Il mistero del palazzo ghiacciato a Milano: colpa del climatizzatore lasciato acceso?

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma MISTERO PALAZZO GHIACCIATO MILANO CLIMA  Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.jpgSe vi trovate a passare in Largo la Foppa, a Milano, noterete in questi giorni qualcosa di molto particolare: un palazzo completamente ghiacciato. E’ lo spettacolo che si trova davanti chi esce dalla metropolitana di Moscova. Una visione irreale: finestre, davanzali e le stesse pareti dell’edificio congelati e coperti da uno spesso strato di ghiaccio che scende dai piani alti per diversi metri. La facciata ‘polare’ è dello storico palazzo che ospita il locale Radetzky. Le voci che si sono diffuse in zona e, soprattutto sui social network, dicono che la responsabilità dell’accaduto sembra sia da attribuirsi a uno degli inquilini del palazzo che ha dimenticato acceso l’impianto dell’aria condizionata quando ad agosto è partito per un viaggio d’affari. In realtà è tutto finto, compresi i vigili del fuoco apparsi sul luogo che sono in realtà solo comparse. Il palazzo ghiacciato è una guerriglia contro lo spreco di energia, una nuova campagna di M&cSaatchi di grosso impatto. Questa volta la pubblicità sottolinea l’importanza di evitare gli sprechi simulando, appunto, come un condizionatore acceso per mesi possa ghiacciare la facciata di un palazzo.

 

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Tubercolosi in Italia: si sta diffondendo non solo tra gli stranieri

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma TUBERCOLOSI ITALIA DIFFONDENDO STRANIERI Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.jpgIn molti pensavano che la tubercolosi fosse una malattia infettiva ormai “superata”, ed invece la TBC non è affatto scomparsa, anzi. La tubercolosi (anche chiamata tisi o poriformalicosi) è molto più diffusa di quanto si pensi e solo in Italia fa registrare 10 nuovi casi al giorno. La malattia infettiva causata dal Mycobacterium tuberculosis (chiamato anche Bacillo di Koch) rappresenta nuovamente una emergenza globale, come indicato dal nuovo rapporto dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), dal titolo emblematico: “Azioni globali e investimenti cadono molto al di sotto di quel che serve per far finire l’epidemia globale di Tbc”.

La situazione globale

L’epidemia di tubercolosi ha raggiunto praticamente ovunque livelli superiori alla soglia auspicata. “Nel mondo il tasso di declino dell’incidenza della tubercolosi rimane a solo 1,5% tra il 2014 e il 2015. Bisogna accelerare questa diminuzione al 4-5% su base annua per  raggiungere la tappa del 2020” si legge nel rapporto dell’Oms. Nel 2015 i nuovi casi stimati sono stati 10,4 milioni: 5,9 milioni tra gli uomini, 3,5 milioni tra le donne e 1 milione tra i bambini. Il 60% di tutti i casi di tubercolosi in un anno si concentra in sei stati: India, Indonesia, Cina, Nigeria, Pakistan e Sud Africa.

In Italia non solo gli stranieri

Per quanto riguarda l’Italia, secondo gli ultimi dati forniti al Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie di Stoccolma, ogni giorno si registrano 10 nuovi casi di tubercolosi, per un totale di 3.769 casi notificati. Di questi 120 sono di tubercolosi multiresistente, la più difficile da curare. Il 50% dei pazienti è italiano, in gran parte anziani, e il 50% straniero. Ancora troppi i morti: oltre 350 all’anno, circa uno al giorno. Ma è possibile che l’emergenza sia più diffusa. “Il problema della sorveglianza e dei dati con i casi notificati è assolutamente prioritario. Serve, per tutti i Paesi, un migliore sistema digitalizzato, essenziale per un accesso alla diagnostica, una pronta identificazione della malattia e l’utilizzo di cure adeguate” ha dichiarato Ginevra Mario Raviglione, direttore del Global Tb Program.

