Con “micosi” in medicina si indica una infezione provocata da funghi patogeni, trattata con farmaci antimicotici e prevenuta grazie ad una Continua a leggere
Archivi tag: funghi
Onicomicosi a mani e piedi: cause, cura, rimedi, farmaci, immagini
L’onicomicosi, anche chiamata “micosi dell’unghia“, è una onicopatia (malattia delle unghie) che riguarda la lamina ungueale, causata dall’azione cronica di Continua a leggere
Psilocibina e psilocina: effetti psichedelici e danni
La psilocibina e la psilocina sono composti alcaloidi estraibili da alcuni funghi di origine tropicale e subtropicale del Sud America, del Messico e degli Stati Uniti, denominati “funghi magici” o più semplicemente “funghetti”, e sono stati utilizzati per secoli in tutta l’area dell’altopiano del Messico Centrale. Esistono molte specie di questi funghi che presentano importanti variazioni dei composti; di conseguenza l’attività allucinogena, come pure il limite di tossicità prodotti dai funghi sono spesso sconosciuti prima dell’assunzione.
Psilocibina
La psilocibina è una triptammina psichedelica presente in alcuni funghi psichedelici del genere Psilocybe e Stropharia. Quando ingerita viene rapidamente defosforilata a psilocina che esercita effetti sul sistema nervoso centrale inducendo esperienze psichedeliche, enteogene ed effetti lievemente euforizzanti. Divenuta nota al grande pubblico solo negli anni ’60, acquisì notevole popolarità come stupefacente e ciò fece si venisse messa al bando in quasi tutti gli stati del mondo. Ben prima della sua scoperta, veniva utilizzata dalle civiltà dell’America latina nei riti sciamani ritrovandosi infatti nella formulazione delle bevande rituali. La psilocibina mostra interessanti proprietà terapeutiche per un ampio insieme di patologie, specie per il trattamento del dolore cronico e di alcune patologie psichiatriche: è usata, a livello sperimentale, nel trattamento dei disturbi della personalità e delle cefalee a grappolo resistenti alle terapie tradizionali.
Lista di funghi contenenti psilocibina
Ecco una lista di funghi contenenti psilocibina con la percentuale di sostanza in essi contenuta:
- Psilocybe azurescens 1.78%
- Psilocybe bohemica 1.34%
- Psilocybe semilanceata 0.98%
- Panaeolus cyanescens (“hawaiani”) 0.85%
- Psilocybe tampanensis 0.68%
- Psilocybe cubensis (“messicani”, vedi foto in alto) 0.63%
Una menzione a parte merita lo Psylocibe baeocystis, che oltre alle ordinarie psilocina e psilocibina contiene anche in dosi apprezzabili baeocistinae norbaeocistina, altri due alcaloidi con una struttura chimica quasi identica alle prime due triptamine.
Psilocina
La psilocina è una triptamina allucinogena psichedelica estraibile da alcuni funghi del genere Psilocybe e Stropharia. Essendo una triptamina, ha struttura chimica simile al neurotrasmettitore serotonina ed è chimicamente correlata alla psilocibina, alla baeocistina e alla norbaeocistina.
Aspetto dei “funghi magici”
I funghi che contengono psilocibina e psilocina hanno un aspetto comune; presentano gambo allungato con un piccolo cappello e un colore marrone chiaro.
Modalità di assunzione dei funghi
I “funghi magici” vengono semplicemente ingeriti, freschi oppure dopo stati essiccati.
Leggi anche:
- Allucinogeni naturali e sintetici: elenco ed effetti delle droghe allucinogene
- LSD (dietilamide dell’acido lisergico): effetti, danni, set e setting
- Ecstasy, MDMA e MDA: cosa sono e quali effetti produce questa droga
- Classifica LANCET della pericolosità delle droghe
- Allucinazioni lillipuziane e Sindrome di Alice nel Paese delle Meraviglie
- Effetti della cocaina sul comportamento sessuale e l’orgasmo
Dosaggio dei funghi
Il Psilocybe cubensis, anche chiamato “messicano” (vedi foto in alto) generalmente contiene 1,6 mg di psilocibina per grammo di fungo essiccato. Il dosaggio è differente in funzione dell’effetto ricercato e della tolleranza sviluppata dall’assuntore, e varia da 0,25 a 7 grammi di cubensis essiccato.
Effetti dei funghi
Gli effetti iniziano a manifestarsi tra i 10 e i 40 minuti in seguito all’ingestione, aumentando di potenza per i seguenti 20 o 60 minuti, raggiungendo e mantenendo il picco per 2 o 4 ore, e perdendo potenza per le successive 2 ore. Inoltre, è possibile risentire degli effetti fisici e psichici anche 8 ore dopo che gli effetti allucinatori e psichedelici sono sfumati. Gli effetti variano enormemente da persona a persona, ma alcuni si manifestano più o meno sempre:
- Dosi basse provocano euforia e ilarità, un lieve stato allucinatorio e midriasi.
- Dosi medie provocano un’esperienza psichedelica forte con allucinazioni notevoli. A occhi chiusi è possibile vedere caleidoscopi e frattali, e il tempo sembra dilatarsi.
- Dosi alte provocano viaggi ancora più realistici, esperienze mistiche, riflessioni religiose e sensazioni di astrazione totale dalla vita materiale (le cosiddette near death experiences). Il soggetto può essere completamente isolato dalla realtà, può perdere cognizione dello spazio e del tempo, e in casi estremi perdere cognizione del proprio ego e non riuscire a distinguere confini tra sé stesso e la realtà. Terence Mckennanel suo libro Vere allucinazioni descrive un viaggio con il fratello e degli amici in Amazzonia dove, assumendo dosi considerevoli di funghi della specie Stropharia Cubensis ottiene effetti per intensità paragonabili a quelli della DMT con comparsa di allucinazioni estremamente intense e visione degli archetipi junghiani presenti nell’inconscio quali elfi, alieni, macchine trasformanti ed altre creature.
Effetti “positivi” tipici sono:
- effetti visivi che includono luminosità e distorsione dei colori;
- modelli visivi e movimenti ondulatori delle superfici;
- volti alterati;
- aumento della temperatura corporea;
- rossore facciale;
- tachicardia (aumento della frequenza cardiaca);
- dilatazione delle pupille, sudorazione;
- senso di irrealtà e di depersonalizzazione;
- stato sognante;
- percezione ridotta delle distanze, incoordinazione, sensazione alterata del tempo.
Effetti “negativi” tipici sono:
- aumento della temperatura corporea;
- rossore facciale;
- tachicardia (aumento della frequenza cardiaca);
- tachipnea (aumento della frequenza respiratoria);
- dilatazione delle pupille;
- sudorazione;
- vomito persistente
- dolori muscolari
- febbre;
- aumento degli enzimi epatici;
- metaemoglobinemia;
- incoordinazione;
- danni e traumi derivanti da alterata percezione delle distanze (ad esempio ci si può lanciare dal balcone pensando di essere al primo piano mentre invece si è al 10°);
- sentimenti di panico.
Leggi anche:
- Fenciclidina (PCP o polvere d’angelo): effetti, dosi e danni
- Ketamina usata come droga: effetti, allucinazioni e danni
- Destrometorfano (DXM): effetti della droga dello sciroppo
- Peyote e mescalina: effetti e danni di una droga molto diffusa
- Dimetiltriptamina (DMT): effetti psichedelici e danni
Morte determinata da funghetti allucinogeni
Molti avvelenamenti e morti attribuiti a funghi allucinogeni sono in realtà il risultato di identificazione erronea dei funghi (velenosi al posto degli allucinogeni). Forse il più grande fattore nella valutazione delle reazioni avverse a questi funghi è l’elevata percentuale di finti funghi psilocybe venduti sul mercato nero, che sono legati ad adulteranti. In un’analisi del 1985, su 886 funghi venduti illegalmente come allucinogeni, solo il 28% erano “autentici”, mentre il 31% erano funghi comuni o altre varietà con l’aggiunta di LSD o PCP, ed il 37% erano addirittura inerti. Estremamente rari – ma non impossibili – i casi di morte da sovradosaggio, mentre sono più frequenti le morti indirette derivanti dalla cattiva valutazione delle distanze unita all’incordinazione muscolare che possono portare a traumi gravi e decessi.
