La ragazza fruttariana che beve la sua urina

MEDICINA ONLINE PAMELA SCUPPA PAM DRINKING URINE URINA BEVE GIRL CUTE RAGAZZA PIPI BEVANDA DRINK FRUTTARIANA CRUDISTA ACQUANecessaria premessa alla lettura di questo post: stiamo per parlare di crudisti, persone cioè  che si nutrono esclusivamente di verdure e frutta crude, ingerite così come sono o al più frullate, tritate, essiccate ma a una temperatura massima di 45 gradi. In particolare, stiamo parlando di una crudista fondamentalista definita «fruttariana»: una crudista che mangia esclusivamente frutta. Fine della necessaria premessa sulla dieta fruttariana.

Se solo Paulo Coelho, lo scrittore brasiliano de “L’alchimista”, si rendesse conto dei danni causati dai suoi libri alle menti degli individui più suggestionabili, forse si andrebbe a chiudere in un monastero nel sicuramente amato Tibet, si mangerebbe la chiave con tutta la serratura e avrebbe come unica aspirazione quella di essere dimenticato dal consesso civile del mondo intero per omnia saecula saeculorum.

Purtroppo,  però,  manco più il Tibet è quello di una volta, e i supermercati di carabattole cinesi hanno preso il posto degli antichi monasteri, così come le antiche e profonde dottrine religioso-filosiche sono diventate paccottiglia new age da smerciare ai polli di turno, insieme al consueto contorno di parole passe-partout buone per ogni occasione quali le immancabili “consapevolezza”, “coscienza”, “compassione” e il solito repertorio che viene puntualmente sfoderato dai vari “guru” de noantri, ormai sparsi a bizzeffe per ogni angolo della Terra.

Ad oggi, infatti, tutti noi possiamo vantarci di annoverare tra le nostre conoscenza almeno un “guerriero della luce” o uno spirito evoluto, e se non lo troviamo nel figlio adolescente della vicina di casa appena reduce dalla lettura di Osho, possiamo comunque reperirlo agevolmente sul web, e cibarci delle perle di saggezza che da questi promanano.

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Come Pamela Scuppa, la procace mamma – youtuber che sta spopolando su Facebook o Twitter, non si sa bene se per le generose forme che offre con sguardo ammiccante facendoci l’occhiolino in pose porno-soft, o per le profonde riflessioni a base di risvegli vari e compassione a profusione, oppure per il particolare regime alimentare da lei seguito, che proprio della “filosofia” new age è diretta emanazione.

La sua particolarità infatti non è solo di essere “fruttariana”, cioè di cibarsi esclusivamente di frutta –fatto di per sé del tutto personale e neanche troppo stravagante, in un mondo dove ormai troviamo chi si ciba di solo respiro– ma soprattutto di integrare le pantagrueliche mangiate a base di meloni e pesche nettarine ad altrettante benefiche bevute a base di… urina. Sì avete letto bene. Di urina.

Pamela Scuppa diffonde infatti il verbo dell’urinoterapia, in compagnia, a suo dire, del grande Mahatma Gandhi e, più umilmente, della “nota opinionista” Eleonora Brigliadori, che tutti ricordiamo non tanto per i suoi trascorsi da annunciatrice televisiva dagli occhi magnetici quanto per le più recenti e movimentate performance con oggetto proprio questi temi.

Ammesso e non concesso che tale pratica sia stata effettivamente seguita dalla Grande Anima –cosa tutta da dimostrare e che ne fa comunque in automatico un regime da consigliare, così come il fatto di annoverare tra gli adepti una ex annunciatrice nostrana, e non un’esperta di alimentazione, non la rende parallelamente una pratica sicuramente deprecabile –  ci si domanda  comunque il motivo per cui l’abitudine di bere la propria o altrui urina dovrebbe essere considerata un rimedio paragonabile all’elisir di lunga vita, capace di curare dall’asma al diabete, dal cancro all’ipertensione.

Se è vero infatti che la nostra urina è composta al 95% di acqua ma anche da una (minima) parte di vitamine e sali minerali, è altrettanto vero che questi elementi sono stati scartati dal nostro corpo, giudicati inutili o in eccesso; perché quindi rimetterli in circolo?

Perché avremmo bisogno di assumere nuovamente ciò di cui già una volta il nostro organismo si è liberato?

