Differenza tra contrazione isometrica (statica) e isotonica (dinamica) con esempi

Dott. Loiacono Emilio Alessio Medico Chirurgo Roma Medicina Chirurgia Estetica Rughe Filler Cavitazione Peso Dimagrire Pancia Grasso Dietologo Pene HD Grasso Pancia Sex Sessuologo Unità Terapia Dermatologia Pelle COS'E GINNASTICA ISOMETRICA BENEFICINello studio della meccanica di contrazione muscolare si definisce:

  • carico: la forza esercitata dal peso di un oggetto, ad esempio un manubrio, su un muscolo;
  • tensione muscolare: la forza esercitata sull’oggetto in questione dal muscolo che si contrae.

Tensione muscolare e carico sono quindi forze opposte, che come tali si contrappongono l’un l’altra: per vincere un carico, la tensione muscolare dev’essere superiore alla forza (peso) che esso esercita. La contrazione muscolare è quel processo attivo mediante cui si genera una forza in seno al muscolo. I tipi di contrazione che si possono avere sono due: dinamiche e statiche.

Contrazioni muscolari dinamiche

Le contrazioni DINAMICHE possono essere di 4 tipi:

1) Contrazione isotonica. La contrazione comunemente chiamata ISOTONICA (a tensione costante) si ha quando un muscolo si accorcia spostando un carico che rimane costante per l’intera durata del periodo di accorciamento; essa si può dividere in due fasi:

  • fase CONCENTRICA o POSITIVA quando il muscolo si accorcia sviluppando tensione (ad es. sollevando un peso);
  • fase ECCENTRICA o NEGATIVA quando il muscolo si allunga sviluppando tensione (ad esempio riabbassando lentamente lo stesso peso).

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2) Contrazione isocinetica. La contrazione ISOCINETICA si ha quando il muscolo sviluppa il massimo sforzo per tutta l’ampiezza del movimento, accorciandosi a velocità costante (tensione variabile); si ottiene solo con particolari macchine, definite isocinetiche.

3) Contrazione auxotonica. La contrazione AUXOTONICA aumenta progressivamente con l’accorciamento muscolare (es. elastici).

4) Contrazione pliometrica. La contrazione PLIOMETRICA è una contrazione concentrica esplosiva, immediatamente preceduta da contrazione eccentrica; in tal modo si sfrutta l’energia accumulatasi nelle strutture elastiche del muscolo nella precedente fase eccentrica.

Contrazioni muscolari statiche (isometriche)

MEDICINA ONLINE CONTRAZIONE MUSCOLARE DINAMICHE ISOTONICA STATICHE ISOMETRICA AUXOTONICA PLIOMETRICA ISOCINATICA CONCENTRICA POSITIVA ECCENTRICA NEGATIVA PALESTRA ALLENAMENTO SCHEMA.jpgLe contrazioni STATICHE sono quelle isometriche (che avvengono a lunghezza muscolare costante) e si ottengono quando l’accorciamento del muscolo è impedito da un carico uguale alla tensione muscolare, oppure quando un carico viene sostenuto in una posizione fissa dalla tensione del muscolo. La contrazione isometrica si verifica ad esempio quando il muscolo si contrae senza modificare la sua lunghezza (senza quindi spostare il carico, ad esempio quando cerchiamo di spostare un muro).

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Differenza tra abduzione, adduzione, flessione, estensione e rotazione

Che differenza c’è tra abduzione ed adduzione? E tra flessione ed estensione? Ed a cosa corrisponde la rotazione? E’ facile dire “movimento”, più difficile è capire esattamente un dato termine quale tipo di movimento indichi! Vediamolo oggi, con questa immagine che vi chiarirà ogni dubbio:

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Quali sport sono “migliori” per i bambini? Meglio uno sport singolo o di squadra?

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO CALCIPO BAMBINO SPORTUna attività sportiva equilibrata, associata ad una buona alimentazione e svolta fin dalla giovane età, forgerà degli adulti più sani ed in forma, per questo al più presto il bimbo dovrà essere indirizzato, dai propri genitori, verso una attività sportiva idonea al suo carattere ed i suoi gusti.
In questo articolo avevamo già affrontato un argomento molto importante: Fare palestra da giovani blocca la crescita? Oggi voglio continuare a trattare di “piccoli atleti” cercando di capire quali sport sono i più adatti per i bambini.

