Diabete: lista di alimenti vietati e moderatamente ammessi

MEDICINA ONLINE MANGIARE VERRDURA LEGUMI MAGRA DIABETE CALORIE SEMI GLICEMIA GASSATA OLIGOMINARALE RICETTA INGRASSARE DIMAGRIRE INSULINA GLICATA COCA COLA ARANCIATA THE BERE ALCOL DIETAPrima di iniziare la lettura, per meglio comprendere l’argomento trattato, vi consiglio di leggere questo articolo: Cosa può e non può mangiare il diabetico: cibi per controllare la glicemia

Il diabetico, per evitare ripercussioni sulla propria salute, deve prestare particolarmente attenzione alla propria dieta, in particolare ci sono alcuni cibi che gli sono vietati, ed altri che può assumere moderatamente. Ecco una lista di questi cibi:

Vini vietati al diabetico

  • Vino dolce (ad esempio il moscato), vini liquorosi (ad esempio il vinsanto ed il porto) e liquori dolci.
  • Bevande gassate artificiali.
  • Mascarpone e Pecorino stagionato.
  • Parti grassi o semi-grasse di tutte le carni e del pollame.
  • Coppa, mortadella, pancetta di maiale, capocollo, prosciutto grasso, salami suini, salsiccia.
  • Frutta candita e/o sciroppata, mostarda di frutta, miele, marmellata, gelatina di frutta, melassa, frutta secca ed oleosa (noci, nocciole, arachidi), castagne, fichi, cachi, uva, banane.
  • Zucchero da cucina, caramelle, cioccolato, creme e budini, dolciumi in genere (torte, pasticcini), gelati.

Alcuni alimenti concessi al diabetico, in quantità limitata variabile

  • Acqua minerale, caffè, thè, moderate dosi di birra.
  • Succo di limone, aceto, aglio, cipolla, sedano, basilico, origano e spezie in genere.
  • Mozzarella, caciotta, ricotta di mucca, groviera e stracchino in dosi moderate.
  • Nasello, sogliola, tonno fresco, trota, pesce azzurro, moderate dosi di crostacei.
  • Insalata verde, carote e finocchi crudi, pomodori, spinaci, carciofi, piccole porzioni di patate.
  • Ciliegie, fragole, arance, mele e pere.

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Diabete: il diabetico può mangiare cioccolato? Quale preferire?

MEDICINA ONLINE CIOCCOLATO CACAO CIBO DIABETE INSULINA DOLCI DOLCE GRASSI ZUCCHERO CARBOIDRATI CUORE PANCREAS DIGESTIONEPrima di iniziare la lettura, per meglio comprendere l’argomento trattato, vi consiglio di leggere questo articolo: Cosa può e non può mangiare il diabetico: cibi per controllare la glicemia

Il cioccolato, se di qualità, fa sicuramente bene alla salute perché – secondo molte recenti ricerche – migliora il metabolismo degli zuccheri, riduce la pressione, riduce il rischio cardiovascolare e aterosclerotico, ha un grande effetto antiossidante grazie alla presenza dei flavonoli. E’ pertanto importante scegliere cioccolato di qualità ad alto contenuto di cacao e quindi di flavonoli, per essere certi di assumere un alimento salutare e non solo grassi e calorie.
Però non tutto il cioccolato è ammesso: solo quello fondente ad alte percentuale di cacao. In ogni caso, dato l’elevato apporto di grassi e di calorie, chi introduce il cioccolato nella dieta dovrà fare qualche rinuncia sottraendo una quantità di calorie pari a quelle introdotte con una barretta di cioccolato dalla dieta abituale oppure incrementare l’esercizio fisico o più verosimilmente combinare entrambe le cose.
Ricapitolando:

  1. si al cioccolato, ma solo fondente al alta percentuale di cacao;
  2. si a cioccolato di qualità e quindi ricco di flavonoidi;
  3. no a cioccolato al latte o bianco;
  4. no agli eccessi di cioccolato; diabetico o no io consiglio comunque al paziente di moderarne l’assunzione: uno o due dei tipici quadretti piccoli al giorno sono sufficienti per toglierci lo “sfizio” volendo bene alla nostra salute;
  5. evitare di superare i 15 grammi giornalieri di fondente.

