Sindrome di Ross: cause, sintomi, diagnosi, complicanze, terapia, prognosi

MEDICINA ONLINE ESAME LAMPADA A FESSURA BIOMICROSCOPIA VISTA OCCHIO NERVO OTTICO 2 CRANICO CHIASMA OTTICO MIOPIA CECITA FUNZIONE PALLIDO GLAUCOMA RETINA PUCKER MACULARE RETINOBLASTOMA DISTACCO VITREO UMOR CATARATTALa sindrome di Ross (in inglese “Ross’ syndrome“) è un disturbo neurologico del sistema nervoso periferico caratterizzato dall’associazione tra sindrome di Adie (pupille miotoniche e riflessi tendinei profondi assenti), del quale rappresenta una variante, ed anidrosi segmentaria (tipicamente associata a iperidrosi compensatoria) spesso progressiva. In alcuni casi si associa anche ipotensione ortostatica. Con anidrosi in campo medico, si intende l’assenza patologica della sudorazione, mentre l’iperidrosi è l’aumento patologico della sudorazione.

Cenni storici

La sindrome di Ross deve il suo nome ad A.T. Ross che la descrisse nel 1958.

Epidemiologia

La sindrome di Ross è una condizione molto rara: nel 1992 erano stati documentati diciotto casi. La può verificarsi in qualsiasi età, etnia o sesso. La sindrome di Ross colpisce più femmine che maschi.

Età di esordio

L’età media per la diagnosi della sindrome di Ross è di 36 anni e colpisce più femmine che maschi.

Cause

La causa esatta della sindrome di Ross è attualmente sconosciuta. La disfunzione delle fibre simpatiche è il principale meccanismo di malattia proposto. Gli studi hanno dimostrato una relativa assenza di fibre sudomotorie colinergiche nella pelle, ma le ghiandole sudoripare stesse sembrano normali. Sembra esserci anche una perdita di regolazione del flusso sanguigno cutaneo con conseguente dilatazione dei vasi sanguigni della parte superiore del derma. La pupilla tonica è il risultato di un danno al ganglio ciliare o alle fibre nervose parasimpatiche postgangliari. La causa dei riflessi ridotti o assenti è sconosciuta. La positività agli Ana è stata segnalata in una piccola percentuale di casi di sindrome di Ross, sollevando la possibilità che la condizione possa essere autoimmune, ma la rilevanza del risultato è in discussione. L’acronimo “Ana” indica gli “anticorpi anti nucleo”, che sono autoanticorpi prodotti dal sistema immunitario che attaccano erroneamente strutture dell’organismo di appartenenza. Sono definiti antinucleo in quanto riconoscono come estranee alcune componenti (antigeni) presenti nel nucleo delle cellule o nel citoplasma. Anche la genetica può svolgere un ruolo nella patogenesi della sindrome di Ross, essendo stata segnalata in una coppia di gemelli identici. Uno studio del 2020 suggerisce che la sindrome di Ross sia una α-sinucleinopatia dopo aver rilevato l’accumulo di α-Syn nelle terminazioni nervose autonomiche.

Segni e sintomi

Le manifestazioni iniziali della sindrome di Ross spesso includono un’anormale risposta segmentale della sudorazione (descritta come iperidrosi o anidrosi in alcuni pazienti) e una pupilla tonica. Altri possibili sintomi comunemente riportati includono:

  • ipotensione ortostatica (senso di vertigine quando si passa rapidamente dalla posizione sdraiata a quella in piedi);
  • affaticamento;
  • tosse cronica;
  • perdita della pelle d’oca;
  • aumento della frequenza urinaria.

Il primo segno a comparire della sindrome di Ross è solitamente il disturbo della sudorazione, e questo è un requisito obbligatorio per fare la diagnosi. La maggior parte dei pazienti presenta iperidrosi localizzata segmentale (cioè “a chiazze”), con alcune aree di anidrosi. L’iperidrosi nella sindrome di Ross è un meccanismo compensatorio che di solito coinvolge segmenti unilaterali più comunemente sul tronco tra i dermatomi T5 e T12. Un’eccessiva sudorazione può verificarsi anche su glutei, gambe e viso. L’iperidrosi è più evidente in ambienti umidi o caldi o durante l’attività fisica. Alcuni pazienti tuttavia si presentano perché notano anidrosi segmentale, cioè la mancanza totale di sudorazione in una zona della pelle. Sono state segnalate alterazioni del pigmento cutaneo, come iperpigmentazione in aree di iperidrosi e ipopigmentazione della pelle anidrotica. È inoltre possibile rilevare le differenze di temperatura della superficie della pelle. Raramente il paziente lamenta la perdita del riflesso della pelle d’oca e l’incapacità di rabbrividire; i pazienti possono descrivere di non avere mai freddo, di avere tosse, di sentirsi spesso stanchi e di urinare di frequente.

