I diabetici possono mangiare i pomodori?

MEDICINA ONLINE MANGIARE POMODORO SUGO PELATI FRUTTA MAGRA DIABETE CALORIE GLICEMIA GASSATA OLIGOMINARALE RICETTA INGRASSARE DIMAGRIRE INSULINA GLICATA COCA COLA ARANCIATA THE BERE ALCOL DIETA CIBO LONTANO DAI PASTI WALLP.jpgIl pomodoro contiene mediamente 18 calorie per 100 grammi e circa 3,9 grammi di carboidrati. Il pomodoro può essere assunto dal paziente diabetico, in dosi moderate, lontano dai pasti principali e dopo parere positivo del medico.

Importante: in caso di dubbio, il paziente diabetico può – sotto controllo medico – monitorare la propria risposta glicemica all’assunzione di certi alimenti, annotando i valori su un taccuino e raffrontando le relative glicemie.

I migliori prodotti per diabetici
Qui di seguito trovate una lista di prodotti di varie marche, estremamente utili per aiutare il diabetico ed il pre-diabetico a mantenere i giusti livelli di glicemia, perdere peso e migliorare la propria salute. Noi NON sponsorizziamo né siamo legati ad alcuna azienda produttrice: per ogni tipologia di prodotto, il nostro Staff seleziona solo il prodotto migliore, a prescindere dalla marca. Ogni prodotto viene inoltre periodicamente aggiornato ed è caratterizzato dal miglior rapporto qualità prezzo e dalla maggior efficacia possibile, oltre ad essere stato selezionato e testato ripetutamente dal nostro Staff di esperti:

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Differenza tra temporale, pioggia, rovescio e tempesta

MEDICINA ONLINE TUONO LAMPO FULMINE SAETTA DIFFERENZA NEVE GRANDINE PIOGGIA NEVISCHIO GHIACCIO TEMPORALE ROVESCIO TEMPESTA NEVE ARTIFICIALE TECNICA NATURALE TORNADO TROMBA D'ARIA URAGANOLa pioggia è la più comune precipitazione atmosferica e si forma quando gocce separate di acqua cadono al suolo dalle nuvole. La quantità di pioggia caduta viene misurata dai pluviometri in millimetri di accumulo. A tale misura, detta anche altezza pluviometrica, corrispondono altrettanti litri d’acqua piovana su una superficie di un metro quadrato. I millimetri di pioggia caduti in un’ora definiscono quella che viene chiamata dai meteorologi intensità della pioggia; viene perciò distinta in:

  • pioviggine (< 1 mm ogni ora);
  • pioggia debole (1 – 2 mm/h);
  • pioggia leggera (2 – 4 mm/h);
  • pioggia moderata (4 – 6 mm/h);
  • pioggia forte (> 6 mm/h);
  • rovescio (> 10 mm/h);
  • nubifragio (> 30 mm/h).

Il rovescio è quindi un tipo di pioggia abbastanza intenso, caratterizzato da una quantità di pioggia caduta in un’ora compresa tra 10 mm e 29 mm.

Una tempesta è un qualunque stato disturbato dell’atmosfera, in particolare che colpisce la superficie terrestre, ed implica condizioni meteorologiche particolarmente severe. Può essere caratterizzata da pioggia intensa, vento forte, tuoni e fulmini ed in questo caso la tempesta prende il nome di temporale.

Una tempesta caratterizzata da precipitazioni intense di ghiaccio, prende il nome di tempesta di ghiaccio. Se caratterizzata da vento che trasporta alcune sostanze attraverso l’atmosfera, prende il nome di tempesta di sabbia, di neve, di grandine, ecc.

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Eutirox ed interazioni con altri farmaci e sostanze

MEDICINA ONLINE FARMACO FARMACIA PHARMACIST PHOTO PIC IMAGE PHOTO PICTURE HI RES COMPRESSE INIEZIONE SUPPOSTA PER OS SANGUE INTRAMUSCOLO CUORE PRESSIONE DIABETE CURA TERAPIA FARMACOLOGICA EFFETTI COLLATERALI CONTROIl numero di pazienti trattati con tiroxina è aumentato nel tempo. Poichè l’ipotiroidismo, che riconosce nella tiroidite di Hashimoto o autoimmune la causa più frequente, presenta sintomi e segni aspecifici, è necessario confermare la diagnosi attarverso un esame di laboratorio.
Dal momento che il TSH è totalmente sensibile alla concentrazione plasmatica della frazione libera degli ormoni tiroidei, la sua misurazione viene utilizzata per valutare l’adeguatezza della terapia sostitutiva con levotiroxina.

