Far ascoltare musica nel pancione migliora l’udito del tuo bambino

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO GRAVIDANZA PANCIA MATERNITA MAMMA GINECOLOGIA CONCEPIMENTO PARTO PANCIONE FIGLIO MADRE BAMBINA AMOREFar ascoltare musica ai bambini prima che nascano, per esempio cantandogli “ninne nanne”, potrebbe potenziare il sistema uditivo del bebè. Secondo uno studio comparso sulla rivista PLoS One, l’esposizione pre-natale alla musica potrebbe portare dei cambiamenti durevoli nel cervello del bambino.

La ricerca

La ricerca è stata condotta da Eino Partanen e colleghi dell’Universita’ di Helsinki, Finlandia. Gli autori hanno voluto capire se, dato che far ascoltare Mozart durante la gravidanza e’ diventata una pratica molto popolare, l’esposizione pre-natale alla musica potesse effettivamente avere qualche effetto sul cervello del bambino. Nella ricerca, gli scienziati hanno chiesto ad alcune donne incinte di cantare ‘Twinkle Twinkle Little Star’ (l’equivalente del nostro “Ninna Nanna Ninna Oh”) per cinque volte alla settimana durante l’ultimo trimestre di gravidanza, mentre in un altro gruppo non veniva riprodotta alcuna musica.

Attività cerebrale migliorata

Gli scienziati hanno misurato l’attività cerebrale dei bebè subito dopo la nascita e di nuovo dopo quattro mesi: quando i bambini sentivano la melodia originale cosi’ come era stata cantata loro, l’attività cerebrale mostrata era maggiore rispetto a quella che si produceva nei bambini a cui non era stata fatta ascoltare musica e questo effetto permaneva anche a quattro mesi di eta’ .

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Rimanere incinta: i 30 migliori consigli alla coppia per aumentare le possibilità di gravidanza

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO GRAVIDANZA PANCIA MATERNITA MAMMA GINECOLOGIA CONCEPIMENTO PARTO PANCIONE FIGLIO MADREAvere un bambino è per la coppia un passo importante, purtroppo alle volte il concepimento tarda ad arrivare: ecco oggi una lunga lista coi trenta migliori consigli medici per la coppia per cercare di aumentare di molto la probabilità di una gravidanza. Prima però un rapido ripasso su quali possono essere cause di impedimento a rimanere incinte.

Leggi anche questo importante articolo che ti aiuterà a capire se è già in corso una gravidanza: Capire se sono incinta: i primi sintomi di gravidanza

Colpa dell’uomo, della donna o di entrambi? Possibili cause della difficoltà del concepimento
Rimanere incinta non è semplice come la maggior parte delle persone sembra pensare, soprattutto per le coppie in età non più giovanissima. In circa un terzo dei casi, il problema riguarda la donna – forse lei non ovula regolarmente, o forse i suoi liquidi vaginali sono ostili allo sperma. In un altro terzo delle coppie sterili, il problema riguarda l’uomo. Potrebbe esserci ad esempio una patologia che interferisce nella produzione di spermatozoi determinando un calo di numero o di qualità degli stessi. In questo caso è utile effettuare uno spermiogramma, leggi questo articolo: Astenospermia: spermiogramma, spermatozoi deboli e fattori che influenzano la loro motilità
In un altro terzo dei casi il problema riguarda entrambi i partner oppure è idiopatico, cioè risulta sconosciuto. In ogni caso – se la donna è giovane cioè fino ai 38 anni – si aspetta un anno di tentativi prima di avviare accertamenti per ricercare eventuali cause di infertilità di coppia. Durante questo anno si può mettere in pratica qualche piccolo accorgimento che ci permette di aumentare la possibilità di rimanere incinta.

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1) Conosci il tuo ciclo
Il ciclo ovarico di una donna fertile dura 28 giorni circa. Durante questo arco di tempo il momento propizio per una gravidanza è intorno a metà ciclo, quando generalmente si verifica l’ovulazione, ovvero quando l’ovaio libera l’oocita pronto per essere fecondato da uno spermatozoo. Avere rapporti sessuali in questo periodo del mese (anche prima per la verità visto che gli spermatozoi dopo l’eiaculazione rimangono vitali a lungo) aumenta la probabilità di rimanere incinta. Si consigliano dunque rapporti mirati ovvero rapporti sessuali a giorni alterni in quella settimana circa che va dall’11° al 18° giorno del ciclo.

