Daniele Seccarecci: morto il bodybuilder dal braccio più grande al mondo

MEDICINA ONLINE DANIELE SECCARECCI PALESTRA MORTO ALLENAMENTO PESI MUSCOLI PALESTRA DOPING PROTEINE MORTE INTEGRATORE BODY BUILDING 14 FARMACI ILLEGALI PROIBITI ANFETAMINE TREMBOLONE OBESO MUSCOLI FOTO PICTURE deathEra detentore del record 2010 come l’uomo con il braccio più grande del mondo (55 centimetri), il culturista rinvenuto ieri cadavere nella cucina del residence «Terramare» nella frazione tarantina di Lama. Si chiamava Daniele Seccarecci, 33 anni, nato a Livorno ma residente a Taranto.

IL RITROVAMENTO
Secondo una prima ricostruzione effettuata dal medico legale, Marcello Chironi, le cause della morte sarebbero da attribuire ad una caduta accidentale a seguito di un forte malore, probabilmente un infarto del miocardio, l’uomo soffriva infatti di problemi cardiaci. A confermare l’ipotesi della caduta una grave ferita alla testa riportata da Seccarecci. Le indagini sono tuttora in corso per chiarire le dinamiche dell’accaduto. A dare l’allarme è stata la madre di Seccarecci, che ha aperto la porta della stanza del residence trovando il cadavere del figlio sul pavimento della cucina con una vasta macchia di sangue sotto la testa.

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UNA VITA DA BODYBUILDER
Nato a Livorno, in giovane età si trasferì con la famiglia presso Siracusa. Sin da giovane si appassionò al mondo del culturismo, ottenendo subito ottimi risultati nella categoria juniores. A 26 anni diventò professionista a seguito del piazzamento al Mondiale IFBB tenutosi in Cina e già alla sua prima gara nel circuito professionistico sfiorò la qualifica a Mister Olympia. Nel 2007 sottoscrisse un contratto con l’azienda canadese Muscletech, operante nel settore dell’integrazione alimentare e sportiva; nello stesso anno è stato uomo copertina per Iron Man nel 2007, la più importante rivista statunitense del settore. Nel 2010 fu certificato dal Guinness World Records come il culturista con il maggior peso in gara, pari a 135 kg.
Ospite di vari programmi televisivi, nel 2008 è stato il protagonista dell’ episodio Il culturista della trasmissione televisiva Il testimone di Pif. Star a livello internazionale, conosciuto per la sua prestanza fisica, Daniele Seccarecci era più volte apparso sulla copertina di riviste specialistiche anche straniere. «Ciao Daniele e bravo. Ti ho visto più separato dell’anno scorso, muscoli più densi e più divisi. Penso tu sia sulla strada giusta». Questo il commento di un suo collega su Facebook scritto di recente. Seccarecci è stato fidanzato con l’ex pornostar Brigitta Bulgari. Un’intensa convivenza nata da un incontro casuale all’aeroporto di Milano.

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I GUAI CON LA GIUSTIZIA
Nel 2011 era stato coinvolto in un giro di commercializzazione sostanze dopanti illegali che lo aveva portato dapprima in carcere e poi agli arresti domiciliari. In quell’occasione l’uomo dichiarò di fare uso di anabolizzanti «per lavoro». Partecipò alla sua ultima gara il 1º settembre scorso, in Finlandia, dove ottenne un 6º posto.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
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Palestra: i tre errori che fanno quasi tutte le donne

MEDICINA ONLINE PALESTRA ALLENAMENTO DONNA MUSCOLI PESI BELLEZZA GINNASTICA PESISTICAVedo spesso in palestra, ragazze che passano ore sullo step o sul tapis roulant, che fanno bagni di sudore, arrivando spappolate a fine allenamento ma che non riescono a perdere i cuscinetti sui fianchi. Eppure sono convinte di fare tutto il necessario per eliminare grasso e cellulite. Queste ragazze però non sanno che l’eccesso può portare al risultato opposto. Queste effetto è dato dalla risposta endocrina all’attività fisica. Allenamenti troppo lunghi e troppo provanti per il corpo, come sono appunto le ore passate a sudare sullo step favoriscono il rilascio da parte dell’organismo di cortisolo: il più grande nemico del dimagrimento.