Questi ragionamenti non sembrano comunque interessare l’insolita youtuber, che afferma tutta fiera: “posso permettermi il “lusso” di bere la mia amaroli (urina) perché mi nutro di sola frutta e quindi la mia urina è buona in ogni senso. Il gusto è molto gradevole ed è ricca di tutti i sali minerali e proprietà che vengono rilasciati dai reni. Questa dovrebbe essere un’abitudine di tutti”.

In realtà, un ragionamento del genere non dovrebbe risultarci così estraneo di questi tempi, tempi in cui la cucina molecolare e l’attenzione verso gli elementi intrinsechi contenuti in un alimento diventano a volte più importanti dell’alimento stesso.

Non è forse questo, oltretutto, il concetto che ha dato origine al Soylent,  il beverone sostitutivo del pasto che impazza in America e ispirato proprio dal ragionamento secondo cui al nostro organismo non servirebbero  gli alimenti di per se stessi –latte, pasta o carne che siano– ma i loro nutrienti fondamentali, suddivisi tra proteine, vitamine, sali e quant’altro risulti utile all’organismo umano?

Lo stesso varrebbe per l’urina: in pratica ci berremmo un bicchierone di buona pipì per godere di quel tesoro costituito dal 5% di vitamine e sali minerali, nientemeno, invece di mangiare più prosaicamente una  bella mela o un grappolo d’uva.

Ma ovviamente l’urinoterapia va oltre i freddi dati scientifici e il suo fascino non è certo dato dall’eventuale beneficio, tutto da dimostrare, che deriva dall’assunzione di quantità risibili di vitamine o sali minerali.

Il suo fascino contagioso è dato infatti dal contorno mistico- esoterico di cui è ammantata, dal suo richiamo alla dottrina ayurvedica, a pratiche millenarie, a benefici miracolosi in stile elisir di lunga vita.

Ce n’è abbastanza, per cinici e disincantati, per esprimere tutto il sarcasmo di cui sono capaci, vedendo in simili comportamenti e simili personaggi non certo “la mia Luce, la mia Purezza e l’Anima Evoluta e Guerriera che io sono” ma soltanto un modo come un altro per attirare l’attenzione e far parlare di sé in modo rapido.

Ad ogni modo, fruttariani e seguaci dell’urinoterapia procedono per la loro strada senza esitazioni, informando puntualmente noi profani della bontà e salubrità dei regimi da loro seguiti.

Nonché dalla loro genuinità, apprezzabile in particolare quando sono ospiti a cena presso amici e parenti, che invece di sbattersi a preparare parmigiane e paste al forno se la cavano servendo da mangiare una mela renetta.

E da bere? A voi l’amara, paglierina risposta.

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Finocchio: proprietà, benefici, usi in cucina ed in cosmesi

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma FINOCCHIO PROPRIETA BENEFICI CUCINA COSMETICARiabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Pene.jpgLe proprietà benefiche del finocchio sono note all’uomo già da migliaia di anni. Ad esempio un testo di medicina egiziano del II secolo riporta la ricetta di una pietanza per i sofferenti di stomaco, con carne di piccione e di oca, fave, grano, cicoria, giaggiolo e finocchio. Ippocrate prescrive semi di finocchio se, alle donne, viene meno il latte. Al medico siriano Mesuè si attribuisce la ricetta dei locchi di polmone di volpe, giovevoli a quanti “hanno li Polmoni essulcerati, sono Consummati, & Tabidi (colpiti da affezioni)”, tra i cui ingredienti vi sono i frutti di finocchio oltre, naturalmente, ai polmoni di volpi disseccati. Santa Ildegarda di Bingen, che fu badessa benedettina del XII secolo, prescrive succo di finocchio per gli occhi, unguento a base di finocchio per i testicoli gonfi e dolenti e “semi” di finocchio per frenare nell’uomo la follia dovuta al vino. Quanto c’è di vero in questa fama che il finocchio si ha guadagnato nella storia? Scopriamolo oggi!

