Fumo ed alcool causano disfunzione erettile (impotenza)?

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Sicuramente il fumo rappresenta uno dei fattori di rischio più importanti che peggiora la risposta sessuale. Il danno che provoca sulle arterie del sistema cardiocircolatorio oltre che polmonare, rende più difficile la circolazione del sangue a livello delle arterie cavernose e quindi rende più difficoltosa l’erezione ed è un fattore di rischio importante per la disfunzione erettile. Le arterie del pene essendo di piccolo diametro sono più facilmente danneggiate dal fumo rispetto ai grandi vasi sanguigni e pertanto il deficit erettile si può manifestare come primo sintomo di una malattia cardiocircolatoria diffusa. In certi casi l’impotenza rappresenta un campanello d’allarme di patologie più gravi che non erano ancora state diagnosticate.

E’ vero che l’alcool causa disfunzione erettile ?

L’alcol è meno direttamente coinvolto, perché in prima istanza provoca una vasodilatazione e facilita l’afflusso di sangue nei corpi cavernosi, inoltre riduce i freni inibitori che molte volte sono causa di disfunzione erettile. Ma l’abuso è sicuramente causa di gravi danni al fegato e al sistema cardiocircolatorio, quindi va assunto in piccole quantità insieme al cibo e controllando sempre la pressione arteriosa oltre che gli esami del sangue.

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L’acqua demineralizzata è potabile? Si può bere o può dare danni alla salute?

MEDICINA ONLINE BERE ACQUA BEVANDA CALORIE SODIO MINERALI GASSATA OLIGOMINARALE DISTILLATA INGRASSARE DIMAGRIRE FONTANA MARE PISCINA POTABILE COCA COLA ARANCIATA THE BERE ALCOL DIETA CIBL’acqua demineralizzata è potabile ma è chiaro come questo tipo di acqua, essendo priva di sali minerali, potrebbe causare nell’organismo un deficit di sali, in particolare sodio, potassio, iodio e magnesio, tale da provocare l’arresto della pompa sodio/potassio.
Questo può accadere infatti se non si assumono sali per altre vie, fatto non così tanto improbabile, ma allo stesso tempo quasi per nulla pericoloso. E’ importante evitare l’assunzione prolungata di acqua mineralizzata.

Sicuramente, questo tipo di acqua, risulta meno nutriente dell’acqua potabile. Infatti, l’OMS si è interessata di studiare gli effetti dell’acqua demineralizzata sulla salute dell’uomo, già negli anni ’80 ed ha appurato come tale tipologia di H2O, consenta all’organismo una maggiore diuresi. Allo stesso tempo però l’analisi del suo contenuto, dimostra come risulti meno sostanziosa dell’acqua potabile. Quindi, la maggior parte degli esperti concordano nel consigliare di berla solamente per periodi brevi, ovvero l’arco di tempo necessario per eliminare dal corpo tutte le sostanze tossiche. La migliore acqua che bisognerebbe bere dovrebbe essere alcalina, fatto che implica la presenza di un gran numero di minerali benevoli.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
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L’acqua distillata è potabile? Si può bere o può dare danni alla salute?

MEDICINA ONLINE ACQUA WATER DEMINERALIZZATA DEIONIZZATA IONI SALI ACIDA SALUTE DISTILLATA IDROGENO CHIMICA OSSIGENO DRINK POTABLE WALLPAPER PICS HI RES IMAGE PHOTO PICTURESL’acqua distillata, assunta in dosi ridotte, è potabile, ma assunta cronicamente può determinare danni alla salute. Per quale motivo?

Qual è la principale differenza tra acqua potabile e acqua distillata?

L’acqua considerata potabile è una soluzione di vari ioni (ione calcio, ione sodio, ione bicarbonato ecc.) in concentrazione ottimale. L’acqua distillata invece è da considerare cronicamente non potabile perché priva di sali disciolti, lo stesso vale per l’acqua piovana o di fusione della neve, anch’esse prive di sali.

Perché la mancanza di sali è pericolosa?

Per vari motivi. L’acqua distillata è un assorbente attivo e quando viene a contatto con l’aria assorbe anidride carbonica diventando acida e quindi, più acqua distillata si beve, più il corpo diventa acido. Questa sua particolarità può far corrodere le pareti di un contenitore non adatto, arricchendosi magari di ioni non desiderati. Richiede perciò particolari attenzioni per il suo trasporto e la sua conservazione. Inoltre l’acqua troppo priva di sali ha come effetto l’eliminazione di sali dall’organismo, prima di tutto il sodio ed il potassio. Se si bevesse solo acqua distillata o completamente deionizzata in pochi giorni l’organismo umano avrebbe un deficit di sali, in particolare sodio/potassio/iodio e magnesio, tale da provocare l’arresto della pompa sodio/potassio. Questo però solo a patto che nella dieta non si assumano sali per altra via! Il che non è poi così realistico.

