Kiwi: calorie, valori nutrizionali, proprietà, utilizzi e controindicazioni

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma KIWI CALORIE VALORI PROPRIETA CONTROIN Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata Macchie Capillari Ano PeneIl Kiwi è un buonissimo frutto dalle mille proprietà e benefici, ha sapore dolce e polpa verde ma, in base alla sua maturazione, può avere un gusto più aspro e una polpa tendente al giallo o al giallastro. Proviene dalla Cina e si è diffuso in Europa alla fine del ‘900, in America arriva nel 1962, mentre, nel 1970, arriva in Italia che oggi è la maggiore produttrice mondiale di kiwi (si coltiva soprattutto in Lazio e Piemonte) seguita da Nuova Zelanda, Cile e Francia.

Quando si consuma il kiwi?

È un frutto che si consuma a partire dall’inizio dell’autunno e per tutto l’inverno.

Come scegliere il kiwi e come conservarli?

Quando scegliete i kiwi tastateli leggermente per testare il grado di maturazione, se sono ancora acerbi fateli maturare tenendoli in un sacchetto di carta per almeno 3 giorni. I kiwi maturi vanno conservati in frigo per non più di 4 giorni.

Proprietà e benefici del kiwi

1) Proprietà lassative del kiwi: è conosciuto l’effetto lassativo del kiwi, utile rimedio contro la stipsi, dovute alla gran quantità di fibre, soprattutto se consumiamo quotidianamente due kiwi molto maturi.

2) Dona energia e combatte l’anemia: grazie ai sali minerali come fosforo, calcio e potassio, il kiwi è in grado di aumentare l’energia giornaliera stimolando il sistema nervoso e aiutando l’organismo a combattere stanchezza e spossatezza, crampi muscolari e a prevenire la depressione. La vitamina B9 contenuta nel kiwi è fondamentale per aumentare l’assorbimento di ferro, aiutando così chi soffre di anemia.

3) Abbassa il colesterolo e regola la pressione: grazie all’acido proteico il kiwi aiuta a tenere a bada il livello di colesterolo e trigliceridi nel sangue, prevenendo così malattie e patologie cardiache e regolando la pressione del sangue, soprattutto grazie al potassio che aiuta a combattere l’ipertensione.

4) Combatte i malanni di stagione e l’asma: l’alto livello di vitamina C permette di coprire il fabbisogno giornaliero necessario al nostro organismo aiutandoci a prevenire infezioni e malanni di stagione come influenza e raffreddore. Aiuta inoltre a rinforzare il sistema immunitario e a combattere lo stress e i sintomi dell’allergia. È in grado di limitare anche i sintomi tipici dell’asma come tosse notturna, respiro corto o difficoltà a respirare.

5) Benefico per stomaco e intestino: il kiwi contiene actinidina, un enzima che favorisce la digestione aiutando chi soffre di gastrite o cattiva digestione.

6) Aiuta la diuresi: l’effetto diuretico di questo frutto, permette di contrastare la ritenzione idrica, eliminando i liquidi in eccesso e il gonfiore che si forma tipicamente nelle zone di cosce e caviglie.

7) Combatte l’osteoporosi e protegge denti e gengive: il kiwi grazie al contenuto di calcio e fosforo protegge e rinforza le ossa aiutando a prevenire e combattere l’osteoporosi. La vitamina C inoltre aiuta a mantenere sani denti e gengive.

8) Antiossidante: il mix di vitamine riduce il livello di radicali liberi apportando un effetto antiossidante: mangiando il kiwi quindi, si combattono anche i segni del tempo, dalle prime rughe all’invecchiamento cellulare, anche grazie alla vitamina E e alla vitamina C.

9) Combatte i tumori e previene il diabete: l’alto contenuto di vitamine e minerali rende il kiwi un alimento in grado di proteggere l’organismo dal cancro, soprattutto grazie alla vitamina C che protegge dallo stress ossidativo. Inoltre, sempre grazie alla vitamina C, il kiwi è in grado di bloccare l’azione tossica delle nitrosamine, degli agenti potenzialmente cancerogeni, che si formano a causa di alcuni additivi alimentari che troviamo principalmente negli insaccati. Le sostanze contenute nel kiwi limitano l’assorbimento di glucosio nell’organismo rendendolo un alimento adatto ai diabetici.

