Italiani sedentari ma non eccedono con le bevande zuccherate

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO DIMAGRIRE GRASSO DIETA DIETOLOGIA CALORIE IPOCALORICA OBESO OBESITA SOVRAPPESO KG BILANCIA (2)Gli italiani fanno poca attività fisica e bevono troppo poco, ma almeno quando bevono non esagerano con le bevande zuccherate. E’ quanto emerge dai dati finali dell’indagine Liz (Liquidi e Zuccheri), presentata alcuni giorni fa a Firenze nel corso del congresso nazionale della Società Italiana di Medicina Generale (Simg). Franca Marangoni, responsabile della ricerca di Nutrition Foundation of Italy che ha condotto lo studio con Simg, ha spiegato: ”Gli italiani bevono poco più di un litro d’acqua al giorno, ma le linee guida internazionali parlano di due litri al giorno per le donne e 2,5 litri per gli uomini. I risultati confermano ancora una volta l’importanza della qualità complessiva dell’alimentazione e dello stile di vita e non tanto della valutazione del singolo alimento”.

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Fate fare attività fisica ai vostri figli!

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO BAMBINI SPORT CALCIO ATTIVITA FISICA GINNASTICAE’ uno dei consigli che do più spesso ai miei pazienti, insieme a “smetti di fumare” e “mangia meno grassi”. Fate muovere i vostri figli! E per “movimento” non intendo solamente pratica sportiva: per un bambino movimento significa gioco, attività all’aria aperta, corsa, passeggiata nel viale con gli “amichetti”. Basta giocare a PES alla playstation: meglio una bella partita di calcetto coi compagni di scuola! Dieta sbagliata e poco movimento nei più piccoli: è emerso dall’ultima raccolta dati (condotta nel 2012 e riferita agli alunni della scuola primaria) di OKkio alla SALUTE, il sistema di sorveglianza promosso dal Ministero della Salute e dal CCM (Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie) e coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità. L’indagine, che si conduce periodicamente dal 2007, permette di valutare lo stato ponderale dei bambini di 8-9 anni, i loro stili alimentari, l’abitudine all’esercizio fisico e le iniziative scolastiche. L’OMS sottolinea come una giusta dose di attività fisica nell’età della crescita contribuisca allo sviluppo di tessuti muscoloscheletrici, del sistema cardiovascolare ed endocrino-metabolico. Secondo le Raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, al fine di migliorare le condizioni cardiorespiratorie, scheletriche e muscolari dei bambini occorre raggiungere almeno 60 minuti di attività fisica al giorno. La maggior parte dell’esercizio fisico è bene sia di tipo aerobico (quello che aumenta cioè la richiesta di ossigeno da parte dell’organismo) e che attività di elevata intensità siano praticate 3 volte a settimana.

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Dimagrire scientificamente: i fattori che aumentano o rallentano il metabolismo

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO OBESITA GRASSO SOVRAPPESO DIETA DIMAGRIRE METRO ADDOME PANCIA GRASSOIl metabolismo basale è la quantità minima di energia necessaria all’organismo per l’espletamento delle pure funzioni vegetative nell’arco delle 24 ore, in condizioni di assoluto riposo psichico e fisico, a temperatura ambiente (18-24°C) e a digiuno rigoroso da 12 ore.

Leggi anche: Cosa succede al tuo corpo quando smetti di mangiare pasta e pane

QUANTO E’ IMPORTANTE IL METABOLISMO BASALE?

Il metabolismo basale è importantissimo nel determinare il nostro peso, basti pensare che è il fattore chiave nel determinare il fabbisogno calorico quotidiano. Tale fabbisogno dipende da tre diversi componenti:

  • il metabolismo basale (MB O MBR da:”basal metabolic rate”) responsabile di circa il 70% della spesa energetica quotidiana;
  • la termogenesi indotta dagli alimenti (chiamata anche azione dinamico-specifica degli alimenti) che rappresenta circa il 10% della spesa energetica;
  • l’attività fisica, rappresentante del circa il 20% della spesa energetica quotidiana (anche se i valori possono oscillare molto, specie in negativo).

Da ciò si comprende quanto il metabolismo basale sia importante per il mantenimento della nostra linea. Ma tale componente, diverso da persona a persona, da cosa è influenzato? In parole povere: quali sono i fattori che rendono il metabolismo “veloce” in alcuni soggetti ed invece inesorabilmente “lento” in altri?

