La dieta antirughe per una pelle tonica e compatta

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO VERDURA FRUTTA DIETA VITAMINE DIMAGRIRE CALORIE POMODORI CETRIOLI ERBETTAMangiare sano, significa non soltanto vivere meglio ma anche combattere l’insorgenza delle temute rughe. Esistono alcuni alimenti che favoriscono il mantenimento di una pelle sana e tonica e ci aiutano a combattere i segni del tempo. Il menù antirughe comprende tanta verdura e frutta, a patto che siano entrambe di stagione e fresche; per ottenere il massimo dei risultati, sarebbe opportuno acquistare prodotti a chilometro zero o provenienti da agricoltura biologica perché questi sono maggiormente ricci di antiossidanti. Quando questa scelta non è effettuabile, è bene scegliere prodotti freschi e di stagione. Fra la frutta più favorevole per la salute della pelle, troviamo i mirtilli e l’uva nera.

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Avere più di cento anni e sfoggiare una pelle ultra liscia: scoperti i geni della giovinezza

DOTT. EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO MEDICINA ONLINE LABORATORIO RICERCA OSPEDALE SCIENZA SCIENZIATO MICROSCOPIO VETRINO FARMACI CHIMICA TEST ESPERIMENTO ANALISI CLINICHE BIOLOGIA MICROBIOLOGIA VIRUS LABORATORYSono stati identificati per la prima volta i geni “della giovinezza” che garantiscono una pelle sempre liscia, anche dopo i 100 anni di età. Sono 3 variazioni genetiche congenite, identificate con le sigle Kcnd2, Diaph1 e Edem1 e sono state trovate in un’area del DNA umano di un gruppo di ultracentenari con una pelle eccezionalmente giovane. La scoperta è dei ricercatori del dipartimento di dermatologia della Stanford university school of medicine e dell’Albert Einstein College of medicine di New York. Lo studio è pubblicato su Journal of investigative dermatology.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
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Introduzione alla medicina estetica e mini guida ai trattamenti più usati

MEDICINA ONLINE MEDICINA ESTETICA BELLEZZA DONNA BELLA MAGRA PELLE NUDA SEXY CORPOPer vivere bene oggi è importantissimo sentirsi “bene con sé stessi” e la medicina è sempre più interpellata da persone di ogni età che richiedono di migliorare il proprio aspetto ed il proprio equilibrio psicofisico. La medicina estetica ha un’importante funzione legata a questa richiesta della società. La medicina estetica è una settore della medicina che ha lo scopo di ritoccare o eliminare gli inestetismi del viso o del corpo senza ricorrere alla chirurgia estetica . Attraverso trattamenti poco invasivi che consentono una ripresa delle normali attività in breve tempo, grazie alla dermoestetica, nei centri estetici oggi si applicano terapie curative e riabilitative, permettendo alle persone di riacquistare una maggiore autostima. Il Medico estetico, attraverso la conoscenza e l’educazione del paziente, gli permette di gestire l’igiene alimentare, di comportamento, psicologica e di cosmesi ed esegue i più indicati e richiesti trattamenti estetici:

  • BOTULINO, intervento utilizzato per eliminare le rughe d’espressione tra le sopracciglia, le zampe di gallina e per il trattamento dell’eccessiva sudorazione.
  • CAVITAZIONE tecnica effettuata per il trattamento della cellulite e delle adiposità localizzate.
  • RIMODELLAMENTO DELLE LABBRA si ottiene grazie ad inteventi con I prodotti di acido ialuronico.
  • BIOSTIMOLAZIONE permette di stimolare le cellule responsabili della produzione di elastina e collagene in modo da ottenere un rassodamento dell’epidermide con conseguente diminuzione delle rughe.
  • RADIOFREQUENZA estetica sfrutta il principio della cessione di calore, per il trattamento del rilassamento cutaneo (lassità della pelle), delle rughe e dell’acne in fase attiva.
  • CARBOSSITERAPIA utilizzata per il trattamento della cellulite.
  • PRESSOTERAPIA trattamento utilizzato per la cura della cellulite edematosa e la ritenzione di liquidi.
  • PEELING soluzioni che consentono di migliorare e levigare la cute del volto rimuovendo gli strati più superficiali danneggiati da eventi patologici come cicatrici o acne per eliminare gli inestetismi del viso.
  • FILLER sono tecniche di profondità per il trattamento delle rughe, delle cicatrici infossate o per aumentare il volume delle labbra.
  • INTRALIPOTERAPIA per il trattamento delle adiposità localizzate senza anestesia.
  • MESOTERAPIA una serie di microiniezioni per il trattamento della cellulite.
  • BIORIVITALIZZAZIONE per prevenire e combattere i segni dell’invecchiamento della pelle.

