Displasia broncopolmonare: complicanze, evoluzione, mortalità, prevenzione

MEDICINA ONLINE BAMBINO BIMBO PADRE FIGLIO FAMIGLIA TRISTE MANO DITO LATTANTE NEONATO NEWBORN BABY BOY GIRL PARTO GRAVIDANZA INCINTALa displasia broncopolmonare (in inglese “bronchopulmonary dysplasia” da cui l’acronimo BPD; anche chiamata “chronic lung disease of infancy“) è una pneumopatia cronica che si verifica nei neonati che sono stati sottoposti a ventilazione meccanica. I neonati a maggior rischio di sviluppare questa patologia sono quelli prematuri e sottoposti a ventilazione meccanica con elevate pressioni inspiratorie di picco e/o con un’aumentata frazione inspiratoria di ossigeno (FiO2) durante la ventilazione meccanica. In genere la gravità della BPD è correlata all’età della prematurità ed alla quantità di ossigeno supplementare necessaria. Sebbene con minore incidenza, la BPD è stata riportata anche nei neonati a termine sottoposti a ventilazione meccanica.

Complicanze

I problemi di alimentazione sono comuni nei neonati con BPD, spesso dovuti a intubazione prolungata. Tali bambini mostrano spesso ipersensibilità orale-tattile (nota anche come avversione orale). Altre possibili complicanze, sono:

  • grave ipossiemia ed ipercapnia;
  • grave distress respiratorio;
  • cuore polmonare;
  • ipertensione polmonare persistente;
  • sequele neurologiche permanenti (tra cui deficit motori e/o sensitivi, sordità e cecità);
  • insufficienza respiratoria grave.

Evoluzione

La patologia può residuare in alcune sequele: Northway ha segnalato che il 34% dei neonati affetti da BPD presenta residui neurologici che andavano dalla paralisi cerebrale al deficit neurologico focale, alla sordità e alla cecità. Anche altri hanno segnalato analoghi problemi, anche se un paziente posto in un favorevole ambiente domestico, con adeguata attenzione ai problemi nutrizionali, presenta un significativo miglioramente neurologico nel corso del tempo. Frequentemente in questa popolazione di neonati si evidenzia un’aumentata incidenza di infezioni e ripetuti ricoveri ospedalieri. I test di funzionalità polmonare possono rimanere anormali nel tempo, a testimonianza dello sviluppo di una patologia polmonare reattiva. Il neonato affetto da BPD può sviluppare nel tempo problemi del tipo sibili respiratori oppure ostruzione cronica delle vie aeree.

Mortalità

Il tasso di mortalità per displasia broncopolmonare varia, a seconda delle casistiche, dall’11% al 29%. La morte sopraggiunge in genere per insufficienza respiratoria. I neonati che ancora dipendono dalla ventilazione meccanica a 36 settimane hanno un tasso di mortalità più alto, che oscilla tra 20 e 30%. I bambini che sviluppano ipertensione polmonare sono a più alto rischio di morte nel primo anno di vita.

Prevenzione

Per prevenire la displasia broncopolmonare, si usano vari strumenti, tra cui:

  • farmaci corticosteroidi prepartum;
  • surfattante esogeno in alcuni neonati ad alto rischio;
  • ventilazione continua a pressione positiva precoce
  • surfattante usato precocemente in caso di trattamento della sindrome da distress respiratorio
  • metilxantine (caffeina da 5 a 10 mg/kg per via orale 1 volta/die), in particolare quando il peso alla nascita è minore di 1250 grammi;
  • vitamina A (5000 unità IM 3 volte/settimana per un totale di 12 dosi) per i neonati con peso alla nascita minore di 1000 grammi;
  • evitare grandi quantità di liquidi
  • ossido nitrico (attenzione: il suo uso è ancora oggetto di ricerche).

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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