Classificazione in gruppi di attività sportive agonistiche e non agonistiche

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma CLASSIFICAZIONE GRUPPI SPORT AGONISTICHE  Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari An Pene.jpgLeggi prima: Insufficienza mitralica lieve, moderata, severa e sport

Gruppo A

Attività sportive non competitive con impegno cardio-circolatorio minimo-moderato caratterizzato da attività di pompa a ritmo costante, frequenze sottomassimali e caduta delle resistenze periferiche:

Podismo in pianura Footing Jogging
Ciclismo in pianura Caccia Canoa turistica
Nuoto Sci di fondo Pattinaggio
Trekking (non esasperato) Golf Marcia in pianura

Gruppo B

Attività sportive con impegno cardiocircolatorio di tipo “neurogeno” caratterizzato da incrementi della frequenza cardiaca e non della portata, dovuto, soprattutto nelle competizioni, ad importante impatto emotivo:

1. con incrementi della FC da medi ad elevati
Tuffi Paracadutismo Motociclismo Velocità
Automobilismo Ippica Aviazione Sportiva
Attività subacquee

 

2. con incrementi della FC da minimi a moderati
Golf Bocce e bowling Pesca sportiva
Bocce e Bowling Sport di tiro (a segno, a volo, arco, etc.)

Gruppo C

Attività sportive con impegno cardiocircolatorio di “pressione”, caratterizzato da portata cardiaca non massimale, frequenza cardiaca da elevata a massimale e resistenze periferiche da medie ad elevate:

Salti Atletica Leggera velocità Sollevamento pesi Lanci
Bob Nuoto pinnato 50 m ap., 100 m Nuoto 50 m
Slittino Pattinaggio sul ghiaccio velocità Sci slalom, discesa,
Km lanciato Pattinaggio a rotelle velocità Motocross Alpinismo
Free climbing Decathlon lanci e salti Sci acrobatico
Sci nautico Eptathlon lanci e salti Body Building
Motociclismo Wind surf Tennis tavolo, Nuoto Sincronizzato
Ciclismo velocità e keirin

Gruppo D

Attività sportive con impegno cardiocircolatorio da medio ad elevato caratterizzato da numerosi e rapidi incrementi anche massimali, della frequenza cardiaca e della portata, con aumento delle resistenze periferiche particolarmente evidente nelle brusche interruzioni dell’attività muscolare degli arti:

Calcio Pallacanestro Tennis
Calcio a cinque Pallavolo Canoa slalom
Football americano Pallamano Canoa polo
Rugby Pallanuoto Squash
Badminton Tamburello Arti marziali
Ginnastica artistica Lotta Baseball
Pattinaggio artistico Softball Cricket
Hockey su ghiaccio Beach volley Scherma
Hockey su pista Hockey su prato Pugilato

Gruppo E

Attività sportive con impegno cardiocircolatorio elevato caratterizzato da attività di pompa con frequenza cardiaca e portata centrale e periferica massimali (condizionate nella durata dai limiti dagli adattamenti metabolici):

Atl. Leggera: 400 m, 400 m ostacoli, 800 m, 1500 m, 3000 m siepi, 5000 m, 10000 m, maratona, 20 km e 50 km marcia

Canoa: 500 m, 1000 m, 10000 m, maratona – tutte le imbarcazioni

Canottaggio: tutte le imbarcazioni

Ciclismo: inseguimento individuale e a squadre, corsa a punti, Km da fermo, linea, cronometro individuale, mountain bike (cross country e downhill) e ciclocross

Decathlon: solo corsa

Eptathlon: solo corsa

Nuoto: 100 m, 200 m, 400 m, 800 m, 1500 m, maratona

Nuoto pinnato: 400 m e 800 m sub-200 m, 400 m, 800 m e 1500 m sup.

Pattinaggio sul ghiaccio: 500 m, 1500 m, 3000 m, 5000 m, 10000 m

Pattinaggio a rotelle: 500 m, 1000 m, 3000 m, 5000 m, 10000 m, 20000 m

Pentathlon: corsa e nuoto

Sci alpino: slalom gigante – super G Sci nordico: 15 km, 30 km, 50 Km Biathlon (sci-tiro)

Triathlon classico

Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo

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Qual è lo sport che allunga di più la vita?

