Dario Fo è morto

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma DARIO FO E MORTO Riabilitazione Nutrizionista Medicina Estetica Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Linfodrenaggio Pene Vagina Glutei Pressoterapia.jpg

Dario Fo abbraccia sua moglie Franca Rame

Dario Fo è venuto a mancare questa mattina. Attore sommo, drammaturgo, regista, scenografo, impresario, scrittore e pittore. Il premio Nobel per la letteratura è morto a 90 anni e sette mesi per problemi polmonari; era ricoverato da due settimane all’ospedale Sacco di Milano. Un’esistenza lunga e fortunata. «Esageratamente fortunata», ripeteva lui che a differenza di quelli mai contenti sapeva dire grazie alla sorte. Nato a Sangiano in provincia di Varese il 24 marzo 1926, il Maestro nella sua vita straordinaria è stato amato, ma anche odiato, da tantissime persone a causa delle sue idee politiche e religiose. A prescindere da come la pensiate su Dario Fo – l’uomo che “dileggia il potere restituendo dignità agli oppressi” – non potete negare il lustro che ha regalato all’Italia grazie al premio Nobel per la letteratura conquistato nel 1997.

Se mi capitasse qualcosa, dite che ho fatto di tutto per campare

Ciao Dario, grazie di tutto e… buon viaggio!

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Le statue dell’amore sfortunato di Ali e Nino: il video del bacio

Sul lungomare di Batumi in Georgia, affacciata sul Mar Nero, c’è una statua davvero particolare, rappresenta un uomo e una donna, due amanti innamorati. L’aspetto unico di quest’opera sta nel fatto che la statua si muove e muovendosi le due figure si incontrano, si trapassano e si allontanano nuovamente. La statua è un’opera monumentale in acciaio, i due soggetti sono costruiti in modo tale che le parti si intersechino in modo perfetto. Ogni sera al tramonto le statue collocate davanti al mare all’imbocco del porto di Batumi inscenano l’amore drammatico della leggenda di Ali e Nino.

L’amore ostacolato dalla guerra

L’autrice della statua è l’artista georgiana Tamara Kvesitadze che ha voluto rendere omaggio alla triste storia d’amore di Ali e Nino, un’opera letteraria attribuita a Kurban Said, un classico della letteratura caucasica. La storia si svolge durante la prima guerra mondiale e racconta di due amanti, Ali e Nino appunto: il ragazzo, un azero mussulmano si innamora della ragazza, una principessa georgiana, quando finalmente il loro amore può essere vissuto, lui muore in guerra difendendo il suo Paese. Per costruire l’opera alta sette metri, ci sono voluti 10 mesi ciascun elemento pesa 7 tonnellate, ogni giorno alle ore 19:00 per mezzo di un computer e illuminate con un’illuminazione colorata, le statue si muovono una verso l’altra.

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Sciame di vespe assale e uccide un agricoltore veneziano

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma SCIAME VESPE KILLER UCCIDE UOMO Riabilitazione Nutrizionista Medicina Estetica Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Pressoterapia Linfodrenaggio Pene.jpgNon ce l’ha fatta Ermete Boscolo Papo, agricoltore settantunenne di Sottomarina (Venezia). Le punture su tutto il corpo gli hanno provocato probabilmente uno shock anafilattico e un conseguente arresto cardiaco che ha reso inutili i soccorsi. E’ successo alcuni giorni fa nel garage di casa dell’agricoltore dove evidentemente c’era un nido di vespe di cui l’uomo non era a conoscenza.
Lo sciame ha aggredito l’uomo che ha cercato inutilmente di scacciarle. Le urla strazianti sono state udite da un vicino che ha trovato Boscolo a terra e non ha potuto fare altro che chiamare il pronto soccorso. Quando l’ambulanza è arrivata il cuore aveva già cessato di battere e a nulla sono valsi i tentativi di rianimazione.