Il secondo segno caratteristico è una riduzione o perdita dei riflessi tendinei profondi riscontrati all’esame neurologico. La sindrome di Ross incompleta potrebbe non mostrare le pupille toniche costrette alla presentazione iniziale, sebbene a volte sia il motivo per cui si richiede assistenza medica. Questa caratteristica può presentarsi clinicamente come anisocoria (pupille di diverse dimensioni). La pupilla tonica di solito colpisce prima una pupilla, prima di diventare bilaterale con il tempo. La pupilla non cambia dimensione all’esposizione alla luce, ma mostra il normale cambiamento di dimensione quando si adatta dalla visione da lontano a quella ravvicinata. La vista è generalmente normale.

Complicanze

la sindrome di Ross è una malattia benigna, tuttavia nei casi più gravi la sudorazione eccessiva può creare disagio ed influire negativamente sulla qualità della vita, compromettendo i rapporti sociali ed in alcuni casi anche la capacità di svolgere sport o un dato lavoro che comporta sforzo fisico intenso. I pazienti spesso riferiscono di dover cambiare i propri vestiti più volte al giorno e cercano misure di raffreddamento come fare una doccia fredda o usare impacchi di ghiaccio per rinfrescarsi: ciò non è sempre possibile e specie d’estate può creare disagio e ansia. L’ipertermia dovuta a un’estesa anidrosi è una complicanza medica significativa che porta al colpo di calore; l’entità dell’anidrosi può progredire nel tempo nella sindrome di Ross e determinare un alto rischio di colpo di calore. La malattia progressiva può portare a ulteriori disfunzioni autonomiche, inclusi sintomi cardiovascolari come tachicardia e ipotensione ortostatica. Sono inoltre riportate neuropatia periferica, diarrea, costipazione, urgenza urinaria e incontinenza.

Diagnosi

La diagnosi è generalmente clinica, basata sulle caratteristiche rilevabili all’anamnesi ed all’esame obiettivo, sebbene la sindrome di Ross incompleta che si presenti solo con le anomalie della sudorazione e dell’areflessia sia comune all’inizio del decorso della malattia. Le indagini per confermare la diagnosi possono includere un test del sudore amido di mais-iodio (test minore), una biopsia della pelle alla ricerca di complessi delle ghiandole sudoripare ridotte e studi di elettrofisiologia della risposta della pelle simpatica (SSR). Potrebbero essere necessarie altre indagini per escludere altre diagnosi.

Diagnosi differenziale

Le cause sistemiche della pupilla tonica includono:

  • diabete mellito,
  • disfunzione tiroidea,
  • sindrome di Sjögren,
  • sifilide.

I disturbi della sudorazione possono simulare la sindrome di Ross, inoltre le seguenti condizioni mostrano caratteristiche sovrapponibili alla sindrome di Ross:

  • ittiosi, o sindrome di Arlecchino (ipoidrosi segmentale, pupille e riflessi normali);
  • sindrome di Holmes-Adie (pupilla tonica, areflessia, la sudorazione è normale);
  • sindrome di Horner (pupilla ristretta, anidrosi, i riflessi sono normali).

Terapia

Le opzioni terapeutiche per la sindrome di Ross sono simili a quelle disponibili all’iperidrosi primaria o secondaria. Le misure generali includono indossare abiti larghi ed evitare ambienti caldi o sforzi pesanti. Indossare indumenti bagnati può ridurre al minimo il rischio di ipertermia dovuta all’anidrosi se non è possibile evitare il calore eccessivo o l’attività fisica. Gli antitraspiranti contenenti cloruro di alluminio al 10–25% vengono utilizzati per prevenire la sudorazione eccessiva. I farmaci anticolinergici tra cui l’ossibutinina e il glicopirrolato inibiscono l’effetto dell’acetilcolina sulle ghiandole sudoripare. Sebbene possano essere utili per ridurre la sudorazione, ci sono effetti collaterali, tra cui secchezza delle fauci, visione offuscata, costipazione e ritenzione urinaria. Anche le iniezioni di tossina botulinica, la ionoforesi e la simpatectomia sono state utilizzate nel trattamento dell’iperidrosi grave.

Prognosi

La sindrome di Ross è una condizione benigna non pericolosa per la vita, ma il ritardo nella diagnosi può comportare una lenta progressione dei sintomi: la malattia tende infatti a peggiorare progressivamente.

La sindrome di Ross è una variante della sindrome di Adie, per cui vi consigliamo di leggere: Sindrome di Adie (pupilla tonica di Adie): cause, sintomi, diagnosi, terapia, prognosi

Per approfondire:

Leggi anche:

Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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