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma qual e sport allunga piu la vita      Legge 104 Avvocato Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata Pene.jpgLo sport fa bene alla salute ed allunga la nostra vita, ma vi siete mai chiesti quali sono gli sport che l’allungano di più? La risposta a questa domanda è… il tennis. Racchetta e pallina staccano infatti, nella classifica degli sport più salutari, anche i quotati nuoto e ginnastica. Il rischio di morte, per i tennisti, diminuisce del 47 per cento rispetto a chi non fa attività fisica e scende ancora di più (56%) se relazionato ai decessi provocati da malattie cardiovascolari e ictus. E’ almeno quanto sostiene una ricerca dell’Università di Oxford, della Sydney Medical School, pubblicata sul British Journal of Sports Medicine.

Lo studio

I ricercatori hanno incrociato i dati provenienti da undici studi effettuati tra il 1994 e il 2008 in Inghilterra e Scozia. Sotto osservazione sono finiti 80.306 adulti con un’età media di 52 anni. Ogni quattro settimane, per nove anni, è stato chiesto a ognuno di indicare il tipo di attività fisica svolta: sono stati considerati anche lavori pesanti, giardinaggio, fai-da-te e passeggiate. Soltanto il 44 per cento del campione, però, ha dichiarato di aver fatto sport con regolarità. Durante il periodo di monitoraggio sono morte 8.790 persone per varie cause e 1.909 per problemi cardiaci o ictus.

Gli altri sport

Se per chi gioca a tennis, sostiene la ricerca, la prospettiva di vita migliora, con una riduzione del rischio di morte del 47 per cento rispetto a chi non pratica sport, anche chi si applica in altre discipline guadagna in salute. Per chi nuota il rischio si riduce del 28 per cento, va al 27 per gli amanti della ginnastica aerobica, scende al 15 per cento per i ciclisti. Se ci si concentra sugli ictus e sulle malattie cardiovascolari che possono risultare fatali, la diminuzione del rischio di morte per i tennisti, rispetto ai sedentari, si attesta al 56 per cento, per i nuotatori al 41 e per i ginnasti al 36 per cento. Calciatori, podisti, rugbisti e ciclisti non hanno fatto registrare cali di rischio significativi.

I limiti dello studio

Un risultato però quello di questa ricerca internazionale che va preso con cautela. Gli sport con la racchetta richiedono più di altri preparazione, allenamento costante e una vita regolare. Si può ricondurre a questi fattori un risultato che va preso con le molle, perché generato da un’analisi statistica che presenta molti limiti. Gli stessi autori dello studio, ricordano che servono altri test per confermare il dato. “Non si tratta di una sentenza – avvertono -, dato che alcuni fattori possono aver alterato il risultato”. Tra questi, l’impossibilità di registrare nel dettaglio le variazioni di attività, il tempo limitato di osservazione e la ‘stagionalità’ di alcune attività come la corsa, praticate dai più soltanto con il bel tempo. Non soltanto, però. Nella categoria degli ‘sport con la racchetta’, messa al primo posto come la più salutare, sono contenuti il badminton e lo squash. Si tratta di tre discipline che richiedono un tipo di sforzo motorio diverso, è un difetto metodologico da tenere in considerazione. Dallo studio non si ricava una plausibilità biologica ma si possono fare riflessioni sociali e psicologiche che portano a individuare i tennisti come più concentrati sulla propria attività rispetto a calciatori o rugbisti.

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I 10 motivi per smettere di fumare se vai in palestra o fai sport

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma 10 MOTIVI SMETTERE FUMARE PALESTRA PESI Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata Macchie Capillari Ano PeneChiunque dovrebbe smettere di fumare, e non domani o tra un mese: dovrebbe smettere ORA, anche solo per vivere mediamente 11 anni in più o per risparmiare centinaia di migliaia di euro! Ma c’è una categoria in particolare che – per filosofia di vita – dovrebbe smettere ancora più delle altre e sono i frequentatori di palestra (e gli sportivi in genere). La cosa paradossale è che molti miei amici fumatori sono convinti che l’attività fisica costante possa adeguatamente controbilanciare i danni dal fumo, che suona più come una scusa che come una reale convinzione e lo dico con assoluta certezza visto che anche io sono stato un fumatore per ben 15 anni e quante sigarette ho fumato uscito dalla palestra convinto che l’allenamento costante mi desse una specie di “bonus salute” da spendere in nicotina. È vero l’esatto contrario: i fumatori sono penalizzati in partenza perché il monossido di carbonio (CO: prodotto della combustione come il gas di scarico delle automobili) riduce l’ossigenazione del sangue, provoca un incremento della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa e riduce la capacità respiratoria complessiva. Nessuno di questi fattori viene neanche lontanamente controbilanciato dal “bonus salute” fornito dall’attività sportiva.