I migliori prodotti per diabetici

Qui di seguito trovate una lista di prodotti di varie marche, estremamente utili per aiutare il diabetico ed il pre-diabetico a mantenere i giusti livelli di glicemia, perdere peso e migliorare la propria salute. Noi NON sponsorizziamo né siamo legati ad alcuna azienda produttrice: per ogni tipologia di prodotto, il nostro Staff seleziona solo il prodotto migliore, a prescindere dalla marca. Ogni prodotto viene inoltre periodicamente aggiornato ed è caratterizzato dal miglior rapporto qualità prezzo e dalla maggior efficacia possibile, oltre ad essere stato selezionato e testato ripetutamente dal nostro Staff di esperti:

I migliori glucometri per misurare la glicemia

I migliori apparecchi di ultima generazione per l’automonitoraggio della glicemia, selezionati, consigliati ed usati dal nostro Staff sanitario, sono i seguenti:

Sono strumenti abbastanza economici, tuttavia ottimamente costruiti, affidabili e professionali, prodotti da aziende che da anni sono leader mondiali nella produzione di tecnologie sanitarie.

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Diabete: zucchero o dolcificanti per il diabetico?

MEDICINA ONLINE MANGIARE TIPI DI ZUCCHERO INTEGRALE CANNA FRUTTA MAGRA DIABETE CALORIE GLICEMIA RICETTA INGRASSARE DIMAGRIRE INSULINA GLICATA COCA COLA ARANCIATA THE BERE ALCOL DIETA CIBPrima di iniziare la lettura, per meglio comprendere l’argomento trattato, vi consiglio di leggere questo articolo: Cosa può e non può mangiare il diabetico: cibi per controllare la glicemia

Per la pianificazione della dieta in caso di diabete è essenziale eliminare completamente lo zucchero da cucina (saccarosio); al suo posto è possibile utilizzare (in piccole dosi e dopo parere medico positivo):

  • Saccarina.
  • Ciclamato.
  • Miele: in quantità moderate il diabetico può utilizzarlo ma deve controllare la glicemia.
  • Stevia: indicato per coloro che soffrono di ipertensione, diabete di tipo 2 e/o insulino-resistenza in quanto sembrerebbe favorire il trasporto dello zucchero dentro le cellule con una riduzione dell’insulino-resistenza e un effetto ipoglicemico.
  • Fruttosio: è consigliabile ai diabetici ma, se si supera la dose massima giornaliera consigliata, che è pari a 30 grammi, si può avere un aumento della trigliceridemia.
  • Sorbitolo: non innalza la glicemia, infatti, una volta arrivato nell’intestino il sorbitolo è convertito in fruttosio, da cui la possibilità per i diabetici di utilizzare questo zucchero. Va consumato saltuariamente ed in piccole dosi (l’uso cronico è sconsigliato).
  • Aspartame: non è adatto in gravidanza, a tal proposito leggi anche: L’aspartame fa bene o fa male alla salute? ed anche: Nuovo studio italiano assolve l’aspartame: non è cancerogeno

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Quanto peso perdiamo ogni volta che andiamo in bagno?

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Quanto pesano le feci?

Uno studio inglese del 1992 ha raccolto dati sulla quantità di feci emessa quotidianamente da 20 diverse popolazioni, con questi risultati:

  • la quantità media di feci emessa in un giorno è stata di 106 grammi;
  • la quantità minima di feci giornaliere è stata 72 g;
  • la quantità massima è stata 471 g/die.

Questa grossa variabilità è dovuta alla variabilità individuale, all’eventuale presenza di patologie o altro, ma principalmente si verifica in base alla diversa quantità di fibre assunte con la dieta, fattore che determina anche le volte settimanali in cui si va di corpo. E’ interessante sottolineare che all’aumentare della quantità di feci emesse diminuisce il rischio di cancro al colon, quindi una alimentazione ricca di fibre, e la conseguente regolarità intestinale, è davvero – come accennato all’inizio dell’articolo – uno degli ingredienti di una vita sana. Per ridurre  drasticamente il rischio di cancro al colon, è necessario espellere almeno 150 grammi di feci al giorno (risultato che si ottiene consumando almeno 18 grammi di fibra giornalmente); a tal proposito leggi anche: Stitichezza acuta e cronica: tipi, cause, trattamenti medici e rimedi

Quanto pesa l’urina?