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I trattamenti di medicina estetica per cancellare le smagliature da gravidanza

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CORPO DONNA BELLEZZA MAGRA ESTETICA BAGNATA PIOGGIA PELLE UMIDA ORGASMO SESSOLe smagliature procurate dalla gravidanza, sono molto frequenti, poiché la pelle tende inevitabilmente a distendersi e a cedere, danneggiandone l’elasticità cutanea. Esse dapprima si manifestano sotto forma di striature rosse, e dopo il parto, tendono a schiarirsi e ad assumere un colorito molto più chiaro, e quindi bianco. Tali smagliature si presentano maggiormente nella zona bassa dell’addome, assumendo un’ aspetto raggrinzito e poco tonico, ma anche su fianchi e seno, in quanto l’aumento di peso e il periodo di allattamento, influiscono notevolmente sull’insorgenza di tale problematica. La maggior parte delle donne, quindi, cerca di prevenire l’insorgenza delle smagliature ricorrendo a trattamenti preventivi, quali il ricorso a creme particolari ed effettuare un po’ di attività fisica per mantenere una buona elasticità cutanea. In altri casi invece, si cerca di risolvere il danno già causato dalle smagliature, mediante il ricorso a molteplici trattamenti, e nel campo della medicina estetica i più ricorrenti sono: trattamenti laser, infiltrazioni e peelings.

I TRATTAMENTI A CUI POTER RICORRERE

I trattamenti più famosi rientranti nel campo della medicina estetica, come già accennato poc’anzi sono la tecnica laser, che agisce sul tessuto cutaneo mediante luci di diversa intensità, riducendo le striature bianche e favorendo il rinvigorimento cellulare. La tecnica delle infiltrazioni, consiste invece nell’introduzione di particolari sostanze nelle zone addominali in cui sono localizzate le smagliature, e permettono il ricambio cellulare ed una notevole diminuzione delle cicatrici cutanee. Infine il trattamento peeling, si effettua mediante in ricorso a prodotti specifici che consentono di realizzare una superficiale esfoliazione della pelle, in quanto si eliminano le cellule morte e si vanno a levigare in modo più definito le striature bianche delle smagliature. Se volete approfondire ogni tecnica potete cercare nel sito grazie al motore di ricerca che vedete in alto nella colonna di destra.

CONTROINDICAZIONI E COSTI

Gli eventuali rischi derivanti dai trattamenti laser, infiltrazioni e peelings, non sono preoccupanti o gravi. L’unica vera controindicazione è la gravidanza. Ad ogni modo è di estrema importanza consultare un medico prima di sottoporsi a tali trattamenti. I costi dei trattamenti laser, infiltrazioni e peelings, sono decisamente variabili, di solito un singolo trattamento parte da circa 60/80 euro, e l’aumento del prezzo varia in base alla tipologia del trattamento che si sceglie. Il costo del trattamento completo cambia di molto in relazione al numero di sedute cui si decide di sottoporsi.

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Albinismo: cause, sintomi, diagnosi, terapie, consigli e conseguenze sulla salute

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO ALBINISMOL’albinismo è un’anomalia congenita, ereditaria, caratterizzata dall’assenza della melanina, il pigmento, che conferisce colore alla pelle, alle mucose, ai peli, ai capelli e agli occhi. Gli albini soffrono di disturbi alla vista e hanno, inoltre, una predisposizione per i tumori della pelle. L’albinismo è presente nei popoli di tutte le razze.

