La commovente reazione di un leopardo quando scopre il cucciolo della sua preda

MEDICINA ONLINE DIFFERENZA GHEPARDO LEOPARDO GIAGUARO MANDIBOLA CARATTERISTICHE NASO DENTI ANIMALE DIVERSITA COCRODILE WALLPAPER COCCODRILLO DEL NILO SFONDO HDLui è un predatore – un killer elegante e furtivo. Si avventa sulla sua preda e la uccide con un colpo di zampa. Poi, all’improvviso, qualcosa si muove tra la pelliccia dell’animale morto, e la legge della giungla viene riscritta. Vede strisciare fuori dalla sua vittima un minuscolo neonato – un babbuino che ha solo un giorno. In quel momento, il giovane leopardo dimentica di essere un cacciatore, e accudisce il piccolo babbuino come se fosse il suo cucciolo.

All’odore del sangue, un branco di iene si riunisce per banchettare. Legadema, come è stato chiamato il leopardo dalla troupe che ha fatto il video, porta con attenzione il baby babbuino su un albero, si dimentica della sua preda, ora è prioritario proteggere il cucciolo. Lì, coccola il neonato e cerca di dargli calore durante la lunga notte africana. “E’ stato come se la natura avesse ribaltato completamente la situazione“, spiega Dereck Joubert, un regista che ha seguito Legadema per tre anni e mezzo nel suo habitat naturale, il Delta del Botswana, tra le pianure alluvionali verdeggianti note come Africa’s Garden of Eden.

“Lei aveva ucciso la madre, ma poi abbiamo visto il piccolo babbuino appena nato sul terreno, continua a raccontare Dereck. – Stava strisciando e abbiamo pensato che stavamo per assistere alla sua uccisione, invece il neonato si è diretto verso il giovane leopardo. Legadema si è fermata per un attimo, a quanto pare non sapendo cosa fare. Poi delicatamente lo ha preso in bocca tenendolo per la collottola e lo ha portato su un albero per tenerlo al sicuro“. I babbuini sono acerrimi nemici del leopardo, e una delle loro principali fonti di cibo, ma Legadema – la parola locale che sta per “la luce dal cielo” – con la piccola scimmietta non è stata predatrice, ha prevalso il suo istinto materno.

Inizialmente si è pensato ad una intelligente strategia spesso usata da alcuni felini: quella di trattenere a sé il cucciolo di una preda, in modo da attirare prede adulte che possano accorrere in difesa del piccolo, per crearsi la possibilità di attaccare tali prede adulte ed avere più cibo a disposizione. Il leopardo, quindi, non avrebbe avuto alcun istinto di protezione, ma solo aver messo in piedi una strategia in cui il cucciolo fosse una vera e propria esca. Altra possibile spiegazione fosse che il leopardo avesse intenzione di proteggere il cucciolo da altri predatori solo per tenerselo da parte per mangiarlo in seguito, quando avesse avuto maggiormente fame. Ma più passava il tempo e più la trupe si è resa conto che i comportamenti del leopardo erano incredibilmente poco congrui con queste spiegazioni.

La troupe ha vegliato tutta la notte, osservando la situazione. ”Diverse volte, il baby babbuino è caduto dall’albero, – afferma Joubert.  – Ogni volta, Legadema correva giù per prenderlo prima che arrivassero le iene e lo riportava al sicuro di nascosto sull’albero. Il babbuino avrà chiaramente visto Legadema come una madre surrogata. Per diverse ore non si è mossa da lui. Legadema era come un gatto in cerca del proprio gattino, piuttosto che un predatore con la sua preda. Era attratto dal cucciolo curioso, faceva la parte della madre, e si è dimenticata che era una cacciatrice. E’ stato davvero straordinario e molto commovente da vedere…“.

Tragicamente, quando è arrivato il mattino, la squadra si è accorta che il piccolo babbuino non dava segni di vita. ”Pensiamo che era semplicemente troppo piccolo per sopravvivere alla notte senza la madre naturale e il sostentamento che gli avrebbe dovuto fornire“, afferma Joubert. ”Quando è sorto il sole, Legadema si è resa conto che il baby babbuino era morto e gli è rimasta vicino ancora per un po’, per poi andarsene“.  Dereck Joubert ha osservato questa scena durante le riprese per un documentario sulla fauna selvatica, ‘Eye Of The Leopard‘ -L’Occhio del Leopardo, che segue Legadema dalla nascita all’età adulta.

