Cosa sono le rughe? Come faccio a prevenirle ed eliminarle?

Codice a barre, zampe di gallina, segni d’espressione, pelle “a tessuto sgualcito”, epidermide “a pergamena”. Quanti termini angoscianti per descrivere lo scorrere del tempo sul nostro viso! Sto ovviamente parlando delle rughe, quelle piccole linee che scorgiamo per la prima volta allo specchio quando ci sentiamo ancora troppo giovani per acquistare una crema anti-età, perché in fondo ci sembra passato troppo poco tempo da quando usavamo ancora la crema anti-acne. Ma le rughe non sono solo il nobile segno del tempo che passa, sono anche espressione di cattive abitudini. Vediamo quali sono le cause che portano alla comparsa di questi segni del tempo, e capiamo insieme come prevenirli ed eliminarli.

Che cos’è una ruga?

E’ una modificazione dello strato superficiale della pelle, l’epidermide, e di quello più profondo, il derma. Si forma con il passare degli anni nelle zone più sollecitate, dove s’intersecano i muscoli del viso. Esempio: tra il naso e la bocca, tra gli zigomi e le labbra. Questo fenomeno è accentuato dal ricambio cellulare che diventa più lento con l’aumentare dell’età del soggetto. Fino a 25-30 anni, infatti, lo spazio vuoto tra un muscolo e l’altro del viso è riempito da tessuto connettivo di sostegno. Intorno ai 40 anni si assottiglia perché le cellule non impiegano più 28 giorni a riformarsi ma anche due mesi. Risultato: appaiono rughe e piccoli solchi. A 50 anni questi processi s’intensificano e la pelle perde ulteriormente elasticità e tono.

Cause organiche, comportamentali ed ambientali delle rughe

Le rughe sono espressione di fenomeni legati non solo all’invecchiamento cronologico (senescenza), ma anche a fattori comportamentali ed ambientali.

  • Tra le cause organiche troviamo fattori genetici, metabolici e ormonali dovuti al naturale mutamento del nostro corpo con il passare del tempo: gli estrogeni si riducono, determinando una progressiva perdita dell’idratazione e del turgore cutaneo (atrofia del derma) e il cedimento delle strutture di sostegno, come il grasso sottocutaneo e il tessuto muscolare che cedono alla forza di gravità.
  • Tra le cause comportamentali/ambientali troviamo tutte le contrazioni dei muscoli facciali, oltre alla postura notturna e al foto invecchiamento causato da una continua e non protetta esposizione ai raggi UVA naturali o artificiali, che causa l’accumulo di radicali liberi e la degenerazione delle fibre elastiche e di collagene: la cute assume diventa giallastra, opaca, con rugosità diffusa e pigmentazione irregolare; altri fattori ambientali sono poi l’inquinamento, il fumo, le sostanze chimiche e lo stress.

Com’è fatta una ruga e quanti tipi di ruga esistono?

Una ruga è si presenta come una fenditura lineare della pelle, di profondità variabile. Non esiste una sola tipologia di ruga, ma molteplici:

  • rughe d’espressione, formate dalla trazione ripetitiva dei muscoli mimici. Compaiono già verso i 30 anni, non aumentano di numero, ma con il tempo diventano più profonde ed infine permanenti;
  • rughe gravitazionali, causate dalla perdita di elasticità e collagene del derma, non più in grado di controbilanciare la forza di gravità. Diventano sempre più evidenti con il lento indebolimento delle strutture di sostegno (crono-invecchiamento);
  • rughe attiniche dovute al danno cumulativo provocato dalle radiazioni UV naturali o artificiali sulle fibre elastiche e il collagene. Si presentano come un’accentuazione del reticolo cutaneo che crea una pelle con aspetto “corrugato”, “a pergamena”, fino a diventare “a tessuto sgualcito” in stadio avanzato;
  • pieghe da sonno, determinate dalla postura notturna, ovvero all’appoggio della testa sul cuscino (più evidenti su fronte e guance). Nei soggetti giovani sono reversibili (tendono a sparire dopo 1-2 ore dal risveglio), ma con il tempo tendono a diventare permanenti.