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Usare lo smartphone a letto prima di andare a dormire potrebbe ucciderti

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO SMARTPHONE TELEFONO TELEFONINO TABLET CELLULARE TECNOLOGIA PSICOTECNOPATOLOGIACome già avrete tante volte immaginato, guardare lo schermo luminosissimo e sempre più ampio del vostro cellulare prima di andare a dormire non aiuta certo il vostro sonno. Quello che probabilmente invece ancora non sapete, sono altri risvolti dannosi per la nostra salute che questa abitudine potrebbe provocare. A metterli in luce una nuova ricerca condotta dal Brigham and Women Hospital di Boston, Massachusetts. Lo studio è durato due settimane. Dodici partecipanti hanno letto su un iPad per quattro ore prima di dormire, per cinque giorni di fila. Processo ripetuto con libri cartacei. Per altri partecipanti l’ordine è stato invertito: prima i libri stampati, poi l’iPad. I lettori di iPad hanno impiegato più tempo ad addormentarsi, si sentivano meno assonnati di notte e avevano il sonno REM più breve e melatonina più scarsa, rispetto ai lettori di libri.

Meglio un libro di carta

La dottoressa Anne-Marie Chang, neuroscienziato e co-autore dello studio, ha dichiarato: “Sappiamo da lavori precedenti che la luce dagli schermi di sera altera il sonno e sopprime i livelli di melatonina. Questo studio mostra i risultati completi di un confronto diretto tra la lettura su un dispositivo luminoso e la lettura su un libro stampato e le conseguenze sul sonno.” Se non volete sentirvi uno zombi durante tutto il giorno i risultati parlano chiaro: leggete un libro stampato per stimolare la vostra mente prima di dormire ed evitate gli schermi luminosi. La carenza di sonno, così come una sua scarsa qualità, è collegata a problemi di salute come l’obesità, il diabete e le malattie cardiovascolari.

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Questo video ti lascerà senza parole…

Questo video ti lascerà senza parole: mostra un feto abortito. Potete trovare il video QUI (attenzione, immagini esplicite).

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Si mette a dieta e perde 60 kg. La ragione per cui lo fa vi lascerà senza parole

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma DIETA PERDE 60KG MOTIVO SUICIDIO  Riabilitazione Nutrizionista Dieta Medicina Estetica Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Seno Pulsata  Macchie Capillari Linfodrenaggio Pene.jpegJustine McCabe è una ragazza di 31 anni e madre di due bimbi. La sua è una storia triste ma colma di coraggio e di voglia di ricominciare. Dopo aver raggiunto quota 140 chili ha deciso di mettersi a dieta e ha documentato il viaggio verso la perdita di peso scattandosi un selfie ogni giorno per un anno. Il motivo che l’ha spinta a reagire è davvero commovente.  Accade a Los Angeles, Usa. Come riporta il Mirror, Justine, dopo aver raggiunto un peso che l’aveva praticamente bloccata in casa, trova la forza di reagire seguendo uno stile di vita più sano. Il punto di svolta, che l’ha convinta a cambiare vita per se ed i suoi figli, arriva dopo che le è capitato un fatto tragico: tempo fa il suo amato marito si è suicidato. “La sua scomparsa – racconta – mi ha fatto capire che dovevo cambiare la mia vita”. Gli amici e i parenti la spingono a iscriversi in palestra e la ragazza inizia a documentare la dieta scattando un selfie al giorno. Giorno dopo giorno, grazie alla nuova passione, il suo fisico si trasforma letteralmente ed il risultato è incredibile. In un anno Justine perde ben 60 kg. Congratulazione Justine, e che la tua storia sia d’esempio per tanti!

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Il primo caso al mondo di eutanasia su un minore: la mia risposta al cardinale Bagnasco

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO OSPEDALE ANAMNESI ESAME OBIETTIVO SEMEIOTICA FONENDOSCOPIO ESAME (3)Come riportato dal quotidiano fiammingo Het Nieuwsblad, in Belgio si è verificato il primo caso di eutanasia su minore al mondo grazie ad una legge del 2014 che lo consente. Il minore malato terminale sul quale è stata praticata l’eutanasia aveva diciassette anni e soffriva da tempo di dolori fisici atroci e insopportabili, in attesa solo di morire. I dottori hanno usato dei sedativi per indurre il coma come parte del processo. Appresa la notizia, il presidente della Cei – il cardinale Angelo Bagnascoha replicato: “Ci addolora e ci preoccupa: la vita è sacra e deve essere accolta, sempre, anche quando questo richiede un grande impegno”.