Quindi l’acqua distillata fa male alla salute?

Sicuramente alcuni studi convalidano i benefici dell’acqua distillata in un individuo sano quando si cerca di “disintossicare” l’organismo per brevi periodi di tempo (due/tre giorni al mese), ma in ogni caso – superato questo lasso temporale – bisogna assolutamente integrare l’alimentazione con sodio, potassio, cloro ed oligominerali come il magnesio, la cui carenza può causare irregolarità nel battito cardiaco e ipertensione sanguigna. Una assunzione cronica di acqua distillata può condurre ad una mancanza di sali minerali che espone il soggetto ad un più alto rischio di osteoporosi, osteoartriti, ipotiroidismo, patologie delle arterie coronarie ed a tantissime altre malattie degenerative generalmente associate ad invecchiamento precoce. Per questo motivo l’acqua piovana, l’acqua ottenuta dalla fusione della neve e l’acqua distillata non si possono bere per lunghi periodi.

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Cibi che macchiano i denti: quali evitare ed i consigli per mantenerli bianchi

MEDICINA ONLINE DENTI BIANCHI CARIE TARTARO PUS ALITO ALITOSI DENTISTA IGIENE ORALE INCISIVI SPECCHIETTO BOCCA LABBRA DONNASebbene il tè detenga un’ottima reputazione in quanto bevanda salutare, potrebbe tuttavia non rappresentare la scelta migliore quando si tratta di preservare i denti bianchi. I dentisti affermano che il tè, specie la varietà base di colore nero, può causare la formazione di un numero maggiore di macchie rispetto al caffè. Studi recenti, inoltre, hanno dimostrato che anche le tisane e i tè bianchi possiedono la potenziale capacità di erodere lo smalto dei denti e causare la comparsa di macchie.

Salse

Possono essere deliziose, ma si ritiene che le salse molto colorate (come la salsa di soia, la salsa di pomodoro e la salsa al curry) possano potenzialmente macchiare i denti. Quindi, meglio optare per salse più leggere oppure lavarsi i denti subito dopo aver mangiato per ridurre l’eventualità di un potenziale danno alla normale colorazione dei denti.

Bevande sportive

Anche i cibi acidi e le bevande possono comportare lo scolorimento dei denti. Ricerche recenti hanno scoperto che le bevande altamente acide (come le bevande sportive o le bevande energetiche) possono erodere lo smalto dei denti, ponendo le basi per lo scolorimento degli stessi. Quindi, mentre si pratica attività fisica, è consigliabile limitare l’assunzione di queste bevande. L’acqua rappresenta, sotto questo punto di vista, una scelta sicuramente migliore.

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Vino

Se un alimento o una bevanda possono macchiare una tovaglia, possono potenzialmente macchiare anche i denti. Il vino rosso, una bevanda acida contenente molecole intensamente pigmentate chiamate tannini e cromogeni, è noto per scolorire i denti. Il vino bianco è ancora più acido e può anch’esso macchiare i denti.

Frutti di bosco

Le molecole intensamente pigmentate aderiscono allo smalto dentale. Ecco perché mirtilli, more, ciliegie, melograni e altri frutti dai colori vivaci possono macchiare i denti. Anche i succhi di frutta e le torte preparate impiegando tali frutti possono causare macchie. La frutta meno pigmentata, come uve bianche e mirtilli bianchi, ha meno probabilità di macchiare i denti. Ma queste sostanze acide possono tuttavia danneggiare lo smalto, quindi è consigliabile lavarsi i denti e utilizzare il filo interdentale.

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Soda, coca e altre bevande gassate

L’acido e i cromogeni presenti in queste bevande possono comportare un grave scolorimento dei denti. Anche le bibite di colore chiaro contengono una quantità di acido sufficiente in grado di favorire lo scolorimento dei denti da altri alimenti e bevande. Il livello di acidità in alcune bevande gassate è talmente elevato da essere paragonabile a quello presente in una batteria. Molte di queste bevande contengono additivi aromatizzati che si aggiungono ai loro effetti erosivi.

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Caramelle e dolci

Se il vostro dolce preferito (come caramelle, gomme da masticare o ghiaccioli) tende a far cambiare il colore della lingua, può contenere coloranti che favoriscono lo scolorimento dei denti. Fortunatamente, a meno che non si consumino queste golosità frequentemente, la possibilità di macchiare i denti è ridotta.