Cos’è il finocchio?
Il finocchio viene anche chiamato foenuculum vulgare o foeniculum vulgare (diminutivo di fenum “fieno”, ad indicare una pianta dalle foglie sottili come il fieno; è una pianta del genere Apiaceae (Umbelliferae). Altri nomi con cui è noto il finocchio sono Anethum foeniculum, Foeniculum capillaceum, Foeniculum officinale, Foeniculum sativum, finocchio nero, Fenùggiu servègu, Fenugètto. E’ una pianta erbacea alta sino a due metri, perenne con fusto angoloso, ramificato a corimbo e cresce in luoghi incolti e secchi della zona mediterranea e si presenta con foglie pennatosette e fiori gialli ad ombrella solitamente con cinque o quindici raggi. I frutti del finocchio, glabri di forma oblungo-ovata, aromatici, impropriamente chiamati semi, essiccati rappresentano la droga (Foeniculi amari fructus F.U.).

Nel Foeniculum vulgare si identificano tre varietà: il finocchio amaro o selvatico (varietà vulgare), il finocchio dolce (varietà dulce) con essenza meno ricca in principi attivi, il finocchio usato come ortaggio (varietà azoricum).

Composizione e Proprietà del finocchio selvatico
I principi attivi più importanti sono contenuti nell’olio essenziale.

I frutti contengono:

  • olio essenziale (2-6 %) composto da trans-anetolo (50-70 % dal sapore dolciastro) e fencone (10-15% dal sapore amaro), estragolo (metil cavicolo) 5-20 %, idrocarburi monoterpenici (alfa e beta-pinene, alfa-fellandrene, alfa-tuyene, alfa-fenchene, alfa e beta-terpinene, limonene, anisaldeide);
  • olio fisso (17-20%, soprattutto ac.petroselinico, ac.oleico e linoleico, tocoferoli);
  • flavonoidi (prevalentemente quercetin-3-O-beta-glucuronide, isoquercitrina, rutina, quercetin-3-arabinoside);
  • proteine (16-20%); umbelliferone; vitamine; minerali (Ca e K).

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Al finocchio si attribuiscono soprattutto proprietà

  • Stimolanti-aromatiche,
  • digestive, carminative,
  • antispasmodiche gastriche ed intestinali,
  • antisettiche intestinali.

Il finocchio viene anche impiegato per le sue qualità:

  • espettoranti,
  • galattagoghe ed emmenagoghe,
  • diuretiche, ipotensive,
  • antiossidanti, antimicrobiche
  • decongestionanti oculari.

Attività sull’apparato gastrointestinale
Il finocchio è utile soprattutto nei confronti dell’apparato gastrointestinale, essendo in grado di esercitare attività procinetiche ed antispasmodiche. E’ usato come tonico, stimolante delle funzioni digestive, carminativo e come stimolante dell’appetito, diuretico, eccitante della secrezione salivare, lattea e biliare. Tali proprietà sarebbero da attribuire all’azione eccitante generale del fencone, in grado di iperemizzare gli organi del bacino, agendo a livello dello stomaco e dell’intestino. Attualmente i frutti di finocchio trovano applicazione come carminativi, antispasmodici intestinali, stimolanti le funzioni digestive.

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Infusi di finocchio
Vengono consigliati in lattanti con dispepsia, gonfiori addominali e diarrea. Gli effetti carminativi riducono meteorismo e spasmi intestinali. La droga spesso si utilizza in associazione con lassativi, per ridurre l’atonia e l’eventuale formazione di coliche intestinali dovute ai composti antrachinonici. Perfusioni intragastriche di estratti acquosi su ratti anestetizzati per valutare l’influenza delle spezie sulla secrezione acido gastrica hanno evidenziato, in ordine decrescente, un incremento nella secrezione soprattutto nel peperoncino rosso, quindi nel finocchio, carvi, cardamomo, pepe nero, cumino, coriandolo, attraverso un meccanismo colinergico (acetilcolina) o altro. In concomitanza di irritazioni mucosali, indotte ad esempio dall’aspirina, il peperoncino ed il finocchio riducevano espressamente l’induzione secretiva acida, contrariamente al cumino ed al coriandolo che invece la incrementavano.

Attività espettoranti
Estratti acquosi di finocchio stimolano l’attività mucociliare dell’epitelio ciliato della rana. In caso di flogosi dell’apparato respiratorio, stimolando la motilità ciliare, l’estratto agisce come espettorante secretomotorio e secretolitico (anetolo e fencolo) favorendo l’eliminazione di muco, microrganismi e sostanze estranee. Anche l’olio essenziale favorendo la contrazione della muscolatura liscia tracheale ed il laringospasmo, può contribuire nell’azione espulsiva. Per tali proprietà, il finocchio trova indicazione come blando espettorante ed emolliente, in presenza di catarri nelle flogosi delle vie respiratorie, soprattutto per bambini.