METABOLISMO LENTO O METABOLISMO VELOCE: DA COSA DIPENDE?

Il metabolismo basale è influenzato da numerosi fattori. Elenchiamo quelli fondamentali:

Alimentazione: in condizioni di digiuno il metabolismo rallenta anche del 20%.

Allattamento: nella nutrice il metabolismo basale aumenta di circa il 3-6%.

Attività fisica costante: determina un aumento del metabolismo. Il tasso metabolico permane elevato anche al termine dell’impegno fisico.

Clima: l’estate è il momento migliore per dimagrire poiché, quando la colonnina di mercurio supera i 30°C, il metabolismo aumenta leggermente. Anche temperature troppo rigide sortiscono il medesimo effetto.

Composizione corporea: il muscolo è un tessuto molto più attivo metabolicamente rispetto al grasso. Ogni kg di massa muscolare guadagnato innalza il metabolismo corporeo di circa l’1,5%.

Dimensioni corporee:  il metabolismo basale, espresso in termini assoluti, aumenta all’aumentare della superficie corporea. Per questo motivo persone alte e magre hanno un metabolismo più veloce rispetto ad individui di uguale peso ma di statura inferiore.

Età: il metabolismo è massimo nell’infanzia, permane elevato sino alla prima età adulta ed inizia a diminuire dopo i 30 anni. Tra i 60 ed i 90 anni cala di circa l’8% per decade.

Genetica: bisogna comunque, ammetterlo, certe persone nascono con un metabolismo lento, altre con un metabolismo più veloce

Gravidanza: il metabolismo basale rimane stabile nel primo trimestre, sale di circa l’8% al 5° mese e dal 14 al 22% negli ultimi due mesi di gestazione.

Livelli ormonali: molti ormoni intervengono nella regolazione del metabolismo corporeo. I più attivi in questo senso sono quelli prodotti dalla tiroide. Un’eccessiva produzione di tali ormoni (ipertiroidismo) può addirittura raddoppiare il metabolismo basale, mentre un deficit (ipotiroidismo, gozzo) può rallentarlo sensibilmente. Anche l’adrenalina, secreta dalla parte midollare del surrene in risposta a stress psicofisici importanti, innalza leggermente l’attività metabolica. L’ormone della crescita ed il testosterone, aumentando la sintesi proteica, possono elevare in maniera importante il metabolismo basale.

Scopri come il deficit di ormoni tiroidei ti fa ingrassare: Non mangio eppure ingrasso, e se fosse ipotiroidismo?

Sesso: grazie ad una maggiore massa muscolare, nell’uomo il metabolismo basale è più elevato, di circa il 7%, rispetto alla donna. La castrazione lo abbassa del 20-25%.

Stile di vita: le persone sedentarie hanno un metabolismo più lento di quelle attive

Fumo di sigaretta: fumare alza il metabolismo, questo è uno dei motivi per cui chi smette di fumare tende ad ingrassare e ad avere problemi di stitichezza. Assolutamente questo NON è un invito a fumare per aumentare il vostro metabolismo!

Sonno: durante il sonno si assiste ad una temporanea diminuzione del tasso metabolico compresa tra il 6 ed il 13%

Temperatura corporea: negli stati febbrili il metabolismo basale aumenta di circa il 13% per ogni grado di temperatura superiore ai 37°C.

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Qual è la differenza tra cellulite e ritenzione idrica?

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Cellulite e ritenzione idrica sono condizioni fortemente collegate, ma rimangono comunque due cose diverse. Visto che moltissime mie pazienti fanno confusione, cerco di spiegare brevemente di cosa si tratta per avere un colpo d’occhio sulle differenze. Per chi vuole approfondire nel sito ci sono molti articoli che parlano sia di cellulite che di ritenzione idrica, basta usare il tasto di ricerca in alto nella colonna di destra (oppure scendendo in basso se leggete l’articolo da smartphone).