”Ci siamo imbattuti in un leopardo con il suo cucciolo che aveva circa una decina di giorni e abbiamo pensato di documentare la sua crescita fino all’età adulta dopo aver deciso di chiamarla Legadema, – spiega. – Stavamo riprendendo il leopardo quando questo piccolo cucciolo adorabile ha tirato fuori la testa dalla tana. Forse era la prima volta che si stava avventurando nel mondo esterno, ci ha immediatamente conquistati, cadeva in continuazione come se fosse ubriaco“. Sul finire del loro progetto, la troupe che stava facendo il documentario ha lasciato che Legadema seguisse le sue orme in natura – ma di tanto in tanto vanno ancora a cercarla. Joubert aggiunge: “Abbiamo appena saputo che lei avrà presto un cucciolo di cui prendersi cura, proprio come quella minuscola creatura che aveva accudito con tanto amore”.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
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Perché i bambini finlandesi dormono nelle scatole di cartone?

Dott. Loiacono Emilio Alessio Medico Chirurgo Roma Medicina Chirurgia Estetica Rughe Cavitazione Dieta Peso Dimagrire Pancia Grasso Dietologo Cellulite Senologo Psicologo Pene Studio Cuore Baby Sessuologo Sesso BAMBINI FINLANDESI SCATOLE CARTONE 04Il saggio governo finlandese da ormai settantacinque anni dona una scatola di cartone alle donne in attesa di un bambino. La scatola contiene il necessario per il bambino e può essere utilizzata come letto. Molti dicono che ha contribuito a far raggiungere alla Finlandia uno dei tassi di mortalità infantile più bassi del mondo. La scatola di cartone in Finlandia è una tradizione che risale alla terza decade del secolo scorso, ed è stata progettata per dare a tutti i bambini, non importa il loro ceto sociale, un uguale inizio nella vita. La scatola con il materassino diventa il primo letto di un bambino. Moltissimi bambini finlandesi hanno trascorrono – e trascorrono anche oggi – i loro primi sonnellini in sicurezza all’interno delle quattro pareti di cartone della scatola, simbolo – come noterete continuando nella lettura – di uguaglianza, di civiltà e di unità nazionale. Ecco cosa contiene la scatola maternità:

  • materasso, coprimaterasso, sottolenzuolo, copripiumino, coperta, sacca / trapunta con imbottitura in pelo naturale (pelo di cammello o lana di pecora naturale);
  • scatola che può essere utilizzata come lettino;
  • tuta, cappello, guanti e stivaletti coibentati;
  • abito con cappuccio e una tuta leggera lavorata a maglia;
  • calze e guanti, cappello lavorato a maglia e passamontagna;
  • body, tutine, calzini in modelli e colori unisex;
  • accappatoio, asciugamani, forbicine per le unghie, spazzola per capelli, spazzolino da denti, termometro da bagno, tubetto di crema, salviette;
  • libro illustrato e giocattoli per la dentizione.

Pacco o soldi? Meglio il pacco!

Le mamme possono scegliere tra il “pacco maternità” ed una sovvenzione diretta in denaro, ora fissata a 140 euro, ma il 95% preferisce la scatola di cartone: vale molto di più. Heidi Liesivesi lavora al Kela – l’Istituto delle assicurazioni sociali della Finlandia, ha detto:  «La tradizione della scatola di cartone risale al 1938, all’inizio era disponibile solo per le famiglie a basso reddito, dal 1949 è stata cambiata con la nuova legislazione: ora le future mamme per ottenere la sovvenzione in denaro o il pacco maternità prima del quarto mese di gravidanza devono sottoporsi a visita prenatale presso una struttura medica.  La scatola di cartone ha avuto il merito non solo di fornire alle mamme il necessario per prendersi cura del loro bambino ma anche a contribuire a orientare le donne in gravidanza a prendere contatti con medici e infermieri al servizio del nascente stato sociale. La Finlandia nel 1930 era un paese povero con un alto tasso di mortalità infantile (65 su 1.000 bambini morti). Le cifre sono migliorate rapidamente nei decenni successivi». Mika Gissler, professore presso l’Istituto nazionale per la salute e il benessere a Helsinki, ha detto che nel 1940 tutte le donne ricevevano la scatola di maternità e l’assistenza prenatale. Negli anni ’60 l’assistenza è passata in gestione al sistema nazionale di assicurazione sanitaria, supportato da un sistema centralizzato della rete ospedaliera. La scatola di cartone dopo settantacinque anni ora fa parte del rito che segna il passaggio verso la maternità e l’unione delle generazioni delle donne finlandesi.