La quantità di urina emessa giornalmente è mediamente 1,5 litri in 3/5 volte, anche se questo dato è estremamente variabile in base a moltissimi fattori:

  • temperatura dell’ambiente;
  • quantità dei liquidi ingeriti;
  • caratteristiche dei cibi assunti (contenuto in acqua e sali);
  • caratteristiche dei liquidi perduti attraverso il tubo digerente, la traspirazione e la sudorazione;
  • eventuale presenza di patologie sistemiche, renali, vescicali o uretrali (tumori, calcoli, cistite…);
  • attività lavorativa e sportiva svolta.

Inoltre perdiamo liquidi in molti altri modi. Anche solo respirando espelliamo oltre 30 centilitri di acqua al giorno (quasi quanto una lattina di coca cola) e con il sudore, specie d’estate, anche molto di più. A tal proposito leggi anche:

In definitiva andare in bagno fa perdere peso?

L’urina che perdiamo ci farebbe effettivamente perdere circa un kg e mezzo al giorno di peso corporeo (badate bene: parlo di peso corporeo e non di massa grassa, quindi è disidratazione e non dimagrimento, come una semplice bioimpedenziometria può rilevare!), tuttavia i liquidi persi devono essere reintegrati giornalmente per evitare disidratazione, non a caso si consiglia di bere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno. Espellendo l’urina, a conti fatti, non perdiamo peso. Espellendo le feci si può anche arrivare a perdere due o tre etti ma ciò, più che per mantenere il peso forma, è importante per diminuire il rischio di cancro al colon-retto. Il vero segreto per dimagrire non è quello di pesare le vostre feci giornaliere, bensì è mangiare bene e fare tanta attività fisica, per aumentare la massa magra e quindi innalzare il metabolismo basale; a tale proposito leggi anche: Vuoi bruciare più calorie? Fai esplodere il tuo metabolismo!

I migliori prodotti per la salute dell’apparato digerente

Qui di seguito trovate una lista di prodotti di varie marche per il benessere del vostro apparato digerente, in grado di combattere stipsi, fecalomi, meteorismo, gonfiore addominale, acidità di stomaco, reflusso, cattiva digestione ed alitosi. Noi NON sponsorizziamo né siamo legati ad alcuna azienda produttrice: per ogni tipologia di prodotto, il nostro Staff seleziona solo il prodotto migliore, a prescindere dalla marca. Ogni prodotto viene inoltre periodicamente aggiornato ed è caratterizzato dal miglior rapporto qualità prezzo e dalla maggior efficacia possibile, oltre ad essere stato selezionato e testato ripetutamente dal nostro Staff di esperti:

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Che significa allenamento “cardio” in palestra? Alcuni esempi

MEDICINA ONLINE TREADMILL RUNNER CARDIO CORRERE CORRIDORE CORSA APERTO TAPIS ROULANT MAGNETICO ELETTRICO MECCANICO DIFFERENZE DIETA DIMAGRIRE AEROBICA GRASSO CALORIE SALITA BOSCO CITTA SMOGIl termine cardiofitness o più semplicemente “cardio” sta a significare un insieme di esercizi che aiuta a migliorare il sistema più importante per la salute del nostro corpo, cioè il sistema cardiorespiratorio, formato da polmoni e cuore che rappresenta il vero motore del nostro corpo. Con questa tipologia di allenamento cardio non alleneremo solo la nostra resistenza, ma ci prepariamo ad una vita più sana facendo prevenzione verso le malattie cardiocircolatorie e lo stress. Il cardio è un tipo di esercizio aerobico, al contrario dei pesi che sono invece un tipo di esercizio anaerobico.

Cos’è un esercizio aerobico?

L’esercizio “aerobico” è un tipo di esercizio caratterizzato da un’attività svolta a modesto impegno cardio-circolatorio, con intensità costante e tale da permettere di protrarre della sforzo per parecchi minuti. Per essere aerobico un esercizio deve permettere al corpo di utilizzare l’ossigeno per produrre energia: quando l’intensità dello sforzo si innalza troppo e la quantità di ossigeno a disposizione non è più sufficiente, il corpo produce acido lattico e l’esercizio diventerà “anaerobico”. Non esiste una separazione netta tra esercizi aerobici e anaerobici: lo stesso esercizio può essere uno o l’altro a seconda dell’intensità con cui viene svolto, inoltre nulla vieta che un esercizio “inizi” aerobico e “diventi” anaerobico.