Come minimizzare le possibilità di macchiare i denti

Ovviamente, è impossibile eliminare tutti i cibi e le bevande che possono potenzialmente macchiare i denti. Molti di questi alimenti e di queste bevande (come mirtilli, more e salsa di pomodoro) sono infatti ricchi di antiossidanti. E’ importante che tali nutrienti benefici siano presenti all’interno del regime alimentare. Quindi, è bene consumare questi cibi e bevande, ma con moderazione oppure sostituirli con altre fonti di antiossidanti, come cavolfiore, mele, pompelmo e melone.

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Utilizzare la cannuccia

L’impiego di una cannuccia per sorseggiare la bevanda scelta (come succhi di frutta, bibite gassate e tè freddo), contribuisce a mantenere la bevanda lontana dai denti anteriori riducendo così il rischio di antiestetiche macchie.

Deglutire rapidamente

Tenere a lungo in bocca gli alimenti o le bevande che possono macchiare i denti può incrementare il rischio di scolorimento. Per proteggere i denti dalle macchie, meglio quindi deglutire rapidamente. Attenzione! E’ comunque di estrema importanza masticare bene il cibo prima di deglutire.

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Dopo aver mangiato è bene sciacquare la bocca e lavarsi i denti

Subito dopo aver consumato un cibo o una bevanda che possono macchiare i denti, è consigliabile sciacquare la bocca. Per circa 30 minuti dopo aver consumato qualcosa di acido, lo smalto dei denti è particolarmente a rischio di abrasione dovuta a spazzolamento. Quindi, è bene come prima cosa sciacquare la bocca e poi lavare con cura i denti dopo ogni pasto. Nel caso in cui non fosse possibile utilizzare lo spazzolino, è consigliabile masticare una gomma senza zucchero subito dopo aver mangiato.

I migliori prodotti per l’igiene orale

Qui di seguito trovate una lista di prodotti di varie marche per la cura ed il benessere della bocca e del viso, in grado di migliorare l’igiene orale, combattere l’alito cattivo, pulire la lingua dalla patina ed idratare le labbra:

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Ecco come cucinare e preparare i cocktail con lo sperma

MEDICINA ONLINE BEVANDA BERE DRINK ENERGY CAFFEINA BERE DISCO DISCOTECA DROGA DIPENDENZA BICCHIERE ALCOL COCKTAIL DIABETE ZUCCHEROSi, avete letto bene, cucinare con lo sperma! Non solo il vostro uomo potrebbe sorprendervi in cucina ma anche dietro il banco di un bar, il barman potrebbe prepararvi dei nuovi cocktail contenenti appunto dello sperma. Su questo nuovo modo di bere e mangiare sono addirittura stati pubblicati due libri ed è stato aperto un blog chiamato cookingwithcum.com.

“Questo è il manuale definitivo per barman alla ricerca di ingredienti che vanno al di là di succhi di frutta esotica e liquori rari. Spinto dall’impegno e dalla passione per l’ingrediente appena raccolto, Semenology spinge i limiti del classico bartending. Lo sperma è spesso disponibile dietro la maggior parte dei banchi bar e aggiunge un tocco personale a qualsiasi cocktail. L’intenditore apprezzerà e imparerà a mescolare alcolici selezionati per esaltare i sapori delicati dello sperma. Il libro fornisce suggerimenti utili che forniscono ogni dettaglio della Semenology, dalla miscelazione alla presentazione“.

Ecco per esempio due cocktail con la relativa ricetta.

Il cocktail Galliano Cum Shot

1oz di Galliano

1 oz di caffè appena fatto

1-2 cucchiaini di sperma

1-2 cucchiaini di panna montata

Istruzioni: mescolare le la panna con lo sperma e creare una creama. Versare il Galliano con un cucchiaio facendo attenzione che lo strato di caffè caldo resti sulla parte superiore. Aggiungere la crema di sperma e bere quando è ancora caldo.

Il Macho Mojito

1 oz dirum speziato

Foglie di menta

1 cucchiaio di zucchero

1 cucchiaino di zucchero a velo

1/2 oz di succo di lime

2 oz soda

Sperma

Spicchi di Lime

Istruzioni: mescolare bene il succo di lime e lo zucchero. Aggiungere le foglie di menta e schiacciarle delicatamente. Quindi aggiungere il rum e mescolate per far salire le foglie di menta dal fondo del bicchiere. Aggiungere cubetti di ghiaccio interi e soda fino a riempire il bicchiere. Utilizzando un cappuccinatore (quello che si usa per far la schiuma nel cappuccino n d r), inserite gradualmente piccole quantità di zucchero a velo nello sperma fino a raggiungere una consistenza cremosa. Assaggiate frequentemente per raggiungere l’equilibrio dolce e salato perfetto. Attentamente con un cucchiaio fate scendere la schiuma dolce nel lato del vetro in modo che si distribuisca con grazia sul vetro del bicchiere. Guarnire con spicchi di lime.