A che età i bambini possono iniziare sport?

I miei pazienti mi chiedono spesso a quale età il bimbo può iniziare a fare una attività sportiva. Ovviamente dipende molto dal bambino e da sue eventuali patologie, tuttavia una indicazione di massima può essere un limite di tre anni di età, anche se per alcuni bimbi il limite può essere esteso ai cinque anni di età. Importante il parere del vostro pediatra di fiducia che conosce lo stato di salute e vi saprà indirizzare nella giusta età di inizio. Certamente questo limite non impedisce al bimbo inferiore all’età limite, di fare movimento, anzi: qualsiasi bambino deve essere spinto ad attività ricreative – specie all’aperto – che lo tengano da subito in forma. Purtroppo i bimbi italiani non sono troppo sani in questo senso, senza contare che un bambino obeso tende ad essere deriso dai compagni ed isolato con relativi problemi a livello psicologico.

Leggi anche: I bambini italiani sono i più obesi al mondo

Quali sport sono “migliori” tra 3/5 anni ed 8 anni?

Equitazione (con pony), calcio (dai 6/7 anni come tutti gli sport di squadra), danza, ciclismo, judo/karate (dai 7/8 anni), pattinaggio su ghiaccio, ginnastica artistica. Il mio preferito in assoluto è il nuoto. Quest’ultimo meraviglioso sport può essere “praticato” addirittura da bimbi di nove mesi: non potete neanche immaginare quanto i bimbi così piccoli si sentano a loro agio nell’acqua!

Il mio sport preferito per bambini (ed adulti)

Il nuoto merita un approfondimento particolare. E’ importantissimo per migliorare i riflessi, la coordinazione e la sicurezza del bimbo. E’ uno sport “simmetrico” quindi rappresenta anche un ottimo sport “secondario” per integrare sport asimmetrici come tennis o scherma. ll nuoto è anche un’attività che non dà carichi sull’apparato locomotore, perché l’acqua toglie l’effetto peso e comporta bassi rischi di traumi. Ultimo, ma non per importanza, il nuoto è utile anche ai fini della sicurezza: secondo i dati della Federazione Italiana Nuoto, negli ultimi 20 anni gli incidenti mortali in acque libere sono scesi del 70% proprio grazie alle attività della scuola nuoto.

Il ciclismo

Può essere iniziato intorno ai 4/5 anni. Aiuta a migliorare l’autostima, la fiducia in se stessi, l’equilibrio, la capacità di risolvere situazioni nuove e affrontare problemi. Si tratta di uno sport asimmetrico che ovviamente predilige gli arti inferiori, però insegna ad usare tutto il corpo per stare in equilibrio e coordinare i movimenti. Il ciclismo aiuta il bimbo ad imparare a rispettare la strada e le sue regole della strada. Attenzione alla postura ottimale della schiena e all’uso di una bici adatta al bimbo.

Leggi anche: A che età iniziare scherma? Quali differenze tra spada, fioretto e sciabola?

Karate e judo

Soprattutto il karate, richiede una coordinazione neuromotoria che al di sotto di una certa età è poco sviluppata. La pratica delle arti marziali (in particolare del judo), inoltre, necessita di una certa forza, che comincia a svilupparsi solo verso i 7/8 anni, per poi completarsi negli anni successivi. Sono sport utili sia ai bambini più timidi e insicuri perché infondono fiducia nelle proprie capacità, sia a quelli più vivaci perché insegnano a controllare la propria aggressività. L’attività agonistica è indicata per il karate da 11 anni, per il judo da 14 anni.

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Quali sport sono “migliori” tra 8 e 12 anni?

Oltre a quelli già visti nel precedente paragrafo, si aggiungono i seguenti sport: canottaggio, sci, basket, tennis, nuoto sincronizzato, ping pong, atletica leggera, pallamano, pallanuoto, pallavolo, scherma.

