Alimenti che contengono sorbitolo

MEDICINA ONLINE MANGIARE DOLCI CIOCCOLATO FRUTTA MAGRA DIABETE CALORIE GLICEMIA GASSATA OLIGOMINARALE RICETTA INGRASSARE DIMAGRIRE INSULINA GLICATA COCA COLA ARANCIATA THE BERE ALCOL DIEIl sorbitolo (o glucitolo) chimicamente è un alditolo del glucosio, uno zucchero monosaccaride. Contenuto in natura in molti frutti, per le sue caratteristiche, è molto Continua a leggere

Creatina e caffè o coca cola: posso assumerli insieme?

coca-cola_bottle_grass_drink_28325_1920x1200La caffeina, contenuta nel caffè, nella coca cola ed in molte bevande “energy drink”, stimola il rilascio di adrenalina, la quale rende il nostro corpo pronto ad agire, lottare o per lo meno, svolgere un’attività fisica intensa. L’assunzione di creatina, a sua volta, può aumentare i livelli di creatina e fosfocreatina nei muscoli. La fosfocreatina è un carburante fondamentale per ottenere risposte rapide da parte dei muscoli e dunque per il funzionamento delle fibre muscolari di tipo II, fondamentali per le attività che richiedono un input ad alta potenza, come lo sprint. Quindi perché non assumerli assieme per avere un effetto sinergico durante il nostro allenamento?

La scienza ancora non ha dato una risposta netta: alcuni studi dicono che la caffeina neutralizzerebbe gli effetti della creatina, mentre altri dicono il contrario. Secondo la nostra esperienza pratica però, nello sport ed in palestra, è preferibile NON abbinare caffeina con creatina, specie nel lasso di tempo tra le 2 e le 4 ore dall’assunzione; evitate quindi di bere caffè o altre bevande contenenti caffeina entro 4 ore dal momento in cui prendete la creatina (dal momento che la caffeina ha un emivita di 3 ore circa).

Essendo la ricerca scientifica non ancora del tutto sicura, nel dubbio potete voi stessi fare una prova allenandovi un giorno abbinando creatina a caffeina ed un altro giorno evitando l’abbinamento.

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Binge drinking sempre più diffuso tra i giovani, un problema sottovalutato

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO ALCOL ALCOLICO BERE ALCOLISMO BIRRA VINO SUPERALCOLICO ALCOLICI SPUMANTE CHAMPAGNE COCKTAIL BICCHIERE BOTTIGLIA PUB (2)Il binge drinking (letteralmente «abbuffata alcolica») è il termine oggi in uso per misurare oggettivamente il bere eccessivo e/o a rischio, convenzionalmente indicato come 5 o più unità alcoliche bevute in un’unica occasione. James Bond, secondo un lavoro apparso di recente sul British Medical Journal (firmato da un‘equipe di specialisti che ha letto tutti i volumi della sua sagra e registrato tutti i momenti in cui l’eroe di Fleming cede ai piaceri dell’alcol), sarebbe stato un prototipo ante litteram di accanito binge drinker e per questo – secondo i ricercatori – incapace delle imprese descritte nei libri. Ma al di là delle incongruenze letterarie, il problema maggiore è che il fenomeno del binge drinking sta prendendo sempre più piede fra i giovani, a partire già dall’adolescenza e di questo si è parlato a Torino, alla giornata di studio su «Realtà e rappresentazioni del binge drinking», tra i cui promotori ci sono l’Osservatorio Permanente Giovani e Alcol, e il Dipartimento Culture Politica e Società, Università di Torino. In particolare, sono stati presentati i risultati di due indagini qualitative – realizzata dalla società Ecletica – svolte in tre città (Torino, Roma e Salerno) e sul web, che ha dato voce a un campione di 134 adolescenti (15-17 anni) e giovani (22-24 anni) che praticano abitualmente il binge drinking. Obiettivo del lavoro era cercare di spiegare il perché della differenza riscontrata in Italia (in base ai dati disponibili) tra le dichiarazioni sugli episodi di ubriacatura (13%, dato tra i più bassi in Europa) e quelle relative al binge drinking (35,5%, di poco sotto la media europea).

