Perdi 1000 calorie in un ora e mezza con questo super-allenamento!

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Dimagrire guardando una partita di calcio in tv

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO UOMO DONNA COPPIA DIVANO AMORE ABBRACCIATI GUARDANO LA TV CINEMA TELEVISIONE FILM SERIE TVMentre si guarda in tv una gara sportiva i muscoli si mettono in allerta, aumentano il battito del cuore, il respiro, la sudorazione ed il flusso del sangue cutaneo. Le reazioni dell’organismo durante l’attività fisica altrui osservata attraverso un video sono state misurate dai ricercatori della University of Western di Sydney, Australia. Lo studio è stato pubblicato su Frontiers in autonomic neuroscience. “Con l’impiego di microelettrodi inseriti nel nervo personale comune abbiamo registrato le reazioni dell’attività nervosa simpatica dei muscoli – spiega Vaughan Macefield, autore dello studio, in una nota stampa dei giorni scorsi – “Dopo 22 minuti di gare di corsa o di sport vigorosi, guardati in tv stando comodamente seduti in poltrona, i nervi reagiscono e inducono ad un aumento del battito cardiaco, della la respirazione, del flusso sanguigno cutaneo e della sudorazione”.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo

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Disturbi del comportamento alimentare in aumento tra gli uomini

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO PASTA DIETA MEDITERRANEA CUCINARE CIBO DIETA DIMAGRIRE CUCINA (2)La maggior parte delle persone pensa che i disturbi del comportamento alimentare siano confinati solo alle donne, in realtà non è così: tra gli Continua a leggere

Da obeso a personal trainer: Mike Waudby tenta il suicidio e perde 118 chili in 18 mesi

Dott. Loiacono Emilio Alessio Medico Chirurgo Medicina Chirurgia Estetica Plastica Cavitazione Dieta Peso Dietologo Nutrizionista Roma Cellulite Ecografie Smettere fumare Obesità Bendaggio Dimagrire Mike WaudbyAlcune storie ci fanno capire che nella vita sono poche le cose che non possono essere cambiate, se si è in possesso di passione, costanza e soprattutto una forza di volontà di ferro. Una di queste storie ci racconta la vita di Mike Waudby. Mike è un inglese 31enne di Kingston upon Hull che è arrivato a pesare 210 kg, un peso che sul suo corpo pesava così tanto – sia a livello fisico che mentale – da decidere di tentare il suicidio. Un gesto estremo che, però, ha fatto scattare qualcosa di positivo in lui e trovare la forza per dare un cambiamento definitivo alla sua vita. Oggi quel ragazzo, che non accettava la sua obesità, è un personal trainer e ha trovato anche l’amore.

 “Quando avevo 21 anni, pesavo 140 Kg. Uscivo con i miei amici, ma, una sera, una ragazza si è avvicinata a me e mi ha chiesto di lasciare il bar, le ho chiesto il perché e mi ha risposto che la mia vista infastidiva lei e le sue amiche. Da quel giorno mi sono chiuso in casa per sette anni, e non mi sono più fatto vedere in pubblico, a parte quando dovevo andare dal medico.”

Quello di Mike è stato un traguardo raggiunto con tanti sacrifici e sofferenze. Dopo essere stato offeso pesantemente sulla sua fisicità da tante ragazze, è rimasto chiuso in casa per ben 7 anni. A 29 anni l’ago della bilancia era arrivato a toccare la soglia 210 kg. Poi la decisione di porre fine alla sua vita con un mix di farmaci e alcol che paradossalmente, proprio grazie a quel peso tanto odiato, l’hanno lasciato solo leggermente stordito.