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“Lo sperma non è solo nutriente, ma ha anche una struttura meravigliosa e proprietà di cottura sorprendenti. Come il buon vino e i formaggi, il sapore del seme è complesso e dinamico. Lo sperma è economico da produrre ed è facilmente disponibile in molte, se non nella maggior parte, di case e ristoranti. Nonostante tutte queste qualità positive, lo sperma è un alimento trascurato. Questo libro spera di cambiare la situazione. Una volta superata ogni esitazione iniziale, sarete sorpresi di apprendere quanto sia meraviglioso lo sperma in cucina. Lo sperma è un ingrediente entusiasmante che può dare ad ogni piatto che si prepara una svolta interessante. Se sei un cuoco appassionato e non hai paura di sperimentare nuovi ingredienti – amerai questo libro di cucina!”. Questo il testo a corredo dei due libri che, se li vorrete acquistare, troverete qua.

Paul Photenhauer, l’autore, non è un pervertito che beve sperma tutto il giorno – dice che si riserva la cottura dello sperma per speciali, incontri intimi con la sua compagna. In una intervista ha raccontato: “Per me, è più che altro un divertimento da aggiungere al cibo, o ad una bevanda. Si aggiunge un tocco personale. I cocktail allo sperma potrebbero non risultare sexy per la maggior parte di voi, i libri di cucina non hanno mai pubblicato questo tipo di ricette perché la questione della deglutizione dello sperma è un tabù sociale al di fuori della camera da letto“, continua a spiegare l’autore. “Se volete che la vostra partner lo deglutisca, dovreste essere disposti a farlo anche voi con il vostro.Voglio dire, è il tuo seme. La gente mangia tutti i tipi di schifezze. Le uova sono le mestruazioni delle galline. Il latte è l’escrezione mammaria dalle mucche. Il seme almeno è fresco e si sa chi è il produttore“. Ovviamente oltre che sul blog, è possibile twittare con l’autore all’hastang #Fotiecookingwithcum.

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Bere tanta acqua fa ingrassare o dimagrire? Quanta berne?

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Se saliamo sulla bilancia dopo aver bevuto è vero che magari pesiamo qualche grammo in più, ma le variazioni di peso dovute all’assunzione di acqua sono ovviamente temporanee e vengono compensate dall’eliminazione della stessa con le urine, il sudore e le feci. Al contrario, bere tanta acqua può aiutare a dimagrire perché ha la capacità di mantenere idratato e ben funzionante il nostro intero organismo.

Quanta bisogna berne, e come?

Circa 1,5-2 litri al giorno (1 millilitro ogni caloria di fabbisogno calorico giornaliero), che equivalgono ad almeno 8 bicchieri, meglio se a digiuno, soprattutto nella prima parte della giornata (ottima al mattino appena svegli). Quando abbiamo lo stomaco più o meno vuoto, ad esempio a metà mattina o metà pomeriggio, e iniziamo a sentire un certo languorino, spesso siamo semplicemente disidratati. Proviamo questo piccolo trucco per ingannare il cervello: beviamo un bel bicchiere colmo di acqua a temperatura ambiente o comunque fresca, dove avremo spremuto del succo di limone. L’effetto sarà di immediata sazietà e benessere perché quell’acqua svolgerà un’azione stimolante della funzionalità renale ed epatica, pertanto sarà ideale se soffriamo di ritenzione idrica e cellulite.

Bere acqua ammorbidisce infine le feci e quindi aiuta a combattere un disturbo comune come la stitichezza, che a sua volta ci fa sentire gonfi e “imbarazzati”. Indipendentemente dal desiderio di perdere peso, l’acqua deve essere la protagonista di una qualunque dieta sana ed equilibrata e non dobbiamo aver paura della ritenzione idrica: essa è provocata dal sale contenuto nella nostra dieta e non certo dall’acqua in sé.