Continua la lettura su https://www.corriere.it/salute/pediatria/13_dicembre_16/giovani-binge-drinking-sempre-piu-diffuso-ma-cosi-diverso-dall-ubriachezza-c5f80a4c-6640-11e3-8b64-f3a74c1a95d8.shtml

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Le bibite light fanno dimagrire o ingrassare?

Le bibite light (o diet, o dietetiche) sono alimenti che hanno un sapore dolce pur non avendo le stesse calorie di una bibita dallo stesso sapore ma non light. In teoria sembrerebbero essere l’uovo di Colombo per chi vuole dimagrire, ma non è tutto oro ciò che luccica: le bibite light fanno davvero dimagrire o fanno addirittura ingrassare?

Brutte notizie per gli appassionati di bevande diet

Dalla Bloomberg School of Public Health della Johns Hopkins University arriva un monito: non crediate che le bevande light, con poche o nessuna caloria, siano un viatico per dimagrire, semmai è vero il contrario. Basandosi sui dati del National Health and Nutrition Examination survey, i ricercatori hanno esaminato i modelli nazionali di consumo di bevande, l’introito calorico e il peso corporeo riferiti a un significativo campione della popolazione adulta, composto da quasi 24.000 individui, appurando che le persone obese o in sovrappeso che bevono regolarmente bevande dietetiche assumono più calorie dal cibo rispetto a coloro che scelgono le bibite normali o altri tipi di bevande zuccherate.

Il dolcificante aumenta il desiderio di calorie

La promessa di abbattere l’introito calorico senza rinunciare al piacere delle bollicine, quindi, resterebbe soltanto una chimera. Eppure a livello commerciale pare funzionare egregiamente, se è vero che il consumo di bibite “diet” è passato dal rappresentare il 3% del mercato nel 1965 al 20% di oggi. Ma qual è la ragione del paradosso? Dal momento che chi si rivolge a questi prodotti ha in genere un indice di massa corporea superiore alla media e consuma più snack rispetto a chi beve bibite zuccherate, deve esserci qualcosa nei dolcificanti utilizzati che aumenta il desiderio di cibi più calorici.

Il “finto dolce” inganna il cervello

Già altre ricerche precedenti avevano evidenziato che i dolcificanti artificiali, presenti in dosi massicce nelle bibite dietetiche, sono associati con una maggiore attivazione di centri di ricompensa del cervello, alterando così la soddisfazione che una persona trae dal gusto dolce. In altre parole, tra le persone che bevono bibite con edulcoranti, i sensori del cervello preposti a riconoscere il gusto dolce non riescono a fornire un indicatore affidabile del consumo di energia: il dolcificante artificiale interferisce con il controllo dell’appetito. Il “finto dolce” non dà lo stesso senso di appagamento e di sazietà del dolce vero, perciò spinge a cercare più calorie dal cibo solido. 

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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Il miglior metodo per curare la sbornia di capodanno

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO UOMINI GRUPPO AMICI BRINDANO FELICITA ALCOL BIRRA VINO ALCOLICI ALCOLISMO TOSSICODIPENDENZABuon anno nuovo a tutti! Ma per alcuni lettori che ieri sera hanno esagerato con gli alcolici, l’anno forse non è iniziato nel migliore dei modi. Molti si sono svegliati infatti disidratati, ipersensibili alla luce, irritabili, con vertigine, nausea e mal di testa: insomma con tutti i sintomi della sbornia! A questo punto sorge spontanea una domanda: Qual è la miglior cura per i postumi di una sbornia?  Premettendo che la maniera migliore per me rimane sempre quella di bere il meno possibile ed assicurarci sempre una ottima idratazione bevendo tantissima acqua, ebbene sembra che un rimedio incredibile per riprendersi da una sbornia sia… bere una Sprite, almeno secondo un nuovo studio della University of Exeter. Lo studio ha testato gli effetti di cinquantasette bevande e proprio la popolare bevanda gassata Sprite si è aggiudicata i punteggi più alti nell’alleviare i sintomi legati all’assunzione di alcol in eccesso.