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Impegno e costanza

Dopo il tentato suicidio Mike apre finalmente gli occhi: la morte non è la soluzione. La morte è issare bandiera bianca. E lui questo non lo vuole. Decide di lavorare seriamente sul suo corpo. Prova a fare qualche semplice movimento nella sua camera da letto. Il corpo gli pesa. Ma lui non ha NESSUNA intenzione di mollare. Compra un tappetino e due manubri. Inizia ad allenarsi con costanza facendo pesi ed esercizi a corpo libero in casa, lontano dagli occhi indiscreti. Non lo fa per farsi vedere: lo fa per se stesso. Lo fa per dimostrarsi che lui è più forte di quel grasso che lo imprigiona. Aumenta di volta in volta i pesi, prima con profonda sofferenza, poi via via con sempre più coraggio e fiducia nei suoi mezzi, supportato dai consigli degli amici. Si accorge che il corpo umano ha dei margini per risollevarsi dall’inferno, che mai avrebbe immaginato. Si accorge che il suo corpo ce la può fare e che risponde sempre meglio agli stimoli. Successivamente decide di aver bisogno dell’aiuto di un istruttore professionista e prende coraggio: esce finalmente di casa e si iscrive in una palestra. Consulta medici ed esperti del campo. Mangia meglio. I carboidrati non sono più la sua droga: la sua droga ora è l’allenamento. Lo specchio non è più un nemico e finalmente i suoi tratti di bel ragazzo si delineano liberandosi del grasso in eccesso che avevano tenuto in ostaggio la sua bellezza e la sua vita. Si fidanza con una ragazza che condivide con lui la passione per la palestra ed il fitness. Il suo fisico diventa sempre più scolpito ed armonioso. In meno di due anni è riuscito a perdere ben 115 kg ed ora ha deciso di aiutare quelli che erano nelle sue condizioni, a cambiare vita. Ben fatto Mike, che tu possa essere di esempio e di ispirazione per tanti!

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Dimagrire riducendo le dimensioni dello stomaco senza chirurgia e bendaggio gastrico

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO OBESITA GRASSO SOVRAPPESO DIETA DIMAGRIRE METRO ADDOME PANCIA GRASSOSe tutti noi potessimo ridurre in questo preciso momento la dimensione del nostro stomaco, stasera a cena mangeremmo pochissimo e in pochi giorni perderemmo decine di chili di grasso. Questo perché il nostro senso di sazietà è strettamente correlato alle dimensioni di tale organo: la riduzione della dimensione dello stomaco comporta una ridotta capacità di assunzione di cibo, per ovvie ragioni meccaniche. In chirurgia si effettua il bendaggio gastrico a questo scopo (oppure l’applicazione temporanea di un palloncino intragastrico). Lo stomaco, riempendosi, trasmette all’ipotalamo il senso di sazietà. Se naturalmente lo stomaco è piccolo, basta poco cibo per sentirsi sazi.
Se il bendaggio gastrico chirurgico è una soluzione per i soggetti obesi, non è necessario per le persone in leggero sovrappeso, né tanto meno per le persone normopeso che voglio snellire, tonificare o rimanere tali, anche perché il bendaggio non è una operazione chirurgica libera da rischi, anche gravi, per il paziente. L’obbiettivo è quindi ridurre la dimensione dello stomaco agendo per altre vie, e vi spiego qui quali:

Potenziare il muscolo trasverso
Il muscolo trasverso è un muscolo addominale profondo che cinge le viscere per tutta la lunghezza dalle parte interna delle coste, sino alla spina iliaca e all’inguine. Il suo tono esercita pressione sulle viscere spingendole verso l’interno, stimola la peristalsi intestinale (effetto anti-stipsi) e riduce la dimensione del lume dello stomaco. Ergo: bisogna assolutamente tonificare il trasverso e mantenerlo tonico. Come fare? Eseguire due/tre volte a settimana da uno a tre set di crunch addominale con vacuum al massimo delle ripetizioni sino a cedimento. Ciò significa che durante l’esecuzione del crunch, in ogni ripetizione al termine della fase concentrica, dovete buttar fuori tutta l’aria forzando l’espirazione e contraendo per un paio di secondi. Dovete proseguire nella serie sino al cedimento. Senza cedimento non date stimolo e non riuscirete a tonificare. L’esercizio va eseguito a stomaco vuoto.