Qualche testimonianza

Reija Klemetti, quarantanove anni di Helsinki, ricorda quando andò all’ufficio postale a ritirare un pacco maternità per uno dei suoi sei figli:  «E’ stato bello ed emozionante. La mia mamma, amici e parenti erano tutti ansiosi di vedere che tipo di cose erano dentro il pacco e il colore che avevo scelto. La mia mamma ha settantotto anni, ha fatto affidamento sulla scatola quando nel ’60 ha avuto il primo dei suoi quattro figli». Klemetti Solja la figlia di ventitré anni, ha aggiunto:  «Ho due bambini, ho condiviso il senso di eccitazione sperimentato dalla mia mamma quando prima della nascita del suo primo bambino ha preso possesso di “qualcosa di sostanziale”». Titta Vayrynen, trentacinque anni, madre di due giovani ragazzi, ha detto:  «E’ facile sapere in quali anni sono nati i bambini perché ogni anno l’abbigliamento contenuto nella scatola varia un po’. E’ bello confrontarlo con parenti e amici e scoprire che quel ragazzo è nato nello stesso anno di mio figlio.  Il contenuto della scatola per alcune famiglie sarebbe insostenibile se non fosse gratuito. Nel mio caso più che una riduzione di spesa, ha significato un risparmio di tempo. Incinta del mio primo figlio, impegnata con il lavoro, sono stata felice di risparmiarmi la fatica di cercare i negozi per confrontare i prezzi per comprare l’abbigliamento meno costoso.  Le mamme finlandesi, come conferma un recente studio, sono le più felici del mondo, siamo ben curate anche adesso che alcuni servizi d’assistenza sono stati ridotti.  Io quando è nato il mio secondo bambino al posto del pacco maternità ho preferito la sovvenzione in euro. Ho riutilizzato l’abbigliamento del mio primo figlio. Gli indumenti possono essere riutilizzati e passare da una bambina a un bambino, e viceversa, perché i colori sono volutamente di genere neutro».

Il contenuto della scatola nel corso degli anni

Il contenuto della scatola è cambiato un bel po’ nel corso degli anni, riflettendo i tempi che cambiano. Negli anni ’30 e ’40, conteneva solo il tessuto perché le mamme erano abituate a realizzare da sole i vestiti del bambino. Durante la seconda guerra mondiale, la flanella e il cotone necessari al Ministero della Difesa, in parte furono sostituiti da lenzuola di carta e fasce di stoffa.  Gli anni ’50 ha visto un aumento del numero di abiti già pronti, negli anni ’60 e ’70 questi cominciarono a essere prodotti con tessuti elasticizzati.  Nel 1968 nella scatola maternità apparve il sacco a pelo, l’anno successivo i pannolini usa e getta anche se per breve tempo, visto che – per non inquinare la natura – caddero in disgrazia e vennero quasi subito sostituiti nuovamente dai pannolini di stoffa. Panu Pulma, docente di Storia finlandese presso l’Università di Helsinki, ha detto: «Ai genitori si raccomandava di non far dormire i bambini nel letto matrimoniale assieme a loro: l’introduzione della scatola di cartone ha aiutato molti genitori a lasciare i loro bambini a dormire da soli, separati da loro, aiutando la loro autonomia futura.  Uno degli obiettivi principali di tutto il programma è stato anche quello di far allattare di più le donne. A un certo punto, biberon e ciucci sono stati rimossi per promuovere l’allattamento al seno. E’ stato un successo.  Tra gli oggetti inseriti nella scatola, ha avuto un effetto positivo anche quello del libro illustrato: ha incoraggiato i bambini a maneggiare i libri e un giorno a leggerli. In Finlandia la scatola di cartone è un simbolo, un simbolo dell’idea di uguaglianza sociale, di educazione e dell’amore verso i bambini».