Attività galattagoghe ed emmenagoghe
Nella medicina popolare il finocchio viene consigliato come galattagogo assieme alla Galega, Anice e Fieno greco. Studi in passato avevano ipotizzato le proprietà galattogene durante l’allattamento, con ipertrofia della ghiandola mammaria ed aumento della secrezione lattea a seguito di assunzioni degli estratti. Le proprietà emmenagoghe (favorenti le mestruazioni) potrebbero in parte essere attribuite alla presenza dell’anetolo e dei suoi polimeri, dotati di probabili attività estrogeniche. Lo stesso trans-anetolo, nell’essenza mal conservata, può dimerizzare a dianetolo o dimetilstilbestrolo, provvisto di attività estrogena.

Attività diuretica, ipotensiva
La radice, come del resto tutta la pianta soprattutto fresca risultano diuretiche (anetolo). Somministrazioni orali dell’estratto acquoso di finocchio hanno evidenziato effetti ipotensivi nei confronti della pressione sistolica ematica in ratti ipertesi, incrementando l’escrezione di acqua, sodio e potassio.

Attività antiossidanti, antibatteriche, antifungali
L’olio essenziale di finocchio ha evidenziato proprietà antiossidanti, antibatteriche, antifungine. L’infuso e l’acqua aromatica vengono indicate come decongestionanti per via esterna attraverso lavaggi o bagni oculari negli stati infiammatori perioculari (blefariti, congiuntiviti) tramite compresse oculari cambiate frequentemente.

Il finocchio nella medicina tradizionale
La radice ed i frutti sotto forma di infuso e succo trovano utilizzo per le proprietà eupeptiche ed antinfiammatorie. Il decotto dei frutti è usato come antidiarroico, miscelato con succo di limone come antiemetico. Le parti aeree fresche utilizzate crude sono indicate contro l’iperacidità gastrica mentre le radici assunte fresche o sotto forma di decotto oltre che per le proprietà antiacide trovano impiego per l’attività antinfiammatoria del tratto digestivo. L’olio essenziale può provocare manifestazioni allergiche in soggetti predisposti.

Indicazioni d’uso:

  • Disturbi dispeptici e digestivi (atonia gastrica ed intestinale, dispepsia putrefattiva e fermentativa, gastralgia nervosa, emicrania di origine digestiva, reflusso esofageo).
  • Meteorismo e spasmi gastrointestinali (coliche gassose del neonato), flatulenza.
  • Affezioni bronchiali (espettorante secretomotorio e secretolitico nelle flogosi dell’apparato respiratorio).
  • Ipogalattia nelle nutrici.
  • Dismenorrea.

L’uso in cucina
Il frutto del Finocchio, un “diachenio” spesso impropriamente chiamato seme, è tradizionalmente usato per aromatizzare la salamoia delle olive e l’acqua in cui si lessano le castagne; per preparare diverse salse; per certi tipi di pane e di biscotti od anche tal quale, da masticare per profumare l’alito.
Le infiorescenze sono impiegate per la cottura delle carni di maiale.
Le foglie, ma soltanto se sono giovani, servono tanto per ornare i piatti di portata quanto per aromatizzare, in modo gradevole ma deciso, insalate, verdure cotte, minestre, piatti di pesce ed altro ancora.

L’impiego nella cosmesi
L’infuso di frutti di finocchio, origano, menta e peduncoli di ciliegia è consigliato per i casi di obesità; foglie e frutti di finocchio sono indicati, in bagni e vaporizzazioni, per la pulizia del viso; il decotto lenisce le infiammazioni oculari.
Plinio riporta, con ironia, curiosità del suo tempo: per ottenere un alito gradevole, ad esempio, si consigliava di strofinare i denti con cenere di topo mista a miele e radici di finocchio.

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La ragazza vegana che beve sperma fresco ogni giorno

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma RAGAZZA VEGANA BEVE SPERMA OGNI GIORNO Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.jpgDella stravagante blogger inglese, Tracy Kiss, avevamo già parlato in questo articolo dove la giovane 29enne inglese aveva confessato ai tabloid britannici la sua abitudine di spalmarsi ogni giorno sul viso sperma fresco. Oggi scopriamo una nuova sua particolare abitudine.

