Sindrome di Werner (progeria degli adulti): cause, trasmissione, sintomi, diagnosi, cure, prognosi

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Progeria (sindrome di Benjamin Button): cause, trasmissione, età di esordio e sintomi

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Le 7 regole per prevenire e curare la forfora

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Gli 11 migliori rimedi casalinghi per la forfora

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Antiforfora: tutti i tipi di shampoo antiforfora in commercio

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Sindrome di Parkes Weber: cause, sintomi, diagnosi, terapie, prognosi

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Cristiano Malgioglio: “Ho scoperto di avere un tumore spalmandomi la crema”

Cristiano MalgioglioCristiano Malgioglio in una recente intervista al Corriere della Sera, ha parlato per la prima volta di un problema di salute di cui ha scoperto di soffrire e che per fortuna è riuscito a curare in Continua a leggere

Cos’è un’escara e quando è necessaria una escarotomia? Immagini

Due paramedici portano paziente in barella in ambulanzaUna “escara” (pronuncia “èscara”) è una porzione di tessuto necrotico cicatriziale ben delimitato dal circostante tessuto sano. Nel processo di guarigione l’escara viene gradatamente sostituita da una cicatrice. L’escara è in genere dura e compatta, di colore marrone scuro o tendente al nero.

L’escarotomia (in inglese “escharotomy”) è un’operazione chirurgica che consiste nell’incisione di un’escara circonferenziale al fine di interrompere la costrizione sui tessuti circostanti.

Perché è necessaria una escarotomia?

L’escarotomia (cioè il “taglio dell’escara”) viene eseguita tipicamente nei grandi ustionati, quando un’ustione profonda interessa una parte del corpo in modo circonferenziale: in questa situazione, l’escara può provocare una costrizione dei tessuti sottostanti e, in base alla localizzazione, una pericolosa – e potenzialmente letale – ipovascolarizzazione dei territori a valle (con possibile necrosi del tessuto) o una ipoespansione del torace. Incidendo chirurgicamente l’escara, la costrizione cessa e – nella maggioranza dei casi – salva la vita del paziente.

Cosa determina la formazione di un’escara?

Un’escara può essere provocata da numerosi fenomeni, come infezioni, piaghe da decubito e ustioni. La formazione di un’escara è favorita nei pazienti immobilizzati per lunghi periodi, ad esempio negli allettati di lunga data.

Quando viene praticata una escarotomia?

L’escarotomia è utilizzata frequentemente nei casi di ustioni circolari a pieno spessore delle estremità (gamba o braccia) e/o del torace: in quest’ultimo caso è una operazione salvavita poiché – in caso di ustioni circonferenziali severe del torace – il tessuto cicatriziale può limitare i movimenti della parete toracica ed impedire al paziente di respirare. L’escarotomia, in questo caso, viene effettuata praticando due incisioni laterali lungo la linea ascellare anteriore, a partire da due centimetri sotto la clavicola fino al nono-decimo spazio intercostale, ed altre due incisioni trasversali tese tra le estremità delle prime, in modo da delimitare un quadrato. Questo intervento migliora l’elasticità della parete toracica ed impedire l’effetto compressivo della retrazione del tessuto cicatriziale.

Immagini

Di seguito riportiamo una serie di immagini di escare e di escarotomie:

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Per approfondire:

Leggi anche:

Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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