10) Aiuta a dimagrire: il kiwi contiene poche calorie e può aiutare anche chi è a dieta a mantenersi in forma.

11) Fa bene agli occhi e previene le malattie degenerative: il kiwi è ricco di vitamina C che aiuta a prevenire la cataratta, inoltre riduce il rischio di degenerazione maculare che colpisce in età avanzata. La luteina protegge poi dai raggi nocivi. I polifenoli contenuti nei kiwi evitano la degenerazione cellulare prevenendo malattie come l’Alzheimer e il morbo di Parkinson.

12) Utile in gravidanza: il kiwi contiene acido folico utile alle donne in gravidanza perché indispensabile per la formazione del bambino aiutando a ridurre il rischio di eventuali malformazioni, inoltre aiuta anche a prevenire il gonfiore alle gambe e la formazione di vene varicose e emorroidi.

13) Benefici sulla pelle e sui capelli: le proprietà antiossidanti del kiwi lo rendono un ingrediente utilizzato in molti cosmetici antiage, inoltre il suo potere rinfrescante e purificante viene sfruttato nei prodotti per capelli e in quelli per pelli grasse. Il kiwi riesce quindi a contrastare le rughe grazie al contenuto di polifenoli che rallenta l’invecchiamento cellulare. Le sue proprietà astringenti e la vitamina C lo rendono ideale per le pelli grasse e anche per schiarire le macchie cutanee. Inoltre fortifica i capelli agendo sulla cheratina.

Come consumare il kiwi?
Del kiwi possiamo mangiare, oltre alla polpa e ai semi, anche la buccia, soprattutto se i kiwi provengono da coltivazioni biologiche. Vengono utilizzati anche per la preparazione di crostate, confetture e gelatine oltre che essere sempre presente nelle rinfrescanti macedonie di frutta. È un ottimo frutto da dare anche ai bambini. Consumato durante la colazione può essere aggiunto ai cereali per dare il giusto apporto di vitamine, oppure può essere utilizzato per la preparazione di frullati e centrifugati. Il kiwi può essere aggiunto anche a un’insalata di verdure, magari con zucchine e peperoni per una pietanza ricca di vitamine.

Centrifugato con kiwi
Per preparare un buon centrifugato antistress mixate ad esempio pere, mele, kiwi e sedano per ottenere un ottimo centrifugato rilassante. Il sedano infatti ha proprietà benefiche rilassanti, così come la mela che favorisce il relax e aiuta il sonno. Il kiwi invece aiuterà ad alleggerire lo stomaco grazie alle sue proprietà digestive, per permettere di riposare al meglio. È ideale da consumare al sera, qualche ora prima di andare a dormire.

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Controindicazioni
Il kiwi può dare, in soggetti predisposti, reazioni allergiche inoltre, dato il suo potere lassativo mangiarne troppi potrebbe causare problemi intestinali quindi è meglio non mangiare più di 2 o 3 al giorno. Infine, i semi contenuti all’interno del frutto, non lo rendono adatto a chi soffre di diverticolosi del colon o morbo di Crohn in fase acuta. Non è consigliato durante l’allattamento soprattutto se ci sono casi di allergia al frutto in famiglia, per evitare problemi al bambino.

Kiwi verde, valori nutrizionali per 100 grammi
Calorie 61
Grassi 0,5 g
Acidi grassi saturi 0 g
Acidi grassi polinsaturi 0,3 g
Acidi grassi monoinsaturi 0 g
Colesterolo 0 mg
Sodio 3 mg
Potassio 312 mg
Carboidrati 15 g
Fibra alimentare 3 g
Zucchero 9 g
Proteine 1,1 g
Vitamina A 87 IU Vitamina C 92,7 mg
Calcio 34 mg Ferro 0,3 mg
Vitamina D 0 IU Vitamina B6 0,1 mg
Vitamina B12 0 µg Magnesio 17 mg