Classificazione delle rughe in base alla regione di comparsa

Le rughe possono anche essere distinte in base alla regione del viso dove compaiono:

Quali errori alimentari contribuiscono a invecchiare la pelle?

Far prevalere i cibi cotti; ripetere colazioni e pasti senza variare gli alimenti; assumere grassi idrogenati, come quelli contenuti in biscotti, grissini, crackers, oppure cibi verso i quali si sono sviluppate delle allergie. Questi comportamenti predispongono alla formazione di radicali liberi, protagonisti del processo di ossidazione cellulare.

Leggi anche: La dieta antirughe per una pelle tonica e compatta

Quali altri errori accelerano il processo di formazione delle rughe?

Sicuramente uno stile di vita sedentario, il fumo di sigaretta, l’uso di droghe, l’abuso di alcol, l’atteggiamento ansioso cronico, l’esposizione al sole e l’uso smodato di lampade. Peggiorano le rughe anche l’uso eccessivo di trucco, la mancata abitudine a struccarsi la sera, l’uso di cosmetici di scarsa qualità, il mancato uso di scrub/tonico/crema idratante, l’esposizione cronica a smog/inquinamento tipici delle strade delle grandi città.

Leggi anche: Quando le rughe colpiscono le labbra

Come posso fare per prevenire le rughe?

Per prevenire le rughe, o meglio, rallentarne la comparsa e l’intensità, è bene adottare uno stile di vita sano, evitando smog, fumo e stress, non esponendosi mai al sole/lampade UVA senza un’adeguata protezione e difendendosi dal freddo invernale. I cibi che aiutano la pelle a rimanere giovane, eliminando i radicali liberi, sono tutti quelli che contengono le vitamine E, A, C e i microelementi come Zinco e Selenio. E’ importante bere molta acqua ed assumere molta verdura cruda e frutta fresca: essi contengono una maggiore quantità di vitamine. E’ utile anche assumere tisane drenanti. Anche gli integratori alimentari possono aiutare, soprattutto quelli contenenti vitamina A ed E oltre a minerali come rame, manganese, zinco e selenio che bloccano la degenerazione indotta dai radicali liberi.

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Cosmetici utili contro le rughe

Per quanto riguarda i cosmetici la regole da seguire sono:

  • Finché si è giovani, prevenire tramite uso quotidiano di una crema idratante;
  • Con il passare degli anni usare a creme più nutrienti, rassodati e ridensificanti;
  • L’età avanza? Utilizza una crema giorno e una crema notte, che favorisca i processi rigenerativi della pelle durante il sonno;
  • Usare sempre una crema contorno occhi, specifica per questa zona delicata e con pelle più sottile.
  • Il Coenzima Q10, un principio attivo specificatamente anti-invecchiamento, che consente di distendere le piccole rughe dell’epidermide, rendendola più tonica e compatta.
  • La Provitamina B5 e la Vitamina E, che svolgono un’azione nutriente, contrastando anche l’azione dei radicali liberi.
  • L’Aloe Vera e la Glicerina, che rendono la pelle splendidamente morbida e idratata.

Leggi anche: Impieghi terapeutici dell’Aloe Vera nella dieta, nella cosmesi, nelle terapie antitumorali e contro gastrite e colesterolo

La medicina estetica contro le rughe

La medicina estetica fornisce tecniche molto efficaci per combattere le rughe, tecniche che possono essere usate da sole ma anche in sinergia per ottenere i migliori risultati. I più diffusi sistemi per trattare le rughe in campo medico estetico sono i filler con acido ialuronico (che riempie la ruga), il peeling (che leviga la cute del volto rimuovendone gli strati più superficiali), la tossina botulinica e la radiofrequenza monopolare (che stendono la ruga).