Tennis e scherma

Sono sport che richiedono certe capacità “tattiche” che il bambino piccolo non possiede ancora. Inoltre, sono sport asimmetrici, perché fanno lavorare solo alcune parti del corpo, in particolare uno degli arti superiori. I corsi possono iniziare a 8 anni ma in questo caso più che mai è fondamentale che si faccia prima della preparazione generica in modo da riequilibrare la simmetria dell’allenamento e poi si apprenda la tecnica. Si tratta poi di due sport che divertono e appassionano, ma sviluppano molto concentrazione e disciplina. L’attività agonistica per il tennis è consigliata da 10 anni, per la scherma da 8 anni.

Meglio sport singolo o di squadra?

Questo ovviamente dipende dal carattere del bambino. Se il giovane atleta è molto competitivo potrebbe trovare più interessanti quegli sport dove “combatte” da solo contro gli altri, come ad esempio il nuoto o il tennis (dove comunque c’è la possibilità di giocare in team con staffette e doppi); invece se il bambino è molto socievole, troverà più divertenti i giochi di squadra come il calcio o la pallavolo (dove ha comunque la possibilità di primeggiare come singolo). E’ preferibile iniziare una attività di squadra dai 6/7 anni in poi.

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Sport e bambini “particolari”

Lo sport ha anche la capacità di aiutare bambini con problemi di socializzazione: ad un bambino solitario, timido, che tende ad isolarsi, potrebbe giovare moltissimo uno sport di squadra, possibilmente all’aria aperta. Ad un bambino con deficit di attenzione proporrei uno sport dove è importante la disciplina mentale oltre che fisica, come il judo o il karate. In caso di bambino con ritardo mentale trovo ottimo uno sport come l’equitazione.

Cosa NON deve fare mai un genitore con un bambino che fa sport?

La prima cosa è non forzare mai un bambino ad uno sport solo perché piace a voi genitori: dopo averlo iscritto ad un corso, chiedetegli sempre se quello sport lo diverte davvero o se ci va solo perché è costretto da voi genitori: in quest’ultimo caso non dovete costringerlo. Importantissimo poi evitare di spingere il bambino ad atteggiamenti troppo competitivi, trasferendo su di lui aspettative di successo che sono proprie dei genitori: può darsi che lui preferisca diventare un bravo chitarrista all’essere un campione di calcio!

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Ecografie 3D e 4D: a cosa servono e quali sono le differenze con l’ecografia standard?

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Che differenza c’è tra una ecografia standard, una a 3D ed una a 4D? E’ una domanda che mi sento rivolgere spesso dalle future mamme. La risposta è molto più semplice di quanto possa sembrare.

L’ecografia standard visualizza il bimbo in modo bidimensionale, cioè in 2 dimensioni. L’immagine appare “piatta”, senza mostrare la profondità. E’ un indagine fondamentale per studiare il feto e la sua salute.

L’ecografia 3D o tridimensionale permette la visualizzazione del feto in 3 dimensioni, mostrando un volume e non solo un piano di sezione come avviene per la tradizionale ecografia bidimensionale. Rispetto all’ecografia bidimensionale, nell’immagine appare quindi anche la profondità (come vedete nella foto in alto).
Questa metodica si basa sulla elaborazione computerizzata delle normali immagini ecografiche a due dimensioni: sfruttando il cosiddetto processo di “rendering” riusciamo ad ottenere l’immagine tridimensionale del feto, in maniera molto fedele alla realtà. L’immagine appare statica come se fosse una fotografia.

L’ecografia 4D visualizza l’immagine tridimensionale come avviene nella 3D, ma in più l’immagine si vedrà in movimento: la quarta dimensione infatti è rappresentata dal tempo. Si vedrà quindi in diretta il feto che muove le mani, che muove la labbra o si succhia il dito. Non più una semplice foto ma un vero e proprio video: una esperienza estremamente coinvolgente per i futuri genitori!

Quali sono le differenze dal punto di vista diagnostico?

Da un punto di vista strettamente diagnostico, in buona parte dei casi, non c’è una grande differenza tra le ecografie tridimensionali (3D e 4D) e quella tradizionale o bidimensionale: attualmente la valutazione del feto viene effettuata sulla base dell’ecografia bidimensionale, mentre la metodica 3D e 4D è solo un complemento all’esame. Ma in alcuni selezionati casi, l’indagine 3D e 4D possono rivelarsi strumenti importanti anche dal punto di vista diagnostico e della comunicazione medico-paziente. Per esempio offre la possibilità di visualizzare alcune malformazioni come la labiopalatoschisi (o labbro leporino) in modo più facilmente comprensibile per i genitori, aiutando così il medico nella spiegazione del difetto alla coppia. Altri casi in cui l’ecografia tridimensionale si è mostrata utile sono ad esempio le malformazioni degli arti, come il piede torto congenito.