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2) Misurazione della temperatura basale ed osservazione del muco cervicale
Occorre misurare la temperatura corporea tutti i giorni alla stessa ora, preferibilmente al mattino. Intorno all’ovulazione la temperatura aumenta di 0,5-1 grado. Il muco cervicale nel periodo peri-ovulatorio diventa denso e filante. L’osservazione costante del muco secreto dai genitali permette di identificarne le caratteristiche e di cogliere i cambiamenti di densità e consistenza che si verificano nel corso del ciclo ovarico.

Leggi anche: Acido folico (vitamina B9): a cosa serve, in quali alimenti trovarlo e perché è importante PRIMA e durante la gravidanza

3) Dosaggio di ormoni sessuali sull’urina
L’ovulazione è caratterizzata da un determinato livello di ormoni circolanti. Questo particolare momento del ciclo ovarico è il meccanismo sfruttato da metodi contraccettivi, che dosano gli ormoni presenti nelle urine e identificano il picco di fertilità di una donna. Questo metodo può essere utilizzato al contrario, ovvero sfruttando le informazioni per avere rapporti sessuali mirati durante il periodo più fecondo per un concepimento.

4) Mantenere un peso sano
Donne e uomini estremamente magri o obesi hanno spesso alterazioni ormonali che influiscono negativamente sulla loro fertilità. Nelle donne molto magre ad esempio c’è il rischio che si possa fermare del tutto l’ ovulazione a causa di un netto calo nei livelli degli estrogeni mentre negli uomini obesi cala di molto la qualità degli spermatozoi. Il mio consiglio è quello di mantenere un peso sano.

5) Vitamina B12
La vitamina B12 è particolarmente importante per gli uomini con un numero di spermatozoi inferiore a 20 milioni per millilitro; in questo caso hanno bisogno di 1.000 microgrammi di vitamina B12 al giorno sotto forma di supplemento oppure da apportare con gli idonei alimenti dietetici. Buone fonti naturali di vitamina B12 sono carne bovina, uova, latte e frutti di mare, e in particolare il fegato di manzo. Anche le donne come è stato dimostrato hanno bisogno della vitamina B12 per una buona salute generale.

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6) Dieta proteica
Anche la dieta influenza la capacità riproduttiva di una donna. Sembra che le proteine sia animali che vegetali migliorino la ricettività dell’utero agli estrogeni, aumentandone la capacità di accogliere il prodotto del concepimento. Quindi mettiamo a tavola carni bianche, pesce, uova ma anche latticini e legumi accompagnati da verdura, meglio se a foglia verde, ricca di acido folico, cercando di contenere eccessi di carboidrati e lipidi.

7) Lo zinco
Questo elemento minerale si trova in piccole quantità in ogni parte del corpo umano, ed è essenziale per avere un adeguato numero di spermatozoi sani, buoni livelli di testosterone ematico, e una prostata sana quanto funzionale. Inoltre tale minerale aumenta la mobilità degli spermatozoi in modo da essere in grado di raggiungere il loro obiettivo. Lo zinco può essere assunto anche sotto forma di supplemento o all’interno di una miscela integrativa multiminerale. Fonti naturali di zinco sono presenti nel manzo, maiale, agnello, tacchino, polpa di granchio, salmone, pollo, ostriche e aragoste. La dose ottimale nell’assunzione di zinco al fine di ottimizzarne le sue funzioni, qui sopra citate, è di circa 30 mg due volte al giorno.

8) Non fumate
Gli uomini che fumano hanno tipicamente un numero di spermatozoi inferiore rispetto alle loro controparti non-fumatori. Analogo effetto negativo dicasi per le fumatrici, infatti queste, spesso, producono meno ovuli vitali e possono anche andare incontro ad una precoce insorgenza della menopausa. Inoltre, una volta che la donna è arrivata in stato di gravidanza, dovrà eliminare le cattive abitudini, perché il fumo nuoce gravemente ad entrambe (donna e nascituro). Ecco qui tutti i miei articoli sullo smettere di fumare

9) Utilizzate la doccia e non la vasca da bagno
Gli uomini che utilizzano la vasca da bagno hanno un numero di spermatozoi inferiore rispetto ai maschi che invece fanno uso della doccia; infatti le alte temperature dell’acqua non sono favorevoli alla spermatogenesi. La nascita di nuovi spermatozoi è infatti favorita da una temperatura non troppo alta, non a caso i testicoli sono situati nello scroto, all’esterno del corpo dell’uomo, dove la temperatura è inferiore al resto del corpo. La stessa regola vale per le vasche idromassaggio, bagno turco e saune.