La Finlandia possiede una delle democrazie più avanzate al mondo: dal mio punto di vista l’Italia ha molto da imparare da questa nazione così civile e lungimirante.

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In Italia aumentano i neonati prematuri a causa dello stile di vita delle mamme

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO NEONATO BAMBINO FIGLIO PARTO GRAVIDANZA MATERNITA CONCEPIMENTO OSTETRICIA (2)In Italia i bambini nati pretermine, ovvero i prematuri, continuano ad aumentare, ma è migliorata notevolmente anche la loro sopravvivenza. Ad affermarlo è la Società Italiana di Neonatologia (Sin), in occasione della V Giornata Mondiale del Neonato Prematuro che si celebra il 17 novembre. Tra le cause del fenomeno, avvertono gli specialisti, gravidanze sempre più brevi e stili di vita inadeguati delle mamme, l’aumento dell’età media delle gestanti e l’aumento delle gravidanze medicalmente assistite. Nel 2012, secondo i dati più recenti, sono nati in Italia 534.186 bambini, di questi il 7,2% sono prematuri, l’1% ha un peso inferiore a 1.500 grammi ed il 6,2% tra 1.500 e 2.500 grammi.

La Sardegna è la regione dove nascono più prematuri (pari al 7,7%), le Marche e il Molise quelle con il minor numero. Il 98,2% dei nati prematuri, ad ogni modo, affermano i neonatologi, non ha problemi né complicazioni e grazie alle cure ricevute nelle Terapie Intensive Neonatali viene dimesso in buona salute. Tuttavia, sottolinea il presidente della Sin, Costantino Romagnoli, ”diminuire il numero dei nati pretermine è una delle grandi sfide sociali dei nostri tempi, così come curarli adeguatamente, e per questo chiediamo al ministro della Salute di inserirla come priorità nel Patto per la Salute. Anche se abbiamo fatto progressi enormi nel trattamento dei bambini nati prima della 37/a settimana, bisogna cercare di evitare i parti pretermine e ciò significa recuperare una dimensione naturale e più ‘slow’ della gravidanza, che la maggior parte delle donne, soprattutto quelle che lavorano, vivono con molto stress, e che si ripercuote sulla gestazione e sul parto”. Se la mortalità neonatale dei nati pretermine diminuisce, aumenta il numero di neonati da trattare, con una ripercussione sul Sistema Sanitario Nazionale, che significa anche un aumento dei costi a breve e a lungo termine”.

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Problemi a rimanere incinta? Rimedi naturali per diventare mamma

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO GRAVIDANZA PANCIA MATERNITA MAMMA GINECOLOGIA CONCEPIMENTO PARTO PANCIONE FIGLIO MADREPartiamo dal presupposto che tu sia in buona salute, non fumi, non abusi di droghe o di alcool e non sei particolarmente in sovrappeso o sottopeso. Se fumi, soffri di qualche tipo di disturbo o patologia o, per esempio, sei molto in sovrappeso, dovresti lavorare subito su questi punti, perché potrebbero essere la causa dei tuoi problemi a rimanere incinta. Detto questo, ci sono tantissime cose, del tutto naturali, che puoi seguire e inserire nella tua vita per migliorare la tua fertilità. In questo articolo troverai alcune idee, consigliate dagli esperti della fertilità, che potrebbero risolvere i tuoi problemi a rimanere incinta: con un piccolo sforzo potrai realizzare il tuo sogno.

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1) Caffeina
Le donne che cercano di rimanere incinta dovrebbero stare lontano o, per lo meno, limitare al massimo l’assunzione della caffeina. Alcuni scienziati americani hanno scoperto che le donne che assumono elevate quantità di caffeina (più di 2 tazze al giorno) hanno più difficoltà a rimanere incinta rispetto alle donne che non ne assumono o che, almeno, si limitano a una tazzina al giorno. Questo, però, sembra non essere valido per gli uomini. Negli uomini la caffeina può effettivamente dare una bella spinta alla fertilità dello sperma. Alcuni ricercatori brasiliani hanno scoperto che la motilità degli spermatozoi era più alta negli uomini che bevevano caffè regolarmente rispetto a quelli che non ne bevevano.

