Trattare macchie cutanee, tatuaggi, capillari, cicatrici, acne, peli e rughe grazie ai laser usati in medicina estetica

MEDICINA ONLINE MEDICINA ESTETICA BELLEZZA DONNA BELLA MAGRA PELLE NUDA SEXY CORPOLa laserterapia è una tecnica medica che sfrutta l’amplificazione di luce mediante emissione stimolata di radiazione, a scopo terapeutico. E’ attualmente uno dei sistemi più usati nel campo della medicina e chirurgia estetica per migliorare o correggere difetti ed imperfezioni di tipo estetico e/o funzionale, congeniti od acquisiti. Esistono vari tipi di apparecchiature laser, ciascuno con una funzione specifica, ed in grado di eseguire determinati trattamenti, ovvero di intervenire su determinate patologie o in estetismi. Tra i più importanti laser troviamo:

1) Laser CO2

2) Laser Erbium Yag

3) Laser ND-Yag

4) Laser frazionato o frazionale

5) Luce pulsata

I laser hanno una propria specifica lunghezza d’onda e sono in grado di colpire determinati tessuti, o cellule bersaglio, in modo selettivo, ovvero senza danneggiare i tessuti circostanti; i vari tessuti hanno infatti un differente contenuto di pigmenti che li compongono (es. emoglobina) ed il laser risulta selettivo in quanto permette di “colpire” soltanto determinati pigmenti. E’ chiaro quindi che per ciascun in estetismo o patologia, andrà utilizzato il tipo di laser specifico e maggiormente efficace. Inoltre il trattamento laser può variare, oltre che per l’apparecchiatura e tipo di laser utilizzato, anche per la durata del trattamento e per il numero di sedute necessarie a completare la terapia. Vediamo ora in sintesi a cosa servono i laser prima elencati.

1) Laser CO2

Il laser CO2 pulsato consiste in un raggio ad anidride carbonica che agisce sul contenuto d’acqua delle cellule, vaporizzandole. Il bersaglio del laser CO2 è quindi l’acqua contenuta all’interno delle cellule, senza danneggiare o ustionare i tessuti circostanti. I vantaggi del laser CO2 sono rappresentati da un ridotto danno termico, minor sanguinamento, minore infiammazione e miglior cicatrizzazione. Un altro vantaggio del laser C02 è dato dalla sicurezza che le zone che vengono trattate vengono “livellate” sempre dello spessore desiderato I vantaggi del Laser CO2
Il laser CO2 è adoperato con grande successo, così come il laser Erbium, per il “Ringiovanimento cutaneo ablativo” ed il “Laser Skin Resurfacing”. La differenza con il laser Erbium è che quest’ultimo è un laser molto più delicato del laser CO2 e comporta un periodo postoperatorio molto più rapido, un arrossamento più limitato nel tempo ma anche un risultato lievemente inferiore; è perciò indicato soprattutto per rinfrescare il volto ed eliminare le rughe più superficiali. Sarà ovviamente il medico a decidere quale dei due laser usare per il vostro specifico inestetismo.
Il laser CO2 è ideale nei casi di pelle molto rovinata e poco elastica perchè non solo elimina gli strati più superficiali ma è anche in grado di determinare una importante contrazione delle fibre collagene ed elastiche presenti nel derma e rendere perciò la pelle molto più tonica. Possibili complicanze sono ustioni, danni termici, o problemi di cicatrizzazione.

Indicazioni terapeutiche per il laser CO2
Il laser CO2 è usato per effettuare trattamenti per vari inestetismi o patologie, quali:

  • Peeling superficiali
  • Ringiovanimento cutaneo ablativo – skin resurfacing
  • Rughe delle labbra
  • Rughe rughe degli occhi
  • Rughe del volto
  • Verruche
  • Fibromi
  • Condilomi
  • Cheratosi seborroiche
  • Cicatrici da acne
  • Cicatrici ipertrofiche
  • Rimozione di piccole neoformazioni benigne
  • Cheratosi
  • Rinofima
  • Pigmentazioni cutanee

Ringiovanimento cutaneo con Laser CO2
Il laser Co2 è spesso adoperato per il ringiovanimento cutaneo ablativo, detto anche Laser Skin Resurfacing.
Infatti nei casi di pelle rovinata e poco elastica il resurfacing con laser Co2 elimina gli strati più superficiali della pelle che verrà rigenerata da nuovo tessuto, e provoca una contrazione delle fibre di collagene rendendo la pelle molto più tonica.
In particolare ad esempio, il peeling effettuato con laser Co2 provoca la vaporizzazione dello strato superficiale della pelle e la successiva formazione di nuovo tessuto, che dona alla pelle un aspetto più giovane e fresco.

Prima del trattamento con Laser CO2
Prima del trattamento con laser Co2 è importante evitare l’esposizione al sole o a lampade UVA e non assumere farmaci che aumentano la sensibilità della pelle alla luce.
Prima del trattamento solitamente viene applicata, sulla cute da trattare, una crema anestetica.

Dopo il trattamento con Laser CO2
Dopo il trattamento la pelle rimane arrossata per qualche settimana, e in questo periodo é da evitare l’esposizione al sole o alle lampade abbronzanti, e dopo il trattamento il medico applicherà una crema antibiotica ed antinfiammatoria.

2) Erbium Yag

Questo laser emette una luce grandemente assorbita dall’acqua. La pelle contiene circa il 75-80 % d’acqua perciò questo tessuto assorbe per la quasi totalità il raggio laser che provoca la vaporizzazione degli strati più superficiali dell’epidermide con un effetto di rinnovamento e tensione maggiore nelle aree trattate.
E’ un laser molto più delicato del CO2 e comporta un periodo postoperatorio molto più rapido, un arrossamento più limitato nel tempo ma anche un risultato lievemente inferiore; è perciò indicato soprattutto per rinfrescare il volto ed eliminare le rughe più superficiali.
A guarigione ultimata l’aspetto della pelle è decisamente modificato: cute nuova, fresca, rosata, delicata e vellutata; le rughe molto attenuate, spesso scomparse, la tessitura della pelle è morbida e la consistenza decisamente aumentata.

Utilizzo:

  • Ringiovanimento cutaneo ablativo
  • Laser skin resurfacing
  • Rughe del volto e del corpo
  • Verruche
  • Fibromi
  • Cicatrici da acne

Può essere combinato insieme al già citato laser CO2 per ottenere un vero e proprio “effetto lifting”.

Preparazione al trattamento
Evitare assolutamente l’esposizione ai raggi solari e/o a lampade UVA nelle settimane precedenti al trattamento.
Non assumere farmaci che aumentino la sensibilità della pelle alla luce.

Periodo post-operatorio
Applicare una pomata antibiotica per alcuni giorni sulla superficie trattata.
I filtri solari sono indispensabili prima di esporre la zona trattata ai raggi solari per evitare iperpigmentazioni. L’arrossamento che consegue il trattamento scompare nel giro di alcune settimane.