Molti fattori possono aumentare la richiesta di dosaggio di levotiroxina in un paziente. Tali fattori includono la compliance del paziente, interazioni farmacologiche e malattie da malassorbimento.
Il suo assorbimento dipende dal pH e in media il 60-80% della dose somministrata raggiunge il circolo sistemico in 3 ore.

Il massimo beneficio si ottiene assumendo la tiroxina un’ora prima di fare colazione. Ciò serve ad assicurare il massimo dell’acidità gastrica ai fini dell’assorbimento.

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E’ noto che determinati farmaci (amiodarone, litio e iodio) alterano lo stato tiroideo. Si ritiene che altri farmaci si interagiscono con la levotiroxina alterandone l’assorbimento.
Alcuni studi hanno dimostrato che la simultanea somministrazione di levotiroxina e ferro solfato causa una recidiva dello stato ipotiroideo in alcuni pazienti. Anche gli estrogeni possono alterare i livelli circolanti della frazione libera degli ormoni tiroidei, per cui spesso è necessario aumentare la dose per compensare il loro effetto.
Anche il carbonato di calcio, impiegato come antiacido o per ridurre il rischio di osteoporosi in menopausa, può ridurre i livelli circolanti di ormoni tiroidei, causando un aumento dei livelli sierici ci TSH.

Tuttavia, trattandosi di piccoli trial clinici o di studi relativi a casi riportati, è difficile stabilire se i risultati possano essere trasferiti alla popolazione generale.
Inoltre partendo dal presupposto che la tiroxina necessita di uno specifico pH gastrico per essere assorbita al meglio, anche gli inibitori di pompa protonica (IPP) potrebbero avere un effetto sulla tiroxina.
Proprio per determinare quali farmaci alterano l’assorbimento e/o il metabolismo della levotiroxina e per stabilire quale percentuale di pazienti possa risultare coinvolto in queste interazioni, è stato condotto uno studio pubblicato sulla rivista Clinical Endocrinology.

Si tratta di un’analisi retrospettiva sulla popolazione che ha collegato i dati di laboratorio con i dati di prescrizione tra l’1 gennaio 1993 ed il 31 dicembre 2012.
La popolazione in studio era rappresentata dai residenti in Tayside (età >18 anni) cui era stata prescritta la levotiroxina in almeno 3 occasioni, in un periodo di 6 mesi, prima di iniziare il farmaco in studio (N=10.999). I soggetti rappresentavano i controlli di se stessi, prima e dopo l’inizio del farmaco in studio (ferro, IPP, glucocorticoidi, calcio, anti-H2, DMARDs, estrogeni e statine).

  • L’età media di questa popolazione era pari a 58.1 anni; (8.977 (81.6%) erano di sesso femminile e 1.311 (11.9%) erano affetti anche di diabete.
  • Su 10.999 pazienti, 6.482 erano in trattamento concomitante con un farmaco in studio e 3.809 erano in terapia con una dose costante di tiroxina per almeno 2 anni.

Durante l’anno precedente al trattamento con il farmaco in studio non sono state osservate alterazioni statisticamente significative nei livelli di TSH in tutti i gruppi con una sola eccezione. prima di iniziare il trattemnto con estrogeni, i pazienti in questo gruppo avevano una riduzione media della concentrazione di TSH di 1.47 mU/L (p=0.008), nonostante la dose di tiroxina fosse costante.

  • In ciascuna analisi il numero di pazienti variava da 96 pazienti in trattamento con (DMARDs) a 1.944 pazienti con statine.
  • Come valore basale di TSH è stato utilizzato il valore ottenuto nella più recente misurazione della concentrazione sierica prima dell’inizio dello studio.
  • E’ stato osservato un aumento statisticamente significativo del livello sierico di TSH rispetto al basale in associazione a 4 farmaci in studio: ferro, IPP, calcio ed estrogeni.
  • E’ stata osservata una riduzione statisticamente significativo del livello sierico di TSH in pazienti in trattamento con statine. Non sono state riscontrate modifiche statisticamente significative in pazienti che asumevano glucocorticoidi, anti-H2 o DMARDs.
  • Nel sottogruppo di pazienti con una dose costante di levotiroxina per almeno 2 anni (n=3.809), gli stessi 4 farmaci (ferro, IPP, calcio ed estrogeni) sono stati associati ad un aumento statisticamente significativo della concentrazione di TSH.