Frullati di frutta e sperma
Vegana, maniaca del fitness e della forma fisica, elargisce consigli e rimedi naturali tra cui spicca un frullato del tutto particolare: fatto con lo sperma che gli regala un suo amico. Perché lo fa? Lei dice che garantirebbe gli anticorpi necessari all’organismo contro i malanni di stagione. “Mi sentivo sempre spossata e senza energia, ora il mio umore è migliorato – confessa al Daily Mail Tracy – mescolando sperma e frutta: il sapore è molto buono ma cambia a seconda di quello che il mio amico mangia”. Piccolo dubbio: ma nutrirsi di proteine umane, e dunque animali, non sarà in contraddizione con la sua dieta vegana?

Se volete vedere un video dove la giovane si spalma lo sperma sul viso e spiega i benefici del farlo, seguite questo link: Si spalma lo sperma fresco di un suo amico sul viso [VIDEO]

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Fattori di rischio cardiovascolare modificabili e non modificabili

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma FATTORI DI RISCHIO CARDIOVASCOLARE MODIFICABILI Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari.jpgI fattori di rischio cardiovascolare sono condizioni che risultano statisticamente correlate ad una patologia cardiovascolare (come infarto del miocardio ed ictus cerebrale). I fattori di rischio cardiovascolare si dividono tradizionalmente in fattori di rischio non modificabili e fattori di rischio modificabili. Per capire meglio cos’è con precisione un “fattore di rischio“, leggi questo articolo: Che significa e che differenza c’è tra “fattore di rischio modificabile e non modificabile”?

Fattori non modificabili che aumentano il rischio cardiovascolare:

  • età: il rischio di malattie cardiovascolari aumenta con l’età e, nei pazienti anziani, l’età diviene il fattore di rischio dominante;
  • sesso: gli studi finora condotti hanno fatto emergere un rischio maggiore negli uomini rispetto alle donne in pre-menopausa. Dopo la menopausa tuttavia, il rischio cardiovascolare nelle donne tende ad aumentare rapidamente. L’effetto protettivo è esercitato, almeno in parte, dagli estrogeni che favoriscono livelli più elevati di colesterolo HDL rispetto agli uomini;
  • familiarità: il rischio di malattia coronarica è tanto maggiore quanto più diretto il grado di parentela con un individuo già colpito, quanto più elevato è il numero di parenti affetti, e quanto più precocemente si è manifestata la malattia in questi soggetti. In alcuni casi, la familiarità è dovuta alla trasmissione ereditaria di altri fattori di rischio quali diabete, ipertensione o ipercolesterolemia.

Fattori modificabili che aumentano il rischio cardiovascolare:
I fattori modificabili sono quelli suscettibili di correzione mediante modifiche dell’alimentazione, del comportamento, dello stile di vita, o mediante interventi farmacologici:

Un fattore protettivo cardiovascolare è l’opposto di un fattore di rischio cardiovascolare, cioè una condizione che diminuisce il rischio di sviluppare una patologia cardiovascolare, ad esempio l’attività fisica moderata ed il consumo giornaliero di frutta e verdura, sono considerati fattori protettivi nei confronti delle malattie cardiovascolari. Ovviamente la presenza di un fattore di protezione NON esclude necessariamente la comparsa della malattia, come l’assenza di un fattore di protezione non implica necessariamente la comparsa della malattia.

I migliori prodotti per abbassare il colesterolo e dimagrire
Qui di seguito trovate una lista di prodotti di varie marche, che sono estremamente utili per abbassare il colesterolo e dimagrire, fattori che diminuiscono il rischio di ipertensione, ictus cerebrale ed infarto del miocardio:

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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Stanchezza pomeridiana tra lavoro e palestra: come ottenere il meglio dal vostro pomeriggio

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma STANCHEZZA POMERIDIANA LAVORO PALESTRA Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.jpgAvete appena pranzato, il pomeriggio è appena agli inizi, avete ancora tanto lavoro da fare ma gli occhi iniziano a diventare un po’ pesanti, il livello di energia diminuisce e la necessità di un pisolino diventa quasi impellente. Ma perché si verifica ciò? La stanchezza pomeridiana può essere causata da svariate condizioni, tra cui: un calo di zuccheri nel sangue, disidratazione, noia, un pasto eccessivo e relativa digestione, carenza di sonno. Le barrette di cioccolato e la caffeina non sono un aiuto veramente efficace: possono funzionare nell’immediato, ma dopo un breve lasso di tempo, il livello di energia tende a scemare nuovamente.