Danni derivanti dall’uso di funghi allucinogeni a lungo termine
Mentre i sovradosaggi letali con gli allucinogeni in generale, e la psilocibina in particolare, sono rari, ci sono una serie di casi di segnalazioni di disturbi psichiatrici e neurologici a lungo termine attribuiti all’abuso di allucinogeni, che sembrano indicare che tali sostanze esercitino una neurotossicità più duratura, almeno in un sottogruppo di soggetti. L’LSD, che ha una struttura simile alla psilocibina, ha causato persistente palinopsia (visione continua di un’immagine anche quando questa è lontana dal campo visivo) in alcuni individui cinque anni dopo che avevano cessato l’assunzione della sostanza. Pare che questo fenomeno (in precedenza chiamato ‘flashback’) sia un evento abbastanza frequente al quale è stato attribuito il termine medico di Hallucinogen Persisting Perceptual Disorder (HPPD). L’HPPD è pensato essere causato da alterazioni permanenti dei centri visivi del cervello da parte dell’LSD, tuttavia non è ancora chiaro se la psilocibina possa causare o no l’HPPD.
Test antidroga da fare a casa
Nel caso in cui abbiate bisogno di ottenere rapidamente il risultato positivo o negativo di un test antidroga specifico, potete usare uno di questi test antidroga da fare a casa, acquistabili online, ritirabili anche nei punti di ritiro, facili da fare e dai risultati attendibili. Tutti i prodotti sono stati accuratamente selezionati dal nostro Staff di esperti:
- test antidroga con strisce per rilevare cocaina nell’urina: http://amzn.to/2Aql3CX
- test antidroga con strisce per rilevare cocaina nell’urina: http://amzn.to/2jTALjN
- test antidroga con strisce per rilevare marijuana (THC) nell’urina: http://amzn.to/2jUiGC2
- test antidroga 25ng/ml per marijuana (THC) nell’urina: http://amzn.to/2ArBzml
- test antidroga 50ng/ml per marijuana (THC): http://amzn.to/2Anhhu1
- Test antidroga per metanfetamine nell’urina: http://amzn.to/2AH6PSd
- Test antidroga tramite saliva multiplo per 6 droghe contemporaneamente – amfetamine, oppiacei, cocaina, metadone, metamfetamine, THC cannabinoidi: http://amzn.to/2Cksjlg
- Test antidroga tramite urina per 11 droghe contemporaneamente – anfetamina – arbiturici, buprenorfina, benzodiazepine, cocaina, ecstasy, metanfetamine, oppiacei/morfina, metadone, antidepressivi triciclici, annabinoidi (marijuana/hashish/cannabis): http://amzn.to/2AHsjP7
Leggi anche:
- Quanto rimane la cocaina in urine, capelli e sangue?
- Quanto rimane la marijuana (THC) in urine e sangue
- Quanto rimangono eroina ed oppiacei in urine, sangue e capelli
- Quanto rimangono le anfetamine in urine, sangue e capelli
- Quanto rimane la PCP in urine, sangue e capelli
- Marijuana, cocaina, LSD e altre droghe: come cambiano il tuo sperma?
- Le 20 droghe più potenti e pericolose al mondo
- Vorrei provare una droga, ma solo una volta poi smetto
- Krokodil, la droga killer che scarnifica le persone, si sta diffondendo anche in Italia
- Flakka: la droga che ha l’effetto di trasformarti in zombie [VIDEO]
- Pornografia, masturbazione e dopamina: le droghe che distruggono il cervello
- Cocaina: effetti a breve e lungo termine e loro durata
- Essere state struprate e non ricordarselo: come funziona e come ci si difende dalla droga dello stupro
- GHB (Acido Gamma Idrossibutirrico): come funziona la droga dello stupro
- I giapponesi non fanno più sesso: preferiscono bambole e fumetti
- Fanno più male le sigarette o la marijuana?
- I 5 comportamenti che rendono il fumatore simile ad un eroinomane. Il fumo NON è un vizio né un’abitudine: è una tossicodipendenza
- Differenza tra delirio ed allucinazione con esempi
- Differenza tra allucinazione, allucinosi ed illusione visiva
- I 20 disturbi psichiatrici più strani che abbiate mai visto
- Dipendenza da alcol: come fare per smettere di bere alcolici e superalcolici
- L’alcol è una droga?
- Alcol: alcolemia, quantità per poter guidare, multe e minori di 16 anni
- Alcol: come comportarsi con un alcolista?
- Tutte le bugie ed i falsi miti su alcol ed alcolismo
- Alcol: quanto berne e quali danni può provocare alla tua salute
- Fa più male ed uccide più l’alcol o il fumo?
- Differenze tra le birre più diffuse nel mondo
- Sotto l’effetto di droghe, accoltella la madre e si taglia il pene
- Alcol: effetti sulla salute diretti ed indiretti a breve e lungo termine
- Uomini incinti, oppure… con la pancia da birra?
- Bevi birra? Danneggi la tua prostata
- James Bond? Nella realtà sarebbe un alcolista cirrotico ed impotente
- Le bevande alcoliche compromettono la performance sportiva
- Binge Drinking: quando l’alcol diventa la droga più pericolosa in assoluto
- Differenza tra Cointreau, Grand Marnier e Triple Sec
- Differenza tra acquavite e grappa: produzione, sapore e carattere
- Sigarette, alcol e droga: gli italiani sono tra i più “sballati” d’Europa
- Scoperta una qualità insospettabile della birra
- Dipendenza da gioco: cosa fare per smettere di scommettere
- Dipendenza da nicotina: come smettere di fumare sigarette
- Come smettere di masturbarsi e di guardare porno online in 14 passaggi
- La masturbazione compulsiva non è un vizio: è una tossicodipendenza
- Ecco come mi gioco la pensione: gli anziani vittime della ludopatia
- Sindrome di Hikikomori e dipendenza da internet: giovani sempre più colpiti
- Mi masturbo una volta al giorno: soffro di masturbazione compulsiva o no?
- I vantaggi del non masturbarsi: le rivelazioni di un ex masturbatore cronico
- Gli italiani nati nel sud sono meno intelligenti dei settentrionali?
- Cervello maschile e femminile: quali sono le differenze?
- Sei di destra? Sei meno intelligente, lo dice la scienza
- I cervelli del nord sono più grandi di quelli del sud: milanesi più intelligenti dei palermitani?
- Sempre preoccupati ed ansiosi? Siete i più intelligenti
- Fai molte battute? Allora sei intelligente!
- I videogiochi ti fanno diventare più intelligente
- Differenza tra cocaina e crack
- Morto il bodybuilder Rich Piana a causa degli anabolizzanti e dell’abuso di droghe
- Meccanismo d’azione della cocaina: il reuptake della dopamina
- Diminuisce il dolore, combatte l’epilessia, fa addirittura dimagrire: è davvero utile la marijuana in medicina?
- Cocaina: trattamenti psicoterapici per contrastare la dipendenza
- Cocaina in gravidanza: effetti sul feto e sul bambino
- Fumare marijuana fa ingrassare o dimagrire?
- Cocaina: trattamenti farmacologici per contrastare l’astinenza
- Uso cronico di cocaina: i danni al naso e ai denti
- Cocaina: i sintomi in caso di uso, abuso ed overdose
- Fumare marijuana fa crescere il seno agli uomini
- Astinenza da cocaina: i principali sintomi del craving
- Dopammina: cos’è ed a che serve?