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Leonardo da Vinci vegetariano e l’aneddoto sugli uccelli

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma LEONARDO DA VINCI VEGETARIANO ANEDDOTO UCCELLI Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari.jpgE’ impossibile sapere con certezza se il grande Leonardo da Vinci fosse o no vegetariano, ma molti e sostanziosi indizi lo lascerebbero intendere. La celebre frase del genio rinascimentale:

“verrà il tempo in cui l’uomo non dovrà più uccidere per mangiare, e anche l’uccisione di un solo animale sarà considerato un grave delitto”

sembra dimostrare, insieme a molte altri indizi, il suo amore per la natura e gli animali, e quanto li rispettasse e tenesse in considerazione. Tra i vari indizi a sostegno della tesi di un Leonardo vegetariano, ci sarebbe anche un ricco ricettario di cucina a lui attribuito in cui sono descritti solo piatti a base di frutta e verdura, nessuno di carne. Troppo poco forse per giungere a conclusioni certe, ma abbastanza per consentirci di rimanere nel dubbio! L’unica cosa assolutamente certa è che il genio del Rinascimento era amante degli animali, come dimostrano i suoi stessi taccuini e varie testimonianze di suoi contemporanei. L’aneddoto che segue è raccontato da Giorgio Vasari (1511-1574), pittore e biografo:

Passeggiando tra le bancarelle del mercato a Firenze, un giorno Leonardo si imbatté in un venditore di uccellini, tutti, ovviamente, chiusi in gabbia. Commosso fino alle lacrime, il grande artista li comprò tutti e poi li lasciò volare via, liberi.

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Leonardo Da Vinci era appassionato di cucina!

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma LEONARDO DA VINCI CUCINA CUCINARE TORTE  Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.jpgLeonardo di ser Piero da Vinci, comunemente noto come Leonardo da Vinci, è universalmente riconosciuto come uno dei più grandi scienziati di tutti i tempi, e non solo in Italia, ma in tutto il mondo! Il genio del Rinascimento si occupò con enorme profitto di moltissimi campi tra cui architettura, scultura, ingegneria ed anatomia umana. Fin qui tutte cose già note. Quello che però forse non sapete è che il genio toscano trovò il modo di occuparsi anche di… cucina! A darcene prova è il suo Codice Atlantico, in cui l’autore narra di aver inventato una grande macchina in grado di fare quello che lui stesso chiama uno “spago mangiabile”. In parole povere si trattava dell’antenata rinascimentale di una moderna macchina per fare la pasta in casa! Ma il suo genio applicato in cucina non si ferma qui: si devono infatti a lui gli “antenati” del cavatappi, dell’affettatrice, del frullatore e del trita aglio, non poco per un uomo vissuto nel ‘400! Inoltre sembra che Leonardo stesso si cimentasse ai fornelli con grande successo e di sicuro era esperto nel cucinare le torte, come lui stesso afferma in una lettera indirizzata a Ludovico il Moro nel 1482: “[ ] e faccio delle torte che non hanno uguali”.
A lui attribuito c’è infine anche un ricco ricettario di cucina in cui sono descritti solo piatti a base di frutta e verdura, nessuno di carne, cosa che sembrerebbe indicare – assieme ad altri indizi – che il genio fosse vegetariano. A tal proposito leggi anche: Leonardo da Vinci vegetariano e l’aneddoto sugli uccelli

Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo

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La tabella con le calorie e proprietà dei frutti più comuni in Italia