Tuttavia, esistono alcune strategie che favoriscono la ripresa e permettono di tornare al lavoro o all’attività che state svolgendo con più grinta. Consumare piccoli pasti ogni 3 o 4 ore durante il corso della giornata è un modo per prevenire questi cali di energia. Ma se questo rimedio non si adatta al vostro programma giornaliero, provate a ripristinare un adeguato livello di energia con uno dei metodi che andremo a elencare qui di seguito.

Mantenersi idratati

Mantenersi idratati è fondamentale per preservare un buon livello di energia. Quindi, prima di precipitarvi verso il distributore automatico dell’uffico alla ricerca di qualcosa che vi tiri su, provate a bere un bel bicchiere di acqua. Quando si è disidratati, ci si sente stanchi. Quindi, uno dei modi più semplici e privi di calorie per contrastare un calo di energia è bere un bicchiere di acqua. Con l’avanzare dell’età, i meccanismi che regolano il senso di sete non sono più affidabili e il loro funzionamento non è più perfetto come un tempo. Quindi, tenete sempre a portata di mano delle bottigliette di acqua (sulla scrivania o in macchina) e sorseggiatela regolarmente.

Se l’acqua non è di vostro gradimento, potete anche optare per un bicchiere di tè freddo o una tazza di tè caldo. Per esempio, il rito quotidiano del tè delle cinque, presente in molte culture, accompagnato da un piccolo spuntino aiuta a prevenire i cali di energia. Bere una tazza di tè contribuisce a preservare un adeguato livello di idratazione e l’aggiunta di un piccolo spuntino aiuta a prevenire i morsi della fame che possono favorire un’abbuffata durante la cena. Inoltre, il tè è ricco di antiossidanti e altre sostanze che promuovono un buono stato di salute. Quindi, aggiungete alla vostra dispensa o portate in ufficio diversi tipi di tè e qualche spuntino (da 100 calorie l’uno) in modo da potervi godere un piacevole e rigenerante momento di pausa.

Sonno e colazione

Anzitutto, un buon sonno notturno ristoratore è di fondamentale importanza. In caso di carenza di sonno, è difficile contrastare un calo di energia con metodi diversi dalla classica pennichella. Inoltre, per mantenere gli zuccheri nel sangue a un livello adeguato, ricordate di iniziare la giornata con unasana colazione. Molte persone saltano la colazione e questo, di solito, comporta un inevitabile calo di energia a metà mattina. Una ciotola di cereali integrali, frutta e latte parzialmente scremato è un buon modo per fare una colazione sana e veloce. Se proprio non avete tempo di sedervi a tavola, fatevi un frullato oppure optate per una banana o uno yogurt.

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Spuntino sì, ma bilanciato

Uno spuntino equilibrato potrebbe essere ciò di cui avete bisogno per recuperare l’energia persa: è il tipo di spuntino che fa la differenza. Meglio optare per carboidrati e proteine. Alcuni alimenti, come la frutta, sono carboidrati semplici che l’organismo riesce ad assorbire facilmente. Inoltre, il consumo di questo tipo di cibi comporta un rapido aumento degli zuccheri nel sangue e del livello di energia. La frutta apporta altri benefici, in quanto contiene acqua, fibre, vitamine e minerali. Se poi aggiungete anche alcune proteine magre, otterrete uno spuntino in grado di fornirvi un livello costante di energia per diverse ore.

Organizzatevi in anticipo e portate con voi uno o più dei seguenti spuntini energizzanti:

  • mele con burro di arachidi
  • hummus (o un altro tipo di condimento povero di grassi) e verdure
  • un pezzetto di formaggio magro e crackers integrali
  • confezioni da 100 calorie l’una di popcorn, crackers o biscotti semplici
  • cacao non zuccherato con una spruzzata di latte scremato
  • un uovo sodo e un bicchiere di succo di frutta
  • un bicchiere di latte scremato e crackers
  • frullato di frutta
  • barretta ai cereali o muesli poveri di zuccheri
  • ciambelline integrali e formaggio
  • mix di frutta secca

Ovviamente, gli spuntini apportano calorie. Quindi, fate in modo che le porzioni siano ridotte. Così facendo, potrete dare una sferzata di energia alla giornata senza aumentare di peso.