2) Yoga, meditazione e rilassamento
Il consiglio più frequente che si dà alle donne che hanno problemi a rimanere incinta è di rilassarsi. Ma basta davvero così poco per non dover aver a che fare con tutto questo? La verità è che gli esperti non sanno con esattezza quale sia l’impatto dello stress sulla fertilità, ma le nuove ricerche indicano che le terapie di rilassamento e la riduzione dello stress possono essere molto utili quando si cerca di avere un bambino. Un recente studio pubblicato nel 2011 sulla pubblicazione inglese “Fertilità e Infertilità” del mese di giugno, ha mostrato che le donne che avevano partecipato ad un programma di terapia di rilassamento mente/corpo hanno avuto un sensibile aumento della fertilità e un miglioramento dell’equilibrio ormonale. Il 52% delle donne che hanno partecipato a questo programma è riuscito a concepire, mentre tra le donne che non hanno partecipato, solo il 20% ha concepito.

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3) L’idratazione
La cervice della donna (o collo dell’utero) produce un fluido chiamato muco cervicale. Questo fluido è simile a qualsiasi altro muco nel corpo. Quando non sei abbastanza idratata, sai cosa succede? La bocca si secca, la pelle diventa meno elastica e perde di salute, il muco diventa secco. Ovviamente, bere molta acqua e mantenere ben idratato il tuo corpo, migliorerà la qualità e la quantità del tuo muco cervicale. Avere muco cervicale fertile è indispensabile per riuscire a concepire e risolvere i tuoi problemi a rimanere incinta. Il muco cervicale fertile è scivoloso, elastico e molto lubrificante.

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4) L’Agopuntura
L’agopuntura è una tecnica che deriva dalla medicina tradizionale cinese, praticata in con successo tutto il mondo da migliaia di anni. Prevede il posizionamento, assolutamente indolore, di aghi sottilissimi in punti specifici con lo scopo di alleviare lo stress e curare condizioni fisiche e mentali patologiche. Gli scienziati non comprendono appieno il funzionamento di questa tecnica, ma gli innumerevoli studi effettuati sull’effetto dell’agopuntura sulla fertilità hanno dimostrato che può realmente migliorarla, anche se non agisce direttamente sul problema fisico. Per esempio, non sbloccherà le tue tube di Falloppio bloccate, ma ti aiuterà a ridurre lo stress, a migliorare il flusso di sangue verso l’utero e le ovaie, che a sua volta rafforzerà e stimolerà l’ovulazione e l’impianto. L’agopuntura in Italia può essere praticata solo da medici.
Uno studio ha esaminato gli effetti della moxibustione e dell’agopuntura su 30 donne, dai 24 ai 37 anni, che soffrivano di infertilità. I risultati hanno mostrato che, dopo un solo ciclo di trattamento, 9 donne sono riuscite a concepire, mentre altre 8 donne hanno ottenuto la loro gravidanza dopo 2 cicli.

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5) Succo di Limone
I limoni sono dei veri toccasana per la tua fertilità per un paio di motivi. Prima di tutto, sono ricchi di vitamina C e vari antiossidanti, che aiutano a migliorare tutta la salute generale. I limoni sono un alimento alcalinizzante, infatti, grazie ai nutrienti che contengono, rendono il tuo corpo più alcalino. L’ambiente vaginale è di natura molto acido e quindi ostile agli spermatozoi. Il muco cervicaleaiuta a proteggere gli spermatozoi da questo ambiente acido, e i limoni danno una spinta in più, rendendo la vagina più alcalina. Aggiungi il succo di limone alla tua alimentazione quotidiana per migliorare la qualità del tuo muco cervicale e la tua fertilità. Spremi mezzo limone in una tazza di acqua calda e bevila circa 15-20 minuti prima di fare colazione.