Riempire lo stomaco a calorie zero
Riempite, durante i pasti (in particolare pranzo e cena), gran parte dello stomaco con alimenti ad alto contenuto idrico e ridotto contenuto calorico, facendo precedere alla pietanza calorica vera e propria una ciotola abbondante di insalata mista (pomodoro, cetriolo, finocchio, sedano, peperoni, insalate verdi, ecc.) condita con olio extravergine di oliva e/o olio di semi di canapa e un cucchiaio di olio di lino, aceto o succo di limone. Dopo questo piatto di verdure, consumate almeno un paio di frutti con buccia (es.: due mele, una mela e una pera, due arance tarocco grandi ecc.). Dopo di che potete partire con la pietanza a medio/basso ig, di cui vi ho dato esempio in precedenza (ad esempio una porzione di salmone al vapore con pane di segale, un piatto di lenticchie o di ceci, pasta con legumi – con due parti di pasta per una di legumi -, una porzione di ricotta vaccina con pane integrale, ecc. ecc., aiutandovi con le tabelle degli indici glicemici presenti nel ns. sito). Se, a fine pasto non vi sentite ancora a posto, riempitevi con altra frutta con buccia (es.: mele, arance, pere, ecc.) o due/tre noci. Se siete soggetti non particolarmente preposti a ingrassare, potete riempire lo spazietto rimasto con un po’ di cioccolato o un dolcetto, il quale da solo difficilmente porterà il vostro pasto misto ad alto carico glicemico. Nota: alcuni soggetti hanno problemi ad assumere frutta o dolce a fine pasto, come del resto viene posto in attenzione dalla dietetica dissociata. Infatti la frutta e il dolce, possedendo zuccheri semplici, necessitano di passare rapidamente per lo stomaco. Se assunti a fine pasto, possono trattenersi troppo a lungo con fermentazione e produzione di gas. Questo in verità dovrebbe succedere solo in soggetti molto sensibili, se avete avuto l’accortezza di fare un PICCOLO pasto come indicato già da prima, e soprattutto se non avete assunto fritti (il fritto è un tabù non solo per l’effetto ingrassante, ma anche per quello intossicante dato che denatura gli oli di cottura). Ma se questo effetto di produzione di gas si verifica in voi, allora la frutta lasciatela nel prepasto e negli spuntini. Attendete almeno 15 minuti prima di partire con la pietanza calorica (quindi: insalata, frutta, attendere 15 minuti, e poi salmone o ricotta, ecc.).

Glucomannano: un integratore molto utile
Se ciò non bastasse, potete assumere tra l’insalata e la frutta prepasto una compressa di glucomannano 1-2g con due bicchieroni di acqua. Tale fibra aumenta fino a 100 volte il suo volume riempiendo lo stomaco ed aiutando la motilità intestinale. Oppure potete utilizzare una manciata di orecchiette di crusca sempre con due bicchieroni di acqua (questa fibra aumenta sino a 10 volte il suo volume). Se volete approfondire il fuzionamento di questo eccezionale integratore, cliccate qui.

Dal meno saporito al più
Ancora un’ultima osservazione: mangiare PRIMA verdure e frutta rispetto al piatto calorico è importante anche perché rispetta il principio “dal meno saporito al più”. Cioè, quando ci si alimenta, è bene incominciare a masticare prima ciò che ha meno sapore, e poi ciò che ne ha di più. Infatti, difficilmente se partite mangiando della pasta ben condita, troverete gustosa l’insalata. Viceversa l’insalata sarà squisita se gustata come primo alimento. Provare per credere.

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Quando la palestra diventa un’ossessione

MEDICINA ONLINE PALESTRA ALLENAMENTO UOMO MUSCOLI PESI BELLEZZA GINNASTICA PESISTICALo sport ti piace così tanto che preferisci correre che stare con il partner? Attenzione, potresti soffrire di “exercises addiction“, assuefazione all’attività fisica. In poche parole, ti droghi con la palestra e il fitness. La dipendenza da esercizi è stata ora documentata e analizzata da Alessandro Sartorio, primario di endocrinologia dell’Istituto auxologico di Milano per conto dell’Associazione degli endocrinologi europei.

