I dieci lavori che portano più facilmente al divorzio

MEDICINA ONLINE UOMO TRISTE DOLORE MAL DI TESTA PENSIERI DEPRESSIONE STANCHEZZA STANCO BRUTTOGli esperti hanno notato che spesso le coppie entrano in crisi per colpa del lavoro. Assenze continue, distrazioni, viaggi, occasioni per entrare a contatto con gente nuova possono generare, alla lunga, sofferenze e stati d’animo negativi nel partner che deve “subire”.
A quanto pare ci sono delle professioni che, più di altre, hanno condotto le coppie alla separazione o al divorzio. Lo studio in questione è stato condotto dal magazine britannico “The Telegraph” e dà una mappa dei lavori che portano più problemi e più discussioni tra partner. Analizzando il tasso delle separazioni e quello delle persone non sposate, in funzione delle loro professioni, è stata stilato un elenco che contiene i dieci mestieri che sarebbe preferibile evitare se non si vuole mandare in tilt il proprio matrimonio o la propria vita a due:

1. Ballerine e coreografe (43% di separazioni)
2. Barman (38%)
3. Fisioterapisti (38%)
4. Infermieri (28%)
5. Artisti e sportivi (28%)
6. Portieri di albergo (28%)
7. Telemarketers (28%)
8. Camerieri (27%)
9. Muratori o tecnici edili (26%)
10. Chef di cucina (20%).

Come potete notare – e non poteva essere altrimenti – sono tutti lavori che portano notorietà (sportivi, ballerine, artisti…) o che sono a stretto contatto con molte persone (portieri, camerieri, barman…).

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Quali sono i segni zodiacali che tradiscono di più?

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO AMORE COPPIA SESSO SESSUALITA ABBRACCIO MATRIMONIO MASTURBAZIONE ORGASMO (8)Premessa importante: io non credo affatto nei segni zodiacali e nell’oroscopo, però ho trovato in rete questo articolo su Publiweb e ho deciso di proporvelo, giusto per rilassarci un po’ con qualcosa di leggero! Giusto per la cronaca: io sono del “leone”.

C’è davvero un legame tra il segno zodiacale e la propensione a tradire? Per chi crede alle influenze astrali è evidente che esistano certe predisposizioni per cui può sembrare logico che un uomo o una donna appartenenti ad un certo segno zodiacale siano facilmente eticattabili come “traditori”.

Vediamo, dunque, segno per segno, le caratteristiche di ogni segno in relazione al tradimento.

Ariete: conquista per il puro gusto di conquistare, ma se va oltre è perché, solitamente, non è più innamorato.

Toro: può essere vittima del bisogno di sedurre ed è portato a scaricare la cattiva coscienza attraverso regali al partner ufficiale per cancellare i sensi di colpa.

Gemelli: ama sedurre più con le parole che con i fatti. E’ portato per i tradimenti virtuali e se scopre di essere tradito di certo non se ne fa una malattia.

Cancro: tradisce prevalentemente quando si sente troppo trascurato visto che solitamente in amore pretende molte attenzioni.

Leone: normalmente è molto fedele e potrebbe tradire solo quando sente calare l’attenzione del partner, ma se viene tradito diventa feroce.

Vergine: tradisce di rado e se arriva a tanto è solo perché si accorge che l’altra/o non lo apprezza come vorrebbe.

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Bilancia: può cedere a certi corteggiamenti, anche se di solito non tradisce.

Scorpione: se dovesse capitargli l’occasione con buona probabilità non se la lascerebbe scappare. Ovviamente in maniera scaltra e senza clamori.

Sagittario: tradisce quando ha voglia di provare nuove emozioni o esperienze divertenti. Se tradito sarebbe anche capace di perdonare e dimenticare.

Capricorno: non è adatto al tradimento anche perché ha bisogno di programmare ogni minimo dettaglio e la cosa è faticosa.

Acquario: inquieto e curioso, può tradire quando è attratto dall’intrigo. Sa camuffare perfettamente le sue scappatelle.

Pesci: solitamente tradisce per amore, solo quando sa che troverà dall’altra parte una grande sentimento e nuove emozioni.

E voi vi ritrovate nella descrizione del vostro segno zodiacale?

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James Bond? Nella realtà sarebbe un alcolista cirrotico ed impotente

Dott. Loiacono Emilio Alessio Medico Chirurgo Roma Medicina Chirurgia Estetica Rughe Filler Cavitazione Peso Dimagrire Pancia Grasso Dietologo Cellulite Senologo Pene Studio Grasso Pancia Sessuologo e Sesso Sport JAMES BOND ALCOLISTA E IMPOTENTE 01

Altro che affascinante e tenebroso: James Bond nella realtà sarebbe un alcolista cirrotico impotente ed anche un po’ stupido!