L’unica cosa al mondo che può davvero bilanciare i disastrosi effetti nocivi del fumare è… smettere di fumare!

“Io fumo, ma mi sento bene!”

Classica frase che io stesso dicevo quando fumavo. Anche se il fumatore si sente perfettamente in forma, in realtà la sua efficienza è decisamente ridotta senza che se ne renda conto, come avere una Ferrari ed andare a 90 km/h anziché a 160 km/h: a 90 km/h hai comunque la sensazione di andare forte, ma senza il limitatore (cioè le sigarette) potresti andare a quasi il doppio della velocità. Il risultato di dipendere dalla nicotina è che un atleta fumatore, rispetto ad un atleta di pari grado (sesso, età, genetica, allenamento, alimentazione…) ma non fumatore:

  • ha performance minori;
  • ha minor accrescimento muscolare;
  • ha minor resistenza;
  • ha minore potenza;
  • ha bisogno di tempi di recupero più lunghi.

“Io fumo e non ho problemi a spingere in palestra”

Frase che mi sento dire da tutti i fumatori che frequentano la mia palestra e che io stesso ripetevo a me stesso quando a 20 anni squattavo mille chili dopo aver fumato. Facciamo chiarezza: tutto quello che ho prima detto non significa ovviamente che un atleta fumatore non possa raggiungere alte vette di performance, significa invece che, se smettesse di fumare, riuscirebbe ad avere delle performance decisamente migliori a parità di allenamento e questo è un fatto scientifico e non una mia opinione, confermato da spirometrie ed altre indagini mediche. Qualsiasi sia il vostro livello, riuscireste ad avere un livello migliore semplicemente buttando il pacchetto di sigarette che avete davanti. In parole ancora più semplici: se fumate e “spingete 100”, smettendo di fumare potreste “spingere 150 o ancora di più”.

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“Una volta ho smesso di fumare per tre mesi e non ho sentito differenze”

Altra scusa sentita mille volte, avendo fumato per quindici anni le conosco tutte queste frasi perché le dicevo anche io mentendo a me stesso. A questa affermazione rispondo che ovviamente, dopo aver smesso di fumare, le performance non diventano più elevate all’improvviso (specie se si è fumato per anni e non si è più giovanissimi), ma in maniera lenta e graduale e solo se si smette definitivamente di fumare e si persevera nell’astinenza per un periodo abbastanza lungo per permettere al proprio fisico di riprendersi dalla tossicodipendenza a cui è stato esposto. Anche se i miglioramenti, seppur piccoli, sono già visibili dopo pochi giorni dopo aver smesso, io stesso ho iniziato a notare performance macroscopicamente migliori solo da relativamente poco tempo, ed ho smesso da ben 4 anni! Purtroppo il fumo lascia dei danni che il corpo impiega moltissimo tempo a riparare: lo sapete che dopo che si è smesso di fumare passano 10 anni prima che il rischio di sviluppare un tumore torni ad essere accostabile a chi non ha mai fumato? Questo perché un fisico “cronicamente intossicato” ha bisogno di molto tempo per tornare ad essere efficiente ed in salute come un fisico di un non fumatore ed anzi, per certi versi, non tornerà mai del tutto ad essere equiparabile ad una persona che non abbia mai fumato in vita sua: un “ex fumatore” ha mediamente performance minori di un “mai fumatore”, a parità di condizioni.

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“Sono giovane e fumo poco”