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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Fenomeno di Raynaud: cause, sintomi e trattamento

MEDICINA ONLINE Raynaud's Syndrome SINDROME FENOMENO DI RAYNAUD MANI DITA GELONI FREDDO MALATTIA AUTOIMMUNITARIA ARTRITE  OSSA ARTICOLAZIONE PELLE CIANOTICA.jpgIl fenomeno di Raynaud (in inglese Raynaud’s phenomenon) è caratterizzato da uno spasmo eccessivo dei vasi sanguigni della periferia che provoca una riduzione del flusso di sangue alle regioni coinvolte. La reazione può essere innescata dal freddo e/o dallo stress emotivo (emozioni intense, spavento) e/o dal rapido passaggio da ambienti caldi a freddi o da altri fattori, alcuni dei quali ancora non del tutto chiari. La riduzione del flusso sanguigno determina da insensibilità alle mani seguita da cianosi, pallore, dolore, formicolio e bruciore. Nella metà dei casi il fenomeno può essere secondario ad altre patologie; nel caso sia idiopatico (cioè non si conosca il motivo che lo ha determinato) prende il nome di sindrome di Raynaud (in inglese Raynaud syndrome), e talvolta è soprannominato ipersensibilità o “allergia” al freddo. Il fenomeno di Raynaud si manifesta soprattutto nelle dita delle mani e dei piedi, ma può coinvolgere anche altre zone del corpo, come la punta del naso, i lobi delle orecchie e la lingua.

Eponimo

Il fenomeno di Raynaud deve il suo nome al medico francese Maurice Raynaud (1834-1881).

Cause e fattori di rischio

A volte si associa dolore. Il fenomeno di Raynaud è denominato:

  • primario o primitivo: il fenomeno si presenta da solo, senza una malattia a monte che lo determini;
  • secondario: il fenomeno è il segno di una patologia;
  • idiopatico: se non si conosce la causa a monte che lo ha determinato.

Il fenomeno di Raynaud primario è più frequente della forma secondaria. Il primario in genere esordisce sotto i 25 anni di età e colpisce soprattutto le donne che riportano una intolleranza al freddo che risale all’infanzia. I pazienti con Raynaud secondario presentano invece spesso i sintomi di una condizione associata (tipicamente artrite, lupus, sclerodermia…), come dolori alle articolazioni, eruzioni cutanee e debolezza.

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Fenomeno di Raynaud primitivo o idiopatico

Il fenomeno di Raynaud è considerato primitivo o idiopatico se si manifesta da solo e non si associa ad altre malattie. In questa forma tende a manifestarsi spesso nelle giovani donne e in particolare durante l’adolescenza e nei primi anni dell’età adulta. Si ritiene che il Raynaud idiopatico sia almeno in parte ereditario, sebbene non siano stati ancora identificati geni specifici. Il fumo di sigaretta è un fattore in grado di aumentare la frequenza e l’intensità degli attacchi; secondo alcuni autori sembra giocare un ruolo anche una componente ormonale. Caffeina, estrogeni e beta-bloccanti non selettivi sono spesso elencati come fattori aggravanti, ma le evidenze che dovrebbero essere evitati non appaiono solide. Il freddo, lo stress psico-fisico e le emozioni intense aumentano il rischio che si verifichi il fenomeno.

Fenomeno di Raynaud secondario

Il fenomeno di Raynaud, o Raynaud secondario, si associa a un’ampia varietà di altre condizioni e malattie:

  • Malattie del tessuto connettivo
    • Sclerodermia
    • Lupus eritematoso sistemico
    • Artrite reumatoide
    • Sindrome di Sjögren
    • Dermatomiosite
    • Polimiosite
    • Sindrome cronica da agglutinine a frigore
    • Sindrome di Ehlers-Danlos
  • Farmaci
    • Betabloccanti
    • Farmaci citotossici – in particolare chemioterapici e specialmente bleomicina
    • Ciclosporina
    • Bromocriptina
    • Ergotamina
    • Sulfasalazina
    • Farmaci stimolanti il sistema nervoso centrale, come ad esempio amfetamine e metilfenidato
    • Farmaci da banco, ad esempio pseudoefedrina
  • Occupazionali
    • Esposizione prolungata delle mani a composti chimici o plastici, esempio cloruro di vinile, mercurio o PVC
  • Manifestazione paraneoplastica

Altre cause e fattori di rischio:

  • arteriopatia;
  • disturbi nervosi;
  • arto colpito da un ictus;
  • sclerosi multipla;
  • poliomielite;
  • uso professionale di strumenti vibranti, come martelli pneumatici, decespugliatori o motoseghe;
  • sindrome del tunnel carpale;
  • sindrome dello stretto toracico superiore;
  • patologia tiroidea;
  • fumo;
  • freddo;
  • lesioni a mani o piedi (fratture, interventi chirurgici o congelamento).