Come capire se il mio esercizio è aerobico o anaerobico?

Per considerare un esercizio aerobico bisogna misurarne l’intensità e valutare appunto che il corpo non accumuli acido lattico. Questa misurazione può essere eseguita attraverso diverse tecniche ma nella pratica viene semplicemente utilizzato come riferimento la frequenza cardiaca in rapporto all’età del soggetto. Più precisamente si calcola la frequenza cardiaca di soglia anaerobica che corrisponde all’85% circa della frequenza cardiaca massimale. Per attività aerobica si considera quella svolta al disotto di questa frequenza cardiaca.

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La funzione del cardio

Semplificando molto il concetto, si potrebbe dire che mentre la funzione più ricercata dei pesi è quella di aumentare forza e massa muscolare (quindi la potenza), invece la funzione principale del cardio è quella di potenziare il sistema cardio circolatorio (quindi la resistenza). L’allenamento cardio, pur aumentando ovviamente anche la forza, è quindi ottimo per migliorare soprattutto la resistenza fisica avendo la capacità di aumentare la gittata cardiaca, la quantità cioè di sangue che il cuore riesce ad inviare alla periferia e di migliorare la capacità dei muscoli di captare l’ossigeno

Cardio per dimagrire

In generale, per dimagrire, il nostro corpo ha bisogno di bruciare più calorie di quante ne assume con il cibo e il cardio è proprio uno dei tipi di allenamento che riescono ad accrescere il dispendio energetico e che al contempo riesce a migliorare il nostro stato metabolico. E’ importante ricordare che l’esercizio cardio, usato con scopo dimagrante, è utile soprattutto quando viene protratto per almeno 20 minuti con intensità medio-alta. Ricordiamo infine che, se il vostro obiettivo è la perdita di massa grassa, dovete abbinare al cardio anche i pesi: questi ultimi tendono infatti ad aumentare la massa magra e quindi il metabolismo basale, favorendo il dimagrimento.

Esempi di esercizi cardio

Ci sono diversi tipi di cardio, alcuni esempi possono essere:

  • camminata (sia su strada che su tapis roulant);
  • corsa (sia su strada che su tapis roulant);
  • corda;
  • bicicletta (sia su strada che cyclette);
  • ellittica;
  • step;
  • nuoto.

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La palestra e lo sport possono cambiare i lineamenti del volto?

MEDICINA ONLINE PESI PALESTRA MUSCOLI ALLENAMENTO STREET WORKOUT INTEGRATORE AMINOACIDI BCAA PROTEINE CREATINA GLUTAMINA FISICO SPORT ATTIVITA SPORTIVA BELLEZZA UOMO.jpgL’attività fisica può influire sui lineamenti del volto di una persona? Certamente si, per vari motivi. Per iniziare, una adeguata attività fisica, abbinata ad una dieta adeguata, farà certamente diminuire la percentuale di massa grassa (bodyfat %); questo, unito all’incremento di produzione testosteronica derivata soprattutto dall’allenamento in palestra, andrà ad intaccare non solo i depositi adiposi sottocutanei, ma pure il grasso “libero”, la cosiddetta bolla del Bichat situata in zona guance, responsabile del viso “paffutello”, a tal proposito, leggi anche: Ridurre il grasso sulle guance (bolla di Bichat) in modo naturale e con la chirurgia

Sotto il 15% di bodyfat si comincia quindi ad avere un viso “cesellato”, leggermente scavato sulle guance, con zigomi più in evidenza e con naso più sottile: il viso appare più affilato, in salute, bello. A tali percentuali di grasso, anche il “doppio mento” tende a sparire, e ciò contribuisce a delimitare bene la mandibola ed a farla apparire più grande e volitiva.