Cause

L’albinismo è una condizione genetica causata da una mutazione di uno dei circa 18 geni, finora individuati, che al loro interno contengono le informazioni necessarie per la produzione di melanina in pelle e occhi. La melanina è un pigmento neri, bruno o rossastro, presenti in quantità variabile in vari distretti corporei, tra cui pelle, iride e capelli, in base all’etnia: la quantità di melanina presente determina la colorazione più o meno scura della cute.

Trasmissione

La maggior parte dei casi di albinismo, denominati albinismo oculocutaneo, ha una trasmissione genetica autosomica recessiva. Una malattia è detta a trasmissione autosomica recessiva quando l’allele alterato deve essere presente in coppia (omozigosi), cioè sono necessarie due copie dell’allele difettoso per far sì che la malattia si esprima, a prescindere dal sesso. Non basta un solo genitore portatore sano o malato, bensì entrambi i genitori devono essere portatori sani o malati. Il fenotipo quindi si esprime quando nel genotipo dell’individuo sono presenti entrambi gli alleli responsabili, fatto che spiega l’alta probabilità di sviluppare malattie genetiche in caso di incesto. Quindi:

  • un individuo che possegga entrambi gli alleli alterati: è portatore ed è malato;
  • un individuo che possegga solo un allele alterato: è portatore ma è sano;
  • un individuo che non possegga nessun allele alterato: NON è portatore ed è sano.

Essere portatore sano vuol dire quindi NON avere la patologia ma possedere nel proprio genotipo un allele mutato, che può essere trasmesso alle generazioni successive.

Dalla combinazione delle possibili condizioni di genitori sani, malati e portatori sani, deriva la distribuzione probabilità che la malattia sia trasmessa ai figli:

  • genitori malato-malato: la probabilità che il figlio/a nasca malato è del 100%;
  • genitori sano-malato: la probabilità che il figlio/a nasca portatore sano è del 100%;
  • genitori malato-portatore sano: la probabilità che il figlio/a nasca malato è del 50% e del 50% che nasca portatore sano;
  • genitori sano-portatore sano: la probabilità che il figlio/a nasca sano è del 50% e del 50% che nasca portatore sano;
  • genitori portatore-portatore: la probabilità che il figlio/a nasca portatore sano è del 50% mentre è del 25% che nasca sano o malato.

Se nessuno dei genitori ha un allele mutato, non c’è ovviamente alcuna trasmissione autosomica recessiva ed i figli saranno tutti sani e NON portatori dell’allele mutato.

Nell’immagine che segue, è raffigurata la tipica situazione in cui entrambi i genitori sono sani ma portatori dell’allele mutato:

  • un figlio su quattro avrà entrambi gli alleli alterati e sarà malato ed ovviamente portatore;
  • due figli su quattro avranno un allele normale ed uno alterato e saranno sani ma anche portatori;
  • un figlio su quattro avrà entrambi gli alleli normali e sarà sano e NON portatore.

Sintomi e segni

La pelle, i capelli e i peli degli albini hanno una funzionalità normale. Tuttavia, cambiano colore. La colorazione “tipica” dell’albinismo, totale, è il bianco. In realtà, però, esistono diversi “gradi” dell’anomalia congenita. In alcuni casi, infatti, pelle, capelli e peli tendono a scurirsi leggermente. Per questo, quindi, è erroneo considerare albino solo chi presenta pelle bianca, capelli bianchi e occhi rossi.

Diagnosi

La diagnosi avviene principalmente tramite anamnesi ed esame obiettivo. I test genici possono individuare i geni responsabili dell’albinismo.