Tutti conoscono queste tre parole: “Bond, James Bond”. E’ la famosa presentazione con charme della spia più famosa dei romanzi e del cinema: l’agente 007. Ma se invece che un personaggio inventato fosse una persona in carne ed ossa, le parole gli uscirebbero di bocca un po’ distorte: qualcosa come “Booond, Jaaames Booond”, strascicando le vocali come capita a chi ha bevuto troppo ed è ubriaco. «Probabilmente malato di cirrosi epatica, destinato a morire intorno ai 50 anni e certamente incapace di compiere le imprese che gli vengono attribuite, dal punto di vista fisico, mentale e in effetti anche sessuale»: questa è l’amara diagnosi fornita da un gruppo di specialisti sull’ultimo numero del British Medical Journal: lo studio – ironico fin dal titolo – lo potete trovare a questo link: Were James Bond’s drinks shaken because of alcohol induced tremor? (cioè ” i drinks di James Bond erano agitati a causa dei tremori indotti dall’alcol?”).

Playboy? No, impotente

Nessun vero agente segreto, diciamo pure nessun uomo, potrebbe disinnescare una bomba atomica, seminare il nemico a bordo di un’Aston Martin, centrare ogni bersaglio con la pistola, dopo avere ingurgitato una quantità d’alcol simile alla sua, affermano gli studiosi. Quanto alle “Bond girls”, le meravigliose ragazze con cui il nostro Bond trascorre puntualmente focose notti, concludono i colleghi, è probabile che al massimo gli sarebbero servite per farsi rimboccare le coperte, perché nel suo stupore etilico sarebbe incapace di combinare alcunché sotto le lenzuola, tranne dormire. Senza contare che l’abuso di alcol e sigarette determina un alto rischio di sviluppare la disfunzione erettile.

Agente 007 o ubriacone?

I medici delle Midlands autori del rapporto si sono letti per filo e per segno tutti e 14 i romanzi di Ian Fleming, segnandosi ogni drink buttato giù dal protagonista. Alla fine è uscito un calcolo impressionante: Bond beve una media di 92 unità alcoliche alla settimana, quattro volte la dose raccomandata dal National Health Service, ed è possibile che quando ce la mette tutta arrivi a 130 unità. Per avere un termine di paragone, è come ingollare mezza bottiglia di vodka al giorno, tutti i giorni, o trenta bicchieri di vino alla settimana. «Un alcolizzato cronico», lo definiscono i dottori.

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Mira precisa con la pistola? Impossibile con la mano tremante

Il nostro James è un pistolero sopraffino ma nella realtà non farebbe centro neanche ad un metro di distanza, a causa dei tremori indotti dall’alcolismo cronico. Non c’è da meravigliarsi che, secondo una frase diventata celebre, preferisca sempre il suo Martini “shaken, not stirred”, agitato, non mescolato: nella vita reale la mano gli tremerebbe così tanto che di certo gli verrebbe molto agevole agitare i propri drink. «I comportamenti che gli vengono attribuiti non sono consistenti con le sue reali condizioni», conclude il rapporto. Taglia corto il Sun, tabloid popolare e impertinente: “James Bond, un ubriacone impotente”.

Ubriaca la penna, ubriaco il protagonista

Conoscendo le “abitudini” della penna che lo ha creato, non c’è da sorprendersi che 007 sia così dipendente dall’alcol, insinua il British Medical Journal: «Ian Fleming morì a 56 anni di disturbi cardiaci dopo una vita di notori eccessi di alcolici e tabacco. Si potrebbe prevedere un’analoga aspettativa di vita per Bond». I tempi in cui Fleming concepì la fortunata serie di 007, naturalmente, erano diversi dai nostri: non che negli anni ’50-’60 si bevesse necessariamente di più di oggi, ma certo con meno consapevolezza dei danni che l’alcol può causare alla salute. L’idea di studiare il grado di alcolismo di un personaggio della fantasia non è una stravaganza: ha appunto lo scopo di richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica sui pericoli per chi beve troppo. Se vedete James Bond al cinema che fa polpette dei cattivi di turno, compie acrobazie in auto ed è un seduttore implacabile a letto, pur avendo sempre  un Martini in mano, provate a immaginarlo come un fallimento su tutta la linea e magari starete più attenti quando andate al pub il sabato sera. Chissà se nei prossimi film su 007, tenendo conto di un simile monito, il regista gli metterà in mano una Coca Cola Zero ed una sigaretta elettronica!

DI ENRICO FRANCESCHINI FONTE LA REPUBBLICA

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I rimpianti del sesso: lui si rammarica di non averlo fatto con più persone, lei di averlo fatto con quelle sbagliate.