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
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Melograno: proprietà, calorie, benefici per la salute, olio e scrub esfoliante

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO MELOGRANO MELAGRANA GRANATA FRUTTO DIETA CIBOIl melograno (Punica granatum) è una pianta appartenente alla famiglia delle Punicaceae, originario dell’Asia sud-occidentale ed ormai diffuso in tutto il mondo. Il frutto del melograno si chiama granata o melagrana. Con il termine melograno spesso si indicano sia l’albero che il frutto, ma più correttamente in italiano il frutto viene chiamato melagrana, tuttavia da ora in poi nell’articolo chiamerò il frutto con “melograno”. Il nome melograno deriva dal latino malum (“mela”) e granatum (“con semi”). La forma del melograno ricorda in effetti quella di una mela, ma ecco all’interno la sorpresa dei suoi numerosi chicchi dal gusto leggermente acidulo.

Qual è il periodo dell’anno tipico della melagrana?
E’ un frutto tipico dei mesi più freschi, quelli autunnali (matura a partire dal mese di ottobre).

Quante calorie ha una melagrana?
E’ un frutto poco calorico, 100 grammi di melagrana contengono circa 65 calorie. Un melograno di media grandezza contiene solitamente circa 70/80 calorie.

Proprietà e benefici della melagrana
E’ ricco di sostanze molto importanti per la nostra salute, tra cui:

1) Antiossidanti contro i radicali liberi. Il frutto del melograno è tra i più ricchi di antiossidanti. In particolare è una fonte di flavonoidi che aiutano il nostro organismo a mantenersi in salute e a prevenire l’invecchiamento precoce. In generale gli antiossidanti servono a contrastare l’azione dei radicali liberi. Grazie alla presenza di antiossidanti come gallico e ellagico , questo frutto aiuta inoltre a proteggere la pelle contro i danni UVB, proteggendo il DNA delle cellule. Per lo stesso motivo i melograni contribuiscono ad evitare il cancro della pelle, gli effetti dell’invecchiamento cutaneo e anche aiutare ad alleviare i sintomi delle scottature.

2) Vitamine per i malanni autunnali. Si tratta inoltre di una fonte di vitamine, soprattutto di vitamina A, vitamina C, vitamina E e vitamine del gruppo B. In autunno il suo contenuto di preziose vitamine ci aiuta a prevenire i malanni di stagione e a rafforzare l’organismo.

3) Sali minerali per depurare e diuresi. Il melograno contiene anche sali minerali importanti come il manganese, il potassio, lo zinco, il rame e il fosforo. La composizione di questo prezioso frutto si completa con acqua, zuccheri e fibre. La sua ricchezza d’acqua e il suo contenuto di potassio lo rendono un alimento utile per depurare l’organismo e per stimolare la diuresi.

4) Calcio per osteoporosi in menopausa. Consumare il melograno regolarmente può contribuire ad aumentare il livello di calcio: è importante ottenere la giusta quantità di calcio al giorno specie per le ossa, al fine di prevenire le malattie legate alla perdita di densità ossea come l’osteoporosi. Bere o mangiare melograni è particolarmente utile se la perdita ossea è dovuta ai cambiamenti dati dalla menopausa, questo perché i semi di melograno contengono estrogeni, l’ormone che durante la menopausa le donne perdono gradualmente a causa del depauperamento delle uova nelle loro ovaie .

5) Protezione da varie malattie. Le sostanze contenute nel melograno, prevengono molte patologie. Rafforzano il sistema immunitario, ci aiutano a tenere sotto controllo i livelli di colesterolo e ad abbassare la pressione sanguigna soprattutto quando il suo innalzamento è dovuto a cause alimentari. Il consumo costante di melograno sembra prevenire l’Alzheimer.

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Utilizzi della melagrana e dei suoi chicchi in cucina e in cosmesi
Come possiamo sfruttare appieno il frutto del melograno?

1) Macedonie. Alcune persone sono felicissime di sgranare i chicchi di melograno e di condirli semplicemente con un po’ do succo di limone, mentre altre utilizzano i chicchi come ingrediente aggiuntivo ad altra frutta di stagione per preparare delle macedonie.