3) Laser ND-Yag

E’ indicato in particolare per il trattamento di capillari (teleangectasie) e varici. Il laser ND-Yag riesce a trattare anche capillari di una certa consistenza (1-3 millimetri di diamentro) ed è attualmente viene considerato il sistema laser che può dare i migliori risultati per le teleangectasie degli arti inferiori, sia per quelle superficiali di colore rosso ma in particolare per quelle di colore blu. L’effetto del calore concentrato sui piccoli vasi sanguigni (capillari) ne provoca la chiusura e quindi il colore roseo o rosso-blu si attenua o sparisce.
Si tratta di un laser vascolare dotato di una alta penetrazione attraverso la pelle. Il capillare viene chiuso dall’energia laser, la cute non viene assolutamente danneggiata.
Per far scomparire la maggior parte dei capillari presenti sono in genere necessarie tre sedute, a distanza di due mesi una dall’altra. Il laser ND-Yag ad impulso lungo è quello che ha dato i risultati migliori nel trattamento dei capillari delle gambe.

Preparazione al trattamento

Evitare assolutamente l’esposizione ai raggi solari e/o a lampade UVA nelle settimane precedenti al trattamento Non assumere farmaci che aumentino la sensibilità della pelle alla luce.

Periodo post-operatorio

Applicare una pomata antibiotica per alcuni giorni sulla superficie trattata. I filtri solari sono indispensabili prima di esporre la zona trattata ai raggi solari per evitare iperpigmentazioni.

4) Laser Frazionato o frazionale

Una nuova tipologia di laser che da poco tempo è presente sul mercato, è il laser frazionale o fractale detto anche laser frazionato. Il laser Frazionale viene utilizzato con successo per ridurre o eliminare macchie della pelle, melasma, cicatrici da acne, piccole rughe del volto e per effettuare il ringiovanimento cutaneo non ablativo.

Come agisce il laser Frazionale Il laser Frazionato agisce bruciando delle piccolissime frazioni di tessuti in profondità, ma lasciando intatta la pelle in superficie, e di conseguenza i tempi di guarigione e per la ripresa delle normali attività si abbreviano molto.
In particolare attraverso le fibre ottiche, il laser frazionale produce dei minuscoli forellini in profondità provocando la denaturazione del collagene e la conseguente produzione di nuovo collagene, ed è per questo che il trattamento produce un ringiovanimento e miglioramento del tessuto cutaneo ma senza intaccare la pelle in superficie, per il resurfacing, cicatrici d’acne, melasma, iperpigmentazioni e cicatrici chirurgiche.

Applicazioni ed indicazioni per il laser Frazionato
Il laser frazionale è utile per trattare numerosi inestetismi del viso, collo e mani, o del corpo, quali:

  • macchie della pelle (macchie solari o senili)
  • lentigo solari
  • cicatrici da acne
  • rughe del viso (specie quelle attorno a occhi e labbra)
  • melasma e cloasma

5) Luce pulsata

La luce pulsata o IPL (Intense Pulsed Light) è la rivoluzionaria tecnica per il trattamento di inestetismi e problemi legati alla pelle. Si tratta di una tecnologia che, grazie all’emissione di energia luminosa, permette di colpire la zona interessata senza ledere i tessuti circostanti. La luce pulsata permette di trattare in modo efficace e poco invasivo una vasta gamma di lesioni benigne:

  • Couperose e rosacea
  • Macchie della pelle, lesioni pigmentate, iperpigmentazioni
  • Ringiovanimento cutaneo non ablativo
  • Depilazione definitiva
  • Cancellazione tatuaggi

Principali applicazioni della luce pulsata
L’azione della luce pulsata è particolarmente evidente nei trattamenti di ringiovanimento cutaneo e di epilazione definitiva.
Il Ringiovanimento cutaneo con IPL consiste nel ricompattare i pori dilatati, eliminare le macchie scure e i capillari del viso provocati dall’eccessiva esposizione solare e dal passare del tempo.
Il flash luminoso è in grado di attivare la pelle in profondità, stimolando la produzione di nuovo collagene, che rivitalizza la tessitura e la consistenza della pelle.
Per quanto riguarda l’epilazione definitiva, invece, la luce pulsata agisce direttamente sul bulbo pilifero, impedendo la ricrescita del pelo, senza intaccare la cute circostante, determinando una epilazione semipermanente.

Come si svolge un trattamento di luce pulsata?
La prima fase del trattamento consiste nell’applicazione di un apposito gel conduttore sulla zona interessata. Tramite un apparecchio simile ad un laser, si passa poi all’invio degli impulsi di luce, che ad intervalli regolari colpiscono i “bersagli”, agendo in profondità. La durata del trattamento dipende dall’estensione dell’area interessata e dal tipo di intervento, ma in generale si può dire che la singola seduta dura intorno ai 30 minuti. La seduta deve essere ripetuta dalle 4 alle 6 volte nel caso del fotoringiovanimento, mentre per ottenere una riduzione rilevante della densità pilifere sono necessarie almeno 5 sedute.

Preparazione al trattamento
Evitare assolutamente l’esposizione ai raggi solari e/o a lampade UVA nelle settimane precedenti al trattamento e non assumere farmaci che aumentino la sensibilità della pelle alla luce.

Periodo post-operatorio
I filtri solari sono indispensabili prima di esporre la zona trattata ai raggi solari per evitare iperpigmentazioni.

Leggi anche:

Lo staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!

Cosa sono le rughe? Come faccio a prevenirle ed eliminarle?

Codice a barre, zampe di gallina, segni d’espressione, pelle “a tessuto sgualcito”, epidermide “a pergamena”. Quanti termini angoscianti per descrivere lo scorrere del tempo sul nostro viso! Sto ovviamente parlando delle rughe, quelle piccole linee che scorgiamo per la prima volta allo specchio quando ci sentiamo ancora troppo giovani per acquistare una crema anti-età, perché in fondo ci sembra passato troppo poco tempo da quando usavamo ancora la crema anti-acne. Ma le rughe non sono solo il nobile segno del tempo che passa, sono anche espressione di cattive abitudini. Vediamo quali sono le cause che portano alla comparsa di questi segni del tempo, e capiamo insieme come prevenirli ed eliminarli.

Che cos’è una ruga?

E’ una modificazione dello strato superficiale della pelle, l’epidermide, e di quello più profondo, il derma. Si forma con il passare degli anni nelle zone più sollecitate, dove s’intersecano i muscoli del viso. Esempio: tra il naso e la bocca, tra gli zigomi e le labbra. Questo fenomeno è accentuato dal ricambio cellulare che diventa più lento con l’aumentare dell’età del soggetto. Fino a 25-30 anni, infatti, lo spazio vuoto tra un muscolo e l’altro del viso è riempito da tessuto connettivo di sostegno. Intorno ai 40 anni si assottiglia perché le cellule non impiegano più 28 giorni a riformarsi ma anche due mesi. Risultato: appaiono rughe e piccoli solchi. A 50 anni questi processi s’intensificano e la pelle perde ulteriormente elasticità e tono.

Cause organiche, comportamentali ed ambientali delle rughe

Le rughe sono espressione di fenomeni legati non solo all’invecchiamento cronologico (senescenza), ma anche a fattori comportamentali ed ambientali.