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Differenze tra diabete mellito ed insipido: glicemia, vasopressina, poliuria e polidipsia

Dott. Loiacono Emilio Alessio Medico Chirurgo Medicina Chirurgia Estetica Plastica Cavitazione Dieta Peso Dietologo Nutrizionista Roma Cellulite Sessuologia Ecografie DermatologiaSmettere fumare Obesità Cancro EmorroidiIl diabete insipido (DIN) è una malattia rara che – a causa del nome – viene spesso confusa con il diabete “più famoso”, cioè il diabete mellito. Il diabete mellito (di tipo 1 e 2) ed il diabete insipido, hanno effettivamente dei tratti in comune; entrambi sono caratterizzati da:

  • Poliuria: cioè urinare molto; la diuresi è maggiore di 2500-3000 ml nelle 24 ore e si associa nicturia (necessità, anche molto frequente, di eliminazione dell’urina durante il riposo notturno);
  • polidipsia: cioè una sete insaziabile.

Fatta eccezione per questi sintomi, il diabete insipido è molto diverso dal più diffuso diabete mellito e non esiste nessun tipo di correlazione accertata tra i due, che portano ai prima citati sintomi corrispondenti, tramite due meccanismi eziologici completamente diversi.

La glicemia nel diabete insipido è normale
Nel diabete insipido non si riscontrano alterazioni nella concentrazione di glucosio nel sangue e nelle urine, che dagli esami risultano quindi nella norma, al contrario di quello che accade nel mellito. Nel caso del diabete insipido, infatti, l’eccessiva quantità di urina non è la conseguenza di valori troppo alti di glucosio nel sangue dovuti ad un mancato o cattivo funzionamento dell’insulina, bensì è causata da un’alterazione della produzione, della secrezione o dei meccanismi di funzionamento dell’ormone vasopressina (l’ormone antidiuretico) da parte dell’ipotalamo e dell’ipofisi posteriore, o dalla sua mancata attività a livello renale.

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Ormone antidiuretico
Nel caso di mancata produzione di vasopressina si tratta di diabete insipido centrale, ADH-sensibile o neurogenico, nel secondo caso di diabete insipido nefrogenico o ADH-insensibile (perché non si può correggere con la somministrazione di vasopressina). Il diabete insipido può essere completo o parziale, permanente o temporaneo. La vasopressina agisce a livello renale stimolando il riassorbimento di acqua ed opponendosi alla diuresi, per questo il sintomo principale del diabete insipido è la produzione di grandi quantità di urine diluite associate a sete intensa.

Diverse cause
Il diabete mellito è causato principalmente da patologie genetiche, l’insulinoresistenza di tipo A, il leprecaunismo, la Sindrome di Rabson-Mendenhall, le sindromi lipodistrofiche, il sovrappeso e l’obesità, la pancreatite, la fibrosi cistica, l’emocromatosi e il tumore del pancreas.
Il diabete insipido riconosce invece come cause altre patologie, come tumori ipofisari o per metastasi, traumatismi, operazioni neurochirurgiche, encefalite, meningite, patologie ereditarie o genetiche (alterazione dei recettori di tipo 2 della vasopressina, o deficit di acquaporina 2 a livello dei tubuli collettori renali).

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Diagnosi differenziale
La diagnosi differenziale del diabete insipido si effettua escludendo la polidipsia psicogena, il diabete mellito e l’abuso di diuretici. La determinazione dell’osmolarità urinaria dopo prova di assetamento o dopo amministrazione di arginina-vasopressina è diagnostica.

  • Prova di assetamento. In un soggetto sano comporta un aumento dell’osmolarità. Nel diabete insipido questa resta <300mOsm/L, mentre l’osmolarità plasmatica è superiore a 295. Non bere per lungo tempo può provocare una disidratazione ipertonica senza perdita di elettroliti.
  • Test secondo Hickey-Hare. Se si sospetta un’assunzione di liquidi durante la prova di assetamento, si somministrano soluzioni ipertoniche che procurano risultati fisiologici e patologici identici alla prova da assetamento.
  • Test alla desmopressina. Controindicata in caso di insufficienza coronarica per i suoi effetti vasospastici. Dopo questa somministrazione l’osmolarità urinaria aumenta in caso di diabete insipido centrale, ma non nel nefrogenico.

La determinazione dell’ADH è raramente necessaria. In caso di polidipsia psicogena sia l’ADH che l’osmolarità urinaria si elevano. Occorre escludere un tumore ipofisario o ipotalamico mediante tomografia computerizzata o imaging a risonanza magnetica.

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Cistite in estate: come diminuire le recidive nei mesi caldi?

MEDICINA ONLINE SOLE MARE COPPIA AMORE UOMO DONNA USTIONE SOLARE RADIAZIONE ABBRONZATURA PISCINA ACQUA NUOTO NUOTARE SPIAGGIA NUVOLEPer evitare che la cistite possa recidivare nei mesi caldi estivi, cioè ripresentarsi vari volte anche Continua a leggere