Cos’è la pubertà, a che età inizia e come si manifesta?

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO OSPEDALE ANAMNESI ESAME OBIETTIVO SEMEIOTICA FONENDOSCOPIO ESAMELa pubertà è un periodo della vita di un essere umano in cui avvengono marcati cambiamenti psichici, morfologici e funzionali attraverso i quali il corpo di un bambino diviene un corpo adulto capace di riprodursi producendo autonomamente i propri ormoni sessuali. I cambiamenti che avvengono in pubertà riguardano soprattutto lo sviluppo dei caratteri sessuali secondari, la maturazione delle gonadi (testicolo e ovaio, che iniziano la gametogenesi, cioè la formazione di spermatozoi ed oociti) e modificazioni psicologiche e comportamentali (come lo sviluppo della pulsione sessuale).

A che età inizia la pubertà nel maschio?
Nel maschio la pubertà inizia intorno al tredicesimo anno di età e dura fino ai 18-20 anni.

A che età inizia la pubertà nella femmina?
Nella femmina la pubertà inizia generalmente prima che nel maschio, intorno all’undicesimo anno di età e dura fino a circa 18 anni.

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Cosa determina un anticipo della pubertà?
Nell’ultimo secolo e mezzo nei paesi sviluppati si è assistito ad un anticipo progressivo  della pubertà, almeno fino agli anni ’70, spiegabile sulla base di diversi elementi. Se da un lato ha inciso il maggior apporto calorico e proteico, unitamente alle migliori condizioni igieniche ed ambientali, dall’altro anche il contesto fortemente sessualizzato che caratterizza le società occidentali contribuisce ad anticipare in maniera evidente l’inizio della pubertà.

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Cosa determina un ritardo della pubertà?
Vi sono una serie di fattori che agiscono in senso contrario, come l’altitudine (l’ipossia relativa ritarda lo sviluppo puberale) e l’attività fisica particolarmente intensa (specie se associata a basso peso corporeo e disordini alimentari). Infine, non bisogna dimenticare che a parità di condizioni di vita, salute, alimentazione e contesto sociale, l’epoca della pubertà può comunque differire – anche in maniera significativa – sulla base di fattori genetici individuali.

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Come si manifesta la pubertà nei maschi?
Nel maschio, il primo segno della pubertà è l’aumento di volume dei due testicoli, vale a dire di quegli organi deputati alla produzione degli spermatozoi. A tal proposito, si parla di spermarca per indicare la prima eiaculazione, che normalmente avviene tra i 13 ed i 16 anni; la normospermia viene invece raggiunta a circa 17 anni. Inizia a crescere un accenno di barba sul viso.

Come si manifesta la pubertà nelle femmine?
Analogamente al maschio, nella donna si parla di menarca per indicare l’età di insorgenza della prima mestruazione, che compare appunto verso l’undicesimo anno di età; dopo questo periodo la percentuale di cicli anovulatori si attesta intorno al 55% nei primi due anni, per poi scendere al 20% dopo 5 anni e risalire nella pre-menopausa (si tratta ovviamente di dati generali, suscettibili di un’ampia variabilità individuale). Le mammelle iniziano a svilupparsi ed ingrandirsi.

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Come identificare con esattezza l’inizio della pubertà?
Mentre nelle donne l’inizio della pubertà, corrispondente al menarca è facilmente identificabile, come anche l’aumento delle mammelle, molto più difficile risulta nel maschio risalire all’epoca dello spermarca; molto spesso, infatti, il funzionamento dei testicoli si rende evidente per la prima volta durante un sogno, con l’emissione di sperma senza che il giovane stesso si sia reso conto dell’accaduto.

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Quali sono i cambiamenti in pubertà che avvengono in entrambi i sessi?
Aldilà del menarca per le femmine e dello spermarca per gli uomini, la pubertà si accompagna a profondi cambiamenti morfologici, funzionali e psichici comuni sia ai maschi che alle femmine, con le duvute differenze qualitative/quantitative. Per entrambi i sessi si assiste alla comparsa di peli ascellari, pubici ed anali, allo sviluppo delle ghiandole sudoripare e degli organi sessuali, all’aumento di lunghezza delle corde vocali e al cambiamento della voce; il tutto accompagnato da un rapido incremento della statura. Al termine della pubertà saranno cambiate anche le differenze nelle proporzioni tra massa ossea, massa muscolare (una volta e mezza superiori nel maschio adulto), e tessuto adiposo (due volte superiore nella femmina adulta).

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Quando si parla pubertà precoce e ritardata?
Entro certi limiti, ritardi ed anticipi nell’insorgenza della pubertà sono in genere fisiologici, ma in determinate situazioni possono nascondere una patologia (spesso di origine ormonale) od una grave alterazione organica. In genere si parla di pubertà precoce quando insorge prima degli 8 anni nella donna e dei 9 nel maschio, e di pubertà ritardata qualora non compaiano segni di sviluppo sessuale entro i 13,4 anni nella femmina ed i 14 anni nel maschio.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
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“Dottore il mio uomo non viene”: cause e terapie per eiaculazione ritardata ed assente

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO AMORE COPPIA SESSO FIDANZATI SOLE TRAMONTO SPIAGGIA MAREL’eiaculazione ritardata è una comune disfunzione sessuale che consiste nella difficoltà  o – nei casi più gravi – nella totale incapacità da parte dell’uomo di raggiungere il riflesso eiaculatorio e quindi di eiaculare, nonostante sia avvenuta una adeguata stimolazione sessuale (tramite masturbazione o rapporto sessuale) sufficiente a portare l’uomo al punto di piacere massimo. L’eiaculazione ritardata può essere anche legata ad anorgasmia (incapacità di percepire l’orgasmo).
E’ interessante notare come la capacità di ritardare al massimo l’eiaculazione quando si è giovani è spesso visto come un elemento di forte “popolarità” nella platea femminile, grazie al fatto che-  al contrario dei propri coetanei – si riesce a far durare il proprio rapporto più a lungo. Con il tempo, però e soprattutto quando si entra in una relazione stabile, l’eiaculazione ritardata può generare più di qualche problema nella coppia, dal momento che il/la partner potrebbe provare un forte senso di frustrazione nel vedere che il proprio partner non riesce a provare l’orgasmo durante il rapporto sessuale e generalmente se ne attribuisce la colpa. Senso d’inadeguatezza, bassa autostima, dubbi sull’identità sessuale del proprio partner sono conseguenze che possono ledere al rapporto di coppia. Al contrario, potrebbe svilupparsi un senso di risentimento nei confronti del partner tale da lasciare quest’ultimo.