  • Tra le cause organiche troviamo fattori genetici, metabolici e ormonali dovuti al naturale mutamento del nostro corpo con il passare del tempo: gli estrogeni si riducono, determinando una progressiva perdita dell’idratazione e del turgore cutaneo (atrofia del derma) e il cedimento delle strutture di sostegno, come il grasso sottocutaneo e il tessuto muscolare che cedono alla forza di gravità.
  • Tra le cause comportamentali/ambientali troviamo tutte le contrazioni dei muscoli facciali, oltre alla postura notturna e al foto invecchiamento causato da una continua e non protetta esposizione ai raggi UVA naturali o artificiali, che causa l’accumulo di radicali liberi e la degenerazione delle fibre elastiche e di collagene: la cute assume diventa giallastra, opaca, con rugosità diffusa e pigmentazione irregolare; altri fattori ambientali sono poi l’inquinamento, il fumo, le sostanze chimiche e lo stress.

Com’è fatta una ruga e quanti tipi di ruga esistono?

Una ruga è si presenta come una fenditura lineare della pelle, di profondità variabile. Non esiste una sola tipologia di ruga, ma molteplici:

  • rughe d’espressione, formate dalla trazione ripetitiva dei muscoli mimici. Compaiono già verso i 30 anni, non aumentano di numero, ma con il tempo diventano più profonde ed infine permanenti;
  • rughe gravitazionali, causate dalla perdita di elasticità e collagene del derma, non più in grado di controbilanciare la forza di gravità. Diventano sempre più evidenti con il lento indebolimento delle strutture di sostegno (crono-invecchiamento);
  • rughe attiniche dovute al danno cumulativo provocato dalle radiazioni UV naturali o artificiali sulle fibre elastiche e il collagene. Si presentano come un’accentuazione del reticolo cutaneo che crea una pelle con aspetto “corrugato”, “a pergamena”, fino a diventare “a tessuto sgualcito” in stadio avanzato;
  • pieghe da sonno, determinate dalla postura notturna, ovvero all’appoggio della testa sul cuscino (più evidenti su fronte e guance). Nei soggetti giovani sono reversibili (tendono a sparire dopo 1-2 ore dal risveglio), ma con il tempo tendono a diventare permanenti.

Classificazione delle rughe in base alla regione di comparsa

Le rughe possono anche essere distinte in base alla regione del viso dove compaiono:

Quali errori alimentari contribuiscono a invecchiare la pelle?

Far prevalere i cibi cotti; ripetere colazioni e pasti senza variare gli alimenti; assumere grassi idrogenati, come quelli contenuti in biscotti, grissini, crackers, oppure cibi verso i quali si sono sviluppate delle allergie. Questi comportamenti predispongono alla formazione di radicali liberi, protagonisti del processo di ossidazione cellulare.

Leggi anche: La dieta antirughe per una pelle tonica e compatta

Quali altri errori accelerano il processo di formazione delle rughe?

Sicuramente uno stile di vita sedentario, il fumo di sigaretta, l’uso di droghe, l’abuso di alcol, l’atteggiamento ansioso cronico, l’esposizione al sole e l’uso smodato di lampade. Peggiorano le rughe anche l’uso eccessivo di trucco, la mancata abitudine a struccarsi la sera, l’uso di cosmetici di scarsa qualità, il mancato uso di scrub/tonico/crema idratante, l’esposizione cronica a smog/inquinamento tipici delle strade delle grandi città.

Leggi anche: Quando le rughe colpiscono le labbra

Come posso fare per prevenire le rughe?

Per prevenire le rughe, o meglio, rallentarne la comparsa e l’intensità, è bene adottare uno stile di vita sano, evitando smog, fumo e stress, non esponendosi mai al sole/lampade UVA senza un’adeguata protezione e difendendosi dal freddo invernale. I cibi che aiutano la pelle a rimanere giovane, eliminando i radicali liberi, sono tutti quelli che contengono le vitamine E, A, C e i microelementi come Zinco e Selenio. E’ importante bere molta acqua ed assumere molta verdura cruda e frutta fresca: essi contengono una maggiore quantità di vitamine. E’ utile anche assumere tisane drenanti. Anche gli integratori alimentari possono aiutare, soprattutto quelli contenenti vitamina A ed E oltre a minerali come rame, manganese, zinco e selenio che bloccano la degenerazione indotta dai radicali liberi.

Leggi anche:

Cosmetici utili contro le rughe

Per quanto riguarda i cosmetici la regole da seguire sono:

  • Finché si è giovani, prevenire tramite uso quotidiano di una crema idratante;
  • Con il passare degli anni usare a creme più nutrienti, rassodati e ridensificanti;
  • L’età avanza? Utilizza una crema giorno e una crema notte, che favorisca i processi rigenerativi della pelle durante il sonno;
  • Usare sempre una crema contorno occhi, specifica per questa zona delicata e con pelle più sottile.
  • Il Coenzima Q10, un principio attivo specificatamente anti-invecchiamento, che consente di distendere le piccole rughe dell’epidermide, rendendola più tonica e compatta.
  • La Provitamina B5 e la Vitamina E, che svolgono un’azione nutriente, contrastando anche l’azione dei radicali liberi.
  • L’Aloe Vera e la Glicerina, che rendono la pelle splendidamente morbida e idratata.

Leggi anche: Impieghi terapeutici dell’Aloe Vera nella dieta, nella cosmesi, nelle terapie antitumorali e contro gastrite e colesterolo

La medicina estetica contro le rughe

La medicina estetica fornisce tecniche molto efficaci per combattere le rughe, tecniche che possono essere usate da sole ma anche in sinergia per ottenere i migliori risultati. I più diffusi sistemi per trattare le rughe in campo medico estetico sono i filler con acido ialuronico (che riempie la ruga), il peeling (che leviga la cute del volto rimuovendone gli strati più superficiali), la tossina botulinica e la radiofrequenza monopolare (che stendono la ruga).

Leggi anche:

Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram, su YouTube, su LinkedIn, su Tumblr e su Pinterest, grazie!

Non solo rughe: i dieci problemi estetici risolvibili con botulino

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO DONNA BELLA ESTETICA CAPELLI OCCHI BELLEZZA COSMETICI PELLE RUGHE TRUCCO MAKE UP FIORI NATURAÈ considerato da molti come il ‘re’ della medicina estetica. Conosciuto per la sua capacità di ridurre le rughe e migliorare piccoli inestetismi sui volti delle dive. Ma pochi sanno che il botulino ha diverse e importanti applicazioni anche nella risoluzione di problemi estetici molto seri, spesso migliorando sensibilmente la qualità della vita di chi ne beneficia. La tossina permette di trattare in modo molto efficace le rughe d’espressione che sono provocate dai muscoli della mimica facciale dopo una certa età. Tipici esempi sono le rughe che si generano tra le sopracciglia con il corrugamento, le rughe frontali e le zampe di gallina. Il botulino viene impiegato per attenuare il cosiddetto ‘sorriso gengivale’, ovvero quando sorridendo si espone in modo significativo la porzione di gengiva compresa tra l’arcata dentale superiore ed il labbro. Tra le applicazioni della tossina botulinica sconosciute ai più, c’è quella dedicata a risolvere i problemi di iperidrosi (leggi l’articolo dedicato). Il botulino viene usato anche per attenuare le rughe verticali sul collo, per la cute ipersebacea del viso e per sollevare la coda del sopracciglio, migliorando l’estetica del volto.

