L’altezza media italiana 2017 da 1 a 19 anni di maschi e femmine

MEDICINA ONLINE TALL SHORT MAN GIRL WOMAN BOY ALTEZZA STATURA AUMENTARE AUMENTO ALTEZZA CENTIMETRI LUNGHEZZA MONDO MEDIA ITALIANA ITALIA MONDO MEDIA PER REGIONE OSSA ORMONI GH CRESCITA PUBERTA SALDATURA OSSEAEcco in questa tabella, il range di altezza media degli italiani in bambini e giovani da uno a 19 anni:

Età Maschio Femmina
1 62–84 cm 63–80 cm
2 74–96 cm 70–92 cm
3 81–109 cm 80–108 cm
4 93–119 cm 92–116 cm
5 98–125 cm 97–120 cm
6 105–126 cm 107–124 cm
7 112–130 cm 113–132 cm
8 114–138 cm 116–136 cm
9 119–146 cm 123–145 cm
10 125–152 cm 127–150 cm
11 128–155 cm 130–160 cm
12 135–163 cm 132–166 cm
13 144–173 cm 141–170 cm
14 150–177 cm 147–170 cm
15 155–178 cm 150–170 cm
16 162–180 cm 152–172 cm
17 163–181 cm 154–172 cm
18 164–182 cm 155–173 cm
19 165–185 cm 160–177 cm

Prodotti per apparire più alti

Per sembrare più alti possono essere utilissimi alcuni prodotti, tra cui:

Integratori utili per aumentare l’altezza

Alcuni integratori potenzialmente utili per fornire un adeguato apporto di nutrienti all’organismo ed aumentare le possibilità di sviluppare la massima altezza possibile, sono i seguenti, selezionati dal nostro Staff medico:

Leggi anche:

Lo staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!

L’altezza media italiana nel 2017 di maschi e femmine

MEDICINA ONLINE TALL SHORT MAN GIRL WOMAN BOY ALTEZZA STATURA AUMENTARE AUMENTO ALTEZZA CENTIMETRI LUNGHEZZA MONDO MEDIA ITALIANA ITALIA MONDO MEDIA PER REGIONE OSSA ORMONI GH CRESCITA PUBERTA SALDATURA OSSEALa statura media degli adulti in Italia attualmente corrisponde a 175 cm per i maschi e 162.5 cm per le femmine.

Tra i giovani italiani, l’altezza media al massimo dello sviluppo si è attualmente alzata a 177,8 cm.

Prodotti per apparire più alti

Per sembrare più alti possono essere utilissimi alcuni prodotti, tra cui:

Integratori utili per aumentare l’altezza

Alcuni integratori potenzialmente utili per fornire un adeguato apporto di nutrienti all’organismo ed aumentare le possibilità di sviluppare la massima altezza possibile, sono i seguenti, selezionati dal nostro Staff medico:

Leggi anche:

Lo staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!

Sindrome di Hikikomori e dipendenza da internet: giovani sempre più colpiti

MEDICINA ONLINE HIKIKOMORI DIPENDENZA INTERNET GIOVANI BAMBINI PC COMPUTER INTERNET WEB MASTURBAZIONE COMPULSIVA.jpgSindrome di Hikikomori, uno degli effetti della dipendenza da internet dei ragazzi tra gli 11 e i 16 anni. Un fenomeno che sta pericolosamente prendendo piede in Italia, dove 240mila ragazzini e adolescenti passano in media più di 3 ore al giorno davanti al pc. Una vera e propria web-dipendenza che porta a una sorta di isolamento sociale, prima presente solo in Giappone e per questo denominata “sindrome di Hikikomori”.

Secondo l’indagine svolta dalla Fnomceo (Federazione italiana degli ordini dei medici), i ragazzi affetti da questa sindrome sono costantemente davanti al monitor, dal momento in cui escono da scuola fino a sera tarda, per un totale di 10-12 ore giornaliere.

Purtroppo di questo le istituzioni italiane – rileva la Fnomceo – non sembrano preoccuparsi ed è un limite evidente, giacché la realtà sociale è fatta anche e soprattutto di queste problematiche, con un’espansione clinica che valutiamo quotidianamente“. Questi adolescenti “il più delle volte riescono a raggiungere la sufficienza nelle materie scolastiche, confermando che frequentano l’ambiente didattico come una sorta di obbligo, e poi si ritirano dal mondo reale per calarsi completamente in quello virtuale“. “È una delle forme emergenti di dipendenza – conclude la Fnomceo – che spesso viene confusa con situazioni psicopatologiche diverse. Va affrontata e prevenuta innanzitutto attraverso la conoscenza del fenomeno che è ancora sottaciuto“.