Fare la 3D/4D o non farla?

Il mio consiglio è quello di affiancare all’ecografia standard bidimensionale, anche la 3D e la 4D dal momento che, oltre ad aumentare le possibilità di valutare il feto, queste tecniche sono estremamente emozionanti per la futura madre ed il futuro padre. Il rapporto tra la madre e il bambino, secondo alcuni studi, sembra infatti positivamente influenzato. Vedere in bambino in tridimensionale e addirittura muoversi è un emozione forte, che incrementa il legame affettivo e in alcuni casi può indurre la mamma a cambiare stile di vita, a migliorare la propria alimentazione, ad evitare attività dannose come il fumo o l’uso di alcool e droghe. Buona gravidanza a tutte!

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Se vuoi raggiungere l’equilibrio, non smettere mai di muoverti

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Riuscite a rimanere in equilibrio su una bici, stando fermi?

Un bambino vuole a tutti i costi un giocattolo nuovo, ma poi, dopo che i genitori glielo hanno comprato, lui perde interesse per quel giocattolo. Tutti noi abbiamo sperimentato almeno una volta anche da adulti questa sensazione: è spesso più divertente desiderare qualcosa, piuttosto che averla; è l’attesa prima di un evento ad eccitarci, spesso più dell’evento stesso. Vi siete chiesti perché ciò accade? Per almeno due ragioni. La prima è che finché noi non possediamo realmente un oggetto o viviamo un evento, possiamo idealizzarlo, immaginando quell’oggetto o quell’evento (o quella persona!), spesso molto più bello di come poi sarà in realtà. La seconda ragione è che tendere a quell’oggetto/evento comporta una dinamica esponenziale, un frizzante movimento che per di più si fa sempre più veloce – ed eccitante – a mano che ci avviciniamo all’obiettivo; invece raggiungere l’oggetto/evento, seppur apparentemente più appagante, determina quasi sempre un vero e proprio stop alla dinamica.

La festa di compleanno

Organizzare per tre settimane la festa del proprio compleanno ci regala una eccitazione abbastanza elevata per un periodo prolungato, invece vivere per un giorno la propria festa di compleanno ci regala una emozione si fortissima, ma limitata nel tempo. Inoltre siamo tutti consci del fatto che il giorno dopo la festa, tutto tornerà alla normalità, alla routine, dimenticando il fermento che aveva caratterizzato le tre settimane di organizzazione, quando nella nostra mente “tutto era ancora possibile e più bello di come è poi realmente stato”. E’ meglio il sabato che la domenica, non è vero? Tutto questo per dirvi che finché tendiamo ad un obiettivo (che può essere anche una persona, pensiamo a quanto sia eccitante la fase di innamoramento che precede il fidanzamento vero e proprio), il nostro corpo è vivo; appena raggiungiamo l’obiettivo il nostro corpo si ferma e ciò non ci piace, tanto che raggiunto un traguardo, ce ne poniamo subito un altro per dare un senso di compiutezza alla nostra vita. In una parola sola, noi esseri viventi tendiamo al movimento.

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Siamo chimica e fisica

L’essere vivente è vivo solamente perché al suo interno nulla rimane mai fermo. Da quando avete iniziato a leggere questo articolo, avete idea dei miliardi di eventi che sono avvenuti dentro di voi? Un numero impressionante di impulsi elettrici si sono mossi lungo le autostrade del vostro sistema nervoso; numerosissimi globuli rossi sono transitati lungo i due miliardi di capillari che possedete al vostro interno (capillari che nel loro insieme coprono una lunghezza di circa 80.000 km ed una superficie di scambio di circa 6300 metri quadrati, cioè l’equivalente di due campi da calcio). Decine di miliardi di reazioni chimiche sono esplose dentro i confini del vostro corpo, catalizzate da un esercito smisurato di enzimi. Come tutti gli studenti di medicina scoprono al secondo anno studiando l’affascinante Fisiologia del nostro corpo, miliardi di elettroni si sono mossi lungo la membrana dei vostri mitocondri, ad una velocità che difficilmente riuscireste ad immaginare!