E i dati lasciano di stucco: “Si stima che il 3-4 per cento della popolazione ne soffra, ma in alcune nicchie, come le palestre, si arriva al 40 per cento” afferma Sartorio. È difficile accettare l’idea di dipendenza, “ma sport, corsa e ginnastica vanno considerati come un farmaco, che non può essere autogestito” continua l’esperto. Le controindicazioni possono essere pesanti: “Abuso di sostanze energetiche, eccessivo calo del peso e della massa grassa, problemi cardiovascolari”. Insomma, gli addominali a tartaruga non valgono tanto. E nemmeno una silhouette perfetta, “soprattutto se pensiamo che nelle donne la mania per il fitness si associa spesso a disturbi del comportamento alimentare”.

Come capire però se si è addicted o portatori sani di muscoli sodi? “Quando lo sport non basta mai e si programma l’intera giornata attorno ai tempi della corsa o della palestra, trascurando il proprio lavoro, gli amici, la famiglia e altre forme di divertimento”. E la cura può essere difficile: “Lo sport scatena endorfine, che procurano benessere e il cui dosagggio va riequilibrato. Ci vuole un medico esperto”.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
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Per dimagrire è meglio fare i pesi o la Zumba?

MEDICINA ONLINE PALESTRA ALLENAMENTO DONNA MUSCOLI PESI BELLEZZA GINNASTICA PESISTICA
Da quando negli anni ’70 è esplosa la “pazzia del jogging”, l’attività aerobica è il metodo preferito da quelli che cercano di “perdere peso” e consigliato dalla maggior parte dei dietologi. Le aree di allenamento con i pesi all’interno delle palestre si sono gradualmente ridotte per fare posto agli attrezzi progettati per aumentare il ritmo cardiaco con grande felicità delle aziende produttrici degli stessi. Nei centri “wellness” inoltre impazzano i corsi aerobici musicali come la zumba, il power walking, la fit boxe e lo spinning. Vista la grande popolarità che ancora oggi continua ad avere l’attività aerobica, non posso fare a meno di chiedermi e chiedervi:

Perché le persone che fanno solo ed esclusivamente attività aerobica, non riescono facilmente a dimagrire?

Una rapida occhiata a qualsiasi incontro di atletica leggera di livello nazionale spiega chiaramente gli effetti dell’allenamento aerobico confrontato con quelli dell’allenamento anaerobico. Paragonate il fisico dei corridori sui 100 m piani con quello dei corridori sulla lunga distanza, come i maratoneti. Anche se gli sprinter fanno poca o zero attività aerobica, hanno percentuali di grasso corporeo più basse di quelle delle loro controparti aerobiche ed hanno un fisico più muscoloso. Al contrario, la mancanza di massa muscolare del maratoneta gli conferisce un aspetto un po’ rachitico. Le sue escursioninella zona aerobica hanno provocato per adattamento specifico la perdita di tessuto muscolare. Dato che il muscolo pesa più del grasso, è il tessuto da cannibalizzare preferito del corpo per cercare di alleggerire il carico da trasportare.