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma TABELLA CALORIE PROPRIETA FRUTTI COMUNI  Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.jpgCalorie della mela
Le calorie della mela sono davvero pochissime e proprio per questo è un frutto amatissimo per chi è a dieta. La mela costa poco ed è molto facile da trovare tutto l’anno, a differenza di altri prodotti. “Una mela al giorno toglie il medico di torno” diceva un proverbio ma pare proprio che sia così. Le mele sono perfette sia per le vostre ricette che come spezza fame a metà mattina e metà pomeriggio. Si tratta comunque di un cibo che non sazia particolarmente e non contiene molta vitamina C (solo 7 mg per 100 g), a differenza di altri frutti. La mela è un cibo tipicamente glicidico e per questo non è molto saziante. Ottimo come primo spuntino del mattino: consigliamo però di integrare il secondo spuntino del pomeriggio con un cibo che contiene proteine e grassi (come uno yogurt). Ha un ottimo contenuto di fibre, ovvero il doppio delle ciliegie e il triplo delle fragole e proprio per questo è indicato per la fine del pasto. Ecco i principi nutritivi delle mele: proteine: 0,27; grassi: 0,13; carboidrati per differenza: 12,76 (fibre: 1,3); ceneri: 0,17; acqua: 86,67; colesterolo: 0; sodio: 0; calorie: 48.

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Calorie della banana
La banana contiene 89 calorie per 100 grammi di prodotto. Spesso vengono eliminate dalle diete ma in realtà le banane sono un frutto ricco di proprietà e benefici per il nostro organismo. Non solo perché fonte di potassio ma anche perché contiene tre tipi diversi di zuccheri: saccarosio, fruttosio e glucosio che, insieme alle fibre, forniscono un preziosa risorsa di energia. La banana è ricca di vitamina A, B e C, di fibre e sali minerali quali il calcio, il ferro, il fosforo e il potassio e ha un notevole potere saziante e nutriente.

Calorie dell’uva
L’uva ha 70 calorie ogni 100 grammi ed è tra i frutti più zuccherini in assolutotanto che spesso viene eliminata dalle diete dimagranti. In 100 grammi di uva si contano 80 grammi di acqua, che la rendono molto dissetante e rinfrescante, 15 grammi di zuccheri, 1.5 grammi di fibre e poi sali minerali. In natura ne esistono di moltissime varietà: bianca, nera, rossa, fragola tutte con gusto, profumo e proprietà diverse.

Calorie della ciliegie
Le ciliegie contengono 50 calorie in 100 grammi di prodotto. E non pensiate che il loro essere così dolci faccia rima con calorie e zuccheri eccessivi perché le ciliegie sono invece tra i miglior frutti dietetici. Infatti gli zuccheri contenuti nelle ciliegie sono a basso indice glicemico così da permettere a questo frutto di rientrare senza problemi nelle diete dimagranti.

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Calorie delle fragole
E a proposito di dieta. Tra i frutti più indicati per tenersi in forma e tenere sotto controllo i chili in eccesso volano sul podio le fragole perché non solo contengono 30 calorie in ben 100 grammi di prodotto ma anche perché sono costituite prevalentemente da acqua. Le fragole hanno anche un’azione depurativa, disinfiammante, antiossidante e stimola le attività metaboliche diventando a tutti gli effetti un frutto bruciagrassi.

Calorie dei frutti di bosco
Sul podio dei miglior frutti dimagranti compaiono anche i frutti di bosco:lamponi, mirtilli, more e fragoline di bosco sono dei veri alleati della dieta. Non solo perché sono ricchi di acqua e poveri di calorie ma anche perché nascondono molteplici proprietà benefiche per il nostro organismo. Sono infatti drenanti, depurative, stimolano la microcircolazione e il metabolismo.