2) Piatti salati. I chicchi di melagrana si abbinano anche a piatti salati, a partire dalle insalate di cavolo rosso e dalle insalate di cereali. Ad esempio, i chicchi di melagrana sono un ingrediente davvero gustoso da abbinare alla frutta secca per preparare il cous cous o al farro e all’uva per preparare un’insalata di frutta e cereali.

3) Succo di melograno. Come fare per preparare un gustoso succo di melograno? Preparare il succo di melograno è semplice come spremere un’arancia o un limone. Infatti basta avere a disposizione un normalissimo spremiagrumi. In questo modo otterrete una bevanda ricca di vitamine e di antiossidanti.

4) Scrub per esfoliare la pelle. I semi di melograno schiacciati sono perfetti per l’esfoliazione! Perché non fare uno scrub fai da te per viso e corpo con un po’ di zucchero?
Per aiutare ad eliminare le cellule morte della pelle basterà unire una purea di semi di melograno con olio di cocco e zucchero, ottenendo un impasto che dovrà essere steso sulla pelle con massaggi circolari, evitando il contorno occhi e risciacquando subito con acqua tiepida.

Olio di semi di melograno per pelle secca, rughe, eczemi e psoriasi
L’olio di semi di melograno si ricava mediante la spremitura a freddo dei semi rimasti dopo la separazione della polpa e l’estrazione del succo. Rappresenta circa il 12-20% del peso totale dei semi. I semi di melograno contengono vitamina E, acido ellagico, steroli e acidi grassi, in particolare acido linolenico.
Per le donne che hanno la pelle secca o irritata è un vero trattamento di bellezza, infatti i suoi usi in cosmetica richiamano sempre di più l’attenzione a questo olio antico e di grande efficacia. Ottime sono infatti le capacità di nutrire, idratare e riparare l’epidermide e migliorare l’elasticità della pelle. Senza la giusta umidità, le rughe diventano più abbondanti e pronunciate, la pelle appare asfittica e manca di lucentezza.
Questo olio apporta la giusta umidità, ha proprietà estrogeniche naturali, antiossidanti, è antinfiammatorio, antimicrobico, migliora l’elasticità della pelle e la protegge. Tali proprietà curative uniche sono dovute alla sua composizione unica di acidi grassi, principalmente acido punicico (CLA).
Olio di melograno può dare sollievo alle irritazioni dovute a eczemi, psoriasi e pelle bruciata dal sole. Aiuta la produzione di collagene e agisce sui radicali liberi. Lo si trova come ingrediente in balsami per labbra, creme, lozioni sieri per il viso, saponi, oli da massaggio, prodotti per la cura del viso e del corpo. Diversi studi recenti hanno dimostrato che stimola la proliferazione dei cheratinociti, favorendo la rigenerazione e il rafforzamento dell’epidermide.

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Idee per marmellate e confetture fatte in casa in autunno ed inverno

MEDICINA ONLINE MARMELLATA GELATINA CONSERVA MOSTARDA SENAPE VERDURA FRUTTA OLIO BARATTOLO BOTULINO DISINFEZIONE COTTURA BOLLITURA PESCA KIWI CREMA NUTELLA CIOCCOLATO RICETTA CACAO FATTA IN CASA YOGURT CALORIE DIETA FRAGOLAArriva il freddo, ma anche in autunno ed inverno possiamo preparare marmellate e confetture fatte in casa scegliendo il più possibile ingredienti di stagione. Le classiche ricette delle marmellate o confetture vengono preparate con lo zucchero bianco, ma potete provare a sostituirlo con lo zucchero di canna integrale, se volete. Una buona idea è quella di abbinare alla frutta delle spezie, come la cannella, lo zenzero e il cardamomo. Ecco una selezione di dieci interessanti ricette di marmellate e confetture da preparare in inverno.

1) Confettura di cachi

Per preparare la confettura di cachi dovrete ricavare la polpa di questi frutti scavando con il cucchiaino al loro interno. Potrete unire agli ingredienti per la preparazione della marmellata la vaniglia in polvere e del succo o scorza di limone.

