Quali sono le misure medie della circonferenza del pene?

MEDICINA ONLINE SPERMA LIQUIDO SEMINALE PLASMA UOMO COME FUNZIONA AMORE DONNA PENE EREZIONE IMPOTENZA DISFUNZIONE ERETTILE VAGINA SESSULITA SESSO COPPIA LOVE COUPLE FRINEDS LOVER SEX GIRIn base a un articolo pubblicato sul British Journal of Urology International emerge che le misure medie del pene maschile sono:

  • flaccido: 9,16 cm di lunghezza e 9,13 cm di circonferenza,
  • in erezione: 13,12 cm di lunghezza, per 11,66 cm di circonferenza.

Le misure della circonferenza sono misurate sull’asta del pene e non sul glande. Le eccezioni alla media sono piuttosto rare: solo 5 uomini su 100 hanno genitali più lunghi di 16 cm, e solo 5 su 100 hanno un pene più corto di 10 cm. La lunghezza considerata va dall’osso pubico alla punta del glande, ed esclude pieghe cutanee o centimetri di grasso.

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Differenza tra otite esterna, media ed interna con diagnosi e cure

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma ORECCHIE TAPPATE PIENEZZA AURICOLARE CUR Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata Macchie Capillari Ano PeneCon il termine “otite” (in inglese “otitis”) si identifica una infiammazione a livello auricolare, di tipo acuto o cronico. La cura è impostata in base alle cause che l’hanno determinata, quasi sempre include farmaci antiinfiammatori per lenire il dolore ed antibiotici (se l’otite è causata da batteri). In rari casi rende necessario l’intervento chirurgico di timpanoplastica.

A seconda della parte dell’orecchio colpita – dall’esterno all’interno dell’orecchio – si distingue in:

  • Otite interna: l’infiammazione coinvolge l’orecchio interno.
  • Otite media: probabilmente la variante più comune nei bambini in età pediatrica, è un’infiammazione a carico dell’orecchio medio.
  • Otite esterna: oltre a coinvolgere il canale uditivo esterno, questa forma di otite tende a colpire anche il timpano. Ad ogni modo, non sempre il timpano ne risulta compromesso.
  • Miringite: l’otite assume la connotazione precisa di miringite quando il processo infettivo-infiammatorio colpisce esclusivamente la membrana timpanica.

Indipendentemente dall’area auricolare colpita dall’infezione, tutte le varie forme di otite possono presentare un decorso acuto o cronico. Si parla di otite acuta quando l’infiammazione si conclude definitivamente nell’arco di un breve periodo, senza necessariamente aver bisogno di cure; diversamente, l’otite cronicizza quando il paziente, non riuscendo a debellare spontaneamente il patogeno in tempi brevi, richiede farmaci specifici per la guarigione completa.
Il sintomo che accomuna tutte le differenti forme di otite è il mal d’orecchio (otodinia): l’intensità del dolore e l’eventuale presenza di altri sintomi (es. perdita d’equilibrio, vertigini, nausea ecc.) dipende dall’area di orecchio interessata dall’infiammazione.

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Sintomi dell’otite interna
L’otite interna esordisce generalmente con vertigini, sempre violente ed acute. Il quadro clinico è completato da ansia, confusione, difficoltà a mantenere l’equilibrio, fischi alle orecchie (acufene), giramenti di testa, nausea, nistagmo, mal di stomaco, pallore e perdita dell’udito.
L’otite interna può dunque causare disagi considerevoli, tanto da sfociare talvolta in depressione ed attacchi di panico.

Sintomi dell’otite media
L’otite media è accompagnata da dolore ed infiammazione auricolare, associati ai sintomi caratteristici della malattia scatenante: mal di gola, febbre/febbricola, congestione nasale (naso chiuso), tosse.
In alcuni casi, l’otite media si manifesta nella variante purulenta: in simili frangenti, il dolore alle orecchie è accompagnato dall’emissione di materiale purulento (pus) dal canale auricolare. Quando l’otite media non viene accuratamente trattata, è possibile che il quadro clinico venga aggravato da perforazione del timpano, compromissione delle capacità uditive ed acufene grave.

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Sintomi dell’otite esterna
L’otite esterna tende ad esordire con una sensazione fastidiosa di prurito, che presto si trasforma in dolore più o meno intenso localizzato nelle strutture uditive esterne. Il dolore auricolare si accentua durante la masticazione o semplicemente toccando l’orecchio. L’otite esterna può essere accompagnata da eritema, iperemia (aumento del sangue nell’orecchio esterno), edema, alterazione della capacità uditiva oppure otorrea (secrezione purulenta/sierosa dal canale uditivo).

Diagnosi e cure
Le otiti possono essere diagnosticate e differenziate tramite:

  • Visita con l’otoscopio.
  • Timpanometria: valuta il movimento del timpano e la pressione all’interno dell’orecchio medio.
  • Timpanogramma: valuta la presenza di liquido/muco nell’orecchio medio e la funzionalità della tuba di Eustachio.
  • Esame audiometrico.
  • TC.