La mia umile risposta al cardinale, è la seguente:

Anche le scelte individuali sono sacre, e sono sicuro che i genitori del ragazzo non abbiano affatto preso a cuor leggero la decisione di dare al proprio figlio la morte. Per arrivare a questa soluzione i genitori ed il malato avranno fatto delle sofferte considerazioni, che né io né lei conosciamo e neanche dobbiamo sapere. Spero che né lei, né i suoi cari, si dovranno mai trovare in una condizione di dolore fisico insopportabile, con una malattia terminale, senza alcuna cura possibile, in attesa della morte. Vedrei a quel punto se lei dovesse o no rimanere della stessa idea. Inoltre la legge prevede esplicitamente che il richiedente stia subendo dolori fisici gravissimi non attenuabili in alcun modo e con nessuna speranza di vita, ovvero stia vivendo con lenta ed atroce agonia in attesa di morire tra dolori ancor più atroci: una vera tortura fisica e psicologica. Sostanzialmente chi dice che la vita deve essere vissuta in questa maniera senza possibilità di uscirne, è in un certo senso favorevole a far vivere ad una persona, anche minorenne, una vita di torture fisiche e psicologiche.

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Charlie Hebdo scherza sui morti del terremoto con una vignetta choc

Dott Emilio Alessio Loiacono CHARLIE HEBDO SEISME A ITALIENNE VIGNETTA DISEGNO ILLUSTRAZIONE SATIRA SCOSSA TERREMOTO EPICENTRO ROMA RIETI PERUGIA MAGNITUDO 5.5 LAZIO TOSCANA UMBRIA CENTRO ITALIA SISMOGRAFO Morti Vittime Preghiera Pensiero.jpgL’ho scoperto poco fa e ho provato un senso di disagio che non è ancora passato. Charlie Hebdo, il periodico settimanale satirico francese diventato famoso per l’attentato del 7 gennaio 2015 in cui persero la vita dodici persone, ha pubblicato una illustrazione sul terremoto italiano di Accumoli del 24 agosto.

Il sangue raffigurato come sugo di pomodoro, i morti sepolti dalle macerie disegnati come tanti strati di lasagne. Non è piaciuta a nessuno questa vignetta, generando subito un’ondata di indignazione collettiva, non solo in Italia, che è esplosa sui social contro il mensile francese.

“Sisma all’italiana” è il titolo della vignetta che appare sull’ultima pagina del numero uscito il 31 agosto, quando tutta Italia stava ancora piangendo i morti. Il disegno, firmato dal vignettista Felix, vorrebbe interpretare in salsa “ironica” il dramma che ha colpito il Paese, con quasi 300 morti, interi paesi rasi al suolo e migliaia di sfollati. Un ferito insanguinato con la didascalia “Penne al pomodoro”, un’altra con quella “Penne gratinate”, i corpi sepolti con la scritta “Lasagne”. E’ solo una delle tante vignette che appaiono nell’ultima pagina del periodico, tradizionalmente intitolata “Le altre possibili copertine”. Nella stessa pagina anche una freddura che recita: «Non si sa se il terremoto abbia urlato Allah Akbar prima di colpire».

Capisco che satira e black humor sono per definizione irriverenti e non devono fermarsi di fronte alle tragedie, altrimenti sarebbero altre cose. Per coerenza dovrei lasciare correre, però stavolta penso ai bambini morti, agli orfani, alle intere famiglie distrutte, alle vite annientate in un attimo e davvero non ce la faccio ad essere coerente e lo devo dire: questa vignetta è raccapricciante.

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