Conseguenze per la salute

I principali problemi per la salute di un albino sono legati alla pelle e agli occhi. La melanina colora la pelle rappresentando uno degli “elementi”, visibili, della variazione umana ma, questo pigmento, svolge anche il ruolo di proteggere la pelle dai raggi, dannosi, del sole. Una prolungata esposizione al sole, infatti, determina un aumento della produzione di pigmento, l’abbronzatura, che funge da “filtro solare naturale”. Quando la pelle, però, è poco o per nulla pigmentata risulta priva di protezione. Questa condizione predispone a facili “scottature” – eritema solare – e, con maggiore rischio, a degenerazioni tumorali.

Gli occhi, senza una normale quantità di pigmento durante lo sviluppo embrionale e durante il primo periodo di vita, non si sviluppano bene e non funzionano bene. L’assenza del pigmento oculare – presente nell’iride e nella retina – determina, specifici, cambiamenti dell’occhio e dei nervi ottici:

  • l’iride si presenta trasparente lasciando passare la luce che, normalmente, entra soltanto attraverso la pupilla con, conseguente, ipersensibilità dell’occhio alla luce, fotofobia;
  • la retina, parte dell’occhio in cui sono localizzate le cellule che percepiscono lo stimolo visivo, manca di un’area piccola ma importante, la fovea, per cui si ha una riduzione dell’acuità visiva;
  • le connessioni nervose, addette al trasporto dello stimolo visivo dalla retina al cervello, seguono un percorso anomalo determinando, di conseguenza, una diminuzione della visione tridimensionale;
  • il nistagmo, movimento involontario degli occhi, generalmente, di tipo orizzontale, lo strabismo ed altri difetti oculari – errori di rifrazione – contribuiscono alla riduzione della visione.

L’entità di ognuno di questi disturbi è variabile in relazione alla quantità di pigmento presente durante lo sviluppo dell’occhio.

Conseguenze a livello psicologico

I soggetti con albinismo affrontano varie di discriminazione in tutto il mondo a causa del colore della pelle: come risultato il paziente tende ad isolarsi e può sviluppare depressione ed ideazioni suicidarie.

Terapie e consigli

Non esiste una terapia specifica per l’albinismo. I consigli, per i pazienti con albinismo, sono:

  • evitare la luce solare diretta;
  • utilizzare occhiali da sole;
  • indossare indumenti protettivi;
  • applicare schermi solari con un fattore di protezione superiore a 30 come  protezione contro i raggi UVA e UVB.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
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Acari ed allergia: cosa sono, dove si trovano, come si combattono

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO SBADIGLIO NOIA DORMIRE LETTO SONNO1) Cos’è l’acaro?
Con quattro paia di zampe e un corpo peloso, gli acari sono lunghi da 0,2 a 0,4 mm. Appartenenti alla stessa famiglia dei ragni e degli scorpioni, l’ordine degli Acarina (volgarmente noti come acari) è suddiviso in 5 famiglie, 18 generi e circa 50.000 specie. In caso di allergia agli acari, la causa che scatena l’allergia (allergene) non è l’acaro in sé, ma le sue feci o le secrezioni, oltre che le carcasse post-mortem. A tale proposito, una decina di acari sono particolare causa di allergia: quelli del genere Dermatophagoides (pteronyssinus e farinae) e la Blomia tropicalis.

2) Dove si trovano gli acari?
Soprattutto infestano la biancheria da letto, i peluche, i divani, i tappeti e le moquette. Tutte le case ne ospitano, persino quelle più pulite.

3) Quali misure preventive è possibile mettere in atto?
Per limitare i rischi di allergia, la disinfestazione è fondamentale, anche se è davvero efficace solo se effettuata in modo precoce, completo e prolungato. Tuttavia, alcune semplici misure permettono di alleviare in modo significativo i sintomi. È opportuno aerare al massimo le stanze, mantenere una temperatura ambiente piuttosto fresca e scegliere come arredo interno superfici lisce facilmente lavabili. Inoltre, si possono anche rivestire i materassi con apposite fodere antiacari e cambiare la biancheria del letto ogni settimana, così come passare frequentemente l’aspirapolvere e, all’occorrenza, munirla di apposito filtro. Per la stessa ragione, si consiglia di mantenere un’umidità relativa dell’aria che non superi il 50% e una temperatura ambiente compresa tra 19 e 21°C (da 16° a 18°C nelle camere da letto). Molto utile è anche l’uso di un apposito spray antiacaro, come questo: https://amzn.to/2RtEsvl