In particolare è stato osservato quanto segue:

  • Un aumento di <5 mU/L nel 7.5% dei pazienti trattai con ferro, nel 5.6% di quelli con IPP, nel 4.4% di quelli con calcio e nel 43% nel gruppo con estrogeni.
  • Una riduzione statisticamente significativa della concentrazione di TSH <5 mU/L nel 3.7% dei soggetti esposti a statine.
  • Nessuna modifica statisticamente significativa nei pazienti con glucocorticoidi, anti-H2 o DMARDs.

In sintesi

In questo ampio studio basato sulla popolazione è stata evidenziata la possibilità di un’interazione tra levotiroxina e ferro, calcio, IPP, statine ed estrogeni, per cui questi farmaci possono alterare l’efficacia della levotiroxina.

Per tale motivo:

  • Bisogna monitorare attentamente le concentrazioni di TSH nei pazineti esposti a questi farmaci, in quanto un trattamento non adeguato può alterare la loro qualità della vita.
  • E’ opportuno che i pazienti in trattamento prolungato con levotiroxina assumono questo farmaco 1 ora prima o 4 ore dopo un pasto o l’assunzione di ferro e calcio e ciò al fine di garantire che l’assorbimento della levotiroxina non sia alterato dalla somministrazione concomitante di altri farmaci, tra cui anche estrogeni ed inibitori di pompa protonica.

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Quando assumere aminoacidi e ramificati per migliorare l’allenamento

integratori proteine dieta Dukan iperproteica fa male bene dimagrire muscoliIl corpo umano è in grado di produrre autonomamente solo gli aminoacidi non essenziali, mentre tutti gli altri, compresi i BCAA, devono essere necessariamente integrati giornalmente nella dieta. Ecco perché per l’introduzione di questi elementi nell’alimentazione quotidiana, in particolar modo per chi pratica sport di resistenza, si rende necessario il ricorso ad integratori specifici. È importante assumere aminoacidi per promuovere la crescita muscolare e sopperire alle carenze del regime alimentare. Un incremento dell’apporto di aminoacidi ramificati è richiesto soprattutto durante e dopo l’attività aerobica o tra prestazioni sportive intense ravvicinate nel tempo.

Rispetto agli integratori composti da un pool di aminoacidi, per gli sportivi è preferibile orientarsi verso integratori di BCAA. Questi vanno oltre la funzione plastica degli aminoacidi semplici, concentrandosi anche su un’azione anti-catabolica ed energetica. L’assunzione di aminoacidi e BCAA per la palestra è utile in ogni fase dell’allenamento sportivo, da cicli di preparazione generica inziale, al lavoro muscolare più intenso. La fase immediatamente successiva alla prestazione sportiva, la cosiddetta finestra anabolica, però, rappresenta il momento di massima richiesta di aminoacidi da parte dell’organismo; Tale fase ha una durata individuale che, in media, si manifesta entro le 3 ore dalla fine dell’attività.

Durante la giornata l’assunzione di aminoacidi ramificati esercita il suo maggior potere di sera, quando le loro caratteristiche vengono valorizzate dall’aumento della quantità circolante di ormone della crescita (GH), al fine di prevenire il catabolismo della massa magra e stimolare la crescita del muscolo. Tutte le discipline sportive che implicano sforzi di lunga durata – come ciclismo, sci di fondo, triathlon, nuoto di fondo – producono quel catabolismo muscolare che può essere prontamente contrastato dall’azione ripristinante caratteristica degli aminoacidi ramificati. Quando la performance sportiva richiede un surplus di energie, diventa importante preservarsi dal raggiungimento di soglie di stress fisico troppo elevate con il reintegro di glutammina, un aminoacido condizionatamente essenziale e essenziale per gli atleti che viene sintetizzato direttamente nel tessuto muscolare e va a costruirne più della metà.