Se siete giovani e fumate poche sigarette, potreste effettivamente risentire in maniera minore della cattiva influenza del fumo. La performance sportiva peggiora in maniera esponenziale all’aumentare delle sigarette ed andando avanti con gli anni: maggiore è il numero di sigarette fumate e maggiore sarà la distanza tra la sua performance e quella di un fumatore di pari grado a partire dai 25 anni in poi; tale distanza aumenterà inoltre in modo esponenziale all’aumentare degli anni. In parole semplici: se iniziate a fumare a 20 anni il fumo rappresenta un handicap lieve per le vostre performance, se iniziate a fumare a 40 anni il fumo rappresenta un handicap più importante. Se poi iniziate a fumare a 20 anni e continuate per altri 20, il fumo a 40 anni rappresenterà un handicap ancora più importante, visto che i danni si accumulano e si sommano anno dopo anno. Il fatto che fumare a 20 anni impatti meno sulla performance, non deve essere però l’ennesima scusa: se fumate poche sigarette dovreste sapere che il fumo non è né una cattiva abitudine, né un vizio ma è una vera tossicodipendenza, farmacologicamente simile a quella di un eroinomane o un cocainomane e quindi come tale tende a far aumentare la dose di sostanza anelata dall’organismo: ciò significa che probabilmente tenderete a fumare sempre più sigarette negli anni. Infine se siete giovani e fumatori, tenete a mente che le vostre performance sportive (e la salute) di quando avrete 40 o 60 anni, sono influenzate da quello che state facendo ora che ne avete 15 o 20, anche se smettete di fumare a 30. Ne vale davvero la pena?

I 10 motivi per smettere

Tutti dovrebbero smettere di fumare, sportivi o non sportivi. Ma per voi che fate sport ed amate la ghisa ci sono 10 motivi “speciali” per farvi spegnere l’ultima sigaretta:

1) I fumatori hanno livelli più bassi di testosterone e più alti di estrogeno rispetto ai non fumatori.

2) La capacità polmonare ridotta può indurre ad un più piccolo volume di ossigeno di raggiungere gli alveoli, con conseguente scambio alterato di gas e meno ossigeno nel corpo.

3) Il monossido di carbonio introdotto tramite il fumo di sigaretta,  sottrae ossigeno al sangue, inducendo effetti negativi sui tessuti. Una volta inalato, infatti, si combina, a livello alveolare, con grandi quantità di emoglobina, la proteina che trasporta l’ossigeno, riducendo l’ossigeno disponibile. Quest’ultimo è invece importante al muscolo per funzionare correttamente: il risultato è una diminuzione nella forza muscolare, specie negli esercizi di resistenza.

4) Il cuore di un fumatore deve pompare mediamente di più per fornire l’ossigeno necessario, rispetto ad un fumatore di pari forma. Ciò determina maggiore affaticamento nel fumatore. La nicotina stessa tende inoltre ad aumentare la frequenza cardiaca che è il contrario di quello che dovrebbe essere uno degli obiettivi di uno sportivo.

5) Sfruttando meno il metabolismo aerobico si deve ricorrere a quello anaerobico: da qui una precoce formazione dell’acido lattico con precoce e maggiore spossatezza. Il senso di affaticamento prodotto dal fumo di sigaretta, può portare a non riuscire a rispettare una routine di allenamento regolare e costante.

6) Gli effetti sulla prestazione sportiva del fumo sono stati calcolati da uno studio pubblicato nel 1988 da Preventive Medicine. Gli scienziati non ebbero dubbi: la resistenza alla corsa, ad esempio, è notevolmente inferiore nei fumatori rispetto ai non fumatori (per ogni sigaretta fumata il tempo per completare la corsa aumenta di 40 secondi, fumare 20 sigarette ogni giorno rende gli atleti più vecchi di 12 anni quanto a capacità atletiche). In altre parole, chi ha 30 anni e fuma, corre come una persona che ne ha 42.

7) Fumare nel lungo periodo aumenta il rischio di infortuni ed aumenta il tempo di guarigione delle ferite: i fumatori con fratture della tibia, ad esempio, hanno bisogno di 4 settimane in più rispetto ai non fumatori per guarire ed hanno un maggior rischio di mancata guarigione completa.

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Fumi subito dopo l’allenamento?

Fumare subito dopo l’allenamento è ancora più nocivo, perché:

1) Il fumo restringe i passaggi di aria nei polmoni e rende più difficile respirare. Dopo l’esercizio fisico, il corpo richiede più ossigeno possibile per recuperare e ricostruire i muscoli, ma il fumo compromette questo normale processo.

2) Fumare dopo lo sport aumenta i livelli di monossido di carbonio nel flusso sanguigno, e ciò può avere effetti negativi sulla funzione del cervello, privandolo dell’ossigeno necessario. Dopo l’allenamento, ci si sente esausti e disorientati, ed il fumo aumenta il rischio di avere vertigini e altri effetti indesiderati.

3) Dopo l’allenamento la frequenza cardiaca ha bisogno di ristabilirsi a livelli normali, se si fuma la nicotina agisce da stimolante e la frequenza cardiaca aumenta, invece di diminuire.