Mangiare prima di praticare attività fisica

Dopo una lunga giornata di lavoro o dopo una notte di riposo, è necessario un carico di energia prima di andare in palestra.

Lo spuntino migliore pre e post allenamento contiene proteine magre e carboidrati.

Le proteine aiutano l’organismo a riparare i tessuti muscolari e i carboidrati forniscono il “carburante” necessario al corpo per praticare attività fisica e ripristinare il glucosio nel sangue a sessione ultimata. Assicuratevi che gli alimenti che consumate prima di praticare esercizio fisico siano facilmente digeribili e fate in modo che lo spuntino sia di porzioni ridotte. Inoltre, non dimenticate di bere molta acqua prima, durante e dopo l’allenamento. Per mantenervi idratati e per un apporto di zuccheri necessario per preservare il livello di energia, potete anche portare con voi un piccolo contenitore di bevanda sportiva.

Ecco alcuni spuntini sani da consumare prima o dopo una sessione di allenamento:

  • yogurt magro e cereali integrali o crackers
  • un piccolo contenitore di succo di mela naturale e una manciata di frutta secca
  • banane, per un rapido apporto energetico e di potassio necessario per i muscoli
  • frutta disidratata e frutta secca
  • frullato di frutta
  • formaggio magro e un frutto
  • pane integrale tostato con burro di noci

Fare movimento

Uno dei motivi per cui al lavoro si verifica il tanto indesiderato calo di energia, può essere il fatto di essere sempre seduti alla scrivania senza muovere un muscolo, ad eccezione delle dita che, per ovvi motivi, siete costretti a utilizzare per scrivere a computer.

Quindi, alzatevi dalla seduta e muovetevi almeno per qualche minuto ogni ora.

Invece di inviare una mail al vostro collega per informarlo di una riunione importante, andate direttamente nel suo ufficio. Pianificate, se possibile, di andare a un incontro di lavoro a piedi. Se il bagno dista due piani dal vostro ufficio, raggiungetelo passando per le scale. Basta trovare un semplice motivo per muoversi ed essere più attivi. E non pensate che sia uno spreco di tempo, in quanto questo movimento extra può aiutarvi a essere più produttivi. Infine, queste mini e poco impegnative sessioni di attività fisica possono essere molto energizzanti e aiutarvi a superare un momento di stallo mentale e a pensare con più chiarezza.

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Rischia di morire per aver bevuto troppa acqua

MEDICINA ONLINE BERE ACQUA BEVANDA CALORIE SODIO MINERALI GASSATA OLIGOMINARALE DISTILLATA INGRASSARE DIMAGRIRE FONTANA MARE PISCINA POTABILE COCA COLA ARANCIATA THE BERE ALCOL DIETA CIBBere acqua è fondamentale per mantenersi in buona salute, tuttavia – come in tutte le cose – la giusta via è quella che sta nel mezzo, perfino bere troppa acqua può mettere a rischio la nostra salute. Anzi, la nostra vita.

Leggi anche: Bere l’acqua mi fa dimagrire?

Lo sa bene una signora di 59 anni alla quale, a seguito di una grave infezione alle vie urinarie, i medici avevano consigliato di bere un bicchiere d’acqua ogni 30 minuti. Ritenendo probabilmente di accelerare in tal modo il processo di guarigione, la donna ha però pensato bene di assumere molta più acqua di quanta le era stato indicato: dopo alcuni giorni ha iniziato ad avvertire forti emicranie, a soffrire di nausea e a vomitare frequentemente. A seguito dell’immediato ricovero presso il Kings College Hospital di Londra, i medici hanno stabilito che la donna era andata in una sorte di “overdose d’acqua”. Bere troppa acqua in un breve lasso di tempo abbassa velocemente la quantità di sodio presente nel sangue sotto i livelli di guardia, mandando il soggetto in iposodiemia, dalla quale è possibile pervenire addirittura alla morte: un tasso di mortalità del 30per cento è stato riportato nei pazienti che presentavano livelli bassi di sale nel sangue.