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Differenza tra ossa pari, impari e mediane con esempi

Ossa pari Ossa impari vertebra Arto superiore Tipi di ossaLe ossa pari (anche chiamate “ossa simmetriche”) sono quelle che nel nostro organismo sono doppie, presenti cioè in due copie. Sono ossa pari ad esempio il femore, le costole, l’omero ed il radio, di cui esistono una copia appartenente al lato destro del corpo, ed un’altra al lato sinistro.

Le ossa impari (o “asimmetriche”) sono quelle contenute in una sola copia nel corpo umano, e sono presenti nella linea mediana del corpo (un’asse immaginaria che attraversa longitudinalmente la colonna vertebrale) per questo prendono anche il nome di ossa mediane. Esempi di ossa impari sono: l’osso frontale (la fronte), l’osso occipitale (che si trova alla base del cranio, vicino al collo), le vertebre (che compongono la colonna vertebrale) oppure lo sfenoide, osso all’interno del cranio.

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Da cosa viene prodotto il sangue nel corpo umano?

MEDICINA ONLINE GLICEMIA INSULINA SANGUE DIFFERENZA CONCENTRAZIONE ORMONE PIASTRINE GLOBULI ROSSI BIANCHI GLUCAGONE TESTOSTERONE ESTROGENI PROGESTERONE CUOREIl sangue è comporto da due parti:

  • parte cellulare (elementi corpuscolati o figurati): globuli rossi, globuli bianche e piastrine, il 45% del sangue;
  • parte liquida (plasma), il 55% del sangue.

Gli elementi corpuscolati presenti nel sangue vengono originati da cellule prodotte nel midollo osseo. Questo tessuto è presente nelle ossa di tutto l’organismo in quantità variabile dai 3.000 ai 4.000 centimetri cubi; tuttavia la parte di esso effettivamente funzionante, cioè il midollo rosso, si aggira sui 1.500 centimetri cubi.

Da questo litro e mezzo di midollo rosso vengono fabbricati in un giorno circa 250 miliardi di globuli rossi, 15 miliardi di globuli bianchi e 500 miliardi di piastrine.

Alcune cellule ematiche, come i linfociti, subiscono ulteriori modifiche in altri organi, come il timo, i linfonodi e la milza.

Immaginando che la fabbricazione di cellule sia abbastanza uniforme, in un minuto vengono riversati nella circolazione 170 milioni di globuli rossi, 10 milioni di globuli bianchi e 340 milioni di piastrine. Ciò significa che approssimativamente per ogni globulo bianco vengono formati 17 globuli rossi e 34 piastrine e che, per ogni globulo rosso giunto a maturazione vengono formate 2 piastrine.

Prelevando una goccia di sangue da una regione periferica dell’organismo (per esempio dal polpastrello di un dito), e contando in essa gli elementi presenti, si può dedurre che in un millimetro cubo si trovano approssimativamente 5 milioni di globuli rossi 7 000 globuli bianchi e 250000 piastrine; eseguendo le debite proporzioni, si otterrà che per ogni globulo bianco ci sono 715 globuli rossi e 43 piastrine e che per ogni piastrina ci sono 17 globuli rossi. Il progenitore comune dei globuli rossi, globuli bianchi e piastrine, detto emocitoblasto, è una cellula che genera la parte corpuscolare del sangue: globuli rossi (eritropoiesi), globuli bianchi (granulocitopoiesi) e piastrine (piastrinopoiesi).

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La birra fa ingrassare?

MEDICINA ONLINE BIRRA ALCOL VINO DRINK PUB LATTE YOGURT PANCIA GRASSI DIFFERENZE PIU CALORIE DIABETE GLICEMIA INSULINA ZUCCHERI CARBOIDRATI CIBO DOLCE MANGIARE ACQUA VALORI PROPRIETA NUTRIZIONISTA TAVOLA DIETA DIMAGRIRE TERMO.jpgSfatiamo subito un mito: la birra non fa ingrassare. La birra, infatti, ha meno calorie di un succo di frutta. In 100 grammi di birra comune, la classica bionda, sono contenute appena 34 calorie, meno di un succo d’arancia o di carote (che ne hanno 35) e molte di meno rispetto ai succhi di frutta tradizionali (56 calorie).