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I migliori prodotti per il fumatore che vuole smettere di fumare

Qui di seguito trovate una lista di prodotti di varie marche, pensati per il fumatore che vuole smettere di fumare o che ha smesso da poco. Noi NON sponsorizziamo né siamo legati ad alcuna azienda produttrice: per ogni tipologia di prodotto, il nostro Staff seleziona solo il prodotto migliore, a prescindere dalla marca. Ogni prodotto viene inoltre periodicamente aggiornato ed è caratterizzato dal miglior rapporto qualità prezzo e dalla maggior efficacia possibile, oltre ad essere stato selezionato e testato ripetutamente dal nostro Staff di esperti:

I migliori integratori per lo sport

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Costruisci una palestra a casa tua
Un ottima idea per allestire una minipalestra a casa tua, è quella di acquistare apparecchi specifici come tapis roulant, cyclette, panche, bilancieri, apparecchi all in one o vogatori. Alcuni apparecchi di buona qualità, scelti dal nostro Staff di esperti, ognuno imbattibile nella sua fascia di prezzo, sono :

Prodotti per contrastare i dolori muscolari
Chi fa parecchio sport potrebbe trovare estremamente utili i seguenti prodotti per contrastare i dolori muscolari ed accelerare i tempi di riabilitazione e recupero:

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Differenza tra contrazione isometrica (statica) e isotonica (dinamica) con esempi

Dott. Loiacono Emilio Alessio Medico Chirurgo Roma Medicina Chirurgia Estetica Rughe Filler Cavitazione Peso Dimagrire Pancia Grasso Dietologo Pene HD Grasso Pancia Sex Sessuologo Unità Terapia Dermatologia Pelle COS'E GINNASTICA ISOMETRICA BENEFICINello studio della meccanica di contrazione muscolare si definisce:

  • carico: la forza esercitata dal peso di un oggetto, ad esempio un manubrio, su un muscolo;
  • tensione muscolare: la forza esercitata sull’oggetto in questione dal muscolo che si contrae.

Tensione muscolare e carico sono quindi forze opposte, che come tali si contrappongono l’un l’altra: per vincere un carico, la tensione muscolare dev’essere superiore alla forza (peso) che esso esercita. La contrazione muscolare è quel processo attivo mediante cui si genera una forza in seno al muscolo. I tipi di contrazione che si possono avere sono due: dinamiche e statiche.

Contrazioni muscolari dinamiche

Le contrazioni DINAMICHE possono essere di 4 tipi:

1) Contrazione isotonica. La contrazione comunemente chiamata ISOTONICA (a tensione costante) si ha quando un muscolo si accorcia spostando un carico che rimane costante per l’intera durata del periodo di accorciamento; essa si può dividere in due fasi:

  • fase CONCENTRICA o POSITIVA quando il muscolo si accorcia sviluppando tensione (ad es. sollevando un peso);
  • fase ECCENTRICA o NEGATIVA quando il muscolo si allunga sviluppando tensione (ad esempio riabbassando lentamente lo stesso peso).

MEDICINA ONLINE CONTRAZIONE MUSCOLARE DINAMICHE ISOTONICA STATICHE ISOMETRICA AUXOTONICA PLIOMETRICA ISOCINATICA CONCENTRICA POSITIVA ECCENTRICA NEGATIVA PALESTRA ALLENAMENTO SCHEMA.jpg

2) Contrazione isocinetica. La contrazione ISOCINETICA si ha quando il muscolo sviluppa il massimo sforzo per tutta l’ampiezza del movimento, accorciandosi a velocità costante (tensione variabile); si ottiene solo con particolari macchine, definite isocinetiche.

3) Contrazione auxotonica. La contrazione AUXOTONICA aumenta progressivamente con l’accorciamento muscolare (es. elastici).

4) Contrazione pliometrica. La contrazione PLIOMETRICA è una contrazione concentrica esplosiva, immediatamente preceduta da contrazione eccentrica; in tal modo si sfrutta l’energia accumulatasi nelle strutture elastiche del muscolo nella precedente fase eccentrica.