- Ecco lo smalto anti-stupro: cambia colore se lui…
- I dieci fatti curiosi che non sai sulla marijuana
- Fumare marijuana ti rende pigro, demotivato ed apatico
Lo staff di Medicina OnLine
Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!
Cattivo odore dei piedi: scarpe, sudore, deodoranti e rimedi
Cattivo odore piedi anche dopo averli lavati? Piedi sudati da scarpe di cattiva qualità portate tutto il giorno? Ecco oggi una lista di cause e terapie, passando per i classici “rimedi della nonna”, per risolvere uno dei problemi più imbarazzanti che esistano.
Tipo di odore dei piedi
Il cattivo odore delle estremità inferiori del corpo, in campo medico prende il nome di “bromidrosi plantare” mentre comunemente viene chiamato “puzza dei piedi”. E’ un odore considerato sgradevole dalla maggioranza delle persone. Spesso addirittura disgustoso, più o meno intenso, può essere vagamente simile a quello del formaggio o di verdure andate a male.
Quali sono le cause del cattivo odore dei piedi?
Nella maggioranza dei casi un odore sgradevole proveniente dai piedi è causato da una produzione eccessiva di sudore da parte delle ghiandole sudoripare localizzate in tutto il corpo ed anche nella pianta del piede. La differenza con le altre parti del corpo è che mentre generalmente il sudore riesce a disperdersi facilmente nell’ambiente, invece sui piedi tende ad accumularsi ristagnando nel calzino e cià pone le basi per creare un ambiente favorevole alla proliferazione di alcuni batteri che popolano abitualmente la superficie cutanea, ma che col sudore aumentano il loro numero e le loro attività vitali. La tipica puzza di piedi percepita dopo una lunga e stressante giornata di lavoro deriva essenzialmente dall’esalazione di ammine ed acidi grassi a corta catena prodotti proprio dai batteri contenuti sui piedi, favoriti dal sudore, a partire dalla loro capacità di metabolizzazione di cheratina e lipidi cutanei del piede e del sudore stesso.
Fattori che favoriscono e peggiorano il cattivo odore dei piedi
L’odore di piedi diviene più intenso e nauseabondo in presenza di forte stress, ansia o tensioni: in questi casi la puzza dei piedi viene alimentata perché fisiologicamente si tende a sudare di più. Similmente, anche la somministrazione di alcune specialità farmacologiche (es. penicillina), certe patologie (ipoglicemia, ipertiroidismo, malattie delle ghiandole sudoripare) e l’assunzione di alcol e sostanze nervine possono incidere negativamente sull’odore dei piedi perché aumentano la sudorazione.
Quando il sudore ristagna per troppo tempo nel piede (scarsa igiene personale), il puzzo dei piedi può essere affiancato da bruciore, prurito, formazione di piaghe ed arrossamento locale.
Leggi anche:
- Cosa piace alle donne? Le 12 caratteristiche FISICHE maschili che le fa impazzire
- Piede piatto: cos’è e perché può diventare pericoloso per la salute
- Piede di Charcot: quali sono le cause della neuro-osteoartropatia?
- Scarpe coi tacchi e problemi alla salute, consigli e rimedi
- Addio infradito, arriva l’invenzione per camminare scalzi ovunque
- Come si chiamano le dita dei piedi?
Cosa fare per non far sudare troppo i piedi ed evitare il cattivo odore?
- Avere cura della propria igiene del corpo: lavarsi almeno una volta al giorno è la regola numero uno contro il sudore in generale e la puzza ai piedi in particolare. Se necessario, lavare i piedi più volte al giorno: le persone particolarmente stressate o costrette a lavori pesanti tendono infatti a sudare molto di più (piedi compresi).
- Dopo la doccia od il bagno ai piedi, si consiglia di applicare amido ad azione antifungina/antimicotica/disinfettante sui piedi: il rimedio è particolarmente indicato per gli sportivi e per gli individui soggetti al piede d’atleta.
- Il talco è un rimedio particolarmente utile contro la puzza ai piedi, dato che assorbe efficacemente il sudore in eccesso.
- Dopo l’igiene personale quotidiana, si consiglia di sfregare un pezzo di allume di rocca lungo tutta la pianta del piede: per le sue proprietà deodoranti ed antisettiche, il sale di rocca è un eccellente rimedio naturale contro il sudore.
- Sì a pediluvi caldi con sale od aceto. I pediluvi con sale (dosi: ½ tazza di sale in un litro d’acqua) o con aceto (½ tazza di aceto in un litro d’acqua) sono particolarmente indicati per le persone che sudano molto.
- Alternare getti d’acqua fredda e calda sui piedi: riducendo (blandamente) l’afflusso di sangue ai piedi, questo rimedio è indicato per diminuire la traspirazione ai piedi.
- Allontanare stress e tensioni.
- Aggiungere direttamente un pizzico di bicarbonato di sodio nel calzino e all’interno della calzatura previene la puzza ai piedi.
- Dopo la pulizia del corpo, tamponare il piede con alcol isopropilico (potente antisettico): questo antico rimedio popolare trova anche oggi un effettivo riscontro per controllare la puzza al piede.
Scarpe e calzini contro i cattivi odori dei piedi
- Infilare nella calzatura una soletta assorbente (quelle di feltro o alla clorofilla sono particolarmente utili per assorbire gli odori)
- Utilizzare calzini di cotone: evitare quelli sintetici o realizzati con materiali scadenti
- Non indossare due paia di calzini per volta per prevenire o ridurre la puzza ai piedi: un strato spesso di cotone esercitare un elevato effetto antitraspirante.
- Lavare i calzini (e gli abiti in genere) con detersivi specifici antiodore. Un ottimo rimedio per prevenire i cattivi odori è il bicarbonato: strofinando delicatamente gli abiti (calzini, in questo caso) con la polvere di bicarbonato di sodio si viene a creare un ambiente ostile alla proliferazione dei batteri responsabili del cattivo odore.
- Preferire scarpe di tela.
Cosa NON fare per evitare il cattivo odore dei piedi?
- Riutilizzare i calzini usati.
- Bere alcolici.
- Indossare sempre le stesse calzature: si consiglia di cambiare spesso scarpe e di lasciarle sempre asciugare in ambiente ventilato prima dell’utilizzo.
- Indossare calzini di nylon o sintetici.
- Indossare scarpe chiuse non è un buon rimedio: le scarpe chiuse creano un ambiente favorevole alla proliferazione dei batteri, potenziando le esalazioni di cattivo odore. Soprattutto d’estate, si consiglia di preferire scarpe aperte: quindi via libera a scandali e ciabatte.
Cosa mangiare per evitare il cattivo odore dei piedi?
Non c’è alcuna evidenza scientifica che relazioni il cibo con il miglioramento della puzza dei piedi. Si raccomanda di seguire una dieta sana, bilanciata, ricca di frutta, verdura e povera di grassi.
Cosa non mangiare per evitare il cattivo odore dei piedi?
- cipolla,
- aglio,
- curry,
- caffè e bevande nervine,
- alcolici.
Cure e rimedi per evitare il cattivo odore dei piedi
- Assodato che l’unico rimedio veramente efficace per combattere la puzza dei piedi è la combinazione acqua e sapone, ci si può rivolgere a madre natura per prevenire l’odore sgradevole. A tale scopo, sono particolarmente indicati spray, lozioni antisettiche o talchi formulati con principi attivi estratti da:
- Lavanda (Lavandula officinalis)
- Rosmarino (Rosmarinus officinalis)
- Altri oli essenziali
- Anche il decotto di salvia e tè nero sono rimedi efficaci per contrastare la puzza ai piedi:
- Decotto di Salvia (Salvia officinalis). Una volta lasciato raffreddare, il decotto di salvia va tamponato sul piede con l’ausilio di un batuffolo di cotone
- Tè nero (Camellia sinensis): similmente al rimedio precedente, anche il decotto di tè nero è particolarmente indicato per alleggerire la puzza di piedi. In questo caso, si consiglia di immergere i piedi direttamente nel decotto di tè nero lasciato raffreddare
- Un rimedio un po’ bizzarro (ma efficace) per combattere la puzza ai piedi è l’argilla: sfruttando le sue proprietà deodoranti, disinfettanti e purificanti, è possibile preparare una maschera all’argilla adattandola ai piedi. È sufficiente mescolare 2 cucchiai di argilla con pochissima acqua e due gocce di olio essenziale di limone o menta per ottenere un impasto morbido e consistente da spalmare sui piedi puliti ed asciutti. Dopo 15 minuti di posa, rimuovere la maschera fai da te dai piedi.