Leggi anche:

Lo staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!

La radiofrequenza monopolare: effetto lifting su viso, collo, mani, addome, glutei e gambe

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO DONNA NUDA BELLA CORPO ESTETICA BELLEZZA FISICO MAGRATra le moderne tecnologie della medicina estetica, una delle più efficaci è senza dubbio la radiofrequenza (RF) monopolare. Se ne parla tantissimo ultimamente, ma in cosa consiste di preciso il trattamento con radiofrequenza monopolare? La radiofrequenza è un innovativo trattamento di medicina estetica che si basa sul principio della cessione di calore. È una procedura di rimodellamento semplice e veloce, non invasivo e indolore.

Come si svolge una seduta di radiofrequenza?

Il paziente viene fatto stendere sul lettino e viene messo in contatto con una piccola placca metallica. Successivamente sulla zona da trattare viene spalmato un apposito gel (alcuni medici usano il normale gel per ultrasuoni, io invece uso uno speciale gel con acido ialuronico che permette di ottenere risultati migliori). A quel punto, grazie all’impiego di un sofisticato macchinario (nel mio studio io uso il potentissimo DermaCode RF monopolare della XPRO engineering), con una manopola particolare vengono trasmesse particolari onde sul tessuto da trattare, facendolo scivolare – con movimenti circolari e longilinei particolari – sulla cute resa “scivolosa” dal gel all’acido ialuronico. Le onde attraversano i vari strati dell’epidermide, fino a raggiungere la fascia muscolare.

Leggi anche: Rassodare il seno senza chirurgia con la radiofrequenza monopolare

Come agiscono queste onde?

Durante questo percorso, le onde prodotte dal macchinario incontrano delle resistenze ad attraversare i tessuti, convertite poi in energia termica, che si sviluppa in maniera tanto elevata quanto maggiore sono le onde che giungono in profondità. La radiofrequenza sfrutta infatti il principio della diatermia, cioè il riscaldamento profondo del tessuto in seguito al passaggio delle onde ad alta frequenza il cui flusso cambia verso molto rapidamente.
Il passaggio di onde determina uno spostamento di cariche elettriche (ioni) presenti nei tessuti in stato di quiete, generando vere e proprie correnti di spostamento: i tessuti offrono una naturale resistenza (impedenza) al flusso delle correnti di spostamento provocate dalla RF e quando una corrente incontra una resistenza, genera calore: maggiore è la resistenza che il tessuto oppone al passaggio di tale corrente (bioimpedenza), maggiore è il calore endogeno generato.
È proprio tale calore endogeno che porta al ringiovanimento cutaneo. La temperatura raggiunta, infatti, provoca nel derma la denaturazione del collagene, questa molecola diventa più corta e spessa, ottenendo l’effetto lifting. Il risultato, già ben visibile fin dalla prima seduta, consente il ringiovanimento cutaneo, contrastando la lassità della pelle non più giovane, in maniera non ablativa: la radiofrequenza monopolare è in definitiva uno dei migliori alleati per favorire la distensione delle rughe.

Radiofrequenza a casa

Un ottimo apparecchio per radiofrequenza monopolare casalinga per viso e corpo, selezionato e consigliato dal nostro Staff di esperti, è questo: https://amzn.to/3pPtfIr

Uno strumento per la radiofrequenza bipolare, maggiormente indicata per il viso: https://amzn.to/3I4npJv

Leggi anche:

Effetti

I quattro effetti principali della radiofrequenza che determinano il “biolifting”, sono:

  1. Iperemia: capillarizzazione e stimolazione del microcircolo con maggior apporto di ossigeno e sostanze nutritive e conseguente aumento del metabolismo cellulare e tissutale.
  2. Idratazione: mantenimento dei livelli ottimali di acqua nei tessuti interessati. Elevata rimozione dei cataboliti e tossine dalle zone interessate.
  3. Effetto tensorio immediato: una cronica “usura” del collagene determina le prime rughe e una progressiva perdita di tonicità cutanea. L’alta temperatura che si raggiunge nel derma causa la denaturazione delle molecole di collagene provocandone un’immediata contrazione e ispessimento.  La molecola denaturata è più corta e più spessa e questo fenomeno determina un aumento della consistenza del derma e un marcato effetto tensorio immediato e percepibile sia ispettivamente (a vista) che palpatoriamente (al tatto). Se si utilizzano apparecchiature e pratiche poco serie, questo turgore viene in realtà prodotto attraverso un edema, un risultato all’apparenza apprezzabile ma decisamente scorretto da un punto di vista medico, soprattutto se ripetuto nel lungo periodo (sovrapproduzione di collagene fibrotico di tipo 3).
  4. Formazione di nuovo collagene: l’aumento della temperatura incrementa l’attività cellulare dei fibroblasti del derma, con conseguente stimolazione della sintesi proteica (Acido Ialuronico, Collagene, Elastina). A distanza di tempo si assisterà ad un ulteriore aumento della compattezza cutanea, grazie al contributo del nuovo collagene e ad una maggiore elasticità dei tessuti dovute a nuova elastina.

Radiofrequenza per i dolori cronici

Anche se la radiofrequenza monopolare viene usata principalmente in medicina estetica, uno dei suoi possibili usi è la riabilitazione in caso di dolori articolari e di radicolopatie. Alcune sedute di radiofrequenza possono infatti diminuire il dolore cronico alle articolazioni ed alla schiena, soprattutto se al gel di conduzione viene mescolata una sostanza ad azione antinfiammatoria, come una crema gel all’arnica.

Leggi anche: Epilazione permanente pratica e sicura, grazie alla Luce Pulsata Medicale

Il trattamento è doloroso?

Assolutamente no: con un bravo operatore si avverte solo una sensazione di calore sulla cute che, unita al massaggio del manipolo, per alcuni pazienti è addirittura piacevole e rilassante! Finito il trattamento potrete tornare subito alle vostre attività quotidiane. Potete fare un trattamento nella pausa pranzo e tornare in ufficio subito dopo come se nulla fosse ma con una pelle compatta, tonica e vitale.

Il risultato è immediato? Quanto dura?