Leggi anche: Due eiaculazioni consecutive sono possibili? Come funziona una eiaculazione?

Quanto dura un rapporto normale e quanto dura nell’eiaculazione ritardata?

Secondo recenti statistiche un rapporto sessuale dura mediamente in media 7 minuti, gli uomini che soffrono di eiaculazione ritardata, invece, possono protrarlo – senza desiderarlo – per due o più ore. In genere, però, si tratta di rapporti che durano in media 30-45 minuti. Comunemente è il/la partner a desiderare la fine della penetrazione, il conseguente disagio e frustrazione possono far perdere a quest’ultimo l’eccitazione e nella donna la lubrificazione, rendendo la penetrazione dolorosa e frustrante.

Classificazioni dell’eiaculazione ritardata

L’eiaculazione ritardata può essere classificata in base al momento in cui si manifesta il disturbo:

  • Cronica (o primaria): l’incapacità eiaculatoria può essere cronica se la si è sperimentata sin dai primi rapporti sessuali.
  • Acquisita (o secondaria): se la vita sessuale è stata inizialmente normale e l’incapacità eiaculatoria si è sviluppata solo in un secondo momento, o dopo un periodo di assenza del problema.

L’eiaculazione ritardata può essere anche classificata in base al momento della vita in cui si manifesta:

  • Generalizzata (o assoluta): più rara, quando capita con qualsiasi partner sessuale e qualsiasi situazione.
  • Specifica (o situazionale): più frequente, quando si presenta con un partner in particolare o in date situazioni.

L’eiaculazione ritardata può essere classificata in funzione delle cause scatenanti:

  • Organica: la forma meno frequente, causata dall’assunzione di alcuni farmaci o da alcune patologie. Tra le cause endocrino-mediate di natura organica si ricordano il diabete e l’ipotiroidismo. Il morbo di Parkinson, le neuropatie e la sclerosi multipla rientrano invece tra le cause neurologico – organiche, mentre le operazioni a livello pelvico, addominale e perianale costituiscono i fattori principali delle cause chirurgico-organiche. Da ultimo, le specialità farmacologiche: tra i farmaci più pericolosi da questo punto di vista ricordiamo i neurolettici, i narcotici, i cannabinoidi e, soprattutto, gli antidepressivi serotoninergici e triciclici. Anche l’alcool, quando assunto in quantità eccessive, potrebbe generare disturbi eiaculatori.
  • Psicologica: la più frequenta, la cui origine è determinata dalla psiche maschile (ansia, paura, senso di inadeguatezza…).

L’eiaculazione ritardata può essere classificata in funzione del grado d’intensità del disturbo:

La forma lieve o moderata dell’eiaculazione ritardata si suddivide in ulteriori due gradi:

  • Grado 1: l’atto sessuale si protrae per lungo tempo e le spinte coitali dell’uomo risultano particolarmente energiche, allo scopo di raggiungere l’orgasmo più velocemente.
  • Grado 2: l’uomo affetto da eiaculazione ritardata non riesce a consumare il rapporto naturalmente, ma la stimolazione meccanica manuale rappresenta una soluzione alternativa efficace.

Entrambi i gradi di intensità risultano fortemente condizionati sia da fattori psicologici – soprattutto legati allo stress lavorativo – sia da cause organiche.
La forma severa di eiaculazione ritardata è correlata, in genere, a malattie di origine neurologica o alla somministrazione di farmaci di tipo serotoninergico, fattori imputabili dell’aumento della soglia oltre la quale s’innescano i meccanismi eiaculatori (prolungando quindi la durata del rapporto sessuale). In questa fase particolarmente delicata, l’uomo si trova in una situazione ingestibile, poiché in presenza della figura femminile l’eiaculazione risulta impossibile: l’atto eiaculatorio può avvenire solamente tramite la masturbazione (grado 3). La fase più problematica (grado 4) si verifica quando l’uomo è totalmente incapace di eiaculare: in simili frangenti l’eiaculazione è impossibile (aneiaculazione).

Leggi anche: Differenza tra eiaculazione retrograda e aneiaculazione

Eiaculazione ritardata o assente da cause psicologiche

Da molti studi è emerso che la psiche umana ha una forza tale da influenzare anche il corpo e le sue funzionalità: anche gli impulsi eccitatori e l’atto eiaculatorio sono fortemente plagiati dalla mente. A rigor di ciò, è palese come anche l’eiaculazione ritardata possa conseguire a disturbi mentali, che si svelano spesso immotivati. Non è infrequente, infatti, che il ritardo eiaculatorio sia collegato direttamente a condizioni mentali inerenti, in particolar modo, alla possibilità/capacità di togliere i freni inibitori durante l’amplesso con la partner femminile.
Anche l’ansia da prestazione può influire negativamente durante l’atto sessuale: comunemente, questa particolare “ansia” prima di un rapporto è ritenuta la causa principale di eiaculazione precoce; tuttavia, pochi sono a conoscenza che questo particolare stato ansioso preliminare può essere anche responsabile del problema opposto: il ritardo eiaculatorio.
Scavando più profondamente fino ad arrivare nell’intimo della psiche maschile, i motivi mentali responsabili dell’eiaculazione ritardata riflettono la fragilità del maschio: per alcuni, l’eiaculazione corrisponde ad un momento ansioso non tanto per l’atto in sé, piuttosto per l’impossibilità di controllare il corpo. In altre parole, l’orgasmo è sinonimo di perdita del controllo e, paradossalmente, alcuni uomini si sentono impotenti di fronte a tutto ciò, proprio perché non sono più in grado di gestire le proprie sensazioni. Per altri ancora, il ritardo eiaculatorio riflette un atto egoistico inconscio, quasi come se l’emissione di sperma rappresentasse la perdita di una parte di se stessi.
In queste ultime due condizioni, l’eiaculazione viene inconsapevolmente posticipata allo scopo di mantenere il ferreo controllo delle proprie azioni ed evitare di “perdere” o “donare” una parte di se stessi.

