Il cane è da sempre un amico fedele per un essere umano: il suo amore disinteressato può aiutare a guarire dalle malattie (vedi “pet therapy“) ma è anche un ottimo alleato per la prevenzione, dal momento che aiuta a combattere la sedentarietà e quindi abbassa il rischio di tutte le patologie ad essa correlate, come obesità, infarto, ipertensione e diabete. Uscire di casa almeno una volta al giorno, anche nei giorni di pioggia o freddo, per il benessere del proprio cane, è un fattore protettivo per molte patologie fisiche e psicologiche perché spinge le persone ad avere una regolare e quotidiana attività fisica, oltre ad avere una sorta di vantaggio psicologico, dal momento che possedere un cane ci rende – almeno in teoria – persone più responsabili.
La ricerca
La dimostrazione scientifica di un fatto già abbastanza evidente, è risultata anche da uno studio pubblicato su Journal of Epidemiology & Community Health che ha usato i dati provenienti dall’European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition Norfolk: analizzando la quantità di attività fisica che avevano tremila persone di 70 circa di età, è emerso che possedere un cane rendeva più attivi del 20% gli anziani che se ne prendevano cura ogni giorno. Tradotto in termini di tempo, gli anziani con un cane risulterebbero abbattere la sedentarietà di almeno 30 minuti ogni giorno, inclusi i giorni di pioggia o freddo in cui, chi non ha un cane da portare fuori, rimane invece in casa. Una persona poco sedentaria ha minori possibilità di soffrire di obesità, ipertensione, diabete, ictus cerebrale, infarto del miocardio e patologie del circolo sanguigno degli arti inferiori, quindi… da oggi avete un motivo in più per andare presto ad un canile ed adottare un bel cagnolino!
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Fate lunghissime sessioni di corsa pensando di fare qualcosa di buono per la vostra salute? Forse vi state sbagliando! Uno studio del Frederiksberg Hospital di Copenhagen ha confermato una tesi che a qualcuno sembrerebbe quasi ovvia: i ricercatori danesi hanno scoperto che per fare del bene al nostro corpo, serve una moderata quantità di esercizio fisico, evitando gli eccessi. Per arrivare a queste conclusioni,
Gli italiani fanno poca attività fisica e bevono troppo poco, ma almeno quando bevono non esagerano con le bevande zuccherate. E’ quanto emerge dai dati finali dell’indagine Liz (Liquidi e Zuccheri), presentata alcuni giorni fa a Firenze nel corso del congresso nazionale della Società Italiana di Medicina Generale (Simg). Franca Marangoni, responsabile della ricerca di Nutrition Foundation of Italy che ha condotto lo studio con Simg, ha spiegato: ”Gli italiani bevono poco più di un litro d’acqua al giorno, ma le linee guida internazionali parlano di due litri al giorno per le donne e 2,5 litri per gli uomini. I risultati confermano ancora una volta l’importanza della qualità complessiva dell’alimentazione e dello stile di vita e non tanto della valutazione del singolo alimento”.
L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) raccomanda di fare almeno 10 mila passi al giorno, che tradotti in Km sono circa 7, un obiettivo, per molti, davvero irraggiungibile. In realtà, non è proprio così, e basterebbero piccoli accorgimenti per riuscire a camminare tutti un po’ di più. Infatti, anche semplicemente compiendo le normali attività quotidiane, guardando le vetrine, facendo le pulizie di casa, portando fuori il cane, andando a buttare la spazzatura, riusciamo a fare anche fino a 5mila passi al giorno.
Che la vita sedentaria faccia lievitare fianchi e crescere la pancetta è ben noto, almeno quanto la convenienza di
Per gli uomini sedentari non ci sono più scuse: se siete abituati a guardare la TV per più di 20 ore a settimana avete circa la metà degli spermatozoi dei vostri coetanei più attivi. Se invece vi dedicate con assiduità allo sport, da poche ore a settimana fino anche a 15 e oltre, con esercizi moderati o intensi, la vostra conta di spermatozoi è maggiore rispetto ai nullafacenti. La ricerca, pubblicata su
Sedie, divani e poltrone sono la sigaretta del terzo millennio: la vita sedentaria che caratterizza la nostra epoca è infatti un nemico silenzioso che, al pari delle “bionde”, mette a rischio la nostra salute un giorno dopo l’altro. A lanciare l’allarme è stata Nilofer Merchant in un intervento alla TED conference di Long Beach.