2) Confettura di melagrana

Per preparare la confettura di melagrana dovrete scegliere i frutti più maturi, che risulteranno anche più teneri e saporiti. La confettura di melagrana è rara da trovare in vendita, ma se vorrete ora potrete provare a prepararla in casa.

3) Confettura di kiwi

Se amate il gusto dei kiwi, provate a sceglierli per preparare una confettura un po’ diversa dal solito. Il consiglio è di scegliere i kiwi più morbidi e maturi per una confettura dal gusto più dolce.

4) Marmellata di arance

Con le arance potrete preparare una gustosa marmellata, ottima da spalmare sul pane a colazione. Alla marmellata di arance potrete unire anche i limoni o il succo di limone e una mela, che servirà per la sua pectina naturale.

5) Marmellata di mandarini

Una marmellata dal sapore intenso e persistente, ecco uno dei motivi per cui dovreste provare a preparare almeno una volta nella vita una marmellata di mandarini. Sarà diversa da tutte le marmellate che avrete assaggiato e vi stupirà.

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6) Confettura di zucca e cardamomo

A partire dalla zucca potrete preparare una marmellata speziata da insaporire con i semi di cardamomo. Questa confettura di zucca e cardamomo fatta in casa è perfetta come regalo per gli amici o per gli ospiti, ma anche da gustare in famiglia.

7) Marmellata di limoni e zenzero

Potete rendere la classica marmellata di limoni un po’ più particolare aggiungendo un tocco di zenzero. Oltre ai limoni, dunque, vi servirà anche dello zenzero in polvere, da dosare a seconda dei vostri gusti.

8) Confettura di castagne

La confettura di castagne si ricava a partire dalle castagne bollite da unire allo zucchero e ad una stecca di vaniglia. La conserverete in vasetti a chiusura ermetica da sigillare solo dopo che la marmellata di castagne si sarà raffreddata.

9) Confettura di pere alla cannella

Confettura di pere e cannella, che delizia! Pere e cannella sono un abbinamento perfetto per preparare una confettura dolce e speziata allo stesso tempo. Sarà ottima da assaggiare in qualsiasi momento della giornata.

10) Confettura di mele cotogne

La confettura di mele cotogne, o cotognata, si prepara abbinando questi frutti allo zucchero e al succo di limone. È utile usare il passaverdura per ottenere una confettura di mele cotogne compatta e non grumosa.

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Sinusite: cause, sintomi e cure di una malattia del freddo molto diffusa

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO RAFFREDDORE RINITE INFLUENZA FEBBRE TOSSE MAL DI GOLA SINUSITE FREDDO NASO CHE COLA BAMBINI BIMBI (3)Le temperature basse portano con se e peggiorano una serie di condizioni e patologie fastidiose: influenza, geloni, febbre, tosse, raffreddore. Una delle patologie più diffuse, peggiorate dal freddo è la sinusite. E’ un tipico disturbo che si acuisce proprio durante i periodi autunnali ed invernali. Fastidiosa e, spesso, quasi insopportabile, la sinusite arriva spesso in pessima compagnia di sintomi difficili da ignorare, come mal di testa e tosse. Che sia acuta o cronica, ecco qualche indizio in più per riconoscere la sinusite, inquadrarne i sintomi, adottare i rimedi giusti e scegliere la cura più efficace.

Cos’è la sinusite?

La sinusite è un’infiammazione acuta o cronica a carico dei seni paranasali, e in particolare della mucosa che li riveste che, gonfiandosi, produce una eccessiva quantità di muco. Il meccanismo innescato è deleterio: la mucosa si gonfia causando un restringimento degli osti che ostacola il normale drenaggio del muco verso le cavità del naso e della bocca; il ristagno del muco diventa “terreno fertile” per batteri, virus o funghi che dal naso o dalla gola possono raggiungere i seni paranasali, aggiungendo all’infiammazione anche l’infezione. Se non viene curata o se la terapia è inefficace la sinusite può anche diventare cronica: l’infiammazione può perdurare col risultato che gli osti rimangono ostruiti pur causando sintomi di solito lievi o non causando alcun sintomo. In alcuni periodi dell’anno, poi, i sintomi si rifanno vivi, i disturbi si riacutizzano.

