Glutammato monosodico: cos’è ed in quali cibi trovarlo

MEDICINA ONLINE ACETO BALSAMICO DIETA CIBO FORMAGGIO FRUTTA VERDURA USO CARNE PESCE VINO CALORIE DIMAGRIRE CUCINA CUCINARE RICETTA LIGHTIl glutammato monosodico o, più semplicmente “gluttamato”, è il sale di sodio dell’acido glutammico, uno dei 23 amminoacidi naturali che costituiscono le proteine. E’ il responsabile di uno dei cinque gusti principali delle papille gustative della lingua, il gusto “umami”, che corrisponde grossolanamente a “saporito”.

In quali alimenti si trova il glutammato?

Il glutammato è uno degli amminoacidi più abbondanti in natura ed è possibile trovarlo in molti alimenti come latte, pomodori e funghi, oltre che in alcune alghe usate nella cucina giapponese. Il glutammato si trova inoltre in moltissimi cibi della nostra cucina naturalmente saporiti, in particolare è presente in cibi come la carne, il formaggio ed altri alimenti ricchi di proteine. Il parmigiano è il cibo che ne contiene di più: 1,2 grammi ogni 100. A temperatura ambiente si presenta come una polvere bianca cristallina, solubile in acqua. Il glutammato monosodico trova uso nell’industria alimentare come additivo ed è identificato dalla sigla E621. È l’ingrediente principale dei dadi da brodo e dei preparati granulari per brodo.

Leggi anche:

Lo staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!

A quale sapore corrisponde il gusto umami?

MEDICINA ONLINE PROSCIUTTO COTTO O CRUDO DIFFERENZE PIU CALORIE DIABETE GLICEMIA INSULINA ZUCCHERI CARBOIDRATI CIBO DOLCE MANGIARE ACQUA VALORI PROPRIETA NUTRIZIONISTA TAVOLA DIETA DIMAGEsistono cinque gusti primari percepiti dalla lingua umana:

  • l’acido,
  • il dolce,
  • il salato,
  • l’amaro,
  • l’umami.

Se i primi quattro non hanno bisogno di spiegazioni, lo stesso non si può dire per il quinto gusto. L’umami è uno dei cinque gusti fondamentali percepiti dalle cellule recettrici specializzate presenti nel cavo orale umano (gli altri sono dolce, salato, amaro e aspro).

In lingua giapponese significa “saporito” e indica per la precisione il sapore di glutammato, che è particolarmente presente in cibi come la carne, il formaggio ed altri alimenti ricchi di proteine. Da alcuni viene erroneamente confuso con il gusto salato con cui in effetti condivide alcune caratteristiche.

Come gli altri recettori del dolce e dell’amaro, l’umami viene riconosciuto principalmente da recettori associati a proteine G. In particolare è stato identificato un recettore metabotropico costituito da un dimero T1R1 e T1R3. Venne identificato nel 1908 da Kikunae Ikeda (池田 菊苗), professore di chimica all’Università Imperiale di Tokyo, mentre compiva ricerche sul sapore forte del brodo di alghe. Ikeda isolò il glutammato monosodico come responsabile del sapore.

Leggi anche:

Lo staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!

 

Differenza tra pepe nero, bianco, verde e rosa: qual è il più piccante?

MEDICINA ONLINE PEPE NERO VERDE GRIGIO ROSA BIANCO GIALLO COLORE SAPORE PICCANTE DIFFERENZA CALORIE RICETTA CUCINA USO COSMETICA CUCINARE PIETANZA SALSA PASTA CARNE PESCE IRRITA GASTRITE FA MALE CONTROINDICAZIONI GRAVIDANZAIl pepe è una pianta della famiglia delle piperacee della quale si utilizzano solo i frutti secchi, è originaria del sud dell’India  ma oggi si coltiva anche in Brasile, Indonesia e Malesia.
Il pepe nero, come pure il pepe verde e il pepe bianco derivano tutti dalla stessa pianta la differenza però sta nel grado di maturazione del frutto.