Per essere precisi però bisogna sottolineare che la sindrome di Hikikomori non è ancora stata ufficialmente dichiarata una malattia e che i giovani Hikikomori “DOC” sono considerati tali quando praticamente non escono quasi più dalla loro stanza, neanche per andare a scuola o al lavoro, quindi l’indagine della Fnomceo potrebbe erroneamente aver incluso tra i risultati molti giovani NON Hikikomori ma invece affetti da tecnopatologie quali la dipendenza da internet. Essendo quello degli Hikikomori in Italia un fenomeno relativamente giovane, succede spesso che si faccia confusione, spesso anche tra gli “addetti ai lavori”, come medici e psicologi.

Leggi anche:

Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi articoli, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram, su YouTube, su LinkedIn, su Tumblr e su Pinterest, grazie!

Aumentare l’altezza è possibile? Esercizi e trucchi

MEDICINA ONLINE TALL SHORT MAN GIRL WOMAN BOY ALTEZZA STATURA AUMENTARE AUMENTO ALTEZZA CENTIMETRI LUNGHEZZA MONDO MEDIA ITALIANA ITALIA MONDO MEDIA PER REGIONE OSSA ORMONI GH CRESCITA PAvere la continua sensazione di non essere abbastanza alti rispetto alle altre persone, è un problema estremamente diffuso, specie tra gli uomini, dal momento che una elevata statura è considerata dalle donne un elemento di grande fascino nell’uomo. Il fatto che la nostra altezza rientri dentro gli intervalli di normalità, purtroppo, non ci consola molto quando tutti i nostri amici e conoscenti sono più alti di noi e ciò a volte può evolvere in maniera patologica e dare luogo ad un vero e proprio complesso di inferiorità. Analogamente alla ricerca ossessiva della magrezza corporea (come nel caso dell’anoressia) e/o alla ricerca di un’eccessiva muscolarità (ad esempio nella vigoressia), oggi è anche possibile osservare una buona fetta di popolazione che tenta di incrementare la propria altezza corporea. Purtroppo bisogna chiarire alcuni fatti scientifici:

  • l’altezza è geneticamente determinata;
  • l’altezza può subire variazioni patologiche in seguito a disfunzioni endocrine o a malnutrizione manifestatesi in fase di accrescimento;
  • l’altezza si sviluppa in maniera ottimale in presenza di attività fisica costante;
  • l’altezza non subisce negativamente l’influsso del sollevamento pesi in fase di accrescimento (dopo i 12/13 anni e praticata in maniera adeguata), a tale proposito leggi: Fare palestra da giovani blocca la crescita? A che età iniziare?;
  • l’altezza non può aumentare una volta completato lo sviluppo fisico, se non in caso di patologia;
  • l’altezza diminuisce nella terza età.

Leggi anche:

Ormone della crescita per aumentare l’altezza
Il bio-regolatore “per eccellenza” dello sviluppo osseo è la somatotropina, meglio conosciuta con il nome di ormone della crescita (GH). Esso viene secreto in maniera “pulsatile”, è responsabile dello stimolo anabolico di vari tessuti e, sia nei maschi che nelle femmine, la sua produzione (da parte dell’ipofisi o ghiandola pituitaria) dipende dalla regolazione ipotalamica e risulta sensibilmente maggiore durante il periodo dello sviluppo. Un’eccessiva esposizione dell’organismo all’ormone somatotropo durante l’età pre-puberale porta a gigantismo; a tal proposito leggi anche: Quando essere troppo alti è una malattia: il gigantismo
In età adulta la produzione di somatotropina si riduce e (rispettando i ritmi circadiani) raggiunge il vertice di concentrazione plasmatica nelle ore notturne. Il GH interviene positivamente sulla crescita dell’osso (quindi anche dell’altezza) SOLO durante il periodo dello sviluppo, durante il quale può essere utilizzato sotto stretta supervisione medica per correggere eventuali gravi deficit di sviluppo. In età adulta, invece, qualsiasi tentativo di favorire la produzione fisiologica di GH (vedi integrazione di arginina) o di incrementarne i livelli plasmatici attraverso iniezioni esogene (come nel doping), oltre ad essere PERICOLOSO, risulta del tutto inutile nell’aumento dell’altezza. L’esposizione dell’organismo ad un eccesso di ormone della crescita nell’età postpuberale porta ad acromegalia.

Leggi anche:

Panche ad inversione
Per quanto riguarda l’utilizzo di panche ad inversione, i piccoli incrementi staturali che si possono ottenere sono del tutto transitori; infatti, riducendo il carico gravante sui dischi intervertebrali se ne incoraggia la reidratazione; in tal modo, questi piccoli cuscinetti posti tra una vertebra e l’altra si rigonfiano aumentando leggermente la statura del soggetto. E’ lo stesso motivo per cui al mattino la statura è di 1-2 cm superiore rispetto alla sera; similmente, il piccolo incremento staturale garantito da queste metodiche di allungamento svanisce alla ripresa delle normali attività quotidiane.