Le calorie della frutta: la tabella
Banane 89 Kcal
Uva 70 Kcal
Ciliegie 50 Kcal
Cachi 66 Kcal
Melagrana 62 Kcal
Mango 60 Kcal
Fichi 57 Kcal
More 54 Kcal
Ananas 54 Kcal
Prugne 52 Kcal
Mirtilli 50 Kcal
Pere 50 Kcal
Melone 48 Kcal
Albicocche 47 Kcal
Mandarini 46 Kcal
Arancia 45 Kcal
Pesche 40 Kcal
Lamponi 38 Kcal
Fragole 35 Kcal
Anguria 30 Kcal

Calorie della frutta: indicazioni
Ricordate sempre che, anche se non seguite una dieta dimagrante, è consigliato consumare molta frutta e verdura. La frutta è infatti ricca di vitamine, minerali e fibre. Da utilizzare soprattutto fuori pasto per sostituire spuntini ipercalorici che di certo non fanno bene alla nostra linea. La frutta fresca poi contiene dall’80 al 90% di acqua: ovviamente le calorie variano da frutto a frutto. Per l’estate è consigliabile mangiare quelli con la più alta percentuale d’acqua per idratare e rinfrescare.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo

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Gli italiani non riescono a smettere di fumare, cresce la sigaretta elettronica

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO FUMO SIGARETTA NICOTINA TABAGISMO TOSSICODIPENDENZA UOMOGli italiani non riescono a smettere di fumare: in Italia, secondo i dati del Rapporto nazionale sul fumo 2016 elaborati dall’Osservatorio fumo, alcol e droghe dell’ISS, il numero di fumatori è pressoché invariato rispetto al 2015: 11,5 milioni – il 22% della popolazione – rispetto a 10,9 milioni (20,8%).

Si fuma di più tra i 25 ed i 44 anni

Gli uomini sono 6,9 milioni, le donne 4,6 milioni. Particolarmente diffuso il consumo di sigarette rollate (9% dei fumatori), soprattutto tra i giovani per il prezzo, inferiore a quello delle confezionate, ma anche perché induce una maggiore consapevolezza in chi le fuma e, tutto sommato, è una moda. I principali consumatori sono giovani tra 15 e 24 anni, in gran parte maschi e residenti nel Centro Italia. Fuma meno chi ha più di 65 anni, il 6,9% delle donne e il 18,2% degli uomini, mentre è nella fascia di età tra i 25 e i 44 anni che si riscontra la prevalenza maggiore di fumatori di ambo i sessi, il 24,1% delle donne e il 31,9% degli uomini. Nelle regioni del Centro Nord prevalgono i fumatori di sesso maschile, mentre quelli di sesso femminile sono presenti soprattutto al Nord.

Una media di 13 sigarette giornaliere

Ogni fumatore consuma in media 13 sigarette al giorno, ma il 45% ne fuma tra 10 e 19. Cresce, per contro, il numero di coloro che non vanno oltre le 9, passati dal 16,7% del 2015 al 23,6% dei primi mesi del 2016. La sigaretta elettronica è utilizzata dal 3,9% dei fumatori e 7 su 10 la fumano alternandola alla sigaretta tradizionale. Di questi il 5,9% non ha cambiato abitudini di fumo, lo 0,5% ha aumentato il numero di sigarette consumate, il 5,6% lo ha ridotto in minima parte e il 9,5% in modo drastico. Il 2,3% usa la e-cig abitualmente, mentre l’1,6% lo fa in modo occasionale. Coloro che fumano esclusivamente la sigaretta elettronica sono il 18,4% degli utilizzatori di e-cig: tra loro, il 7,7% ha smesso di fumare e il 10,7% non era fumatore.

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Dario Fo è morto

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma DARIO FO E MORTO Riabilitazione Nutrizionista Medicina Estetica Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Linfodrenaggio Pene Vagina Glutei Pressoterapia.jpg

Dario Fo abbraccia sua moglie Franca Rame

Dario Fo è venuto a mancare questa mattina. Attore sommo, drammaturgo, regista, scenografo, impresario, scrittore e pittore. Il premio Nobel per la letteratura è morto a 90 anni e sette mesi per problemi polmonari; era ricoverato da due settimane all’ospedale Sacco di Milano. Un’esistenza lunga e fortunata. «Esageratamente fortunata», ripeteva lui che a differenza di quelli mai contenti sapeva dire grazie alla sorte. Nato a Sangiano in provincia di Varese il 24 marzo 1926, il Maestro nella sua vita straordinaria è stato amato, ma anche odiato, da tantissime persone a causa delle sue idee politiche e religiose. A prescindere da come la pensiate su Dario Fo – l’uomo che “dileggia il potere restituendo dignità agli oppressi” – non potete negare il lustro che ha regalato all’Italia grazie al premio Nobel per la letteratura conquistato nel 1997.