La terapia dell’otite dipende ovviamente dalla causa scatenante: gli antibiotici sono indicati in caso di accertata infezione batterica, mentre gli antivirali – quando necessari – sono indicati per la cura delle infezioni da virus. Per il controllo del dolore, il paziente affetto da otite media può assumere sussidi terapeutici analgesici ed antinfiammatori, utili per velocizzare i tempi di guarigione: i più usati sono paracetamolo, ibuprofene ed idrocortisone (applicazione topica, direttamente nel canale auricolare).

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Hai una costituzione corporea robusta o esile? Impara a valutarlo scientificamente

Quante volte abbiamo sentito parlare, anche a sproposito, di costituzione “robusta” o “esile”? Davvero tante! Ma come si fa a misurare scientificamente la costituzione corporea di un soggetto?  Essa viene stabilita rilevando i suoi diametri scheletrici e confrontandoli con quelli della popolazione di riferimento. Questi rilevamenti portano a classificare gli individui in tre categorie:

  • costituzione esile;
  • costituzione media;
  • costituzione robusta.

Dove si effettuasno le misurazioni?

I rilevamenti sono effettuati nello studio medico tramite misurazioni effettuate a livello di:

  • polso;
  • gomito;
  • spalle;
  • anca;
  • ginocchio.

E’ possibile, ad esempio, stabilire la costituzione corporea misurando con un calibro l’ampiezza del gomito destro. In tal caso è importante che i punti di riferimento risultino palpabili (per gli obesi non è indicato) e che le branche del calibro esercitino una discreta pressione sulle due estremità del segmento osseo.

Leggi anche: Differenza tra ectomorfo, mesomorfo e endomorfo

Calcolo casalingo della costituzione corporea

A livello casalingo, invece, la costituzione corporea può essere calcolata misurando la circonferenza del polso destro. Tale rilevamento va effettuato con una cordella metrica flessibile ma anaelastica, da posizionare alla base del polso come riportato nella figura qui in basso, immediatamente sotto i processi stiloidei del radio e dell’ulna.

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma COSTITUZIONE CORPOREA ROBUSTA O ESILE  Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.jpg

Definizione della taglia corporea in base all’ampiezza del gomito (Metodo di Frisancho)

COSTITUZIONE CORPOREA Ampiezza del gomito (cm)
UOMO DONNA
Costituzione Esile < 6.9 < 5.9
Costituzione Media 6.9 – 7.6 5.9 – 6.6
Costituzione Robusta > 7.6 > 6.6

Leggi anche: Aumentare l’altezza è possibile? Esercizi e trucchi

Definizione della taglia corporea in base alla circonferenza del polso

Circonferenza polso
COSTITUZIONE UOMO DONNA
brevilinei (esile) > 20 cm > 18 cm
normolinei 16 – 20 cm 14 – 18 cm
longilinei (robusta) < 16 cm < 14 cm

Per una valutazione più precisa, si utilizza la seguente equazione:

circonferenza polso morfologia

e si confronta il dato ottenuto con i riferimenti elencati in tabella.

TIPOLOGIE DI COSTITUZIONE
Costituzione Uomini Donne
Longilinea più di 10,4 più di 10,9
Normolinea 9,6 – 10,4 9,9 – 10,9
Brevilinea meno di 9,6 meno di 9,9

Costituzione corporea e peso ideale

La costituzione corporea influenza inevitabilmente il calcolo del peso ideale. I soggetti robusti, ad esempio, hanno una massa ossea nettamente superiore rispetto agli individui esili e per questo, a parità di grasso corporeo e masse muscolari, pesano di più. La formula di Lanzola utilizza la statura, il sesso e la circonferenza del polso per fornire una stima del peso forma di un individuo:

Uomini:

  • polso > 20 cm => Peso = 75 x altezza (m) – 58.5
  • polso 16-20 cm => Peso = 75 x altezza (m) – 63.5
  • polso < 16 cm => Peso = 75 x altezza (m) – 69.0

Donne

  • polso > 18cm => Peso = 68 x altezza (m) – 51.5
  • polso 14-18 cm => Peso = 68 x altezza (m) – 58.0
  • polso < 14 cm => Peso = 68 x altezza (m) – 61.

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Qual è la lunghezza media del pene?

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO PENE SESSO UOMO SCROTO TESTICOLI DISFUNSIONE ERETTILE IMPOTENZALunghezza a riposo 9,16 centimetri ed eretto 13,12 centimetri. Circonferenza riposo 9,31 centimetri ed eretto 11,66 centimetri. Sono questi i numeri che emergono dallo studio pubblicato su British Journal of Urology International. Per stabilire quali fossero le dimensioni medie dell’organo riproduttivo maschile, David Veale del South London and Maudsley Nhs Foundation Trust e colleghi hanno deciso di contare solo su procedure standardizzate, affidandosi alle misurazioni dei clinici che le avevano adottate. I ricercatori hanno così considerato così le informazioni ottenute da 17 studi effettuati su un totale di oltre 15mila uomini in tutto il mondo. Le eccezioni ai numeri prima elencati, sono alquanto rare: solo 5 uomini su 100 hanno un pene in erezione di 16 centimetri e solo 5 su 100 ha un pene più piccolo di 10 centimetri. Spiega Veale: “Pensiamo che queste informazioni aiuteranno i medici a rassicurare la grande maggioranza degli uomini che le dimensioni del loro pene sono nel range della normalità”. Lo studio, racconta Science News, suggerisce anche che non ci sia una qualche correlazione tra dimensione del pene e altre caratteristiche fisiche come altezza, indice di massa corporea o numero di scarpe.