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Fare palestra da giovani blocca la crescita? A che età iniziare?

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO BAMBINO TRISTE PIANGE DOLORE STRADA ABBANDONO DEPRESSIONESono domande che mi vengono spesso poste da genitori in ansia perché il figlio più giovane ha deciso di andare in palestra o perché vogliono che lui faccia uno sport ma sono indecisi su quale.
Prima di entrare a fondo nell’argomento è importante chiarire subito un concetto: l’attività sportiva non può in alcun modo influenzare negativamente la crescita di un adolescente, nessun esercizio ginnico-sportivo, se praticato correttamente, può impedire lo sviluppo scheletrico. Ognuno raggiungerà la statura geneticamente trasmessa dai genitori. Non ci sono sport che bloccano la crescita, anzi qualsiasi sport aiuta lo sviluppo generale di un individuo in età evolutiva ed impedisce che vostro figlio diventi… così. Dato per assodato questo, si evince che non è vero che allenarsi con i pesi può compromettere la lunghezza delle ossa, bloccandone la crescita o addirittura accorciandole: sono affermazioni prive di ogni fondamento.

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Dolore muscolare il giorno dopo l’allenamento: cause, cure e prevenzione

MEDICINA ONLINE PALESTRA ALLENAMENTO UOMO MUSCOLI PESI BELLEZZA GINNASTICA PESISTICATi sei svegliato questa mattina con tutti i muscoli indolenziti? La prima cosa che ti viene in mente è “ma ieri in palestra non avrò esagerato coi pesi?”. Quasi sicuramente si tratta di DOMS  acronimo di Delayed Onset Muscle Soreness cioè indolenzimento muscolare a insorgenza ritardata“. Il DOMS descrive un fenomeno di dolore muscolare o rigidità muscolare che si verifica solitamente il giorno dopo l’allenamento e nei casi più gravi può durare anche 4/5 giorni.

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In quali casi si verifica il dolore muscolare dopo l’allenamento?
Anche se può essere allarmante, l’indolenzimento muscolare a insorgenza ritardata è una risposta normale allo sforzo inusuale e fa parte di un processo di adattamento che porta il nostro corpo ad una maggiore capacità di resistenza e forza, e i nostri muscoli a costruire ipertrofia. Lo sforzo inusuale può verificarsi principalmente in tre casi:

  1. Quando si è smesso di allenarsi per un periodo medio/lungo (anche se per alcuni può bastare interrompere per pochi giorni) per poi riprendere all’improvviso magari senza gradualità, rimettendo subito mano sui pesi più grandi. Il caso classico è il mese di agosto, tanto temuto dagli assidui frequentatori di palestre: la palestra rimane chiusa e quando si riprende a settembre i muscoli sono impreparati.
  2. Quando si inizia un programma di esercizio completamente nuovo, inserendo ad esempio dei muscoli che non venivano sollecitati nel programma precedente.
  3. Quando modificate il vostro normale programma di esercizio, cambiandone la routine o – soprattutto – aumentandone notevolmente la durata o l’intensità.

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Qual è la causa fisiologica del dolore dopo l’allenamento?
La risposta a questa domanda non è stata ancora del tutto chiarita, tuttavia gli ultimi studi indicano che insorgenza del DOMS sia il risultato di una microscopica lacerazione delle fibre muscolari, necessaria per una costruzione muscolare maggiore di quella precedente alla lacerazione. Un po’ come dire che è necessario “distruggere per ricostruire meglio”. La quantità di lacerazione (e dolore) dipende da quanto e per quanto tempo ci si allena e dal tipo di esercizio che fate.