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Sintomi e segni

Il fenomeno di Raynaud si verifica soprattutto in quei distretti a maggior dispersione calorica e minore richiesta metabolica (più sacrificabili) cioè le dita (soprattutto quelle delle mani). In alcuni casi si associa fastidio o dolore della parte interessata. È caratterizzato da tre fasi che in tutto possono durare da meno di un minuto a diverse ore.:

  • Fase ischemica (o “del pallore”): l’afflusso di sangue si riduce e la zona diventa pallida, fredda, insensibile e a volte dolorante;
  • Fase della stasi venosa (o “della cianosi”): l’area colpita inizia a diventare bluastra e si può avvertire formicolio e fastidio;
  • Fase dell’iperemia reattiva (o “dell’arrossamento”): il sangue torna ad irrorare la zona copiosamente e la zona appare rossastra ed è calda. Si possono verificare formicolio, intorpidimento e dolore. Il normale flusso in genere si ripristina in un quarto d’ora.

Nella maggior parte dei casi, il fenomeno può interferire con le attività quotidiane dei pazienti (specie quelle che richiedono l’uso delle mani o dei piedi), ma non causa alcun danno a lungo termine per le estremità.

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Diagnosi

La diagnosi è essenzialmente clinica: l’esame obiettivo permette di inquadrare il fenomeno, spesso senza necessità di ricorrere a test di stimolazione al freddo. La videocapillaroscopia è l’esame di prima scelta per distinguere il fenomeno di Raynaud idiopatico da quello secondario a malattie dello scleroderma spectrum (sclerodermia, polidermatomiosite, connettivite mista). La videocapillaroscopia in questi pazienti presenta alterazioni tipiche: anse capillari ridotte in numero, zone avascolari, anse capillari giganti dette megacapillari, microemorragie. Il test di stimolazione al freddo prevede l’immersione della mano del paziente in acqua ghiacciata, per provocare un episodio. Si può anche praticare una manovra compressiva effettuata dal paziente spingendo i palmi l’uno contro l’altro con le mani giunte a preghiera (segni evocabili in maniera più sfumata rispetto al test di stimolazione al freddo).

Leggi anche: Proteggere la pelle di viso, mani e corpo dal freddo: rimedi e consigli

Complicanze

Le complicanze sono rare. Si possono verificare:

  • ulcere della pelle;
  • cicatrici;
  • cancrena;
  • dita sottili e affusolate, con la pelle liscia e lucida;
  • unghie fragili e che crescono lentamente.

Terapia

Nei pazienti che soffrono di fenomeno di Raynaud è importante evitare l’esposizione al freddo, utilizzando guanti e calze pesanti in modo da mantenere calde le estremità. Dal punto di vista farmacologico, nelle persone refrattarie al trattamento conservativo, molto efficaci sono i calcio antagonisti, che riducono il numero e la durata degli episodi di vasospasmo inducendo vasodilatazione delle arteriole periferiche. Nei casi più gravi si può ricorrere alla simpatectomia (simpatectomia toracica endoscopica), una controversa procedura chirurgica.

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Perché ho sempre le mani ed i piedi freddi? Cosa fare e cosa NON fare per scaldarli

MEDICINA ONLINE FREDDO MANI MANO INVERNO AUTONNO TEMPERATURA GELONI FASTIDIO PIEDI GHIACCIO FREDDISSIMO ESTREMITA CAPILLARI UNGHIE DOLORE SINOSITE RAFFREDDORE FEBBRE INFLUENZA TERMOGRAFIA.jpgMolti pazienti lamentano, specie nei mesi invernali, la fastidiosa sensazione di avere sempre mani e piedi freddi. I soggetti non solo vengono da me per cercare un rimedio a tale fastidio, ma anche perché hanno il timore che esso possa essere la spia di qualche malattia. In effetti tale condizione è assolutamente normale quando la cute delle estremità degli arti è esposta a temperature molto basse, tuttavia, in alcuni casi, avere mani e piedi freddi può essere effettivamente sintomo di una patologia. Cerchiamo oggi di fare un po’ di chiarezza e di tranquillizzare tanti pazienti! Partiamo come al solito da una domanda…

Perché il freddo raffredda mani e piedi?