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4) Che posto occupa l’allergia agli acari tra le allergie respiratorie?
Per semplificare, si distinguono le allergie stagionali (causate essenzialmente dai pollini) dalle allergie aperiodiche (o perannuali), che possono sopraggiungere in qualsiasi momento dell’anno. L’allergia agli acari è una di quelle. Si tratta della forma di allergia più diffusa in Italia. Colpisce gran parte dei pazienti che presentano segni di rinite allergica o di asma.

5) L’allergia agli acari è più significativa nel bambino o nell’adulto?
È stato riscontrato un aumento della frequenza di allergia agli acari con il passare degli anni. Più si cresce, più si diventa sensibili agli acari. I bambini, dal canto loro, sviluppano presto questa sensibilizzazione, che si manifesta completamente come allergia solo in età adulta. Pare che questa allergia sia decisiva durante l’infanzia per evolversi poi in asma, in particolare a causa dell’interazione con le infezioni virali, spesso a ripetizione a quell’età.

6) Come distinguere questa allergia da un normale raffreddore?
L’inverno è un periodo dell’anno che può dare adito a confusione. Infatti, i raffreddori producono sintomi piuttosto simili a quelli della rinite allergica. Ciò che permette di distinguere una rinite allergica da un classico raffreddore è quando i sintomi persistono in modo anomalo (ad esempio un raffreddore che dura diverse settimane) o quando i sintomi diventano più evidenti in situazioni particolari (spostamenti in campagna o permanenza in ambienti non opportunamente aerati, caratterizzati da una concentrazione abbondante di polvere e acari…). Una buona diagnosi è certamente fondamentale, ma per prima cosa ciò che conta è curare. Infatti, è curando la rinite allergica che è possibile migliorare i sintomi di un raffreddore virale. D’altronde, uno studio ha dimostrato che i soggetti sensibili agli acari sono maggiormente esposti al rischio di infezioni virali. Succede come se l’allergia agli acari rendesse forte o distruggesse la mucosa respiratoria, preparando il terreno alle infezioni che verrebbero ad aggravare il quadro. È una sorta di circolo vizioso, poiché la rinite e la minaccia virale sono molto spesso associate.

7) Come passare dal sospetto a un’effettiva diagnosi di allergia agli acari?
Il test di riferimento è un test cutaneo noto come “prick test” (prove allergiche). Si provoca un contatto pungendo leggermente la pelle del paziente con uno specillo, attraverso una goccia di allergene purificato. In caso di reazione cutanea significa che si è in presenza di una sensibilizzazione. E, in caso di sensibilizzazione e di sintomi, significa che esiste allergia. Un esame del sangue, il Test delle IgE specifiche, prevede un dosaggio di anticorpi diretti verso l’allergene. Sarà possibile ricercare eventuali allergie incrociate, in particolare ai gamberetti o alle lumache, che possono essere talvolta estremamente pericolose nei pazienti molto allergici agli acari.

Per approfondire, leggi: Test per Allergie e Intolleranze Alimentari

8) Di fronte a queste allergie, gli antistaminici e i corticoidi locali sono efficaci?
Quando sono i pazienti stessi a sospettare l’esistenza di una causa allergica dei loro sintomi, il ricorso a questi farmaci è, infatti, frequente e spesso necessario. Sono consigliati sia dal medico curante, sia da familiari e amici. Quindi, esiste spesso anche la possibilità di un’automedicazione che, in un discreto numero di casi, si rivela insufficiente.

9) Per quali pazienti si consiglia una desensibilizzazione?
Per quei pazienti la cui rinite allergica impedisce una buona qualità di vita e la diagnosi è stata ben formulata, è possibile considerare un’immunoterapia allergenica. In un altro caso, quello dei pazienti affetti da una forma molto grave di asma, occorre in primo luogo regolarla e tenerla sotto controllo prima di considerare una desensibilizzazione per migliorarla.