Un continuo fluire

Il nostro comportamento rispecchia esattamente quello che avviene dentro di noi. Il nostro corpo continua a vivere muovendosi continuamente, alla ricerca di un equilibrio che – quando arriva – viene rimesso subito in discussione, come se la nostra vita non fosse mai un traguardo tagliato ma solo un insieme infinito di tappe da raggiungere per poi inseguire altri obiettivi. L’equilibrio non è mai stasi, ma un continuo fluire, come un equilibrista sulla corda: non sta mai fermo ma si muove continuamente, altrimenti cadrebbe nel vuoto, la stessa cosa accade quando andiamo in bicicletta! La natura, di cui il nostro corpo è tra le manifestazioni più ammalianti, è pura filosofia e difficilmente sbagliamo nel seguirne ed imitarne i comportamenti.

La vita esiste solo finché c’è movimento: non smettere mai di muoverti

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Dieta disintossicante dopo il periodo natalizio: le sei regole per recuperare il peso forma

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO DOLCE NATALE PANETTONE (4)Oggi si festeggia l’Epifania che “tutte le feste si porta via”, sì tutte le feste, ma non i chili accumulati in queste giornate di abbuffate epocali! Il periodo festivo finisce oggi ed eccoci che all’improvviso, quasi a risvegliarsi da un lungo piacevole sogno, qualcuno si è ritrovato tragicamente a pensare che la prova costume – in fondo – non è più così lontana.

Italiani ingrassati di cento milioni di chili

Quest’anno, causa crisi economica, gli italiani hanno mangiato meno delle scorse feste natalizie, tuttavia l’aumento di peso di questi giorni si attesta mediamente a 2 kg ed è dovuto all’assunzione di circa 15mila-20mila calorie in più per l’effetto combinato del maggior consumo di cibi calorici abbinato a bevande alcoliche e della rinuncia ad alimenti fondamentali come frutta e verdura. Ciò ha determinato un aumento di peso della popolazione italiana di quasi cento milioni di chili causati da pandori e panettoni, ottanta milioni di bottiglie di spumante, ventimila tonnellate di pasta, 5 milioni di chili tra cotechini e zamponi e frutta secca, pane, carne, salumi, formaggi e dolci per un valore complessivo vicino ai cinque miliardi di euro, solamente tra il pranzo di Natale e i cenoni della Vigilia e di Capodanno. Ad appesantire – letteralmente! – la situazione è il fatto che le conseguenze dell’abbuffata natalizia sono state spesso aggravate dalla sospensione delle attività sportive e da una maggiore sedentarietà, complici le lunghe soste a tavola con parenti e amici che hanno ridotto il movimento fisico e favorito l’accumulo di peso. Ecco quindi che la dieta diventa una necessità a cui è bene non sottrarsi, ma che va affrontata con impegno e costanza, meglio se con l’aiuto di un dietologo.

Le sei regole da seguire per tornare in forma dopo le feste

1) Vietati i digiuni e le diete fai-da-te soprattutto se strettamente ipocaloriche, perché il peso perso viene comunque recuperato in poche settimane e con gli interessi. Leggi anche: La dieta del batuffolo di cotone: quando la stupidità umana supera ogni limite.

2) Fare attività fisica! Almeno mezz’ora di camminata al giorno e, se il vostro fisico lo permette, riprendete gradatamente a fare un po’ di pesi. Leggi anche: Correre non fa dimagrire.

3) Non bere alcolici, di nessun tipo. Leggi anche: Tutti i piaceri del bere, senza bere: come ubriacarsi senza alcol.

4) Diminuire la quantità di sale negli alimenti. Leggi anche: Ridurre il consumo di sale ci può salvare la vita.

5) Bevete molti liquidi: si ad acqua, the verde e tisane drenanti; no a bevande zuccherate e gassate. Leggi anche: I dieci buoni motivi per cui non dovresti bere bevande gassate.