Leggi anche: Cosa succede al tuo corpo quando smetti di mangiare pasta e pane

A volte le persone più magre non hanno tono.
L’attività anaerobica, come il sollevamento pesi, può non essere politicamente corretta ma, se il vostro obiettivo è la perdita di grasso, è fisiologicamente e biochimicamente corretta. Dato che il linguaggio influenza il nostro modo di pensare, cominciamo riconsiderando il nostro vocabolario. Vorrei incoraggiarvi a cancellare alcune parole dal vostro dizionario personale. Parole come tono, forma, scolpire, e tutte le altre vaghe descrizioni che sentite negli info commerciali serali trasmessi dalle TV locali. Questi termini sono irrilevanti per quanto riguarda gli adattamenti che ci si può attendere da qualsiasi forma di attività fisica. In realtà, i tessuti corporei che potete controllare esteticamente sono solo due: il muscolo e il grasso e questi tessuti possono essere influenzati solo in due modi: potete guadagnare o perdere tramite i due meccanismi biologici che costituiscono il nostro metabolismo: l’anaboismo ed il catabolismo. Il “tono” si riferisce semplicemente a uno stato di contrazione parziale, involontaria, dovuta al lavoro muscolare. Anche il più grassoccio di voi può avere tono muscolare, mentre a volte le persone più magre non hanno tono.

Leggi anche: Trucchi per dimagrire in fretta: il mentolo

Guadagnare muscoli
Se riformuliamo la questione pertanto possiamo dire che l’obiettivo è guadagnare muscolo e perdere grasso. Quando ci riuscite, lasciate pure che gli altri dicano che siete scolpiti e avete tono. Ovviamente, molte persone, influenzate dai fisici eccessivamente massicci che adornano le copertine delle riviste di bodybuilding, rifuggono dalla prospettiva di guadagnare massa muscolare. È un peccato: la miofobia impedisce alle persone di raggiungere i propri obiettivi nel fitness più di qualunque altro singolo fattore. Pochi chilogrammi di muscolo in più possono produrre una grossa differenza nel fisico, per non parlare della salute e del benessere. Il muscolo (a differenza del grasso) ha bisogno di nutrimento per sopravvivere. Più massa muscolare avete, più efficiente sarà il vostro metabolismo basale: i muscoli grossi usano più energia di quelli piccoli, anche durante il sonno. Accomunate un metabolismo basale più elevato, ad una corretta alimentazione e col tempo dimagrirete come mai in vita vostra! I personal trainer considerano l’allenamento con opposizione di resistenza lo strumento più importante della loro “cassetta degli attrezzi” professionale. Dave Sinnot, allenatore di molte grandi stelle di Hollywood, compresi Sean Penn e Angela Bassett, è impressionato dalla paura che le persone manifestano per l’allenamento con i pesi: “le persone che pensano che l’allenamento aerobico sia il metodo migliore per perdere grasso, sono completamente fuori strada. Ho lavorato con persone che passano la metà delle ore di veglia a fare una qualche forma di esercizi aerobici. Si lamentano del fatto che non stanno più ottenendo risultati. Appena spostiamo l’enfasi sull’allenamento con i pesi e le modifiche della dieta, cominciano sempre a migliorare immediatamente. È come se il loro corpo lo agognasse!”. Dave mi ha detto che Angela Bassett (protagonista di “What’s Love Got To Do With It”) non era, come molte persone credono, molto dotata geneticamente, e che in realtà era “rotondetta” quando ha cominciato a lavorare con lei. Pensate a come è oggi a 50 anni suonati…

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Qual è pertanto l’approccio migliore per le persone che vogliono migliorare la loro composizione corporea? Non eliminate le sessioni di aerobica. Fare un paio di sessioni alla settimana di 20-30 minuti di camminata in salita per esempio è una buona abitudine. Allenatevi coi pesi.

1) Troppi esercizi: un esercizio per ogni gruppo muscolare per allenamento è più che sufficiente. Il trucco sta nello scegliere gli esercizi giusti, e allenarli duramente. Dimenticatevi di “allenare il muscolo da angoli diversi” e degli esercizi di “modellamento”: è solo propaganda creata nei circoli di bodybuilding.

2) Esercizi inefficaci: non evitate i cosiddetti esercizi “hard core” per paura di ottenere risultati. Scegliete gli esercizi multiarticolari, come gli squat e le loro varianti, le distensioni su panca e le loro varianti, le trazioni alla sbarra e le distensioni per le spalle. I muscoli più piccoli come bicipiti, tricipiti e polpacci ricevono uno stimolo sufficiente quando eseguite questi movimenti multiarticolari.