Una adeguata attività fisica tende anche a “smagrire” ed ingrossare il muscolo sternocleidomastoideo: ciò contribuisce alla bellezza del collo, ad incorniciare meglio il viso ed a sorreggere meglio la testa, fatto che contribuisce a dare al volto un aspetto più regale e fiero ed a slanciare verso l’alto l’intera figura del corpo, fatto utilissimo in caso di altezza non elevatissima. L’attività fisica migliora anche l’ossigenzazione della pelle, specie quella del viso, che apparirà sempre più luminosa, tesa e compatta. Tutto ciò contribuisce anche psicologicamente alla sensazione di maggior fiducia in noi stessi, fatto non indifferente che ci regala uno sguardo più “aggressivo” e più sicuro.

Diverso è il discorso se all’attività fisica si associa anche l’uso di farmaci illegali per aumentare le prestazioni: in questo caso i cambiamenti del volto si fanno molto più evidenti con percentuali di grasso estremamente basse e lineamenti più affilati, oltre alla comparsa frequente della “mandibola GH“, a tal proposito, leggi anche: Mandibola GH, ormone della crescita e doping nello sport

I migliori integratori per lo sport
I migliori integratori alimentari scelti, selezionati ed usati dal nostro Staff di esperti, sono:

Costruisci una palestra a casa tua
Un ottima idea per allestire una minipalestra a casa tua, è quella di acquistare apparecchi specifici come tapis roulant, cyclette, panche, bilancieri, apparecchi all in one o vogatori. Alcuni apparecchi di buona qualità, scelti dal nostro Staff di esperti, ognuno imbattibile nella sua fascia di prezzo, sono :

Prodotti per contrastare i dolori muscolari
Chi fa parecchio sport potrebbe trovare estremamente utili i seguenti prodotti per contrastare i dolori muscolari ed accelerare i tempi di riabilitazione e recupero:

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Non sono grasso: ho la costituzione robusta e le ossa grosse

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO OSSA GROSSE RADIOGRAFIE OBESITA GRASSO

Ricostruzione, generata al computer, di come potrebbe essere lo scheletro di Keith Martin, un uomo inglese arrivato a pesare oltre 400 kg

Quante volte si sentono queste frasi, che giustificherebbero una siluette non proprio da ballerina/o? Moltissime! Ma dal punto di vista scientifico, è davvero così? Ovviamente no: la cosiddetta costituzione robusta è un vero e proprio alibi utilizzato per giustificare uno stato di sovrappeso o addirittura obesità dovuto semplicemente a un eccesso di grasso. Per dimostrarlo è sufficiente analizzare la questione dal punto di vista scientifico e, in particolare, “bioimpedenziometrico”. Ma cominciamo dalle basi, facendoci questa semplice domanda:

Da cosa dipende il peso corporeo?

Il nostro corpo è formato prevalentamente da:

  • ossa;
  • organi interni;
  • muscoli;
  • grasso corporeo.

La nostra “costituzione” dipende quindi dalla somma di questi quattro componenti a cui bisogna aggiungere il peso di altre componenti minori, come feci, urina e cibo ingerito, abbastanza ininfluenti per il nostro ragionamento a meno che non prendiamo in considerazione alcuni casi limite come ad esempio il globo vescicale in cui vari litri di urina si accumulano patologicamente in vescica ed aumentano il peso corporeo totale anche di alcuni kg. Escludiamo quindi le patologie e torniamo ad un organismo sano facendoci questa domanda: quando si parla di “costituzione” o “corporatura” cosa si intende di preciso? Due soggetti della stessa altezza, ma corporatura differente, avrebbero pesi differenti pur se con la stessa percentuale di grasso corporeo. Dunque la corporatura è legata al concetto di peso forma, nel senso che due soggetti con la stessa altezza possono avere un peso forma differente anche se hanno la stessa percentuale di grasso corporeo. Analizziamo allora questi fattori per capire quali di essi possono cambiare da soggetto a soggetto e l’entità di queste variazioni.

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Ho le ossa grosse

Il peso delle ossa è pari a circa il 20% del peso corporeo (in un soggetto in peso forma), cioè circa 15 kg in un adulto di 75 kg.
Anche ammessa (e non concessa) una variabilità individuale molto alta, pari al 15%, del peso delle ossa tra due persone della stessa altezza, stiamo parlando di 2 kg di differenza, e cioè uno scostamento dalla media di un peso veramente esiguo. In un soggetto che pesi 60 kg, il peso dello scheletro è 12 kg ed ammettendo una variabilità individuale al 10 %, stiamo parlando di poco più di un kg di differenza. Tali dati non giustificano dunque una differenza sostanziale nel peso forma: un soggetto che pesi 10 o 15 kg in più rispetto al peso forma, se dice che ciò dipende dalle “ossa grosse”, sta dicendo ovviamente una bugia. Per approfondire, leggi: Quanto pesano scheletro ed ossa?

