Differenza tra apnea ostruttiva del sonno ed apnea-ipopnea notturna

MEDICINA ONLINE APNEA OSTRUTTIVA NEL SONNO IPOPNEA VIE AEREE RUSSARE RUSSAMENTO IPOPNEA SINDROME OSA OSAS OBSTRUCTIVE SLEEP APNEA SYNDROME DORMIRE POLISONNOGRAFIA ASFISSIASindrome da apnea ostruttiva del sonno

L’apnea ostruttiva del sonno o “sindrome delle apnee ostruttive nel sonno” (in inglese “OSAS“, acronimo da “Obstructive Sleep Apnea Syndrome” od “OSA“, acronimo da “Obstructive Sleep Apnea“) è una sindrome caratterizzata da pause ripetute della respirazione (apnea) mentre il paziente dorme; le interruzioni della respirazione sono dovute all’ostruzione temporanea – totale o parziale – delle vie aeree superiori. L’apnea ostruttiva del sonno fa parte di un gruppo di condizioni denominato “apnea durante il sonno” (in inglese “sleep apnea”). Esistono tre diversi tipi di apnea durante il sonno:

  • apnea ostruttiva durante il sonno (OSA): l’apnea è causata da ostruzione temporanea della alte vie aeree che provoca mancata pervietà delle vie aeree;
  • apnea centrale durante il sonno (CSA): l’apnea è causata da perdita temporanea dell’impulso nervoso respiratorio;
  • apnea mista durante il sonno (MSA): l’apnea è causata da perdita temporanea sia dell’impulso nervoso che della pervietà delle vie aeree superiori.

L’apnea ostruttiva notturna è accompagnata da una diminuzione della saturazione di ossigeno e può rendere il sonno meno ristoratore, col risultato che il paziente può avere eccessiva sonnolenza diurna ed uno scarso livello di vigilanza, con tutti i rischi che ciò comporta, specie se esso svolge un lavoro pericoloso, dove è necessario mantenere sempre alto il livello di attenzione. Poiché le pause di breve durata si verificano normalmente durante il sonno anche in individui sani, la vera condizione clinica di sleep apnea è definita dall’arresto del respiro della durata di almeno 10 secondi e per almeno 30 episodi in periodo di sonno di 7 ore.

Sindrome da apnea-ipopnea notturna

Oltre all’apnea, gli individui con alterazioni dell’attività respiratoria durante il sonno possono anche presentare ipopnea: in questi casi spesso si usa l’espressione “sindrome da apnea-ipopnea notturna” o “sindrome da apnea-ipopnea nel sonno” (in inglese “sleep apnea-hypopnea syndrome”, da cui l’acronimo SAHS). Simile all’apnea, l’ipopnea rappresenta episodi discreti di ipoventilazione durante il sonno, in corrispondenza dei quali si verifica un calo significativo della saturazione dell’ossigeno nel sangue arterioso (SaO2). L’etimologia greca dei termini ci aiuta a differenziare i due disturbi:

  • apnea: dal greco ἄπνοια «mancanza di respiro» che deriva da ἀ- privativo (che indica mancanza totale) e πνέω «respirare»;
  • ipopnea: dal greco ιποπνοια «diminuzione di respiro» che deriva da ιπο- (che indica diminuzione) e πνέω «respirare».

Nell’apnea il flusso d’aria si blocca del tutto, mentre nell’ipopnea il flusso diminuisce. Nell’ipopnea la ventilazione continua, ma in quantità insufficiente per soddisfare le richieste metaboliche dell’organismo. Gli episodi ipopnoici possono verificarsi da soli (in questo caso di parla di “sindrome da ipopnea notturna” o “ipopnea notturna” o “sindrome da ipopnea nel sonno“) oppure possono verificarsi in associazione con gli episodi apnoici: in quest’ultimo caso la somma tra il numero di episodi apnoici per ora di sonno più il numero di episodi ipopnoici per ora di sonno, rappresenta l’indice del disturbo respiratorio. Un indice superiore a 10 (ad esempio perché il paziente ha 6 episodi di ipopnea e 4 di apnea) è considerato grave.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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