Le cause della sinusite

Tra i responsabili più quotati in caso di sinusite ci sono i batteri e i virus, che aggrediscono le vie aeree facilitando la formazione di muco, ma anche le infiammazioni delle radici dei denti dell’arcata superiore non devono essere sottovalutate. Oltre alle cause, giocano un ruolo cruciale nella comparsa delle sinusite i fattori predisponenti, come la malformazione delle strutture ossee del naso (deviazione del setto nasale o malformazioni della struttura dei turbinati), la presenza di polipi al naso o la rinite allergica.

Tutti i sintomi della sinusite

La sintomatologia che caratterizza la sinusite comprende:

  • naso chiuso;
  • forte mal di testa;
  • tosse con catarro;
  • secrezioni di muco giallastro;
  • la discesa delle secrezioni nasali verso la gola (scolo faringeo);
  • voce nasale;
  • fronte, guance e zigomi dolenti.

Cure per la sinusite

Se i colpevoli sono i batteri, i farmaci da somministrare sono gli antibiotici, in grado di contrastare il processo infiammatorio e infettivo a carico delle strutture nasali. In aggiunta, il medico può prescrivere altri farmaci che agiscono sui sintomi: decongestionanti locali, da utilizzare con l’areosol, per sciogliere il muco e corticosteroidi locali per fluidificare le secrezioni e liberare le vie aeree.

Suffumigi per la sinusite

Per fluidificare il catarro e contrastare il fastidioso naso chiuso, i suffumigi sono ottimi alleati. La miscela naturale vincente allo scopo comprende: timo, fiori di lavanda, foglie di eucalipto, fiori di camomilla, foglie di menta e olio essenziale di pino mugo.

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Freddo e mani ruvide: crema emolliente, guanti, saponi non aggressivi ed altri consigli per proteggere la pelle

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO NEVE FREDDO MONTAGNA COPPIA SESSO AMORE (3)Freddo, vento, umidità, ma anche il caldo secco dei termosifoni: per colpa loro le mani diventano ruvide appena arriva il grande freddo. Serve la protezione giusta: come ottenerla? Ecco alcuni rapidi consigli! Si ai guanti. Se all’esterno la temperatura è rigida, scegliete un modello di pelle, che crea una barriera contro il gelo, a differenza della lana, che disperde il calore. Si alle creme idratanti ed soprattutto alle creme emollienti: scegliete formulazioni a base di burro vegetale come avocado, karitè, cocco o aloe. No ai saponi aggressivi e non dimenticate di asciugare bene le mani dopo averle lavate. Sicuramente troverai interessante anche: Idratare la pelle durante i primi freddi autunnali

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Avete sempre freddo? Ecco la dieta che vi riscalda!

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO RISTORANTE MANGIARE CUCINA DIETA CIBO CHEFAvete sempre freddo? L’ultimo gelido week end vi ha costretto a tirare fuori tutte le sciarpe di lana che avevate rinchiuso mesi fa negli armadi? Sappiate che il freddo si combatte non solo con giacche e termosifoni: potete sconfiggerlo anche a tavola! Legumi, carne, frutta e verdure di stagione, come spinaci, zucchine e broccoli, aiutano l’organismo ad alzare la temperatura. Questi cibi, grazie al loro apporto calorico, danno una marcia in più al metabolismo, che riesce a produrre più energia e più calore.

Attenzione alle diete troppo severe con pochissime calorie e pochi grassi: tali diete esagerate, fatte in periodi freddi, rallentano la capacità di regolare la temperatura corporea, ed anche per questo tendo a sconsigliarle ai miei pazienti. Attenzione anche all’alcol che, dopo una iniziale vasodilatazione che determina una sensazione di calore, lascia spazio ad una vasocostrizione che ti farà sentire parecchio freddo!