Se mi capitasse qualcosa, dite che ho fatto di tutto per campare

Ciao Dario, grazie di tutto e… buon viaggio!

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Alex Zanardi e lo scandalo italiano

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma ALEX ZANARDI SCANDALO ITALIANO Paraolimpiadi Riabilitazione Nutrizionista Dieta Medicina Estetica Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Seno Pressoterapia Linfodrenaggio.jpgAlessandro “Alex” Zanardi è sempre stato un esempio di forza di volontà inossidabile per me. Atleta famoso in tutto il mondo e non solo per il terribile incidente di cui è stato lo sfortunato protagonista: è famoso perché è forte. E’ famoso perché è imbattibile in tutto quello che fa. Nonostante quel maledetto incidente.

Alex partiva ventiduesimo nella gara di quel 15 settembre 2001 in Germania. Riuscì a recuperare posizione su posizione, portandosi al primo posto grazie alla straordinaria tenacia che l’ha sempre contraddistinto. A tredici giri dalla fine, dopo aver compiuto la sua ultima sosta uscendo dai box, perse improvvisamente il controllo della vettura per la presenza di olio sulla traiettoria, ed andò in testacoda. Proprio in quel momento la vettura di Alex Tagliani stava arrivando a tutta velocità e colpì perpendicolarmente la vettura del pilota bolognese all’altezza del muso, dove erano alloggiate le gambe.

Prontamente raggiunto dai soccorsi, Zanardi apparve subito in condizioni disperate: lo schianto aveva in pratica amputato entrambi gli arti inferiori di Alex. Il pilota rischiava di morire dissanguato, per fortuna il medico Steve Olvey riuscì miracolosamente a bloccare l’emorragia causata dalla lesione completa delle arterie femorali. Non tutti sanno che Alex ricevette l’estrema unzione dal cappellano della serie automobilistica direttamente sul luogo dell’incidente. La vita del pilota era in bilico tra la vita e la morte.

Fu portato all’Ospedale di Berlino dove rimase in coma farmacologico per circa tre giorni e gli venne rimosso chirurgicamente il ginocchio sinistro, irrimediabilmente compromesso. Dopo sei settimane di ricovero e una quindicina di operazioni subite Zanardi poté lasciare l’ospedale per cominciare il processo di riabilitazione. Tutto sembrava ormai finito, e forse per una persona comune sarebbe stato così. Ma Alex non è una persona comune. La carriera sportiva di Alex non era affatto finita, come tutti pensavano.

Veniamo ad oggi. Alle Paraolimpiadi di Rio, dopo l’oro di nella prova a cronometro di ieri, Alex è medaglia d’argento nella gara individuale in linea di Handbike H5. Il “miracolo”, come Alex Zanardi definiva l’ipotesi di confermare i due ori e l’argento di Londra, si sta già avverando. E tuttavia in pochi, tra i mezzi di informazione tradizionali (giornali e tv) ne stanno parlando, veramente pochi, mentre invece storie come queste andrebbero raccontate nelle scuole, per far capire che niente è veramente impossibile, se si vuole davvero. Ed invece di Alex se ne parla sempre sottovoce. Lo scandalo è tutto qui. Perché in Italia la disabilità è troppo spesso dimenticata. Perché in Italia la disabilità fa ancora paura. Perché in Italia conta più il quinto posto di un italiano alle olimpiadi per “abili” che una medaglia d’oro ed una d’argento di un italiano alle olimpiadi per disabili.

Grazie Alex, sei un campione…

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