Esercizi di stretching
Per quanto riguarda l’utilizzo di specifici esercizi di scarico della colonna vertebrale, i piccoli incrementi staturali che si possono ottenere sono del tutto transitori, come avviene per l’uso delle panche ad inversione. Ecco alcuni di questi esercizi che sono comunque salutari per il nostro apparato locomotore:

  1. La piega in avanti. La piega in avanti è un esercizio semplice da provare. Parti da una posizione eretta a piedi uniti. Appoggia le mani sulle tue cosce e lentamente fai scorrere le tue mani lungo le gambe piegando la parte superiore del tuo corpo. Il tuo obiettivo è quello di arrivare più in basso che puoi con le mani (idealmente toccando il pavimento con il palmo delle mani) ma sicuramente non durante il primo tentativo. Non cercare di andare oltre al limite di flessibilità del tuo corpo, se senti tirare troppo la schiena o dietro le ginocchia allenta un po la tensione.
  2. Cane a testa in giù. L’esercizio del cane a testa in giù è leggermente differente perché richiede di posizionarsi a quattro zampe. Da questa posizione di partenza inspira e mentre lo fai spingi con le braccia e le gambe in modo che le tue mani ed i piedi siano ancora a contatto con il pavimento cercando di allungare la schiena verso l’alto. In questo modo stai allungando la tua spina dorsale e le gambe. Come l’esercizio precedente all’inizio potresti non avere la flessibilità necessaria per allungare completamente la spina dorsale. Il consiglio è quello di allentare lo sforzo non appena senti tirare troppo la schiena o dietro le gambe.
  3. Testa verso il ginocchio. Siediti per terra con le gambe di fronte a te, allarga le gambe (idealmente a 90 gradi). Piega una gamba appoggiando la pianta del piede sull’interno coscia dell’altra gamba. Ora piegati in avanti con il busto cercando di raggiungere la punta dei piedi con le mani. Anche in questo caso all’inizio potresti non avere la flessibilità necessaria per raggiungere la punta dei piedi. Il consiglio è quello di allentare lo sforzo non appena senti tirare troppo la schiena o dietro le gambe.

Chirurgia ortopedica
Recentemente è stata avanzata l’ipotesi di applicare la chirurgia ortopedica di allungamento degli arti per favorire l’aumento dell’altezza, ma d’altro canto si tratta di una tecnica utile alla ricostruzione ossea delle malformazioni congenite, come ad esempio la focomelia, ed inadatta al puro soddisfacimento estetico; è un intervento molto invasivo, molto rischioso ed anche molto costoso ma con un grande limite applicativo. Mediante questa tecnica non è possibile raggiungere stature elevate in quanto, a conti fatti, l’incremento effettivo risulta solamente di pochi centimetri.

Aumentare l’altezza nel periodo di accrescimento
Non esistono metodi efficaci per aumentare la statura nell’adulto a parte l’estremamente invasiva chirurgia ortopedica, invece, nel periodo dell’accrescimento, alcune accortezze possono essere messe in pratica per sfruttare al massimo le potenzialità genetiche dell’individuo e raggiungere la più alta statura possibile:

  • Evita il fumo di sigaretta. Gli studi sugli effetti del fumo, diretto o passivo, sulla massa corporea sono inconcludenti. Secondo la ‘Columbia University’s Internet Health Resource’: “le ricerche disponibili suggeriscono che i bambini fumatori, o esposti al fumo passivo, sono più bassi rispetto a coloro che non fumano, o che sono figli di persone non fumatrici.
  • Dieta corretta. La malnutrizione può determinare uno scarso sviluppo della statura.
  • Fai attività fisica regolare ed adeguata alla tua età.
  • Evita una scarsa esposizione al sole.
  • Evita labuso di alcol e droghe.
  • Evita gli steroidi. Gli steroidi anabolizzanti inibiscono la crescita ossea di bambini ed adolescenti. Inoltre, riducono la quantità di spermatozoi presenti nello sperma, diminuiscono le dimensioni del seno, elevano la pressione sanguigna e ti espongono a un maggiore rischio di attacchi cardiaci. I bambini e gli adolescenti che soffrono di asma, fanno uso di inalatori che dispensano piccole dosi di budesonide, un principio attivo derivato dal cortisone. In media, questi bambini sono più bassi (circa 1 cm) rispetto a coloro che non vengono curati con gli steroidi. A tale proposito, leggi anche: Io dico NO al doping in palestra, sempre e comunque

La caffeina arresta realmente la crescita nei giovani?
E’ un dubbio di molti giovanissimi. Studi scientifici hanno dimostrato che questa affermazione non è reale. Nonostante ciò, la caffeina affetta la capacità di dormire sonni tranquilli e regolari. I bambini e gli adolescenti necessitano circa 9 ore e mezzo di sonno giornaliere, e la caffeina può danneggiare la loro capacità di dormire così a lungo.

Prodotti per apparire più alti

Per sembrare più alti possono essere utilissimi alcuni prodotti, tra cui:

Integratori utili per aumentare l’altezza

Alcuni integratori potenzialmente utili per fornire un adeguato apporto di nutrienti all’organismo ed aumentare le possibilità di sviluppare la massima altezza possibile, sono i seguenti, selezionati dal nostro Staff medico:

Leggi anche:

Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram, su YouTube, su LinkedIn e su Pinterest, grazie!