Differenza tra dolore durante l’allenamento e dolore DOPO l’allenamento
Il DOMS non è lo stesso tipo di dolore muscolare che si verifica durante l’esercizio fisico. Il dolore durante l’esercizio è di norma acuto, più intenso, di breve durata e tende a sparire poco dopo che si è smesso di fare gli esercizi.
Il DOMS è invece lieve/moderato, dura più a lungo, non scompare col riposo, è generalmente più acuto entro i primi 2 giorni a seguito di una nuova, intensa attività e lentamente scompare nel corso dei giorni seguenti.

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Quali esercizi aumentano le possibilità di provare dolore dopo l’allenamento?
Come abbiamo visto, virtualmente qualsiasi movimento ed esercizio, se inusuale o di intensità maggiore rispetto al solito, può portare al DOMS, tuttavia le contrazioni muscolari eccentriche (movimenti che inducono il muscolo a contrarsi con forza mentre si allunga) sembrano provocare più dolore.
Esempi di contrazioni muscolari eccentriche includono scendere le scale, abbassare i pesi e il movimento verso il basso di squat e push-up.

Quando andare dal medico?
Il dolore muscolare dopo l’allenamento è, generalmente normale e non deve allarmare, tuttavia questa non deve essere la scusa per sottovalutare il problema: alcuni dolori muscolari possono essere un segno di un infortunio anche grave. Se il dolore non diminuisce di intensità, sono presenti gonfiori e arrossamenti importanti e soprattutto se continua oltre i 6 o 7 giorni è il caso di non sottovalutare il problema e di consultare il vostro medico di fiducia.

Come faccio a far diminuire il dolore dopo l’allenamento?
Per far diminuire il dolore dopo l’allenamento, leggi anche: DOMS: come faccio a far diminuire il dolore dopo l’allenamento?

Come faccio a prevenire il dolore dopo l’allenamento?
Per prevenire il dolore dopo l’allenamento, leggi anche: DOMS: come faccio a prevenire il dolore tipico del dopo allenamento?

I migliori prodotti per la cura delle ossa e dei dolori articolari 
Qui di seguito trovate una lista di prodotti di varie marche per il benessere di ossa, legamenti, cartilagini e tendini e la cura dei dolori articolari. Noi NON sponsorizziamo né siamo legati ad alcuna azienda produttrice: per ogni tipologia di prodotto, il nostro Staff seleziona solo il prodotto migliore, a prescindere dalla marca. Ogni prodotto viene inoltre periodicamente aggiornato ed è caratterizzato dal miglior rapporto qualità prezzo e dalla maggior efficacia possibile, oltre ad essere stato selezionato e testato ripetutamente dal nostro Staff di esperti:

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Correre non fa dimagrire

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO DONNA CHE CORRE SPORT ALLENAMENTO RUNNER MARATONETA CORREREOvviamente il titolo dell’articolo è volutamente provocatorio: un titolo più politically correct potrebbe essere “correre non fa sempre dimagrire”. Ma cominciamo con una domanda (apparentemente) facile: chi ha meno percentuale di grasso corporeo, uno sprinter professionista che corre i 100 metri o un maratoneta professionista che in gara corre per 42 km e 195 metri?

Sprinter o maratoneta?

La risposta che ricevo sempre é “un maratoneta”. Si puó capire perché le persone, a cui é stato ripetutamente detto che per ridurre il tessuto adiposo é necessario allenamento aerobico continuativo, pensino in questo modo. La loro risposta è sbagliata. Gli sprinter fanno ben poco allenamento aerobico continuativo, eppure hanno meno percentuale di grasso corporeo rispetto ad un maratoneta e questa non è una mia opinione ma un dato assolutamente oggettivo.

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Come è possibile ciò?

La ragione di questa apparente stranezza è da riconoscersi nella natura stessa dell’allenamento. Più alta è l’intensità (con intensità si intende la capacità di Massime Pulsazioni del Cuore), più calorie si consumano al minuto. Il maratoneta si sottopone a escursioni lunghe e frequenti nella zona aerobica e ciò provoca, per adattamento specifico, la perdita di tessuto muscolare importantissimo per tenere alto il metabolismo basale dell’organismo. Perché il corpo del maratoneta “sacrifica” la massa muscolare? La risposta è una domanda: vi siete mai chiesti perché i nuotatori professionisti sono “muscolosi ma non troppo”? Perché il muscolo è un tessuto molto pesante ed, estremizzando, un culturista quasi non riuscirebbe a stare a galla! Dato che il muscolo pesa più del grasso, è il tessuto da cannibalizzare preferito dal corpo per cercare di alleggerire il carico da trasportare, quando l’attività che svolge è portata più alla resistenza che alla forza esplosiva.