6) Adottate una dieta a base di cibi leggeri, con pochissimi fritti ed insaccati, ricca invece di frutta e verdura. Da preferire una dieta normocalorica o lievemente ipocalorica e ben bilanciata in cui rientrino solo cibi genuini. A tale proposito in seguito riporto una lista dei prodotti con proprietà terapeutiche e nutrizionali utili per disintossicare l’organismo. Leggi anche: I dieci comandamenti per iniziare a dimagrire da subito.

I cibi per rimettersi in forma dopo le feste

So di essere ripetitivo ma la base da cui bisogna partire è sempre la stessa: frutta e verdura in gran quantità! Da non dimenticare mai arance, mele, pere e kiwi, spinaci, cicoria, radicchio, zucche e zucchine, insalata, finocchi e carote. Tutte le insalate e le verdure vanno condite con olio d’oliva, ricco di tocoferolo, un antiossidante che combatte l’invecchiamento dell’organismo e favorisce l’eliminazione delle scorie metaboliche, e abbondante succo di limone che purifica l’organismo dalle tossine, fluidifica e pulisce il sangue, è un ottimo astringente e cura l’iperacidità gastrica. Vedrete che in poco tempo vi rimetterete in forma, l’importante è poi non rovinare tutto: le vacanze di Pasqua sono più vicine di quanto sembri!

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Perdi 1000 calorie in un ora e mezza con questo super-allenamento!

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Vuoi aumentare il testosterone e combattere l’impotenza? Iscriviti in palestra

MEDICINA ONLINE PALESTRA PESI RISCALDAMENTO MUSCOLI DOPO ALLENAMENTO MASSA PROTEINE AMMINOACIDI BCAA RAMIFICATI ESSENZIALI WHEY LATTE SIERO CASEINE CREATINA WORKOUT BICIPITI SPALLE GAMBEL’attività fisica è importante per mantenere il nostro organismo in salute. Praticare uno sport con costanza e regolarità aiuta a migliorare la propria salute e l’umore, ma anche la nostra sessualità. Lo sport fa bene all’intesa sessuale e migliora le prestazioni oltre che dare una sferzata al desiderio sessuale. Il binomio sesso-sport è valido sia per gli sportivi che per i dilettanti.
Per la sessualità maschile praticare uno sport è importante perché aiuta a regolare i livelli di testosterone. Il livello di testosterone aumenta significativamente durante lo sforzo e spesso permane alto ancora un’ora dopo la conclusione. Fare sollevamento pesi può aiutare ad aumentare il livello di testosterone purché l’esercizio sia intenso e preveda dei periodi di recupero.

Alcuni studi condotti in Finlandia hanno scoperto che chi pratica sollevamento pesi per due volte la settimana riesce ad aumentare del 49% i suoi livelli di testosterone. Se si pratica tutti i giorni però si può avere l’effetto opposto, è bene dunque lasciare almeno un giorno di riposo tra due sedute.

L’esercizio fisico è anche una barriera contro l’impotenza poiché l’esercizio aerobico contrasta la comparsa di malattie dei vasi, inclusa la formazione di placche lipidiche a livello delle arterie, occlusioni che impediscono al flusso sanguigno di irrorare a sufficienza il pene. Tre chilometri di camminata al giorno possono bastare per tenersi al riparo da problemi erettili. In generale gli sport più indicati sono quelli che migliorano la funzionalità dell’apparato cardiocircolatorio e, di conseguenza, la resistenza come il jogging, la marcia veloce, il ciclismo o il nuoto. L’importante è che siano sport e attività motorie che si prolungano nel tempo, almeno per 30/40 minuti, praticati a ritmi moderati. Niente scatti e niente eccessi dunque.

Integratori alimentari efficaci nel migliorare quantità di sperma, erezione e libido maschile e femminile

Qui di seguito trovate una lista completa di integratori alimentari acquistabili senza ricetta, potenzialmente in grado di migliorare la prestazione sessuale sia maschile che femminile a qualsiasi età e trarre maggiore soddisfazione dal rapporto. Ogni prodotto viene periodicamente aggiornato ed è caratterizzato dal miglior rapporto qualità prezzo e dalla maggior efficacia possibile, oltre ad essere stato selezionato e testato ripetutamente dal nostro Staff di esperti:

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