In parte. Come dicevo prima il risultato è fin da subito visibile grazie alla denaturazione del collagene, ma il risultato diventerà ancora più evidente a distanza di alcuni giorni dal trattamento. La radiofrequenza spinge infatti i fibroblasti a produrre nuovo collagene e ciò determina un effetto progressivamente migliore. A livello visivo si ottiene in definitiva il rimodellamento della zona trattata, a livello palpatorio un ispessimento ed un aumento di consistenza ed elasticità della pelle, che appare notevolmente più compatta e vitale. Le smagliature di recente formazione tendono a scomparire, mentre le rughe più “anziane” appaiono meno intense. Le rughe sono immediatamente distese e molto meno visibili. Il “doppio mento” e le “braccia a tendina” diminuiscono di intensità e le mammelle sono più toniche al tatto ed alla vista. La radiofrequenza esplica un’azione a lungo termine che si mantiene per almeno sei mesi dall’inizio del trattamento.

Quali parti del corpo possono essere trattate?

La radiofrequenza dà ottimi risultati nel trattamento delle rughe che si formano intorno agli occhi, sulla fronte, tra le sopracciglia, attorno alla bocca, sul collo (collare di Venere) e sul décolleté. È possibile anche intervenire sul sottomento, migliorando la sua tonicità ed elasticità, e sulle occhiaie. Ho trattato pazienti con cute del viso estremamente rilassata ed il risultato è stato un bellissimo lifting globale ed un compattamento della pelle. Altre parti trattate spesso sono il dorso delle mani, i gomiti e le mammelle.

Ha effetto su pancia e gambe?

Effetti importanti si ottengono nei confronti delle smagliature e del rilassamento cutaneo di tutto il corpo: rassodamento delle braccia, interno cosce, glutei e addome. Utilissimo, se usato da mani esperte, anche per contrastare borse ed occhiaie. È efficace inoltre come terapia di mantenimento dei risultati raggiunti dopo un lifting chirurgico o una blefaroplastica.

Si può usare per combattere l’acne?

Sicuramente è un buon deterrente. La motivazione è nell’effetto regolarizzante del sebo sulle ghiandole che favorisce il trattamento di radiofrequenza sull’acne in fase attiva, con un conseguente miglioramento dell´inestetismo e delle eventuali cicatrici.

Si possono trattare pazienti con la couperose?

Si, prestando particolare attenzione. La couperose è caratterizzata da una sensibilità accentuata della cute e da un particolare stato del microcircolo. L’utilizzo della radiofrequenza con la combinazione di un mio specifico prodotto lenitivo ed utilizzando una potenza ridotta (max 15%) permettono di ottenere un effetto assolutamente positivo fin dal primo trattamento. Con il susseguirsi delle sedute si osserva un miglioramento che diventa sempre più stabile.

Si possono trattare pazienti che si sono sottoposte ad un filler?

Assolutamente si, anzi l’utilizzo combinato di radiofrequenza e filler risulta particolarmente efficace per un risultato finale complessivamente ottimale: recupero di tonicità, compattezza e luminosità della pelle e “spianamento” delle rughe.
La cosa fondamentale è la sequenza: prima si devono effettuare 4 o 5 trattamenti di Radiofrequenza e successivamente procedere all’infiltrazione con il filler;  la pelle in questo modo risulterà più idratata, più luminosa e “preparata” alla metabolizzaione del riempitivo del filler.
Nel caso il/la paziente si siano già sottoposti ad un trattamento con filler, è opportuno attendere almeno due mesi prima di procedere con un trattamento di Radiofrequenza: l’acido ialuronico ad esempio, è uno zucchero che trattiene acqua e si scioglierebbe con il calore endogeno indotto dalla radiofrequenza.

La radiofrequenza può ridurre il dolore muscolare ed articolare?

Come già detto precedentemente, la risposta è si! La radiofrequenza è davvero un sistema formidabile per combattere alcuni tipi di dolore. Io la uso in associazione ad alcuni prodotti antiinfiammatori applicati direttamente sulla parte dolorante. Il calore prodotto dalla radiofrequenza ha potenti effetti antalgici, potenziati dal maggior assorbimento di antiinfiammatorio dovuto alla vasodilatazione da calore: i risultati sono eccezionali su dolori come il torcicollo, su quello articolare e su quello muscolare. Zone che beneficiano moltissimo di questo trattamento sono la schiena (soprattutto la zona lombare), la spalla e gli arti inferiori. La radiofrequenza monopolare, in associazione ad alcuni prodotti antiinfiammatori applicati direttamente sulla parte dolorante, è ottima anche per diminuire l’indolenzimento muscolare che interviene tipicamente dopo un allenamento (DOMS). Per approfondire: Dolore muscolare il giorno dopo l’allenamento: cause, cure e prevenzione

Radiofrequenza sul pene

La radiofrequenza monopolare viene usata – con opportuna potenza – sui genitali maschili con vari scopi. Per prima cosa tende la pelle del pene, quindi attenua le rughe e gli dona un aspetto più giovane e vitale. Non solo: dal momento che la radiofrequenza induce di un riscaldamento endogeno dei corpi cavernosi, ossigena l’organo e previene la fibrosi, quindi può essere utile nella malattia di Peyronie. La radiofrequenza, inducendo vasodilatazione locale, può essere inoltre un’alleato contro la disfuzione erettile (quella che una volta veniva chiamata impotenza). Ha anche un potere antalgico, quindi è capace di ridurre i dolori cronici a livello penieno e viene usata per contrastare la sindrome da dolore pelvico cronico. Dal momento che la spermatogenesi (la creazione di nuovi spermatozoi) che avviene a livello dei testicoli, viene influenzata negativamente dal calore, la radiofrequenza dovrebbe essere evitata sullo scroto, soprattutto se in presenza di varicocele.

Radiofrequenza dal medico o dall’estetista?

La radiofrequenza è uno strumento innocuo, ma solo se usato da mani capaci! Nel caso opposto si possono verificare dei danni ai tessuti. Proprio per questo motivo il Ministero della Salute ha vietato per legge alle estetiste di effettuare trattamenti di radiofrequenza ad alta potenza (oltre i 50 W e frequenza di uscita a 0,3 MHz), permettendo loro solo l’uso di strumenti a bassa potenza (massimo 50 W e 0,4 MHz). Tali strumenti a bassa potenza, usati dalle estetiste, non procurano danni ai tessuti ma di contro hanno un effetto veramente lieve: i risultati saranno minimi o addirittura assenti! Lo strumento più potente, che per legge può usare solo il medico, può potenzialmente procurare più danno – se usato male – ma è anche quello che permette risultati estetici realmente visibili e duraturi. Ora voi che leggete siete liberissimi di fare un trattamento di radiofrequenza monopolare dall’estetista pagandolo magari venti o trenta euro in meno rispetto a quello fatto dal medico, però poi non aspettatevi gli stessi risultati. Inoltre, se vedete una estetista che usa illegalmente su di voi uno strumento che solo un medico può usare, sappiate che non sta “solamente” compiendo un reato grave (esercizio abusivo della professione medica), ma anche che con quello strumento rischia di procurare dei danni alla vostra salute! A voi la scelta.

La legge a cui faccio riferimento è il D.M. 12 maggio 2011, n. 110, Gazzetta Ufficiale 15 luglio 2011.

Leggi il PDF: DECRETO 12 maggio 2011 , n. 110

Leggi anche:

Quanti trattamenti devo fare per un protocollo antiage?