Leggi anche: Come avere la più potente erezione della tua vita senza farmaci

Eiaculazione ritardata: focus sul paziente

Generalmente il paziente dichiara di riuscire ad avere erezioni buone e prolungate, ma di non sentire abbastanza eccitazione fisica e/o mentale durante il rapporto sessuale. Spesso si tratta di uomini che tendono ad avere difficoltà ad esprimere le proprie emozioni, molto controllati, emotivamente distaccati. L’iper controllo può averli condotti verso ruoli di rilievo, tuttavia possono essere uomini che non riescono ad abbandonarsi al piacere sessuale, soprattutto a causa di paure ed insicurezze, spesso anche sul proprio fisico, di origine adolescenziale. Si può inoltre aggiungere che in alcuni casi i soggetti hanno avuto un’educazione rigida, con una madre che pretendeva di essere sempre “buoni e disponibili” e che ha inculcato nella propria progenie l’idea che il sesso sia qualcosa di “sporco”. Ciò ingenera, secondo gli esperti, una rabbia inconscia e repressa per il sesso femminile: la mancata eiaculazione rappresenterebbe un non concedersi, quale atto di ritorsione. Vi sono poi i casi di abusi sessuali vissuti nell’infanzia o di omosessualità latente. Anche l’eccessivo servilismo nei confronti del partner, la necessità di soddisfarne ogni bisogno e di dare il maggior piacere possibile può avere una forte influenza su tale disturbo. In tutti questi casi, una terapia psicologica accurata è la soluzione necessaria: bisogna ristabilire un senso di fiducia nei confronti del mondo femminile, nonché la capacità di affermare bisogni, esigenze e desideri di fronte a quelli del partner.

Integratori alimentari efficaci nell’eiaculazione ritardata

Qui di seguito trovate una lista di altri integratori alimentari acquistabili senza ricetta, potenzialmente in grado di migliorare e “velocizzare” la prestazione sessuale sia maschile che femminile a qualsiasi età e trarre maggiore soddisfazione dal rapporto, aumentando la quantità di sperma disponibile, potenziando l’erezione e procurando un aumento di libido sia nell’uomo che nella donna:

Eiaculazione ritardata o assente a causa di masturbazione compulsiva e dell’effetto Coolidge

Una delle cause di eiaculazione ritardata è la masturbazione compulsiva che si verifica nella dipendenza da porno online. A tale proposito leggi questo articolo: Masturbazione compulsiva e dipendenza dalla pornografia online causano impotenza anche nei giovani: colpa dell’effetto Coolidge

Diagnosi di eiaculazione ritardata o assente

La diagnosi viene fatta dal medico in base a vari parametri:

  • ricerca eziologica (cioè della causa) del ritardo eiaculatorio;
  • studio dei motivi che diminuiscono il desiderio sessuale;
  • analisi delle caratteristiche generali dell’eiaculazione (tempistiche, sensazioni, qualità spermatica);
  •  analisi medica generale per valutare la presenza di cause organiche che rendono difficoltosa l’eiaculazione;
  • studio psicologico del paziente.

Il sintomo in esame, l’eiaculazione ritardata appunto, dev’essere indagato sistematicamente in tutte le sue sfaccettature, attraverso il colloquio con il paziente (al quale devono essere poste domande precise ed obiettive), l’esperienza e la delicatezza dello specialista, e l’utilizzo di un’adeguata strumentazione anamnestica.

Leggi anche: Come avere un’eiaculazione più abbondante e migliorare sapore, odore, colore e densità dello sperma?

Terapie dell’eiaculazione ritardata o assente

Le terapie dell’eiaculazione ritardata devono essere determinate in base alle cause che l’hanno determinata. Se il paziente lamenta un ritardo dell’atto eiaculatorio dovuto solamente allo stress, la terapia risolutiva risulta meno “importante” rispetto all’eiaculazione ritardata causata da abuso di farmaci, ansia da prestazione, disturbi psico-sessuali ecc. Le terapie volte ad ovviare l’eiaculazione ritardata sono principalmente due, quella farmacologica e quella psicologica.

Terapia farmacologica

La terapia farmacologica si basa sulla somministrazione di specialità medicinali di tipo simpatico-mimetiche, in grado di stimolare i centri nervosi eccitatori, responsabili dell’orgasmo.

Terapia psicologica

La terapia psicologica, pur efficace sul solo paziente che soffre di eiaculazione ritardata, dovrebbe preferibilmente coinvolgere entrambi i partner, allo scopo di istruire la coppia sui principi-fondamento delle relazioni sessuali ed interpersonali. L’istruzione sessuale di tipo riabilitativo prevede un programma preciso, in cui il dialogo ha un ruolo fondamentale nelle relazioni di coppia; inoltre, le suddette terapie sono utili ad entrambi i partner per la progressiva e graduale acquisizione delle capacità di beneficiare reciprocamente dell’appagamento psicologico e fisico, attraverso la messa in pratica di mansioni sessuali specifiche. Il fine è decondizionare l’inconveniente sessuale (eiaculazione ritardata), vivere le proprie emozioni ed eliminare i condizionamenti negativi mentali.

Se credi di soffrire di eiaculazione ritardata da cause psicologiche, prenota la tua visita e, grazie ad una serie di colloqui riservati, ti aiuterò a risolvere definitivamente il tuo problema.

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In un rapporto orale dove va a finire e cosa accade allo sperma ingoiato? Può dare problemi alla salute? Posso rimanere incinta?