Correre sul tapis roulant non fa dimagrire

Tra i miei pazienti, quelli che vogliono dimagrire, è diffusa la falsa convinzione che per perdere adipe basti “corricchiare” il più a lungo possibile sul tapis roulant, magari un paio di volte a settimana. Poi doccia e a casa. Grande errore! Ovviamente non voglio dire che correre (in palestra, in pista o al parco sotto casa) non faccia perdere una certa quantità di massa grassa, né che sia una cosa buona per il nostro organismo – anzi fa benissimo a cuore, circolazione, polmoni e psiche – voglio invece affermare che un programma di allenamento volto al dimagrimento – incentrato quasi totalmente sull’attività aerobica e che tralascia l’attività anaerobica – non porta ai risultati sperati, ma al contrario produce una diminuzione della percentuale di massa magra presente nel corpo e ciò provoca una diminuzione del metabolismo del nostro corpo, cosa che non certo ci aiuta nel perdere peso!

Con la corsa perdi soprattutto acqua

Durante l’allenamento aerobico tipico della maggior parte delle persone che vogliono dimagrire, avviene una notevole perdita d’acqua e una combustione di acidi grassi e zuccheri. A differenza di quanto si possa pensare, i grassi persi dopo aver svolto attività aerobica prolungata sono di solito solo poche decine di grammi. Quindi è assolutamente inutile avviarsi frettolosamente verso la bilancia presente in palestra a controllare i kg persi dopo una bella corsa, in quanto l’abbassamento del valore indicato sulla bilancia è principalmente dovuto alla copiosa perdita di acqua mediante la sudorazione e non alla (esigua) perdita di grassi. Lo sapevate che un maratoneta perde tranquillamente 6 litri di acqua (non di grasso) durante un gara e che un calciatore durante un incontro ne può perdere anche due o più? Inoltre, se correte in palestra, sono quasi sicuro che non avete mai tenuto conto di un fattore quasi banale: per chi corre sul tapis roulant viene a mancare il tipico “effetto vento” che si ha correndo all’aria aperta, ciò determina – per chi corre in palestra – un innalzamento della temperatura maggiore e maggior perdita d’acqua, rispetto a chi corre al parco. In definitiva, dopo un’ora di corsa specie al chiuso, se pesate 1 kg di meno e siete felici, vi basterebbe sottoporvi ad una rapida bioimpedenziometria per farvi passare l’entusiasmo: avete sudato tanto, perso molta acqua ma poco grasso e, cosa peggiore, il vostro metabolismo basale è rimasto praticamente invariato. Triste ma è così!

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Correre ti fa mangiare di più

Moltissimi miei pazienti subiscono inoltre quello che io chiamo “effetto corro e mangio“: tornati a casa dopo un’ora di corsa in palestra, si mettono a tavola con l’idea che – avendo fatto quell’ora di attività fisica – possono permettersi di poter mangiare un “dolcetto” in più. Il risultato è che, al netto delle entrate e delle uscite, il soggetto in questione avrà paradossalmente assunto molte più calorie rispetto a quante ne avrebbe assunto se non avesse fatto quell’ora di corsa e non avesse assunto il dolcetto. Addirittura alcuni fanno la “corsa preventiva“: il giorno prima di un evento in cui prevedono di mangiare molto (come un matrimonio), fanno la loro corsetta di un’ora al parco pensando di poter mangiare chissà quanto il giorno dopo. Inutile dire che al matrimonio mangeranno ben più delle poche centinaia di calorie perse con quella corsetta. Paradossale, vero? Senza contare che, chi si comporta in questo modo, affronterà quella corsa una tantum senza fare stretching e, probabilmente, correndo come dei forsennati e quindi in modo sbagliato: ciò può arrecare molti danni alla loro salute! Correre BENE è una scienza, non ci si improvvisa corridori!