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6) I Lubrificanti
Alcuni ricercatori hanno studiato recentemente l’effetto della lubrificazione sulla motilità degli spermatozoi e hanno scoperto che quasi tutti i lubrificanti ostacolano il movimento degli spermatozoi attraverso la vagina: i lubrificanti hanno in pratica un effetto spermicida, anche quelli naturali come l’olio d’oliva o la saliva. Se durante il rapporto, senti una certa secchezza vaginale, ci sono alcune cose che puoi fare per migliorare la lubrificazione naturale del tuo corpo. Assicurati di bere molti liquidi durante la giornata e non prendere farmaci come decongestionanti o antistaminici, che asciugano di loro natura l’organismo. Tu e il tuo compagno dovete concentrarvi sulla piacevole esperienza del rapporto, dall’inizio dei preliminari alla fine, prendendovi il vostro tempo, così da permettere al tuo corpo di produrre tutti i tuoi fluidi naturali e avere la giusta lubrificazione.

7) L’Olio di Enotera
L’olio di enotera (conosciuto anche come EPO-Evening Primrose Oil) è un integratore naturale che deriva da un fiore di campo dell’America del Nord. E’ ricco di vitamina E e di acidi grassi essenziali. Alcune donne utilizzano questo integratore per ammorbidire il collo dell’utero e prepararlo al concepimento. L’olio di enotera viene convertito dall’organiamo in una sostanza molto simil-ormonale molto affine alle prostaglandine. Le prostaglandine, contenute anche nello sperma, aiutano ad ammorbidire il collo dell’utero. Questo renderà l’apertura della cervice molto più ampia e più facilmente attraversabile dagli spermatozoi. L’EPO aiuta anche a migliorare la qualità del tuo muco cervicale. Questo particolare integratore deve essere usato solo nel periodo tra le mestruazioni e l’ovulazione (da circa 1500 mg a 3000 mg al giorno); si deve interrompere l’assunzione nel momento in cui si verifica l’ovulazione.

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8) Il Tè Verde
Il tè verde contiene anche la caffeina, ma a differenza di altre bevande come il caffè, questo tipo di tè può aiutarti a risolvere i tuoi problemi a rimanere incinta. Il tè verde è una fonte molto ricca di diversi tipi di antiossidanti. Questi antiossidanti possono dare al tuo sistema immunitario una forte spinta, aiutando l’organismo a scongiurare patologie come il cancro, le malattie cardiache e le malattie degenerative. Non è ancora ben chiaro perché il tè verde aiuta a migliorare la fertilità in modo così evidente, ma secondo gli scienziati il motivo sta nelle sue proprietà protettive. Uno studio condotto dalla Kaiser Permanente Cura Medical Program ha scoperto che le donne che bevevano regolarmente tè verde avevano letteralmente raddoppiato le loro probabilità di concepire. Tuttavia, dosi massicce di tè verde possono interferire con l’assorbimento dell’acido folico, necessario per la divisione cellulare durante la gravidanza.

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9) L’Agnocasto
L’agnocasto è una pianta da sempre utilizzata dagli antichi greci per ridurre il desiderio sessuale, da qui il nome “casto”. Oggi le donne usano l’agnocasto, chiamato anche Vitex, per regolare il ciclo mestruale, ridurre i sintomi della PMS e alleviare quelli della menopausa. Gli scienziati hanno constatato che l’agnocasto agisce sulla ghiandola pituitaria e sull’ipotalamo, che sono responsabili della regolazione degli ormoni coinvolti nella riproduzione. Se assunto regolarmente, l’agnocasto è in grado di ridurre i livelli di prolattina del tuo corpo. Quando i livelli di prolattina sono troppo alti, le mestruazioni possono diventare irregolari, il che può causare problemi a rimanere incinta. Questa pianta è utilizzata anche per il trattamento dei difetti della fase luteale: rafforza l’ovulazione, provocando un aumento dell’ormone LH e di conseguenza, migliora la funzione del corpo luteo.