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO AMORE COPPIA SESSO SESSUALITA ABBRACCIO MATRIMONIO MASTURBAZIONE ORGASMOGli uomini e le donne hanno rimpianti diversi sulla propria vita sessuale. Lui si rammarica di non averlo fatto con più persone, lei è dispiaciuta di averlo fatto con quelle sbagliate. L’attestano 3 ricerche condotte complessivamente su circa 25.000 persone dalle università del Texas e della Ucla-California-Los Angeles university, pubblicate su Archives of Sexual behavior.

I tre rimpianti maschili e femminili più diffusi

Le indagini per valutare le differenze di genere si sono basate su questionari sui desideri sessuali a risposta libera, racconti scritti, quiz sul rimorso con punteggi e test svolti in internet. I risultati mostrano che, nella classifica dei rimorsi più diffusi, i primi 3 rimpianti maschili sono: essere stati troppo timidi negli approcci, non sessualmente coraggiosi da giovani e poco avventurosi quando erano single. Per le donne, invece, il rimorso in cima alla classifica dipende dall’avere avuto il primo rapporto sessuale con il partner sbagliato e, al secondo posto, con uomini poco attraenti.

Parola alla ricercatrice

Martie Haselton, psicologa alla Ucla university di Los Angeles, che ha diretto le indagini, ci spiega: “Le pressioni evolutive spiegano probabilmente i diversi rimorsi. Tali differenze sono legate al processo evolutivo e riproduttivo e il rimpianto può giocare un ruolo importante nella sopravvivenza della specie e nella riproduzione. Infatti per gli uomini, dal punto di vista evolutivo, aver perso occasioni di rapporti potenziali con altre donne significa avere perso delle opportunità riproduttive in più. Invece per le donne la sessualità richiede un periodo di maggiore investimento a finalità riproduttiva e quindi nella prole migliore possibile dal punto di vista genetico, ed include inoltre i 9 mesi di gravidanza ed il periodo di allattamento”.

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Andrew Wardle: “Sono nato senza pene ma sono stato con oltre cento donne”

Dott. Loiacono Emilio Alessio Medico Chirurgo Roma Medicina Chirurgia Estetica Rughe Filler Cavitazione Peso Dimagrire Pancia Grasso Dietologo Cellulite Senologo  Studio Grasso Pancia Sessuologo Sesso Viagra HD Dimagrire ANDREW WARDLE NATO SENZA PENE”Sono nato senza pene ma sono stato con oltre 100 donne.” Queste le parole di Andrew Wardle, 39 anni, di  Stalybridge della contea di Greater Manchester in Inghilterra, nell’intervista rilasciata a The Sun.

Andrew avrà un pene

Andrew, di professione bodyguard, è nato senza pene. Tra pochi giorni però con una operazione complicata un lembo di pelle del suo braccio sarà trapiantata e innestata nell’area pubica. Dopo l’operazione così Andrew sarà in grado di avere rapporti sessuali completi. Intervistato dal tabloid britannico The Sun Andrew ha raccontato la sua vita complicata tra operazioni e bullismo. “Ancora non ci posso credere. Finalmente avrò un pene perfettamente funzionante. Potrò iniziare a vivere come una persona normale. Potrò fare molte cose che le persone danno per scontato – continua Andrew – come il sesso o mettere su famiglia.”

Leggi anche: L’uomo con il pene più grande del mondo:”Facevo sesso orale da solo e da morto donerò il mio pene ad un museo”

Una vita difficile

Andrew, dopo esser stato abbandonato dalla madre diciassettenne è stato adottato da una famiglia di Stalybridge passando un’infanzia infelice tra ospedali e operazioni. Ben 15 solo per ricostruire la vescica. “Quando andavo a scuola sono stato anche vittima di bullismo. Prima ragazza? A 17 anni – racconta Andrew – Ho fatto uso di ecstasy e Lsd e ho anche tentato il suicidio. Ho veramente toccato il fondo. Poi finalmente la svolta.” “Presto scriverò un libro sulla mia vita” conclude Andrew.

Molto successo con le donne

La cosa molto interessante è che, nonostante la mancanza di un vero pene, Andrew confessa di aver molto successo con le donne: “Sono stato con oltre 100 donne. Ho avuto molto successo perché riuscivo ad impostare le relazioni non solo sul sesso.” Questo dovrebbe far riflettere molti uomini che si lamentano di essere “belli e simpatici” ma di non trovare una ragazza: forse l’errore è pensare sempre al sesso dimenticandosi che le donne vogliono qualcosa di diverso rispetto ad un rapporto basato esclusivamente sulla fisicità.