L’eccesso di attività aerobica può addirittura determinare dei danni:

1) Peggiora la relazione testosterone/cortisolo che impedisce l’abilità di aumentare la massa muscolare (quella che determina il nostro metabolismo e quindi la nostra capacità di dimagrire).

2) Aumenta lo stress delle ghiandole adrenali che PUÓ avere come conseguenza il SOVRAPPESO e produrre altre conseguenze indesiderabili per la salute.
Secondo il Dr. James Wilson (autore di Fatica Adrenale – La Sindrome di Stress del 21 Secolo), “le ghiandole adrenali hanno la funzione di produrre ogni minuto, una quantità precisa e bilanciata di ormoni”. Quando una persona fa troppo esercizio di tipo aerobico continuativo, le ghiandole adrenali possono alterarsi e possono avere come conseguenza la fatica adrenale. La fatica adrenale é associata a sintomi come: stanchezza, senso di paura, allergia, indebolimento del sistema immunitario, artrite, ansia, depressione, fatica cronica, perdita di memoria, difficoltà di concentrazione, insonnia e piú importante in relazione a questo articolo, la inabilità di perdere peso.

3) Aumenta lo stress ossidativo che accelera i processi di invecchiamento.
Secondo l’endocrinologa Dr. Diana Schwarzbein (autrice del Secondo Principio Schwarzbein), “l’ossidazione” é un processo che favorisce la formazione di radicali liberi nel corpo. Normalmente il corpo neutralizza i radicali liberi con sostanze conosciute come antiossidanti. Solo in presenza di una eccessiva produzione di radicali liberi, il corpo non é in grado di neutralizzare tutti i radicali liberi. Questo ha come conseguenza ALTERAZIONI nel metabolismo che rende più difficile perdere peso ed accelera i processi di invecchiamento.

4) Secondo alcune teorie, la corsa prolungata causerebbe addirittura danni irreversibili alle articolazioni.

5) Altera l’equilibrio degli ormoni sessuali femminili.

Ma allora correre fa male?

Come già precedentemente affermato, lungi da me affermare che l’allenamento aerobico ben eseguito sia inutile o dannoso. Tutto il contrario: è importantissimo (il piede è addirittura considerato il secondo cuore del corpo: camminando/correndo, la pressione col terreno, spinge il sangue che ristagna alle estremità degli arti inferiori, verso il cuore, impedendo le famose “gambe gonfie”) ma deve essere svolto nella maniera corretta e accostato all’allenamento anaerobico (oltre ad una corretta alimentazione!). Esso apporta poi notevoli benefici, non solo per quanto riguarda l’aspetto fisico, ma anche quello mentale, liberando endorfine nell’organismo che ci faranno provare una sensazione di benessere generale notevole.

Allenarsi in maniera corretta

Cosa fare allora? Continuare imperterriti a macinare km su km incuranti della perdita di massa muscolare, oppure cercare di combinare i benefici dell’allenamento aerobico con i risultati di quello anaerobico? La seconda che hai detto. Bisogna semplicemente mixare il tutto in un’unica soluzione per ottenere i risultati sperati. Allenamento aerobico (non eccessivo) per aumentare la sudorazione, capacità polmonare e battito cardiaco, in associazione ad un buon allenamento anaerobico per mantenere e migliorare la muscolatura che è il vero motore del nostro metabolismo e della nostra perdita di grasso. I due tipi di allenamento: insieme per vincere!

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Diete iperproteiche ed integratori di proteine: sono davvero utili o fanno male?

