Quante volte, dopo un pasto abbondante, abbiamo detto “sto scoppiando”. Ma davvero si può mangiare fino a scoppiare, come avviene nel film Seven di David Fincher da cui è tratta l’immagine in alto? Cominciamo dalla prima vera domanda che dovreste farvi:
Qual è la capienza massima dello stomaco?
Nell’uomo lo stomaco in condizioni fisiologiche ha una capacità media di 0,5 L (mezzo litro) se vuoto, ed ha una capienza media – se completamente pieno – di circa 1-1,5 L. Dopo un pasto normale, generalmente si espande per contenere circa 1 litro di bolo, ma può anche arrivare a dilatarsi per contenerne fino a 4 litri ed oltre, comprimendo però gli altri organi della cavità addominale, e spesso anche del torace. Se un liquido è inserito gradatamente nello stomaco, le pareti di un gran mangiatore abituale riescono a sopportare fino a circa 7 litri, con però gravi rischi di compressione di organi e vasi vicini e con la concreta possibilità di rottura delle pareti.
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Le pareti dello stomaco si possono rompere?
Certamente si, ed era lo scopo di alcune terribili torture medievali. Sono presenti diversi casi nella letteratura scientifica di “esplosione” dello stomaco. Ad esempio nel 1984 una donna arrivata al pronto soccorso dell’ospedale di Liverpool aveva una pancia estremamente dilatata, simile a quella di una donna al nono mese di gravidanza stando alle note dei medici, ma in breve si scoprì che il suo stomaco conteneva carne, uova, funghi, carote, un cavolfiore intero, pane, dieci pesche, quattro pere, due mele, quattro banane, susine, uva e latte per un totale di poco meno di nove chili di cibo. Il suo stomaco si ruppe di lì a poco e la donna morì per la sepsi che ne derivò. Più di recente a Miami una donna malata di bulimia è stata trova morta con lo stomaco lesionato: il “colpo di grazia” è stato il bicarbonato di sodio assunto dalla donna dopo una abbuffata pantagruelica, dal momento che questa sostanza agisce riducendo l’acidità di stomaco ma anche creando gas che costringe a eruttare. Nel caso di questa donna il gas non è stato espulso e per colpa della notevole pressione che si è venuta a creare, lo stomaco si è rotto. Il bicarbonato, in casi limite, può anche gonfiare talmente a dismisura lo stomaco da spingere il diaframma verso i polmoni e provocare un soffocamento.
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Perché in condizioni normali è difficile che lo stomaco si rompa?
Ci sono volte in cui la fame e la gola ci porterebbero a mangiare di tutto, ma il nostro corpo conosce la nostra ingordigia e ci previene. Lo stomaco possiede recettori che – quando le sue pareti sono sotto stress per un pranzo troppo abbondante – inviano segnali di sazietà al cervello e quest’ultimo a sua volta ci “ordina” di smettere di mangiare e contemporaneamente fa rilassare la valvola fra esofago e stomaco: così un po’ di aria può uscire dandoci sollievo, ma se ci intestardiamo a ingozzarci ancora i segnali di disagio diventano sempre più evidenti con dolore, nausea, difficoltà a starnutire fino ad arrivare al vomito, ad aritmie cardiache e dispnea (difficoltà a respirare). Uno stomaco sano, in altri termini, prima di scoppiare ci costringe a rigurgitare tutto ciò che ci abbiamo introdotto “a forza”.
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
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Per comprendere appieno quello di cui stiamo parlando, vi consiglio di leggere prima questo mio articolo:
I fattori di rischio cardiovascolare sono condizioni che risultano statisticamente correlate ad una patologia cardiovascolare (come infarto del miocardio ed ictus cerebrale). I fattori di rischio cardiovascolare si dividono tradizionalmente in fattori di rischio non modificabili e fattori di rischio modificabili. Per capire meglio cos’è con precisione un “fattore di rischio“, leggi questo articolo:
Il colesterolo – parola che deriva dal greco chole (bile) e stereos (solido) – è una molecola appartenente alla classe degli steroli, molto importante per il corretto funzionamento dell’uomo e degli animali in generale. Demonizzato (in parte a ragione) in campo medico, bisogna però ricordare che una giusta quantità di colesterolo è necessario alla vita: basti pensare che se in questo preciso momento io togliessi completamente tutto il colesterolo dal vostro corpo, voi morireste.
Con “somministrazione di un farmaco per os” si intende semplicemente che quel farmaco deve essere assunto per via orale, quindi per bocca. Dire:
Avete appena pranzato, il pomeriggio è appena agli inizi, avete ancora tanto lavoro da fare ma gli occhi iniziano a diventare un po’ pesanti, il livello di energia diminuisce e la necessità di un pisolino diventa quasi impellente. Ma perché si verifica ciò? La stanchezza pomeridiana può essere causata da svariate condizioni, tra cui: un calo di zuccheri nel sangue, disidratazione, noia, un pasto eccessivo e relativa digestione, carenza di sonno. Le barrette di cioccolato e la caffeina non sono un aiuto veramente efficace: possono funzionare nell’immediato, ma dopo un breve lasso di tempo, il livello di energia tende a scemare nuovamente.
Tutto quello che mangiamo contribuisce, nel bene e nel male alla nostra salute, non è una cosa nuova. Ippocrate di Cos