Contrazioni muscolari statiche (isometriche)

MEDICINA ONLINE CONTRAZIONE MUSCOLARE DINAMICHE ISOTONICA STATICHE ISOMETRICA AUXOTONICA PLIOMETRICA ISOCINATICA CONCENTRICA POSITIVA ECCENTRICA NEGATIVA PALESTRA ALLENAMENTO SCHEMA.jpgLe contrazioni STATICHE sono quelle isometriche (che avvengono a lunghezza muscolare costante) e si ottengono quando l’accorciamento del muscolo è impedito da un carico uguale alla tensione muscolare, oppure quando un carico viene sostenuto in una posizione fissa dalla tensione del muscolo. La contrazione isometrica si verifica ad esempio quando il muscolo si contrae senza modificare la sua lunghezza (senza quindi spostare il carico, ad esempio quando cerchiamo di spostare un muro).

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Costruire un fisico muscoloso: i 14 punti chiave

MEDICINA ONLINE PALESTRA PESI MUSCOLI MASSA PROTEINE AMMINOACIDI BCAA RAMIFICATI ESSENZIALI WHEY LATTE SIERO CASEINE CREATINA CARNITINA DIMAGRIRE WORKOUT ALLENAMENTO BICIPITI SPALLE DORSIl modo migliore per ottenere un fisico muscoloso è quello di tornare alle semplici soluzioni che funzionano davvero. Quando si tratta di costruzione muscolare, ci sono numerose teorie, metodi e preferenze. Se l’obiettivo è migliorare la salute, estetica, prestazioni, o una combinazione di tutte e tre, si può proprio dire che non c’è carenza di consigli che aiutino a raggiungerli. Questo però a volte possono diventare eccessivi e complicati e far dimenticare i principi di base, ma per fortuna, è più semplice di quanto sembri.

Cercare di diventare sempre più forti e preoccuparsi solo di quello che avviene in palestra, anche se è un elemento chiave, non deve essere la sola cosa di cui preoccuparsi. Ad esempio come affrontare il resto della vostra giornata e la notte ed il sonno che ha un ruolo importante nel determinare come e se avviene la costruzione del muscolo. Continuate a leggere questi 14 fattori basilari inerenti la costruzione del muscolo dal come mangiare, allenarsi, vivere e altro ancora.

1 – PROTEINE

Le proteine sono fondamentali da ottenere con ogni pasto, perché costruiscono e mantengono la massa muscolare. L’obiettivo sarebbe quello di 1/1,5 grammi di proteine per chilo di peso corporeo al giorno – le persone meno attive ne hanno bisogno di meno – e dovrebbero essere distribuite su cinque o sei piccoli pasti.

2 – OCCORRONO ANCHE I CARBOIDRATI

Le proteine saranno usate per costruire il muscolo se si consumano abbastanza carboidrati che forniranno al vostro corpo l’energia di cui necessita. In caso contrario, il corpo sfrutterà le proteine come combustibile. I carboidrati forniscono energia per le funzioni muscolari e agiscono anche da carburante per il cervello. Scegliete i carboidrati giusti, affidandovi maggiormente a verdura, avena, quinoa, riso e pasta integrale.

3 – FARE PASTI FREQUENTI

Mangiare cinque o sei piccoli pasti al giorno mantiene il metabolismo più attivo e quindi permette anche di bruciare di più. Se non si mangia spesso, la sostanza più prontamente disponibile per il corpo da consumare potrebbe essere il muscolo e non il grasso. Il corpo è resistente alla perdita di grasso e proverà ad attaccare prima la massa muscolare magra. Mantenete il giusto carburante nel serbatoio per fare in modo che il muscolo non venga consumato.

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4 – DORMIRE BENE, LA CHIAVE PER LA CRESCITA MUSCOLARE

E’ difficile costruire il muscolo senza un adeguato riposo – sette ore a notte, preferibilmente otto. Il sonno è utile perché la maggior parte dei vostri ormoni, come l’ormone della crescita e testosterone, vengono rilasciati, permettendo al corpo di recuperare e crescere. Senza un sonno adeguato, verranno sabotati i vostri sforzi per costruire il muscolo.

5 – L’IMPORTANZA DI UN ADDOME FORTE

I tanti piccoli muscoli stabilizzatori intorno alle vostre spalle, fianchi e sezioni addominali – collettivamente l’addome – forniscono un tronco solido. Allenate la stabilità e la mobilità di questi muscoli chiave con palle mediche, swiss ball, bande elastiche e con movimenti di rotazione che pagano dividendi enormi.

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6 – CAMBIARE LA ROUTINE DI ALLENAMENTO

Allenarsi costantemente è una grande cosa, ma non cambiare la rouutine di allenamento non lo è dal momento che il corpo si adatta rapidamente. Sfidate costantemente voi stesso con l’aggiunta di diversi movimenti. Quando eseguite un esercizio per voi familiare, puntate a fare un record personale.