Cos’è la cellulite e cos’è la ritenzione idrica?
La cellulite è un’alterazione dei tessuti sottocutanei, che si manifesta con un po’ di gonfiore e successivamente con la cosiddetta “buccia d’arancia”, sotto forma di piccole nodosità. La cellulite può formarsi a causa di numerosi fattori, come ad esempio uno stile di vita sedentario e una dieta squilibrata.
Per ritenzione idrica invece si intende la tendenza a trattenere liquidi nell’organismo ed è caratterizzata da tumefazione dei tessuti molli causata dall’accumulo di liquido interstiziale (il liquido compreso negli spazi tra le varie cellule); essa può portare alla formazione di cellulite, ma anche a patologie più gravi, come insufficienza renale.

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La ritenzione idrica è tra le cause della formazione della cellulite
Ma allora cellulite e ritenzione idrica sono due cose completamente diverse? Si ma sono fortemente collegate dal momento che la ritenzione idrica è uno dei fattori che può portare alla formazione della cellulite. Le altre cause della formazione della cellulite sono davvero molte: fattori genetici ereditari (razza bianca, sesso femminile e familiarità), dieta squilibrata, stile di vita sedentario, mancanza di esercizio fisico. Il poco movimento, in particolare, comporta la perdita di tessuto muscolare e quindi un decremento del metabolismo che causa sovrappeso e perdita di tonicità del corpo con aumento della cellulite visibile. Altre cause della formazione della cellulite sono l’uso di indumenti troppo stretti e l’adottare posture scorrette (gambe accavallate, stare molto tempo in piedi con i tacchi alti) comportamenti che alterano la normale circolazione per compressione dei vasi; altri fattori di rischio sono lo stress ed il fumo: quest’ultimo ha un’azione vasocostrittrice e aumenta la formazione di radicali liberi, mentre lo stress innalza i livelli di cortisolo (ormone dello stress) che aumenta la ritenzione idrica.

Conclusioni
Ritenzione idrica e cellulite sono due condizioni distinte ma fortemente correlate. La cellulite è un problema relativo al sottocutaneo mentre la ritenzione idrica è la tendenza a trattenere i liquidi ed è uno dei principali fattori che possono portare alla formazione della cellulite. In caso di ritenzione idrica si ha un accumulo di liquidi e tossine all’interno degli spazi interstiziali tra le cellule, la cui rimozione è deputata alla circolazione linfatica, stimolata dalle contrazioni muscolari; per questo motivo una mancanza di movimento porta alla riduzione della circolazione linfatica. La ritenzione idrica è inoltre causata dall’azione di ormoni quali gli estrogeni, tipicamente femminili. La cellulite è invece legata a vari fattori: genetici, dieta sbilanciata, fumo, vita sedentaria.

Per approfondire:

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Vi spiego perché chi va in palestra ingrassa di più

MEDICINA ONLINE PALESTRA ALLENAMENTO UOMO DONNA MUSCOLI PESI BELLEZZA GINNASTICA PESISTICA FITNESS YOGA STRETCHINGTitolo provocatorio? Certamente un po’ ma a guardar bene alcune statistiche – e a saper bene interpretare i meccanismi tortuosi della nostra mente – si capisce che nell’affermazione “se vai in palestra ingrassi” un pizzico di verità c’è: continuate a leggere! Cominciamo dal principio: le vacanze sono appena finite ed i più volenterosi – anziché aspettare giugno per rimettersi in forma – si sono già messi all’opera per la “prova costume della prossima estate”. Quindi pian piano le palestre sono tornate a popolarsi di persone alla ricerca della linea perduta. Eppure, misteriosamente, molti tra i frequentatori più fissati lamentano un inspiegabile aumento di peso nonostante le ore passate tra tapis roulant e bilancieri. Tanti miei pazienti continuano ad ingrassare anche se mangiano poco e fanno tanta palestra, ma allora sono semplicemente bugiardi – alcuni lo sono effettivamente! – o c’è una spiegazione plausibile?