Il quesito – apparentemente banale – nasconde uno dei mille trucchi che la meravigliosa fisiologia del nostro corpo mette in atto per farci mantenere in vita. Quando la temperatura dell’ambiente si abbassa di molto, le arterie più piccole – che scorrono vicino alla superficie cutanea – si restringono per limitare la dispersione di calore (si parla in questi casi di vasocostrizione o vasospasmo). Tale meccanismo di difesa, oltre a rendere fredde le estremità corporee, ne accentua anche il pallore in maniera anche a volte piuttosto intensa, come tutti noi abbiamo sperimentato almeno una volta nella nostra vita. Ciò serve all’organismo per conservare il calore del corpo nei luoghi corporei dove è più importante mantenerlo, cioè negli organi interni, come ad esempio l’apparato digerente subito dopo un pasto. Proprio come dice il detto “mani fredde, cuore caldo”, il calore è quindi privilegiato nelle zone centrali – vitali – e ciò avviene sacrificando le estremità del corpo, appunto mani e piedi. Senza questa difesa, anche un freddo non così rigido, potrebbe creare sei seri problemi alla nostra salute, anzi alla nostra stessa vita.

Leggi anche: Avete sempre freddo? Ecco la dieta che vi riscalda!

Mani e piedi freddi nello sport

Quello che ho appena detto vale ancora di più quando il nostro fisico è impegnato in una attività sportiva. Quando si pratica sport durante i mesi invernali, specialmente la corsa o il ciclismo (cioè sport praticati all’aria aperta e dove il movimento stesso dell’atleta crea un flusso d’aria fredda continuo), la sensazione di freddo alle mani e piedi può diventare particolarmente molesta. Anche in questo caso la colpa del freddo avvertito a mani e piedi, è causato dalla fisiologia del nostro corpo: il sangue viene spostato dalla periferia alle masse muscolari impegnate nello sforzo. Non trovate che la fisiologia sia un vero e proprio esempio di efficienza?

Leggi anche: Proteggere la pelle di viso, mani e corpo dal freddo: rimedi e consigli

Altre cause non patologiche

Uno stile di vita non salutare può determinare la sensazione cronica di freddo alle estremità. Cattiva alimentazione, ma soprattutto sedentarietà, ed ancor di più il fumo di sigaretta, possono essere alla base di questo disturbo. L’ansia cronica, la cattiva digestione e le allergie/intolleranze alimentari sembrano essere correlate al peggioramento del sintomo.

Mani e piedi freddi: da quali patologie sono causati?

In alcuni casi, però, avere mani e piedi freddi può essere l’espressione di determinate patologie che diminuiscono eccessivamente il flusso di sangue a queste regioni corporee. Senza entrare troppo nel dettaglio, tale sintomo può essere causato da crioglobulinemia, infezione da candida, alterazioni degli estrogeni, cervicale, anemia ed una gran quantità di patologie legate ad alterazione del circolo sanguigno.

Sindrome di Raynaud

A proposito di mani/piedi freddi non si può evitare di parlare della Sindrome di Raynaud. Quando vengono esposte alle basse temperature, le estremità di una persona colpita dalla Sindrome di Raynud appaiono fredde, bluastre, indolenzite e intorpidite, talvolta tremanti. Questo morbo colpisce soprattutto le donne di età compresa tra i 20 ed i 40 anni. Per approfondire: Fenomeno di Raynaud: cause, sintomi e trattamento

Sindrome del tunnel cubitale

In caso di Sindrome del tunnel cubitale (compressione del nervo ulnare a livello del gomito), i pazienti lamentano comunemente intorpidimento, difficoltà a mantenere a lungo la posizione di flessione del gomito, ed appunto una sensazione di freddo sul lato ulnare (interno) della mano.

Leggi anche: La dieta anti-freddo per rafforzare il tuo sistema immunitario: mai più raffreddore!