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Il ruolo dell’acqua nella digestione

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO BICCHIERE ACQUA BERE LIQUIDI IDRATAZIONE SPIAGGIA CALDO ESTATE MARE VACANZE SETE BERETutti noi sappiamo cos’è, senza di lei non potremmo vivere, ne siamo circondati, anzi, ne siamo… fatti. E’ l’acqua. Ma quanta bisogna berne e che ruolo ha nella nostra digestione? Scopriamolo insieme! L’acqua è una componente essenziale del nostro organismo; nell’adulto rappresenta oltre il 70% della massa complessiva (nel bambino è addirittura superiore) e la sua carenza sistemica può compromettere il benessere, la salute e (nella peggiore delle ipotesi) la sopravvivenza della persona. Il rischio aumenta sensibilmente nella terza età, quando l’organismo risulta maggiormente predisposto alla disidratazione e il cervello trasmette/percepisce solo pochi segnali di “sete”.

Continua la lettura su https://www.drgianfrancescondphd.it/sezione/30149_112101_acqua-e-digestione.html

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Bere un cocktail è la maniera più facile per ingrassare

Cocktail ingrassare dietaNon voglio certamente rovinarvi l’aperitivo o il cocktail che bevete il sabato sera, ma mentre lo sorseggiate, avete mai pensato a quanto ammontano le sue calorie? Sappiate solo che alcuni tra i cocktail più famosi sono delle vere bombe caloriche e possono essere peggio di un pasto al fast food. Gli alcolici fanno male alla salute, ma non solo: anche la nostra linea può essere messa alla prova dal consumo esagerato di questi beveroni, soprattutto se bevete spesso drink dolci che sono ricchissimi di calorie.

Pensate che un singolo dolce Frozen Margarita potrebbe avere fino a 400 calorie, davvero troppe! Il bicchiere di vino classico, solitamente, si attesta sulle 250 calorie, mentre è meno calorico lo champagne. Per i vostri aperitivi in compagnia quindi, l’ideale sarebbe un bicchiere di vino o, meglio ancora, di birra. Se poi vi volete concedere un secondo bicchiere, cercate di scegliere qualcosa di analcolico, come un succo di pomodoro con limone e pepe, davvero gustoso, sano e con pochissime calorie. Andrebbero evitati comunque tutti i superalcolici e gli alcolici troppo dolci: pensate che un Cosmopolitan può avere anche 250 calorie ed un White Russian 425!

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Le calorie dei cocktail
Vediamo insieme quanto calorici sono i cocktail più famosi con una semplice tabella. Ovviamente questi dati sono variabili: molto dipenderà da bicchiere usato e della “generosità” del barman!

Aperol Spritz – 91 calorie
Americano – 144 calorie
Bellini – 63 calorie
Gin Tonic – 120 calorie
Bloody Mary – 95 calorie
Negroni – 96 calorie
Vodka-Tonic – 200 calorie
Mimosa – 80 calorie
Kahlua mudslide – 270 calorie

Martini Dry – 150 calorie
Mojito – 157 calorie
Manhattan – 155 calorie
Alexander – 160 calorie
Daiquiri – 200 calorie
Screwdriver – 170 calorie
Tequila sunrise – 162 calorie

Caipirinha – 253 calorie
Margarita – 400 calorie
Pina Colada – 230 calorie
B52 – 206 calorie
White Russian – 250 calorie
Cosmopolitan – 210 calorie
Long Island Ice Tea – 272 calorie

Ecco invece la tabella delle calorie degli alcolici classici, che solitamente si possono consumare in una cena tra amici.

1 bicchiere di vino rosso a 10° (150 ml) = 82 Kcal
1 bicchiere di vino bianco a 11° (150 ml) = 105 Kcal
1 bicchiere di vino cotto tipo Porto (50 ml) = 80 Kcal
1 bicchiere di kir (150 ml) = 225 Kcal

1 bicchiere di moscato (150 ml) = 240 Kcal
1 vodka all’arancia (150 ml) = 163 Kcal
1 bicchiere di champagne (150 ml) = da 105 a 180 Kcal (da brut a secco)

1 birra (330 ml) = da 125 a 200 Kcal
1 Martini (80 ml) = 128 Kcal
1 bicchiere di gin (80 ml) = 177 Kcal
1 whisky (40 ml) = 100 Kcal

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