Leggi anche: Naso chiuso (congestione nasale): cause, rimedi naturali e farmaci

Ora una breve parentesi scientifica per farvi capire quanto può essere soggettiva la sensazione di freddo. Il termometro del corpo è composto dai termorecettori cutanei, microscopici sensori in grado di rilevare il caldo e il freddo: percepiscono le variazioni di calore dell’ambiente e innescano la risposta. Che è affidata a neuroni termosensibili, posti nell’ipotalamo. Lo scopo è mantenere costanti i gradi corporei attraverso un meccanismo di termoregolazione, che disperde calore (se fa caldo) o ne favorisce la produzione (se fa freddo). La pura verità è che si sa ancora ben poco sulla struttura delle terminazioni nervose termorecettive, e ancora meno sulle modalità in cui gli individui percepiscono le sensazioni di caldo e freddo. Restano poco chiari i meccanismi per i quali, a parità di temperatura, alcune persone avvertono una sensazione confortevole e altre hanno freddo. Nelle persone “freddolose” la temperatura percepita dai termorecettori viene interpretata come gelida indipendentemente da un riscontro oggettivo, ossia anche in presenza di temperature abbastanza elevate. Non esistono farmaci o terapie: oltre a curare il regime alimentare, l’unica soluzione rimane coprirsi di più. Anche l’uso di farmaci vasodilatatori non ha giustificazione scientifica e può avere effetti negativi. Ma ora passiamo all’argomento “caldo”: quali cibi ci riscaldano di più?

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I CIBI ANTI-FREDDO PER ECCELLENZA

LEGUMI
I cibi ricchi di ferro hanno un effetto anti-gelo. Questo minerale contribuisce infatti a creare una sorta di scudo nei confronti del freddo. Del resto, quando il ferro scarseggia e si ha l’anemia sideropenica, uno dei disagi accusati è proprio la scarsa resistenza alle basse temperature. Dove si trova il ferro assimilabile dall’organismo? Nei legumi, negli ortaggi a figlia verde, nella carne e nel pesce.

KIWI
Quando il termometro si abbassa, la pelle del viso comincia a tirare, arrossarsi e screpolarsi. Per difenderla, un aiuto arriva dal kiwi. Contiene ben 85 milligrammi di vitamina C ogni cento grammi di frutto (contro i 50 milligrammi di media degli agrumi). La vitamina C è importante per la produzione del collagene, che costituisce la struttura di sostegno dei tessuti connettivi in generale e del derma in particolare.

BROCCOLI
I carotenoidi, precursori della vitamina A, sono raccomandati dal ministero della Salute perché in grado di stimolare le difese immunitarie, più fragili in inverno. Dove si trovano? Oltre che nei broccoli (il cui sapore personalmente non mi fa del tutto impazzire) li possiamo trovare in abbondanza anche in in carote, zucca, patate, pomodori, spinaci, carciofi, barbabietole rosse, cavolfiori, peperoni.

Leggi anche: Proteggere la pelle di viso, mani e corpo dal freddo: rimedi e consigli

BISTECCA
Consumare proteine sviluppa calore, quindi nel tuo menù dell’inverno non dovrebbe mancare un po’ di carne, ma anche latte, uova, pesce, prosciutto e legumi. Attenzione però a non esagerare con le proteine: gli eccessi non sono salutari, perché appesantiscono il lavoro di fegato e reni.

FRUTTA E VERDURA
Per tenere alla larga l’influenza e i mali di stagione, porta a tavola frutta e verdura (l’Oms raccomanda 5 porzioni al giorno) di tutti i colori. In questo modo puoi rinforzare il tuo sistema immunitario.

NOCI
Per prevenire il raffreddore, mangia tutto l’anno cibi ricchi di zinco: oltre a noci, carne di manzo, uova (il tuorlo), ostriche, crostacei, cereali, legumi e verdure. E ancora: germe di grano, lievito di birra e lecitina di soia.

SPREMUTE D’ARANCIA
Per prevenire il raffreddore le spremute d’arancia sono utili. Contengono una discreta quantità di vitamina C e di antocianidine, sostanze che hanno potere protettivo sulle cellule e anche sul sistema immunitario.