Prima volta e sesso: consigli su come introdurre il pene in vagina

MEDICINA ONLINE SESSO ANALE ANO RETTO LUBRIFICANTE PRIMA VOLTA COUPLE AMORE DONNA PENE EREZIONE IMPOTENZA DISFUNZIONE ERETTILE VAGINA SESSULITA SESSO COPPIA CAMEL TOE LOVE FIRST TIME LOVER SEX GIRL MAN YOUNG WOMAN WA SQUIRTIG.jpgUna delle difficoltà che molti ragazzi e ragazze vivono, soprattutto nel corso delle prime loro esperienze sessuali, è quello di riuscire ad introdurre con semplicità il pene all’interno della vagina.
Nelle scene di molti film questa fase abbastanza delicata viene mostrata come se si trattasse di un’azione automatica che consente un incastro facilissimo da realizzare ma, in realtà, non è sempre così. Infatti spesso nei film accade che gli attori, in qualsiasi luogo si trovino, mediante qualsiasi posizione assunta e con ogni tipologia di abito addosso, riescano soltanto attraverso l’avvicinamento dei corpi, ad iniziare il rapporto con estrema naturalezza.

Da dove cominciare?

Conoscere la corretta anatomia degli organi genitali è il primo punto di partenza per non avere difficoltà nell’atto penetrativo. La vagina infatti non è perpendicolare al corpo ed è quindi fondamentale conoscerne la direzione per orientare correttamente il pene al momento della penetrazione; anche il pene in erezione non è mai tangenziale al corpo. Al fine di non provare e non far sentire dolore al partner ma, al contrario, godere appieno del rapporto sessuale, è quindi importante agevolare le conformazioni corporee e pensare alla penetrazione del pene in vagina come se si dovesse infilare un guanto partendo dall’alto verso il basso con la massima inclinazione del corpo femminile per iniziare e poi modificando l’angolo di questa fino alla posizione desiderata. La vagina bisogna considerarla come se fosse un sacchetto vuoto per tipologia di forma, capace di modificarsi straordinariamente grazie alla sua naturale capacità elastica.

Preliminari

Per fare l’amore la prima volta come si deve, prima di tutto non saltate i preliminari. Queste carezze permettono di scoprire il corpo dell’altro e instaurano una complicità tra i partner. Lasciati andare a queste sensazioni ancora sconosciute, per capire quello che provoca piacere a te e al tuo compagno. Carezze intime, baci languidi e massaggi erotici favoriscono l’eccitazione di cui avrete bisogno per passare all’atto sessuale. Toccate, massaggiate e baciate il vostro partner dappertutto, fino alle parti intime. Non esitare a dire al tuo partner di rallentare, se provi fastidio.

Leggi anche: Un uomo può avere un orgasmo senza eiaculare sperma?

Preparare la vagina con le dita alla prima penetrazione

L’erezione del pene e la lubrificazione vaginale indicano la presenza di uno stato eccitatorio da parte dei due partner; tali condizioni sono importantissime per iniziare la penetrazione nel modo giusto. Bisogna “preparare” la vagina (e l’imene se presente) con un dito (e poi due) in precedenza durante le “prime volte” senza la penetrazione con il pene. Inoltre i ragazzi/adulti devono sapere che non solo con la masturbazione si possono procurare facilmente orgasmi in tutte le donne e a tutte le età, ma anche con le dita in vagina (e anche con un dito nell’ano, che facilita l’orgasmo, come scriveva Grafenberg già nel 1950) che si muovono circolarmente o avanti e indietro, specialmente se contemporaneamente si stimola anche il clitoride. Insomma si deve spiegare ai ragazzi a distendere gradualmente l’imene con le dita, delicatamente, senza dolore prima della deflorazione. La delicata stimolazione del punto G (vedi immagine in basso: il punto G è indicato in giallo) è molto eccitante per la maggioranza delle donne.

DOTT. EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO DIRETTORE MEDICINA ONLINE TROVARE STIMOLARE PUNTO G FIND G SPOT SEX SESSO SESSUALITA VAGINA UTERO DONNA RAPPORTO AMORE CLITORIDE

Lubrificante per facilitare la penetrazione?