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO AMORE COPPIA SESSO SESSUALITA ABBRACCIO MATRIMONIO MASTURBAZIONE ORGASMO (2)Quelle del titolo vi potrebbero sembrare domande ridicole o banali ed avervi fatto sorridere, invece sono questioni estremamente importanti e che meritano risposte serie e scientifiche, specie per i giovanissimi che si sono accostati da pochissimo alla sfera sessuale e mancano di esperienza. Penso soprattutto al rischio della trasmissione di infezioni, anche gravi, attraverso il rapporto orale, fatto spesso sottostimato dai più giovani e troppo poco affrontato nella scuola (in Italia l’insegnamento dell’educazione sessuale è ancora una vera utopia…) ed in famiglia. Cominciamo dalla prima domanda:

Cos’è un rapporto sessuale orale?

Un rapporto sessuale orale è l’insieme di pratiche sessuali che mirano a stimolare eroticamente gli organi genitali maschili o femminili, tramite principalmente ma non esclusivamente l’uso della bocca, delle labbra e della lingua. Il rapporto sessuale orale può essere principalmente di due tipi (anche se ci sono alcune “variazioni” possibili):

  • Fellatio (il partner stimola il pene): il partner sollecita il glande e l’asta del pene con labbra e lingua, infilando anche ritmicamente il pene all’interno della bocca con velocità variabile, in genere tenendo fermo il pene con la mano o accarezzandolo, sfregando anche il prepuzio (scoprendo ritmicamente il glande) e coinvolgendo eventualmente nell’azione anche i testicoli.
  • Cunnilingus (il partner stimola la vulva): la vulva, in particolar modo il clitoride, viene baciata, leccata o succhiata con movimenti ritmici lenti, veloci o alternati. Anche l’ingresso e la parte iniziale della vagina può essere stimolato con la lingua. Per alcune donne il cunnilingus, specialmente se eseguito da un partner allenato, risulterebbe molto più efficace della penetrazione nel portarle al raggiungimento dell’orgasmo.

In un rapporto orale praticato ad un uomo, dove finisce lo sperma?

Grazie alla stimolazione orale, un uomo può raggiungere l’orgasmo. Salvo la presenza di determinate patologie, come l’eiaculazione retrograda, durante l’orgasmo l’uomo emetterà una quantità variabile di sperma. L’uomo può indirizzare l’eiaculato – con l’approvazione del partner – nella direzione voluta e certamente molti uomini trovano estremamente eccitante – al termine del sesso orale – l’atto di eiaculare all’interno della bocca del partner. Successivamente il partner può decidere di sputare o ingerire lo sperma eiaculato.

Cosa accade allo sperma ingoiato?

Parte del liquido seminale può percorrere l’esofago e giungere nello stomaco, dove viene letteralmente digerito dai succhi gastrici come qualsiasi altro alimento, in quanto contiene molte molecole utili all’organismo: proteine, zuccheri, vitamine, sali minerali.

Cosa contiene lo sperma?

Per rispondere a questa domanda, leggi questo articolo: Cosa contiene lo sperma?

Quante calorie contiene lo sperma?

Per rispondere a questa domanda, leggi questo articolo: Quante calorie contiene lo sperma?

Si può essere allergici allo sperma?

Per rispondere a questa domanda, leggi questo articolo: Si può essere allergici allo sperma?

Si può rimanere incinta con un rapporto orale?

C’è solo un caso documentato, ma parliamo di una storia assolutamente particolare: Ragazza di 15 anni rimane incinta dopo sesso orale

Lo sperma ingoiato fa bene alla salute?

Per rispondere a questa domanda, leggi questo articolo: Lo sperma ingoiato fa bene alla salute?

Lo sperma ingoiato fa male alla salute?

Lo sperma può essere veicolo di infezioni del cavo orale e sistemiche. A tale proposito vi invito a leggere questo mio articolo: Sesso e AIDS: l’HIV si trasmette anche tramite il rapporto orale

Lo sperma viene usato in cucina?

Si, anche se la cucina “tradizionale” non usa sperma umano, bensì quello animale. Lo sperma, specialmente quello di alcuni pesci, è impiegato in molti piatti tradizionali, anche in Italia. Ad esempio lo sperma di tonno è l’ingrediente principale di un piatto tipico siciliano e sardo, il lattume o figatello. Nella cucina rumena lo sperma di carpa e di altri pesci d’acqua dolce è utilizzato in frittura come alimento, denominato Lapti (dal latino Lactes). Nella cucina russa, lo sperma dell’aringa (молока, “Moloka”) viene marinato come il resto del pesce ma consumato separatamente. A tal proposito, leggi anche:

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Come funziona una eiaculazione? Due eiaculazioni consecutive sono possibili?

MEDICINA ONLINE SPERMA LIQUIDO SEMINALE PLASMA UOMO COME FUNZIONA AMORE DONNA PENE EREZIONE IMPOTENZA DISFUNZIONE ERETTILE VAGINA SESSULITA SESSO COPPIA LOVE COUPLE FRINEDS LOVER SEX GIRSalvo particolari patologie, ogni uomo l’ha provata, almeno dalla pubertà in poi, eppure ben pochi sanno cosa succede nel nostro corpo durante una eiaculazione. Cominciamo dalla domanda più scontata:

Cos’è l’eiaculazione?

Il termine “eiaculazione” (dal latino ejaculatio) designa l’espulsione dello sperma (anche chiamato “liquido seminale“) da parte dell’uomo, tramite l’orifizio dell’uretra, posto – salve malformazioni come l’ipospadia – sull’apice del glande del pene. È il frutto della stimolazione ripetuta del pene – e quindi indirettamente della prostata – durante la masturbazione o il rapporto sessuale o altri tipi di stimolazioni (ad esempio massaggio prostatico). L’eiaculazione dura, generalmente, alcuni secondi ed è influenzata da fattori fisici (durata delle contrazioni, numero e forza), quantitativi (produttività della ghiandola prostatica e delle vesciche spermatiche) nonché psicologici.

Come funziona l’eiaculazione ed in quali fasi è divisa?