Se alla frutta preferisci il latte metti in conto 64 calorie per bicchiere per quello intero e 46 per il parzialmente scremato. E non parliamo del sanissimo yogurt… Vuoi bere qualcosa di gustoso a tavola? Se alla birra preferisci il vino le calorie passano a 186 (per 100 grammi).

E allora perché la birra fa ingrassare? Colpa dell’apporto energetico derivante dal suo contenuto in alcool. 100 grammi di birra “standard” hanno 34 Kcal (ovvero 340 Kcal per litro). Per le birre light il contenuto scende a 28 Kcal mentre per quelle più “robuste” sale fino a 60 Kcal.

Appena bevi una sorsata di birra, il 20% dell’alcol entra in circolo, in quanto assorbito dallo stomaco. Il resto passa nell’intestino e da lì verrà assorbito più lentamente. Dal sangue, l’alcol arriva al fegato, dove viene scomposto. Durante questo processo si liberano scorie chiamate acetato e acetaldeide. Nell’attimo in cui il cervello registra la presenza di queste sostanze, ordina al corpo di smettere di bruciare i grassi e di iniziare a produrne altri utilizzando un’altra sostanza di scarto, l’acetil-CoA.

Dato che il tuo corpo è in grado di elaborare solo 15-30 ml di alcol per ora, tutto quello che introduci in più, rischia di trasformarsi in grasso. Così come bere tanto, tutti i giorni, “spegne” ripetutamente l’interruttore che ordina all’organismo di bruciare i grassi.

Infine, chi beve birra di solito ingrassa (la famosa “pancia da birra”) più per il suo stile di vita e per le abitudini alimentari che per la birra in sé.

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Cosa fare se ho la pressione bassa? Consigli e rimedi

MEDICINA ONLINE HEAD PAIN DOLORE FASTIDIO MAL DI TESTA GLICEMIA, CALO ZUCCHERI PRESSIONE ARTERIOSA IPOTENSIONE DONNA TEMPIE STANCHEZZA TIRED WALLPAPER PIC PICTURE HI RES EMICRANIA AURA DSe avete cronicamente la pressione bassa, ecco alcuni consigli che valgono soprattutto nei mesi caldi in cui la pressione tende ad abbassarsi ulteriormente:

  • assumere regolarmente adeguate quantità acqua, specie se siete anziani;
  • in caso di attività intensa o aumentata sudorazione, assumete bevande arricchite di sali minerali;
  • aumentare, senza mai esagerare, l’assunzione di sale con la dieta;
  • evitare il più possibile il consumo di bevande alcoliche;
  • attenzione ai farmaci diuretici;
  • inserire nella dieta frutta e verdura ricchi di acqua e sali minerali;
  • fare pasti non troppo abbondanti e non troppo ricchi di carboidrati;
  • dopo i pasti evitate sforzi improvvisi;
  • restare in forma, mantenendo tonica la muscolatura, soprattutto quella degli arti inferiori, con una regolare attività fisica;
  • indossare calze a compressione graduata se si soffre di insufficienza venosa;
  • evitare di esporsi al sole per lunghi periodi;
  • evitare zone troppo calde;
  • evitare sudorazioni abbondanti, specie se non si è immediatamente in grado di reintegrare liquidi;
  • evitare di stare fermi in piedi per lunghi periodi;
  • non alzarsi di scatto da una sedia ed evitare di tenere le gambe incrociate a lungo quando si è seduti;
  • alzarsi gradualmente dal letto al risveglio mattutino, restando seduti per qualche minuto, per evitare l’ipotensione ortostatica.

Se si soffre spesso di attacchi di ipotensione, è importante imparare a riconoscere per tempo i campanelli d’allarme del calo di pressione, come senso di testa vuota, instabilità, nausea.

In caso si abbia la percezione di stare per svenire, è importante per mettere in atto i provvedimenti immediati che possono prevenire un eventuale svenimento: sdraiarsi e sollevare le gambe oppure sedersi e portare la testa tra le ginocchia. O ancora, se si è in posizione eretta, sollevarsi ripetutamente sulla punta dei piedi; bere un caffè forte, a patto che non si soffra di aritmie, o una bevanda arricchita di sali. In alcuni casi è utile bere un bicchiere d’acqua con mezzo cucchiaino di sale da cucina.

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