PROPRIETÀ DEL PEPE

Il pepe è una spezia deliziosa conosciuta fin dall’antichità, viene citato diverse volte nella Bibbia, nonostante fosse una specie così esotica. Nell’epoca romana era una delle spezie più costose. In seguito è entrata in Europa grazie ai mercanti arabi che la rivendevano ai veneziani, che a loro volta la rivendevano in tutta Europa.
È una spezia che si può aggiungere a tutti i piatti, per arricchire gustose ricette, ma possiamo distinguere fra i vari tipi per alcuni utilizzi:

  • Il pepe verde possiede un gusto leggermente meno piccante, meno intenso ma più fresco. Il verde è il colore naturale della cuticola del frutto della pianta del pepe. Nel procedimento di essiccazione viene trattato con diossido di zolfo in modo da mantenere il colore verde del frutto. Il pepe verde impreziosisce piatti a base di pesce e carne e dona brio e sapidità a molte salse e creme
  • Il pepe nero è sicuramente il più utilizzato in generale, spesso lo troviamo in zuppe, pasta e quant’altro. Il pepe nero ha un sapore abbastanza piccante e forte; sono i frutti raccolti prima della loro maturazione (circa 9 mesi dopo la fioritura della pianta). Tali frutti vengono seccati ad una temperatura moderata in modo da far seccare la cuticola verde che li ricopre. Il pepe nero è il più diffuso, mentre il pepe bianco viene utilizzato di meno, soprattutto nella preparazione delle salse colorate, dove il nero della polpa rimarrebbe visibile.
  • Il pepe bianco viene molto utilizzato nelle salse più delicate, è ottimo per creare composizioni sminuzzandolo e legandolo ad altri elementi. Il pepe bianco ha un aroma più forte degli altri ma è meno piccante rispetto a quello nero. Quando il frutto non può più seccare perché il baccello ha raggiunto un alto contenuto di zuccheri, si mettono i frutti del pepe a bagno facendo così staccare del tutto la cuticola. Rimane a quel punto solo il seme che è appunto quello che noi conosciamo come pepe bianco.  Il pepe bianco si adatta perfettamente a tutti i piatti dal sapore delicato come quelli a base di pesce (buonissimo nei primi con frutti di mare) o di carni bianche. Perfetto per aromatizzare salse (soprattutto se a base di panna o formaggio), patate lesse e sottaceti. Per il suo aroma dolce e tenue si presta bene anche ad abbinamenti originali, ad esempio con la frutta per creare un fresco dessert di fragole o con il tofu.
  • Il pepe rosa o “falso pepe” è la bacca, di colore rosa dal gusto simile a quello del pepe, di un albero chiamato Schinus molle. Rispetto agli altri tipi di pepe è più delicato, dolce, meno intenso e piccante. Può essere consumato solo in modica quantità poiché contiene sostanze leggermente tossiche. Perfetto per insaporire piatti a base di pesce, ma soprattutto carpacci di pesce spada, tonno o salmone. È un ottimo componente di salse a base di yogurt, burro, mascarpone o frutta. Il suo colore così ricco e brillante rende questo pepe un’ottima spezia che regala eleganza e vivacità a piatti, perfetto per preparare originali risotti o dessert particolari. Il pepe rosa è, assieme al pepe nero, bianco e verde, una delle spezie che compongono la famosa miscela creola.

Leggi anche:

Lo staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!

 

Glutammato e sindrome del ristorante cinese: effetti sulla salute

MEDICINA ONLINE COTECHINO ZAMPONE DIETA CIBO FORMAGGIO FRUTTA VERDURA USO CARNE PESCE VINO CALORIE DIMAGRIRE CUCINA CUCINARE RICETTA LIGHTIl glutammato monosodico o, più semplicmente “gluttamato”, è il sale di sodio dell’acido glutammico, uno dei 23 amminoacidi naturali che costituiscono le proteine.

Il glutammato si trova in moltissimi cibi della nostra cucina naturalmente saporiti, in particolare è presente in cibi come la carne, il formaggio ed altri alimenti ricchi di proteine, inoltre trova uso nell’industria alimentare come additivo: è l’ingrediente principale dei dadi da brodo e dei preparati granulari per brodo.