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10) Aumentate la frequenza dei vostri rapporti sessuali
Sembra un consiglio banale ma molti non gli danno la giusta importanza. Dovete avere rapporti sessuali frequenti, cioè almeno ogni 48 ore nel corso dei cinque giorni precedenti l’ovulazione. Tuttavia, aumentare troppo i rapporti sessuali, potrebbe avere effetti negativi poiché ad ogni eiaculazione ravvicinata il numero di spermatozoi diminuisce mentre potrebbe aumentare il vostro “stress” che non favorisce di certo il concepimento.

Leggi anche: Probabilità di rimanere incinta: l’età maschile è importante quanto quella femminile nel determinare la capacità riproduttiva della coppia

11) Riposatevi e sfruttate la forza di gravità
Fate una pausa dopo il rapporto sessuale. Le donne dovrebbero rimanere sdraiate, con i glutei sollevati da un cuscino, per circa 30 minuti. La forza di gravità aiuterà gli spermatozoi a raggiungere la destinazione desiderata.

12) Limitate la caffeina
Troppa caffeina può influire negativamente sulla fertilità della coppia: entrambi dovrebbero limitare il loro consumo di caffeina bevendo al massimo due tazzine di caffè o di the al giorno. Per gli uomini, la caffeina può ridurre il numero degli spermatozoi, aumentare l’incidenza di anomalie cromosomiche, e ridurre la mobilità degli spermatozoi. Per le donne, troppa caffeina può creare problemi alle tube di Falloppio. Oltre a caffè, the, coca cola ed altre bevande analcoliche, la caffeina si trova anche nel cioccolato, nel cacao ed in alcuni farmaci ed integratori termogenici. Superate le due tazzine vi consiglio di passare ad un sano succo di frutta fatto in casa, al latte scremato o all’acqua.

Leggi anche: Come e quando fare il test di gravidanza

13) Bere il the
Diversi studi rivelano che le donne che bevono almeno mezza tazza di the al giorno al posto del caffè hanno il doppio delle probabilità di concepire rispetto a coloro che non ne bevono affatto. La ragione può dipendere dal fatto che i composti polifenolici del the inibiscono l’instaurarsi di anomalie a livello dei cromosomi. Non esagerate – limitate il consumo di the a due tazze al giorno.

14) Evitate gli alcolici
Il numero e la qualità degli spermatozoi può essere pregiudicato dal consumo di alcol. L’alcol entra nel testicoli attraverso la circolazione sanguigna e può avere un impatto negativo sulla qualità e sulla quantità dello sperma; infatti gli alcolisti spesso hanno uno sperma che contiene spermatozoi con frequenti problemi malformativi, specie a livello della coda: ciò significa un danneggiamento sulla capacità natatoria dello spermatozoo. Inoltre, l’alcol diminuisce la produzione di testosterone.

15) Evitate gli slip troppo stretti e “caldi”
Le parti intime maschili devono essere mantenute fresche e libere per i motivi che dicevo al punto 9. Non indossate troppo spesso indumenti atletici o pantaloncini stretti da bike per la stessa ragione.

Siamo solo a metà dell’articolo, per scoprire gli altri 15 consigli vitali per rimanere facilmente incinta, segui questo link: Rimanere incinta: i 30 migliori consigli alla coppia, seconda parte

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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I figli ereditano l’intelligenza dalla madre

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO ALLATTAMENTO NEONATO BAMBINO BIMBO GRAVIDANZA PANCIA MATERNITA MAMMA GINECOLOGIA CONCEPIMENTO PARTO PANCIONE FIGLIO MADRECirca l’80% dell’intelligenza dei bambini è dovuta  alla loro madre. E’ questo il quadro che emerge da uno studio condotto da. Dr.  Christopher Peterson dell’Università del Michigan su un campione di oltre 3.500  bambini con un’età compresa fra i 4 e i 9 anni e i relativi genitori.  Per rintracciare la provenienza dell’intelligenza dei piccoli, Peterson ha somministrato dei  test d’intelligenza alle coppie e ai bambini, riscontrando, che, le aree in cui i piccoli  tendevano ad eccellere, erano in 8 casi su 10 quelle in cui anche la loro madre otteneva  ottimi risultati. Una percentuale che saliva fino al 90% e più quando ad essere testate erano  specifiche aree dell’intelligenza, ovvero:

  • Intelligenza linguistica verbale (capacità di scrivere, comunicare, giocare con le parole, creare rime, poesie, filastrocche);
  • Intelligenza musicale (capacità di riconoscere timbri, suoni ed imitare il tono di voce altrui);
  • Intelligenza intrapersonale (comprensione di sé e delle proprie emozioni con conseguente inserimento sociale);
  • Intelligenza interpersonale (comprensione delle esigenze e dell’interiorità altrui e attitudine alla leadership).