I migliori prodotti per l’igiene dei piedi e per eliminare il cattivo odore
Qui di seguito trovate una lista di prodotti di varie marche per la cura ed il benessere dei tuoi piedi, in grado di migliorare la loro igiene orale e combattere i cattivi odori. Noi NON sponsorizziamo né siamo legati ad alcuna azienda produttrice: per ogni tipologia di prodotto, il nostro Staff seleziona solo il prodotto migliore, a prescindere dalla marca. Ogni prodotto viene inoltre periodicamente aggiornato ed è caratterizzato dal miglior rapporto qualità prezzo e dalla maggior efficacia possibile, oltre ad essere stato selezionato, testato ripetutamente ed usato dal nostro Staff di esperti:
- Deodorante spray alla menta che annulla il cattivo odore: http://amzn.to/2CN3q1p
- Deodorante in crema specifico per piedi: http://amzn.to/2ALjW09
- Bagnoschiuma antibatterico per il controllo dei cattivi odori del corpo: http://amzn.to/2CYq4bk
- Polvere deodorante per scarpe e piedi: http://amzn.to/2EtrdUn
- Sali per pediluvio: http://amzn.to/2DjvESB
- Spray che neutralizza i cattivi odori delle scarpe: http://amzn.to/2ANOjTj
- Spray igienizzante, detergente e disinfettante: http://amzn.to/2mfbctC
- Soletta: http://amzn.to/2CYw56R
- Roll per eliminare calli e duroni: http://amzn.to/2CZwKpv
Cure farmacologiche per il cattivo odore dei piedi
Non esistono cure farmacologiche specifiche per eliminare definitivamente la puzza dei piedi. Tuttavia, è doveroso ricordare che alcuni disturbi od infezioni a carico dei piedi possono alimentare il cattivo odore. Le micosi del piede o delle unghie, per esempio, possono essere responsabili di un odore maleodorante dei piedi: in questo caso, il rimedio più appropriato è curare l’infezione sottostante con antimicotici specifici. I trattamenti medici contro la puzza dei piedi non sono necessari, fatta eccezione per quei casi in cui l’odore maleodorante rispecchia una patologia di fondo come ipoglicemia od ipertiroidismo. In questi casi, è necessario provvedere a risanare il disturbo che si pone alle origini. Ad ogni modo, il più delle volte, la puzza dei piedi non va allontanata con farmaci od altre sostanze: è sufficiente un po’ di acqua e sapone.
Prevenzione per il cattivo odore dei piedi
- Indossare sempre calzini puliti, ogni giorno.
- Lavare accuratamente i calzini usati.
- Lavarsi sempre i piedi prima di indossare calzini puliti.
- Lavare le scarpe impregnate del cattivo odore dei piedi.
- Lavarsi almeno una volta al giorno.
- Utilizzare spray od altri preparati ad azione antisettica per prevenire le infezioni ai piedi, di conseguenza la puzza.
- Arieggiare le scarpe (soprattutto dopo una giornata di lavoro intenso).
Leggi anche:
- Le infradito: sì per la spiaggia, no per lunghe passeggiate in città
- Alluce valgo: sintomi iniziali, dolore, correttore, esercizi e operazione
- Piede diabetico: gradi di rischio, sintomi, diagnosi e terapia
- Come si chiamano le dita dei piedi?
- Formicolio alla gamba ed al piede: cause, diagnosi, sintomi e rimedi
- Quante ossa ha il piede e come si chiamano?
- Cattivo odore intimo: cause, cure e rimedi facili
- Cattivo odore dal naso e muco maleodorante: cacosmia e ozena nasale
- Odore delle urine di pesce, zolfo o ammoniaca: cause e cure
- Cattivo odore ascelle: cause, ormoni, bicarbonato e altri rimedi
- Smegma femminile, vulviti, cattivi odori vaginali e prurito: cura e prevenzione
- Smegma: i rischi dell’accumulo di sporco sul pene
- Piattole: cosa sono, si vedono, quanto durano, come eliminarle?
- Differenza tra balanite, lichen planus, verruche, candida e gonorrea
- Perversioni sessuali: dagli insetti sulle parti intime fino ai pannolini sporchi e le mestruazioni
- Cattivi odori del pene: cause e consigli per neutralizzarli
- Il mio alito odora di feci: cause, quando è pericoloso e rimedi
- Cattivo sapore in bocca acido o amaro: rimedi e quando è pericoloso
- Lingua gialla con alito cattivo o mal gola: cause e rimedi
- Alitosi: il tipo di odore del tuo alito cattivo rivela la patologia che hai
- Alito cattivo: tutti i rimedi migliori per combattere l’alitosi
- Feci pastose e maleodoranti: malassorbimento e cattiva digestione
- Esame delle urine completo con urinocoltura: come fare e capire i risultati
- Perché viene la cistite e come curarla?
- Bruciore e stimoli frequenti di urinare: cistite, sintomi e cure
- Scura o chiara, liquida o schiumosa: la tua urina rivela la tua salute
- Il punto G femminile: come trovarlo e stimolarlo e quali sono le posizioni sessuali che più lo eccitano
- Mappa delle zone erogene femminili: scopri i punti che la fanno impazzire
- Zone erogene femminili: scopri i punti insospettabili che le danno piacere
- Come fare per avere un’eiaculazione più abbondante e migliorare sapore, odore, colore e densità dello sperma?
- In aumento le donne che guardano video porno su internet, ecco le parole chiave che più cercano
- Afte, nevralgia, herpes ed altre cause di dolore alla lingua (glossodinia)
- Dolore alla lingua ed alla bocca: cause, complicanze, dieta e terapia
- Pelle arrossata ed irritata a causa del sudore: come curare l’irritazione cutanea?
- Irritazione cutanea in neonati, bambini e gravidanza: i soggetti più a rischio
- Pelle arrossata ed irritata: cause patologiche e non patologiche
- Pelle arrossata ed irritata a causa del sudore: i rimedi naturali
- Pelle arrossata ed irritata: ecco quali farmaci usare
- Peli incarniti: cause, creme, infezione, depilazione e rimedi
- Peli incarniti: rimedi naturali per eliminarli in modo rapido e sicuro
- Follicolite da depilazione inguinale ed alle gambe: rimedi naturali
- Depilazione inguine: i metodi più efficaci, indolori e sicuri
- Differenza tra ceretta brasiliana e classica: pro, contro e consigli per farla bene
- Pelle screpolata: cause e rimedi naturali per viso e corpo
- Ceretta: quale scegliere? Tecniche a confronto con pro e contro
- La differenza tra epilazione e depilazione e le rispettive tecniche
- Eliminare i peletti dal viso con rimedi casalinghi e con il laser
Lo staff di Medicina OnLine
Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!
Differenza tra microrganismi, batteri, virus, funghi, muffe, lieviti, protozoi, microbi e germi
Il termine “microrganismo” indica un gruppo di esseri viventi dalle dimensioni estremamente ridotte (nell’ordine del milionesimo di metro), di solito unicellulari (formati da una sola cellula) che possono essere divisi principalmente in:
- batteri;
- virus;
- funghi.