Fin dagli anni sessanta è stata descritta in letteratura una sindrome (nota come “sindrome del ristorante cinese“), provocata dall’assunzione di glutammato monosodico e caratterizzata da cefalea, vasodilatazione cutanea, talvolta orticaria ed esacerbazioni in soggetti asmatici (sebbene, riguardo a quest’ultimo punto, uno studio condotto successivamente smentisca l’associazione con il glutammato); tuttavia i dati più recenti, fra cui un grande studio multicentrico condotto nel 2000, smentiscono la correlazione tra il glutammato e le manifestazioni descritte e descrivono il tutto come un mito da sfatare.

Leggi anche:

Lo staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!

Cosa NON devi assolutamente fare prima di un rapporto sessuale

MEDICINA ONLINE PENE LUNGHEZZA TEDESCHI ACCUSANO MISURA ACCORCIA DOTTORE AIUTO IL MIO PENE SI STA ACCORCIANDO SPERMA AUMENTO EIACULAZIONE ORGASMO SESSO UOMO DONNAStai per avere un incontro galante? Ecco i segreti per evitare al massimo la possibilità di fare brutte figure sotto le lenzuola, in questa lista di cose da NON fare. I consigli sono rivolti soprattutto ad un pubblico maschile, tuttavia alcune raccomandazioni valgono anche per le donne.

Alcol e sigarette

Fumare e bere alcolici prima di un rapporto sessuale possono aumentare il rischio di avere una erezione debole. A tale proposito leggi anche: Il fumo di sigaretta causa impotenza e diminuita fertilità Inoltre il fumo tende a dare un cattivo sapore allo sperma; a tale proposito leggi: Come avere un’eiaculazione più abbondante e migliorare sapore, odore, colore e densità dello sperma?.  Bere troppi alcolici potrebbe inoltre far diminuire la secrezione dell’ormone antidiuretico (ADH) col risultato di far aumentare l’attività renale: avere continuamente lo stimolo di urinare potrebbere rendere un rapporto sessuale decisamente meno soddisfacente. L’alcol inoltre potrebbe diminuire la tua capacità di giudizio e farti tenere comportamenti sconsiderati, con vari rischi: ad esempio potrebbe farti avere un rapporto sessuale con uno/a sconosciuto/a senza indossare il profilattico, oppure potrebbe spingerti ad avere un rapporto con una persona non consenziente.

Alimentazione

Per un rapporto sessuale soddisfacente è importante anche l’alimentazione; ecco cosa non fare a tavola:

  • Consumare cibo immediatamente prima di un rapporto: per una migliore performance, sempre meglio evitare di mangiare immediatamente prima di un rapporto, per imperdire che la digestione intervenga proprio nel momento più importante e sequestri il sangue dalle zone periferiche (tra cui il pene, che senza la giusta quantità di sangue non può inturgidirsi).
  • Consumare pasti in abbondanti quantità: oltre il “quando”, è anche importante il “quanto”. Mangiare anche molte ore prima di un rapporto un pranzo od una cena troppo abbondanti, potrebbe rendere molto meno soddisfacente il rapporto e determinare un fastidioso accumulo di feci nel colon, che potrebbero anche premere sulla prostata e favorire una eiaculazione precoce. Meglio quindi preferire porzioni di cibo ridotte.
  • Consumare alimenti di difficile digestione, come salse, fritture ed alimenti ricchi di grassi, può mettere a rischio una erezione potente e duratura: meglio preferire pasti leggeri, anche per evitare eruttazioni, meteorismo e flatulenze che non rendono certo la situazione più eccitante.
  • Bere troppa acqua: nel momento più importante meglio non avere la vescica troppo piena, perché ciò tende ad ostacolare l’erezione ed a determinare fastidio se il pube viene premuto durante l’atto sessuale.
  • Mangiare troppo peperoncino: se da una parte può migliorare l’erezione grazie alle sue capacità vasodilatatorie, abusare del piccante può al contrario determinare fastidiosi bruciori di stomaco e favorire una infiammazione della prostata che aumenta il rischio di eiaculazione precoce.

