Le proteine del siero del latte (whey protein) e gli aminoacidi essenziali (EAA) sono tra i supplementi più popolari nel fitness e bodybuilding. Visto che entrambi esprimono una quantità di aminoacidi essenziali al loro interno, ed entrambi potrebbero essere usati per lo stesso scopo, sorge spontaneo chiedersi quale dei due supplementi abbia il maggiore impatto sulla sintesi proteica muscolare o sull’effettiva crescita muscolare.
Bisogna sapere che le proteine “intere” di alta qualità contengono appena tra il 40 e il 50% di EAA, mentre il supplemento a base di EAA liberi ovviamente ne è costituito da circa il 100%. Quindi, a differenza di quest’ultimo, le whey protein sono composte per poco meno del 50% da aminoacidi essenziali, mentre per la restante parte proteica sono costituite da aminoacidi non-essenziali. Inoltre, sembra che per stimolare la sintesi proteica siano necessari solo gli aminoacidi essenziali, mentre non sia richiesta la presenza di AA non-essenziali.
Per stimolare al massimo la sintesi proteica con il supplemento di EAA possono bastarne tra i 6 e non più di 10 g. Viene inoltre riferito che 9 g di EAA corrispondano a 20 g di proteine “intere”. Questo suggerirebbe che siano necessari attorno ai 20-25 g di proteine intere per stimolare al massimo la sintesi proteica muscolare.
In realtà, la massima stimolazione della sintesi proteica muscolare sembra avvenire quando la fonte proteica/aminoacidica apporta, assieme a tutti gli aminoacidi essenziali, attorno a 0.05 g/kg o circa 3 g di l-leucina, una quantità che può essere facilmente coperta con un misurino da circa 25 g di proteine del siero del latte (whey), e quindi 20-22 g di proteina netta.
Solo uno studio ha confrontato l’impatto degli EAA e delle Whey per verificare quale dei due avesse un maggiore potenziale anabolico. Poiché le proteine del siero sono composte per poco meno della metà da EAA, ai fini comparativi i ricercatori hanno paragonato 15 g di whey isolate con circa 7 g di EAA liberi, cosicché in entrambi i casi l’apporto complessivo di EAA fosse equiparato.
I ricercatori hanno osservato che le whey sono capaci di provocare un maggiore effetto anabolico sul tessuto muscolare rispetto agli EAA liberi, secondo meccanismi indipendenti dal contenuto stesso di EAA. In altre parole, a parità di apporto di EAA, le whey riescono ad esprimere un maggiore effetto anabolico. L’ipotesi dei ricercatori è che questo migliore effetto delle whey sia potenzialmente dovuto al loro contenuto di cisteina, aminoacido non-essenziale che in altri studi aveva dimostrato di incidere positivamente sull’anabolismo proteico. Nello studio, le whey provocavano inoltre una maggiore risposta insulinica, potenzialmente spiegata dalla stimolazione del GIP (peptide inibitorio gastrico), un ormone secreto dal duodeno che sembra avere appunto la funzione di potenziare la secrezione di insulina.
Secondo i ricercatori, le whey hanno anche ulteriori proprietà salutistiche che non sono rilevate negli EAA liberi. La cisteina promuove la sintesi del glutatione, un tripeptide implicato nella protezione da stress ossidativo. Le β-lattoglobuline e le α-lattoalbumine caratteristiche delle proteine del siero sono coinvolte nel modulare la risposta immunitaria.
In conclusione, il maggiore effetto anabolico delle whey è legato a fattori indipendenti dal loro contenuto di EAA, e questo è maggiore della somma delle parti.
Le principali limitazioni dell’analisi citata risiedono nel fatto che i soggetti testati erano solo anziani (60–85 anni) e che è stata misurata solo la sintesi proteica muscolare acuta, ma non le variazioni della massa muscolare in cronico. Sebbene lo studio abbia rivelato informazioni importanti circa i maggiori benefici delle proteine del siero del latte rispetto agli EAA, questo non riesce a provare che le prime riescano effettivamente a promuovere una maggiore crescita muscolare su soggetti giovani e allenati sul lungo termine.
Ciò nonostante, convincono sulla scelta delle whey piuttosto che degli EAA poiché hanno un costo molto più contenuto e possono apportare benefici che vanno al di là del loro potenziale anabolico.