I miei organi interni pesano tanto

E gli organi? Quanto influiscono sul peso totale? La prima cosa da dire è che il peso degli organi interni non varia molto: non esistono soggetti sani con fegato, intestino, cuore enormi che giustifichino un peso di diversi chili superiore agli altri; mentre totalmente diverso è il discorso per individui malati in cui gli organi interni possono variare volume e peso anche in modo notevole in virtù di una data patologia. Chi pesa 10 kg di più rispetto al proprio peso forma e imputa la colpa “all’enorme peso dei propri polmoni”, sta dicendo ovviamente una bugia. A tale proposito leggi anche: Differenze di peso tra gli organi interni di un uomo e di una donna

Muscoli e grasso

Rimangono i muscoli ed il grasso corporeo, i quali certamente possono variare tantissimo. Dunque, la corporatura robusta, visto che non può essere dovuta al peso delle ossa e degli organi interni, dovrebbe in teoria dipendere solo dai muscoli.
La muscolatura è senz’altro un fattore genetico: ci sono persone naturalmente molto muscolose e altre molto poco. Le prime in genere ottengono buoni risultati a seguito di un programma di potenziamento, con aumenti sostanziali di massa muscolare, gli altri ottengono risultati meno buoni o scarsi, tuttavia quando si parla di costituzione non si intende la massa muscolare, altrimenti si direbbe “sei un soggetto muscoloso”, ma dato che spesso questa affermazione non sarebbe supportata dall’evidenza… si parla di costituzione!
I soggetti che pensano di essere di costituzione robusta in realtà associano due fattori: un buona muscolatura ed un eccesso di massa grassa. Sono per esempio gli “armadi” che non “hanno la pancia”, ma sono enormi grazie a una distribuzione del grasso uniforme e non localizzata, supportata da una buona muscolatura. Ovviamente il peso forma di questi soggetti è più alto del normale, ma anche in questo caso, analizzando a fondo la questione, si scopre che una muscolatura naturale non può giustificare un aumento di peso di svariati chili: ne può giustificare solo alcuni. Un soggetto di questo tipo, con magari 15 o 20 kg in più rispetto al peso normale, non può giustificarsi con “è colpa della mia costituzione” dal momento che solo pochi kg in eccesso sarebbero dovuti ai muscoli e la maggior parte è invece dovuta all’adipe.
L’Indice di Massa Corporea di un soggetto muscoloso può arrivare a 23, al massimo a 24 ma stiamo già parlando di soggetti con muscolature da bodybuilder, in cui le percentuali di massa grassa sono bassissime (ben al di sotto del 10 %) ed i muscoli sono elevatissimi.
Ci sono persone con IMC di 26 e oltre che pensano di essere normopeso, quando in realtà la loro massa grassa è ben oltre il 15% nel caso degli uomini e del 20% per le donne, quindi sono oggettivamente in sovrappeso a causa del grasso in eccesso, non certo per i muscoli, le ossa o gli organi interni!

“Peso tanto perché non vado in bagno!”

Più di un nostro paziente in evidente sovrappeso, ha spesso giustificato il proprio peso con un “dottore, peso tanto perché sono stitico e sono pieno di cacca!”. Purtroppo per il soggetto, è veramente facile smentire la sua affermazione, visto che ogni giorno l’organismo umano emette circa 100-150 grammi di feci: non andare in bagno per un paio di giorni non può giustificare un sovrappeso di 10, 20 o addirittura 30 kg! Stesso discorso vale per chi si giustifica con “peso tanto perché sono pieno di aria e di pipì”. L’aria non aggiunge peso sulla bilancia, al più determina meteorismo e flatulenza, mentre la quantità di urina emessa ogni giorno è di circa un litro e mezzo e non può certo giustificare uno stato di obesità.