Leggi anche:

Farmaci

Prima di un rapporto sessuale bisogna fare attenzione anche ai farmaci; ecco cosa NON fare:

  • Modulare la posologia di un farmaco senza il consulto medico. Nonostante alcuni principi attivi possano effettivamente ostacolare il mantenimento dell’erezione (ad esempio farmaci per la cura del cancro alla prostata o per l’ipertrofia prostatica o antidepressivi come gli SSRI, inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina), si raccomanda di discutere SEMPRE col proprio medico prima di modificare la posologia o sospendere l’uso di un farmaco potenzialmente responsabile di disfunzione erettile.
  • Prendere un farmaco contro la disfunzione erettile (ad esempio Viagra o Cialis) senza aver prima consultato un medico.

Leggi anche:

Masturbazione

Se siete un uomo e temete di eiaculare troppo presto, masturbarsi qualche ora prima di un rapporto potrebbe in effetti essere una buona idea, perché può aiutarvi ad evitare l’eiaculazione precoce, soprattutto se non eiaculate da vari giorni. In caso contrario, meglio evitare la masturbazione con eiaculazione per tutto il giorno in cui prevedete di avere un rapporto, perché rischiate di arrivare”scarichi” al rapporto, con meno libido, minori scorte di sperma disponibili e maggior rischi di erezione difficoltosa ed eiaculazione ritardata. Anche semplicemente masturbarsi senza eiaculare è controindicato prima di un rapporto, perché rischiate di arrivare al rapporto con il pene troppo sensibile (col rischio di eiaculazione anticipata) o con il pene “troppo stanco” (col rischio di mancata o difficoltosa erezione). Parlando in generale, per avere una vita sessuale appagante con un partner reale, è decisamente meglio evitare l’abuso di materiale pornografico e la masturbazione compulsiva; a tal proposito leggi:

Droghe

Attenzione alle droghe, come marijuana, cocaina ed eroina: oltre a procurare danni anche severi alla tua salute, possono causare gravi disturbi nella sfera sessuale aumentando il rischio di disfunzione erettile ed eiaculazione precoce o ritardata. Per le droghe vale anche lo stesso discorso fatto per gli alcolici: potrebbero diminuire la tua capacità di giudizio e farti tenere dei comportamenti rischiosi o addirittura illegali, spingendoti verso abusi, molestie e violenze.

Leggi anche:

Igiene

Una cosa che dovete assolutamente evitare di fare prima di un rapporto (e più in generale nella vostra vita), è quella di trascurare la pulizia delle vostre zone intime. Prima di un rapporto è sempre molto importante provvedere all’igiene dei genitali, sia per fare “bella figura” con il partner, sia per evitare di trasmettergli infezioni; a tal proposito leggi anche: Smegma: i rischi dell’accumulo di sporco sul pene

Integratori alimentari consigliati

Qui di seguito trovate infine una lista di integratori alimentari acquistabili senza ricetta, potenzialmente in grado di migliorare la prestazione sessuale sia maschile che femminile a qualsiasi età e trarre maggiore soddisfazione dal rapporto, aumentando la quantità di sperma disponibile, potenziando l’erezione e procurando un aumento di libido sia nell’uomo che nella donna. Ogni prodotto è stato selezionato e testato dal nostro Staff:

Leggi anche:

Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram, su Mastodon, su YouTube, su LinkedIn, su Tumblr e su Pinterest, grazie!