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Tuo figlio va male a scuola? Fagli fare più ginnastica

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO BAMBINI SPORT CALCIO ATTIVITA FISICA GINNASTICAI ragazzini che hanno migliori livelli di forma fisica ottengono anche punteggi più alti in test sul rendimento scolastico, quelli meno allenati ottengono i voti peggiori a scuola. Lo ha stabilito uno studio condotto da un team dell’Università del Tennessee, Knoxville, negli Usa, su 312 ragazzi tra gli 11 e i 14 anni, provenienti dalla stessa scuola pubblica del Michigan.

Sottoponendo questi studenti delle medie a una batteria di test chiamata Fitnessgram si è stabilito il loro livello di forma fisica con esercizi come corsa, flessioni, addominali. A ciascun ragazzo è stato assegnato un punteggio da 1 (forma fisica peggiore) a 5 (forma fisica migliore). Poi i ragazzi sono stati sottoposti a test standardizzati sul rendimento e le votazioni prese in quattro materie chiave nel corso di un anno scolastico sono state monitorate.

Quello che è emerso è che i ragazzi che avevano totalizzato punteggi più alti nei test di fitness erano anche quelli che ottenevano risultati migliori nei test standardizzati sul rendimento e voti più alti a scuola. Mentre gli studenti dalla forma fisica meno brillante erano anche quelli che a scuola ottenevano i giudizi più bassi. Resistenza cardiorespiratoria, forza e resistenza muscolare sono le tre componenti della forma fisica più marcatamente associate ai risultati accademici.

“Alcune delle mie ricerche precedenti”, spiega Dawn Core, docentedi kinesiologia e autrice principale dello studio pubblicato sul Journal of Sports Medicine and Physical Fitness, “evidenziavano che se i ragazzi facevano un’ora di attività fisica durante il giorno al posto di un’ora di lezione accademica, non mostravano un calo nel rendimento scolastico rispetto agli studenti che invece studiavano un’ora extra tutti i giorni. Il loro essere fisicamente attivi li metteva in grado di migliorare i propri voti”. La conclusione cui la ricercatrice e i suoi collaboratori sono giunti è che “I giovani impegnati in uno stile di vita fisicamente attivo traggono vantaggi non solo per la salute fisica ma anche in altri aspetti del loro benessere generale, come la salute mentale e il rendimento scolastico”.

FONTE

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Stop sigarette in gravidanza, ma quasi tutte le mamme riprendono a fumare dopo il parto

MEDICINA ONLINE CIGARETTE SIGARETTA FUMO PASSIVO ATTIVO TERZIARIO DANNI DIFFERENZE NICOTINA SMETTERE DI FUMARE NO STOP SMOKING CANCRO POLMONE TOSSICODIPENDENZA VIZIO ARIA TUMOREIl fumo in gravidanza fa molto male al bambino. Le donne lo sanno bene, infatti, quasi la metà delle fumatrici in caso di gestazione decide di smettere. È uno sforzo di volontà davvero faticoso e va premiato, perché si tratta di un atto d’amore per il proprio piccolino. La brutta notizia sta però in un altro dato: circa l’80 percento delle signore riprende a fumare dopo il parto. I dati che vi ho appena riportato sono quelli elaborati da un gruppo di ricercatori della Standford University, della Wahington e di Yale che hanno evidenziato quali sono i fattori che inducono le neomamme a ricadere nel piacere della sigaretta.

Secondo gli esperti, si può cadere in tentazione se si vive in un ambiente di fumatori o si frequentano fumatori, inoltre, il cambiamento di vita (l’arrivo del bimbo) causa un forte stress, difficile da gestire. Bisogna ammettere che non è semplice rinunciare a fumare soprattutto se vi è chiaro che fumare non è un vizio nè un’abitudine: FUMARE E’ UNA TOSSICO-DIPENDENZA. Smettere di fumare è una cosa semplicissima e allo stesso tempo difficilissima, specie se le persone intorno a noi sono abituate a fumare.