10) Come avviene la desensibilizzazione?
Il principio dell’immunoterapia allergenica o desensibilizzazione è di apportare, in modo frequente e regolare, l’allergene all’organismo. Questo consente di riconoscerlo e di abituarsi poco alla volta senza sviluppare sintomi allergici. In passato, si faceva uso di un certo quantitativo di allergeni per indurre una tolleranza. Oggi, questo fenomeno immunologico si ottiene somministrando tutti i giorni delle gocce sotto la lingua, a digiuno. Nel caso di allergia agli acari, questo trattamento viene assunto tutto l’anno e la sua durata varia da tre a cinque anni. L’efficacia di questa cura varia in base alla gravità dell’allergia, anche se sarà sempre possibile apprezzare una diminuzione più o meno significativa dei sintomi. Infatti, questo trattamento comporta sempre un aumento del numero di giorni senza sintomi e una diminuzione del consumo di farmaci di emergenza. Nella migliore delle ipotesi, si riesce a farli scomparire del tutto.

Consigli antiacari

  • Aver cura della biancheria da letto (materassi, reti) e degli accessori a corredo (lenzuola, guanciali, piumoni e copripiumoni…);
  • Far prendere aria ai letti la mattina;
  • Passare regolarmente l’aspirapolvere (tutte le settimane), utilizzando sistematicamente del materiale specifico (filtro HEPA);
  • Lavare regolarmente la biancheria da letto (ogni 2 settimane) a temperature superiori a 60°C (in assenza di fodere antiacari);
  • Lavare la fodera antiacari a 60°C due volte all’anno;
  • Cambiare le lenzuola una volta alla settimana;
  • Preferire una rete con doghe in legno;
  • Evitare i piumoni in piuma naturale (nicchie in cui si annidano gli acari, difficili da pulire);
  • Pulire i pavimenti e gli oggetti a rischio;
  • Preferire il parquet e il linoleum alla moquette;
  • Lavare tende e cuscini a 60°C;
  • Prediligere i peluche lavabili in lavatrice a 60°C;
  • Rivestire guanciali, materassi e piumoni con fodere antiacari;
  • Gestire la temperatura all’interno della casa, cambiare aria, ecc.
  • Far prendere aria ai letti la mattina e aerare le camere da letto almeno un quarto d’ora al giorno, soprattutto in presenza di tempo freddo e secco;
  • Controllare l’umidità relativa (utilizzare un deumidificatore) al di sotto del 50%;
  • Mantenere una temperatura ambiente ragionevole (al massimo tra 18 e 20° C, in particolare nelle camere da letto).

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La bellezza del viso passa per il contorno labbra: cosmetici, filler ed esercizi per levigare la zona attorno alla bocca

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO DONNA ROSSETTO SPECCHIO BELLEZZA TRUCCO MAKEUP LABBRA SPECCHIETTO NASO BOCCA LABBRA ESTETICA VISO CAPELLIIl contorno labbra è ormai da decenni preso di mira dai ricercatori cosmetici nell’intento di ideare creme e sieri sempre più all’avanguardia per migliorarne l’aspetto e prevenire i segni dell’invecchiamento cutaneo precoce. Il contorno labbra tende ad invecchiare assai più rapidamente rispetto alle altre zone del volto: questo perché le labbra sono perennemente sottoposte a numerosi movimenti, eseguiti per masticare, parlare, sorridere, baciare e quant’altro. Come se ciò non bastasse, il sottilissimo strato di pelle che circonda le labbra è estremamente suscettibile agli insulti atmosferici: il vento, il freddo, gli sbalzi termici tipici di questo mese ed i raggi UV solari od artificiali aggrediscono continuamente questa zona, rendendola via via più debole.