10) Una Buona Passeggiata
L’aggiunta di una semplice passeggiata alla tua giornata può migliorare sensibilmente la tua fertilità e la tua salute generale. Camminare è un perfetto esercizio fisico molto semplice da mettere in pratica ed è molto sicuro quando si sta cercando di rimanere incinta. Camminare per venti o trenta minuti al giorno ti aiuterà a ridurre lo stress, a mantenere un peso sano e a migliorare il flusso di sangue nel tuo utero e nelle tue ovaie. L’esercizio fisico regolare aiuta il sistema riproduttivo a funzionare meglio. Tuttavia, più esercizio fisico non equivale a più fertilità! I ricercatori hanno scoperto che troppo esercizio fisico, troppo intenso e per troppo tempo può avere un effetto negativo sulla fertilità.

Questi sono alcuni consigli molto facili da applicare, molto efficaci, che chiunque può inserire senza troppo sforzo nella sua routine quotidiana. Impegnati a seguirli e vedrai che risolverai i tuoi problemi a rimanere incinta. Buona fortuna!

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Infertilità, aborti spontanei e anomalie del nascituro: l’obesità può essere la causa

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO OBESITA GRASSO SOVRAPPESO DIETA DIMAGRIRE METRO ADDOME PANCIA GRASSOL’obesità può essere causa di infertilità, anche tra le persone che ricorrono alla fecondazione in vitro. Qualche tempo fa sulla rivista Human Reproduction è stato pubblicato dalla Commissione ESHRE “sulla Legge e sull’Etica” un dibattito tra esperti che esamina il ruolo dell’obesità sia nei concepimenti naturali, che nella fecondazione assistita, e il loro impatto sulla progressione della gravidanza e sulla salute del nascituro. E’ apparso chiaro dal dibattito che tutti concordano su un fatto: l’obesità influenza i meccanismi ormonali e il metabolismo cellulare e per questo motivo può ridurre il potenziale riproduttivo. L’eccesso di peso porta, in primo luogo, ad una bassa frequenza di ovulazione e riduce le probabilità di concepimento. Per quanto riguarda l’uomo sono stati effettuati meno studi, però è chiaro che l’obesità porta anche in questo caso delle alterazioni ormonali che si ripercuotono sulla quantità e qualità degli spermatozoi e quindi sulla capacità riproduttiva maschile.

Nell’ambito della fecondazione in vitro ci sono evidenze che mostrano come le donne in sovrappeso o obese, che necessitano di una più alta dose di gonadotropine, hanno una più bassa probabilità di gravidanza e un aumentato tasso di aborti spontanei. La perdita di peso, oltre che a migliorare la fertilità, è importante anche per limitare l’insorgenza di complicazioni durante la gravidanza (come il diabete gestazionale, disordini ipertensivi, etc), ma soprattutto per ridurre il rischio di anomalie congenite e sindromi metaboliche nel nascituro. Per questo è necessario condurre sempre uno stile di vita adeguato: ridurre le calorie con diete prescritte dal medico e fare moderata attività fisica. L’obesità non solo mette a rischio il sistema cardio-circolatorio, ma può ridurre considerevolmente la propria fertilità.

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L’Italia è la nazione dove si fanno meno figli al mondo

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO SBADIGLIO NEONATO BAMBINO SONNO DORMIRESempre meno bimbi in Italia. Ogni anno ci sono più morti che nascite. La popolazione italiana continua a crescere unicamente grazie all’immigrazione, col risultato che – se non si invertirà la tendenza – tra poche decine di anni in Italia sarà difficile trovare un “italiano di settima generazione”! Gli italiani over 65 anni sono in aumento e rappresentano ben un quinto della popolazione italiana, anche i cittadini stranieri sono in costante aumento e costituiscono circa l’8% del totale, sono i giovanissimi che invece diminuiscono drammaticamente di numero.

Non solo il nostro Paese è all’ultimo posto nella classifica mondiale della natalità: sta anche diventando la patria dei figli unici. Da un indagine Istat il 47% delle famiglie italiane ha solo un figlio, il 43% ne ha due e solo il 10% ha 3 o più figli. Si può quindi sostenere che l’Italia è diventata il paese dei figli unici. Le ragioni sono molteplici, dipendono sia dalla crisi economica che ha colpito le famiglie italiane già da diversi anni, sia dal fatto che le donne in Italia tendono ad avere il primo figlio sempre più tardi e questo riduce la possibilità di un secondo figlio. Inoltre in Italia mancano i supporti sociali per le famiglie e ci sono liste di attesa per gli asilo nidi.