Quindi virus e batteri sono semplicemente un tipo di microrganismo. Le parole “microbo” e “germe” sono invece sinonimi di “microrganismo“: indicano la stessa cosa.
Batteri
I batteri (un tempo denominati “schizomiceti”) fanno parte di un regno comprendente microrganismi unicellulari e procarioti. Le loro dimensioni sono solitamente dell’ordine di pochi micrometri, ma possono variare da circa 0,2 μm dei micoplasmi fino a 30 μm di alcune spirochete. Una eccezione è il batterio Thiomargarita magnifica che può raggiungere i 2 cm di lunghezza. Alcuni batteri vivono a spese di altri organismi e sono responsabili di danni più o meno gravi all’uomo, alle piante e agli animali. Nell’uomo provocano varie malattie anche gravi, come peste, colera, lebbra, polmonite, tetano e difterite, fino a cento anni fa spesso mortali e oggi efficacemente combattute con l’uso dei farmaci. Altri batteri invece sono utili per l’essere umano, per esempio andando a costituire il microbiota umano. I batteri possono essere distinti in base a vari parametri ed uno di questi è la forma:
- bacilli: sono detti in questo modo i batteri con la forma di bastoncino; si dividono in Clostridia (anaerobi) e Bacilli (anaerobi e/o aerobi);
- cocchi: sferici; se si dispongono a coppia si chiamano diplococchi, a catena si chiamano streptococchi, a grappolo si chiamano stafilococchi, a forma di cubo si chiamano sarcine;
- vibrioni: a virgola;
- spirilli: a spirale;
- spirochete: con più curve.
Una classificazione è basata sulla loro relazione rispetto ad un organismo:
- batteri commensali (o simbionti): normalmente presenti sulla superficie di un determinato tessuto, senza causare malattia e/o possono svolgere funzioni che possono essere utili all’organo stesso;
- batteri patogeni: la cui presenza indica patologia e infezione; nel dettaglio si ha:
- patogeni facoltativi: non causano sempre malattia ma dipende dall’individuo e dalla loro concentrazione;
- patogeni obbligati: causano un processo morboso indipendentemente da altre condizioni.
Per procedere all’identificazione di un batterio, si può usare un microscopio ottico o elettronico e si può usare la “colorazione di Gram” o altri paramentri come: analisi della morfologia della colonia, mobilità, capacità di produrre spore, acido-resistenza e esigenza di condizioni aerobiche o anaerobiche per la crescita. La colorazione di Gram è una delle metodologie più utilizzate e si basa sulla distinzione delle caratteristiche della parete batterica: una struttura con più peptidoglicani si colora e di conseguenza si dice che il batterio è Gram-positivo; una minor presenza di peptidoglicani non permette la colorazione e ciò contraddistingue un batterio detto Gram-negativo. Il batterio è una cellula procariotica e si distingue da quella eucariotica (tipica dell’uomo, ma anche di piante, animali e funghi), innanzitutto per l’assenza di una membrana nucleare. All’interno della cellula batterica si ha un singolo cromosoma, immerso direttamente nel citoplasma e contenente DNA avvolto in una struttura circolare superspiralizzata. Esempi classici di batteri sono: Stafilococchi, Streptococchi, Meningococco, Gonococco, Enterobatteri, Legionella, Brucella, Haemophilus, Leptospira, Borrelia.
Leggi anche: Flora batterica intestinale (microbiota umano): cos’è, come si sviluppa, a che serve, come si potenzia
Virus
Rispetto ai batteri i virus sono minuscoli (sono circa 100 volte più piccoli): di solito i virus sono di dimensioni comprese tra 0,01 e 0,3 μm. I virus hanno caratteristiche di simbionte o parassita obbligato, in quanto si replica esclusivamente all’interno delle cellule degli organismi. I virus possono infettare tutte le forme di vita, dagli animali, alle piante, ai microrganismi (compresi altri agenti infettanti come i batteri) e anche altri virus. Molte specie di virus convivono all’interno di sistemi viventi ospiti in modo simbiotico e gli individui di ogni specie animale, compreso l’uomo, ospitano normalmente un elevato numero di specie virali simbionti, che formano una popolazione detta viroma. I virus sono composti da filamenti di DNA o RNA racchiusi all’interno di un involucro proteico, detto “capside”; possono inoltre contenere enzimi, essere circondati da un ulteriore involucro esterno, formato da uno strato lipidico, ed essere dotati di altri tipi di proteine. Le forme dei virus possono variare notevolmente, ma alcune sono più comuni: tra queste vi sono le tipologie sferiche, quelle poliedriche, come pure quelle elicoidali, filiformi, amorfe o composite. I virus hanno diverse caratteristiche degli esseri viventi poiché possiedono un genoma, si riproducono e si evolvono attraverso la selezione naturale, tuttavia pur contenendo DNA o RNA, non sono considerabili esseri viventi in quanto non organizzati in cellule, non dotati di vita autonoma e non in grado di replicarsi autonomamente. Poiché possiedono solo alcune caratteristiche degli esseri viventi sono stati descritti anche come “organismi ai margini della vita“. Quando non si trovano nella fase dell’infezione o all’interno di una cellula infetta, i virus esistono in forma di particelle indipendenti e inattive. Queste particelle virali, note anche come virioni, sono costituite da due o tre parti: il materiale genetico costituito da DNA o RNA, il capside (cioè il rivestimento proteico del materiale genetico) e – in alcuni casi – un involucro esterno formato da uno strato di lipidi, che circonda il rivestimento proteico, detto pericapside. I virioni possono avere forme semplici, elicoidali e icosaedriche, ma anche architetture più complesse. I virus hanno bisogno di un ospite (una cellula, eventualmente parte di un organismo pluricellulare, o un altro sistema biologico) per replicarsi, ma hanno anche la necessità di trasmettersi da un ospite all’altro. Il processo può avvenire in molti modi: i virus influenzali ad esempio si diffondono direttamente da un ospite all’altro attraverso le esalazioni respiratorie, e ricevono particolare diffusione tramite fenomeni come tosse e starnuti. I norovirus e i rotavirus, comuni cause di gastroenterite virale, sono trasmessi per via oro-fecale, vengono trasportati e depositati in luoghi esterni (come oggetti, alimenti o fonti d’acqua) tramite contatto, e possono entrare nel corpo con cibo e bevande contaminate. L’HIV è uno dei numerosi virus trasmessi attraverso il contatto sessuale o dallo scambio di fluidi corporei, come il sangue. L’insieme delle tipologie di cellule che un virus può utilizzare per replicarsi, viene chiamata il suo “ospite”. Si tratta sempre di cellule dotate di sistemi adatti a replicare le sequenze genetiche contenute nel virus. Inoltre, i virus devono anche essere dotati di meccanismi specializzati per riuscire a oltrepassare le membrane delle cellule ospiti. Esempi di virus: Adenoviridae, Hepadnaviridae, Herpesviridae, Parvoviridae, Poliomavirus, Poxviridae, Orthomixoviridae, Picornaviridae.
Leggi anche: Qual è il virus che ha ucciso più persone in assoluto?
Funghi
I funghi, anche detti “miceti”, sono organismi eucarioti, unicellulari o pluricellulari, con dimensioni da 20 a 50 volte superiori a quelle di un batterio. Sono provvisti di una parete rigida composta da chitina. In base alla morfologia del corpo della cellula fungina (denominato tallo) si distinguono: miceti filamentosi o muffe, pluricellulari; lieviti, unicellulari; funghi dimorfi.
I funghi possono essere responsabili di diverse patologie che possono interessare l’uomo, tra cui micosi superficiali (relativi a cute e mucose) e micosi profonde, che in genere si manifestano in soggetti con grave depressione delle difese immunitarie (ad esempio AIDS), e sono responsabili di quadri clinici solitamente gravi e potenzialmente fatali. Esempi di funghi, sono: Dermatofiti, Aspergilli,
Pitrysporum, Candida, Criptococco, Histoplasma.