Mani e piedi freddi: il ruolo della tiroide

Mani e piedi freddi possono essere anche espressione di un ridotto funzionamento della tiroide (ipotiroidismo); si accompagnano in tal caso ad un’aumenta sofferenza alle basse temperature, pallore, debolezza cronica, aumento di peso ed altri sintomi caratteristici. Patologie della tiroide possono causare una forte intolleranza a temperature eccessive (sia nel lato più caldo del termometro, che in quello più freddo). Per approfondire: Ipotiroidismo: sintomi, diagnosi, cura farmacologica e consigli dietetici

Ateropatia periferica

La sensazione di freddo ai piedi è tipica dell’ateropatia periferica, una condizione in cui il lume delle arterie si presenta notevolmente ristretto per la presenza di placche adipose (vedi aterosclerosi). In tal caso mani e piedi freddi sono spesso associati a disfunzione erettile e zoppia intermittente.

I farmaci che causano freddo a mani e piedi

Anche alcuni farmaci possono provocare, o peggiorare una condizione preesistente di freddo a mani e piedi. La sensazione di freddo alle estremità corporee è comune soprattutto tra i pazienti in terapia con farmaci beta-bloccanti, farmaci che sono utilizzati principalmente come antiaritmici, antipertensivi e antianginosi.

Leggi anche: Laringite, asma, sinusite, raffreddore: riduci i sintomi con i suffumigi

Mani e piedi freddi: cosa evitare

Alcuni consigli rapidi per chi soffre di mani e piedi freddi: evitare il fumo ed il caffè, non manipolare oggetti gelidi a mani nude, quando ci si trova in ambienti freddi muovere di tanto in tanto le dita delle mani e dei piedi per riattivare la circolazione, evitare di indossare calzini troppo stretti e proteggersi con appositi indumenti. Quando si lavano i piatti, e per risparmiare si usa l’acqua fredda, mai dimenticare di indossare dei guanti adatti.

Mani e piedi freddi: cosa fare per scaldarli

Vasodilatatori naturali sono l’alcool, i rimedi erboristici a base di foglie di ginko biloba ed il peperoncino piccante. Se la condizione è cronica, o notate un rapido peggioramento del sintomo, il mio consiglio è di evitare i rimedi fai da te e farsi controllare da un medico. Buon caldo a mani e piedi a tutti!

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Come cambia il seno in gravidanza e come proteggerlo?

MEDICINA ONLINE CAMBIA SENO GRAVIDANZA CAPEZZOLO AREOLA SCURO MAMMA INCINTA FETO BAMBINO ATTESA DONNA PREGANCY.jpgUno dei primissimi segni di gravidanza, oltre la mancata mestruazione, è l’inturgidimento del seno dovuto all’ingrossamento dei dotti galattofori, gli stessi che dopo il parto faranno fluire il latte e renderanno possibile l’allattamento. Sin dalle primissime settimane il seno appare indolenzito, duro e doloroso. Per molte donne, soprattutto quelle alla seconda o terza gravidanza, questo rappresenta il primo segnale che la fecondazione è avvenuta. Man mano che i mesi si susseguono, il seno diventa sempre più grande fino a quando, a partire dal secondo trimestre e per tutto il terzo trimestre, le vene superficiali risultano visibili per effetto della maggiore irrorazione del sangue e della riduzione dello strato adiposo.

A partire dal terzo trimestre, l’areola si scurisce e i piccoli noduli che la ricoprono, i tubercoli di Montgomery, diventano più evidenti. I cambiamenti sono dovuti ai cambiamenti ormonali a cui il corpo va incontro, in particolare inizialmente l’HCG e la prolattina, successivamente estrogeni e progesterone. Sebbene non sia frequente e non capiti spesso, dopo il 6° mese possono verificarsi delle piccole perdite di colostro: non c’è da allarmarsi. Anzi. è il segno che tutto il corpo sta prendendo parte al processo di trasformazione in corso e si sta adattando ad accogliere al meglio il bambini.

Come proteggere il seno in gravidanza?

  1. il seno va sostenuto con un reggiseno adeguato in grado di sorreggerlo, evitando i modelli che stringono eccessivamente e lo comprimano;
  2. intensificare, dopo parere medico, gli esercizi finalizzati per irrobustire i muscoli che danno sostegno al seno come, per esempio i pettorali;
  3. usare creme e olio di mandorla per elasticizzare la pelle del seno ed evitare smagliature.