7 – LE DONNE NON DIVENTERANNO ‘TROPPO GROSSE’

Contrariamente alla credenza popolare, le donne non avranno eccessiva massa muscolare, senza prendere steroidi o altri farmaci nocivi. Le donne mancano di testosterone necessario per mettere su una tale quantità di muscolo.

8 – LA TEMPISTICA È IMPORTANTE

Alla fine del vostro allenamento, il vostro corpo richiede le sostanze nutritive. Prima verrà rifornito il serbatoio, più rapidamente il vostro corpo si riprenderà ed i vostri muscoli cresceranno. Una strategia semplice è di mettere nella borsa da palestra uno shaker con un mix di integratori per il recupero post allenamento a cui aggiungere acqua e mescolare subito dopo l’allenamento.

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9 – IDRATAZIONE

Quanto ci si allena, bere acqua sufficiente è essenziale per la costruzione del muscolo. Bere abbastanza acqua prima, durante e dopo l’esercizio può aumentare le prestazioni fino al 25 %. Un modo corretto per mantenere l’idratazione, è quello di pesarsi prima dell’allenamento e dopo, quindi poi rifornire il peso perso con acqua.

10 – NON SI TRATTA SOLO DI SOLLEVAMENTO

È possibile rinforzare i muscoli anche trasportando tronchi, lanciando pneumatici, remando e con innumerevoli altri modi. I migliori esercizi di costruzione muscolare sono quelli che imitano i movimenti di tutti i giorni. Sono anche divertenti e vi preparano allo sport specifico con i giusti esercizi.

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11 – ESERCIZI MULTIARTICOLARI

Perché spendere il vostro tempo su un esercizio di isolamento come un curl o un esercizio di estensione della gamba quando si può ottenere molto di più beneficio dai movimenti che coinvolgono più di una sola parte del corpo?

12 – CI VUOLE INTENSITA ‘

Gli smartphone producono allenamenti blandi. Non siate una di quelle persone che passano il loro tempo in palestra a giocare con il telefono cellulare. Perderete il vostro obiettivo e l’intensità necessaria per costruire il muscolo.

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13 – IL RECUPERO ATTIVO

Il corpo recupera e i muscoli crescono nei giorni di riposo. Il riposo è una buona strategia, ma il riposo attivo promuove il recupero. Rotolare su un rullo di schiuma fornisce una compressione profonda e distende gli spasmi muscolari che si sviluppano nel corso del tempo. Questo permette ai muscoli di rilassarsi e allentare le tensioni, permettendo al sangue di scorrere meglio e aiutare il corpo a recuperare più rapidamente.

14 – NON È MAI TROPPO TARDI

Noi tendiamo a perdere massa muscolare con l’età, a partire dai trentanni ma in modo più evidente quando ci avviciniamo ai cinquanta. Questo non significa che non possiamo essere in grado di rallentare il processo e mantenere ciò che abbiamo. L’allenamento per la forza è un modo efficace per mantenersi in forma con una buona mobilità e indipendenza anche in età avanzata.

I migliori integratori

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Creatina monoidrato ed acido linoleico coniugato (CLA) per migliorare le tue prestazioni

testosterone libido attrazione sessuale donne uomo impotenza palestra pesi ginnastica attività fisicaIl mondo del fitness è pieno di integratori, ma quali veramente danno risultati? Uno studio pubblicato sulla rivista Plos One, ha rivelato che la combinazione di creatina monoidrato e acido linoleico coniugato (CLA), assunta dopo l’esercizio fisico di resistenza potrebbe migliorare la forza e la composizione corporea negli adulti. Molte persone sanno già che la creatina è da sempre considerata un integratore efficace, ma forse, sanno meno dell’azione del CLA.

Il CLA è composto da un gruppo di sostanze chimiche che si trovano nell’acido linoleico, un acido grasso. Le principali fonti di CLA sono i prodotti lattiero-caseari e le carni bovine. In media, gli esseri umani consumano solo tra 15-174 milligrammi di CLA al giorno.