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Grandezza del seno: le donne del nord battono quelle del sud

MEDICINA ONLINE SEXY GIRL WOMAN PANTYHOSE LINGERIE BOOBS TITS SENO MAMMELLE CALZE AUTOREGGENTI DONNE DEL NORD SUD SESSO COSA PIACE AGLI UOMINICare lettrici siciliane e calabresi non saltate subito a conclusioni affrettate, e voi donne piemontesi e lombarde non esultate troppo presto: il nord ed il sud a cui mi riferisco non sono quelli della nostra Italia, sono il nord ed il sud… del mondo!

Le donne del Nord sembrano essere maggiormente dotate a livello di seno, come confermato da TargetMap. Per visualizzare la mappa mondiale della grandezza media del seno in tutti i Paesi del mondo creata da TargetMap, cliccate QUI.

TargetMap è lo stesso che ha creato la famosa mappa mondiale delle dimensioni del pene in ogni stato del mondo (cliccate qui se volete vederla).

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Le dimensioni medie del pene in base ad una ricerca dell’università di Belfast

Dott. Loiacono Emilio Alessio Medico Chirurgo Medicina Chirurgia Estetica Plastica Cavitazione Dieta Peso Dietologo Roma Cellulite Sessuologia Smettere fumare Sesso  Rapporto Dimensioni Medie del pene Erezione in ItaliaA vedere le statistiche di Google, moltissimi utenti sembra che passino la giornata a cercare di rassicurarsi sulle dimensioni del proprio pene nel perenne dubbio di essere al di sotto della “normalità” (o nella mai vana speranza di risultare sopra la media della “virilità”). In un blog che si occupa non solo di medicina, ma anche di benessere psico-fisico e sessualità, ho trovato interessante pubblicare questo post, almeno per far trovare pace a tutti i “fissati” delle misure.

L’abitudine maschile di misurare e comparare le dimensioni del proprio pene trova un fondamento anche nel mondo della ricerca scientifica: l’Università di Belfast ha pubblicato una classifica delle misure del pene degli uomini di 113 Paesi del mondo.

Secondo la ricerca il record di lunghezza, in completa erezione, spetta ai congolesi, in testa alla classifica con 18 cm, seguiti dagli uomini dell’Ecuador e del Ghana. E noi? Il maschio italico si piazza al sesto posto della classifica generale, con 15,7 cm, secondi in Europa solo agli islandesi (16,5 cm).

La ricerca però si basa su statistiche raccolte dal web, motivo per cui è stata criticata subito dopo la sua pubblicazione.

Secondo i dati diffusi dall’università, a livello europeo al 3° posto per lunghezza del pene ci sono gli gli svedesi, con 15 cm, poi i greci con 14,7 cm, i tedeschi (14,5), spagnoli e inglesi sono pari merito con 14 cm, seguiti dai francesi con 13,5 cm. Quelli meno dotati sono i coreani, che si piazzano in coda alla classifica con 9,7 cm.

A quanto pare esiste quindi una correlazione tra Nazione e lunghezza degli attributi maschili. Secondo i dati della classifica, dove gli svedesi, i greci e i tedeschi variano da 14,5 a 15 centimetri, si evidenzia anche una correlazione tra la statura e la dimensione, motivo per cui gli orientali sono i meno dotati.

In Europa i nostri cugini francesi devono accontentarsi di una media scarsina, pari a 13,5 cm, e peggio ancora va per gli irlandesi e gli americani, seppure l’americano Jonah Falcon risulti il recordman assoluto (con 34 cm di lunghezza in erezione).

Dal punto di vista medico quello che posso dirvi è che solo con un pene al di sotto di 10 cm in erezione diventa difficile avere una penetrazione capace di un adeguato stimolo e può risultare più complesso (ma non impossibile in presenza di spermatozoi sani e vitali) il concepimento. Le dimensioni si possono incrementare, senza far miracoli, con gli specifici cicli di terapia meccanica e/o farmacologica integrati in modo opportuno, oppure con un apposito intervento di chirurgia.

Vorrei inoltre ricordare che la condizione di micropenia è relativa alla lunghezza media di riferimento (un po’ come dire che un micropene di un congolese potrà paradossalmente avere dimensioni maggiori di un pene “normale” coreano). Ad ogni modo io in Italia non parlerei di micropenia finchè le dimensioni del pene superino almeno i 7 cm di lunghezza in stato di erezione.

In definitiva: sopra i 10 cm di lunghezza in erezione un uomo: non ha un micropene; può tranquillamente soddisfare una donna; può avere dei figli.

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