La merenda ipercalorica come premio

Secondo un sondaggio condotto nel Regno Unito da Forza Supplements il 39% di chi va in palestra brucia solo poco più di 300 calorie per ogni allenamento (in genere tra 300 e 500 kcal). Una quantità abbastanza misera di calorie perse, ma che però scatena la voglia di premiarsi con una o più merende ipercaloriche. In pratica si pensa erroneamente di perdere tantissime calorie tra pesi e tapis roulant e quindi ci si permette di eccedere con dolci e cibo spazzatura con la disinvoltura di spendere un “buono” dimagrimento guadagnato in palestra. Il risultato è che circa il 26% dei frequentatori delle palestre tende ad ingrassare nonostante svolga una regolare attività fisica, mentre il 49% rimane dello stesso identico peso senza perdere un grammo di grasso; il 27% invece dimagrisce dopo l’iscrizione in palestra. In base al sondaggio, la merendina a cui in pochi inglesi riescono a far a meno è il celebre Kit Kat, che contiene ben 233 calorie. Secondo chi ha condotto lo studio, un’altra cattiva abitudine è quella di sfinirsi in palestra, a digiuno, subito prima di una serata fuori dove si farà il pieno di calorie da cibo e, soprattutto, da alcool, per poi tornare in palestra il giorno successivo e sfinirsi nuovamente. Una strategia che danneggia il fisico e può addirittura far ingrassare che potrebbe inquadrarsi nell’ambito della bulimia nervosa e nella drunkoressia. A tal proposito leggi:

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Incinta, sportivi, ipertesi, anemici, stitici… Scopri quale acqua fa per te!

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO BICCHIERE ACQUA BERE LIQUIDI IDRATAZIONE BAMBINI BIMBI NATURAL’acqua non è tutta uguale. Ogni acqua ha delle virtù specifiche che la rendono funzionale nel trattamento di alcune patologie o comunque indicata in periodi particolari della nostra vita come la gravidanza o l’allattamento. Che tu sia iperteso, stitico cronico o sportivissimo, scopri qual è l’acqua giusta per te!

Quale acqua bere durante la gravidanza e l’allattamento?

Acqua oligominerale a contenuto di nitrati particolarmente basso o addirittura nullo.

Quale acqua usare per la diluizione del latte in polvere per neonati?

Acque praticamente prive di sali minerali.

Quale acqua bere per aiutarci a dimagrire?

Oligominerale.

Quale acqua bere per combattere la calcolosi renale?

Oligominerale o minimamente mineralizzata.

Quale acqua usare in caso di gotta ed iperuricemia?

Oligominerale o minimamente mineralizzata a basso contenuto di sodio.

Leggi anche: Frequenza defecazione: quante volte al giorno è normale andare di corpo?

Quale acqua bere per fare sport?

Mediominerale.

Quale acqua bere se si è ipertesi?

Acqua oligominerale a basso contenuto di sodio.

Quale acqua bere per contrastare l’osteoporosi?

Acqua mineralizzata ricca di calcio biodisponibile.

Quale acqua bere per evitare la carie?

Acqua minerale fluorata.

Quale acqua bere se si soffre di stipsi?

Acqua solfata.

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Dimagrire riducendo le dimensioni dello stomaco senza chirurgia e bendaggio gastrico

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO OBESITA GRASSO SOVRAPPESO DIETA DIMAGRIRE METRO ADDOME PANCIA GRASSOSe tutti noi potessimo ridurre in questo preciso momento la dimensione del nostro stomaco, stasera a cena mangeremmo pochissimo e in pochi giorni perderemmo decine di chili di grasso. Questo perché il nostro senso di sazietà è strettamente correlato alle dimensioni di tale organo: la riduzione della dimensione dello stomaco comporta una ridotta capacità di assunzione di cibo, per ovvie ragioni meccaniche. In chirurgia si effettua il bendaggio gastrico a questo scopo (oppure l’applicazione temporanea di un palloncino intragastrico). Lo stomaco, riempendosi, trasmette all’ipotalamo il senso di sazietà. Se naturalmente lo stomaco è piccolo, basta poco cibo per sentirsi sazi.
Se il bendaggio gastrico chirurgico è una soluzione per i soggetti obesi, non è necessario per le persone in leggero sovrappeso, né tanto meno per le persone normopeso che voglio snellire, tonificare o rimanere tali, anche perché il bendaggio non è una operazione chirurgica libera da rischi, anche gravi, per il paziente. L’obbiettivo è quindi ridurre la dimensione dello stomaco agendo per altre vie, e vi spiego qui quali:

Potenziare il muscolo trasverso
Il muscolo trasverso è un muscolo addominale profondo che cinge le viscere per tutta la lunghezza dalle parte interna delle coste, sino alla spina iliaca e all’inguine. Il suo tono esercita pressione sulle viscere spingendole verso l’interno, stimola la peristalsi intestinale (effetto anti-stipsi) e riduce la dimensione del lume dello stomaco. Ergo: bisogna assolutamente tonificare il trasverso e mantenerlo tonico. Come fare? Eseguire due/tre volte a settimana da uno a tre set di crunch addominale con vacuum al massimo delle ripetizioni sino a cedimento. Ciò significa che durante l’esecuzione del crunch, in ogni ripetizione al termine della fase concentrica, dovete buttar fuori tutta l’aria forzando l’espirazione e contraendo per un paio di secondi. Dovete proseguire nella serie sino al cedimento. Senza cedimento non date stimolo e non riuscirete a tonificare. L’esercizio va eseguito a stomaco vuoto.

Riempire lo stomaco a calorie zero
Riempite, durante i pasti (in particolare pranzo e cena), gran parte dello stomaco con alimenti ad alto contenuto idrico e ridotto contenuto calorico, facendo precedere alla pietanza calorica vera e propria una ciotola abbondante di insalata mista (pomodoro, cetriolo, finocchio, sedano, peperoni, insalate verdi, ecc.) condita con olio extravergine di oliva e/o olio di semi di canapa e un cucchiaio di olio di lino, aceto o succo di limone. Dopo questo piatto di verdure, consumate almeno un paio di frutti con buccia (es.: due mele, una mela e una pera, due arance tarocco grandi ecc.). Dopo di che potete partire con la pietanza a medio/basso ig, di cui vi ho dato esempio in precedenza (ad esempio una porzione di salmone al vapore con pane di segale, un piatto di lenticchie o di ceci, pasta con legumi – con due parti di pasta per una di legumi -, una porzione di ricotta vaccina con pane integrale, ecc. ecc., aiutandovi con le tabelle degli indici glicemici presenti nel ns. sito). Se, a fine pasto non vi sentite ancora a posto, riempitevi con altra frutta con buccia (es.: mele, arance, pere, ecc.) o due/tre noci. Se siete soggetti non particolarmente preposti a ingrassare, potete riempire lo spazietto rimasto con un po’ di cioccolato o un dolcetto, il quale da solo difficilmente porterà il vostro pasto misto ad alto carico glicemico. Nota: alcuni soggetti hanno problemi ad assumere frutta o dolce a fine pasto, come del resto viene posto in attenzione dalla dietetica dissociata. Infatti la frutta e il dolce, possedendo zuccheri semplici, necessitano di passare rapidamente per lo stomaco. Se assunti a fine pasto, possono trattenersi troppo a lungo con fermentazione e produzione di gas. Questo in verità dovrebbe succedere solo in soggetti molto sensibili, se avete avuto l’accortezza di fare un PICCOLO pasto come indicato già da prima, e soprattutto se non avete assunto fritti (il fritto è un tabù non solo per l’effetto ingrassante, ma anche per quello intossicante dato che denatura gli oli di cottura). Ma se questo effetto di produzione di gas si verifica in voi, allora la frutta lasciatela nel prepasto e negli spuntini. Attendete almeno 15 minuti prima di partire con la pietanza calorica (quindi: insalata, frutta, attendere 15 minuti, e poi salmone o ricotta, ecc.).

Glucomannano: un integratore molto utile
Se ciò non bastasse, potete assumere tra l’insalata e la frutta prepasto una compressa di glucomannano 1-2g con due bicchieroni di acqua. Tale fibra aumenta fino a 100 volte il suo volume riempiendo lo stomaco ed aiutando la motilità intestinale. Oppure potete utilizzare una manciata di orecchiette di crusca sempre con due bicchieroni di acqua (questa fibra aumenta sino a 10 volte il suo volume). Se volete approfondire il fuzionamento di questo eccezionale integratore, cliccate qui.

Dal meno saporito al più
Ancora un’ultima osservazione: mangiare PRIMA verdure e frutta rispetto al piatto calorico è importante anche perché rispetta il principio “dal meno saporito al più”. Cioè, quando ci si alimenta, è bene incominciare a masticare prima ciò che ha meno sapore, e poi ciò che ne ha di più. Infatti, difficilmente se partite mangiando della pasta ben condita, troverete gustosa l’insalata. Viceversa l’insalata sarà squisita se gustata come primo alimento. Provare per credere.