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Imra Rafi, responsabile di Innovazione clinica e ricerca presso il Royal College of General Practitioners (l’organismo professionale dei medici di medicina generale nel Regno Unito), dichiara in merito: «bere una giusta quantità di acqua è importante per mantenersi in buona salute, sia fisicamente sia mentalmente; è necessario bere di più nei casi di disidratazione o qualora le urine si presentino di colore scuro. Non esiste, comunque, una quantità raccomandata di acqua da bere ogni giorno: tutto sta nel tenere conto del proprio livello di idratazione e nel monitorare il colore delle urine che deve restare chiaro. Il caso di questa donna mette in evidenza che l’eccessiva assunzione di acqua può avere conseguenze gravi per i pazienti, e questo è qualcosa che operatori sanitari e pazienti devono tenere a mente».

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Beve 10 lattine di Coca Cola al giorno per tre mesi: il risultato è impressionante

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo RomaBEVE 10 LATTINE COCA COLA RISULTATO IMPRES Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari An Pene.jpgUn uomo cinquantenne chiamato George Prior ha voluto fare un esperimento sul proprio corpo per dimostrare quanto le bevande come la Coca Cola facciano male al fisico: per un mese ha bevuto ogni giorno dieci lattine della bevanda (ogni lattina contiene 33cl). Una quantità elevata ma sicuramente raggiungibile dai tantissimi super-affezionati bevitori della bibita: metà degli americani ne beve almeno tre al giorno. Solo che considerato che una lattina di Coca Cola contiene 35 grammi di zucchero, dieci lattine equivalgono a ben 350 grammi (70 zollette di zucchero): una quantità decisamente elevata.

Gli effetti dell’esperimento
Gli effetti sul fisico si sono rapidamente fatti sentire (basta guardare la foto in alto!): senza che cambiasse nient’altro del suo stile di vita, ha iniziato a mettere su peso, perdendo massa muscolare, e il suo peso è rapidamente aumentato da 76 a 87 kg. La pressione sanguigna è aumentata da 129/77 (vicino all’ideale) a 145/96. Un quadro clinico a rischio, che aumenta notevolmente la probabilità di malattie cardiocircolatorie. George ha anche iniziato ad avere un  intenso desiderio di Coca-Cola, tanto che temeva di stare sviluppando una dipendenza dalla bibita. George, dopo la sua esperienza, incoraggia le persone a stare molto attente alla quantità di zuccheri che assumono: “La gente deve essere consapevole dei rischi reali e massicci di un eccesso di zucchero nella loro dieta. Ho fatto l’esperimento per fare pensare la gente, e dimostrare quanto poco salutare sia”, spiega l’uomo, particolarmente preoccupato per l’effetto che bevande come la Coca Cola possano avere sui più piccoli.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo

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Perché le bibite in aereo hanno un sapore strano? I motivi per non berle

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO AEROPLANO AEREO VIAGGIOSiamo italiani ed in pochi riusciamo a rinunciare al caffè o al the, anche se siamo su un aeroplano. Ma vi siete mai chiesti perché queste bevande, in volo, abbiano a volte un sapore decisamente strano? Il problema è l’acqua. Sembra, infatti, che i serbatoi riempiti con acqua potabile siano puliti con prodotti chimici che evitano ai batteri di svilupparsi ma che sono i principali responsabili del cattivo sapore delle bevande. In pratica, insieme al caffè e ad altre bevande, mandiamo giù altre sostanze non ben identificate, capaci di modificare – pur se in modo quasi impercettibile – il sapore. Inoltre l’acqua, a 35 mila piedi di altezza, bolle ad una temperatura molto più bassa e ciò altera il processo di estrazione. Cosi facendo alcuni dei componenti del caffè, quelli solidi, si dissolvono. Infine in volo le nostre papille gustative percepiscono il sapore di bevande e cibi in modo diverso rispetto a quando il corpo si trova all’altezza del livello del mare: questo avviene a causa della pressione in cabina, dell’aria secca e dell’altitudine che alterano di circa il 30% la percezione dell’acido, dell’amaro e del piccante. Non è questione della qualità del caffè, quindi, ma delle trasformazioni del nostro corpo in volo.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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