L’espulsione dello sperma avviene in varie fasi:

  1. gli spermatozoi prodotti ed accumulati nei testicoli, tramite i condotti deferenti si spostano in direzione della prostata, in seguito all’eccitazione sessuale;
  2. salvo malattie, il collo della vescica si chiude automaticamente per impedire che l’urina si mescoli allo sperma;
  3. gli spermatozoi, nel loro viaggio al di fuori dei testicoli, si mescolano al plasma seminale (la parte liquida dello sperma), prodotto dalla prostata e delle vescicole seminali;
  4. gli spermatozoi, mescolati al plasma seminale, formano lo sperma vero e proprio;
  5. lo sperma va verso la base dell’uretra e – continuando la stimolazione – ad un certo punto l’uomo prova una tensione che gli segnala che sta per arrivare all’orgasmo. Ha raggiunto il punto di non ritorno;
  6. lo sperma è espulso con una potenza variabile. L’eiaculazione è accompagnata da contrazioni ritmiche molto potenti, causate principalmente dal muscolo pubococcigeo. Il numero di contrazioni è variabile, solitamente l’uomo prova dalle 4 alle 8 contrazioni muscolari. Se l’orgasmo è presente (come vedremo in seguito ciò non avviene necessariamente ad ogni eiaculazione) viene provato dall’uomo durante queste contrazioni.

Leggi anche: Processo eiaculatorio: come avviene l’emissione dello sperma dal pene

Eiaculazione ed orgasmo corrispondono?

Non è corretto dire che l’eiaculazione corrisponde all’orgasmo: l’eiaculazione è un processo separato dall’erezione, essendo quest’ultima controllata dall’ipofisi. Si possono verificare orgasmi senza eiaculazione visibile (come avviene ad esempio nell’eiaculazione retrograda) ed eiaculazioni senza orgasmo (anorgasmia) come avviene ad esempio nelle eiaculazioni notturne. Le eiaculazioni notturne sono più frequenti nei giovani, il che potrebbe essere legato all’alto tasso di testosterone; tuttavia, non si è ancora trovata la causa reale di questo fenomeno. In ogni caso durante i periodi d’astinenza dai rapporti sessuali, gli episodi di eiaculazione notturna sono più frequenti. Per approfondire leggi:

Due eiaculazioni consecutive sono possibili?

Il tempo medio d’attesa dopo il quale è possibile una nuova eiaculazione è variabile da uomo a uomo, solitamente ad un giovane bastano anche 15 minuti, più avanti con l’età possono essere necessari anche 60 minuti. Dopo l’eiaculazione, il pene perde gradualmente la sua rigidità ed è raro che due eiaculazioni si producano di seguito, magari a distanza di pochi secondi, anche se è tecnicamente possibile. Durante l’orgasmo, l’ipofisi, una ghiandola cerebrale, secerne delle endorfine che inducono il sonno e tendono a rendere più difficile una nuova eiaculazione ravvicinata. Se volete aumentare le possibilità di avere più orgasmi di seguito, leggete la mia guida: Orgasmi multipli maschili: come avere due o più eiaculazioni di seguito

Integratori alimentari

Qui di seguito trovate una lista di integratori alimentari acquistabili senza ricetta, potenzialmente in grado di migliorare la quantità/qualità dello sperma e la prestazione sessuale sia maschile che femminile a qualsiasi età e trarre maggiore soddisfazione dai rapporti sessuali:

I disturbi dell’eiaculazione

I disturbi dell’eiaculazione più diffusi, sono:

  1. L’eiaculazione precoce. È un problema frequente ma non grave. Riguarda circa 1 uomo su 3. L’uomo (generalmente abbastanza giovane) eiacula all’inizio della penetrazione e a volte anche prima. L’eiaculazione precoce è soprattutto causata da un problema d’autocontrollo. L’eiaculazione diventa un riflesso incontrollabile che l’uomo non riesce a ritardare per fare durare il suo piacere.
  2. L’aneiaculazione: durante l’eiaculazione non fuoriesce sperma. In particolare, si tratta dell’effetto di alcuni trattamenti utilizzati contro il cancro.
  3. L’eiaculazione retrograda o secca: lo sperma rifluisce verso la vescica anziché essere espulso. Questa anomalia spesso è causata da certi interventi chirurgici. E causa la sterilità.
  4. L’eiaculazione sanguinante (ematospermia): lo sperma contiene tracce di sangue. Spesso questo disturbo è benigno ma a volte può indicare la presenza di un tumore alla prostata o di alcune infezioni.
  5. L’eiaculazione dolorosa: l’uomo prova dolore a livello dell’uretra, del bacino o dell’ano, causati da un’infezione alla prostata.

Si può controllare la propria eiaculazione?

In generale, controllare l’eiaculazione diventa più facile con l’età e quindi l’esperienza. Esistono dei metodi per imparare a controllare il piacere, utili per gli uomini che soffrono d’eiaculazione precoce, ma anche per gli altri:

  1. l’effetto ” doccia fredda”: pensare a qualcosa di poco erotico per ritardare l’arrivo dell’orgasmo;
  2. ci si può anche masturbare prima del rapporto per ridurre l’eccitazione al momento fatidico;
  3. i preservativi ritardanti: sono utili per tutti, e non soltanto per rimediare alle eiaculazioni precoci;
  4. il metodo dello ” start and stop”. Questa tecnica americana consiste nel richiedere alla partner di effettuare una pressione sul frenulo del pene quando l’uomo sente che raggiungerà il punto di non ritorno;
  5. Esercizi di Kegel. Sono potenti strumenti per controllare la tua eiaculazione, aumentare la potenza del getto eiaculatorio e provare orgasmi più intensi. Se vuoi capire come farli leggi questo mio articolo: Esercizi di Kegel: allena il tuo muscolo pubococcigeo per aumentare la potenza sessuale e contrastare l’eiaculazione precoce