Una penetrazione vaginale difficoltosa, può essere di molto facilitata da un lubrificante di buona qualità, fatto che rende il rapporto più piacevole ed appagante per entrambi i partner. Il miglior lubrificate attualmente sul mercato, selezionato, testato e consigliato dal nostro Staff, è il seguente: http://amzn.to/2BUNEAO. Questo prodotto facilita e rende più piacevole sia il sesso vaginale che anale e può essere usato da solo, cospargendolo su dito/sex toy e superficie esterna dell’ano, o inserendolo all’interno dell’ano tramite un clistere di alta qualità come questo: http://amzn.to/2kmuIU4

Vibratori e sex toy

Esistono una serie di vibratori e sex toy, che possono essere usati per ottenere più piacere e rendere più appagante il rapporto per entrambi i partner, noi vi consigliamo questi:

Leggi anche:

DOTT. EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO DIRETTORE MEDICINA ONLINE COME INTRODURRE PENE IN VAGINA PRIMA VOLTA PUNTO G FIND G SPOT SEX SESSO SESSUALITA VAGINA UTERO DONNA UOMO RAPPORTO SESSUALE AMORE CLITORIDE ORGASMO

In che posizione farlo la prima volta?

Se è la tua prima volta, rimanda le posizioni acrobatiche a quando sarete entrambi più esperti. Importante: non correre. Per la prima volta, la posizione del missionario (donna stesa a pancia in alto e lui sopra di lei) è la migliore. In questa posizione, la penetrazione è più naturale, dato che il pene si trova abbastanza allineato con la vagina. In seconda opzione, la donna può scegliere di stare a cavalcioni su di lui. Questa posizione permette alla donna di guidare il pene all’interno della sua vagina e di poter controllare i suoi movimenti. Tuttavia, al primo dolore, la donna potrebbe totalmente fermarsi, mentre invece – nella posizione del missionario – è l’uomo che spinge, anche se la donna prova un po’ di dolore e questo potrebbe aiutare la deflorazione. A penetrazione avvenuta, poi, se vi sentite pronti, potete già sperimentare qualche posizione diversa: usate la fantasia! Alla fine del rapporto, ed anche nelle prime ore successive, è normale essere un po’ indolenziti nelle zone dei genitali.

Fare l’amore la prima volta: la rottura dell’imene fa male?

Fare l’amore la prima volta implica quasi sempre la rottura dell’imene, una membrana che ricopre parzialmente l’orifizio vulvare della vagina. L’imene non ricopre del tutto la vagina, bensì ha una o più piccole aperture fisiologiche, necessarie per far defluire il sangue mestruale anche nel caso in cui la donna sia vergine nel menarca (cioè la prima mestruazione). Durante la penetrazione l’imene si rompe parzialmente o totalmente, il che – in alcune – può provocare un leggero sanguinamento e/o un lieve dolore. Queste perdite possono ricomparire anche nel secondo o terzo rapporto e ciò è del tutto normale. L’imene può anche non rompersi del tutto nel primo rapporto, tuttavia – dopo alcune penetrazioni – tenderà a logorarsi fino a praticamente sparire. La pratica regolare di uno sport, come ad esempio la danza o l’equitazione, distende molto l’imene: in questi casi la penetrazione sarà meno dolorosa. Dolore e sanguinamento sono comunque molto limitati: solo in caso di grande emorragia che non si blocca da sola, sarebbe il caso di contattare il medico.

Leggi anche:

Com’è fare l’amore la prima volta?

È davvero difficile arrivare “al settimo cielo” durante la prima volta, questo a causa di molti fattori, come ad esempio la paura di sentire dolore e lo stress. Solitamente c’è bisogno di pratica prima di arrivare a provare sensazioni veramente piacevoli, quindi non preoccupatevi se la prima volta è stata un “disastro”: spesso la prima volta viene idealizzata e quasi sempre, subito dopo, si ha come la sensazione che non sia stato un granché, specie tra le donne. Ripeto: non preoccupatevi: i vostri rapporti saranno sempre migliori e presto vi renderete conto che la penetrazione non è l’unica fonte di piacere.

Leggi anche:

Quanto conta la lunghezza del pene?

Il piacere fisico provato durante il rapporto non è necessariamente correlato alle dimensioni del pene. Certamente un micropene potrebbe rendere impossibile fornire un piacere sessuale completo ed appagante alla partner. In genere qualsiasi pene di dimensioni normali, che almeno superi i 10 cm di lunghezza in erezione, è capace di fornire buone “prestazioni”, tuttavia la sensazione di pienezza – in base all’opinione di molte donne – si raggiunge con un pene di oltre i 16 cm di lunghezza e 13 di circonferenza.

Leggi anche:

E se il pene è troppo grande?

Alcuni ragazzi potrebbero giustamente avere dubbi e timori riguardo la penetrazione, facendo i calcoli sulla lunghezza della vagina e su quella del pene: “se la vagina è lunga circa 7 cm mentre il pene in erezione raggiunge misure maggiori, in media circa 15 cm, come fa un pene ad entrare in vagina senza che si percepisca dolore?”.
La vagina nella parte anteriore misura circa dai 6 ai 7,5 cm mentre nella parte posteriore raggiunge i 9 cm ma la sua grande capacità è quella di potersi dilatare, come se fosse un elastico, sia in lunghezza che in larghezza e quindi di potere accogliere senza alcun problema un pene che in erezione risulta essere più lungo e grosso delle sue dimensioni.
È anche vero che se in media un pene eretto raggiunge la lunghezza di circa 15 cm, ci sono alcuni casi in cui il pene dell’uomo si spinge oltre i 20 cm: in tale circostanza può essere necessario fare entrare il pene in vagina con una certa attenzione, ovvero più lentamente e meno in profondità, per evitare fastidiosi traumi alla vagina ed all’utero. Può anche accadere che una piccola parte del pene resti fuori dalla vagina durante la penetrazione ma senza che questo rappresenti un impedimento al piacere del rapporto ed al raggiungimento dell’orgasmo per entrambi i partner.