Muffe
Le muffe sono un tipo di organismi pluricellulari appartenenti al regno dei funghi, capaci di ricoprire alcune superfici sotto forma di spugnosi miceli e solitamente si riproducono per mezzo di spore. È comunemente chiamata muffa un agglomerato di questi sottili miceli, formatisi su materia vegetale o animale, generalmente come uno strato schiumoso o filamentoso, come segno di decomposizione e marcescenza. Dermatofiti e Aspergilli sono esempi di muffe. I Dermatofiti nell’uomo possono determinare micosi superficiali (cute e annessi), mentre gli Aspergilli possono causare micosi profonde (polmoniti e sinusiti).
Protozoi
I protozoi sono un Regno di esseri viventi, organismi unicellulari (ma si trovano anche pluricellulari), eucarioti ed eterotrofi. Alcuni autori raggruppano in essi anche organismi autotrofi. A volte, come nel caso di Euglena viridis, l’individuo è eterotrofo facoltativo, se posto in ambiente non luminoso. Essendo eucarioti sono provvisti di organuli cellulari, a volte di vacuoli pulsanti (1 o 2), e di organi fotosensibili. Si muovono tramite flagelli, ciglia o pseudopodi (amebe). Si conoscono oltre 35000 specie di protozoi. Si tratta di un gruppo tradizionalmente utilizzato nella classificazione scientifica, ma considerato attualmente privo di valore sistematico filogenetico in quanto polifiletico. Il termine “protozoi” deriva dal greco e significa primi animali infatti, insieme alle alghe, sono i primi organismi eucarioti apparsi nel corso dell’evoluzione.
Per approfondire, continua la lettura con:
- Differenza tra virus e batteri: chi è più pericoloso? Diagnosi, sintomi e terapia
- Differenza tra funghi, muffe e lieviti
- Virus e virioni: cosa sono, come sono fatti, come funzionano e come si riproducono
- Differenza tra batteri Gram negativi e Gram positivi
- Differenza tra batteri bacilli, cocchi, streptococchi e spirilli
Leggi anche:
- Differenza tra cellula aploide e diploide con esempi
- Invasività microbica: la capacità di invadere l’organismo ospite
- Differenza tra invasività clinica e microbica
- Il virus più pericoloso del mondo è più vicino a te di quanto pensi
- Qual è il virus più letale al mondo?
- Quante persone uccide ogni anno il virus HIV che causa l’AIDS?
- L’insospettabile influenza ogni anno uccide più persone dell’Ebola
- Il virus che uccide mezzo milione di bambini ogni anno
- Febbre gialla, dengue ed altre malattie trasmesse dalle zanzare
- Febbre dengue: sintomi, trasmissione, diagnosi, terapia e prevenzione
- Virus mortali: ecco gli 11 più pericolosi al mondo
- Sierotipo in microbiologia: significato ed importanza per i vaccini
- Differenza tra DNA ed RNA
- Differenza tra organismi autotrofi ed eterotrofi
- Differenza tra organismi prototrofi ed auxotrofi
- Differenza tra organico inorganico
- I 12 batteri più pericolosi per l’uomo
- Differenza tra capside a simmetria icosaedrica, elicoidale e complessa
- Differenza tra unicellulare e pluricellulare con esempi
- Tubercolosi: trasmissione, sintomi, diagnosi e cure in sintesi
- Tubercolosi: cause e patogenesi della malattia
- Salmonella: come si prende, è contagiosa, terapia in bambini e adulti
- Salmonella in gravidanza: trasmissione, rischi, consigli per evitarla
- Mycobacterium tuberculosis: il batterio che causa la tubercolosi
- Sintomi della tubercolosi polmonare ed extrapolmonare
- Come si trasmette la tubercolosi?
- Tubercolosi: diagnosi e progressione della malattia
- Test cutaneo della tubercolina: Test di Mantoux per la tubercolosi
- Trattamento farmacologico per la tubercolosi
- Trattamento della tubercolosi resistente ai farmaci
- Tubercolosi: prognosi, vaccino e strategie di prevenzione
- Riproduzione cellulare e ciclo cellulare
- Mitosi: spiegazione delle quattro fasi
- Meiosi: spiegazione di tutte tappe
- Differenza tra gene e allele
- Differenza tra allele dominante e recessivo
- Differenza tra omozigote ed eterozigote
- Differenza tra genotipo e fenotipo
- Quanti cromosomi hanno esseri umani, scimmie, cani, gatti e topi?
- Quanti cromosomi ha chi è affetto da Sindrome di Down?
- Cos’è un cromosoma ed a che serve?
- Cos’è un gene ed a che serve?
- Cosa sono gli alleli ed a che servono?
- Differenza tra cellule eucariote e procariote
- Differenza tra coronarografia ed angioplastica
- Differenza tra tumore benigno, maligno, neoplasia, cancro e metastasi
- HIV: sintomi iniziali in donne e uomini
- Differenza tra HIV e AIDS: sono uguali?
- Shock settico e sepsi: sintomi, terapia, conseguenze, si può guarire
- Differenza tra sepsi e Sindrome da risposta infiammatoria sistemica (SIRS)
- Meningite: contagio, sintomi, vaccino, gravità e profilassi
- Endocardite: cause, sintomi, diagnosi e terapie
- Coprocoltura feci per salmonella: perché e come si fa
- Batteriemia: cura, segni, sintomi, diagnosi ed antibiotici
- I cinque segni cardinali dell’infiammazione
- Differenza tra infezione ed infiammazione: sono la stessa cosa?
- Differenza tra infiammazione cronica granulomatosa e non granulomatosa
- Differenza tra granulomi asettici (da corpo estraneo) e settici
- Si muore di AIDS? Qual è l’aspettativa di vita?
- Sistema immunitario, immunità innata e specifica: riassunto, schema e spiegazione
- Immunodeficienza primaria e secondaria: sintomi, cause e terapie
- Immunità innata (aspecifica): barriere, infiammazione e complemento
- Immunità innata (aspecifica): neutrofili, macrofagi e linfociti natural killer
- Immunità specifica (acquisita): linfociti, T killer, T helper, T γδ, B ed anticorpi
- Immunità specifica (acquisita): memoria passiva, attiva ed immunizzazione
- Immunità specifica (acquisita) umorale e cellulare
- Patologie del sistema immunitario: immunodeficienze, autoimmunità ed ipersensibilità
- Anticorpi: (immunoglobuline): tipi, caratteristiche e funzioni
- Dolore: cos’è, da cosa è causato, quanti tipi di dolore esistono?
- Differenza tra sintomo e segno con esempi
- Differenza tra malattia, sindrome e disturbo con esempi
- Differenza tra organismi aerobi obbligati e facoltativi con esempi
- Differenza tra organismi anaerobi obbligati, facoltativi, microaerofili ed aerotolleranti
- Com’è fatto il cuore, a che serve e come funziona?
- La mammografia: un esame rapido che può salvarti la vita
- Ecografia della tiroide: a cosa serve, come si svolge e come ci si prepara all’esame
- Differenza tra prevenzione primaria, secondaria e terziaria con esempi
- Capire se si ha un tumore: come viene diagnosticato un cancro
- La colonscopia: cos’è, quando si fa, che rischi comporta, come ci si prepara ad affrontarla
- L’ecografia transvaginale esplora gli organi genitali interni femminili
- Mineralometria Ossea Computerizzata (MOC), a cosa serve, come si interpretano i risultati?
- Differenza tra pressione arteriosa e venosa
- Differenza tra atri e ventricoli
- Valvole cardiache: cosa sono, quali sono ed a che
- Differenza tra pressione massima (sistolica), minima (diastolica) e differenziale
- Pressione arteriosa: valori normali e patologici
- Pressione alta (ipertensione arteriosa): sintomi, cause, valori e cure
- Perché la pressione arteriosa alta (ipertensione) è pericolosa?