Aumentare la lunghezza del pene con ausili meccanici

Esistono due tipi di strumenti per l’allungamento del pene: le pompe a vuoto e gli estensori. Le pompe a vuoto per l’allungamento penieno sono costituite da un cilindro in cui infilare il pene e di un meccanismo di pompaggio che fa espandere il pene oltre le sue normali capacità. Le pompe a vuoto, pur non fornendo guadagni macroscopici delle dimensioni, in alcuni soggetti potrebbero aumentare circonferenza e lunghezza del pene. Esempi di pompe a vuoto tecnicamente ben costruite, sono:

Le pompe Bathmate non sono tuttavia sempre disponibili su Amazon. Un prodotto più economico, ma comunque caratterizzato da buona costruzione, è questo: https://amzn.to/3qn4ILB
Un altra pompa peniena, ancora più economica ma comunque ben funzionante, è questa: https://amzn.to/3K7H6Ti

Un estensore penieno è una struttura composta da due anelli (uno da fissare alla base del pene, l’altro appena sotto il glande) uniti da aste metalliche ai lati, che vengono regolate in modo da tenere in trazione il pene, “stirandolo”, per ottenere un suo allungamento non chirurgico. Esempi di estensori tecnicamente ben costruiti, sono:

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Sesso e AIDS: l’HIV si trasmette anche tramite il sesso orale

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO AMORE COPPIA SESSO SESSUALITA ABBRACCIO MATRIMONIO MASTURBAZIONE ORGASMO (2)L’AIDS (sindrome da immunodeficienza acquisita) è una patologia ancora oggi molto diffusa che colpisce più di 30 milioni di persone nel mondo (due terzi dei quali solo nel continente africano) e, nonostante i progressi fatti nel suo trattamento, rimane una patologia insidiosa e molto temibile. Il contagio da virus dell’AIDS (cioè il virus HIV) avviene oggi prevalentemente (ma non esclusivamente) per via sessuale, a causa di rapporti non protetti: l’HIV si trasmette attraverso il sangue, lo sperma e i fluidi vaginali. L’occasione di scrivere questo articolo me l’ha fornita la lettura di un numero della rivista scientifica “Journal of Virology” dove si parla proprio di HIV associato al sesso orale. Ecco una panoramica sui rapporti a rischio e sulle pratiche sicure.

Penetrazione vaginale

Il rapporto sessuale con penetrazione vaginale è a rischio per entrambi i partner: l’HIV è presente sia nello sperma maschile che nei fluidi vaginali; tuttavia, il rischio di contagio è maggiore per le donne che fanno sesso con uomini sieropositivi. Il preservativo protegge se utilizzato correttamente dall’inizio del rapporto.

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Penetrazione anale

Il rapporto con penetrazione anale è quello più rischioso: la mucosa anale è delicata e – data la la minore lubrificazione – più soggetta a lesioni e microtraumi; inoltre è più facile che lo sperma contenente virus entri nella circolazione sanguigna. Il rischio è minore – anche se comunque presente – per chi penetra: il virus può infatti passare dall’ano attraverso l’uretra. Anche in questo caso il preservativo, usato correttamente dall’inizio del rapporto con un lubrificante adatto, protegge. Il fisting, cioè la penetrazione anale col pugno, è considerata a rischio perché il virus potrebbe trasmettersi attraverso lesioni cutanee.

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Sesso orale

Veniamo ora al principale tema di questo articolo. Molti giovani mi chiedono speranzosi se un rapporto sessuale orale li tiene al sicuro da un eventuale contagio. Mi dispiace deludervi ma purtroppo non è così. Ovviamente il rischio di contrarre l’HIV tramite un rapporto orale è statisticamente più basso rispetto ad un rapporto vaginale ed estremamente più basso rispetto ad un rapporto anale, tuttavia questo rischio è comunque presente. La fellatio (stimolazione orale del pene) è a rischio per chi la pratica: l’HIV presente nello sperma potrebbe trasmettersi attraverso la mucosa orale, soprattutto in presenza di microtraumi. Se il vostro è un partner occasionale è consigliabile praticare la fellatio con il preservativo o, per abbassare il rischio, evitare almeno di accogliere il suo sperma nella vostra bocca. So che con questo consiglio potrei rovinare il week end a tanti maschietti ma… non si scherza con una patologia come questa! Anche senza il contatto diretto tra sperma e mucosa orale, questo tipo di rapporto è comunque a rischio quando sia sul pene che sulla mucosa siano contemporaneamente presenti delle ferite, specialmente se ancora in fase di sanguinamento.

Il cunnilingus (stimolazione orale dell’organo genitale femminile) è a rischio: le secrezioni vaginali possono contenere il virus HIV, che può essere trasmesso – come per la fellatio – tramite la mucosa orale. Il cunnilingus è da evitare durante le mestruazioni. L’utilizzo di una ‘diga’ (una striscia in lattice che si può ottenere da un preservativo) come barriera limita il rischio.

L’anilingus (stimolazione orale dell’ano, chiamata anche ‘rimming’) è una pratica considerata a rischio non solo riguardo l’HIV, ma anche per altri tipi di infezione. Ricordatevi infatti che tramite questo e tutti gli altri tipi di rapporto sessuale fin qui elencati, c’è la possibilità di contrarre una grandissima quantità di patogeni e molte tipologie di malattia sessuale. L’anilingus può rappresentare un mezzo di contagio e può essere ancora più pericoloso se effettuato dopo un rapporto anale, proprio perché durante la penetrazione l’ano può lacerarsi e sanguinare e ciò è ovviamente rischioso.

