Lesioni del nervo vago, laringeo ricorrente ed accessorio spinale

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Nervo vago

Il nervo vago (X) parte dal midollo allungato e si porta, attraverso il foro giugulare, verso il basso nel torace e nell’addome. I 2 nervi vaghi destro e sinistro sono tra i più importanti del corpo nonché i più lunghi ed i più ramificati tra i nervi cranici. Uno dei suoi scopi principali è quello di stimolare la produzione dell’acido gastrico e regolare i movimenti compiuti dallo stomaco e dall’intestino durante la fase della digestione, inoltre provvede all’innervazione da parte del sistema nervoso autonomo parasimpatico del cuore; il vago di destra innerva il nodo senoatriale e la sua stimolazione induce bradicardia (rallentamento della frequenza cardiaca).

La perdita della funzione del nervo vago comporterà una perdita di innervazione parasimpatica per un numero molto grande di strutture. I principali effetti del danno al nervo vago possono includere un aumento della pressione sanguigna e della frequenza cardiaca. Una iperstimolazione vagale può indurre una bradicardia severa e perfino la morte del paziente. La disfunzione isolata del solo nervo vago è rara ma, se il conflitto o la lesione si trova sopra il punto in cui il vago si dirama per la prima volta, può essere diagnosticata da una voce rauca, a causa della disfunzione di uno dei suoi rami, il nervo laringeo ricorrente. Il danno a questo nervo può causare difficoltà a deglutire.

L’interruzione completa in sede intracranica del nervo vago determina ipostenia del palato molle omolaterale, deviazione dell’uvula dal lato sano, perdita unilaterale del riflesso faringeo, voce nasale e immobilità di una corda vocale da un lato e perdita della sensibilità a livello della faringe, del meato uditivo esterno e della parte posteriore del padiglione auricolare. Il nervo vago di un lato può essere interessato a livello delle meningi da tumori, processi granulomatosi e infettivi o, a livello del bulbo, da lesioni vascolari (sindrome di Wallenberg), da malattie del motoneurone e occasionalmente dall’herpes zoster. Può essere inoltre leso con gli altri nervi cranici inferiori in corso di diversi processi patologici, compresa la dissezione della carotide.

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Nervo laringeo ricorrente

Il nervo laringeo ricorrente (anche chiamato “nervo laringeo inferiore“) è un ramo del nervo vago ed innerva tutti i muscoli intrinseci della laringe, ad eccezione dei muscoli cricotiroidei (innervati dal nervo laringeo superiore). Nell’organismo umano il nervo laringero è pari, cioè ne esistono due, uno destro ed uno sinistro, che viaggiano entrambi parallelamente ed a fianco della trachea, tuttavia non sono simmetrici tra loro:

  • il nervo laringeo ricorrente sinistro circonda l’arco dell’aorta;
  • il nervo laringeo ricorrente destro viene a circondare l’arteria succlavia destra, quindi si sposta verso l’alto.

Una caratteristica di entrambi i nervi è la loro tendenza a seguire un decorso ricorrente, muovendosi cioè nella direzione opposta al nervo da cui si dipartono (il vago): il termine “ricorrente” deriva proprio da questa caratteristica. Il nervo laringeo ricorrente innerva i muscoli che si trovano sullo stesso lato del corpo, ad eccezione del muscolo interaritenoideo che riceve fibre nervose da entrambi i lati.

Il nervo laringeo ricorrente sinistro, che ha un decorso nel mediastino più lungo di quello destro, può essere compresso da aneurismi dell’aorta o da neoplasie del polmone o del mediastino. In questi casi è presente solo paralisi di una corda vocale e non vi è disfagia poiché il ramo diretto alla faringe si stacca più prossimalmente.

Lesioni bilaterali del vago possono essere rilevate in alcuni casi di malformazione di Chiari e siringomielia (difetti della fonazione e stridore laringeo), di sindrome di Shy-Drager (atrofia multisistemica) e di polineuropatia familiare ipertrofica e nutrizionale alcolica. Una lesione monolaterale o bilaterale possono essere la conseguenza di una maldestra operazione chirurgica per rimozione della tiroide (tiroidectomia). La lesione bilaterale potrebbe risultare fatale. La distruzione bilaterale del nucleo ambiguo (malattie del motoneurone, poliomielite) è probabilmente fatale.

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Nervo accessorio spinale

Il nervo accessorio (XI) è un nervo motore che ha la particolarità di essere dotato sia di radice spinale (che origina dal midollo spinale) sia di una radice cranica (che origina dal midollo allungato). E’ formato da:

  • nervo accessorio spinale: motore somatico, per il muscolo trapezio e sternocleidomastoideo. Ha origine reale nel Nucleo del nervo Accessorio spinale, nel corno anteriore del midollo spinale, mentre l’origine apparente è rappresentata dalle radicole che attraversano il Foro occipitale e si riuniscono con l’Accessorio del Vago.
  • nervo accessorio del vago: effettore viscerale, contiene fibre pregangliari parasimpatiche. L’origine reale del nervo è il Nucleo del nervo Accessorio del Vago, posto nel midollo allungato; quell’apparente invece nel Solco laterale posteriore del midollo allungato.

La branca bulbare minore si unisce alla radice spinale nel punto in cui essa attraversa il forame magno per fuoriuscire a livello del forame giugulare. Una lesione completa del nervo vago determina paralisi del muscolo stemocleidomastoideo e della parte superiore del trapezio. Fra le cause note vi sono le malattie del motoneurone, la poliomelite, la siringobulbia e la malformazione di Chiari. Sia in sede intracranica sia in sede extracranica, nella zona in cui il nervo fuori esce dalla scatola cranica, le lesioni dell’XI nervo cranico si associano in genere a lesioni del IX e del X e talvolta del XII. Altra entità clinica nota è la paralisi idiopatica del nervo accessorio simile alla paralisi di Bell. La polimiosite può determinare un interessamento bilaterale del trapezio e dello sternocleidomastoideo, come pure dei muscoli della faringe e della laringe, che deve essere differenziato da quello dovuto a una lesione bilaterale dell’XI nervo cranico.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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