Ma continuare a non fumare anche dopo il parto è un atto doveroso verso nostro figlio. Bisogna ricordare ai genitori che fumare fa male al bambino, non solo durante la gravidanza. Il fumo passivo e il fumo terziario sono estremamente nocivi. Probabilmente l’unico modo per farsi forza e affrontare questo cambio radicale di vita è pensare a lui, al piccolino che sta crescendo e che merita una vita sana e felice. Ma poi scusate neomamme: avete smesso di fumare per 9 mesi, non avete più i sintomi della astinenza o comunque ne avete raramente, quindi siete avvantaggiate: smettete del tutto!

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Il figlio di due anni sveglia la mamma in coma con un bacio

Una storia a lieto fine, di quelle che riempiono tutti noi di gioia.

Zhang Rongxiang è uscita dal coma dopo circa tre anni e la sta accudendo il figlio di due anni che mastica il cibo e poi lo passa nella sua bocca. La donna, proveniente da Shuyang nella provincia di Jiangsu in Cina, era in coma dal 2010 dopo un incidente stradale e si è incredibilmente svegliata lo scorso maggio grazie ai baci e alla voce del figlio. Zhang era incinta al momento dell’incidente ma è riuscita con un miracolo a far nascere il bambino che aveva in grembo, grazie al quale si è risvegliata dopo che i medici avevano escluso tale possibilità. Per cinque mesi il marito, Gao Dejin, le è stato vicino fino a quando i medici non sono stati in grado di far nascere loro figlio con un parto cesareo.

Il tutto, quindi, è avvenuto grazie alla benevolenza del figlio nei confronti della madre. Quell’affetto che l’ha spinto a non allontanarsi neppure un attimo da lei, tanto da starle vicino fin da quando era molto piccolo, parlandole, cantando e prendendosene cura fino a quando Zhang non si è risvegliata ed ha potuto conoscerlo. Gao Qianbo non si è mai arreso dal darle assistenza e, seppur in tenerissima età, si è accorto delle difficoltà della madre nel masticare. Così, per evitarle di mangiare solo cibi liquidi, spezzetta i cibi e glieli passa in bocca.

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Problemi di infertilità? E’ utile effettuare il Post-coital test

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO GRAVIDANZA PANCIA MATERNITA MAMMA GINECOLOGIA CONCEPIMENTO PARTO PANCIONE FIGLIO MADREIl post-coital test, o test di Hühner, è un esame di laboratorio che, in caso di sospetta infertilità, consente di studiare le proprietà del muco cervicale nel periodo periovulatorio, e permette di apprezzare la mobilità degli spermatozoi del partner all’interno del muco stesso. Si tratta di un esame non doloroso, che fa parte della routine iniziale di bilancio di un’infertilità e permette di individuare eventuali cause di quest’ultima.

Muco cervicale, cos’è?

Il muco cervicale è il fluido secreto dal collo dell’utero in vagina. Normalmente nella maggior parte del ciclo mestruale femminile non lascia passare gli spermatozoi all’interno della cavità uterina . Prima dell’ovulazione, invece, favorisce il loro passaggio.

Se le secrezioni ormonali della donna sono normali e la cervice funziona bene, il muco si modifica nei giorni che precedono l’ovulazione per permettere agli spermatozoi di superarlo. Se il collo dell’utero presenta dei problemi (ad es. cervicite) o se le secrezioni ormonali non sono adeguate, il muco sarà scarso, viscoso e resterà impermeabile agli spermatozoi per cui difficilmente l’incontro con l’ovulo potrà aver luogo. Queste anomalie possono essere causa di infertilità, ecco perché è essenziale verificare la qualità del muco cervicale e la mobilità degli spermatozoi presenti in esso.

In quale periodo si effettua il test?

Perché il test sia interpretabile, è necessario rispettare scrupolosamente tutte le sue condizioni di realizzazione: il test deve essere effettuato nel periodo pre-ovulatorio( cioè uno o due giorni prima della data prevista dell’ovulazione). Per sapere in quale preciso momento effettuare il test, si può ricorrere a vari metodi. Compilare una curva della temperatura basale corporea, fare il monitoraggio follicolare oppure procedere ai dosaggi ormonali o sottoporsi a un test urinario di rilevazione dell’ovulazione. Spesso si associano più sistemi. Comunque anche la donna in genere si accorge della presenza del muco cervicale e la indica al ginecologo che farà le opportune verifiche tra cui proprio quella di valutare con la visita qualità e quantità del muco cervicale (“score cervicale”). In ogni caso, si prenda nota della data delle ultime mestruazioni, contando a partire dal primo giorno della perdita ematica.