Premesso che trattandosi di un’apparecchiatura medicale  la valutazione del numero di trattamenti necessari e di altri parametri di utilizzo vanno valutati dal medico in funzione dello stato di salute del paziente e della sua reazione al trattamento, di solito suggerisco un protocollo medio di 10-12 sedute che statisticamente portano al risultato desiderato su pazienti che rientrano in un range di età tra i 25 e i 75 anni.

Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Specialista in Medicina Estetica Roma RADIOFREQUENZA MONOPOLARE LIFTING Radiofrequenza Rughe Cavitazione Grasso Pressoterapia Linfodrenante Dietologo Cellulite Calorie Pancia Sessuologia Filler Botulino 1

Quanto tempo deve trascorrere tra un trattamento e l’altro?

Nel periodo iniziale consiglio una o due sedute a settimana, successivamente il tempo tra una seduta e l’altra arriva fino a 2 settimane o un mese nelle fasi finali del trattamento: questo perché in base a numerosi studi come ad esempio quello di Zelickson et al. del 2004, la produzione di nuovo collagene di tipo 1 aumenta progressivamente subito dopo il trattamento e il tempo tra una seduta e la successiva permette di mantenere costante ed elevata la produzione di questa molecola.
In particolari situazioni, su pelli affaticate e segnate, si può anche procedere con una strategia di “attacco” che comprende fino a 3 sedute settimanali, per poi passare ad un intervallo di due settimane per i trattamenti successivi. Ad ogni modo tutto deve essere valutato in base al paziente e alla situazione di partenza, quindi i dati che vi ho appena fornito sono del tutto indicativi.

Quanto costa un trattamento?

Il prezzo varia in funzione della zona da trattare, della situazione iniziale, della durata del trattamento e molti altri fattori. Mediamente un trattamento viso costa circa dagli 80 ai 120 euro a seduta, ma sono previsti degli sconti se si associano altri trattamenti.

Quali sono i vantaggi – in sintesi – della radiofrequenza?

1) Effetto lifting naturale e duraturo: il risultato finale é una ridefinizione dei lineamenti e un recupero del tono dei tessuti assolutamente naturale, senza stravolgimenti “artificiali” dei connotati del volto;
2) Trattamento non invasivo: piacevole, con una sensazione di calore simile a tepore;
3) Sicuro: senza reazioni indesiderate di tipo allergologico, senza incompatibilità di tipo farmacologico, senza possibili complicazioni come infezioni, cicatrici, ematomi;
4) Tempi di trattamento assolutamente brevi;
5) Indipendente dal fototipo e applicabile tutto l’arco dell’anno;
6) Non comporta tempi di recupero post trattamento: potete fare il trattamento perfino nella pausa pranzo per poi tornare a lavoro senza alcun problema;
7) Trattamento assolutamente indolore.

Quali sono le controindicazioni della Radiofrequenza?

La Radiofrequenza è fondamentalmente priva di controindicazioni per soggeti sani; va evitata nei seguenti casi:
1) Portatori di pacemaker
2) Aritmie cardiache gravi
3) Gravidanza/allattamento
4) Neoplasie in atto
5) Patologie autoimmuni sistemiche gravi
6) Placca metallica in situ

Quali sono gli effetti collaterali della Radiofrequenza?

Utilizzando correttamente la terapia, gli effetti indesiderati sono pochi e lievi: leggero rossore e sensazione di calore temporanei sono effetti assolutamente normali. In rari casi, possono verificarsi affezioni cutanee o leggeri gonfiori che, manifestandosi con eritema, scompaiono comunque nel giro di 2-3 ore successive la terapia.

Consigli dopo il trattamento di Radiofrequenza?

Suggerisco di non esporsi a fonti solari, artificiali o naturali: è preferibile aspettare qualche giorno.

Altri miei articoli sulla radiofrequenza:

Leggi anche:

Lo Staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram, su YouTube, su LinkedIn, su Tumblr e su Pinterest, grazie!

Il potere degli antiossidanti: le vitamine A ed E contrastano l’invecchiamento della pelle

MEDICINA ONLINE FRUTTA DIETA CIBO UVA BANANE MELE ALBICOCCHE VITAMINELa conoscenza dei meccanismi con i quali si manifesta l’invecchiamento cutaneo precoce, non determinato da fattori genetici, fornisce le basi per gli approcci alla sua prevenzione e alla scelta del trattamento dermocosmetologico più efficace per contrastarlo. In realtà, “contrastare la formazione delle rughe” è il risultato di una sinergia di funzionalità che potrebbero essere così schematizzate:

  • Applicazione topica di antiossidanti, molecole in grado di “catturare” e neutralizzare i radicali liberi, responsabili di danni irreversibili nei confronti della cute;
  • Uso costante e continuativo, durante l’esposizione solare, di filtri chimici o fisici, che schermano dai raggi UVA ed UVB per prevenire dai danni indotti dalle radiazioni ultraviolette;
  • Utilizzo di molecole leviganti ed esfolianti, come gli alfa-idrossiacidi, che stimolano la fisiologica rigenerazione cellulare, rendendo la pelle più morbida e più luminosa;
  • Applicazione di molecole depigmentanti, che inibiscono la produzione della melanina, riducendo l’intensità delle macchie senili;
  • Applicazione di peptidi miorilassanti in grado di ridurre la perdita di elasticità e di tono cutaneo, mediante un’azione di blocco della muscolatura che mima quello della tossina botulinica;
  • Utilizzo di agenti soft-focus,sostanze in grado di ridurre la visibilità della rugosità cutanea mediante un fenomeno di tipo ottico.

Descriviamo ora, più in dettaglio, le caratteristiche di alcuni degli ingredienti che abbiamo citato e che trovano applicazione nei prodotti cosmetici antinvecchiamento.

Leggi anche: A che serve la vitamina B12? L’importanza in gravidanza e allattamento

Le principali vitamine utilizzate in campo cosmetico si distinguono in due categorie: quelle liposolubili, cioè solubili in oli o grassi, come la vitamina A e la vitamina E, e quelle idrosolubili, come la vitamina C o la vitamina B3.

Vitamina A

La vitamina A si può utilizzare in varie forme, tra le quali si distinguono il retinolo e le sue forme esterificate più stabili, come retinil acetato, retinil propinato e retinil palmitato. Attraverso l’azione di alcuni enzimi presenti sulla nostra pelle, queste molecole vengono tutte convertite in acido trans-retinoico, che rappresenta la forma biologicamente attiva della Vitamina A. Essa agisce, a livello della cute, attraverso vari meccanismi, primo fra tutti quello di influenzare la trascrizione del DNA, stimolando l’espressione di alcuni enzimi specifici, alcuni dei quali hanno la funzione di migliorare lo spessore cutaneo, diminuendo così la profondità della ruga. La sua azione determina infatti una proliferazione ed una differenziazione dei cheratinociti (le cellule che vanno a costituire l’epidermide) ed aumenta la produzione dei Glucosamminoglicani (GAG), molecole in grado di legare l’acqua migliorando l’idratazione cutanea.
A livello del derma la vitamina A agisce, invece, determinando un aumento della produzione di collagene, con un conseguente miglioramento di quella “struttura di sostegno” che contribuisce a conferisce tono ed elasticità alla pelle.
La vitamina A, in tutte le sue forme, è però facilmente soggetta a degradazione se esposta alla luce e all’aria: è preferibile quindi impiegarla in creme notte.
La molecola di acido retinoico è una particolare forma di vitamina A molto più efficace delle altre nel trattamento dell’invecchiamento precoce ma, a causa della sua attività fortemente cheratolitica e potenzialmente irritante, ne è consentito l’uso solo in campo dermatologico.