- Ipertensione: cibi consigliati e da evitare per abbassare la pressione sanguigna
- Qual è la differenza tra arteria e vena?
- Che significa malattia terminale?
- Capire se si ha un tumore: come viene diagnosticato un cancro
- Quanto tempo mi rimane da vivere?
- Fattori di rischio cardiovascolare modificabili e non modificabili
- Cure palliative: cosa sono ed a che servono?
- Eccesso di colesterolo (ipercolesterolemia): perché è pericoloso?;
- Pressione alta (ipertensione arteriosa): sintomi, cause, valori e cure;
- Emoglobina glicata alta, valori normali, IFCC e diabete;
- L’obesità è una malattia;
- Differenza tra malattia acuta e cronica con esempi
- Che significa malattia cronica? Esempi di malattia cronica
- Differenza tra adenocarcinoma e carcinoma con esempi
- Differenza tra cancro e carcinoma con esempi
- Stomie: cosa sono, a che servono, quanti tipi esistono?
- Differenza tra ipertrofia muscolare sarcolplasmatica e miofibrillare
- Ipertrofia muscolare: cosa significa e come si raggiunge
- Cosa sono le metastasi? Tutti i tumori danno metastasi?
- Come nasce un cancro? Cosa sono i cancerogeni e come avviene la cancerogenesi?
- Come prevenire i tumori ed il cancro? I 10 cambiamenti consigliati
- Differenza tra ipertrofia ed iperplasia con esempi
- Differenza tra iperplasia e neoplasia
- Un oggetto che tocchi 150 volte al giorno ha più batteri della tavoletta del wc. Di cosa si tratta e come difendersi
- Differenze tra ileostomia, colostomia e urostomia
- Differenza tra atrofia, distrofia ed aplasia con esempi
- Differenza tra organismi aerobi ed anaerobi con esempi
- Ciclo di Krebs e respirazione cellulare: spiegazione facile e schema
Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, segui la nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram, su Mastodon, su YouTube, su LinkedIn, su Tumblr e su Pinterest, grazie!
Differenza tra funghi, muffe e lieviti
Funghi, muffe e lieviti sono tipi di microrganismo. Insieme a virus e batteri rappresentano un gruppo di esseri viventi dalle dimensioni estremamente ridotte (nell’ordine del milionesimo di metro) unicellulari o pluricellulari, cioè formati da una sola cellula o da più cellule.
- Funghi e muffe: più grandi e complessi dei batteri, si sviluppano su materiali organici formando colonie dall’aspetto simile ad un fiocco di cotone o ad una sostanza viscida dai colori molto variabili. Questi microrganismi si riproducono per mezzo di spore che possono propagarsi nell’ambiente trasportate dall’aria o da animali.
- Lieviti: una via di mezzo tra funghi e batteri; a differenza delle muffe, che sono pluricellulari (per questo, non rappresentano propriamente dei microrganismi), i lieviti sono organismi unicellulari.
Leggi anche:
- Differenza tra microrganismi, batteri, virus, microbi e germi
- Differenza tra virus e batteri: chi è più pericoloso? Diagnosi, sintomi e terapia
- Virus e virioni: cosa sono, come sono fatti, come funzionano e come si riproducono
- Differenza tra cellula aploide e diploide con esempi
- Invasività microbica: la capacità di invadere l’organismo ospite
- Differenza tra invasività clinica e microbica
- Il virus più pericoloso del mondo è più vicino a te di quanto pensi
- Qual è il virus che ha ucciso più persone in assoluto?
- Qual è il virus più letale al mondo?
- Quante persone uccide ogni anno il virus HIV che causa l’AIDS?
- L’insospettabile influenza ogni anno uccide più persone dell’Ebola
- Il virus che uccide mezzo milione di bambini ogni anno
- Febbre gialla, dengue ed altre malattie trasmesse dalle zanzare
- Febbre dengue: sintomi, trasmissione, diagnosi, terapia e prevenzione
- Virus mortali: ecco gli 11 più pericolosi al mondo
- Sierotipo in microbiologia: significato ed importanza per i vaccini
- Differenza tra DNA ed RNA
- Differenza tra organismi autotrofi ed eterotrofi
- Differenza tra organismi prototrofi ed auxotrofi
- Differenza tra organico inorganico
- I 12 batteri più pericolosi per l’uomo
- Differenza tra funghi, muffe e lieviti
- Differenza tra capside a simmetria icosaedrica, elicoidale e complessa
- Differenza tra unicellulare e pluricellulare con esempi
- Tubercolosi: trasmissione, sintomi, diagnosi e cure in sintesi
- Tubercolosi: cause e patogenesi della malattia
- Mycobacterium tuberculosis: il batterio che causa la tubercolosi
- Sintomi della tubercolosi polmonare ed extrapolmonare
- Come si trasmette la tubercolosi?
- Tubercolosi: diagnosi e progressione della malattia
- Test cutaneo della tubercolina: Test di Mantoux per la tubercolosi
- Trattamento farmacologico per la tubercolosi
- Trattamento della tubercolosi resistente ai farmaci
- Tubercolosi: prognosi, vaccino e strategie di prevenzione
- Riproduzione cellulare e ciclo cellulare
- Mitosi: spiegazione delle quattro fasi
- Meiosi: spiegazione di tutte tappe
- Differenza tra gene e allele
- Differenza tra allele dominante e recessivo
- Differenza tra omozigote ed eterozigote
- Differenza tra genotipo e fenotipo
- Quanti cromosomi hanno esseri umani, scimmie, cani, gatti e topi?
- Quanti cromosomi ha chi è affetto da Sindrome di Down?
- Cos’è un cromosoma ed a che serve?
- Cos’è un gene ed a che serve?
- Cosa sono gli alleli ed a che servono?
- Differenza tra cellule eucariote e procariote
- Differenza tra coronarografia ed angioplastica
- Differenza tra tumore benigno, maligno, neoplasia, cancro e metastasi
- HIV: sintomi iniziali in donne e uomini
- Differenza tra HIV e AIDS: sono uguali?
- Shock settico e sepsi: sintomi, terapia, conseguenze, si può guarire
- Differenza tra sepsi e Sindrome da risposta infiammatoria sistemica (SIRS)
- Meningite: contagio, sintomi, vaccino, gravità e profilassi
- Endocardite: cause, sintomi, diagnosi e terapie
- Differenza tra batteri Gram negativi e Gram positivi
- Differenza tra batteri bacilli, cocchi, streptococchi e spirilli
- Coprocoltura feci per salmonella: perché e come si fa
- Batteriemia: cura, segni, sintomi, diagnosi ed antibiotici
- I cinque segni cardinali dell’infiammazione
- Differenza tra infezione ed infiammazione: sono la stessa cosa?
- Differenza tra infiammazione cronica granulomatosa e non granulomatosa
- Differenza tra granulomi asettici (da corpo estraneo) e settici
- Si muore di AIDS? Qual è l’aspettativa di vita?
- Sistema immunitario, immunità innata e specifica: riassunto, schema e spiegazione
- Immunodeficienza primaria e secondaria: sintomi, cause e terapie
- Immunità innata (aspecifica): barriere, infiammazione e complemento
- Immunità innata (aspecifica): neutrofili, macrofagi e linfociti natural killer
- Immunità specifica (acquisita): linfociti, T killer, T helper, T γδ, B ed anticorpi
- Immunità specifica (acquisita): memoria passiva, attiva ed immunizzazione
- Immunità specifica (acquisita) umorale e cellulare
- Patologie del sistema immunitario: immunodeficienze, autoimmunità ed ipersensibilità
- Anticorpi: (immunoglobuline): tipi, caratteristiche e funzioni
- Dolore: cos’è, da cosa è causato, quanti tipi di dolore esistono?