Cattivo sapore in bocca acido o amaro: rimedi e quando è pericoloso

MEDICINA ONLINE LINGUA BOCCA FRENULO ANATOMIA FISIOLOGIA ORAL TONGUE LABBRA LEPORINO GENGIVE DENTI MANDIBOLA MASCELLA PAPILLE GUSTATIVE GUSTO CIBO FONAZIONE GLOSSODINIA PALATO SCHISILa presenza di un cattivo sapore in bocca può indicare un’alterazione del gusto. Le cause di questo disagio possono variare da una alterazione del gusto ad una perdita totale del senso del gusto. Tuttavia, quest’ultima è un’eventualità piuttosto rara. Il cattivo sapore in bocca è un sintomo comune di malattia da reflusso gastroesofageo, infezione delle ghiandole salivari, sinusite, scarsa igiene dentale oppure può essere dovuto all’assunzione di alcuni farmaci. I problemi che interessano il senso del gusto sono causati da tutto ciò che interrompe il trasferimento delle sensazioni gustative al cervello o da condizioni che influenzano il modo in cui il cervello interpreta tali sensazioni. Il reflusso gastrico è una causa comune di cattivo sapore in bocca. L’acido gastrico che viene rigurgitato in bocca produce un sapore anomalo, descritto come acido o metallico. Anche una infezione di una delle ghiandole salivari maggiori è una causa comune di cattivo sapore in bocca. Una ulteriore possibilità può essere una infezione virale che può danneggiare le cellule sensoriali della lingua e causare alterazioni del gusto. Anche altri disturbi della bocca o della lingua, incluse le ulcere del cavo orale, sono possibili cause. Il cattivo sapore in bocca può insorgere a seguito di una radioterapia e dell’assunzione di farmaci, come antibiotici e inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina (ACE-inibitori). La risoluzione dei problemi che interessano il senso del gusto può richiedere mesi o anni. Alcune alterazioni possono essere permanenti, specie nel caso in cui la bocca sia il target di una radioterapia diretta. La presenza di alito cattivo può essere un segno di una condizione grave. Qualora il cattivo sapore dovesse essere persistente o rappresentare motivo di preoccupazione, si consiglia di rivolgersi prontamente al medico. Se si dovessero sperimentare difficoltà respiratorie o febbre alta, si raccomanda di recarsi presso l’ospedale più vicino.

Leggi anche:

Sintomi

Il cattivo sapore in bocca può accompagnare altri sintomi, che variano a seconda della condizione sottostante. I sintomi che spesso interessano l’apparato digerente possono anche coinvolgere altri sistemi corporei.

Sintomi gastrointestinali

  • Dolore addominale
  • Gonfiore addominale dovuto ai gas intestinali
  • Tosse
  • Pirosi (bruciore di stomaco)
  • Indigestione

Sintomi delle ghiandole salivari

  • Difficoltà ad aprire la bocca
  • Secchezza delle fauci
  • Febbre
  • Mal di testa
  • Dolore al viso o alla bocca
  • Rossore ad un lato del viso o nella parte superiore del collo
  • Mal di gola
  • Gonfiore del viso o del collo

Sintomi nasali e sinusali

  • Stanchezza
  • Febbre
  • Mal di testa
  • Scolo retronasale
  • Mal di gola
  • Congestione nasale

Sintomi che potrebbero indicare una condizione grave

In alcuni casi, il cattivo sapore in bocca può insorgere in concomitanza con altri sintomi che potrebbero indicare la presenza di una condizione grave che necessita di una valutazione medica immediata. Si raccomanda di ricercare cure mediche immediate nel caso il cattivo sapore in bocca si presenti con altri sintomi gravi come:

  • Difficoltà respiratoria
  • Febbre alta
  • Dimagrimento
  • Altre perdite sensoriali (come vista, udito od olfatto)

Cause

Le infiammazioni e le infezioni a carico di tratto respiratorio superiore, seni paranasali, bocca e lingua possono tradursi in cattivo sapore in bocca. I sintomi possono insorgere in seguito a condizioni infiammatorie, infezioni o malattie che colpisco le papille gustative della lingua responsabili della sensazione del gusto. La malattia da reflusso gastroesofageo presenta un effetto simile sulla superficie della lingua, che può essere danneggiata dall’acido gastrico e dalla bile.

Cause gastrointestinali

  • Esofagite (infiammazione dell’esofago)
  • Malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE)
  • Gas intestinali
  • Ulcere peptiche

Altre cause

  • Infezioni batteriche
  • Disidratazione
  • Farmaci
  • Ulcere o ascessi del cavo orale
  • Scarsa igiene orale
  • Infezioni dei seni paranasali
  • Sindrome di Sjogren (malattia autoimmune caratterizzata da secchezza oculare e delle fauci)
  • Uso del tabacco
  • Infezioni virali

Cause gravi o pericolose per la vita del paziente

  • Cancro del cavo orale
  • Infezione severa
  • Ictus

Dal medico

Per diagnosticare la condizione sottostante, il medico porrà al paziente alcune domande, tra cui:

  • I cibi e le bevande hanno tutti lo stesso sapore?
  • Fuma?
  • Sperimenta difficoltà a mangiare?
  • Il suo senso dell’olfatto è normale?
  • Ha cambiato dentifricio o collutorio?
  • Da quanto dura il problema gustativo?
  • Quali farmaci sta assumendo?
  • Sperimenta altri sintomi?