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Far ascoltare musica nel pancione migliora l’udito del tuo bambino

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO GRAVIDANZA PANCIA MATERNITA MAMMA GINECOLOGIA CONCEPIMENTO PARTO PANCIONE FIGLIO MADRE BAMBINA AMOREFar ascoltare musica ai bambini prima che nascano, per esempio cantandogli “ninne nanne”, potrebbe potenziare il sistema uditivo del bebè. Secondo uno studio comparso sulla rivista PLoS One, l’esposizione pre-natale alla musica potrebbe portare dei cambiamenti durevoli nel cervello del bambino.

La ricerca

La ricerca è stata condotta da Eino Partanen e colleghi dell’Universita’ di Helsinki, Finlandia. Gli autori hanno voluto capire se, dato che far ascoltare Mozart durante la gravidanza e’ diventata una pratica molto popolare, l’esposizione pre-natale alla musica potesse effettivamente avere qualche effetto sul cervello del bambino. Nella ricerca, gli scienziati hanno chiesto ad alcune donne incinte di cantare ‘Twinkle Twinkle Little Star’ (l’equivalente del nostro “Ninna Nanna Ninna Oh”) per cinque volte alla settimana durante l’ultimo trimestre di gravidanza, mentre in un altro gruppo non veniva riprodotta alcuna musica.

Attività cerebrale migliorata

Gli scienziati hanno misurato l’attività cerebrale dei bebè subito dopo la nascita e di nuovo dopo quattro mesi: quando i bambini sentivano la melodia originale cosi’ come era stata cantata loro, l’attività cerebrale mostrata era maggiore rispetto a quella che si produceva nei bambini a cui non era stata fatta ascoltare musica e questo effetto permaneva anche a quattro mesi di eta’ .

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Stop sigarette in gravidanza, ma quasi tutte le mamme riprendono a fumare dopo il parto

MEDICINA ONLINE CIGARETTE SIGARETTA FUMO PASSIVO ATTIVO TERZIARIO DANNI DIFFERENZE NICOTINA SMETTERE DI FUMARE NO STOP SMOKING CANCRO POLMONE TOSSICODIPENDENZA VIZIO ARIA TUMOREIl fumo in gravidanza fa molto male al bambino. Le donne lo sanno bene, infatti, quasi la metà delle fumatrici in caso di gestazione decide di smettere. È uno sforzo di volontà davvero faticoso e va premiato, perché si tratta di un atto d’amore per il proprio piccolino. La brutta notizia sta però in un altro dato: circa l’80 percento delle signore riprende a fumare dopo il parto. I dati che vi ho appena riportato sono quelli elaborati da un gruppo di ricercatori della Standford University, della Wahington e di Yale che hanno evidenziato quali sono i fattori che inducono le neomamme a ricadere nel piacere della sigaretta.

Secondo gli esperti, si può cadere in tentazione se si vive in un ambiente di fumatori o si frequentano fumatori, inoltre, il cambiamento di vita (l’arrivo del bimbo) causa un forte stress, difficile da gestire. Bisogna ammettere che non è semplice rinunciare a fumare soprattutto se vi è chiaro che fumare non è un vizio nè un’abitudine: FUMARE E’ UNA TOSSICO-DIPENDENZA. Smettere di fumare è una cosa semplicissima e allo stesso tempo difficilissima, specie se le persone intorno a noi sono abituate a fumare.

Ma continuare a non fumare anche dopo il parto è un atto doveroso verso nostro figlio. Bisogna ricordare ai genitori che fumare fa male al bambino, non solo durante la gravidanza. Il fumo passivo e il fumo terziario sono estremamente nocivi. Probabilmente l’unico modo per farsi forza e affrontare questo cambio radicale di vita è pensare a lui, al piccolino che sta crescendo e che merita una vita sana e felice. Ma poi scusate neomamme: avete smesso di fumare per 9 mesi, non avete più i sintomi della astinenza o comunque ne avete raramente, quindi siete avvantaggiate: smettete del tutto!

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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