Tempi duri per chi, come il sottoscritto, è abituato a svegliarsi presto la mattina. Alcuni ricercatori dell’Università di Madrid e dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano sono recentemente riusciti a dimostrare che il ritmo sonno-veglia è strettamente connesso alla creatività, all’immaginazione e alla riflessione di un individuo. Vediamo in cosa consiste questa connessione.
Ragionamenti più logici e creativi
I ricercatori spagnoli hanno studiato i ritmi circadiani (ritmo biologico che dura circa 24 ore) e nell’uomo quello più marcato nella vita quotidiana è ovviamente il ritmo sonno-veglia. Nelle loro ricerche hanno classificato degli studenti in due categorie scoprendo che quelli che vanno a dormire tardi e si svegliano a mattinata inoltrata, compiono dei ragionamenti più logici e molto più strutturati rispetto agli altri.
Il dipartimento di psicologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano ha invece studiato il rapporto tra ritmo sonno-veglia e creatività. In questo caso, i ricercatori di psicologia hanno scoperto che le persone che restano sveglie tardi la notte e fanno tardi al mattino, sono dotate di una più grande immaginazione rispetto a chi va a letto presto e si sveglia nelle prime ore del mattino: i “notturni” sono dotati – secondo la ricerca – di una capacità migliore di risolvere problemi, trovando strade creative ed innovative.
Soluzioni originali
Marina Giampietro, professoressa a capo della ricerca dell’Università Cattolica ci spiega che: “Moltiplicare le situazioni che deviano dalle abitudini del soggetto, incoraggia lo sviluppo di un spirito non convenzionale, adatto a trovare soluzioni alternative e originali ai problemi che si presentano. Quindi stare in piedi la notte e dormire di giorno, è assolutamente normale e funzionale. Anzi, vivere in questo modo ‘inverso’ potrebbe migliorare certe nostre qualità intrinseche.”
Da domani, tutti svegli a mezzogiorno? Io sicuramente no, visto che la mia sveglia suona alle 6!
Leggi anche:
- Le dieci cose che sicuramente non sai sui sogni
- Sognare topi, serpenti, gatti, sangue… Perché alcuni sogni sono ricorrenti e cosa significano?
- La donna deve dormire più dell’uomo: il cervello di lei lavora più di quello di lui
- Dimmi come dormi e ti dirò chi sei
- Dormire senza struccarsi invecchia la pelle di dieci anni
- La morte per mancanza di sonno è davvero possibile? Per quanto tempo si può restare svegli?
- Tumescenza peniena notturna, ovvero: le cinque erezioni che ha l’uomo di notte mentre dorme
- Diventare più belli? basta dormirci su, ti spiego come!
- La dieta per dormire bene, combattere l’insonnia e svegliarsi la mattina riposati
- E tu di che insonnia soffri? I cinque disturbi più frequenti sotto le coperte
- Vi insegno le 12 regole d’oro per battere l’insonnia ed avere un sonno perfetto
- Indossi sempre lo stesso pigiama? Ecco quali sono i rischi per la tua salute
- Dormire poco ti consuma il cervello ma correre te lo ricostruisce
- Usare lo smartphone a letto prima di andare a dormire potrebbe ucciderti
- Narcolessia: cause, sintomi, cure e terapia farmacologica
- Differenze tra fase REM e NON REM del sonno
- Perché sogniamo? Perché ricordiamo alcuni sogni e altri no? Cos’è un sogno lucido e la fase REM?
- Diventare più belli? basta dormirci su, ti spiego come!
- Stress: non basta dormire nel weekend per recuperare
- Beth, la “bella addormentata” esiste davvero
- Le cinque regole d’oro per dormire bene
- Bambini: meno dormono e più mangiano
- Paralisi del sonno e allucinazioni ipnagogiche: cause, pericoli, rimedi
Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram, su YouTube, su LinkedIn, su Tumblr e su Pinterest, grazie!
Concedersi un pisolino troppo lungo può aumentare moltiplicare il rischio di diabete di tipo 2. E’ ciò che si desume da uno studio presentato al Congresso dell’Associazione europea per lo studio di diabete (Easd), Stoccolma. Se il pisolino supera la durata di un’ora il pericolo di ammalarsi aumenta del 46%. La cosa migliore è dormire al massimo 40 minuti: solo superando questa soglia il pericolo di diabete cresce. La ricerca è stata condotta dal giapponese Tomohide Yamada dell’università di Tokyo ed è in realtà una meta-analisi di oltre 680 studi sul tema pubblicati fino al novembre 2014 e inseriti nei database di Medline, Cochrane Library e Web of Sciences condotti tra Europa, Asia e Usa, coinvolgevano complessivamente più di 260 mila persone. Le ragioni di questo legame sono ancora sconosciute.
Vi siete mai chiesti per quanto tempo potete indossare mediamente un pigiama prima di doverlo lavare? Secondo un sondaggio condotto in Gran Bretagna da una società che produce materassi, gli uomini fanno passare circa due settimane prima di cambiarlo, le donne addirittura 17 giorni. Facendo passare così tanto tempo tra un lavaggio e l’altro, si rischiano infezioni alla pelle e cistite.
Beth Goodier, giovane inglese ventenne raffigurata nella foto in alto, soffre di una patologia piuttosto particolare: la cosiddetta «sindrome della bella addormentata» (nome scientifico: “Sindrome di Kleine-Levin”). Si tratta di un disturbo neurologico che comporta crisi di eccesso di sonno che possono durare per giorni o addirittura settimane. Questa malattia – così particolare – fa parte delle ipersonnie, cioè un gruppo di disturbi del sonno che si manifestano in un eccessivo e prolungato stato di sonno dell’individuo, costante nel tempo, associato alla difficoltà di svegliarsi o nel riuscire a rimanere svegli ovvero situazioni di sonno improvviso cui la persona non riesce ad esimersi (si può osservare la stessa dormire mentre è in conversazione o mentre sta pranzando). Durante la veglia la persona affetta da ipersonnia può risultare apatica, o con un eloquio incoerente oppure può presentare irrequietezza. Si contrappone all’insonnia.
Quando si tratta di aiutare le persone a gestire meglio il proprio peso, perderlo se hanno dei chili in più o anche solo evitare di prenderlo, si privilegiano i messaggi semplici. Meno calorie, meno cibi grassi, più frutta e verdura, più movimento. E mi raccomando: mai saltare la colazione. La realtà naturalmente è più complicata di quanto ci faccia comodo pensare, perciò non passa giorno che qualche studio non smentisca o se non altro ridimensioni, la veridicità di questi messaggi, ricordandoci che i fattori che incidono sul peso e sulla composizione corporea sono molteplici e vanno tenuti tutti nella giusta considerazione.
Dormire troppo poco provoca la morte delle cellule cerebrali. Lo dicono i risultati di una ricerca condotta da un team di ricercatori della School of Medicine dell’Università della Pennsylvania, che ha condotto uno studio sugli effetti della deprivazione del sonno sui topi. E se le conclusioni degli scienziati americani dovessero valere anche per l’uomo, questo può significare una cosa sola, e cioè che è perfettamente inutile cercare di «recuperare il sonno perso» dopo un periodo particolarmente intenso.