Leggi anche: Assumi abbastanza vitamina D? I sintomi che indicano la sua carenza e i cibi che ne contengono in abbondanza

Vitamina E

La vitamina E ed i suoi esteri possiedono un’elevata attività antiossidante, in quanto capaci di neutralizzare la reattività dei radicali liberi, bloccando la cascata di eventi che determinano lo stress ossidativo responsabile dei danni alle cellule. La Vitamina E trova ampio impiego nei prodotti destinati all’esposizione solare poiché è in grado di assorbire i raggi UV nei range di lunghezza d’onda che provocano gli effetti più dannosi sulla fisiologia della pelle.
Se applicata dopo l’esposizione ai raggi solari, la vitamina E può ridurre l’eritema e l’edema indotti dal sole; inoltre, applicazioni topiche di vitamina E possono migliorare l’idratazione cutanea a livello dello strato corneo dell’epidermide, e la capacità di trattenere acqua negli strati cutanei.
In ambito cosmetologico, le forme maggiormente impiegate di Vitamina E sono tocoferolo e tocoferil acetato (un estere che, a livello della cute, si idrolizza e libera α-tocoferolo). Il tocoferolo ha una spiccata natura lipofilica ed è perciò particolarmente affine alle membrane cellulari, dov’è in grado di contrastare efficacemente l’eccesso di ROS (radicali liberi), impedendo il processo di lipoperossidazione. Quando ha svolto la sua funzione, il tocoferolo si ossida e diviene inattivo, ma la sua funzionalità può essere rigenerata dalla vitamina C, sottoforma di acido L-ascorbico: il suo impiego nelle formulazioni cosmetiche è quindi spesso accompagnato a quello delle vitamine A e C, poichè la loro associazione determina un potenziamento ed un prolungamento dell’azione antiossidante.

Leggi anche:

Lo staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!

Una buona attività sessuale migliora la bellezza della pelle e diminuisce le rughe

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO AMORE COPPIA SESSO SESSUALITA ABBRACCIO MATRIMONIO MASTURBAZIONE ORGASMO (10)Sempre più spesso, nell’ambito della medicina del benessere, si parla degli apporti benefici dell’attività sessuale. Penso di poter mettere virtualmente tutti d’accordo quando dico che, quando la vita sessuale è ottimale e non vi sono patologie che la ostacolano come ad esempio il vaginismo, essa è un modo piacevole ed estremamente appagante per poter perdere calorie, inoltre aiuta ad avere una buona circolazione sanguigna e protegge dai rischi di ipertensione. Recenti studi hanno anche dimostrato che porta ad un ritardo nella comparsa dei sintomi propri dell’osteoporosi e garantisce per gli uomini un maggior benessere alla prostata, che difficilmente incorre in problemi di salute (leggi anche: masturbarsi regolarmente ti protegge dal cancro alla prostata). Ma da oggi sappiamo che una buona attività sessuale migliora la salute della pelle ed ha addirittura un effetto anti età non indifferente, almeno a giudicare dai risultati cui sono arrivati alcuni studiosi britannici che hanno sostenuto con la loro ricerca che il sesso giova alla salute della pelle. Lo studio è stato condotto da David Weeks, neuropsicologo del Royal Edinburgh Hospital. Il professore ha notato come fare sesso può giovare alla salute della pelle e garantire agli individui l’effetto di un ottimo anti-età sia per il viso che per le mucose genitali, garantendo un effetto “ringiovanente” fino a ben sette anni di età in meno! L’attività sessuale ci mantiene dunque giovani a 360° anche nelle parti più intime. In primo luogo l’attività sessuale nelle donne stimola il rilascio di estrogeni, che hanno un benefico effetto sulla pelle, sui capelli e sulle mucose. Gli estrogeni influenzano, infatti, lo spessore delle pareti della vagina, stimolano l’attività delle cellule del sistema immunitario determinando una protezione contro le infezioni e favoriscono l’attività della ghiandole del Bartolini, preposte a secernere il liquido lubrificante. In sintesi: l’attività sessuale permette il rilascio di ormoni che riescono ad avere un effetto benefico sulla pelle.

Leggi anche:

Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram, su YouTube, su LinkedIn e su Pinterest, grazie!

Dieta a base di polifenoli per contrastare i segni del tempo ed i tumori

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO VERDURA CIBO VEGETALI DIETA DIMAGRIRE CUCINAI polifenoli costituiscono una famiglia “allargatissima” composta da oltre 5000 molecole organiche largamente presenti nel regno vegetale. Essi hanno attirato l’attenzione della comunità dei medici chirurghi estetici e dei ricercatori nel campo anti-aging nel corso dell’ultimo decennio, soprattutto a causa delle loro proprietà antiossidanti, e dei crescenti studi che dimostrano il loro ruolo nella prevenzione di varie malattie associate a stress ossidativo, come il cancro e le malattie cardiovascolari e neurodegenerative.

Classificazione dei polifenoli

Nel corso degli anni state identificate diverse migliaia di molecole a struttura polifenolica. A seconda del numero di anelli di fenolo e il modo in cui questi anelli si legano l’uno all’altro, i polifenoli possono essere divisi in molti gruppi funzionali differenti come acidi fenolici, flavonoidi, stilbeni, e lignani. I flavonoidi sono ulteriormente suddivisi in flavoni, flavonoli , isoflavoni, e flavanoni, ciascuno con una struttura chimica leggermente diversa.

Dove si trovano i polifenoli?

Si trovano principalmente in frutta e bevande di origine vegetale come succhi di frutta, tè, caffè, vino rosso, in ortaggi e legumi, cereali, cioccolato e legumi secchi.

Come la cottura influenza il contenuto di polifenoli degli alimenti?

E’ stato riportato in letteratura medica che il contenuto polifenolico degli alimenti può essere facilmente influenzato o gravemente ridotto dai metodi di preparazione dei pasti e dalle tradizioni culinarie.
Ad esempio, le cipolle, che sono una delle principali fonti di acidi fenolici e flavonoidi e i pomodori perdono tra il 75% e il 80% del loro contenuto iniziale quando vengono bolliti oltre 15 minuti, perdono il 65% una volta cotti in forno a microonde e il 30% quando vengono fritti.