Le precauzioni da prendere

Il fatto che si tratti della tua prima volta non vi esime dal prendere precauzioni: usate il preservativo per evitare qualsiasi malattia sessualmente trasmissibile e gravidanze indesiderate. Inoltre prima e dopo ogni rapporto lavate in modo adeguato i vostri genitali e le zone limitrofe, soprattutto l’ano. Per approfondire:

Dolore durante la penetrazione

Secondo alcune statistiche, addirittura 1 donna su 7 prova dolore durante l’atto penetrativo. È ovvio che questa condizione, spesso tenuta nascosta da molte donne, crea un intenso disagio sia per la donna che all’interno del rapporto di coppia. Se c’è dolore durante la penetrazione, è chiaro che continuare ad  insistere senza prima affrontare efficacemente il problema, non farà altro che intensificare il dolore. Sia fattori psicologici che fisici possono determinare tale situazione. Il vaginismo ad esempio è un tipo di disturbo caratterizzato dalla contrazione involontaria dei muscoli perivaginali che può rendere difficile e dolorosa il tentativo di penetrazione. Tale contrazione per la donna è involontaria, nel senso che non è lei che decide consapevolmente di irrigidirsi ma accade per motivi fisiologici ma più spesso per cause di natura psichica.

Leggi anche:

Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram, su Tumblr e su Pinterest, grazie!

Doping sempre più diffuso tra i giovani, anche sotto i 12 anni

MEDICINA ONLINE KIDS PLAY FOOTBALL CALCIO SOCCER ALLENAMENTO PALLONE SPORT DOPING ADOLESCENTE MIGLIORE PUBERTA SVILUPPO ETA EVOLUTIVA CONSIGLIO SQUADRA SALUTE FORZA MEDICO DELLO SPORT VISITA AGONISTICOIl doping si diffonde sempre più tra i giovani sportivi, addirittura sotto i dodici anni. E anche se questi ultimi non sono sottoposti a controlli, forse sono già  sottoposti a questo tipo di sollecitazioni.  A lanciare l’allarme è Francesco Botrè, direttore del Laboratorio antidoping della Federazione Medico Sportiva Italiana (FMSI).

Quanto è diffuso il fenomeno e quali sono le sue radici?
Purtroppo non ci sono dati sugli adolescenti, perché in laboratorio analizziamo i campioni in maniera assolutamente anonima, senza nemmeno sapere a quale sport si riferiscano. Però chiaramente il pericolo esiste. Nello sport agiscono le stesse sollecitazioni che si incontrano in altri campi: l’uso di sostanze e farmaci inizia come “aiutino” alla prestazione, per fare meglio, ma anche per essere “in” a scuola, con gli amici. È a rischio soprattutto chi non è in grado di raggiungere un livello che è considerato accettabile di prestazione con i propri mezzi. Dopodiché diventa indispensabile. I luoghi più a rischio (palestra,  piscine…) sono quelli nei quali la pratica sportiva diventa assidua e il bisogno di gareggiare e vincere ‒ ma anche di costruirsi un fisico “speciale” ‒ supera le altre motivazioni, quelle più sane e più corrette, basate sulla fiducia nei propri mezzi e sul confronto leale e aperto con gli avversari. Il punto è che però il doping non è una scorciatoia, è una deviazione. Se la società è basata solo sul risultato e non sul percorso che si fa per ottenerlo, è chiaro che qualsiasi strada lecita o illecita che permette di raggiungere l’obiettivo diventa appetibile.

Quali sono i rischi per la salute?
L’abuso prolungato, ad esempio degli anabolizzanti, comporta in un primo tempo alterazioni reversibili che si ripercuotono spesso anche sull’umore, ma che più avanti diventano irreversibili e mettono a dura prova il lavoro del fegato e dei reni i cui valori di funzionalità risultano alterati agli esami del sangue.

Servono più controlli?
Va tenuta alta la soglia di attenzione sulla necessità  di proteggere i giovani da una stimolazione eccessiva verso la prestazione. Non è però facendo tanti controlli sui ragazzi che si risolve la situazione: è soprattutto un problema di prevenzione e di educazione.