MEDICINA ONLINE PALESTRA ALLENAMENTO UOMO MUSCOLI PESI BELLEZZA GINNASTICA PESISTICAProteine, dieta Dukan, alimentazione iperproteica, integratori: sono le parole d’ordine di tutti quelli che aspirano ad un corpo tonico, asciutto e muscoloso. Le proteine sono certamente importanti, anzi fondamentali, per il benessere e le funzioni organiche di ciascun individuo, ed ancor di più per tutti gli sportivi, ma ciò non significa che seguire un’alimentazione basata quasi esclusivamente sulle proteine, o mandar giù litri di integratori proteici sia la giusta strada da seguire. Ecco una lista delle 11 informazioni sulle proteine che potrebbero interessarvi:

Continua la lettura con https://articoli.nonsolofitness.it/it/item/2542-proteine-tutto-quello-che-non-avresti-mai-voluto-sapere.html

Per approfondire: Troppe proteine fanno male ai reni o al fegato? Qual è il fabbisogno giornaliero di proteine?

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Non farti male in palestra: l’importanza del riscaldamento

MEDICINA ONLINE PALESTRA PESI RISCALDAMENTO MUSCOLI DOPO ALLENAMENTO MASSA PROTEINE AMMINOACIDI BCAA RAMIFICATI ESSENZIALI WHEY LATTE SIERO CASEINE CREATINA WORKOUT BICIPITI SPALLE GAMBEIl riscaldamento è una pratica fisiologica e/o psicologica che ha come obiettivo quello di creare i presupposti ottimali allo svolgimento di una prestazione, sia di gara che di allenamento.

Il riscaldamento serve per :

  • Aumentare l’utilizzazione dell’Ossigeno da parte dei muscoli.
  • Aumentare la ventilazione polmonare.
  • Aumentare la frequenza cardiaca.
  • Creare maggiore afflusso di sangue ai muscoli coinvolti.
  • Aprire i capillari che sono normalmente chiusi in condizioni di riposo.
  • Allontanare con maggiore efficacia gli scarti metabolici.
  • Permettere il raggiungimento di una temperatura ottimale per la prestazione.
  • Diminuire le viscosità interne.
  • Aumentare la sensibilità recettoriale.
  • Creare un’eccitazione ottimale del Sistema Nervoso.

Continua la lettura con: https://www.my-personaltrainer.it/allenamento/riscaldamento-bodybuilding.html

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Donne in palestra, orgasmo assicurato

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO PALESTRA PESI GINNASTICA MUSCOLI FISICO MALATI DI PALESTRA ESERCIZI MUSCOLOSO ALLENAMENTO PERSONAL TRAINER (4)Allenarsi in palestra per molte persone è fonte non solo di salute, ma anche di benessere mentale e, in alcuni casi, addirittura fonte di piacere (ad esempio come avviene nello “sballo del corridore“) o di orgasmo nelle donne, secondo una ricerca dell’università dell’Indiana pubblicato sulla rivista Sexual and Relationship Therapy. Secondo gli studiosi statunitensi l’orgasmo femminile può verificarsi come “effetto collaterale” dell’allenamento in palestra, in particolare quando vengono svolti dei particolari esercizi fisici che permettono la contrazione di alcuni specifici muscoli correlati al piacere sessuale femminile.

Lo studio si è basato sull’intervista di 246 donne americane tra i 18 ed i 63 anni. Molte di loro hanno riferito di aver provato un piacere particolare mentre praticavano ginnastica almeno una volta nella vita e ben 124 donne (il 50% del totale) hanno ammesso di aver raggiunto un orgasmo mentre si allenavano. Gli esercizi fisici che statisticamente possono più facilmente portare ad un orgasmo, sono:

  • gli addominali (il 51,4% delle intervistate ha avuto un orgasmo facendo questo esercizio);
  • facendo squat (26,5%);
  • praticando yoga (20%);
  • praticando cyclette o bicicletta (15,8%);
  • facendo jogging (13,2%);
  • camminando (9,6%).

Debby Herbenick, relatrice dello studio, ha rimarcato il fatto che l’esercizio fisico ha un enorme potenziale nel migliorare la vita sessuale delle donne e che provare un orgasmo in palestra per una donna non deve essere motivo di imbarazzo perché è un fenomeno più diffuso di qual che si pensi.

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