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Pillola contraccettiva per uomo: ora è davvero possibile

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO FARMACISTA FARMACIA FARMACO PILLOLA COMPRESSA PASTICCA MEDICAMENTO INTEGRATORE ALIMENTARE PRINCIPIO ATTIVO VITAMINE (2)E’ davvero una svolta epocale per la ricerca sulla contraccezione. Un gruppo di ricercatori dell’Istituto di scienze farmaceutiche dell’Università Monash di Melbourne, in Australia, ha studiato una nuova pillola anticoncezionale per l’uomo che potrebbe essere disponibile entro 10 anni. Il nuovo farmaco è basato su una tecnica non ormonale, facilmente reversibile e senza effetti futuri sulla prole. La prova è stata testata su alcuni topi di laboratorio, geneticamente modificati. Gli scienziati hanno disattivato loro due proteine essenziali per il trasporto dello sperma e stanno sperimentando medicinali per bloccarle. Lo studio ha mostrato che i topi maschi risultavano infecondi al 100% dopo la disattivazione delle proteine che convogliano il liquido seminale dall’epididimo all’uretra, senza effetti sul comportamento o sulle funzioni sessuali degli animali. La ricerca è stata guidata dal professor Sabatino Ventura ed è stata pubblicata sulla rivista scientifica americana Proceedings of the National Academy of Sciences.

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La paura di restare single ti fa scegliere il partner sbagliato

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO AMORE COPPIA SESSO SESSUALITA ABBRACCIO MATRIMONIO MASTURBAZIONE ORGASMO (6)Essere single ti mette ansia? Dovresti invece cercare di restare calmo, perché la paura di restare single ti potrebbe far scegliere il partner sbagliato, rimandando così all’infinito (o precludendo) l’incontro giusto, quello romantico e duraturo. Lo sostengono gli psicologi dell’Università di Toronto che, con una ricerca condotta su 153 single pubblicata sul Journal of Personality and Social Psychology, smentiscono così anche il luogo comune per cui sarebbero soprattutto le donne a non voler restare sole. La paura della solitudine colpisce tutti allo stesso modo.

Le lamentele dei single

I ricercatori hanno stilato la classifica delle più comuni lamentele dei single, angosciati dallo stare soli. Se lei pensa soprattutto “ho paura di restare sola da vecchia” oppure “mi sento che dovrei avere una relazione romantica alla mia età” e che “le persone che non si fidanzano sono un po’ tristi”, lui invece dice “delle volte sento che tutti hanno una relazione tranne me”. Sia uomini che donne dichiarano poi, in ordine: “penso che si avvicini il momento che sia troppo tardi per avere una relazione”, “mi viene l’ansia a pensare che sarò single per sempre”, “devo trovare un partner prima che sia tardi per avere e crescere figli”, “sto diventando vecchio e sarà sempre più difficile trovare qualcuno”, “se non mi sposerò mai avrò una vita solitaria”. A lei, infine, preoccupa anche il giudizio altrui e dichiara: “come mi giudicheranno gli altri se resto sola troppo tempo?”.

La paura di restare soli

“Le persone con una forte paura di restare single sono più portate a fare scelte sbagliate nelle relazioni di coppia, scelgono il partner non adatto e restano infelici – sottolinea Stephanie Spielmann, che ha diretto lo studio. L’ansia svolge un ruolo chiave nelle future relazioni ad alto rischio di instabilità perché decise sulla scia delle proprie paure. La paura della solitudine è una esperienza dolorosa sia per gli uomini che le donne, infelici allo stesso modo – concludono i ricercatori.

Se essere single ti genera ansia o senti di scegliere continuamente il partner sbagliato, prenota la tua visita e, grazie ad una serie di colloqui riservati, ti aiuterò a gestire e superare questa situazione.

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Le regioni italiane dove si consuma più Viagra

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO FARMACISTA FARMACIA FARMACO PILLOLA COMPRESSA PASTICCA MEDICAMENTO INTEGRATORE ALIMENTARE PRINCIPIO ATTIVO VITAMINE (5)L’Italia si pone al secondo posto in Europa per consumo di Viagra, dopo l’Inghilterra, con oltre 86 milioni di compresse vendute in 15 anni. La Lombardia è la prima regione italiana per consumo di Viagra, con oltre un milione di compresse acquistate nel 2013. Tuttavia la prima regione per consumo pro-capite, nel 2013, è l’Emilia-Romagna, con 588 compresse ogni mille uomini over 40, seguita da Toscana (563 compresse ogni 1.000 over 40) e Liguria (546 ogni 1.000). La Regione dove si consuma meno Viagra è la Basilicata con solo 230 pillole blu ogni 1.000 over 40. Roma invece detiene il primato per il maggior numero di compresse vendute nel 2013, oltre 570 mila, mentre le città dove si registra il maggior consumo pro capite sono Piacenza, Rimini e Livorno. In coda alla classifica le città meridionali, dove i consumi si attestano su valori inferiori alla media. All’ultimo posto c’è Ogliastra in Sardegna.

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