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Altre brutte notizie

Per alcuni scienziati il rischio nella fellatio si estenderebbe addirittura oltre la trasmissione in presenza di microtraumi al pene e alla mucosa orale.  Il Dr. Xuan Liu dell’Università di Los Angeles ha infatti realizzato uno studio che tenderebbe a dimostrare la base scientifica di alcuni contagi definiti “probabili da fellatio”, anche se il medico sostiene che si tratta della via di contagio meno rischiosa. Tutti conosciamo bene il rischio nel caso in cui la bocca o il glande e le mucose presentino delle micro lesioni impossibili da vedere ad occhio nudo, come ad esempio in caso di gengiviti. Tuttavia, anche senza tagli né irritazioni nella bocca, il virus dell’HIV, secondo lo studio realizzato per la prima volta dai ricercatori americani, può infettare i tessuti. Lo studio ha riguardato una cinquantina di reperti di tessuti orali provenienti da una cinquantina di pazienti sieronegativi. Tutti questi tessuti sono stati esposti a diversi tipi di virus HIV che sono riusciti ad infettarli attraverso cellule chiamate cheratinociti e che sono presenti sulla superficie dei tessuti della bocca. Da questi tessuti l’infezione passa poi nel sangue. Insomma, nonostante si sia sempre detto che la via orale, senza eiaculazione, risulti essere la meno pericolosa per il contagio da HIV, resta il fatto che un rischio concreto ora è stato dimostrato scientificamente. L’uso del preservativo nel rapporto orale diventa così più che consigliato e non dimentichiamo inoltre che il rapporto orale è comunque rischioso per altri tipi di malattie a trasmissione sessuale. Sulla possibilità di trasmissione dell’HIV attraverso la fellatio vi è comunque un dibattito tra chi considera questa pratica a rischio di trasmissione dell’HIV e chi sostiene che la possibilità sia solo teorica (plausibilità biologica).

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Come non si trasmette l’HIV?

Il virus HIV non si trasmette:

  • abbracciandosi (fermo restando che il contatto tra due ferite sanguinanti può tecnicamente essere fonte di contagio);
  • accarezzandosi;
  • baciandosi;
  • masturbando il partner, a condizione che lo sperma o le secrezioni vaginali non vengano a contatto con ferite aperte;
  • scambiandosi vibratori o altri “sex toys”, a condizione che si rispettino elementari norme igieniche, come lavarli con un disinfettante prima e dopo l’uso; l’ideale sarebbe mettere un preservativo sull’oggetto e sostituirlo ad ogni nuova penetrazione.

Per approfondire:

Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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La melatonina diminuisce testosterone, libido, muscoli e quantità di sperma?

Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma MELATONINA TESTOSTERONE LIBIDO MUSCOLI SPERMA EIACULAZIONE SESSO Medicina Estetica Riabilitazione Nutrizionista Cavitazione Radiofrequenza Seno Pene Massaggio Dieta  Proteine Muscoli PalestraLa melatonina è una sostanza prodotta principalmente dalla epifisi (o ghiandola pineale) che agisce sull’ipotalamo e ha la funzione principale di regolare il ciclo sonno-veglia. La produzione di melatonina da parte della ghiandola pineale umana segue un ritmo circadiano: diminuisce quando l’uomo è esposto alla luce del giorno, mentre aumenta quando scende l’oscurità e ciò favorisce il sonno, per questo motivo è usata spesso come integratore al posto dei farmaci per trattare l’insonnia.
Inizialmente si pensava fosse un ormone, ma ciò è falso per vari motivi: è secreta anche da altri organi e non solo dalla pineale; non esiste alcun fattore di rilascio per la melatonina; provoca effetti da sovradosaggio pressoché nulli; se si asporta la ghiandola pineale, la melatonina circolante non scompare.

La melatonina influenza libido, testosterone, muscoli e quantità di sperma?

La melatonina ha molte qualità ma purtroppo, secondo alcuni ricercatori, sembra influenzare negativamente sesso ed intera sfera sessuale dell’uomo, interferendo nell’asse ipotalamo-ipofisi-testicolo, che vedete raffigurato nell’immagine.
La melatonina assunta in quantità elevate con integratori alimentari diminuirebbe – da parte dell’ipotalamo – il rilascio di GnRH (ormone di rilascio delle gonadotropine) che induce il rilascio di gonadotropine (FSH e LH) dall’ipofisi anteriore, per questo motivo diminuirebbe la sintesi di testosterone e quindi la libido e la muscolatura (forza e volume dei muscoli). Più precisamente, inibirebbe la secrezione dell’LH (ormone luteinizzante) che stimola nel maschio l’attività endocrina delle cellule interstiziali del testicolo con produzione di testosterone e di sperma.

Uno studio ritenuto autorevole pubblicato sul Journal of Andrology e condotto per 6 mesi, arriva a questa conclusione:

La somministrazione a lungo termine di melatonina è associata a una riduzione della qualità dello sperma in un certo numero di uomini sani, probabilmente attraverso l’inibizione dell’aromatasi a livello testicolare.

Potete trovare lo studio in questo pdf: Melatonin Administration Alters Semen Quality in Healthy Men

Pur essendo questa correlazione ad oggi ancora molto dibattuta e controversa, se cercate un aumento del testosterone e quindi un aumento della libido, dei muscoli, della forza, del testosterone e della quantità di sperma emessa con l’eiaculazione (nonché migliori erezioni), dovreste probabilmente smettere di assumere la melatonina, o almeno – se indispensabile – limitare l’assunzione alla dose di 1mg/die.

Leggi anche:

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Giocare a calcio diminuisce il rischio di impotenza ed eiaculazione precoce

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO CALCIO SPORTGiocare a pallone per 45 minuti due o tre volte a settimana riduce del 40% il rischio di disturbi sessuali come disfunzione erettile ed eiaculazione precoce. Lo dimostrano i dati della SIA (la Società Italiana di Andrologia) raccolti dal 1998 al 2010 relativamente a 15.000 ragazzi dai 18 ai 20 anni: la pratica del calcio si associa ad un minore rischio di disfunzioni sessuali. Gli effetti positivi si riscontrano anche negli adulti, anche over 65, che vedono aumentare fino al 18% la capacità cardio-respiratoria.