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Vigoressia: essere muscolosi e vedersi flaccidi

MEDICINA ONLINE PALESTRA ALLENAMENTO UOMO MUSCOLI PESI BELLEZZA GINNASTICA PESISTICAIn campo medico con vigoressia si intende un disturbo dell’immagine corporea, caratterizzato da una continua ed ossessiva preoccupazione per quanto riguarda la propria massa muscolare, anche a discapito della propria salute. L‘immagine corporea percepita dalla persona è quella di un corpo magro ed emaciato, anche se ciò non è oggettivamente vero. In questo, la vigoressia è molto simile all’anoressia nervosa: mentre le persone con anoressia nervosa sono persone magrissime che continuano a vedersi grasse e bisognose di dimagrire, invece i vigoressici sono soggetti muscolarmente ipertrofici che si percepiscono come flaccidi e poco tonici, tanto da ricercare in modo esasperato un ideale di bellezza e perfezione che inevitabilmente è sempre un po’ più distante del livello raggiunto. Uno dei rischi maggiori per la salute del vigoressico, è eccedere nei sistemi che possono farlo rapidamente aumentare di massa muscolare, e cioè il sovrallenamento, la sovralimentazione proteica, l’ortoressia ed il doping.

Sinonimi

Sinonimi di vigoressia, sono “reverse anorexia” (anoressia inversa) o “bigoressia” o “dismosfofobia muscolare” o “complesso di Adone”.

Epidemiologia

I soggetti maggiormente a rischio sono i maschi (intorno ai 30 anni di età) così come, percentualmente parlando, sono le donne quelle maggiormente esposte all’anoressia.

Cause

Non sono ancora del tutto chiarite le cause che provocano il disturbo. Sono stati però individuati alcuni fattori di rischio che possono favorire la comparsa del disturbo. Il disturbo da dismorfismo corporeo è stato infatti associato ad alti livelli di neglect in età infantile e ad abusi, sia fisici che psicologici, nelle prime fasi dello sviluppo [senza fonte]. Fattori di rischio culturali sono inoltre stati ipotizzati soprattutto in quelle culture che presentano modelli corporei muscolosi e scolpiti [senza fonte].

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Diagnosi

L’ossessione non trova mai realizzazione, non importano i risultati ottenuti perché, in ogni caso, per la persona appariranno sempre inferiori a quanto voleva ottenere. Il soggetto dedica la maggior parte del tempo ad allenarsi duramente, riducendo tempo ed energie dedicate ad altre aree della propria vita. Il soggetto bigoressico può arrivare a fare uso di farmaci che aumentano la tonicità muscolare, che possono rivelarsi tossici per l’organismo. A causa di tali sollecitazioni innaturali, il soggetto corre maggiori rischi di complicanze fisiche.

I soggetti affetti da bigoressia sono soliti mettere in atto diversi comportamenti caratteristici tra cui:

  • osservarsi costantemente e ossessivamente allo specchio
  • paragonare il proprio fisico con quello di altri
  • provare stress se saltano una sessione d’allenamento in palestra o uno dei loro numerosi pasti
  • domandarsi costantemente se hanno assunto abbastanza proteine ogni giorno
  • assumere anabolizzanti potenzialmente pericolosi
  • trascurare il lavoro, gli studi, la famiglia, e le relazioni sociali pensando solo ad allenarsi
  • avere la percezione di un corpo debole e non sufficientemente muscoloso nonostante gli sforzi
  • monitorare costantemente il proprio peso

La diagnosi di dismorfia muscolare risponde ai criteri diagnostici per il disturbo da dismorfismo corporeo del DSM-5 con specificazione. Il disturbo non è quindi estendibile a coloro che mostrano solamente un marcato interesse verso il culturismo. L’anoressia riversa sta diventando sempre più comune per via delle pressioni socio-culturali sul fisico maschile, che possono indurre complessi di inferiorità soprattutto nei giovani. L’anoressia inversa è infatti particolarmente diffusa nei maschi e solitamente appare sul finire dell’adolescenza o all’inizio dell’età adulta. I soggetti predisposti di solito sono già considerati dagli altri come dotati di un buon fisico e spesso il disturbo è accompagnato da depressione.

Terapia

La vigoressia si cura con la psicoterapia cognitiva comportamentale, in alcuni casi associata a farmaci antidepressivi.

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