Quando può essere pericoloso? Le complicanze

Poiché il cattivo sapore in bocca può essere dovuto a patologie gravi, il mancato trattamento della condizione può tradursi in gravi complicanze e danni permanenti. Una volta diagnosticata la causa sottostante, è di fondamentale importanza che il paziente segue il piano terapeutico formulato dal medico al fine di ridurre il rischio di potenziali complicanze, come:

  • disidratazione;
  • eccessivo dimagrimento;
  • malnutrizione;
  • diffusione di cancro;
  • diffusione dell’infezione.

I migliori prodotti per l’igiene orale

Qui di seguito trovate una lista di prodotti di varie marche per la cura ed il benessere della bocca e del viso, in grado di migliorare l’igiene orale, combattere l’alito cattivo, pulire la lingua dalla patina ed idratare le labbra. Noi NON sponsorizziamo né siamo legati ad alcuna azienda produttrice: per ogni tipologia di prodotto, il nostro Staff seleziona solo il prodotto migliore, a prescindere dalla marca. Ogni prodotto viene inoltre periodicamente aggiornato ed è caratterizzato dal miglior rapporto qualità prezzo e dalla maggior efficacia possibile, oltre ad essere stato selezionato, testato ripetutamente ed usato dal nostro Staff di esperti:

Leggi anche:

Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram, su YouTube, su LinkedIn e su Pinterest, grazie!

Perché le bibite in aereo hanno un sapore strano? I motivi per non berle

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO AEROPLANO AEREO VIAGGIOSiamo italiani ed in pochi riusciamo a rinunciare al caffè o al the, anche se siamo su un aeroplano. Ma vi siete mai chiesti perché queste bevande, in volo, abbiano a volte un sapore decisamente strano? Il problema è l’acqua. Sembra, infatti, che i serbatoi riempiti con acqua potabile siano puliti con prodotti chimici che evitano ai batteri di svilupparsi ma che sono i principali responsabili del cattivo sapore delle bevande. In pratica, insieme al caffè e ad altre bevande, mandiamo giù altre sostanze non ben identificate, capaci di modificare – pur se in modo quasi impercettibile – il sapore. Inoltre l’acqua, a 35 mila piedi di altezza, bolle ad una temperatura molto più bassa e ciò altera il processo di estrazione. Cosi facendo alcuni dei componenti del caffè, quelli solidi, si dissolvono. Infine in volo le nostre papille gustative percepiscono il sapore di bevande e cibi in modo diverso rispetto a quando il corpo si trova all’altezza del livello del mare: questo avviene a causa della pressione in cabina, dell’aria secca e dell’altitudine che alterano di circa il 30% la percezione dell’acido, dell’amaro e del piccante. Non è questione della qualità del caffè, quindi, ma delle trasformazioni del nostro corpo in volo.

Leggi anche:

Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram, su YouTube, su LinkedIn, su Tumblr e su Pinterest, grazie!

Il gusto è scritto nel tuo DNA: il futuro è nelle diete genetiche personalizzate

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO LABORATORIO MICROSCOPIOScoperti i geni che ci fanno scegliere i cibi: si aprono così le porte alle diete “genetiche” personalizzate e alla nascita di cibi “dietetici ma buoni”. Una serie di scoperte italiane dimostra infatti che la predilezione per i cibi, dall’amore per la pancetta all’odio per i broccoli, si nasconde nel Dna. Lo si deve a stato un gruppo di ricerca dell’Università di Trieste e Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (Irccs) Burlo Garofolo coordinato da Paolo Gasparini, che ha presentato i risultati raggiunti in occasione della conferenza della European Society of Human Genetics (Eshg).

Continua la lettura su https://www.repubblica.it/salute/alimentazione/2014/06/02/news/scoperti_i_geni_del_gusto_in_arrivo_diete_genetiche_comandano_la_predilezione_dei_cibi-87897149/

Leggi anche:

Lo staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!