Le proprietà antitumorali dei polifenoli

Studi di laboratorio condotti su modelli animali con infiammazione della pelle indotta dai raggi UV, stress ossidativo e danno al DNA, hanno dimostrato che polifenoli del tè verde, proantocianidine dei semi d’uva, il resveratrolo, la silimarina e la genisteina, in combinazione con la protezione solare, hanno la capacità di proteggere la pelle dagli effetti negativi delle radiazioni UV, compreso il rischio di tumori della pelle. Il meccanismo d’azione dei polifenoli è stato,negli ultimi decenni, un importante oggetto di studio. Una delle teorie più accreditate è che le cellule rispondono ai polifenoli principalmente attraverso interazioni dirette con i recettori o enzimi coinvolti nella trasduzione del segnale, che possono comportare la modifica dello stato redox della cellula e possono innescare una serie di reazioni redox-dipendenti.

Le proprietà anti-età dei polifenoli

Come antiossidanti, i polifenoli possono migliorare la sopravvivenza cellulare, come proossidanti, possono indurre apoptosi e prevenire la crescita tumorale. Tuttavia, gli effetti biologici di polifenoli può estendersi ben oltre la modulazione dello stress ossidativo. Tra i flavonoidi più studiati troviamo il Phlorizin; appartiene al gruppo di dihydrochalcones, presente in natura in alcune piante come nella corteccia del pero ( Pyrus communis), mela, ciliegia e altri alberi da frutto. È stato utilizzato come strumento per la ricerca farmaceutica e fisiologia per oltre 150 a. Tuttavia, i suoi effetti anti-invecchiamento sono solo stati segnalati negli ultimi anni. Molti altri estratti botanici, hanno potenti proprietà antiossidanti, tra di loro troviamo la silimarina, contenuta nel cardo mariano, la apigenina, contenuta nel sedano, nel prezzemolo e nelle foglie di camomilla e la genisteina contenuta nella soia, nelle fave e nel lupino: tutti hanno proprietà anti-aging.

L’importanza del resveratrolo

Tra gli stilbeni riconosciamo il resveratrolo, antiossidante, polifenolo naturale, abbondante nella buccia dell’uva. Alte concentrazioni di resveratrolo naturale ed oligomeri di resveratrolo si trovano in germogli di uve da Vitis Vinifera.  E’ stato oggetto di intenso interesse negli ultimi anni grazie ad una serie di proprietà anti-invecchiamento uniche, ma non solo: nel 2002 Bhat et al. hanno riferito che il resveratrolo possiede attività di prevenzione del cancro. Ha benefici effetti sull’apparato cardiovascolare, possibili benefici sulla malattia di Alzheimer con effetti diretti sui tessuti neurali, azioni fitormonali, antimicrobiche e un effetto indiretto sulla restrizione calorica. Per quanto riguarda la pelle è stato recentemente dimostrato di possedere un’azione protettiva contro la morte cellulare e di rallentare la distruzione del collagene.

I vantaggi del tè verde

I polifenoli del tè verde, derivante dalle foglie della Camellia sinensis, proteggono la pelle umana dai segni cutanei di fotoinvecchiamento. Molti studi di laboratorio hanno dimostrato che il trattamento topico o orale di polifenoli del tè verde hanno un effetto anti-cancerogeno UV-chimico indotto da radiazioni sulla pelle di diversi modelli animali. Hanno anche dimostrato che l’estratto di tè verde possiede attività anti-infiammatoria. Queste proprietà anti-infiammatorie e anti-cancerogene del tè verde sono dovute ai costituenti polifenolici tra cui il più potente é l’epigallocatechina-3-gallato (EGCG).

Leggi anche:

Lo Staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!

L’invecchiamento è una “malattia” da cui si può guarire

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO DONNA BELLA ESTETICA CAPELLI OCCHI ELLEZZA COSMETICI PELLE RUGHEL’invecchiamento è un processo reversibile, a patto di intervenire in tempo. Si potrebbero riassumere così i risultati di uno studio condotto dall’Università del Nuovo Galles del Sud, in Australia, e pubblicata sulla rivista Cell, nella quale il professor David Sinclair e colleghi avrebbero individuato una delle cause reversibili dell’invecchiamento in un modello animale. La loro scoperta, sostengono gli autori, potrebbe aprire la strada a nuove cure per malattie legate all’età, compresi il cancro, il diabete di tipo 2, malattie infiammatorie e l’atrofia muscolare.

Tutto ruota intorno ai mitocondri, che sono la centrale elettrica delle cellule, alle quali forniscono l’energia necessaria per vivere, funzionare, riprodursi. All’interno della cellula una serie di eventi molecolari, individuati dai ricercatori, rendono possibile la comunicazione tra mitocondri e nucleo. Quando questa si inceppa comincia i declino dell’invecchiamento. Ristabilire la corretta comunicazione avrebbe quindi il potere di invertire il processo.

L’informazione da cui prende le mosse lo studio è che con il passare degli anni i livelli della molecola NAD, iniziatrice della comunicazione tra mitocondri e nucleo, calano. L’unico modo conosciuto fino ad ora per rallentare questo declino era l’abbinamento di restrizione calorica ed esercizio fisico intenso. Gli autori di questo studio sono riusciti a imitarne l’effetto grazie all’uso di un composto che le cellule sono in grado di trasformare in NAD, ripristinando così rapidamente la corretta comunicazione e la funzione mitocondriale.

Due team lavoravano separatamente a Boston e a Sydney, uno su tessuti muscolari in coltura, l’altro su modelli animali, ed entrambi hanno ottenuto gli stessi risultati. “Se il composto è somministrato abbastanza precocemente nel processo di invecchiamento, in una sola settimana i muscoli di un topo anziano erano indistinguibili da quelli di un topo giovane”, spiega Nigel Turner, coautore della ricerca. I topi maturi, di circa due anni, presentavano anche buoni valori per quel che riguarda l’infiammazione e l’insulino-resistenza, due parametri correlati all’invecchiamento. Il confronto è stato fatto con topi dell’età di sei mesi: “L’effetto è stato molto marcato”, spiega Turner. “E’ come un sessantenne che assomiglia a un ventenne per certi aspetti”.

I benefici però potrebbero riguardare anche i giovani adulti sani a giudicare dall’effetto che ha avuto lo stesso composto somministrato ai topi giovani. Ora i ricercatori si prefiggono di studiare gli effetti a lungo termine del composto sui topi prima di dare inizio ai primi trial clinici sull’uomo, cosa che contano di fare verso la fine del prossimo anno. Vogliono scoprire se, oltre agli effetti dimostrati sulla molecola HIF-1, di cui si conosce il ruolo nella genesi del cancro e che in questo studio si è scoperto essere coinvolta anche nell’invecchiamento, il composto che stimola la produzione di NAD possa essere usato per curare in modo sicuro alcuni rari disordini mitocondriali e altre malattie come il diabete.

“Chiaramente c’è ancora molto lavoro da fare”, ammette David Sinclair, che ha recentemente fondato una società, la Metrobiotech, per testare il composto, e che è anche consulente per molte altre aziende che lavorano nel settore biotech, tra cui colossi come GlaxoSmithKline. “Ma se i risultati reggono, allora l’invecchiamento potrebbe essere una condizione reversibile, se presa per tempo”.

Leggi anche:

Lo staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!