Continua la lettura su https://www.my-personaltrainer.it/benessere/contorno-labbra.html

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Coronavirus: lavarsi bene le mani non è facile come sembra, ecco i trucchi per farlo bene

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO MANI MASSAGGIO BRACCIA DITA POLSO BAGNO LAVANDINO ACQUA LAVARSI LAVAGGIO SAPONE (3)Lavarsi le mani, dalle scoperte del grande medico Ignác Fülöp Semmelweis in poi, è diventato un fatto importantissimo, soprattutto in momenti come questi in cui la paura del contagio da COVID-19 è molto alta. Tenere pulite le mani è la regola più semplice ed efficace per proteggere la propria e l’altrui salute, eppure quasi nessuno lo fa bene. Invece dovremmo imparare tutti a farlo nella maniera adeguata visto che i germi sono ovunque e si spostano facilmente da un punto all’altro utilizzando l’acqua, gli oggetti, gli esseri viventi e le particelle di polvere come navicelle di trasporto. Quando trovano un ambiente ideale o comunque protetto, vi si annidano e, se le condizioni ambientali lo consentono, proliferano moltiplicandosi ad un ritmo impressionante.

Leggi anche: Cinque insospettabili oggetti che sono più sporchi della tavoletta del water

Quando si dovrebbero lavare le mani?

Prima di…

  • Maneggiare o consumare alimenti;
  • Medicare o toccare una propria od un’altrui ferita;
  • Applicare o rimuovere le lenti a contatto.

Dopo aver…

  • Soggiornato alla toilette o aver toccato l’area ano-genitale;
  • Maneggiato cibo crudo, in modo particolare le carni (pollo, maiale, hamburger) od il pesce;
  • Cambiato un pannolino;
  • Soffiato il naso, tossito o starnutito;
  • Aver accarezzato un animale domestico, soprattutto rettili e animali esotici;
  • Aver maneggiato rifiuti;
  • Essersi allenati in palestra;
  • Dopo aver soggiornato in luoghi molto affollati, come le sale da aspetto di ferrovie ed aeroporti;
  • Essere stati a stretto contatto con persone ammalate, ad esempio al ritorno dall’ospedale;
  • Essere stati in contatto con persone infettate da un patogeno trasmissibile, come virus, batteri e funghi.

Come lavarsi le mani?

Quando si parla di igiene personale, non è importante rispettare solo le indicazioni sul momento opportuno per lavarsi le mani, ma anche quelle inerenti la corretta tecnica di lavaggio e detersione. Un risciacquo veloce, infatti, non è sufficiente per eliminare il problema. Vediamo allora alcuni semplici consigli per lavarsi le mani nel modo più idoneo.

  1. Utilizzare sapone (preferibilmente antibatterico) ed acqua corrente, preferibilmente calda ma non troppo;
  2. Lavare accuratamente tutte le superfici;
  3. Sfregare le mani tra di loro incrociando le dita;
  4. Risciacquare abbondantemente;
  5. Asciugare le mani con l’apposita carta usa e getta;
  6. Se il lavandino è dotato di vecchi rubinetti, questi andrebbero chiusi con le mani protette dalla carta usa e getta;
  7. Applicare una crema idratante per prevenire le irritazioni dopo l’utilizzo di detergenti aggressivi.

E’ importante inoltre:

  • non abusare di gel idroalcolici, ma usare acqua e sapone;
  • evitare di lavarsi le mani con acqua troppo calda;
  • evitare di mangiarsi le unghie e le pellicine;
  • usare creme idratanti specifici per le mani.

Coronavirus

Per limitare l’infezione da coronavirus, serve un sapone antibatterico come questo che vi consigliamo: https://amzn.to/3dmLcpU

Per lavarsi le mani in modo ottimale e limitare il rischio di contagio da COVID-19 è importante seguire la seguente procedura, che deve durare non meno di 40 secondi totali:

MEDICINA ONLINE COME LAVARSI LE MANI CON SAPONE ANTIBATTERICO PER ELIMINARE IL VIRUS COVID 19 CORONAVIRUS.jpg

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