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Presenza di sangue nello sperma: cause e terapie dell’ematospermia

Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Specialista in Medicina Estetica Roma EMATOSPERMIA SANGUE SPERMA CAUSE TERAPIE Radiofrequenza Rughe Cavitazione Cellulite Luce Pulsata Peeling Pressoterapia Linfodrenante Mappatura Dietologo DermatologiaCon ematospermia (anche detta “emospermia“, i due termini sono sinonimi) in medicina si indica la presenza di sangue nello sperma. La maggior parte dei pazienti affetti descrive il problema lamentando evidenti chiazze o striature di sangue color rosso acceso all’interno del liquido seminale; alcuni soggetti affermano che le macchie si presentano addirittura con un colore nero, paragonandole alle tonalità del caffè. Pur rappresentando un segno clinico fortemente allarmante per il paziente affetto, nella stragrande maggioranza dei casi, il sangue nello sperma, clinicamente, non desta preoccupazioni particolari: l’ematospermia viene infatti considerata una condizione benigna ed autolimitata nella maggior parte dei casi. Ad ogni modo, visto che in alcuni casi può essere spia di patologie anche molto gravi, il parere del medico risulta fondamentale, al fine di escludere eventuali patologie nascoste e chiarire ogni dubbio.

Leggi anche: Cancro del testicolo: prevenzione, diagnosi, stadiazione, cure

Incidenza dell’ematospermia

Molti sono i pazienti che, almeno una volta nel corso della vita, hanno osservato tracce di sangue nello sperma: il più delle volte, il target della condizione apparentemente patologica sono i giovani, in particolare quelli con una vita sessualmente attiva e promiscua. Per contro, altre fonti riportano che anche l’astinenza sessuale prolungata potrebbe rappresentare un fattore di rischio per l’ematospermia.
Solo di rado, gli adulti e gli anziani lamentano episodi di ematospermia legata ad un’intensità e ad una certa frequenza dei rapporti sessuali: in simili frangenti, spesso, la causa del sangue nello sperma risiede in problematiche più gravi, che saranno esaminate nel prossimo paragrafo. Chiaramente, l’occasionalità della condizione non deve preoccupare esageratamente; quando invece l’ematospermia diviene un fenomeno frequente è assolutamente inevitabile la visita medica. Si osserva che l’ematospermia è una situazione ricorrente all’incirca nel 2% delle problematiche di tipo urologico.

Cosa causa l’ematospermia?

Sono molte le possibili cause di ematospermia. A tal proposito è doveroso distinguere due grandi classi di ematospermia:

  1. sangue nello sperma da cause non patologiche;
  2. sangue nello sperma secondario a patologie.

Per approfondire le cause che possono determinare ematospermia, argomento importante perché vi permetterà di comprendere appieno le sue possibile cure, vi consiglio di leggere questo articolo: Cause patologiche e non patologiche dell’ematospermia

Leggi anche: Ipoposia: quando lo sperma è troppo poco. Cause e terapie per aumentare la quantità di eiaculato

Classificazione delle ematospermie

Sulla base della caratteristiche cliniche del sangue nello sperma, è opportuno effettuare una precisa classificazione: a tal proposito, si distingue il sangue prettamente rosso vivo, dal sangue più scuro (marrone o nero) all’interno del liquido seminale.
Nella maggior parte del soggetti diagnosticati, il sangue nello sperma si presenta di un colore rosso acceso: quando la condizione si manifesta frequentemente, è assai probabile che sia in atto una flogosi a carico dell’uretra, della prostata o delle vescicole seminali. Ciò è spiegato dalla rottura – o comunque da microlesioni dei vasi ematici – verificatasi durante l’eiaculazione: infatti, le inevitabili contrazioni della muscolatura liscia generate dall’atto eiaculatorio sottopongono le pareti dei capillari, già lese precedentemente, ad una sforzo eccessivo, che si traduce nella fuoriuscita di sangue mescolato allo sperma. Quando l’ematospermia diviene una problematica particolarmente ricorrente, il sangue emesso insieme allo sperma, durante l’eiaculazione, tende a divenire più scuro, variando tonalità dal marrone al nero. Nella quasi totalità dei casi, i pazienti che lamentano episodi di sangue marrone nello sperma hanno assistito precedentemente anche ad emissioni di sangue rosso vivo nel liquido seminale. Il sangue marrone o nero è la conseguenza di residui di sangue accumulato in precedenza nella prostata o nella vescica seminale: a causa di processi ossidativi, il colore del sangue varia dal rosso acceso al bordeaux – marrone.

Diagnosi delle ematospermie

Lo spermiogramma rappresenta sicuramente l’esame diagnostico più indicato per il riconoscimento di eventuali patogeni nello sperma. La spermiocoltura, invece, completa lo spermiogramma e dà un’idea sulla tipologia e sulla quantità di microorganismi presenti all’interno del liquido seminale.
Quando il paziente, dopo i 50 anni, lamenta episodi di sangue nello sperma sarebbe opportuno un approfondito test della prostata: i rigonfiamenti anomali ed eventuali ascessi potrebbero essere i responsabili del sanguinamento in esame. Quando la palpazione medica ano-rettale non risulta sufficiente, il paziente dovrà sottoporsi ad un’ecografia trans-rettale, sicuramente più precisa rispetto al controllo manuale: quest’ultima evidenzia altre ipotizzabili patologie, quali calcolosi, cisti della prostata, dei dotti eiaculatori o calcificazioni prostatiche.
L’esame PSA (Antigene Prostatico Specifico) è un test diagnostico di screening utile ad escludere la possibile eventualità di carcinoma prostatico. A tale proposito, leggi anche: PSA totale e free alto: capire i risultati dell’esame e rischio di tumore alla prostata
È opportuno il monitoraggio periodico della pressione arteriosa, soprattutto in quei pazienti avanti con l’età: abbiamo visto, infatti, che l’ipertensione potrebbe rappresentare un fattore di rischio per l’ematospermia.
Ancora, al fine di accertare se il sanguinamento nello sperma deriva da una condizione morbosa prostatica od uretrale, sono consigliate, rispettivamente, la cistoscopia e l’uretroscopia.
In caso di sospetta infezione sessualmente trasmessa, sono opportuni i relativi test diagnostici.

Terapie: cura dell’ematospermia

La terapia dell’ematospermia varia notevolmente in base alla causa che l’ha determinata, a tale proposito leggi: Cure dell’ematospermia: dilatatori uretrali, farmaci e chirurgia

Leggi anche:

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