- Differenza tra sintomo e segno con esempi
- Differenza tra malattia, sindrome e disturbo con esempi
- Differenza tra organismi aerobi obbligati e facoltativi con esempi
- Differenza tra organismi anaerobi obbligati, facoltativi, microaerofili ed aerotolleranti
- Com’è fatto il cuore, a che serve e come funziona?
- La mammografia: un esame rapido che può salvarti la vita
- Ecografia della tiroide: a cosa serve, come si svolge e come ci si prepara all’esame
- Differenza tra prevenzione primaria, secondaria e terziaria con esempi
- Capire se si ha un tumore: come viene diagnosticato un cancro
- La colonscopia: cos’è, quando si fa, che rischi comporta, come ci si prepara ad affrontarla
- L’ecografia transvaginale esplora gli organi genitali interni femminili
- Mineralometria Ossea Computerizzata (MOC), a cosa serve, come si interpretano i risultati?
- Differenza tra pressione arteriosa e venosa
- Differenza tra atri e ventricoli
- Valvole cardiache: cosa sono, quali sono ed a che
- Differenza tra pressione massima (sistolica), minima (diastolica) e differenziale
- Pressione arteriosa: valori normali e patologici
- Pressione alta (ipertensione arteriosa): sintomi, cause, valori e cure
- Perché la pressione arteriosa alta (ipertensione) è pericolosa?
- Ipertensione: cibi consigliati e da evitare per abbassare la pressione sanguigna
- Qual è la differenza tra arteria e vena?
- Che significa malattia terminale?
- Capire se si ha un tumore: come viene diagnosticato un cancro
- Quanto tempo mi rimane da vivere?
- Fattori di rischio cardiovascolare modificabili e non modificabili
- Cure palliative: cosa sono ed a che servono?
- Eccesso di colesterolo (ipercolesterolemia): perché è pericoloso?;
- Pressione alta (ipertensione arteriosa): sintomi, cause, valori e cure;
- Emoglobina glicata alta, valori normali, IFCC e diabete;
- L’obesità è una malattia;
- Differenza tra malattia acuta e cronica con esempi
- Che significa malattia cronica? Esempi di malattia cronica
- Differenza tra adenocarcinoma e carcinoma con esempi
- Differenza tra cancro e carcinoma con esempi
- Stomie: cosa sono, a che servono, quanti tipi esistono?
- Differenza tra ipertrofia muscolare sarcolplasmatica e miofibrillare
- Ipertrofia muscolare: cosa significa e come si raggiunge
- Cosa sono le metastasi? Tutti i tumori danno metastasi?
- Come nasce un cancro? Cosa sono i cancerogeni e come avviene la cancerogenesi?
- Come prevenire i tumori ed il cancro? I 10 cambiamenti consigliati
- Differenza tra ipertrofia ed iperplasia con esempi
- Differenza tra iperplasia e neoplasia
- Un oggetto che tocchi 150 volte al giorno ha più batteri della tavoletta del wc. Di cosa si tratta e come difendersi
- Differenze tra ileostomia, colostomia e urostomia
- Differenza tra atrofia, distrofia ed aplasia con esempi
- Differenza tra organismi aerobi ed anaerobi con esempi
- Ciclo di Krebs e respirazione cellulare: spiegazione facile e schema
Lo staff di Medicina OnLine
Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!
Proprietà dell’aglio: antibiotico, antitumorale, afrodisiaco, abbassa la pressione ed il colesterolo
Non sarà l’alimento che ci rende più desiderabili in una serata galante, tuttavia l’aglio è uno di quei cibi con proprietà meravigliose che la natura ci mette a disposizione per darci la possibilità di mantenerci in salute. Ad esempio questa pianta – appartenente alla famiglia delle Liliaceae – ha azione chelante, cioè favorisce l’aggregazione delle molecole di alcuni metalli pesanti come mercurio e cadmi (tanto diffusi nel nostro ambiente industrializzato ed inquinato) favorendone così l’espulsione da parte dell’organismo e confermandosi, come vedremo continuando la lettura, un fattore protettivo nei confronti nei tumori. Utile anche contro le allergie; è un antinfiammatorio e un antibatterico ed antimicotico naturale; è poi un vero tesoro di antiossidanti e contrasta il processo di invecchiamento a carico dei tessuti rendendoci anche più giovani e belli. Ha notevole attività antispastica, utile per prevenire spasmi muscolari e dolori addominali; aiuta a prevenire ed alleviare la claudicazione intermittente (dolore nelle gambe provocato dall’arteriosclerosi); incrementa leggermente il livello di serotonina nel cervello aiutando a combattere lo stress e la depressione; se hai smesso di fumare ti aiuta a non ingrassare e ripulisce il circolo dalle scorie della sigaretta. L’aglio era anche usato dagli antichi Greci e Romani per aumentare la virilità maschile e la libido: grazie alla sua azione vasodilatatrice, l’aglio ha in effetti la proprietà di favorire l’afflusso sanguigno ai genitali, permettendo una più facile erezione del pene e contrastando la disfunzione erettile.
Leggi anche:
- Differenza tra aglio rosso, rosa e bianco: proprietà e coltivazione
- Cosa succede al tuo corpo quando smetti di mangiare pasta e pane
- Vuoi bruciare più calorie? Fai esplodere il tuo metabolismo!
- I tre errori che fanno le donne in palestra
- Correre non fa dimagrire
- Finocchio: proprietà, benefici, usi in cucina ed in cosmesi
- Pesce a tavola: i trucchi per riconoscere quello fresco
- Noci ed arachidi abbassano il rischio di cancro, infarto, diabete e morte prematura
- Vuoi dimagrire? Meglio i pesi della Zumba!
- Trucchi per dimagrire in fretta: il mentolo
- Bere l’acqua fa dimagrire?
- Castagne: calorie, varietà, proprietà e tabella nutrizionale
- Qual è la giusta percentuale di grasso che dobbiamo avere nel corpo?
- Le bibite light fanno dimagrire o ingrassare?
- Aloe Vera per riattivare il metabolismo, dimagrire e combattere la cellulite
- Curcuma: ricette ed usi in cucina e in cosmetica
- Zenzero: proprietà e 10 tipici usi in cucina
- La donna deve dormire più dell’uomo: il cervello di lei lavora più di quello di lui
- La dieta per dormire bene, combattere l’insonnia e svegliarsi la mattina riposati
- Per dimagrire è meglio eliminare carboidrati o i grassi? L’esperimento dei due gemelli
- Fotografare il cibo fa dimagrire: la “Istagram diet”
- Crudo o cotto: come la cottura bollito cambia il peso del cibo [TABELLA]
- Crudo o cotto: come la cottura arrosto cambia il peso del cibo [TABELLA]
- Colesterolo e uova: si o no? Tutta la verità scientifica
- Colazione sana: perché è così importante e cosa mangiare?
- Peperoncino, sesso, testosterone e prostata: qual è il legame?
- Creata in laboratorio la super cipolla che non fa piangere e fa bene al cuore
- Pepe nero: proprietà, calorie, controindicazioni ed usi in cucina
- I vari tipi di pepe e le loro caratteristiche e proprietà
- Differenza tra pepe nero e peperoncino: proprietà, calorie ed idee in cucina
- Pepe di Cayenna, proprietà, calorie ed usi in cucina e per il mal di denti
- Pepe bianco: proprietà, calorie, usi in cucina, fa male?
- Pepe verde: proprietà, controindicazioni, fa male?
- Il pepe fa male o bene alla salute? Controindicazioni e gravidanza
- Differenza tra pepe nero, bianco, verde e rosa: qual è il più piccante?
- Differenza tra peperoncino e paprika
- Differenza tra peperoncino rosso e verde: caratteristiche delle varietà
- Differenza tra peperoncino e pepe di Cayenna
- Differenza tra peperoncino fresco e secco
- Conserve sicure: tutti i consigli per evitare il rischio di botulino
Lo staff di Medicina OnLine
Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!