Cosa può fare il pediatra?
Il pediatra è un osservatore privilegiato, arriva dove l’allenatore, il genitore, l’insegnante o il parroco non possono arrivare. È essenziale che i pediatri siano sensibilizzati. Innanzitutto sui rischi sanitari, e poi su quelli etici. Intanto l’auto-somministrazione di sostanze dopanti, vietata per legge, provoca alterazioni che possono non essere così facilmente evidenti (stanchezza, irritabilità, disattenzione, calo dell’autostima, calo o aumento dell’appetito e del peso, aggressività, insonnia). Il pediatra ha un ruolo fondamentale perché è in grado di cogliere, se preparato, i cambiamenti del ragazzo, di parlare con lui e con i genitori, di correggere la situazione e di ristabilire una giusta scala di priorità nelle aspettative del ragazzo e dei suoi genitori, prima che sia troppo tardi.

Leggi anche:

Lo staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!

La mia ex di 14 anni chiedeva ad alta voce: “Chi vuole un pompino?”

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO AMORE COPPIA SESSO FIDANZATI SOLE TRAMONTO SPIAGGIA MARELa delusione è arrivata durante una festa di Capodanno, nella casa di un amico lasciata libera dai genitori, partiti per la montagna. I preparativi per festeggiare il 2014, in zona Navigli, a Milano, promettevano bene: c’erano birre, vodka, canne, potenti casse per pompare la musica e una trentina di amici tra i 14 e i 17 anni. Erano quasi tutti compagni di scuola, in un liceo artistico. Mattia sbirciava per vedere se c’era anche la sua ex ragazza, con cui era uscito per qualche settimana, e che l’aveva da poco lasciato con un sms. Dopo la prima puntata della nostra inchiesta sulle abitudini sessuali degli adolescenti, che si focalizzava sull’esperienza di un gruppo di studentesse di un liceo classico milanese (leggi), Il Fatto Quotidiano esplora ora un altro punto di vista. Quello di un 15enne – e dei suoi amici – che raccontano le difficoltà nel gestire relazioni basate sempre meno sui sentimenti, e lo spaesamento provocato dall’intraprendenza, talvolta aggressiva, delle ragazze.

CHI VUOLE UN POMPINO?

Passa quasi un’ora prima che Mattia incontri la sua ex. “L’ho vista ubriaca, che girava e chiedeva ad alta voce: ‘Chi vuole un pompino?’. È stata una cosa orribile, tristissima”, racconta lui. La parte peggiore però è arrivata poco dopo: “C’erano quattro ragazzi e due ragazze, tutti di 16 anni, che facevano le loro cose al piano di sopra. Toc. Toc. Toc… Il letto sbatteva contro il muro, era davvero fastidioso. Abbiamo alzato la musica al massimo per non sentire. Poi la mia ex, che ha solo 14 anni, si è aggiunta a loro. A quel punto i miei amici mi hanno portato via, ero disgustato”. Non è stato solo l’alcol, secondo Mattia, a spingere l’ex nell’orgia: “L’ha fatto solo per farsi notare, perché sapeva che c’erano i ragazzi più grandi. Me l’aspettavo, perché queste ragazze aprono le gambe come niente – dice mordendosi il labbro – ma ci sono rimasto comunque malissimo”.

Leggi anche: Vivere senza fare sesso: le 5 conseguenze di cui potresti soffrire

LA DONNA IDEALE

Mentre racconta la sua storia, diventa chiaro che Mattia non è il tipico liceale: beve poco, non fuma, è ancora vergine e soprattutto “mi fanno schifo quelli che escono con una tipa perché ha un bel culo. Io vorrei solo che fosse dolce, possibilmente simpatica. Che le piacesse la mia stessa musica, metal soft, che condividesse i miei ideali. Poi, certo, dev’essere carina, però non è quella la priorità”. Ma guardando questo ragazzo di 15 anni, coi capelli lunghi, la giacca di pelle nera e un viso che ricorda un giovane Johnny Depp, tutto viene in mente tranne che non abbia successo con le ragazze. “Infatti loro ci provano, ma io non voglio che la mia prima volta sia con una che mi salta addosso e mi ribalta. Voglio che sia speciale, voglio essere innamorato, perché per me fare l’amore ha un significato. Altrimenti avrei già perso la verginità. E ho molti amici che la pensano come me”. Quando parla delle ragazze Mattia non vuole generalizzare: “Non sono tutte assatanate. Il problema è che più fanno cose elaborate a letto, più scalano la piramide sociale. Per questo passano la giornata a parlare di sesso mentre noi pensiamo alla musica, ai videogame e, certo, anche alle tipe, ma solo se ci interessano davvero”.

Leggi anche: Sex toy rimane incastrato nell’ano durante il sesso anale

LE REGOLE DEL SUCCESSO

“Sappiamo tutti come funziona: se vuoi che le ragazze ci provino devi essere un truzzetto”. Che Mattia, sorseggiando un succo di pera (“il caffè non mi piace”) descrive così: pantaloni a vita molto bassa, coi boxer che s’intravedono. Capello corto, o testa rasata. Cappellino da rapper. Atteggiamento arrogante. “Se sei così – che poi è tutto quello che io odio – allora la tipa ce l’hai a disposizione. Ci fai quel che vuoi”. Ma anche i truzzetti, quando c’è da scegliere una fidanzata, sono perplessi: “Alla fine (e gli amici annuiscono, ndr) cerchiamo tutti una persona affidabile. Non una che cambia idea ogni settimana, che ti fa le corna, che non ha nessun autocontrollo e va a letto con altri quattro tizi. Non c’è niente di sexy in questo. Quelle come la mia ex infatti le odiamo tutti perché sono davvero eccessive”.