YOGURT
Secondo una ricerca dell’Università degli Studi di Milano, pubblicata sul Journal of Clinical Gastroenterology, l’impiego costante di probiotici riduce i casi di infezione e rende le forme influenzali meno aggressive.

MANDORLE
Il tocoferolo (vitamina E) è raccomandato dal Ministero della Salute nella stagione invernale perché in grado di fare da scudo contro raffreddori e influenze. È contenuto soprattutto in mandorle, nocciole e olio extravergine d’oliva.

Leggi anche: Mal di gola forte: rimedi naturali e farmaci per farlo passare

ACQUA E TÈ
Pur se senti meno bisogno di bere rispetto ai mesi caldi, anche d’inverno devi idratarti: non farti mancare acqua, tè, tisane e minestre.

ALCOL? NO GRAZIE
Attenzione agli effetti degli alcolici: dopo una iniziale vasodilatazione, con sensazione di calore, possono lasciare spazio a una vasocostrizione con sensazione di freddo.

NON ESAGERARE COI DOLCI
Una cosa che mi è spesso successa è di trovarmi nello studio di fronte alla solita signora convinta che poteva combattere il freddo mangiando più dolci: “I dolci sono pieni di calorie che fanno aumentare il calore del corpo“. Ecco, mi spiace ma non è esattamente così che funziona! Una fetta di torta non può aiutarti a sentire meno il freddo: gli zuccheri hanno anzi un basso potere termogenico e i grassi l’hanno ancora più basso. Ricordate che sono le proteine ad aver il più alto valore di  ”Termogenesi Indotta dalla Dieta”. Insomma, i dolci fanno aumentare le calorie ma non il calore!

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Le regole per proteggere la nostra salute dagli sbalzi di temperatura

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO NEVE FREDDO MONTAGNA COPPIA SESSO AMORE (2)Fuori la temperatura precipita e fa freddo, in casa i termosifoni sono al massimo e fa caldo: tra questi due estremi c’è il nostro corpo che può apparire un po’ “disorientato” ed esposto maggiormente alle malattie. Ed allora che fare? Il segreto per superare l’inverno senza problemi di salute è il microclima. La temperatura all’interno della casa deve essere uniforme in tutte le stanze per evitare sbalzi caldo-freddo dannosi per tutti: bambini e anziani in particolare. Quindi, regola il termostato casalingo tra i 19 e i 22 gradi e tieni sotto controllo, attraverso i piccoli contenitori d’acqua posti sul radiatore, anche l’umidità relativa, che non deve superare o scendere troppo sotto il 40-50%. Ma vediamo i singoli consigli per sopravvivere agli sbalzi di temperatura.

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Dimagrire dopo le vacanze estive con la dieta del rientro

MEDICINA ONLINE DIETA DONNA PANCIA GRASSO DIMAGRANTE GRASSI CALORIE ATTIVITA FISICA SPORT DIMAGRIRE PERDERE PESODimagrire dopo le vacanze estive è facile se sai come farlo, direbbe Allen Carr. Già, ma come smaltire i chili accumulati in estate, tra grigliate all’aperto e gelati di mezzanotte, quando siamo già stressati dal rientro al lavoro? La gestione dello stress eccessivo è fondamentale ma spesso trascurata nelle diete dimagranti. La fame nervosa è uno dei nemici numero uno della linea. Piuttosto che fissarsi con i chili di troppo dopo le vacanze estive è bene riorganizzare la propria vita in modo da – lavoro permettendo – lasciare spazio alle attività che ci divertono e ci stimolano nel tempo libero, per smaltire la tensione senza ricorrere ad abbuffate da malinconia per la fine delle vacanze. L’autunno, con l’aria più fresca e i boschi che si colorano di arancione, è un periodo bellissimo per fare lunghe passeggiate a piedi o in bici, amiche numero uno della linea e del benessere mentale. Scegliete un’attività fisica che coniughi la rilassatezza ai benefici per la linea: camminare, ballare, andare in bici, giocare a tennis, andare a nuotare in piscina dopo il lavoro.

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