In uno studio che consisteva di 19 uomini e 20 donne, i partecipanti hanno eseguito sei mesi di allenamento di esercizio di resistenza con i pesi (due allenamenti a settimana). Ogni partecipante era un adulto di età compresa tra 65-85 anni. Ogni partecipante è stato collocato in modo casuale ad un gruppo di creatina monoidrato + CLA, o un gruppo placebo. Il dosaggio della creatina monoidrato era 5 g al giorno (insieme a 2 grammi di destrosio), ed il CLA è stato dosato a 6 grammi al giorno.

La routine di allenamento consisteva in 12 ripetizioni per esercizio, con esercizi compresi da; leg press, chest press, leg extension, leg flexion, shoulder press, lat pull down, seated row, calf raise, crunch e back extension. Sesercizi di flessione ed estensione del braccio sono stati eseguiti con 10 ripetizioni. Ogni settimana è stata aumentata la resistenza (peso), ed è stata testata una ripetizione max ogni quattro settimane per fare aggiustamenti, se necessari.

I risultati dello studio hanno dimostrato miglioramenti nella capacità funzionale e nella forza in tutti i partecipanti. Tuttavia, il gruppo integrato con creatina e CLA ha fatto registrare un maggior miglioramento in gran parte delle misure per la resistenza muscolare, la forza isocinetico dell’estensione del ginocchio, massa magra e la riduzione del grasso corporeo. La maggior parte delle misure del miglioramento della forza, era simile sia per gli uomini che per le donne. L’unico risultato della forza che ha mostrato una differenza di sesso, con maggiori aumenti per le donne che assumevano creatina e CLA, era la forza dell’estensione del ginocchio.

I risultati di questo studio dimostrano che l’allenamento di resistenza è utile in sé, ma combinato con l’integrazione di creatina monoidrato e CLA, può migliorare le prestazioni ulteriormente. Anche se lo studio è stato eseguito su un gruppo di partecipanti di età più avanzata, non c’è ragione di credere che i giovani non potrebbero ottenere risultati simili.

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Differenza tra abduzione, adduzione, flessione, estensione e rotazione

Che differenza c’è tra abduzione ed adduzione? E tra flessione ed estensione? Ed a cosa corrisponde la rotazione? E’ facile dire “movimento”, più difficile è capire esattamente un dato termine quale tipo di movimento indichi! Vediamolo oggi, con questa immagine che vi chiarirà ogni dubbio:

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Partita della Pace: Maradona insulta la madre di Veron

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma MARADONA VERON PACE LITE Riabilitazione Nutrizionista Medicina Estetica Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Linfodrenaggio Pene Vagina Glutei Presso.jpgIeri sera si è svolta la “Partita della Pace”, tuttavia i rapporti in campo non sono stati del tutto… pacifici. “Yo no te boludeo, te lo digo en la cara boludo” ovvero “Io non ti piglio per il c..o, te lo dico in faccia str…o”. Una dichiarazione di guerra da parte di Maradona nei confronti del connazionale Juan Sebastian Veron durante la partita che doveva essere una semplice esibizione per raccogliere fondi. Diego è andato col dito sotto al volto del connazionale dicendo: “Voglio solo parlare” e Veron non ha replicato e lo ha allontanato. L’ex Pibe de Oro è stato poi portato via da Cafu. Chi era a bordocampo giura di aver sentito anche un “hijo de puta” (non c’è bisogno di traduzione) da parte di Maradona, e ci sarebbero anche le immagini a confermarlo. Ovviamente non è stata la partita a far esplodere la lite tra i due, che non sono mai stati amici.

Maradona: “Quello che è successo rimane tra di noi”
Alla fine della partita rientrando negli spogliatoi Maradona non ha voluto commentare il diverbio con Veron. “Non è niente, quello che è successo con Veron rimane tra di noi. Non devo parlare di un giocatore che io ho ammirato moltissimo”, ha detto l’ex campione del Napoli.

In estate disse: “Veron è un traditore”
Secondo i media la causa del litigio sarebbe legata alle dichiarazioni della scorsa estate rilasciate da Maradona durante la fase di caos della Federcalcio argentina dopo le dimissioni del Tata Martino. In quell’occasione a Veron venne dato il compito di nominare il nuovo staff dell’Albiceleste. Diego disse: “Veron è un traditore che si atteggia a dirigente. Uno con cui non voglio più avere nulla a che fare” e l’ex Parma e Lazio aveva risposto: “Non so a cosa si riferisca Maradona e non mi interessa. Le sue parole sono di scarsa rilevanza e lui è poco serio”, per poi rincarare la dose di recente: “Con Maradona mi piacerebbe trovarmi faccia a faccia”.

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