caffè al giorno (oltre tre, quattro) e/o soffre di ipertensione arteriosa. Ha un aroma più delicato che però, specie se si è abituati al caffè normale, può non piacere anche se questa è certamente una questione legata al gusto soggettivo. Non contenendo caffeina, si può avere la sensazione di “non aver bevuto nulla”. Il lato positivo non indifferente è che, non avendo effetti nervini, può essere assunto anche la sera senza avere problemi di insonnia, come può capitare invece col caffè normale. Inoltre mantiene le caratteristiche salutari ereditate dall’orzo, come la funzione antinfiammatoria: già Ippocrate più di 2000 anni fa lo consigliava, come decotto d’orzo, per le sue proprietà lenitive. Una donna incinta dovrebbe sempre preferire il caffè d’orzo a quello normale.
Caffè al ginseng
Il caffè al ginseng non è altro che caffè “normale” addizionato con un preparato solubile della radice di ginseng. La bevanda nell’aspetto è simile al caffelatte, avendo come ingredienti crema di latte (solitamente di origine vegetale), zucchero, caffè istantaneo e estratto secco di ginseng. L’effetto sull’organismo è estremamente soggettivo: fisiologicamente ha un effetto energizzante, ma anche distensivo grazie alla grande secrezione di dopamina (l’ormone del piacere) che determina. Il caffè al ginseng deve essere assunto con cautela da ipertesi (il ginseng e la caffeina insieme possono aumentare anche di oltre 10 mmHg la pressione, per circa mezz’ora) e dalle donne durante la gravidanza: in questi casi, lo ripetiamo, è preferibile assumere il caffè d’orzo.
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In condizioni normali, il colore delle feci varia dal marrone chiaro al marrone scuro. Questa caratteristica pigmentazione è conferita dai residui biliari sfuggiti al riassorbimento intestinale e metabolizzati dalla flora locale (la bile viene prodotta dal fegato e riversata nell’intestino, dove favorisce la digestione e l’assorbimento dei lipidi alimentari). Nonostante il colore delle feci sia pesantemente influenzato dalle abitudini alimentari, un’eventuale anomalia cromatica può essere dovuta anche a condizioni morbose. Per questo, qualora l’alterazione non sia attribuibile a particolari modificazioni dietetiche o si accompagni ad altri sintomi – come diarrea, stitichezza, debolezza, dolori addominali o capogiri – è importante segnalarlo prontamente al proprio medico.
La presenza di sangue nelle feci conferisce loro un colore molto scuro, tendente al nero. È sangue che arriva dalla zona alta dell’apparato gastrointestinale, ovvero dall’esofago, dallo stomaco e dall’intestino tenue: se il sangue derivasse da una zona bassa dell’intestino (più vicino all’ano), il sangue sarebbe di colore rosso vivo e non marrone scuro tendente al nero. Le feci nere dovute a sanguinamento prendono il nome di “melena“. Non tutte le feci nere sono necessariamente dovute a sanguinamento: “false melene” sono quelle feci che risultano scure o nere, ma in realtà non contengono sangue.
La comparsa di una patina bianca sulla lingua può essere attribuita a varie condizioni e patologie.
Qual è la differenza tra caffeina e teina? Se il nostro palato sa bene quanto sia diverso bere un caffè che bere un tè, forse non possiamo dirci così certi della differenza che intercorre tra caffeina e teina. In realtà dovremmo parlare di una “falsa differenza” nel senso che caffeina e teina sono la stessa sostanza, hanno cioè formule chimiche identiche, solo che quando è stata fatta questa scoperta, ormai erano stati assegnati nomi diversi al principio attivo contenuto nel caffè così come nel tè. Una sostanza unica quindi, che viene comunemente chiamata in due modi diversi (caffeina o teina) a seconda che si trovi nei chicchi del caffè o venga estratta dalle foglie della piante del tè. Ma ciò non significa che tra caffeina e teina così intese, quindi tra caffè e tè, non ci sia proprio nessuna differenza.
La carne bianca ha i vantaggi delle proteine nobili di origine animale, senza le controindicazioni tipiche della carne rossa, più grassa, lunga da digerire e fonte di colesterolo. Per questo è l’ideale nei regimi alimentari che puntano ad un rapido dimagrimento o, in generale, nei regimi alimentari sani, non a caso sono la carne che viene servita negli ospedali e che viene più consumata dagli appassionati di fitness frequentatori di palestre.