Leggi anche: Quanto peso perdiamo ogni volta che andiamo in bagno?

Come sciogliere ogni dubbio?

Se pensate di essere veramente di costituzione robusta, fate una semplice misurazione con bioimpedenzometria e verificate di avere una massa grassa uguale o inferiore al 15% se siete uomo o 20% se siete donne: questo è l’unico dato veramente oggettivo che può dirvi se siete “robusti” o se in realtà, più probabilmente, siete in sovrappeso (o addirittura obesi) a causa dell’eccesso di grasso. E prima di chiudere vorrei ricordarvi un ultimo concetto: avere “spalle larghe” o fianchi larghi”, non è una giustificazione per essere in sovrappeso. Esistono persone ad esempio con spalle larghe per motivi genetici legati alla conformazione dello scheletro o semplicemente perché hanno deltoidi pronunciati (vedi i nuotatori), ma non per questo sono necessariamente in sovrappeso: esistono persone con spalle larghe ma con % di massa grassa normali (e quindi persone “normopeso”) ed esistono persone con spalle strette ed obese.

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Fabbisogno calorico: quante calorie “mangiare” ogni giorno?

MEDICINA ONLINE CIBO DIETA ALIMENTAZIONE PASTA RISO SUGO DIABETE CIBI GLICEMIA CARBOIDRATI PRANZO CUCINA CENA RICETTAIl fabbisogno calorico giornaliero è la quantità di calorie “usate” dal nostro corpo ogni giorno per “svolgere le proprie funzioni biologiche ed affrontare lo sforzo fisico quotidiano; tale quantità di calorie deve essere assunta dagli alimenti per mantenere il proprio peso invariato. Conoscere il fabbisogno calorico giornaliero ci aiuta a mantenere un comportamento alimentare consapevole. Ad esempio:

  • se l’apporto calorico della nostra dieta eccede il nostro fabbisogno giornaliero (dieta ipercalorica), tale comportamento ci porterà – nel tempo – a sovrappeso ed obesità;
  • se l’apporto calorico della nostra dieta è al di sotto del nostro fabbisogno giornaliero (dieta ipocalorica) tale comportamento ci porterà – nel tempo – mediamente a dimagrire;
  • se l’apporto calorico della nostra dieta è pari al nostro fabbisogno giornaliero (dieta normocalorica) tale comportamento ci porterà – nel tempo – a mantenere costante il nostro peso corporeo.

Ma qual è il mio fabbisogno calorico giornaliero?

Ognuno di noi ha il suo. Non è possibile fornire dati oggettivi sul fabbisogno calorico giornaliero di calorie individuale, che coinvolge numerosissimi fattori, dal sesso al peso all’età, dallo stato di salute all’attività fisica svolta. Ecco alcuni esempi estremamente generici:

  • bambino in età scolare: quantità di cibo equivalente a 1500 chilocalorie al giorno;
  • adolescente che studia: quantità di cibo equivalente a 1800 chilocalorie al giorno;
  • adolescente che lavora: quantità di cibo equivalente a 2000 chilocalorie al giorno;
  • adulto che lavora in ufficio: quantità di cibo equivalente a 2000 chilocalorie al giorno;
  • adulto che svolge lavoro manuale faticoso: quantità di cibo equivalente a 2500 chilocalorie al giorno;
  • sportivo: quantità di cibo che supera le 2500 chilocalorie al giorno;
  • anziano in pensione: quantità di cibo equivalente a 1800 chilocalorie al giorno;
  • anziano a letto per malattia: quantità di cibo equivalente a 1000 chilocalorie al giorno.

Fattori che influenzano il fabbisogno calori di un individuo sono, principalmente:

  • età (un anziano ha un fabbisogno calorico generalmente più basso di un giovane);
  • sesso (gli uomini hanno mediamente un fabbisogno più elevato delle donne);
  • professione (lavori sedentari comportano fabbisogni più bassi rispetto;
  • stile di vita (uno stile di vita sedentario porta ad un fabbisogno più basso rispetto ad uno sportivo);
  • massa magra (possedere un’alta percentuale di massa magra porta ad un fabbisogno calorico generalmente più elevato).

Uno strumento importante per determinare il fabbisogno calorico giornaliero di un individuo è la bioimpedenziometria.

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