Astinenza per l’uomo

Per l’uomo sono necessari 4 o 5 giorni di astinenza sessuale perché la qualità dello sperma sia ottimale.

Il rapporto

Il rapporto sessuale deve aver luogo nelle 6-12 ore precedenti la raccolta del muco, che avviene nei pressi del laboratorio dove si valuterà il numero e la motilità degli spermatozoi all’interno del muco cervicale raccolto. Il rapporto deve essere seguito da un periodo di riposo in cui la donna resta sdraiata per 20-30 minuti, ed è necessario non lavarsi i genitali prima della raccolta del muco.

Come si effettua l’esame?

La raccolta del muco è indolore e priva di rischi e non necessità di ricovero o di anestesia. La donna è in posizione ginecologica, e dopo l’inserimento dello speculum si aspira il muco specie quello endocervicale proveniente cioè dal canale cervicale. Il muco prelevato viene immediatamente consegnato al biologo, che lo esaminerà al microscopio per verificarne l’abbondanza e la viscosità, la trasparenza, la modalità di cristallizzazione nonchè il pH. Si cercheranno inoltre eventuali segni di infezione (presenza di germi e di leucociti, i globuli bianchi).Naturalmente si conterà il numero di spermatozoi presenti e in particolare quelli mobili annotando il tipo di motilità .

Il risultato

Test positivo: tutto è normale perché il muco è abbondante, ha una viscosità nella norma, è filante , trasparente e la cristallizzazione risulta normale ( al microscopio si vede la tipica immagine delle foglie di felce). Il pH è compreso tra 6.5 e 8,5, non sono presenti germi o leucociti e ci sono almeno 5 spermatozoi normalmente mobili ( dritti e veloci) per campo visivo

Test negativo: muco di qualità inadeguata. Muco poco abbondante, con pH acido, opaco, cristallizza male. Gli spermatozoi vivi mobili sono pochi . In questo caso si verificherà se il test è stato realizzato davvero nella fase pre.ovulatoria, e se non è così, si ripeterà il test due o tre giorni dopo o al ciclo successivo. Se la qualità del muco non migliora dopo due post-coital test consecutivi, verrà probabilmente prescritta la stimolazione ormonale per tentare di migliorarne la qualità. In presenza di un’infezione batterica si impone il trattamento antibiotico o antisettico locale o generale prima di sottoporsi a un altro test. Una ragione della negatività del test può risiedere nel fatto che quel ciclo non era ovulatorio e la stimolazione ormonale dell’ovaio può riportare tutto alla norma

Test negativo con muco di buona qualità: tutte le caratteristiche fisiche e chimiche del muco sono nella norma e non sono presenti segni di infezione, gli spermatozoi vivi e mobili sono assenti o poco numerosi oppure la mobilità degli spermatozoi presenti è anomala ( fermi con un movimento oscillante). In questo caso bisognerà assicurarsi che il rapporto sessuale si sia svolto in condizioni normali e si verificherà che lo spermiogramma sia normale. In caso di spermiogramma normale, il muco o l’interazione muco/spermatozoi è verosimilmente la causa della negatività del test. A questo punto si procederà a un test di penetrazione incrociata per scoprire se l’anomalia proviene dallo sperma o dal muco. Si potrebbe valutare ad esempio il comportamento degli spermatozoi con il muco bovino. Quest’ultimo test potrebbe far sospettare l’esistenza di una immunizzazione antispermatozoi nel muco o nello sperma stesso, cioè la presenza di anticorpi antispermatozoi. La presenza di anticorpi tuttavia è un’eventualità rara.

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Trovate connessioni tra lavoro della madre e rischio malformazioni del figlio: quali sono i mestieri più a rischio?

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO GRAVIDANZA PANCIA MATERNITA MAMMA GINECOLOGIA CONCEPIMENTO PARTO PANCIONE FIGLIO MADRE BAMBINA AMOREUn studio di qualche tempo fa condotto negli Stati Uniti ha voluto trovare se ci fosse un’associazione evidente tra il tipo di lavoro che conduce la madre e la probabilità per il figlio di avere qualche difetto alla nascita. Sono stati presi in considerazione, per questo studio, 9000 bambini nati, tra l’ottobre 1997 ed il dicembre 2003, con difetti congeniti, singoli o multipli, che interessavano diversi organi, l’occhio, l’orecchio, il tratto gastrointestinale la bocca o il volto. In definitiva, almeno 45 tipi di difetti alla nascita sono stati catalogati nella ricerca.

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