3) Livello di intensità insufficiente: un numero alto di ripetizioni NON “tonifica” un muscolo! Per i principianti, un numero alto di ripetizioni è importante per rafforzare i tessuti connettivi e permettere l’apprendimento tecnico. Ma per la costruzione muscolare ottimale, restate nel range delle 6-12 ripetizioni per la maggior parte degli allenamenti. Se e quando arriverete al punto in cui non volete altra massa muscolare, semplicemente riducete il volume e la frequenza dell’allenamento.

4) Mancanza di progressione e varietà: se non cercate di aumentare la forza, il corpo smetterà di rispondere. Allo stesso modo, se vi allenate sempre nello stesso modo esatto per periodi di tempo prolungati, il corpo si abituerà alla monotonia e smetterà di rispondere, indifferentemente da quanto è buono l’allenamento. È per questo motivo che non esiste il programma di allenamento perfetto. La maggior parte degli allenatori di successo usa molti programmi, che ruota quando necessario. Come consiglio finale, ricordatevi che l’intera professione del personal trainer si basa sul fatto che l’allenamento con i pesi funziona! Non fate l’errore di pensare di non aver bisogno di uno di questi professionisti. L’investimento in un personal trainer bravo si ripaga velocemente con risultati che non potreste mai nemmeno sognare di raggiungere da soli!

Leggi anche: Per dimagrire è meglio eliminare carboidrati o i grassi? L’esperimento dei due gemelli

Considerate infine che:

1) Secondo uno studio recente presentato sulla rivista IDEA, l’istruttrice di attività aerobiche nella media (Zumba, Fit Boxe, GAG, spining…) ha il 18% di grasso corporeo. Un valore superiore non solo a quello delle body builder natural (12%) ma anche di quello delle sollevatrici di peso agoniste nella media (16%).

2) Secondo uno studio recente pubblicato sulla rivista Muscular Development, nei polpacci dei maratoneti si osservano necrosi (morte del tessuto) ed infiammazione muscolare anche 7 giorni dopo la corsa.

3) Secondo il dott. Marc Breehl, un esperto anestesiologo che si sta specializzando in chirurgia cardiaca, il cuore allargato degli atleti aerobici è molto più debole, e non più forte, di quelli con un passato anaerobico.

Leggi anche: Dimagrire scientificamente: scopri i fattori che aumentano o rallentano il tuo metabolismo

4) L’allenamento con opposizione di resistenza (con i pesi!) produce molti benefici per il cuore e il sistema cardiovascolare, compresa una maggiore frazione di espulsione del ventricolo sinistro, e una maggiore elasticità delle pareti delle arterie (Power: A Scientific Approach, del dott. Fred Hatfield).

5) Praticamente tutto quello che facciamo nella vita è anaerobico o al massimo aerobico a bassissima intensità (camminata). L’attività aerobica intensa è uno stato artificiale a cui l’organismo umano non è ben abituato. Per la maggior parte delle persone, la perdita di funzionamento associata all’invecchiamento è dovuta alla mancanza di forza e non alla mancanza di capacità aerobica.

Articolo in parte tratto da “Physically Incorrect” di Charles Staley

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Palestra: i tre errori che fanno quasi tutte le donne

MEDICINA ONLINE PALESTRA ALLENAMENTO DONNA MUSCOLI PESI BELLEZZA GINNASTICA PESISTICAVedo spesso in palestra, ragazze che passano ore sullo step o sul tapis roulant, che fanno bagni di sudore, arrivando spappolate a fine allenamento ma che non riescono a perdere i cuscinetti sui fianchi. Eppure sono convinte di fare tutto il necessario per eliminare grasso e cellulite. Queste ragazze però non sanno che l’eccesso può portare al risultato opposto. Queste effetto è dato dalla risposta endocrina all’attività fisica. Allenamenti troppo lunghi e troppo provanti per il corpo, come sono appunto le ore passate a sudare sullo step favoriscono il rilascio da parte dell’organismo di cortisolo: il più grande nemico del dimagrimento.

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