Leggi anche: Sesso anale: le confessioni delle donne senza censura

IL TERRORE

Avere a che fare con ragazze così aggressive è una costante fonte d’ansia. Per vari motivi: “Intanto non sappiamo bene cosa dobbiamo fare. Metti che ci andiamo a letto e va male: diventa molto imbarazzante”. Soprattutto perché, conferma Mattia, “non fai a tempo a uscire dalla stanza che lei sta già messaggiando con le sue amiche per mandare un resoconto completo di tutto quello che abbiamo appena fatto. Descrivono ogni dettaglio e poi ti danno il voto, dicono se sei stato bravo o no. È davvero una sfida avere a che fare con queste cose”. È più sicuro, spiega, sperimentare con chi conosci bene: “Se l’hai appena incontrata va a spifferare tutto, ma proprio tutto, di sicuro. Il ragazzo che non riesce, o non viene, o non è particolarmente dotato vive poi nel terrore”.

Leggi anche: Gli uomini sono per natura poligami e sono attratti da donne giovani: le verità che nessuno ha il coraggio di ammettere

I PRELIMINARI

La versione delle ragazze che Il Fatto Quotidiano ha incontrato è che i preliminari contano talmente poco che, anche a scuola, parlarne non ti mette al centro dell’attenzione. Mattia svela qualche dettaglio in più: “Noi a loro non facciamo niente. Sono loro ad andare ‘di bocca e di mano’. Mi pare ovvio: loro ci osservano, giudicano ogni nostra mossa e movimento. E noi, per esempio il sesso orale, non sappiamo esattamente come farlo. Quindi non ce la sentiamo. Insomma, è un rischio inutile”. Mattia spiega il sesso come se fosse uno tra i pochi ad averne colto l’importanza. Racconta l’ansia che vivono i suoi amici prima di perdere la verginità, e il panico che li accompagna dopo, preoccupati dal finire intrappolati nella casella sbagliata, quella dello “sfigato”, “imbranato”, “effeminato”, di quello che “ce l’ha piccolo” o che “non ci sa fare”. Ci tiene a chiarire che per lui la differenza tra “scopare e fare l’amore” c’è eccome. E che anche tutto quello che accompagna e precede il sesso ha, per lui, un peso.

Leggi anche: In un rapporto anale dove va a finire e cosa accade allo sperma? Può dare problemi alla salute? Posso rimanere incinta?

FIORI E SOLLIEVO

Ci sono due momenti in cui Mattia alza la voce. Quando parla della sua ex (“come fai passarti quattro ragazzi uno dopo l’altro? E non intendo limonare, ma andare di bocca”) e quando racconta un episodio successo il giorno prima, a scuola. “La mia compagna di banco aveva il sorriso stampato in faccia. Le ho chiesto perché fosse così felice e mi ha detto che le è venuto il ciclo, che per fortuna non è rimasta incinta”. Ma non è il rischio di una gravidanza indesiderata a farlo innervosire: “Quello che davvero non concepisco è che si sia sverginata con un tipo, che tra l’altro ha davvero la faccia da stronzo, con cui è uscita per una settimana, che l’ha mollata per un’altra e poi è tornato da lei. E la sera stessa in cui si sono rimessi insieme lei c’è andata a letto, senza precauzioni e senza il minimo rispetto per se stessa”. E per l’8 marzo, dice Mattia, non avrebbe senso regalare le mimose alle sue amiche: “I fiori non li vogliono. Le uniche ad apprezzarli sono le prof”.

Questo è un articolo apparso sul Fatto Quotidiano. Lo riporto perché regala un interessante spaccato di come il mondo dei giovani si interfaccia col sesso.

Leggi anche:

Lo staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!

Giocare a calcio diminuisce il rischio di impotenza ed eiaculazione precoce

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO CALCIO SPORTGiocare a pallone per 45 minuti due o tre volte a settimana riduce del 40% il rischio di disturbi sessuali come disfunzione erettile ed eiaculazione precoce. Lo dimostrano i dati della SIA (la Società Italiana di Andrologia) raccolti dal 1998 al 2010 relativamente a 15.000 ragazzi dai 18 ai 20 anni: la pratica del calcio si associa ad un minore rischio di disfunzioni sessuali. Gli effetti positivi si riscontrano anche negli adulti, anche over 65, che vedono aumentare fino al 18% la capacità cardio-respiratoria.

Leggi anche:

Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram, su YouTube, su LinkedIn, su Tumblr e su Pinterest, grazie!