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Vivono, mangiano e fanno sesso sulla nostra faccia e sui genitali: quasi tutti li abbiamo

MEDICINA ONLINE ACARO ACARI PARASSITI SCABBIA INFEZIONE INFESTAZIONE ANIMALI BATTERI VIRUS MICROSCOPIO PELLE TRASMISSIONE CONTAGIO CONTAGIOSO.jpgPensate a tutti gli adulti che conoscete: ai vostri genitori, ai vostri nonni, agli insegnanti che avevate a scuola, al vostro medico e al Continua a leggere

Come appare la tua pelle sotto ai raggi ultravioletti? Ecco la tua vera faccia

La luce che riusciamo a vedere con gli occhi, è solo una piccola “fetta” dello spettro elettromagnetico: le onde radio, infrarosse, ultraviolette, i raggi gamma e X, sfuggono alla nostra vista e ci precludono la comprensione di una vasta fetta di Universo. Prendete, per esempio, gli ultravioletti: quante volte ci siamo sentiti ripetere che è bene moderare l’esposizione solare, per limitare i danni di questi raggi sulla pelle? Il fotografo americano Thomas Leveritt ha deciso di mostrare concretamente l’impatto dei raggi UV sul volto umano.

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Rimedi naturali per tenere lontani insetti, mosche e zanzare e salvare la nostra pelle

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO ZANZARA INSETTO (1)Anche se il tempo piovoso sembra farci vivere l’autunno e non l’estate, siamo ufficialmente in piena bella stagione e ciò mette a dura prova la nostra pelle: caldo, sole, salsedine, sudore sono degli elementi potenzialmente dannosi per la salute della nostra cute. Ma ci sono altri nemici in agguato: gli insetti! Mosche, zanzare, moscerini, falene, e chi più ne ha più ne metta… Io amo tutti gli animali ma vi assicuro che questi davvero non li sopporto (specie le zanzare). Quali rimedi esistono per contrastarli? Di sistemi ce ne sono a bizzeffe: zanzariere, lampade elettriche, piastrine, insetticidi, spray per il corpo. Ma molti di questi prodotti non solo uccidono gli insetti, che comunque per quanto possano recare fastidio sono importanti per la natura e per l’ambiente, ma possono essere anche nocivi per la nostra salute. E allora perché non ricorrere al classico “rimedio della nonna” per allontanare questi insetti senza effetti collaterali?

Qualche rimedio della nonna fai-da-te

Ve ne proponiamo qualcuno nel dettaglio:

  • Mantenete la casa sempre pulita e libera da avanzi di cibo e altre stoviglie non lavate subito dopo i pasti.
  • Non lasciate senza tappo le bottiglie che contengono qualcosa di dolce al loro interno (come le bibite o i succhi di frutta).
  • Mettete in un angolo della stanza una ciotola con pepe nero e aceto. In alternativa, il pepe nero può essere miscelato con zucchero e acqua, così da formare un composto che va spalmato su una striscia di carta da disporre sul davanzale della finestra.
  • Disponete in un angolo della stanza mezzo limone, meglio ancora se si tratta di limone tagliato a fette con conficcati nella polpa dei chiodi di garofano.
  • Posizionate un sacchetto di lavanda o un bicchiere di aceto sul comodino, vicino ai letti o sulle finestre.
  • Disponete in un angolo della stanza due fette di pomodoro sistemate in un contenitore.
  • Un ottimo repellente contro le zanzare è anche l’aglio: potete mangiarne uno spicchio oppure strofinarlo sulla pelle. In alternativa potrete creare un repellente mescolando del succo d’aglio con po’ d’acqua, da mettere in una bottiglia a spruzzo di piccole dimensioni. A questo punto non vi resta che agitare bene il composto e spruzzarlo sulle zone più esposte del vostro corpo.
  • Un altro rimedio efficace contro le zanzare è l’olio di Neem: si tratta di un olio vegetale del tutto naturale e sicuro che ha proprietà repellenti contro questi insetti.
  • Create una miscela con di aceto di vino bianco, foglie di menta ed eucalipto (o in alternativa potrete usare anche delle bucce di limone) ottenendo una soluzione da vaporizzare nelle stanze della casa.
  • Evitate profumi e cosmetici con aromi dolci, che generalmente attirano gli insetti.
  • Evitate le zone eccessivamente umide, luogo prediletto degli insetti.
  • Le zanzare sono attratte dalle persone che indossano abiti di colore scuri, come il blu e il nero, o con colori vivaci, come il rosso.
  • Usate, specialmente se state all’aperto, oli o incensi con odori repellenti per gli insetti come ad esempio geranio, citronella, basilico, lavanda e menta.
  • Tra le piante da disporre in balcone consigliamo: foglie di sambuco, lavanda, menta e menta peperita, artemisia e ruta miscelate o in mazzetti piantati in un vaso di basilico. Questi, infatti, tengono lontani gli insetti, specialmente le mosche.
  • Eliminate ogni zona di acqua stagnata (come per esempio i sottovasi), perché è li che le zanzare depongono le uova. Una soluzione utile sarebbe quella di posizionare un filo di rame nei sottovasi (vanno bene anche delle monete di rame), così da impedire alle uova di schiudersi grazie agli ioni attivi che si liberano a contatto con l’acqua.
  • Cercate di ridurre il consumo di carne rossa: essa, infatti, essendo più difficile da digerire innalza lievemente la temperatura corporea e contiene putrescina, che poi traspira dalla pelle: due cose che attraggono le zanzare.
  • Cercate di ridurre il consumo di birra: le zanzare, infatti, si sentono attratte da chi ne fa consumo, probabilmente perché hanno una respirazione più affannosa o perché la loro pelle si riscalda.