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L’acido alfa lipoico (ALA) è un antiossidante che ha il potere di aiutare a pulire il fegato e aiutare a prevenire eventuali potenziali malattie connesse ad esso. La ricerca è ancora in corso, ma ci sono diversi studi che hanno fatto riferimento all’acido alfa lipoico come efficace per: diabete, intorpidimento delle gambe e delle braccia, perdita di memoria, sindrome da stanchezza cronica (CFS), l’HIV / AIDS, cancro, malattie del fegato, malattie di cuore e dei vasi sanguigni, la malattia di Lyme, disturbi correlati agli occhi, quali: danni alla retina, cataratta, glaucoma, e una malattia chiamata morbo di Wilson. L’acido alfa lipoico sembra aiutare a prevenire alcuni tipi di danno cellulare nel corpo, e ripristina anche i livelli di vitamina E e Vitamina C. Vi è anche un’evidenza scientifica, che l’acido alfa lipoico possa migliorare la funzione e la conduzione di neuroni nei diabetici. Essendo un potente antiossidante, l’acido alfa lipoico aiuta anche a liberare il corpo dalla maggior parte dei radicali liberi; i radicali liberi sono ritenuti responsabili del danneggiamento delle cellule e di accelerare la progressione del cancro, malattie cardiovascolari e altri disturbi legati all’età. Nella pesistica è utile assumere l’acido alfa lipoico perché aiuta ad assorbire e ripartire l’eccesso di carboidrati di un pasto e sintetizzarli direttamente nei muscoli – alcuni definiscono questo processo semplicemente come blocco dei carboidrati, lo utilizzano durante il loro ciclo di perdita di peso. Lievito, fegato, rene, spinaci, broccoli e patate sono tutte buone fonti di acido alfa lipoico, ma se si vuole potenziare questi livelli, occorre assumere l’acido alfa lipoico sotto forma di capsule.
L’alga bruna (Fucus vesiculosus), detta anche quercia marina o alga fucus, è un’alga che cresce lungo le coste dei mari del Nord Europa. In fitoterapia, le proprietà dell’alga fucus per dimagrire sono note e sfruttate da molto tempo soprattutto dalla medicina orientale. Spesso il suo estratto viene utilizzato per la formulazione di integratori naturali coadiuvanti delle diete dimagranti. Tuttavia, la medicina occidentale non riconosce a questo rimedio tutte le potenzialità note in Oriente, dove questo prodotto è anche consigliato per trattare alcune problematiche gastrointestinali e per favorire l’eliminazione della cellulite.
La carnitina è un acido carbossilico la cui formula è C7H15NO3, ha una struttura simile a quella di un amminoacido e appartiene alla
Cos’è la glutamina?
Un bambino inglese di appena quattro anni negli ultimi tempi aveva perso l’appetito, mangiava pochissimo ed era dimagrito molto, tutto ciò a causa colpa di una cura a base di una dose eccessiva integratori. Una situazione a rischio per la vita di questo bambino che soffre di autismo (un disturbo del neurosviluppo caratterizzato dalla compromissione dell’interazione sociale e da deficit della comunicazione verbale e non verbale), che ha spinto i genitori a chiedere aiuto ai medici. Dopo una serie di test, i dottori hanno capito che il piccolo soffriva di ipercalcemia. Aveva livelli troppo alti di calcio nel sangue, ma anche di vitamina D. Una diagnosi che ha spinto la coppia a confessare di aver sottoposto il bimbo a una cura a base di ‘prodotti naturali’. Un cocktail di sostanze che ha danneggiato l’organismo del ragazzino e ha spinto gli esperti inglesi a lanciare un appello contro ‘le terapie fai-da-te’ sul British medical journal.
Molti miei pazienti vengono da me con parecchio peso da perdere e ben poco tempo a disposizione. Spesso sono pazienti che hanno provato molte diete tradizionali senza mai giungere a risultati concreti e duraturi, oppure sono pazienti che hanno bisogno urgentemente di perdere una grande quantità di peso. Un caso che mi è capitato poco tempo fa è stato quello di una ragazza che doveva sposarsi due mesi dopo ed era disperata perché non riusciva più ad indossare il vestito del matrimonio che aveva acquistato qualche mese prima perché, per lo stress dei preparativi per le nozze, era ingrassata ben 12 kg! In questo tipo di pazienti la terapia migliore per perdere peso in modo rapido, sicuro e senza il rischio di fallimento, è senza dubbio la Dieta Proteica. Questa metodologia, usata da anni da dietologi e nutrizionisti di tutto il mondo, prevede una forte riduzione della quantità di zuccheri e grassi, attivando il fenomeno della
Il magnesio svolge un importante ruolo fisiologico per l’organismo umano: basti pensare che interviene come attivatore di circa 300 enzimi, che regolano fondamentali processi metabolici. Il contenuto corporeo normale di magnesio nell’organismo adulto è compreso tra 20 e 28 grammi: il 60% è presente nelle ossa, il 39% nei tessuti e circa l’1% nei liquidi extracellulari. Vi sono tuttavia alcuni periodi della vita in cui si possono perdere o consumare notevoli quantità di magnesio. Situazioni di stress prolungato tipiche della frenetica vita moderna, eccessiva sudorazione (soprattutto se legata a intensa attività fisica), gravi ustioni o lesioni, diarrea e vomito prolungati, malattie debilitanti. Per queste ragioni spesso occorre perciò intervenire con una sua integrazione.