Prodotti per allontanare le zanzare

Non ne potete più delle zanzare? Di seguito vi riportiamo una lista di prodotti estremamente efficaci, scelti e testati dal nostro Staff di esperti, per neutralizzare le zanzare, le mosche ed altri insetti fastidiosi:

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L’infezione da shampoo Nivea che circola su Facebook in realtà è…

Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Specialista in Medicina Estetica Roma INFEZIONE SHAMPOO NIVEA Bufala Radiofrequenza Rughe Cavitazione Grasso Pressoterapia Linfodrenante Dietologo Cellulite Calorie Pancia HD Sessuologia Filler Botulino 1Da alcuni giorni gira su Facebook un link che, mostrandovi una foto di una – presunta – terribile infezione cutanea, vi avverte che lo shampoo della marca Nivea può procurarvi un grave danno alla pelle. Niente paura: se vi farete la doccia usando questo shampoo (o un qualunque altro shampoo in commercio) non svilupperete la mostruosa escrescenza che vedete nella foto qui in alto. Né contrarrete temibili infezioni, come minaccia questo video virale che circola in queste su Facebook. Ah, importante: non riuscirete mai a trovare il filmato, questo video NON ESISTE, anzi cliccando sul link rischiate anche danni al vostro pc, NON APRITELO!

Uno scherzo di Photoshop

Il motivo è semplice: il fantomatico ascesso, lungi dall’essere una pericolosa malattia cutanea causata da chissà quali sostanze chimiche, è un fotomontaggio bello e buono, che accosta, alla pelle di un uomo, l’immagine di un fiore di loto, una pianta che potete facilmente riconoscere nella foto che vedete qui sotto:

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Una bufala in piena regola: un inganno di cui non vi riporto neppure il link perché, seguendolo, si finisce in una serie di pagine di dubbia provenienza e piene di malaware pericolosi per la sicurezza del vostro pc. E del video, alla fine, neanche l’ombra.
Il link è diventato virale anche perché, una volta cliccato, comunica all’utente che per vedere il video deve prima condividere il link sulla propria bacheca; a quel punto molti, presi dalla curiosità di vedere la misteriosa “infezione cutanea”, lo condividono.

Pianta conosciuta per le sue proprietà benefiche

Il fiore photoshoppato, tra l’altro, è una pianta conosciuta in tutta l’Asia per le sue proprietà benefiche, antidiarroiche, antinfiammatorie, emollienti. La parte sfruttata nel fotomontaggio è il baccello contenente i semi di un fiore di loto asiatico che vive negli stagni, il cui nome scientifico è Nelumbo Nucifera.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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